E' morto poco fa, dopo tre giorni di agonia, un musicista italiano di 29 anni, in seguito al pestaggio violento perpetrato ai suoi danni a Via dei Serpenti, nel rione Monti, nel centro della città di Roma.
Ecco i fatti: qualche sera fa, il musicista, insieme ad altri tre suonatori, era uscito dal locale dove di solito suonava. Erano circa le 2 di notte. Un vicino di casa è uscito dal suo appartamento con una frusta in mano urlando frasi sconnesse, sostenendo di essere esasperato per il rumore proveniente dal locale, perlatro adibito e in regola per consentire di far musica fino a quell'ora.
Ha cominciato a urlare chiamndo i passanti. Sono arrivate altre due persone che hanno aggredito i musicisti, alcuni dei quali sono fuggiti via terrorizzati.
La vittima è stata selvaggiamente picchiata con calci e pugni alla testa finchè non è stramazzata al suolo, entrando subito in coma.
C'erano diversi testimoni che si sono rifiutati di rilasciare cmmenti e non hanno deposto per paura.
Ma l'ufficiale di polizia accorso sul luogo dell'efferato omicidio ha lanciato un tam tam su facebook, che è stato raccolto. E in pochissime ore -garantiti dall'anonimità del mezzo- almeno dieci persone hanno fornito accurate descrizioni e dettagli tali da consentire l'arresto dei due assassini (che hanno confessato).
Si tratta di due ragazzi di 21 nni di età, romani, di razza caucasica (cioè bianchi di pelle e cittadini italiani, tanto per intendersi) che gestiscono un bar a Via dei Serpenti. I due si sono difesi sostenendo che era arrivato il momento "di dare una lezione a chi viene da un altro quartiere a fare soldi nel rione Monti".
No comment.
Una volta tanto, facebook è servito in maniera molto veloce ad assicurare alla giustizia due criminali, e non soltanto come passatempo per tutti noi.
«Alla famiglia della vittima e ai suoi cari va il cordoglio e tutto l'affetto dell'amministrazione capitolina per quanto accaduto. Ci auguriamo che la giustizia possa fare il suo corso, con condanne esemplari a coloro che si sono macchiati di questo insulso delitto, che risultano agli atti avere già precedenti penali. Ringraziamo gli utenti di facebook e il social network che ci ha dato la possibilità di scovare i colpevoli e arrestarli dopo poche ore dall'ignobiloe delitto», ha detto il delegato alla Sicurezza di Roma Capitale, Giorgio Ciardi.
Triste ma vero. Tempi duri per tutti.
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