E’ il grande nemico della salute, quantomeno del popolo argentino, da sempre abituato a mangiare tanta carne e molto molto salata.
E così, dopo uno studio epidemiologico presentato dall’organizzazione mondiale della sanità nel quale si rivelava che il 38% degli abitanti nella provincia di Buenos Aires soffrono di iper-tensione arteriosa dovuto all’eccessivo consumo di sale, è arrivata la clamorosa decisione del governo.
“Dal 20 giugno 2011 viene vietato in tutti ristoranti e locali pubblici presentare la boccetta di sale in tavola”. Non solo. Sono state varati alcuni provvedimenti immediati per le aziende agricole che producono pane, biscotti, cereali per ridurre drasticamente la quantità di sale. “Abbiamo imposto ai produttori di pane di ridurre il sale a 750 grammi per ogni sacco di farina del peso di 50 chilogrammi” spiega Ruben Salvio, Presidente dell’Associazione Panettieri di Buenos Aires.
Consapevoli del pericolo di imporre restrizioni alimentarie, il governo argentino ha deciso di varare de provvedimenti immediati per lanciare una campagna pubblicitaria di massa allertando la popolazione.
“El sale es tu enemigo: sin vida no hay sabor”….tard.: il sale è il tuo nemico, senza vita non c’è sapore.
E’ la prima campagna di prevenzione sanitaria pubblica che viene lanciata in Sud America.
Brasile, Uruguay, Chile e Bolivia hanno annunciato che la applicheranno molto presto anche loro.
"Una massiccia campagna di prevenzione sanitaria è sempre segno e segnale di civiltà: è così che va investito il danaro pubblico. Ogni anno l'ipertensione arteriosa provocata dall'uso eccesivo di sale provoca alle casse dello stato una spesa di 4 miliardi di dollari nella sanità. Abbattendo il consumo di sale, migliora la salute, si risparmiano soldi, si vive meglio e c'è più danaro per costruire ospedali" ha dichiarato la Presidenta Cristina Kirchner.
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