di Sergio Di Cori Modigliani
C'era una volta un salmone che si chiamava Link.
Lo avevano chiamato così perchè l'uovo, da cui era nato, si trovava sotto una roccia che sua madre aveva trovato nell'ansa di un ruscello, e che serviva da collegamento per andare dietro ad altre rocce, e poi dietro ad altre rocce dove vivevano altre famiglie di salmoni.
Link era strano.
I fratelli lo avevano capito subito e lo prendevano spesso in giro quando era piccolo.
Aveva una famiglia molto numerosa; dalla covata di uova ne erano sopravvissuti quasi cento e quando avevano cominciato a muoversi tentando di navigare, lui rimaneva sempre un poco indietro rispetto agli altri.
Sembrava che perdesse la rotta e la mamma di Link doveva spesso tornare indietro per andarlo a cercare.
"Volevo vedere che cosa c'era lì" diceva Link cercando di spiegarsi.
Era talmente curioso che invece di seguire la scia dei fratelli che correvano dietro i genitori, ogni volta che vedeva un riflesso sull'acqua, o dei pesciolini simpatici che lui ancora non conosceva o le stelle di fiume, andava lì in perlustrazione attratto dalla novità.
"Tu devi stare nel branco, è più sicuro" gli spiegava la mamma.
"A me il branco non piace" rispondeva Link.
"Che ti piaccia o meno, devi seguire la corrente"
"Mamma, perchè devo seguire la corrente?" le chiese un giorno Link, quando era già abbastanza grosso.
"Perchè è così. Perchè sì" gli aveva risposto la madre "e piantala di fare domande, non vedi che nessuno tra i tuoi fratelli le fa?".
Ma Link non era convinto.
Aveva sentito dire da dei vecchi salmoni che aveva incontrato nel suo percorso che esisteva l'Oceano, un mare enorme e pericoloso, che aveva un sapore terribile, perchè era pieno di sale.
Aveva fatto in tempo a fermarsi a parlare con uno di loro per chiedere informazioni e l'Oceano lo aveva incuriosito. Sembrava che potesse essere divertente. C'erano molte più cose da vedere, c'erano più specie di pesci, animali diversi e piante che lì, nel fiume, nessuno neppure sapeva che esistessero.
"Mamma, io un giorno voglio navigare nell'Oceano".
La madre si era spaventata e l'aveva redarguito. "Ma sei matto? Noi non andiamo nell'Oceano"
"E perchè?"
"Per noi è proibito. Non ci è permesso"
"E perchè?"
"Noi siamo salmoni. Quando arriviamo alla foce del fiume, rimaniamo lì per un po' finchè non cominciamo a invecchiare. Poi, torniamo indietro verso la foce, perchè noi moriamo lì"
"Io non voglio morire alla foce. Io voglio morire nell'Oceano dopo averlo visto".
"Stai zitto e piantala di dire sciocchezze".
E così Link venne isolato dai suoi fratelli, finchè un giorno, tentando di evitare l'esca di un pescatore, sfuggì alla presa e dopo essersi nascosto in una roccia, si dileguò da solo.
Decise di andarsene a cercare l'Oceano.
Per conto suo.
Anche se si sentiva un pochino triste.
Dopo tanto navigare, un giorno incontrò una trota.
Era dorata e luccicava mandando bagliori arancioni.
Era molto diversa da lui. Non sapeva che esistessero le trote.
La trovò davvero molto bella.
"Ciao" le disse "tu come ti chiami?"
"Io sono Blimp, e tu?"
"Io sono Link. Che cosa sei?"
"Io sono una trota, e tu?"
"Io sono un salmone".
E cominciarono a giocare insieme.
Blimp sapeva dei giochi diversi e Link imparò a giocare i giochi di Blimp.
Anche lei era da sola.
Anche a lei la famiglia le aveva detto di considerarla strana. Anche lei voleva andare a vedere l'Oceano.
Finchè un giorno, dopo averne tanto ma tanto ma tanto parlato tra di loro, Link decise che era arrivato il momento di andarci. E lo disse a Blimp che fu d'accordo.
Blimp era contenta, ma aveva un po' di paura. Ma Link le disse di non farci caso. L'Oceano doveva essere talmente bello che le avrebbe fatto passare qualunque paura.
"Anch'io ho paura, se è per questo" disse Link.
Arrivarono alla foce del fiume dove c'era una folla di pesci che si fermava davanti alla barriera che si formava, dove il fiume dolce finiva nell'Oceano salato.
Si nascosero dietro una roccia per decidere che cosa fare.
Giusto in tempo per vedere la sua famiglia che aveva iniziato il viaggio di ritorno per andare alla foce.
Per un attimo a Link sembrò di aver visto anche sua madre e qualcuno dei suoi fratelli.
Li vide allontanarsi, seguendo il loro destino, sapendo già tutto ciò che avrebbero incontrato.
Si sentì triste.
Ma Blimp lo rallegrò subito perchè gli diede una bella notizia "Mi hanno detto che domani sera è luna piena e il fiume si cheta e allora è facile saltare la barriera e finire nell'Oceano".
A Link venne di nuovo il buon umore e trascorsero tutta la notte e il giorno dopo a fare piani.
La notte dopo, verso mezzanotte, il fiume cominciò a calmarsi.
I pesci si nascosero, perchè con quella luce venivano tanti pescatori ed era pericoloso.
Link e Blimp nuotavano fianco a fianco, attaccati, con una delle piccole pinne laterali, intrecciate tra di loro.
E arrivarono al Grande Salto.
L'acqua faceva un mulinello, poi si fermava per un attimo attorno a una roccia e da lì in poi c'era l'Oceano.
Arrivarono al limite e si fermarono.
"E se ci perdiamo, come facciamo a ritrovarci?" chiese Blimp.
"Non ci perderemo"
"Tu come fai a saperlo? E' così grande l'Oceano, ci sono tanti pericoli. E poi noi non siamo abituati al sale, magari moriamo subito".
"Ma và, sono tutte storie. Ci abitueremo, ci adatteremo"
"E sarà doloroso?" chiese Bilmp che era preoccupata.
"Non lo so, non l'ho mai fatto".
Superarono la barriera senza intoppi e cominciarono a sguazzare tra le prime onde dell'Oceano.
Guardarono in basso e si accorsero che era buio, nero, denso. Non risplendeva come il fiume.
"Io ho paura" disse Blimp
"Anch'io. Ma insieme divideremo anche la paura, così abbiamo una paura a metà, e la paura a metà fa meno paura, vedrai.... non ci accadrà niente di brutto".
Nuotarono ancora un po' sentendo il sale che entrava dentro le branchie e le squame che cominciavano a intorpidirsi. Ma non si fermarono.
Ad un certo punto si accorsero che il fondo era sparito.
C'era come un salto, e l'acqua, all'improvviso, era diventata fredda.
"E adesso?" chiese Blimp.
"Adesso ci tuffiamo" disse Link.
"E che cosa troveremo, laggiù, in fondo, dove è tutto buio?"
"Non lo so, ma deve essere bello"
"E se non lo è?"
"Lo sarà, perchè stiamo insieme".
Blimp gli sorrise e gli fece l'occhiolino "hai ragione, mi hai convinta".
Tossichhiarono un po' perchè non erano abituati ancora al sale e alla temperatura fredda.
Si attaccarono con le pinne laterali per non perdersi.
Si affacciarono un poco e videro il salto.
"Pronta?" chiese Link
"Pronta!" disse Blimp
"Però chiudiamo gli occhi, così fa meno paura" disse Blimp
"Va bene, come vuoi" disse Link
Si riempirono le branchie d'aria e con un guizzo di coda si diedero la spinta e s'inabissarono dentro il grande, immenso e buio Oceano salato.
Nessun commento:
Posta un commento