di Sergio Di Cori Modigliani
Il peggio non è mai troppo.
E' proprio il caso di dirlo.
Se questo è il nuovo corso annunciato dall'attuale amministrazione governativa, stiamo davvero nei guai.
Tragico evento per i connazionali (pensanti) di destra ed esultazione per ci connazionali (pensanti) di sinistra, testimoni, oggi, di un ennesimo autogol del partito del premier Berlusconi.
"Siete la parte peggiore dell'Italia".
Con queste parole rivolte dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ai precari si è concluso quello che doveva essere un tranquillo convegno su innovazione, ricerca, tecnologie e opportunità per i giovani.
Invece "I Giovani innovatori" in programma ieri a Roma si è trasformato in rissa.
E' incredibile come, in presenza di una "sofferenza elettorale" (termine sociologico elegante che -ahinoi- ha un suo senso e un suo significato in nazioni evolute come la Germania e la Gran Bretagna) i nostri governanti, invece di ragionare, e cercare di farci ragionare a tutti nel nome di un bene comune e condiviso, abbiano deciso, invece, di insultare la popolazione.
Il fatto è ancora più grave perchè l'insulto proviene da un ministro in carica, il cui lavoro dovrebbe essere quello di affrontare e risolvere uno dei temi -in assoluto- più delicati dell'Italia: il lavoro precario di settori professionali strategici per la nazione, primi fra tutti l'insegnamento, la ricerca scientifica, la cultura.
Renato Brunetta aveva appena terminato il suo intervento quando è stato avvicinato da alcuni appartenenti alla "Rete precari della pubblica amministrazione" che sono saliti sul palco per rivolgere alcune domande al ministro che per tutta risposta ha detto: "Siete la parte peggiore dell'Italia, non ha nessun senso parlare con voi, nè mi va" ha voltato loro le spalle, e se n'è andato sulla sua auto blu, seguito da otto automobili di scorta (ovviamente pagate con il danaro pubblico che sono risorse sottratte alla sistemazione dei lavoratori precari).
Si è verificato un momento di gravissima tensione tra manifestanti e la scorta del ministro e si stava per scatenare una rissa violenta. Da notare il fatto che Brunetta ha una scorta più vasta di quella di Sarkozy, Cameron e Merkel messi insieme.
I partecipanti al convegno, militanti del pdl, rappresentanti dei precari e una decina di membri della scorta che erano rimasti per coprire la fuga del ministro, si sono insultati e poi sono passati ai fatti. Sono volate spinte, cazzotti e diverse persone sono state costrette a subire l'intervento dei sanitari.
Dando per scontato che i miei connazionali lettori sono individui pensanti, ritengo non sia necessario per il momento aggiungere ulteriori commenti.
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