di Sergio Di Cori Modigliani
"La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano." (Stendhal).
lunedì 26 novembre 2012
Tranquilli! I Maya non arriveranno. Per nostra fortuna, sono già arrivati.
di Sergio Di Cori Modigliani
GLOCAL.
Una parola che mi piace da matti.
Sono innamorato del Senso e del Significato di questo
termine. La considero un ottimo passepartout per poter avere accesso a quella
cassaforte che, una volta aperta, ci consente di poter comprendere meglio la
reticolazione della complessità del mondo in cui viviamo.
E’ una parola, di per sé, esteticamente rivoluzionaria,
pregna di significati multipli. Non appartiene al repertorio piccolo-borghese
della vanità anglofona, non ha -per sua natura intrinseca- una valenza
nazionalistica, non è restrittiva, è priva di riferimenti ideologici, non
veicola alcuna tesi preconcetta, consente di sottrarsi al sistema di
contrapposizione bipolare che crea antagonismo e conflitto, e, dulcis in fundo,
consente di combattere politicamente i due schieramenti reazionari che vogliono
salvaguardare lo status quo planetario, per impedire che le giovani generazioni
siano in grado di costruire una società migliore, più equa, più solidale e
umanamente più gradevole per tutti.
Glocal, infatti, in quanto sintesi di globale/locale, toglie il
50% della sua forza all’onnivora e strozzina presenza delle multinazionali,
sorrette dai colossi della finanza speculativa, obbligandoli a fare i conti con
l’esistenza e il rispetto delle singole realtà locali, quindi dell’esistenza
della diversità. Allo stesso tempo, toglie il 50% della sua forza alla
reazionaria moda dilagante che vede nell’esaltazione di un protezionismo
locale, di una salvaguardia provinciale di interessi piccoli, miopi e ottusi,
la possibilità di fare demagogia esaltando il valore assoluto di un luogo, di
una merce, di una idea, di un progetto, di una etnia, senza tener conto del
fatto che siamo ormai tutti intrecciati, interconnessi, interdipendenti.
Perché, volenti o nolenti, siamo finiti dentro una REALTA’ COMPLESSA.
E quindi, per chiunque voglia comprendere come situarsi e
capire il funzionamento della realtà (una volta che si è fuori dai comizi) è
necessario affrontare le singole tematiche secondo nuovi schemi complessi, che
utilizzano nuovi algoritmi di riferimento, che devono essere per forza
polivalenti e devono applicare, giocoforza, il concetto di all inclusive, perché basta anche l’esclusione di un piccolo frammento
–anche minimo- e il puzzle non può essere completato. Quindi non si può vedere
la figura per intero. Di conseguenza non è possibile avere una immagine
aderente al quadro della realtà.
E’ la caratteristica principale del tempo storico attuale
nel quale siamo immersi.
Un momento davvero meraviglioso, epico.
Al di là delle singole mestizie, dolori, problemi,
confusione, incertezza, derivanti per ciascuno di noi dai problemi legati a una
situazione personale, familiare, sociale, comunale, regionale, nazionale,
continentale, appare oggi –come non era mai accaduto nella storia della civiltà
sul pianeta Terra- la consapevolezza sempre più diffusa che siamo alla vigilia
di un salto di coscienza planetario. Gli esseri umani, nella loro singola
identità socio-politico.geografica, hanno raggiunto il limite massimo
dell’entropia e la tenuta planetaria non è più sostenibile: o la Specie Umana
si evolve e quindi prosegue la propria epopea esistenziale inoltrandosi verso
un successivo anello della catena evolutiva (spaventevole, perché nuovo, quanto
affascinante, essendo una novità) oppure corre il rischio di implodere,
esaurirsi, spegnersi. Ci sono stati altri momenti epocali sul pianeta, ma
sempre locali, mai planetari. Quando il grande impero persiano si scontrava con
la grande civiltà greca coinvolgendo metà del pianeta, nell’altra metà (cioè i
Maya, gli Incas, gli Aztechi, gli Araucani, i Wichi, i Sioux, gli Apaches e
tutte le popolazioni africane) neppure arrivava la notizia, tanto meno
l’impatto o una qualche conseguenza; se si imponeva il Grande Serse oppure il
Grande Alessandro era irrilevante per gli altri, per quelli dell’altra metà del
mondo. E così via dicendo.
La Specie Umana si è espressa sul pianeta, fin dalle sue
origini, applicando l’unico principio possibile dal punto di vista
bio-psichico: la proiezione nel sociale collettivo del proprio hardware,
ovverossia il cervello umano che, com’è noto, è fisiologicamente strutturato in
due sezioni diverse: una è quella alla quale noi attribuiamo la responsabilità
della nostra emotività e affettività, e l’altra è quella deputata al controllo
razionale della realtà. Questo fatto ha comportato una interpretazione del
mondo bipolare, per cui l’esistenza è stata incorporata come se fosse un
binario parallelo, di cui esistono anche degli immediati riferimenti
bio-geografico-atmosferici: la vita e la morte, la notte e il giorno, il caldo
e il freddo, la fame e la sazietà, la stagione della semina e del raccolto, e
poi via via che l’umanità proseguiva nella propria maturazione intellettuale,
l’applicazione del concetto base metaforico di ogni civiltà storica e
religione: la contrapposizione del Bene e del Male. Il cervello, contento,
registrava questi avvenimenti, e il nostro dna li trasmetteva alle generazioni
successive, accelerati e moltiplicati dalla programmazione neuro-comportamentale
attuata da genitori, maestri, scuole, amicizie, esperienze collettive sociali.
L’Umanità è proseguita, quindi, in maniera lineare, secondo questo schema bipolare
primitivo e oggi ci possiamo anche aggiungere “barbaro”: grazie a questa
dicotomia di base, la trascendenza genetica della nostra memoria scimmiesca ha
affermato, fin dalle origini del nostro essere umani, il primato della violenza
e del diritto del più forte su quello del più debole. Nei millenni, questo
principio si è poi manifestato e affermato secondo modalità socio-storiche, che
ha prodotto l’invenzione di re, dinastie, aristocrazie, eletti, privilegiati,
illuminati, enti (ed entità) superiori di vario genere e di varia natura. Il
tutto, seguendo e alimentando sempre la logica bipolare sulla quale si è retto
il mondo, occidentalisti e orientalisti, settentrionali e meridionali, fascisti
e comunisti, guerra fredda tra Urss e Usa, ecc. Fino a tempi recentissimi.
Anche se a noi, oggi, può sembrare strano e davvero buffo,
in Europa, fino a 300 anni fa (in tempi storici, quindi, un nulla, praticamente
l’altro ieri) le popolazioni erano davvero convinte che gli aristocratici
avessero nelle loro vene sangue di colore blu. Non era una diceria, neppure una
metafora. Era un fatto reale. Questa perversa fantasia veniva alimentata dal
fatto che non esisteva nessun contatto tra gli eletti e gli inferiori, i quali
non avevano possibilità di accesso diretto con i mondi socialmente superiori.
Aumentando, via via, la complessità sociale, i superiori, nei millenni, hanno
costruito una folta classe di intermediari -loro custodi- che si occupavano,
attraverso le successive sottoclassi, di confermare tale fantasia, che
successivamente è stata trasferita in termini metaforici e mantenuta
rigorosamente in termini reali. Da “possessori di sangue blu per vie genetiche
ereditarie” si è passato all’affermazione di “comparti burocratici di aderenti
a selezionati club di esseri al di sopra della Legge”, il che è uguale.
Cambia la forma ma non la sostanza. Basterebbe pensare che le 34 persone
responsabili dei destini di 500 milioni di europei (parlo di oggi novembre
2012) e cioè Draghi, Barroso, Juncker, Van Rompuy, Lagarde e gli altri 29, sono
persone che nessuno ha mai eletto e stanno lì come funzionari esecutivi,
esattamente e in copia conforme a quanto facevano nel 1703 i funzionari che
rappresentavano gli interessi dei proprietari di sangue blu nelle loro vene. E’
un consueto, normale e piatto proseguimento dell’applicazione di un concetto
bipolare mentale dei due emisferi dell’encefalo, trasferiti in campo sociale.
Ma il progresso scientifico, venti anni fa, ha posto
l’inizio della parola fine a quest’idea dell’esistenza, perché ha fatto
irruzione sul teatro della storia un evento impensabile fino a qualche tempo
prima: la complessità.
Ma soprattutto la complessità nell’interconnessione.
Cioè l’invenzione del web.
I computer che noi usiamo, anche i più sofisticati e
avanzati, sono macchine basate sulla applicazione matematica della logica
binaria, che è una rappresentazione, in termini numerici, dei due emisferi del
cervello. Il limite del computer, che lo rende un deficiente stupido se
paragonato a un qualsivoglia umano, consiste nel fatto che non comporta
l’esistenza –per sua natura- del principio di contraddizione, base essenziale
della natura umana. Se uno dà ordini contrastanti ad un computer, per esempio “accenditi
e spegniti, allo stesso tempo”, il computer non lo capisce, si impalla e va in
tilt. Mentre per ogni essere umano, è la cosa più normale al mondo, addirittura
presente e reale perfino nella sessualità; per esempio ci si può sentire molto
attratti da un essere umano ma contemporaneamente, nello stesso identico
momento, si ha voglia di respingerlo: si chiama magia dell’esistenza. Era lo
scoglio sul quale gli ingegneri cibernetici, i matematici, gli studiosi delle
comunicazioni, erano andati a sbattere arenandosi intorno agli anni’70. Finchè,
nei primi anni’80, grazie alla geniale idea di coinvolgere nelle ricerche
cibernetiche anche i biologi e i neurofisiologi, si è compiuto un salto
epocale.
Si è abbandonata l’idea, durata 10.000 anni, di proiettare
nella realtà in tutte le sue forme il sistema binario dell’encefalo e di
“leggere” il cervello umano secondo una logica diversa, ovverossia occuparsi
della velocità di passaggio di energia elettrica tra un neurone e l’altro,
della produzione di sinapsi nel cervello attraverso i ricettori e, invece di
ragionare pensando al cervello come a un gigantesco hardware composto da due
parti contrapposte, pensare al cervello come un ente unico il cui hardware di
base consiste nella reticolazione delle decine di miliardi di cellule neuronali
che in ogni millesimo di secondo della nostra vita lavorano incessantemente e a
pieno ritmo per garantire al nostro corpo, alla nostra anima e alla nostra
esistenza, l’espletamento di ogni funzione psico-fisica.
Per quasi dieci anni, i migliori scienziati hanno lavorato
su questa ipotesi, finanziati dai militari che vedevano in questa ipotesi la
possibilità di agguantare una formidabile arma logistica di intelligence. Tra
tutti, i più avanti erano i russi, grazie alla tradizione del loro pensiero
scientifico, che agli inizi del ‘900 si era avvalso delle geniali intuizioni
del matematico Ouspenski, autore di una monumentale e succosa sintesi tra
scienza ed esoterismo. E’ stata la fine del comunismo e la salvezza del popolo
russo. I sovietici avevano il web già nel 1978 e lo sperimentarono per la prima
volta nell’invasione dell’Afghanistan. La Cia era disperata perché in occidente
non riuscivano ancora ad arrivare a quel tipo di dimensione applicativa. Come
spiegava il professor Rorty nelle sue lezioni, grazie a questa scoperta, la
Russia è riuscita a conquistarsi un record unico sul pianeta nella storia della
civiltà: “è l’unica nazione al mondo che dopo aver perso completamente una
guerra, arrendendosi senza condizioni, invece di pagare i danni si fa pagare”.
Nel febbraio del 1990, 125 ingegneri elettronici russi del centro polivalente
della facoltà di Mosca e 55 neurofisiologi dell’istituto Lenin di Kiev, grazie
alla nuova realtà politica, venivano assunti al Mental Research Center di Palo
Alto, nella Silicon Valley, in California, dando vita a quella che, di lì a due
anni, sarebbe stata commercializzata con il nome di web.
In Italia e in tanti altri luoghi arretrati del mondo è
arrivata con enorme ritardo.
Oggi, il pianeta è interamente connesso, con l’unica
eccezione al mondo della Corea del Nord. Ogni governo, consapevole del pericolo
insito in questo mezzo di comunicazione, a seconda della propria situazione,
cerca di annacquarne gli effetti, imbrigliarlo, imbavagliarlo ma sono consapevoli
del fatto che giorno dopo giorno diventa sempre più arduo e difficile. Basta
ormai davvero poco per riuscire ad aggirare ogni forma di oscuramento, i governi
lo sanno e, i più retrivi, dispotici e reazionari, cercano di spingere quanto
più a lungo è possibile per un ritorno al passato, ovverossia impedire alla
gente di connettersi secondo il flusso, ovvero seguendo la corrente generata
dalle sinapsi, ma spingerli verso la logica binaria encefalica, ovverossia fare
in modo di attivare dei meccanismi continui e ossessivi di spaccatura bi-
frontale, eccitare il ragionamento fazioso di parti contrapposte, fare in modo
di operare secondo le modalità da topo di laboratorio, incastrati in un gioco
delle parti che appartiene a un mondo sempre più in via di estinzione, basato
sul concetto dell’esclusione, elemento nel quale la pratica dell’odio svolge
una funzione fondamentale e direi imprescindibile. Nel flusso di energia del
nostro cervello, invece, l’esclusione non esiste, non esistono compartimenti
stagni; perché il sangue e la corrente elettrica è sempre in movimento e arriva
comunque dovunque, come la rete potrebbe consentire (teoricamente), arricchendo e ingigantendo la connessione.
In Italia, invece, nazione (com’è noto a tutti noi)
particolarmente regredita e regressiva, l’idea dell’allargamento dei contatti e
delle connessioni basate sul concetto di flusso all inclusive è ancora di là da venire. Mario Monti & co. possono
davvero dormire sogni tranquilli. Fintanto che c’è il tifo, la preselezione dell’argomentazione,
la ricerca dell’esclusione del diverso, fintanto che c’è l’internauta, che in
rete pratica la bulimica caccia alla notizia, all’ informazione, al fatto
relativi a un’ idea preconcetta, allora vuol dire che ci si sta sottraendo
all’idea evolutiva del web. O ancora peggio, lo si usa a proprio inconsapevole
detrimento: si ingrossano le sbarre della propria prigione sociale e si finisce
col vivere una idea del proprio cervello ormai limitata. Si diventa una
macchina e l’energia non fluisce. Basterebbe un elementare esempio tratto dalla
cronaca quotidiana politica, quello relativo a Matteo Renzi, rispetto al quale
non mi schiero né a favore né contro, altrimenti la mia argomentazione non
avrebbe alcun significato. Nel presentare il suo programma, qualche mese fa,
dichiarò che si rivolgeva a tutti gli italiani, perché voleva vincere le elezioni,
quindi anche a tutti coloro che avevano votato per Berlusconi ma ne erano stati
delusi. Venne definito una specie di agente segreto inviato dalla destra per
distruggere la sinistra. La gente partecipò a questo dibattito tra, diciamo
così, involuti. Si trattava, infatti, di un ossimoro: “quando mai potrei
vincere una elezione se il mio massimo obiettivo consiste nel puntare a
raggiungere una minoranza matematica?”. Tale idiozia era basata, per l’appunto,
sul concetto di tifo che si rifà all’idea del proprio cervello come la somma di
due emisferi (quando va bene) e non un flusso di energia costante dove le due
parti sono sempre e inequivocabilmente interconnesse.
Si può usare quindi il mondo dell’informazione e in
particolare la rete, in due modi che sono diversi: cercare ciò che conferma quello
che già penso, seguire ciò che sostiene il mio punto di vista che esclude
quello degli altri, cercare eventi, notizie e fatti a suggello di tesi che
seguo per ideologia, partigianeria, faciloneria, o identità gruppale, al fine
di mantenere inalterata la mia identità garantita dalla divisa che porto, ecc.
Oppure, cercare sempre e comunque di connettersi nella maniera più dilagante
possibile, cercando di attivare un flusso di corrente alternata non con i
propri pari, bensì con i propri dispari, non con chi la pensa come noi bensì
con chi non la pensa come noi, non con chi è d’accordo su A e B bensì con chi è
in disaccordo e magari scoprire che nel mio A c’è tanto da cambiare ma nel C e
nel D esistono delle novità affascinanti che non avrei mai immaginato, dato che
per il solo fatto che le accetto, l’aumento di corrente elettrica nel cervello
fa un balzo in avanti progressivo e io divento più colto. Ne so di più sul
mondo. Perché accetto l’idea che la A e la B che ho da tempo interiorizzato non
sono l’Alfa e l’Omega, bensì A e B. Accetto quindi l’idea che io so A e so B ma
so anche di non sapere che cosa c’è dalla C alla Zeta.
C’è un mondo là fuori che sta cambiando, fortunatamente.
E’ un mono davvero bellissimo.
E’ un mondo dove, oltre a non esserci odio, non c’è neppure
paura, altrimenti non sarebbe all inclusive, ed è accessibile attraverso la
rete. Sta qui, sta a portata di mano, è gratis, è per tutti.
La settimana scorsa, in seguito al conflitto armato tra
Israele e Gaza si è scatenata sulla rete italiana (il fenomeno è stato soprattutto
italiano) una contrapposizione frontale davvero perniciosa. Per un giorno mi
sono fatto coinvolgere, vivendo in Italia. Poi, mi sono sottratto e me ne sono
andato a fare i miei giri liberi sul web e ho incontrato delle bellissime
realtà: siti mussulmani palestinesi di pakistani, sauditi, gaziani, giordani,
pullulanti di persone con le quali parlare, discutere, confrontarsi, la maggior
parte delle quali sostenevano ipotesi, idee e interpretazioni inconcepibili per
la maggioranza dei tifosi italiani.
Il mondo, per fortuna, non è quello dei due emisferi
cerebrali contrapposti. Non lo è più.
Quantomeno, non è soltanto quello.
E’ soprattutto quello delle libere interconnessioni e del
flusso e del reticolato.
Per dirla in sintesi divulgativa folcloristica: “ la
profezia dei Maya è già avvenuta”.
Non si è trattato di un evento dell’epica hollywoodiana. E
non accadrà nulla secondo l’idea cinematografica dell’esistenza.
Ma il mondo dei primati si sta già avviando verso la sua
estinzione.
Si sta sviluppando sul pianeta Terra una bellissima
interconnessione di soggetti appartenenti alle più diverse culture, religioni,
etnie, classi, che si riconoscono (a pelle o a input elettronici) per il solo
fatto di applicare il concetto all inclusive a
priori. Si tratta dell’acquisizione e incorporazione di un livello di
consapevolezza spirituale che comporta l’accettazione di una visualizzazione
del nostro cervello vissuto come reticolo intrecciato e non più come la somma
di due emisferi spaccati a metà; il che vuol dire la pianificazione comune di
energia equo-sostenibile; l’idea di una società fattibile, realistica e
probabile, senza la suddivisione tra
privilegiati e schiavi, tra chi comanda e chi esegue, tra superclassi di eletti
intoccabili e sottoclassi di umani passivi. Esiste già questa realtà. E si sta
diffondendo sempre di più, con insospettabili meravigliose sorprese che poco a
poco cominciano ad arrivare dai punti più disparati del pianeta.
La vecchia macchina della specie umana bipolare si è rotta.
C’è chi è sceso e se ne sta andando a piedi: la strada è
lunga e faticosa e molto spesso davvero molto poco comoda, anzi non lo è
affatto.
Ma si incontrano davvero un sacco di podisti esistenziali
davvero divertenti, tra i più stravaganti e inconsueti.
E i numeri cominciano
a essere davvero grandi.
Per questo c’è chi vuole la guerra in giro per il mondo,
non sanno come fare a contrastare l’evento. Hanno capito che si tratta di una
rivoluzione invisibile.
E soprattutto Glocal.
E’ dovunque, è comunque e, nonostante sia globale, in ogni
paese, in ogni cultura e in ogni continente, si sta cominciando a manifestare
secondo modalità diverse, distinte, autoctone.
Mi piaceva cominciare questa difficilissima settimana con
una bella notizia per tutti.
Ma non chiedetemi il link.
Non esiste.
Oppure, se c’è, sta soltanto dentro la mente di Dio.
Il che vuol dire dentro l’intelligenza del cuore di
ciascuno di noi.
Nessuno escluso.
Neppure i commentatori imbecilli.
All inclusive, vuol dire
davvero tutti, ma proprio tutti.
Ci faremo carico anche dei più sciocchi.
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http://www.i-sis.org.uk/coloursofwater/#susanalexjander
RispondiEliminaAlessandra
"[...] sulla applicazione matematica della logica binaria, che è una rappresentazione, in termini numerici, dei due emisferi del cervello."
RispondiEliminaFAIL!
Post bellissimo, complimenti.
RispondiEliminaE buona settimana anche a Lei.
Marilù L.
beh dai un lunedì meno amaro!!quello che descrivi mi ricorda tanto K-pax:il film con Kevin Spacey.Se non l'hai visto te lo consiglio.A me mi ha affascinato molto.Ciao
RispondiEliminaSì è un film davvero bello, anche a me ha affascinato
EliminaNoi siamo un paese regredito e regressivo? Noi siamo i meno obiettivi nella questione israelo palestinese, meno dei gaziani (si dice gazawi, Sergino), meno dei pakistani?
RispondiEliminaMa ogni santo post te ne devi uscire con insulti di tutti i tipi verso noi italiani e il nostro paese?
Guarda che questo tuo odio scomposto verso gli italiani, con la bava che ti esce dalla bocca quando ne parli, non e' normale. In un vecchio poi fa anche un po' senso.
La faziosità Italiana è sotto gli occhi di tutti meno che di chi non vuol vedere:
EliminaOggi in tutto il mondo il blog ed i forum sono utili strumenti per approfondire uno specifico argomento, per "ascoltare tutte le campane", i differenti punti di vista e farsi una propria idea dell'argomento sia che si tratti di politica, che di economia, motori, pesca, sport, prodotti commerciali di ogni tipo ecc. ecc....senza necessariamente dover intervenire a dire la propria, semmai interviene chi ha esperienze e competenze in merito per contribuire al tema.
In Italia per lo più ciò non accade perché in questi spazi virtuali vengono sversati tutti i disagi sociali, degenerando in conflitti personali.
(un classico pazzesco per inutilità è il conflitto tra possessori di smartphone android vs iphone..cose da asilo..italiano)
Un po ho girato il mondo per lavoro, come si può dare torto a chi dall'estero, pur riconoscendo l'esistenza del genio e del talento Italiano, vede l'Italia nel suo complesso come una nazione di "bancarellari"?
Qui ci sono le caste di potere economico che sono forti a tutti i livelli anche esteri ed una massa di "vorrei ma non posso", non solo economicamente parlando che si sfoga in rete.
Con dispiacere, ma io la vedo così.
Finalmente un post di ampio respiro che aiuta a guardare più in là del proprio orticello. I Maya, ovviamente, non hanno mai annunciato la distruzione della Terra, ma hanno previsto con largo anticipo la fine di un ciclo, basandosi su dati astronomici. Il nostro pianeta continuerà a sopravvivere e noi con esso, con quali modalità dipende solo da noi.
RispondiEliminaSecondo molti studiosi il potenziale futuro dovrebbe essere nella direzione descritta dal post, anche alla luce della teoria morfogenetica. Ma per chi volesse saperne di più c'è il sito di un matematico che ha elaborato i suoi modelli sulla base di numerose osservazioni. Si tratta di GW. Hardin, le cui analisi e suggestioni aiutano ad allargare la nostra visione del mondo. Il link è: www.gwhardin.com.
Per il resto, polemiche e contumelie, diatribe tra politici e tifosi mi ricordano un vecchio film francese del 1961, la guerra dei bottoni, dove bande di ragazzini si sfidavano a chi ce l'aveva più lungo...
smile, love...wake up humanity!!
RispondiEliminaFabio
P.S. Anonimo, rilegi quello che hai scritto e capirai da solo perchè spesso vomita sugli italiani...
Modigliani non si limita a vomitare sugli italiani: quando parla del nostro Paese scatarra, scorreggia, dice parolacce e si mette le dita nel naso.
EliminaIl problema è: perché Modigliani odia in maniera animalesca gli italiani?
scusa, ma appena mi guardo intorno lo capisco...
EliminaFabio
Mi sto domandando di che cosa ti fai..ma preferisco tenermi la curiosità.
EliminaP.s guarda che sei fuori strada perché gli animali non odiano..
Ma non è che odia gli italiani a mio parere. Solo che è un cazzaro che è ben diverso. E comunque la deve smettere di pontificare sugli usi e costumi degli italiani perché lui è ben italiano essendo un sòla.
EliminaSergio
Filippo carissimo, cosa intendi dire quando scrivi che gli animali non odiano?
EliminaVuoi forse dire che Modigliani è un animale?
Oppure che gli italiani sono animali?
Esprimiti a parole tue Filippo.
Fabio, anche tu odi gli italiani.
EliminaAllora dimmi Fabio; tu sai che anche alcuni ebrei sono italiani, no?
Tu odi tutti gli italiani compresi gli ebrei italiani o distingui e odi solo quelli che non sono ebrei?
Gli animali non odiano -dato di fatto-
EliminaModigliani non odia -logica conseguenza- della tua espressione.
Filippo, hai timore ad argomentare? Per di piu''espressione 'gli animali non odiano" e' tua. non mia, non ricordi?
EliminaVuoi dire insomma che Modigliani e' un animale?
O forse ti sei reso conto di aver detto qualcosa di piu' brutto e ora svicoli?
A me Modigliani non sembra un animale, a te si'?
Ciao Anonimo (il primo che ha scritto).
EliminaLo sai che la tua ortografia è da animale, vero?
Perchè sputi sul lavoro altrui con gli stessi mezzi dell'oggetto della tua critica quando non ne conosci la tecnica?
Pensi davvero che a Modigliani o ai lettori di un articolo di tale complessità ideologica e morfologica interessi minimanente la tua posizione a riguardo, soprattutto se è solamente distruttiva e assolutamente priva di argomentazioni?
Perchè non ti risparmi la fatica, e ce la risparmi pure a noi?
Hai per caso votato Berlusconi?
E scrivi un cazzo di nome, almeno se posso ti evito.
Se hai capito ciò che ho scritto, prova ad argomentare una risposta sensata e costruttiva, almeno darai un significato alla tua presenza in questo blog.
Nel momento in cui sarai disposto a non giudicare gli altri, te ne saremo tutti immensamente grati.
Un saluto di cuore, con tutta la mia animalità.
Pover'uomo. Vedi cosa succede ad avere un titolo di studio di basso livello, ad essere figlio di una famiglia di non onorevole condizione sociale, a vivere risprmiando...e per forza che diventi quello che sei, non te ne faccio una colpa. Mi spiace che tu arrivi a sentirti un animaleper questo ma vedrai che nella prossima reincarnazione sarai finalmente un vero essere umano come noi.
EliminaGli animali li conosco bene perché li amo e ci convivo: non conoscono le miserie umane. Sanno dare molto e si accontentano di una carezza, di un gesto d'affetto. Non giudicano e ci accettano per quel che siamo, tant'è vero che rifuggono istintivamente dagli umani che sentono inaffidabili.
EliminaSenza considerare che disprezzare gli animali è disprezzare la grandezza della Creazione e della Natura.
Non se la prenda Sergio se c'è chi vomita su lei...il vomito gli torna in faccia. Fa bene a criticare gli italiani di cui faccio parte. Sono onorato di avere la sua amicizia virtuale. W il popolo ebraico e il popolo palestinese. Contro ogni despota, siriano o non. Marco Giannini
EliminaPS:
EliminaIo provengo da una famiglia modestissima che non ha mai avuto una lira di debito con nessuno.
La dignità umana è identica per tutti.
Marco Giannini
Marco, si vede molto bene che vieni da una famiglia modestissima. Ed e' la gente come te, un po' meno attrezzata culturalmente e dal punto della "conoscenza del mondo", quella che Sergio cerca per farsi un seguito a buon mercato.
EliminaSpero vivamente che riuscirai a incrementare il tuo reddito rispetto a quello della tua famiglia di origine e soprattutto a migliorare il tuo prestigio sociale, te lo auguro di cuore per i tuoi figli che forse riusciranno almeno in parte ad affrancarsi (tieni conto che ci vorranno comunque un tre generazioni circa se tutto va bene).
Come dicono quelli del tuo ambiente sociale:
"Congedandomi da lei le porgo i sensi dei miei piu' rispettosi ossequi".
Come dice Sergio: "CHE IL SENSO E IL SIGNIFICATO SIANO CON VOI!!!".
p.s.: Marco stavo guardando come scrivi e ti volevo chiedere: hai mai fatto un test del quoziente intellettivo?
Meno male che esistono persone come te, almeno persone come me possono considerarsi ricche dentro.
EliminaE' grazie a quelli che si accontentano di essere ricchi dentro che quelli come me possono restare ricchi fuori senza fare un cazzo dalla mattina alla sera.
EliminaCerto che siete proprio tontoloni, eh? Ma servite pure voi (come biomassa fonte di energia, per esempio).
E' grazie a quelli come te, caro Anonimo, che sono ancora più soddisfatto di essere ricco fuori e dentro, pur provenendo da una una famiglia di ceto medio (povera plebaglia, se preferisci), pur senza un master in finanza preso alla Bocconi, e pur non dovendo restituire favori a chicchessia.
EliminaE' grazie a quelli come te, tanto per rimanere in tema, che in Italia si continua a discutere su parti contrapposte a prescindere, senza riuscire a guardare oltre il proprio naso, qui addirittura arrivando ad enfatizzare la diversità tra i ceti sociali classificati per reddito, in modo da imbrigliare anche il più "open minded" dei lettori in un'infinita battaglia di trincea.
Mi dispiace che esistano ancora persone che pensino e si comportino come i contadini prima di scoprire la rotazione delle colture, mi dispiace ancor di più che molti di quelli che hanno prosciugato di risorse il terreno non vivranno abbastanza a lungo per sorbirsene le conseguenze, scaricando tutti i loro errori sui propri stessi figli, in barba alla più elementare legge di conservazione della specie, tanto cara a certi individui in falange contro il welfare in nome di Darwin.
Ma che scrivo a fare d'altronde, Einstein aveva una sacrosanta ragione quando suggeriva di non mettersi a discutere con un imbecille, sto solo ammazzando inutilmente cellule dell'epidermide schiacciandole contro la tastiera...
Bella pe' tutti!
Fabrizio F.
Non ho capito...Einstein diceva che sei un imbecille? Ma lo conoscevi? Ma vaaaaaaa'...
EliminaNo, come ben sapresti se ti sforzassi di cercare sul web qualche sua citazione prima di rispondere. Suggeriva semplicemente di non mettersi a discutere con un imbecille perchè ti porterebbe al suo livello e ti batterebbe con l'esperienza, e tu sei davvero un esperto a giudicare dalle tue abbondantemente argomentate risposte.
EliminaMa che cazzo continuo a fare, il miglior modo per fomentare un troll è rispondergli...
Bella pettè! Spero che ti sfoghi abbastanza sulla tastiera da reprimere le frustrazioni della tua vita, quella vera intendo.
Fabrizio F.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaLa prima volta che mi collegai al web, era nel lontano 1993 si usava mosaic come browser, ne capii immediatamente ciò che avrebbe portato e immaginai di poter diventare anche ricco mettendo su un ISP (internet service provider). Ricco non sono diventato ma quello che ha creato il web è successo esattamente come prevedevo, prevedevo per il futuro tanta democrazia dal basso e piano piano ma sempre più velocemente si sta avverando. Prevedo un mondo migliore dove ognuno di noi avrà il suo da fare per proteggerlo, e dove le leggi che sono state scritte non avranno più la stessa valenza.
RispondiEliminaSaremo come le cellule di un unico organismo.
Un caro saluto a tutti i lettori di questo covo di esuli che un domani regneranno in questa patria.
Caro Modigliani sapevo che il World Wide Web si sviluppava dalle ricerche condotte dall'ARPA (Advanced Research Projects Agency) fondata nel 1958 dal presidente Eisenhower, preoccupato della superiorità tecnologica sovietica in seguito al lancio del satellite orbitante Sputnik, proprio allo scopo di ristabilire il primato statunitense nelle scienze applicate al settore militare. Nel 1960 Joseph Licklider, psicologo ed informatico, in “Simbiosi Uomo – Computer” presentava l'intuizione di un network di computer collegati in rete. Nata dunque da ricerche effettuate per intenti puramente tattici quali l’economicità, la sicurezza e l’invulnerabilità da decentramento delle comunicazioni la rete si svilupperà, con l’uniformarsi dei protocolli, fino agli applicativi dei nostri giorni. Quanto affermo è facilmente reperibile, per chi volesse approfondire e verificare, sulla rete stessa. Mi interesserebbe sapere dove ha trovato menzione della presunta superiorità sovietica nelle ricerche sulle reti informatiche e della sua prima applicazione nelle telecomunicazioni, da parte dell’armata rossa, durante l’invasione afghana del 1978. A quale Prof. Rorty si riferisce ? Al Filosofo Richard Rorty ? Dove ha trovato e soprattutto cosa significa “è l’unica nazione al mondo [la Russia] che dopo aver perso completamente una guerra, arrendendosi senza condizioni, invece di pagare i danni si fa pagare” ? Il Mental Research Institute , non Center, di Palo Alto, California, il cui più noto esponente è stato Paul Watzlawick, non si occupava di studi inerenti l’interazione sistemica , la psicoterapia e la terapia familiare? Che cosa se ne faceva nel 1990 di 55 neurofisiologi e 125 ingegneri elettronici russi visto che nello stesso anno il WEB veniva ideato e successivamente implementato da due ricercatori del CERN Tim Berners-Lee e Robert Cailliau. Inoltre il WEB non è un marchio commerciale poiché nel 1993 il CERN ne rese di pubblico dominio il codice sorgente in modo tale che chiunque avrebbe potuto usare o sviluppare il software senza nessuna somma da pagare proprio per contrastare l’americano Gopher che invece intendeva tassare la concessione dei servers. Ora, continuo a ripetere, lei lancia messaggi di armonia ed amore che mi trovano assolutamente concorde e sono, in accordo con lei, nel sostenere che non ci si deve chiudere nelle proprie convinzioni ma essere sempre aperti al confronto costruttivo. “Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo” affermava E.B. Hall ma, visto che ritorna sulla “querelle” dei giorni scorsi, mi sembra che lei sia stato il primo a non rispettare le idee dell’altro. Inoltre ognuno nella rete e libero di esprimere le proprie opinioni, naturalmente se non lesive ed offensive verso gli altri internauti, ma quando si citano fatti storici questi devono essere necessariamente, se non circostanziati, almeno reali. Altrimenti non si fa informazione o controinformazione ma disinformazione e sa …..noi italiani saremo pure, come dice lei, arretrati, regrediti e regressivi ma siamo scafati da secoli di storia e cultura e non abbiamo per nulla l’anello al naso. Cordiali saluti.
RispondiEliminaEhhhh quanto ti capisco!!! Ci aggiungo la fantasia del sistema binario, dell'Ouspensky matematico (!) e, come esoterista, meglio stendere un velo pietoso, il suo enneagramma totalmente cannato.
EliminaComunque sull'onda del 'vulimmose bbene' facciamo un bel manifesto e appendiamolo davanti alle fabbriche chiuse, distrubuiamolo ai figli degli imprenditori suicidi. Senza contare che i Maya non hanno mai avuto intenzione di tornare, quelli erano gli Annunaki del pianeta X, descritti molto bene nella nostra Bibbia (visto che ce n'è più di una) e nostri diretti ascendenti genetici con Adamo. (Mai letto le traduzioni dall'ebraico di Biglino?). Oppure la Bibbia è solo un romanzetto e come tale lo consideriamo.
Ma il messaggio di Sergio potrebbe anche starci, se non fosse, anche questa volta intriso di insofferenza. Non ci siamo. Peccato...
Biglino è uno dei pochi che tratta questi temi in italiano. Per chi conosce l'inglese in rete ci sono decine di siti e di autori che approfondiscono queste tematiche. Fra gli altri, il matematico Hardin spiega, in base ai suoi modelli matematici ed alle sue ricerche decennali, come gli Anunnaki sarebbero stati "creati" dai cosiddetti Heloim, non il dio della Bibbia, ma esperti genetisti. Anche gli Umani sarebbero stati "creati" da loro con un dna particolarmente dotato. Gli Anunnaki, invidiosi e gelosi, avrebbero modificato il nostro dna per bloccarne l'evoluzione prevista. Per migliaia e migliaia di anni ci hanno controllato e schiavizzato, manipolando e falsificando la nostra realtà.
EliminaIl dna umano però sarebbe mutato spontaneamente e da qui oggi la possibilità di poter evolvere come coscienza liberandoci dalle catene culturali del vecchio sistema. Saremmo dunque nella fase finale di questa trasformazione ed il passaggio dal mondo duale a quello unificato si manifesta anche sotto forma di caos. Tuttavia, la coscienza collettiva dovrebbe portarci al salto quantico, al passaggio verso un modello di società non più egocentrica.
Il discorso è molto più complesso e questo è solo un tentativo di sintesi. Qui si può trovare l'originale:
http://americankabuki.blogspot.it/2012/11/timeless-comments-on-timelines-head.html
Può sembrare fantasia, l'ennesimo cazzaro si direbbe, ma spesso sono i creativi, i sognatori, gli artisti, ad anticipare il futuro.
Su Ouspensky vorrei aprire una breve parentesi.
EliminaA parte che definirlo matematico è veramente azzardato, anche se qualcosa ha fatto, egli era prevalentemente uno studioso di filosofie varie orientali (sintetizzato) finchè venne a conoscenza delle teorie di Gurdjieff e ne fu affascinato tanto da partecipare alle sue lezioni. In seguito a questi incontri scrisse il suo primo trattato-romanzato 'Frammenti di un insegnamento sconosciuto' tentando di raccontare e spiegare ciò che erano gli insegnamenti di Gurdjieff, che definisce G. Bhè un risultato incomprensibile di esoterismo penoso e le teorie di G. distorte.
Rocco Bruno ne spiega molto bene le incongruenze e le lacune. Dopo aver studiato 'frammenti' non ho ritenuto opportuno leggere altri trattati di Ouspensky. Vero comunque che lo zar Nicola II di Russia si avvalse dei consigli di un mago esoterista. A quanto pare era un mago nero :) ma non di certo fu Ouspensky nè G.
E gli sono serviti assai i consigli del mago allo Zar Nicola...
EliminaMa non l'hai ancora capito? Modigliani è un cazzaro. Ma tutti lo sanno che Internet deriva da Arpanet. I russi non c'entrano niente, al massimo potevano avere una rete interna militare. CVD Modigliani è un sòla.
RispondiEliminaSergio
Sei proprio un piccolo uomo. Inizia a firmarti con nome cognome e profilo rintracciabile.Come ti dicevo mesi fa sei rimasto TU il solito cazzaro e la solita figura offensiva priva di argomentazioni.Sei solo un piccolo uomo come detto e un vile.Un troll. Un nemico della cultura. Sergio Di Cori Modigliani è un uomo di cultura con un seguito che una pippa come te non avrebbe nemmeno a pagare.
EliminaLa cultura che trasmette ha intanto l'indubbio risultato di aprire le menti come una combinazione scacchistica di Paul Morphy per un neofita.
Vergognati
Marco Giannini
Ah sì ha cultura? e perché continua a sparare cazzate come quella delle portaerei cinesi al largo del Senegal o quella su Israele garante dei palestinesi? Io qui non metterò nessun cognome è già troppo che metto il mio nome. Perché l'ho già fatto in altri blog e me ne sono pentito amaramente. Il fatto che abbia cultura non vuol dire niente, uno o è cazzaro o non lo è. Svegliati e comunque io non mi devo vergognare di niente. Semmai è modigliani che si deve vergognare di scrivere post delirenti che abbindolano un sacco di ingenui (come quell'altro cazzaro di Grillo). Io vile? Tu manco sai cosa è la parola coraggio. E adesso vai dal tuo Guru 2, dopo guru 1 che è Grillo.
EliminaSergio
Rispondo a Lei e a tutti quelli che come Lei si divertono ad insultare e offendere il pensiero altrui: se non vi piace Modigliani, ciò che scrive, ciò che pensa, ciò che è, perchè continuate a leggerlo e ad insultarlo?
EliminaIgnoratelo, andate a leggere e giudicare altrove, oppure disinteressatevi di lui e lasciate la lettura ed i commenti solo a coloro che lo apprezzano! Io ritengo che ci sia da parte vostra, una forte invidia nei suoi riguardi, per l'eccezionale
capacità d'esposizione e di pensiero dei suoi articoli,superiore a tutti voi che commentate,
a prescindere dal contenuto con cui si può essere d'accordo o dissentire.
Io questa invidia ce l'ho e lo leggo perchè ho solo da imparare... non tutti gli articoli, quando sono lunghi, riescono a catturare l'attenzione del lettore fino in fondo, quelli di Modigliani hanno questa proprietà, per questo non posso che ammirarlo!
E' ora che il signor Modigliani la smetta di scrivere cazzate. Purtroppo per lui c'è gente con un livello intellettuale alto. Mica siamo su beppegrillo.it.
RispondiEliminaSergio
E sono stufo di intellettuali che parlano di peace and love e poi non fanno un cazzo. La gente vuole cose pratiche, di intellettuali che pensano (nella loro testa) di risolvere i problemi con il Senso, la Verità, l'Amore, la gente ripeto non sa che cazzo farsene.
RispondiEliminaSergio
Caro Sergio dei commenti...
RispondiEliminaperchè te che cazzo fai?
Hai tempo (e anche abbastanza direi) di seguire un cazzaro in diverse ore della giornata solo per scrivere commenti che è un cazzaro e ribadirlo alla mattina al pomeriggio alla sera e di notte!!!!!
Attenzione è anche divertente certo però non fare tu la paternale a un cazzaro..perchè siete almeno in due anzi forse tre :P
Gaetano
Guarda io lavoro prevalentemente di sera e nel mio posto di lavoro non uso il computer per visitare i blog, non mi sembra corretto. Mi rimangono le ore di casa che dedico però gran parte alla famiglia. Se a te sembra che appaia molte volte è perché sono abituato ad alzarmi molto presto la mattina e con calma mi leggo vari siti alternativi tra cui pensavo fosse questo di Modigliani. Sì scrivo molti commenti, ma sono sempre brevi e comunque vedo che qui c'è gente che scrive il triplo di me (con cazzate infarcite). E poi sono rapido a leggere e scrivere quindi come vedi non c'è bisogno di tutto questo tempo. E allora chi è il cazzaro?
EliminaSergio
A beh se è così siamo in 3 :D
EliminaSergio dei commenti (non Modigliani) quello che mi offende (perchè quando non ce la fanno con le argomentazioni offendono) è sicuramente uno statale di quelli che passano il tempo a non produrre e ad infamare quelli che provano a toglier loro quei privilegi che colpiscono il benessere dei disagiati.
EliminaMarcoGiannini75
Vorrei dedicare solo una piccola domanda a tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo a confutare singoli passaggi del pensiero di Sergio.
RispondiEliminaAbbiamo un Essere Umano che indica la luna: voi cosa state guardando?
Forse il dito?
Siete solo dei contabili... proprio come Monti e Brunetta.
Voi scrivete frasi tipo "E sono stufo di intellettuali che parlano di peace and love e poi non fanno un cazzo. La gente vuole cose pratiche, di intellettuali che pensano (nella loro testa) di risolvere i problemi con il Senso, la Verità, l'Amore, la gente ripeto non sa che cazzo farsene." ed io mi chiedo: ma che ci fate qua?
Non vi sembra una domanda ragionevole?
Perché non ve la fate?
Andate a leggervi l'elenco telefonico o le istruzioni di un frullatore!
Vi garantisco che anche lì troverete particolari inessenziali da segnare con le vostre matitine rosse e blu.
Guido Mastrobuono - http://www.delusidalbamboo.org
Guiduccio chiami "inessenziale" aver detto che gli italiani sono il popolo piu' antisemita del sistema occidentale?
EliminaTrovi inessenziale dire che l'Italia e' un paese regredito e regressivo?
Trovi inessenziale che uno scriva di geopolitica inventando di sana pianta delle puttanate senza ritegno come la storia menzognera delle portaerei cinesi e una marea di altre panzane che potrai verificare sfogliando a caso in questo blog dedito alla denigrazione sistematica degli italiani?
Guidino, cosa trovi essenziale tu in un blog?
Io mi insospettisco se qualcuno spara cazzate perche' non mi piacciono i bugiardi senza dignita'; pero' poi quando si insultano gli italiani non posso fare a meno di venire qui a ritorcere gli stessi insulti su di lui che si dimostra un banale razzista anti italiano.
Caro Guiduccio vedrai che se Sergino si scusa in modo appropriato con gli italiani, se dice pubblicamente che NON E' VERO che gli italiani sono degli anti semiti (affermazione generalizzante e quindi RAZZISTA!) io smetto di ricordarlo a ogni suo post.
Abbasso i razzisti Guidino, non sei d'accordo?
Ora vatti a consolare col bamboo, da bravo, ma non abusarne che poi ci rimani deluso. Est modus in rebus, ingordo!
Guido, come mai sei deluso dal bambu? Cosa ti aspettavi da quella pianta che non ti ha dato?
EliminaCarissimo anonimo troll,
Eliminati suggerisco di chiedere a Modigliani la ragione delle sue idee e di chiedere a me le ragioni di quanto scrivo in prima persona.
Per quanto riguarda il nome del mio sito... beh... vai e leggi, forse capirai.
Per quanto riguardo il titolo hai preso una cantonata ma non mi stupisco: so che l'uguale vede l'uguale.
Mi rendo conto che detto così è difficile e te lo dico con parole più semplici...
Il giocatore d'azzardo crede che tutti giochino d'azzardo.
Il ladro crede che tutti siano ladri.
E tu, pensando ai vari modi in cui il bamboo possa deludere una persona, hai inteso ciò a cui alludi.
In realtà, da quanto scrivi, non ho molte speranze nelle tue sinapsi ma i miracoli possono sempre accadere.
E sarà decisamente un miracolo se riuscirai a comprendere che Sergio vuole comunicare un "senso" cioè "un significato essenziale".
Il dato di fatto è che, da qui, nessuno ti caccia.
Semplicemente si nota che, se non sei in grado di comprendere i messaggi di questo blog, se non ti piace ciò che è scritto, se ritieni che sia tutto sbagliato, la tua presenza su queste pagine non ha significato alcuno.
Che ci fai qui?
Hai da compensare qualche mancanza nella tua vita sociale, lavorativa, insultando il prossimo?
Se è così fai pure. Spero che tu ne possa trovare giovamento.
In realtà so che non servirà a nulla.
La tua rabbia aumenterà bruciandoti le budella e non potrai mai stare bene finché non ti renderai conto che tu vali indipendentemente da quanto svaluti il prossimo.
Anzi, vali di più se riesci a non aggredirlo.
Ciao
Guido
Mamma mia che impeto belluino, non si sarebbe detto con quel faccione rotondo
EliminaSergio è fortunato ad avere per difensore un paladino come te. Il paladino Cicciobello...
Il messaggio di Sergio è positivo, tolta la punta di insofferenza e le imprecisioni, ma siccome nessuno è perfetto, ne prendo il succo buono e scremo il resto.
EliminaLa cosa che però non ho ancora individuato in questo messaggio e che io ritengo importantissima è la riflessione che a priori si dovrebbe fare prima ancora di giungere alle separazioni/unioni degli emisferi cerebrali, alle connessioni neurali e al glocal ed è o sono lo seguenti concatenazioni di domande:
da dove vengo?
chi sono?
dove sto andando?
cos'è la nascita?
cos'è la morte?
Purtroppo la cosiddetta 'educazione' che abbiamo ricevuto e a nostra volta impartiamo ai nostri figli (inconsapevolmente ovvio) fa in modo che le risposte siano cancellate e nel migliore dei modi 'omologate'.
Il risveglio tanto auspicato avverrà solo quando ogni singolo saprà darsi queste risposte e il computer (o il web) dà solo matematici risultati del sistema booleano 1 - 0 risultato di variabili o meglio affermazioni true - false. Il risveglio non è nè collettivo e tantomeno nel web, ma è nella ricerca di se stessi e nella risposta alle domande.
Senti caro Guido. Vedo che le hanno già risposto. Ma io rincaro la dose. Io ero e sono alla ricerca di siti e blog alternativi e pensavo che quello di Modigliani lo fosse. Che errore! Prima lo difendevo anche, ma adesso è indifendibile. Cosa ci faccio qua? Prima cercavo di informarmi adesso francamente è per farmi 2 risate (quanto ho riso sulle portaerei cinesi al largo del Senegal). E aggiungo anche che Modigliani e gente come te ma anche Marco Giannini vi atteggiate da intellettuali, ma avete solo l'arroganza della stragrande maggioranza degli intellettuali. Sì siete arroganti. Leggere le istruzioni del frullatore: ecco segno di supponenza e arroganza tipica di chi crede di avere cultura. Io ho una laurea è ho un tipo di lavoro dove potrei benissimo ostentarla .... e non lo faccio, perché nella vita bisogna essere umili. Capito? La gente di voi intellettualoidi non sa che farsene. Prima abbassatevi voi al livello delle persone comuni e poi capirete qualcosa di più.
EliminaSergio
con la fretta ho scritto è ho un tipo di lavoro, invece che e ho un tipo di lavoro. Non sia mai che si dica che non ho cultura.....
EliminaSergio
Hai ragione, l'umilta' e' importante.
EliminaModestamente posso dire di essere la persona in assoluto piu' umile d'Europa, se non del mondo.
Con tutto che sono il primo a farmi grasse risate sulle portaerei cinesi a largo del Senegal, possibile che non siate in grado di prendere quel che di buono c'è in questo post, ad esempio il messaggio assolutamente positivo che viene lanciato, valutarlo e discuterne civilmente?
EliminaIn questo frangente Modigliani ha assolutamente ragione: siamo passati dal "ricchi contro poveri" al "capitalisti contro socialisti" al "fascisti contro comunisti" al "borghesi contro proletari" all'"imprenditori contro sindacati" al "benestanti contro precari" per concludere, ultimamente, con un entusiasmante ed imperante "realisti cinici contro radical chic". Per favore piantiamola di vomitarci addosso l'un l'altro, il web dovrebbe essere un utile strumento per l'espansione di coscienza, non un ulteriore e formidabile strumento per fare tifo da stadio. Ormai non è più possibile coltivare il proprio orticello, siamo talmente interconnessi, tra web e media tutti, che è impossibile prescindere dal prossimo.
E, per la cronaca, non mi è mai passata nell'anticamera del cervello di votare Grillo.
Fabrizio F.
No Fabrizio F. io i cazzari non li seguo più. Se uno spara cazzate il suo messaggio non è più credibile. Tu fai pure se vuoi.
EliminaSergio
Effettivamente non posso darti torto, stavo per comprare il suo libro prima di leggere i suoi ultimi scritti. Ha perso di credibilità ai miei occhi, spero solo che alcuni post vengano scritti da altri e lui ci metta solo la firma, cosa che accade spesso ai bloggers più seguiti. Un po' come Di Pietro quando ha fatto un'interrogazione parlamentare (ripeto: un'interrogazione parlamentare) sulle SCIE CHIMICHE (e ripeto anche questo, sulle SCIE CHIMICHE!). I suoi assistenti sarebbero stati da crocifiggere...
EliminaFabrizio F.
Un altro delirio modiglianesco, con l'unico risultato positivo di aprire la discussione su una tematica comunque coinvolgente.
RispondiEliminaIn questo senso trovo più ficcanti alcuni commenti dei lettori che non il "pezzo" stesso.
Che sia questo il vero intento di Modigliani, aprire una discussione per poterne poi analizzare i contributi?
Oppure, più semplicemente, hanno risposto anche persone più "sensate" di lui..?
Michele
inizio a credere che sto troll si moltiplichi...notate che lo sile è il solito.....l ha presa proprio male ! :D Presto inizierà a sdoppiarsi con più astuzia vedrete....
EliminaTi fai troppi film amico mio.
EliminaNon sarai per caso anche tu uno degli "amici" di Alessandra?
Michele
CVD
EliminaIo dico che i film se li fa Sergio (non Modigliani)...visto che mi ha fatto il curriculum e perfino il test del QI :D
Noto che il Re è circondato da una corte di ansiosi e compiacenti giullari. Ma quale luna e quale dito? Quale contabilità? In questo noto una preoccupante tendenza a mescolare piani di diversi significati in una confusione minestronica. Volevo significare che al di là di idee originali e degli spunti di riflessioni le argomentazioni, le teorie, devono poi essere sostenute dai fatti, dalla realtà, altrimenti per dirla come Don Pizzarro "stamo a parlà de tutto e de niente". Mi permetta ma i fatti, le citazioni storiche, i documenti non sono affatto "l'elenco telefonico o le istruzioni di un frullatore". Altrimenti credere che i bambini siano portati dalla cicogna o che babbo natale esista sono argomenti di altrettanta concretezza e validità.Se poi lei vuole credere come diceva S. Agostino "credo quia absurdum" liberissimo di farlo. Inoltre noto con rammarico da parte di alcuni frequentatori di questo blog, e da parte dell'autore stesso, la irritante e spiacevole tendenza a non discutere ma, alla prima occasione o forse quando sono a corto di argomenti, ad invitare gli altri a recarsi altrove, a non perdere tempo sulla rete o peggio a tacciarli di demenza. Sei antipatico e con te non ci parlo più! Ma che è l'asilo infantile? O ho capito male io e nei blog, nelle discussioni, non deve esistere il contraddittorio. L'accezione libero pensiero cosa significa pensare liberamente o pensieri in libertà?
RispondiEliminaCara sirio.bianca non conosco Biglino ma sia certa che colmerò il prima possibile la mia lacuna. Devo riconoscere che frequentare questo Blog mi è servito almeno a due cose, conoscere l'opinione di persone interessanti come lei e capire che quello che viene scritto in rete dai vari blogger deve essere letto in modo maggiormente critico. A presto.
Splendido il "minestronico".
EliminaMe ne approprio subito e lo rivendo come mio. :p
Preciso che la lettura di Biglino era consigliata a Sergio, con lei sono totalmente in accordo.
EliminaMi scusi ma il blog non è un luogo di discussione, come potrebbe essere articolata decentemente se si può solo commentare e come si sa il commento a volte è fatto a prescindere senza nemmeno leggere l'articolo stesso. Luoghi di discussione sono i Forum o altre strutture simili, il blogger diffonde il suo verbo in una sorta di monologo autoesaltativo, i commenti servono solo a lui per carpire il livello della platea per compiacersene o recepire informazioni.
EliminaGaetano
Lei mi sembra quantomeno culturalmente più attrezzato dell'anonimo più sopra che se l'è presa con il bamboo.
EliminaIn ogni caso rimango colpito della sua modalità di libera discussione che inizia con una citazione di merito sugli interlocutori definiti "ansiosi e compiacenti giullari".
Mi stupisco solamente dell'impegno che dedicate ad aggredire uno che scrive opinioni personali su un blog suo personale.
Se voi pagaste per questi scritti capirei.
Ma così non capisco.
Io, se trovo un blog e non mi piace passo oltre.
Questo blog invece genera discussioni, litigi, insulti.
Ho trovato persino una discussione su Comedonchisciotte che parla degli errori di questo blog manco fosse un quotidiano nazionale.
Sono l'unico che bazzica internet e che sa che quello che fate aumenta le visite al sito?
Anzi, già che ci siete, che ne dite di venire ad insultare anche un po' il mio blog?
L'indirizzo è http://www.delusidalbamboo.org.
(Ma, per evitarvi delusioni cocenti, vi dico subito che non si tratta di un sito porno).
E se voleste aprire un po' di discussioni sui siti più frequentati per discutere le cavolate che ci scrivo sopra ve ne sarei molto grato in quanto moltiplichereste per 1000 i 12 lettori che, al momento, lo frequentano.
Grazie
Guido
(solo per oggi, special guest di questo sito)
Scusate tutti allora. Pensavo che un blog servisse ad informare, istruire e condividere opinioni in questa epoca di passioni tristi. Lei ora mi spiega che serve ad avere solo visibilità nei vari motori di ricerca.Pardonne moi et adieu.
EliminaPS: perchè se la prende con la battuta sul bamboo era stupenda.
A Guido.
EliminaForse questo blog piace, malgrado inesattezze, svarioni, scivoloni, i contenuti sono comunque spunti di riflessione e di conseguente dibattito.
I commenti sono aperti, se il sig. Modigliani lo ritenesse opportuno, li potrebbe chiudere o moderare, evidentemente checchè ne dicano, qui la democrazia è sovrana e il libero pensiero c'è. Liberi tutti, perfino il nostro ospite, di sparare spesso castronerie, oltre chiaramente ad articolazioni e riflessioni intelligenti.
ahiahia...mi sa che col bamboo ho toccato un punctum dolens
Eliminama benedetto Cicciobello usa un lubrificante sul punctum dolens, no? Così non resti deluso
Ho dato un occhiata al tuo blog ed è veramente penoso, nons ci commenta nessuno e dici un sacco di banalità
La tua unica speranza è affollare i blog altrui mendicando un pò di visibilità
Poi quando sei stanco ti siedi sul bamboo e ti riposi
Paladino Cicciobello...
che poi lui sarà culturalmente più attrezzato ma anche se di un altro tipo ho una notevole attrezzatura anch'io
EliminaNo Cicciobello, non ci sperare nemmeno, continua col bamboo...
Sergio,
RispondiEliminava bene l'entusiasmo per glocal, all inclusive e il guardare avanti per non deprimersi.
Circa il ragionamento binario o il pensare per estremi opposti, che dici superato solo dal Web, credo tu abbia sorvolato su qualcosa...
Jacques Le Goffes, ne "Na nascita del purgatorio" (Gallimard 1981 -Einaudi 2006) sostiene che l'affacciarsi nel pensiero umano di un terzo elemento, intermedio tra due opposti avvenne dopo il mille, con l'evoluzione socio economica, grazie all'emergere della figura sociale del mercante che si aggiunge all'aristocratico e al nullatenente.
Dante con la Commedia ne sarebbe il testimone creativo.
(il pensiero cattolico ,credo, per altro non lo consideri ortodosso) maria grazia m.
Povera Maria Grazia purtroppo quel signore che citi con malcelato compiacimento che così sembri colta si chiama "Le Goff" e non "Le Goffes". Una figuraccia prevedibile visto il livello medio degli estimatori di Sergio.
RispondiEliminaScusate vi lascio di corsa, ho la portaerei in doppia fila e mi stanno suonando. Non vorrei me la rigassero...
te l'hanno gia' rigata, somaro.... :)
EliminaMio nonno, un vecchio lucano di Pisticci ricordava sempre un proverbio albanese: chi non sa fottere dice che è colpa dei peli... Scusate per la brutalità del linguaggio, ma mi pare che altro non si può dire davanti a tutti questi cazzari.
RispondiEliminaIl mio era di Matera, originario dei Sassi e mi diceva sempre
Elimina"Diffida dell'uomo che dice che due portaerei cinesi sono ancorate in Senegal"
Oh, aveva proprio ragione...
BUUUM! Colpito e affondato.
EliminaSe le portaerei fossero a vela, sarebbero davvero "cazzate".
Il nostro Universo cresce! O meglio, per dirla in linguaggio "cosmologico", è un Universo che si "espande". Il primo a rendersi conto di questo fenomeno che interessa l'intero Cosmo è stato Edwin Hubble, il quale, grazie alle sue osservazioni, notò che le galassie tendevano ad allontanarsi le une dalle altre.
RispondiEliminaPer approfondire, tratto da: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/
E la magnetosfera terrestre sta assottigliandosi. Il nostro caro schermo al plasma viene colmato con le scie chimiche, un bel cielo sintetico artificiale per nasconderci la verità.
EliminaState messi bene voi due...
EliminaPer piacere, per favore, basta con le scie chimiche, davvero, chiunque lavori nell'aviazione, civile o militare che sia, ride ogni volta che si scrive o apre bocca in merito. E, per la cronaca, non sono un agente della CIA, nè un povero disinformato vittima dell'intelligence interna del NWO.
EliminaFabrizio F.
Ciao Nino. Grazie di tutti questi links.
RispondiEliminaL'unico link che ho messo io (nel primo commento), l'ho fatto proprio pensando a te (spero non ti dispiaccia che ti dia del tu), o meglio, al tuo amico che vive a Londra. E' un evento che si terra' in primavera (io non so se ci saro', dovrei andare in Tailandia per il mio annuale darkroomretreat, pero' questa cosa non e' sicura, ho tanti impegni quest'anno). Una persona che sta facendo un gran lavoro in questo campo e' Jasmuheen: naturalmente ha anche tanti detrattori (e' quasi normale quando si sfidano sistemi di valori e credo molto radicati, purtroppo!); la conosco personalmente, e' dal 2000 che lavoro con lei e mi e' stato utile: sul sito ci sono anche tanti strumenti pratici per 'aumentare le proprie vibrazioni', per chi volesse andare a darci un'occhiata.
Alessandra
A proposito di vibrazioni c'era Guido che voleva sapere come si applica la corrente elettrica al bamboo
EliminaBianca, permettimi: lascia perdere le 'conspiracy theories', servono solo a farci credere che viviamo in un mondo 'brutto e cattivo' e cosi' tenderemo a realizzarlo. Invece il mondo e' bellissimo, c'e' un'intelligenza perfetta che regola le leggi della fisica (anche se non le comprendiamo razionalmente le possiamo intuire), c'e' una ragione per cui siamo qui (l'abbiamo scelto), siamo esseri multidimensionali che stanno facendo un'esperienza terrestre in un momento davvero esaltante...
RispondiEliminaAlessandra
al solito sono molto simile ad Ale ;D
EliminaMarco Giannini
Ciao Marco. Mi sei mancato in questi giorni, pero' hai fatto proprio bene a non voler buttarti nella mischia! Si finisce per inquinarsi un po'...
EliminaWELCOME BACK!
Poi mi chiedo: a capire queste cose ci si arriva con l'intelletto? Io credo di no, nel senso, tutt'al piu' trovarle scritte da qualche parte puo' farle 'risuonare' se sono nel nostro 'blueprint', altrimenti son solo elucubrazioni mentali...tu che dici?
xxxale
Mah...diciamo che non amo confondermi coi troll ;D
Eliminaps:
EliminaInoltre usare le armi dell'odio è una spirale perdente.
Diamo tempo al tempo, se Dio vorrà.
Ho fatto una goffa gaffe, ma non mi sento né goffa né povera, goffo stigmatizzatore delle altrui gaffes,grafiche o refusiche, sulla retta grafia di Le Goff ... se approfitti di un mio errore per insultare colui che ti ospita nel blog sei un solo un goffo maleducato
RispondiEliminanon graffi di un soffio col tuo anonimo goffo insulto. maria gazia m.
Attenzione Maria Grazia, hai detto un'inesattezza. Io non ho insultato, ho preso in giro e sono due cose estremamente differenti.
EliminaHo detto che il livello medio degli estimatori di questo blog e' patetico e non posso che confermarlo.
L'unica cosa che so fare piuttosto bene e' decifrare i linguaggi ossia fra le altre cose risalire al livello di istruzione e al livello sociale di chi scrive.
Qui siamo bassini bassini ma uno come Sergio non puo' obiettivamente aspettarsi di meglio e lo sa molto bene.
E cosa fa uno del suo livello culturale e sociale qui? Sicuramente ha ben altre maniere di intrattenersi, no?
EliminaIo trovo lei patetico!
Se sapesse signora...e' un lunga storia, un giorno forse gliela raccontero'.
EliminaCaro anonimo, se incominciamo a parlare di livello culturale non sei forse un po' presuntuoso nelle tue pretese di catalogare tutto e tutti? Per quanto mi riguarda posso dirti che ho insegnato matematica per molti anni,otto anni all'estero, sono in pensione da tempo e quindi ho vissuto abbastanza, ho scritto libri ed ho una tessera da giornalista da oltre 40 anni, per tacere del resto...
EliminaCredi che il mio curriculum vitae sia sufficiente per dialogare con te?
Penso di si'. Mi dici cortesemente che musica ascolti?
EliminaAnonimo27 novembre 2012 14:29: parli del "livello di istruzione" e del "livello sociale" vorrei sapere qual'è il metro a cui ti riferisci...
EliminaNaco
E perché non i libri, la squadra di calcio e tutto il resto? Ho parecchi interessi, dalla musica classica alla moderna, dalla poesia alla saggistica, dalla filosofia a tanto altro ancora. Ma penso che le persone vanno considerate per quello che sono non per quello che hanno, per i titoli in borsa e davanti al cognome. Ho conosciuto persone valide, con una loro cultura personale e senza curriculum, e persone con tre pagine piene di titoli e conti in banca, ignoranti nel senso tecnico della parola.
EliminaSino a quando avremo questi metri di misura, non lamentiamoci se siamo insoddisfatti del mondo nel quale viviamo, che è a nostra immagine e somiglianza.
Ma no Nino, vedi che non capisci?
EliminaSei un piccoloo borghese ingenuo da quattro soldi e ora ti spiego perche'. Poi pero' mi fai la cortesia di non rispondermi che la conversazione con te e' durata abbastanza.
Allora povero Nino, la presa in giro mia nei tuoi confronti (ma anche di altri) consiste nell'averti spinto a tirare fuori il tuo curriculum professionale e addirittura (guarda quanto sei stato buffo) a enunciarmi i tuoi principali interessi (tutti raffinatissimi e decorosi, per carita').
Ora perche' io ho capito subito che sei un sempliciotto e che Sergio Modigliani e' un grandissimo furbacchione che vi prende in giro?
Dal linguaggio Nino; e' una cosa un po' difficile da spiegare ma ne ho dato un accenno sopra.
Con questo abbiamo appurato che stiamo su piani diversi e che un dialogo fra noi non sarebbe ne' divertente ne' tantomeno fruttuoso per me, quindi vista la tua totale insignificanza da adesso non ti prendero' piu' in considerazione.
Caro "Anonimo28 novembre 2012 03:21" tralasciando i tuoi sproloqui, vorrei chiederti quale pensi sia la motivazione che spinge il sig. Modigliani a prenderci tutti in giro come credi, ti sarai fatto un'idea tua, immagino.
EliminaIo si' che me la sono fatta.
EliminaTu sarai cosi' gentile dal dirmi come fai a prendere sul serio uno che racconta delle evidenti stronzate come quella delle portaerei cinesi, quella della intervista a Kissinger che era ovviamente un falso satirico e che Sergio ha detto che era autentica, quella che in un post dice che la rivolta in Siria e' organizzata dal Fondo Monetario Internazionale e nel post dopo dice che e' l'eroica lotta di liberazione del popolo siriano...e via dicendo, ogni post si inventa una fregnaccia nuova di zecca.
Quindi tu dimmi in nome di cosa conferisci uno statuito di credibilita' a uno che sta raccontando balle a tutto spiano e poi ne discutiamo assieme.
quale pensi sia la motivazione che spinge il sig. Modigliani a prenderci tutti in giro come credi, ti sarai fatto un'idea tua, immagino. (forse non hai letto bene) non era una domanda così complicata =)
Elimina"come fai a prendere sul serio uno che racconta delle evidenti stronzate?" - beh, non so dove hai letto che prendo sul serio qualcuno, sicuramente prendo poco sul serio chi risponde a delle domande con altre domande.
Vabbe', se non te la senti di confrontare le tue opinioni con quelle degli altri lasciamo perdere (capisci piccino che se mi vieni su a dire che non hai detto che prendi sul serio qualcuno significa che sei uno svicolone, no?...su da bravo, tagliamo qui).
EliminaHo fatto una domanda piccino (4 commenti addietro). Ti sembra strano che uno non prenda sul serio molte delle cose che legge? O sei un cretino, o leggi molto poco. Rispondi alla mia prima domanda, tralascia pure questa se preferisci! Non vedere nemici ovunque.
EliminaCaro anonimo, meglio sempliciotto che presuntuoso. Io non ho la pretesa di capire il mondo né di avere la verità in tasca. Ho risposto per cortesia, non sono un villano né cerco di mancare di rispetto agli altri.
EliminaE con questo anch'io mi rintano nel mio angolo borghese. Posso utilizzare meglio il mio tempo. E se avessi inventato il curriculum, per stare al gioco o per prendermi gioco? Non invidio le sue certezze pseudorivoluzionarie.
Che pena mi fa, con tutta la sua boria!
RispondiEliminaParole parole parole..
RispondiEliminaPer fortuna c'è chi, mettendoci la faccia, da lezioni di CORAGGIO..ai vari anonimi.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=yTzCMN6J0MI
questo post è una colata lavica di verbosità
RispondiEliminaKrez
Stiamo attenti a non cadere nel gioco perverso di gente che "cerca di mascherare la propria miseria interiore dimostrando di essere meglio degli altri" (sto citando ancora una volta Modigliani). Qui (ed e' il senso di questa coscienza nuova) non abbiamo bisogno di dimostrare niente a nessuno, il solo fatto di esserci significa che abbiamo una 'funzione'(siamo le cellule di questo organismo che e' Gaia, come le pietre, gli animali e le piante), anche se ancora non l'abbiamo trovata (o 'ricordata', direi io). Persone che si attaccano all'invettiva o alla 'maschera' di cui sopra sono ancora solo vittime dell'ego inferiore (ce n'e' un altro, per cosi' dire, quello 'cosmico' o il se', che essi non hanno ancora trovato) che e' basato sulla paura, perche' e' l'unico riferimanto che hanno e fanno fatica a lasciarlo andare, si ritrovano il vuoto davanti...Per dirla in altre parole, queste persone non si amano percio' non possono amare. Questa e' la strada dell'autodistruzione: anche questa e' una scelta. Forse non ce la faranno a sostenere questo salto quantico (e allora dovranno lasciare questa dimensione -morire?- e continuare il loro percorso in una inferiore) o, forse, come dice ancora Sergio, "ci faremo carico anche dei piu' sciocchi". Per il momento, conviene ignorarli, non lasciare che ci trascinino in basso con il loro peso: non sono capaci di raffinare la loro energia, vibrano a densita' molto basse, non lasciamo che ci inquinino...e' un gioco perverso a cui noi non vogliamo giocare.
RispondiEliminaAlessandra
pee Alessandra
Eliminala mancata conoscenza approfondita di un arte o di una scienza solletica l'intelletto stimolando riflessioni para-intellettuali che, intrecciandosi a sofismi e visioni spiritualistiche mutuate "ad capicchiam" da dottrine fasulle, spingono l'ego-spastico a redigere post come il tuo.
Krez
Cara Alessandra, è proprio così....
Eliminatutto molto divertente.
RispondiEliminaspero solo che il padrone di casa arrivi a leggere l'86° commento, considerando che di quegli 85 un buon 30% era trollware puro.
trovo interessante l'entusiasmo di lei, Sergio, nell'auspicare il superamento collettivo del pensiero parziale. non mi interessa più di tanto se lei sia o meno un fake persuader, se ci siano le portaerei in senegal o se lei sia un gatekeeper messo lì dai 7 savi di sion in persona (mi permetto di scherzare, ovviamente).
quello che però mi interessa ancora di più non è la speranza in sè, ma come questa sia affidata all'ascesa della Rete, intesa come simbolo, archetipo e frame.
sono circa 5 anni che studio problematiche legate a questi temi. all'inizio ero un entusiasta, poi, approfondendo, sono giunto a una verità parziale, provvisoria, temporanea (come tutte le verità). ma terribile.
la Rete non ci sta facendo diventare nè più intelligenti nè migliori nè più capaci di cogliere l'interconnessione e la complessità.
Internet è la nuova Televisione, nè più nè meno.
si guardi intorno. si immerga nelle piattaforme sociali, le esplori da vicino. legga tutti i commenti di onguno dei suoi post e di tanti altri, come faccio io. il Web sta tirando fuori la parte più stupida di noi, non quella migliore. la sta scatenando amplificandola con un effetto di riverbero potenzialmente infinito.
il motivo è molto semplice: nessuno strumento può renderci migliori. la verità non sta nelle virtuali (posticce) connessioni tra gli utenti di google, facebook, reddit. la verità sta là fuori. l'informazione non deve ne può essere a costo zero. mi devo alzare dalla poltrona e andarla a cercare, usando energie, fatica, impegno. stessa cosa dicasi per l'Altro.
l'Altro io non lo trovo in Rete. non ne sento l'odore, nè le emozioni. non posso neppure esser sicuro se sia maschio o femmina. lo devo guardare negli occhi. lo devo toccare, dopo che lui mi ha percepito e mi ha dato il permesso di farlo.
è una cosa molto animale. cosa c'è di sbagliato nella naturalità di questo?
quello della Rete come nuova arca dell'alleanza mi sembra un luccicante inganno. l'apoteosi di tutti i *deus ex machina* (e non sono un neo-luddista, mi creda).
come è un inganno quest'illusione gestaltica che l'interconnessione di teste vuote produca come risultato delle teste piene. l'unico modo di riempirle è camminare nel mondo, staccando la spina dell'adsl.
incontrarsi.
ad esempio, sarei davvero curioso di conoscere il suo punto di vista sulle teorie trans- e post-umaniste. ad esempio.
ma non posso, non voglio chiederglielo qui, in mezzo ai commenti di un blog. di certe cose si deve parlare guardandosi negli occhi, ascoltando il suono della voce, leggendo la gestualità. magari bevendo un bicchiere di buon vino. cosa che purtroppo non sarà mai possibile, praticamente.
toccherà accontentarsi di qualche parola digitata su un computer, fingendo che tutto questo ci avvicini di più l'uno all'altro. ma è davvero così?
puoi fare una video-chiamata su skype per "parlare guardandosi negli occhi, ascoltando il suono della voce, leggendo la gestualità."(quindi si può fare oggi usando il web) LA COSA è POSSIBILE PER FORTUNA...."purtroppo non si può cambiare" tanto volte l'ho sentito e lo sentirò....la verità è che cambiare è possibile basta volerlo.
Eliminaah, già. mi ero dimenticato di skype. grazie, hai colto proprio il senso di quello che stavo dicendo.
Eliminamai detto "purtroppo non si può cambiare". sono solo critico verso certe direzioni da cui il tanto auspicato cambiamento dovrebbe arrivare.
cambierei:"il Web sta tirando fuori la parte più stupida di noi" con:"sul web posso trovare molti più stupidi che si interessano a qualsiasi cosa" Pace
Elimina@Emanuele...sono d'accordo sull'avere la risposta (nel senso di che cosa penso al riguardo) sulle teorie post-umaniste vedendosi di persona davanti a un buon bicchiere di vino: è l'unica possibilità che ha Senso.
EliminaSono d'accordo sul fatto di identificare il web per ciò che il web è: un "mezzo". Data la sua natura intrinseca, così poliedrica e piena di ammalianti specchi si è trasformata molto presto in un "fine drogato" che procura delle inconsapevoli dipendenze tossiche psico-emotive. E' molto simile alla cocaina, la più diffusa droga in Italia (non a caso); all'inizio, il cocainomane prende la polverina perchè prova piacere nell'effetto procuratogli dalla sostanza che attiva endorfine, produce serotonina, ecc; poco a poco, il quadro del bisogno interiore cambia e il fine scompare. La droga non viene più cercata per ottenere un effetto, perchè è la droga stessa a diventare l'effetto. La differenza tra il consumatore casuale e occasionale di cocaina e quello abituale sta proprio in questo: per uno è un mezzo, per l'altro (ma spesso non lo sa) diventa un fine. La stessa cosa è accaduto con il web e i social networks, identico parametro e identico utilizzo. Molta gente inizia a usare facebook per incontrare delle persone nella realtà e poi finisce per ritirarsi dall'incontro reale con persone reali perchè trova amici virtuali con i quali incontrarsi in rete, finendo per preferire il virtuale alla realtà, dimenticando che ha iniziato il processo perchè cercava qualcosa nella realtà e voleva usare facebook come mezzo di comunicazione e di incontri. Così facendo, il potere ottiene un aumento esponenziale di solitudini inconsapevoli; una interminabile serie di piccoli suicidi di massa controllati, per cui ogni essere umano finisce per costruirsi il proprio ghetto con le proprie mani, e la gente -che cercava facce nuove, amicizie nuove nel mondo reale, alternative di vita- non vede l'ora di uscire dall'ufficio, non rivolgere la parola a nessuno e correre a casa per comunicare la propria giornata a qualcuno totalmente anonimo che abita a 700 chilometri di distanza con il/la quale ci si sente in intimità. Sono stati scambiati i mezzi con i fini. E' un po' ciò che è accaduto con la BCE e con la l'euro che è una moneta virtuale, identico (non è un caso che sia identico); è stato prodotto un meccanismo finanziario virtuale da usare come mezzo per aumentare la ricchezza reale ed è andata a finire che la produttività nel mondo reale viene investita al fine di pagare i costi di una idea virtuale che non esiste. Nella realtà, guarda caso, esiste come vantaggio soltanto per una ristrettissima -sempre più piccola- pattuglia di oligarchi, i quali -non a caso- facebook e il resto lo usano solo e soltanto come mezzo. Per loro il fine è sempre reale nella vita reale. Per il sistema ciò che conta è che i schiavi si divertano trastullandosi pensando che ciò che stanno facendo, dicendo, scrivendo, ha un valore reale. Ma non ce l'ha.
(segue)....La maggior parte delle persone con le quali noi interloquiamo su facebook e con le quali magari ci incontriamo o ci scontriamo e abbiamo anche zuffe e discussioni accalorate, sono persone che, nel caso le incontrassimo nella vita reale, non riusciremmo neppure a prenderci un caffè insieme. Le persone con le quali noi comunichiamo in rete, non sono persone. Sono proiezioni virtuali. Tant'è vero che l'odio, l'aggressività, la violenza verbale, sono ormai un elemento comune nel web ma nella realtà sarebbe impensabile, altrimenti la società sarebbe già implosa e la gente si ucciderebbe per strada. Il web è una illusione ottica dell'anima. E' pieno di tutto perchè c'è di tutto, quindi anche di cretini e di malvagi. E' basato su un Falso di base che è la manna dal cielo per ignoranti, prepotenti, manipolatori: l'idea che una persona piatta che non ha nulla da dire nella vita possa apparire ciò che non è grazie ad accorte immagini, striscette su facebook, ecc. E' tutto Falso. Nella vita reale, ci si mette due secondi per capire a pelle la qualità dell'interlocutore. La stragrande maggioranza delle persone che su facebook, nei commenti sui vari blog, sui siti on line, aggrediscono con toni saputelli e arroganti persone che non conoscono e di cu non sanno nulla, se incontrati in un bar o a una festa, è molto probabile non direbbero nulla perchè impossibilitati a relazionarsi in uno scambio esistenziale reale. Facebook e la possibilità di insultare e aggredire il prossimo sul web è diventato il più importante ammortizzatore socio-psichico per il potere. Così la gente si sfoga e non si interroga; se la prende (da anonimo) con un'altra persona anonima e non va a scocciare il proprio capo-ufficio, il governo, il proprio destino. Se non ci fosse stato facebook e il web, un governo come quello di Mario Monti durava due mesi, perchè non rappresenta alcuna realtà sociale: è infatti un governo virtuale, che fa riforme virtuali, miglioramenti virtuali, provvedimenti virtuali, sostiene ipotesi virtuali, mentre la realtà peggiora per l'intera classe media ma la gente lo accetta perchè pensa che può andare di corsa a casa e fare dei post in cui spiega come va il mondo. Non ho capito il perchè (secondo te) non si verificherà mai il fatto di prendere un bicchiere di vino insieme. Dipende dalla qualità del vino e dal posto.
EliminaOT: il tuo commento era finito nello spam, non so perché. Per fortuna ogni tanto ci guardo, e l'ho ripescato. Mazl tov.
RispondiEliminaSig. Modigliani lei mi è ricaduto sulla Cina: dopo lo scivolone delle due portaerei ho aperto un articolo a casa e l'ho trovata a parlare di "cinesi scintoisti"... ahi ahi ahi!
RispondiEliminaLa storia di Isabella Viola.
RispondiEliminaLe spalle curve per il peso dello zainetto, il cappuccio per proteggersi dal freddo, il volto basso a nascondere occhi grintosi e la penombra di un dolce sorriso. Abitava davanti al mare, a Torvaianica, ma non c'era tempo e neanche luce per vederlo. Quandopartiva da casa per raggiungere Roma dove gestiva un bar era ancora buio. Buio anche quando tornava. «Il mare? - diceva con ironia ai suoi affezionati clienti – È da mesi che non lo vedo».
Isabella Viola, 34 anni, mamma di quattro figli, si svegliava ogni mattina alle 4 per andare a lavoro in via Nocera Umbra, nel quartiere Appio Tuscolano. Il bus del Cotral che percorre la Pontina spesso inghiottita da voragini, l'arrivo alla stazione Laurentina, poi metro B, cambio a Termini per entrare nei vagoni affollati della linea A fino a Furio Camillo. Isabella era uno dei volti stanchi che si incontrano sui mezzi pubblici, stretti tra le smorfie per leattese infinite delle corse saltate. Ma Isabella non mollava, sorrideva, pensava alla sua splendida famiglia, ai suoi quattro piccoli, all'amore per il marito. Questa è la sua storia, la storia del Paese reale, di chi lotta per sopravvivere e a volte non ce la fa.
Morta in metro. Da tempo Isabella non si sentiva bene, ma ha continuato a lavorare. È morta per un malore, da sola, sotto la metro, sulla banchina della stazione Termini una domenica mattina, era il 18 novembre....
Il resto lo trovate qui...
http://www.ilmessaggero.it/roma/donna_morta_metro_madre_4_figli/notizie/234256.shtml
Guy F.
Guy, con tutto il rispetto e la compassione per le sofferenze umane, che vuoi dire? La mia mamma mori' a 42 anni di leucemia, lasciando tre figli...
EliminaGoverno ladro?
Alessandra
Si, compassione..
EliminaGrazie Guy, per questo inserto e per il link.
EliminaCiao, buon tutto.
Marilù L.
IL fatto è che questa notizia che Guy riporta viene pubblicata e scritta con toni che auspicano un'equità maggiore in un quotidiano proprietà di una delle famiglie più corrotte italiane, che ha prodotto questa società marcia. E' una cosa che non alcun Senso, è fuorviante. Acquista un Senso se lo pubblicasse "il settimanale delle donne lavoratrici precarie e mamme sottopagate" che non esiste perchè ha un costo insostenibile. Il Messaggero si avvale di 3 milioni di euro l'anno di sovvenzioni statali rubate al contribuente, sposa e sostiene idee iper-liberiste ed è tra i principali responsabili della società che racconta e descrive come disumana. Personalmente lo considero un insulto. Il fine di questa notizia è attivare la carità. Sono contrario alla carità. Sono per la solidarietà sociale, è tutta un'altra cosa. Essere intellettuali vuol dire comprendere che qui, la notizia è un'altra; come il potere stia tentando l'estrema beffa assoluta: pretendere di gestire il disagio sociale per autoassolversi. E' Il Messaggero che ha ucciso questa donna, perchè i loro proprietari hanno voluto l'abbattimento dello stato welfare, la cancellazione degli ammortizzatori sociali, e la finanziarizzazione delle banche, dato che ne possiedono alquante. Le notizie di per sè non hanno valore. Il Valore lo dà il medium che le veicola. Se Il Manifesto scrive in prima pagina "benedetto sia il matrimonio tra gay" ha un Senso completamente diverso che se appare sulla prima pagina dell'Osservatore Romano. Condivido con Guy l'esistenza tragica del disagio sociale dei nostri cittadini. Ma non l'accetto da Il Messaggero. E' come averla uccisa due volte. Perchè in tal modo si incorpora inconsapevolmente nel lettore l'idea che "però quelli de Il Messaggero sono buoni perchè ci dicono come stanno le cose". Non è così. E' un po' più complesso. E' il corrispondente delle lacrime della Fornero.
EliminaGrazie, Sergio, era piu’ o meno quello che volevo dire…non l’ho saputo spiegare. Io me lo sono andato a leggere l’articolo, mica che no!, aspettandomi qualche riferimento a, per esempio, quanto questa donna veniva pagata o al fatto che non potesse permettersi di vivere vicino al lavoro o lavorare vicino casa…un articolo politico, insomma. E invece ci ho trovato quello che io chiamo un ‘buonismo a buon mercato’, che non serve a niente. E’ lo stesso ‘buonismo cheap’ di quelli che dicono che si dispiacciono dei mendicanti pero’ non gli mollano un centesimo. Con che non voglio dire che si e’ obbligati a fare la carita’, pero’, siccome cerco di vivere con un po’ coerenza, due son le cose: o gli do 50 centesimi (che tutti possiamo, anche io che sono povera!), o decido che non e’ un problema mio e allora non glieli do, pero’ neanche faccio finta di dispiacermi…
EliminaAlessandra
esatto!! Infatti, io detesto la carità, perchè preferisco la solidarietà, che è sempre un atto politico individuale
EliminaChe differenza c'è tra carità e solidarietà (non necessariamente con il Dio denaro) se son fatte col cuore?
EliminaGuy F.
Suppongo che in essenza non c'e' differenza. Siccome pero', per arrivare all'essenza, bisogna penetrare molti strati, trovo piu' diretta l'espressione di Modigliani. Carita' mi fa pensare a "fate la carita' ad un povero cieco...", dove il vedente e' in una posizione privilegiata; solidarieta' mi fa venire in mente i Real People che dicono: "you help other, you help self", ossia una relazione tra uguali.
EliminaQuesto e' il mio parere, percio' ringrazio Sergio per avermi corretto. In inglese uso 'give' o anche 'let go (of money)'; mi piace molto anche 'share'.
Alessandra
ma chi glielo fa fare a scrivere per certi trolloni?
RispondiEliminaSi scrive per tutti. Chi è troll dentro di sè, rimane troll. Per fortuna il mondo è più variopinto ed esistono diverse categorie di esseri umani
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