Di geo-politica e della nostra situazione strategica come nazione.
Il mondo sta cambiando, ma in Italia si fa finta di niente.
Non ci si può certo lamentare, poi, se si arriva, immancabilmente, in ritardo ai grandi appuntamenti con la Storia.
(comunicazione di servizio):
Da lunedì 26 Gennaio 2015 questo blog si trasforma in sito.
La mia presenza e partecipazione rimarrà la stessa di prima.
Per i primi mesi, il mio consueto post comparirà qui e poi verrà automaticamente diretto al sito, nel quale, poco a poco, cominceranno a esserci contributi anche di altri liberi pensanti, personalmente attivi come soggetti politici autonomi, dotati di diverse competenze e anche diversa provenienza, i quali avranno in comune il fatto di sentire se stessi come degli esiliati in una nazione che non sentono più propria, in quanto non più rappresentativa degli autentici valori che nei secoli questa bella terra era stata in grado di fondare, inventare, creare, rendendoci più adulti, più evoluti, più progrediti.
Come dire, migliori della generazione precedente.
Il mondo sta cambiando, ma in Italia si fa finta di niente.
Non ci si può certo lamentare, poi, se si arriva, immancabilmente, in ritardo ai grandi appuntamenti con la Storia.
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P.S.(comunicazione di servizio):
Da lunedì 26 Gennaio 2015 questo blog si trasforma in sito.
La mia presenza e partecipazione rimarrà la stessa di prima.
Per i primi mesi, il mio consueto post comparirà qui e poi verrà automaticamente diretto al sito, nel quale, poco a poco, cominceranno a esserci contributi anche di altri liberi pensanti, personalmente attivi come soggetti politici autonomi, dotati di diverse competenze e anche diversa provenienza, i quali avranno in comune il fatto di sentire se stessi come degli esiliati in una nazione che non sentono più propria, in quanto non più rappresentativa degli autentici valori che nei secoli questa bella terra era stata in grado di fondare, inventare, creare, rendendoci più adulti, più evoluti, più progrediti.
Come dire, migliori della generazione precedente.
GRAZIE
RispondiEliminaIL POST PIU' BELLO E SINCERO CHE ABBIAMO MAI LETTO SULLA POLITICA.
Interessante anche se secondo me la Cina sta con la Russia e non c'è differenza nella politica estera degli usa
RispondiEliminaSul sito di Syriza non si parla di uscire dalla NATO. Mi riferisco al programma che sta nella sezione "international". Il greco non lo parlo quindi questo decimo punto non riesco a trovarlo. Sarebbe interessante avere il vero programma
RispondiEliminaSì questo è un post davvero prezioso!
RispondiEliminasottoscrivo completamente
RispondiEliminaCittadino Di Cori Modigliani,
RispondiEliminatrovo la Sua analisi davvero interessante, e soprattutto intrigante. Personalmente, non sono in grado di sottoscrivere o di respingere la visione planetaria da Lei così ben presentata: mi manca, credo, quella capacità intellettiva necessaria alla gestione delle complessità, ma soprattutto mi manca la furbizia, quella facoltà che io penso - non perché ne sia deficitario - essere una forma perversa dell'intelligenza.
Ciò detto, desidero esprimere - a reazione del Suo scritto - la riflessione che spontaneamente pervade la mia mente.
Questa: a prescindere dalla correttezza o meno della Sua analisi, ed in considerazione del fatto che, evidentemente, molte altre analisi - parimenti complesse - sono possibili e sono, di fatto, presentate non meno brillantemente da altre fonti, mi domando se sia oggettivamente possibile che la Democrazia Autentica - quella, cioè, che vede i Popoli della Terra veramente sovrani delle loro decisioni e dei loro destini - possa un giorno realizzarsi.
Quante persone adulte, mi domando - di una popolazione, diciamo, di cinquanta milioni come quella Italiana - posseggono la potenzialità, posto che tutte le condizioni necessarie siano a loro disponibili, di perseguire e conseguire una ferma visione geopolitica, o economica, o etica, o culturale, o di qualsiasi altra problematica che chiede soluzione, che sia al contempo altamente competente e soprattutto realistica da garantire l'individuazione della corretta soluzione?
Non certamente l'intera popolazione! Forse, a voler essere davvero ottimisti, un decimo di essa: cinque milioni. E le altre quarantacinque milioni - completamente ignoranti ed incompetenti sulla specifica problematica sul tavolo della discussione e della decisione - cosa faranno? Nella migliore delle ipotesi staranno a guardare, nella peggiore staranno a tifare - attività acritica per eccellenza! - per l'una o l'altra tesi avanzata nel mondo razionale dei cinque milioni.
E del principio del Suffragio Universale che ne faremo? Lo butteremo a mare perché assolutamente inaccettabile che il novanta percento di incompetenti mandi alla rovina la Nazione? O accuseremo di Oligarchia, e di colpo di Stato, i cinque milioni?
Molte altre domande potrebbero essere aggiunte a queste già fatte, tutte a sollecitarci alla riflessione che la Democrazia Autentica - a cui, prima o poi, dovremo pervenire per il sol fatto che è il solo regime esistente che ci garantisce di non precipitare nella giungla animale - pone nuovi problemi ed esige soluzioni che ci costringono a rinnegare la nostra presente visione della Democrazia.
Cordialmente.
@ jb mirabile caruso: apprezzo molto il suo commento eccetto l'ultima frase. Questa sua fiducia nell'ineluttabilità della autentica democrazia non mi trova affatto d'accordo. Forse perché lei ritiene che noi umani non siamo già e da sempre, a tutti gli effetti, una giungla animale. Senza offesa per gli animali ivi compresi gli umani.
EliminaPost davvero interessante, ma la riflessione del lettore Jb Mirabile-caruso
Eliminaci costringe a riflettere sulla VERA domanda alla quale la Democrazia deve rispondere. Dato che l'intelligenza, la capacità di cercare informazioni, di esprimere riflessioni ponderate e di farsi condizionare "poco" sono diverse per ognuno di noi, sostenere che "i voti sono tutti uguali e ognuno vale uno" (manifesto imprescindibile della Democrazia) è saggio?. Io sono vissuto sempre persando convintamente che la Democrazia fosse l'unica risposta alla"giungla": ma devo ammettere che il peso specifico dei voti che la determinano è diverso per ognuno di noi. Mai come oggi, con a disposizione una serie illimitata di fonti, è possibile condizionare facilmente l'informazione nell'opinione pubblica. Il problema è determinare "quanto vale il voto di chi vota": problema irrisolvibile.
Saluti
Franco
Interessante analisi. Non mi torna però un punto in questa visione. "Sia gli israeliani che i russi e gli iraniani hanno quattro grandi nemici in comune: l'Isis, la Nato, l'Unione Europea gestita dalla destra, e la Turchia che rappresenta gli interessi sia dell'Isis sia della Nato e vuole entrare nell'Ue."
RispondiEliminaSe Israele ha come nemico l'Isis perché continua a bombardare le postazioni che combattono l'Iisis sia in Siria che in Libano? E perché i terroristi dell'Isis vengono curati negli ospedali israeliani? Forse esistono due Israele? Una che dice di combattere i terroristi e si allea con Russia e Iran e una che li appoggia e si allea con l'Arabia Usa di destra e la Turchia?
Ciò che lei sostiene, in parte, è accurato. Per ciò che riguarda la notizia da lei fornita che "i terroristi dell'Isis vengono curati negli ospedali israeliani" è vero, ma vengono curati anche gli hezbollah, hamas e i salafiti. Per quanto riguarda la sanità e l'istruzione, in Israele, hanno -per il momento- vinto i liberals radicali che vogliono la pace e la convivenza. Gli ospedali israeliani sono gli unici ad avere -per statuto- l'obbligo di assumere personale sanitario (sia medici che infermieri) che siano ebrei israeliani e mussulmani palestinesi, al fine di favorire l'integrazione. E' bello. La tragedia consiste nel fatto che nessuno lo vuole reclamizzare, nè i palestinesi nè gli israeliani, entrambi sequestrati da governi guerrafondai. Ricordo un evento tragico, aneddotico. E' accaduto nel 1999. Ero stato invitato (come membro di Amnesty International) a una conferenza che si teneva a Reggio Emilia. I due oratori erano Fatima e Miriam, due splendide persone che ricordo con sincero amore. Una era una palestinese mussulmana, l'altra era un'ebrea israeliana. Entrambe erano maestre. Si erano associate ed erano riuscite a farsi dare un sostegno finanziario dalla Unione Europea grazie al forte supporto lobbystico di Emma Bonino (grande Emma) e avevano aperto una scuola elementare al confine che aveva una particolarità unica: oltre (va da sè) a essere gratis, gli alunni dovevano essere al 50% ebrei e al 50% mussulmani, oltre a ciò dovevano essere tutti bimbi orfani di almeno un genitore morto per la guerra. Due eroine. Una meraviglia. Al convegno c'ero soltanto io. Fu boicottato dai DS, da Forza Italia, soprattutto da rifondazione comunista, dal vescovo, da tutti. C'era una sala vuota: non venne nessuno. Le due donne mi dissero "siamo abituate, in Europa, ma soprattutto in Italia, è quasi sempre così; l'Italia è uno dei principali fornitori di armi sia di Israele che delle formazioni militari palestinesi". Rimanemmo lì a chiacchierare con l'assessore alla cultura in preda a una crisi di sconforto e di amarezza somma (sei mesi dopo si dimise, adesso abita in Australia con la moglie). Il mondo reale, oggi, è questo. Esistono due Israele, così come esistono due Palestine, così come esistono due di tutto. Il punto è riuscire a capirlo, comprenderlo, accettarlo, e quindi sottrarsi a chi spinge per uno schieramento forzoso. Stare dalla parte dei Giusti non è difficile, è naturale; le persone pulite dentro spiritualmente lo capiscono intuitivamente per conto loro. Ritengo che tutti coloro che operano dentro la dimensione del Male siano sempre, sempre, sempre, in malafede: anche quando fingono di sostenere una certa idea o progetto sanno che stanno mentendo. Sono soltanto agenti di commercio di un poderoso business planetario. Le auguro una buona domenica
EliminaGrazie della risposta che sottoscrivo in toto. Chi ha un cuore e un cervello libero dal dio denaro e dalla malafede è l'unica risorsa che il futuro può sperare. Ricambio di cuore l'augurio di una buona domenica.
EliminaMiei Amati Umani di Buona Volontà a Voi tutti giunga la fragranza degli alberi in fiore che preannunzia l'imminente arrivo di questo eterno "miracolo" della natura: la Primavera!. Vladimir dice a Tsipras che il pugno chiuso destro mal si coniuga con la semiotica "lineare" e senza ambiguità d'interpretazioni che il segno racchiude. Voglia il cielo che 'sti "sinistri"(?) non tradiscano le attese dei popoli in fermento. Nell'attesa che la livella ridia senso e agire umano a quanti continuano a lordarsi le mani di sangue, auguriamoci che la dirigenza del Popolo Greco dia un calcio agli zebedei degli atlantisti e si rivolga e abbracci quanti hanno nella mente e nel cuore il benessere e la felicità della stragrande maggioranza degli Umani. NULLA CAMBIERA' SINO A QUANDO CI SARANNO UMANI CHE, APPROPRIANDOSI DEL LAVORO ALTRUI, CONTINUERANNO A VIVERE SULLE LORO SPALLE COME VIZIOSI NULLAFACENTI . Siamo ancora lontani minuti luce ma..... PODEMOS........se riusciremo a far nostri i nostri!. Abbracci da Lillo, cittadino dell'Universo.
RispondiEliminaAssist di Obama a Tsipras...
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/economia/2015/02/02/news/obama_fa_la_sponda_per_tsipras_non_spremere_paesi_in_depressione-106333247/?ref=HREC1-9
Ancora una pippa sulle superlogge mondiali che, si sa, l'Altissimo avrebbe progettato il mondo con squadra e compasso, creati alla bisogna prima di Adamo ed Eva...
RispondiEliminaPeccato, senza la solita marchetta per l'inutile e indigesto tomo di Gioele-Dix Magaldi, l'articolo conterrebbe alcune analisi interessanti, anche se non tutte cucinate con farina del tuo sacco...
Chi è massone danneggia anche te, digli di smettere.