mercoledì 7 settembre 2011

E' Michael Fassbender la vera e unica rivelazione del Festival di Venezia.

di Sergio Di Cori Modigliani

Non ha più rivali, ormai. Li ha stracciati tutti.
E Venezia è divenato il rampolino di lancio della nuova, assoluta, nuova icona erotica del cinema in campo maschile.

Su su amiche feisbucchiane, fatevi pure sotto. Datevi da fare senza timidezze.
E' ufficialmente single, dichiaratamente eterosessuale e il “mio sogno di donna è proprio quello di un’italiana classica”. (forse non è informato di come vanno le cose da noi in questo periodo). Così almeno ha dichiarato alla stampa questa mattina. Probabilmente per piaggeria, dato che si trova a Venezia. Ma non si sa mai.

Non vi è alcun dubbio che è lui il nuovo sex symbol (versante maschile) del cinema di massa in questo 2011, in attesa di una nuova scoperta femminile che per il momento latita.
Tra l’altro, è anche un ottimo, formidabile attore.
A Londra sono esaltati.

Dopo tanti decenni di magra –ai britannici, sia i francesi che gli americani e gli italiani hanno lasciato solo e sempre la palma del più sexy soltanto per ciò che riguardava le commedie leggere, da Rupert Eeverett a Hugh Grant a Colin Firth. Con l’unica eccezione di Sean Connery, il quale ha dovuto sudare sette camicie per farsi considerare a suo tempo qualcosa di più di James Bond.
“Abbiamo il nostro Marlon Brando. And, for sure, he is totally British this time”.

Comprensibile l’orgoglio nazionale. Peccato che, in realtà, Michael Fassbender sia tedesco.

E’ nato a Heidelberg, infatti, da genitori –entrambi- di stretta genetica teutonica, nel non troppo lontano aprile del 1977 (è ariete con ascendente gemelli).

Recita il ruolo dello psicoanalista Gustav Jung nel film di Cronenberg; è il protagonista del film “Prometeus” di Ridley Scott che esce in tutto il pianeta tra un mese ed è anche il protagonista virile del film del video-artista inglese Steve Mac Queen, dove si esibisce in tutta la sua prorompente vitalità maschia.

Sta spopolando dovunque.

E’ cresciuto in Irlanda a Killarney dove i suoi genitori si sono trasferiti nel 1982 aprendo un ecologico bed and breakfast (padre verde –nel senso di ambientalista- la mamma rigorosamente femminista) allevandolo all’insegna della massima libertà, tra cavalli, brughiere, dieta vegetariana e grande ottimismo nella specie umana.
Ha iniziato all’inglese, a diciotto anni nella Royal Shakespeare Company e poi a Londra un esordio fortunato nelle “Tre sorelle” di Cechov. Viene dal teatro puro e al cinema ci è arrivato per una particina, voluto da Spielberg in “Band of Brothers” e subito segnalato dalla critica più attenta.

Sembra dotato di un ottimo carattere, discreto e riservato, e di una intensa caratura professionale. Detesta la mondanità e le pupattole.

Le sue azioni sono al massimo.
 I bookmakers di Londra lo danno vincente 2 a 1 nella classifica che a novembre verrà stilata relativa all’attore più sexy del mondo.

Buona fortuna alle più coraggiose, intrepide e sfacciate.

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