domenica 11 settembre 2011

Quei due maledetti martedì 11 settembre: per non dimenticare!

di Sergio Di Cori Modigliani


Quei due maledetti martedì 11 settembre.

Diversi, diversissimi, eppure identici nella loto tessitura e origine.

Con la differenza che di uno nessuno ne parla, dell'altro ne fanno un cavallo di battaglia della retorica più retriva, dell'ipocrisia condivisa.

In entrambi i casi, per un caso del destino, stavo a Manhattan, New York. Nel 2001 perchè ci lavoravo come corrispondente estero di testate italiane, nel 1973 perchè studiavo alla Columbia University.

A 28 anni di differenza, l'emozione è stata la stessa: sgomento e raccapriccio.

E' inutile quanto irrilevante raccontare qui la mia esperienza l'11 settembre 2001 a New York, è stata come quella di tanti altri che lì si trovavano perchè ci vivevano.

Tranne un unico dettaglio che ci tengo a ricordare, la notte, quando mi incontrai con diversi amici -per lo più artisti e intellettuali- cileni e argentini che a New York si erano trasferiti a metà degli anni'70 per sfuggire ai campi di concentramento del nazista Pinochet, il leader "punto di riferimento costante di tutti noi" per Domenico Scilipoti (parole testuali sue).

  2.756 i morti ufficiali nel martedì 11 settembre 2011 a New York, Usa
35.000 i morti ufficiali a seguito del martedì 11 settembre 1973 a Santiago del Chile.

Nessuno ricorda la precedente data.
Eppure i morti, le vittime innocenti, vanno ricordate in quanto tali, non soltanto per il fatto di avere la possibilità, dall'oltretomba, di usufruire di adeguata cassa mediatica.

Ricordo ancora la notte tra l'11 e il 12 settembre a New York con i fuorisuciti sudamericani, che 25 anni dopo rivivevano sulla propria pelle quell'atroce esperienza, quel mattino terribile quando all'improvviso aerei militari cominciarono a bombardare il palazzo presidenziale "La Moneda" a Santiago de Chile dando inizio alla più brutale, atroce e indimenticabile mattanza di innocenti mai registrata nel mondo occidentale nel XXesimo secolo: 35.000 morti ufficiali, decine di migliaia di persone torturate, di cui almeno altre 20.000 sono rimaste invalide per sempre.

Sottraendomi alla celebrazione idiota di chi oggi parla di September 11 a New York, ma di cui ricordo -indimenticabile INDIMENTICABILE- i primi commenti a caldo per telefono (ho troncato diverse amicizie decennali per questo) allora esultanti per la "lezione data agli imperialisti americani" (parlo di persone che in questi due giorni si sono accalcate sui giornali, in televisione , on line e sui loro blogs per parlare dell'evento) la mia memoria va a quell'altro martedì 11 settembre, quello del 1973, in un atto di inconcepibile barbarie che allora, appena venticinquenne, eppure già molto attivo Ignazio La Russa, attualmente Ministro della Difesa, definì in un suo editoriale apparso su Il Secolo d'Italia "un grande atto di coraggio che apre il corridoio della libertà a tutta l'Europa che combatte per il comunismo: Dio benedica il Generale Augusto Pinochet".

C'è chi non dimentica.

I morti sono i morti e hanno il diritto di non essere mai dimenticati.
Noi abbiamo il dovere di ricordare il loro sacrificio.

I quasi 3.000 morti di Manhattan erano tutti innocenti inconsapevoli quel maledetto martedì.
I più di 35.000 morti di Santiago erano tutti innocenti inconsapevoli quel maledetto martedì.

Come diceva Miguel de Santillana "Coloro che non possono ricordare il passato, sono condannati a ripeterlo".

Che risposino in pace tutti, sia i morti di New York che quelli di Santiago.

Per non dimenticare quei due maladetti martedì.

Tano più li ricorderemo e rimarranno attivi nella nostra memoria, tanto meno saranno le probabilità che simili eventi possano verificarsi di nuovo.

2 commenti:

  1. beh, c'e' da dire che l'11/9 e' un giorno che porta male, nessuno sa perche' proprio questo giorno?

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  2. il fatto delle torri gemelle e' servito per scatenare quello che stiamo vedendo.
    qui un sito che mi ha portato da lei la prima volta dice:
    "E stati canaglia sono tutti quei regimi non democratici e liberticidi, teocratici, misogini e oppressivi che conculcano la libertà religiosa, civile e politica dei propri cittadini, tramutati in (o sempre restati) sudditi."
    "Noi di GOD e DRP gradiremmo che, in futuro, operazioni di polizia sovra-nazionale possano essere rapidamente attuate su mandato di organi politici e giudiziari altrettanto globali (ONU riformata rispetto ad oggi e Corte Penale Internazionale), senza faziosità e opportunismi ed avendo a mente i principi sacri e inviolabili della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.

    Ciò premesso, dichiariamo anche, a proposito delle stragi dell’11 settembre 2001, di non concordare con le teorie complottiste più in voga (semplicistiche, paranoidi e monodirezionali), tutte tese ad accreditare l’idea di una monolitica cospirazione del governo USA di G.W. Bush (magari in combutta con non meglio precisati agenti israeliani), che avrebbe provocato o favorito gli attacchi aerei di quel giorno nefasto per provocare un effetto “Pearl Harbor” sul popolo statunitense e sull’opinione pubblica mondiale."
    siamo a carnevale signor Sergio, lei non credo meriti di essere letto da queste persone, benche' nel loro giro forse sono pure le migliori.
    la vita e' tanto diversa da come la vedono anche questi pseudo-illuminati, talmente diversa che se la conoscessero veramente la lascerebbe andare per la sua strada, quella Maestra, quella che loro conoscono solo tramite i nomi che mettono in maiuscolo. una illuminazione grammaticale, che mondo buffo che e' questo....
    lei merita' di piu' e spero con questo piccolo commento (ma nemmeno tanto piccolo perche' suggerito da que Lui che loro conoscono solo per nome) di avergli reso un po' di quel piu'.

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