venerdì 2 settembre 2011

La stampa planetaria e i mercati ci hanno bocciato. Proposta d'oro della Camusso: nessuno ne vuole neppure sentir parlare

di Sergio Di Cori Modigliani


Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Da bar, da bordello, da stadio, come preferite.
Se si trattasse di calcio o di gossip spicciolo, la cosa potrebbe senz’altro lasciarci indifferente. Magari finisce che si riesce anche a strappare una risata.
Il fatto è che riguarda, invece, la nostra economia, i nostri salari, il futuro nostro e dei nostri figli.
Il problema drammatico (lo era già da diversi anni) consiste nel fatto che le chiacchiere sull’economia vengono sciorinate dal governo e dalla cosiddetta opposizione, purtroppo non si tratta né di Crozza né di Benigni.  Ma negli ultimi dieci giorni il teatro della comunicazione sta assumendo delle inattese novità davvero tragiche.
Siamo finiti in uno scenario paragonabile soltanto alla vita quotidiana, a metà degli anni’80, a Mosca, a Budapest, a Praga, a Sofia.
Sto parlando qui –prima di venire ai dati nudi e crudi- del totale asservimento dei media italioti che insistono nel presentare degli accattoni mentali come se fossero persone attendibili, che riferiscono la “tragedia irreparabile di Arcore” (sarebbe, a detta dell’intero pianeta, l’esito del summit tra Bossi e Berlusconi) come “la nuova correzione proposta dalla maggioranza” (il nostro rivoluzionario Mentana) “una manovra iniqua che scontenta tutti e penalizza i soliti noti” (l’agguerrita Unità) “vittoria democratica di Berlusconi” (Il Giornale) “Finalmente una spallata pragmatica” (Il Tempo) e in aggiunta un tiepido “Il pasticcio di Arcore non aiuta la ripresa” (Il sole 24 ore). A suggello aggiungiamo il titolo di Repubblica: “Equa e sostenibile dichiara Berlusconi: sono soddisfatto. Ma non dice che mancano all’appello 4 miliardi”.
Nessun cenno –neppure un cenno- da parte dei giornalisti che lavorano in televisione (parlo qui di rai news 24, tg1 tg2 tg3 mediaset 4 canale 5 skynews24) sulle reazioni dei mercati e soprattutto su come il pianeta sta reagendo in questi giorni. Esattamente come avveniva a Mosca nel 1986.
Ecco, tanto per fare un esempio, che cosa scrive il più moderato e conservatore quotidiano tedesco del centro-destra (il corrispondente teutonico de Il Tempo o Libero) Die Welt: in data 1 settembre 2011: “il governo italiano dovrebbe ritenersi davvero fortunato che la banca centrale europea stia comprando i suoi bond grazie al forte intervento della banca tedesca, una strategia senza la quale gli interessi sarebbero già saliti sopra il 6%. Peccato però che a seguito di queste buffonate di riforme promosse da Berlusconi gli interessi siano probabilmente destinati a salire e l’Italia precipiterà. E’ chiaro che queste buffonate finiranno per danneggiare l’intera Eurolandia e prima o poi sarà necessario fermare questo processo”
Il quotidiano progressista di centro-sinistra Süddeutsche Zeitung (il corrispondente tedesco di la Repubblica) titola a caratteri cubitali “In Italia la casa è in fiamme e nessuno sta portando l’estintore: gli italiani non sono neppure informati su ciò che sta accadendo nel loro paese”.
Per non parlare della stampa britannica, inglese, sudamericana, australiana, cinese. Per ciò che riguarda gli Usa, valga per tutti l’editoriale del Washington Post, il più autorevole quotidiano statunitense: “L’arresto dell’imprenditore Tarantini è solo l’ultimo degli scandali che hanno accompagnato il premier italiano. Roma avrebbe bisogno di prendersi una vacanza dalla politica”  e più sotto, come avvertimento ai mercati, agli analisti finanziari, a coloro che dovrebbero acquistare bpt italiani e investire nel nostro paese: “L’Europa potrebbe finire per pagare a caro prezzo il teatrino politico italiano”.

Basterebbe guardare le cifre del rapporto spread bpt bund tedeschi in Europa negli ultimi dodici mesi per comprendere ciò che sta avvenendo:

Nel gennaio del 2010, lo spread italiano era assestato intorno a 71.
Nell’agosto del 2010 era arrivato a 184 dato che tutte le energie del governo –e dell’opposizione- erano concentrate sullo stabilire chi avesse firmato il rogito di un certo appartamento di 60 metri quadri a Montecarlo. Sembrava, allora, un evento fondamentale per le sorti dell’economia italiana.
Il 2 settembre 2010 era assestato a 167.
E veniamo al 2011 aggiungendoci anche i dati delle altre nazioni europee più fragili.

28 gennaio 2011:
Francia: 70
Italia: 162
Spagna: 277
Portogallo: 430
Irlanda: 629
Grecia: 943
A marzo, manovre economiche in tutta Europa con dichiarazioni congiunte a maggio della BCE che dichiarava risolto il problema europeo:
Ecco i dati del 26 giugno 2011:
Francia: 84
Italia: 210
Spagna: 280
Portogallo: 660
Irlanda: 939
Grecia: 1244.
Questo dopo dichiarazioni ufficiali di enorme soddisfazione in cui ci si congratulava per aver abbassato lo spread, che stava invece aumentando a rotta di collo.
A questo punto, siamo a metà luglio, grandi interventi delle banche centrali europee, tre summit tra Sarkozy e la Merkel, entusiastiche dichiarazioni da parte di tutti “abbiamo risolto il problema siamo sulla buona strada dimostrando che l’Europa monetaria è forte”.
Ecco i dati del 26 agosto 2011:
Francia: 90
Italia:  287
Spagna: 280
Portogallo: 894
Irlanda: 1350
Grecia: 1624
Gli ultimi cinque giorni di agosto accade ciò che tutti sapete e il risultato è che lo spread tra i bpt italiani e quelli tedeschi dal pessimo 287 del 26 agosto sale a 313 del 2 settembre. Senza dimenticare che soltanto negli ultimi 40 giorni la Germania e la Francia hanno fatto acquistare alla BCE 45 miliardi di euro complessivi di bpt italiani, altrimenti l’Italia sarebbe stata già declassata e l’indice sarebbe schizzato intorno ai 500 punti.
Oggi ci dicono che tutto è a posto.
Il che trasforma la scienza dell’economia in un passatempo per idioti.
Vuol dire che le cifre non hanno alcun valore oggettivo.
Pessime notizie, quindi. Avvalorate dalla stampa che mugugna, commenta, finge di opporsi (quando si oppone) in una deriva ideologizzata che fa scoprire –l’Italia non finisce mai di sorprendere- degli eventi che lasciano davvero di stucco.
In teoria dovrei darvi adesso una splendida notizia. (in un paese normale).
Macchè.
Per dei motivi che –devo ammettere- francamente ignoro ed esulano dalla mia comprensione razionale della situazione attuale, il testo che adesso io vi propongo non viene reso pubblico in questi giorni.
Mi riferisco a un progetto, vera e propria proposta pragmatica, efficace, immediata ed efficiente, realizzata dall’ufficio studi della CGIL che in data 26 marzo 2011, Susanna Camusso aveva fatto stilare come bandiera della fiera opposizione dei lavoratori tartassati.
Questo studio è sparito. Non nel senso che lo abbiano insabbiato. No no. Peggio. Molto peggio. Lì sta, a disposizione di tutti. Il fatto è che NESSUNO gli ha dato credito, non è stato dibattuto, non è stato confrontato, non se n’è parlato, non è stato sottoposto all’attenzione dei miei connazionali in nessuno dei consueti talk show televisivi primaverili dove, a gara, Bruno Vespa, Gad Lerner, Michele Santoro, Florio Floris, e tutti gli altri al seguito, hanno invitato per mesi degli autentici cialtroni incompetenti che parlavano delle lunghezza delle cosce di Ruby e se fosse giusto o meno andare a letto con giovanette disponibili.  L’aspetto che considero –lo ripeto- INCOMPRENSIBILE consiste nel fatto che neppure Susanna Camusso ne abbia fatte delle fotocopie e diffuso in giro per il paese.
Un mistero. O meglio, sembra che l’abbia fatto.
Ma viste le tiepide reazioni, ha lasciato perdere.
Quindi, la Camusso o è matta, o è masochista, oppure c’è sotto qualcosa che noi non sappiamo, che non ci dicono. Lo riporto affinchè i lavoratori e gli elettori italiani lo leggano.
Sottoposto ad attenzione di esperti finanziari molto competenti è stato trovato e definito lucido, competente, positivamente sanatorio. Eccolo:
“Tassazione straordinaria dell’1% che colpisce soltanto il 5% della popolazione italiana, composto esclusivamente da famiglie la cui ricchezza complessiva supera gli 800.000 euro l’anno. Questa manovra genera e produce un gettito immediato di 18 miliardi di euro. Questa tassa colpirebbe solo il 5% più ricco e ricchissimo della popolazione italiana e non toccherebbe nessun altro ceto e reddito. Sarebbero infatti soggette a tale imposta tutte le famiglie la cui ricchezza complessiva, mobiliare e immobiliare, superi gli 800mila euro l'anno al netto dei mutui e delle altre passività finanziarie. Contemporaneamente ne sarebbero esclusi tutti coloro che, pur essendo proprietari di una o più abitazioni, nonché depositi in conto corrente, titoli di Stato o altre obbligazioni, non raggiungano il limite indicato. Lo studio del nostro sindacato ha elaborato delle simulazioni virtuali calcolando nel dettaglio gli impatti della nuova tassa che proponiamo. Ecco in breve gli esempi di come l’imposta sulle grandi ricchezze dovrebbe funzionare, tenendo presente che è basata sui valori contenuti nelle rilevazioni sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia:


1) Una famiglia di lavoratori dipendenti che - a prescindere dal reddito imponibile ai fini Irpef - è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 130.000 euro e detiene 10.000 euro quasi tutti in depositi bancari, con solo un 10% in titoli di stato, obbligazioni e fondi comuni di investimento, per un totale di 140.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetta all'imposta sulle grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più. Tali soggetti vengono esclusi.
2) Una famiglia di pensionati che - a prescindere dal reddito imponibile ai fini Irpef - è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 500mila euro e detiene 250.000 euro in depositi bancari, titoli di stato e obbligazioni, per un totale di 550.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetta all'imposta sulle grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più. Tali soggetti verrebbero eesclui.
3) Una famiglia di lavoratori dipendenti che - a prescindere dal reddito imponibile ai fini irpef - è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 450.000 euro, un'altra casa con un valore di 250.000 euro ma che paga un mutuo su questa di 20 anni (per un montante di 150.000) e detiene anche 100.000 euro in depositi bancari, titoli di stato, obbligazioni, azioni, partecipazioni, per un totale di 650.000 euro di ricchezza netta non sarebbe soggetta all'imposta sulle grandi ricchezze e non pagherebbe niente di più. Tali soggetti verrebbero esclusi.
4) Una famiglia di imprenditori e liberi professionisti che - a prescindere dal reddito imponibile ai fini Irpef - è proprietaria di una casa dove abita con un valore di 500.000 euro, un'altra casa con un valore di 300.000 euro e detiene 100.000 euro in depositi bancari, titoli di stato e obbligazioni, azioni e fondi comuni di investimento, per un totale di 900.000 euro di ricchezza netta, pagherebbe: Igr = 900.000 X 1,0% - 8.000
euro (detrazione fissa data dalla soglia) = 1.000 euro.

Lo studio conclude: "Come appare evidente  e incontrovertibile,  a subire un aumento del prelievo fiscale non sarebbe il 95% delle famiglie italiane ma solo i ricchissimi e gli ultraricchi, ossia appunto solo un 5% delle famiglie italiane".

Sembra che lo stesso Bersani abbia spiegato alla furibonda Camusso che tale studio non poteva essere proposto perché andava a ledere grossi interessi patrimoniali. Tutti i partiti della maggioranza, compresi anche la CISl e la UIL, compresa anche la UDC, Rutelli e Futuro e Libertà, hanno fatto sapere ad aprile del 2011 alla Camusso, che tale studio era meglio lasciarlo nel cassetto perché mai e poi mai lo avrebbero sostenuto politicamente. “E’ proprio il 5% che produce di più e va stimolato non tassato” le hanno risposto.

Tutti d’accordo, maggioranza e opposizione.

La proposta è stata abortita.

Domanda: perché la Camusso non parla oggi di questa proposta?

Perché il PD non la fa sua?

Perché il Terzo Polo non la fa sua?

E Tremonti che cosa dice?

E la BCE?

Come mai non lo conoscono –nonostante sia ufficiale e sia stato diffuso per due giorni alla fine di aprile-  neppure gli iscritti alla CGIL che il 6 settembre aderiranno allo sciopero generale?

C’è qualcuno tra i miei lettori che può spiegarmi che cosa sta accadendo?

Grazie per l’attenzione.


5 commenti:

  1. Beh... stanno semplicemente preparando la prossima dittatura.
    Io faccio parte di una mailing list di 15 persone, tutte di orientamento progressista (non so come definirlo), insomma dal tenore degli scambi pensavo fosse una platea interessata a certi argomenti: ho postato il tuo articolo sul prossimo neo partito nazista, pardon, nazionalista (che possano cr.....) e... nulla. Oggi è il terzo giorno e nessun commento... E questo, purtroppo, la dice lunga.
    Ne vedremo delle belle (magari... saranno bruttissime)

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  2. Solo pochissimi italiani stanno capendo quale sia la situazione reale nel nostro caro e malinconico paese.
    Ma la cosa piu' triste e' che l'opposizione, di fronte ad una situazione allarmante non sta facendo nulla, purtroppo siamo ancora fermi alla vecchia contrapposizione tra berlsconiani e anti-berlsconiani che dura da anni.
    Ai tempi di Mussolini l'opposizione ando' sull'Aventino, oggi pur essendo fisicamente presenti in parlamento, non riescono a fornire quell'alternativa culturale e filosofica che sarebbe necessaria per garantire una svolta all'Italia.
    Urgono idee alternative, urge una svolta frontale...chi siede sulle poltrone di vertice della nostra societa' lo sa', ma allo stesso tempo hanno paura di perdere i propri privilegi e quindi mantengono le proprie posizioni moderate ed
    "ovviamente" ultra-liberiste, senza muovere nulla che possa scardinare l'attuale sistema.

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  3. Buona sera Sig. Modigliani!
    Certo che i tedeschi hanno, mi si conceda l'espressione in Inglese oxfordiano, proprio la faccia come il lato B! Lo so, lo so, anche molti di noi Italiani; ma non accetto lezioni dai cari buoni vecchi, sia detto con simpatia, mangiapatate, che tra una fregnaccia e l’altra Sull’Eurolandia, si stanno rimettendo a fare i primi della classe: e l’ultima volta che l’hanno fatto hanno combinato un casino da 50 milioni di morti!
    Citazione da Die Welt "E’ chiaro che queste buffonate finiranno per danneggiare l’intera Eurolandia e prima o poi sarà necessario fermare questo processo” ?? Ora che siano buffonate è fuori discussione, ma … danneggiare L’EUROLANDIA?? Fermare questo processo? Ma fermatelo subito per diana! Dio è con voi! Dai, o seriosi adoratori del beato tubero abbinato ai wurstel & crauti, provateci a segare il ramo su cui vi siete seduti e siete ingrassati negli ultimi 10 anni! Torniamo subito Noi fancazzisti del “Club med” alla nostra liretta polento-terrona (sovrana ergo di proprietà, flottante, e non convertibile) e Voi al grande Marco “Uber alles” , e poi vediamo chi se la passerà peggio, se gli Italiani o i Tedeschi! Così scopriremo, o meraviglia delle meraviglie, che la Teutonica Locomotiva d’Europa in realtà sta al rimorchio! Facciamo una prova? Che 60 milioni di Italiani più la totalità di Spagnoli, Greci, e Piigs via discorrendo la piantino subito di comperare prodotti tedeschi, qualsiasi prodotto tedesco, e vedremo le grandissime pippe che si faranno i nipoti di Goebbels con le esportazioni in Cina!
    Per Giove, ma quelli di Die Welt ci fanno o ci sono? Ah già, sono giornalisti, quindi, ci fanno! Ergo fanno finta di non sapere che è l’intera Eurolandia, così come é stata non-concepita (o se concepita Abortita) , che è una buffonata. Già che ci siamo, Grazie Prodi per averla patrocinata, adesso però, il “Professore” farebbe meglio a fare il bravo e tenere un “low profile” ; non succederà di certo neh, ma se non per rigurgito di autocoscienza quanto per un involontario errore di dosaggio nella somministrazione dei vari oppiacei di massa, l’Italica categoria Orwelliana “C” (vedere 1984, l’ignoranza è forza) dovesse intravedere che razza di, sorry again, “inculata” gli è stata tirata dal Guru di Scandiano, ho il sospetto che il medesimo farebbe fatica ad uscire di casa senza essere, tosto ed immantinente, lapidato! E grazie anche al Berlusca dacché, nel lungo decennio in cui lui governava (si fa per dire) e l’Euro in silenzio distruggeva come da programma, tra la una gestione degli affari suoi e l’altra, il meglio che ha saputo fare è di sparar ridicolaggini sul pericolo dei “ comunisti” al governo ... roba da matti: oddio che i personaggi che seguono siano politicamente un pericolo è anche vero, ma “comunisti”? Chi? Bersani, D’Alema, Prodi, Fassino, Veltroni ? Il fior fiore dei fautori di governi tecnici a guida democristiana, sarebbero dei “Comunisti”? E allora Mao Tze Tung chi era? Ed il bello è che a breve ce li ritroveremo ancora tra i piedi, dal momento che grazie ad Eurolandia ed ai wurstel & senape, la macelleria sociale incombe, e che come tutti sanno, sul (sedicente) rosso, gli schizzi di sangue si notano meno! La saluto cordialmente, Melman!

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  4. Mamma mia! E il bello è che vicino casa mia la gente sta ballando in piazza!!! (ma che cazzo ballano...) E non è tutto;saranno circa 50 o 60 volte che questo succede mentre io dalla rete leggo notizie economiche a dir poco raccapriccianti,mamma mia ragazzi,non ho parole...
    Pino

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  5. sincronizzate gli orologi perchè tra poco sentirete il botto più fragoroso che abbiate mai sentito,quello di un'intera nazione!
    Pino

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