domenica 19 giugno 2011

Come amano gli italiani, oggi? Quali sono i valori che contano?

di Sergio Di Cori Modigliani


Sotto una dittatura i rapporti tra maschio e femmina sono gli stessi che in democrazia?

Ancora meglio: il rapporto sessuale d'amore tra un maschio e una femmina appartengono a una dimensione extra-politica tale per cui seguono delle onde istintive e sentimentali che li garantisce da filtri e condizionamenti e sono quindi immuni dalle pressioni del potere?

Gli italiani, tanto per fare un esempio, facevano sesso sotto Giulio Andreotti nello stesso modo in cui lo facevano sotto Romano Prodi e sotto Silvio Berlusconi?

Un gruppo internazionali di ricercatori (sessuologi, sociologi, economisti, psicologi del comportamento e psichiatri) hanno deciso qualche anno fa di dedicare tempo, studio ed energia per affrontare questa relazione.
Qualche mese fa i dati sono stati diffusi dall'Istituto Internazionale di Sessuologia dell'Università di Ginevra, producendo una mappatura della seconda decade del terzo millennio molto utile nell'identificare e definire i modelli di riferimento sia maschili che femminili, i miti, i simboli, i feticci, i punti di riferimento.

La ricerca -secondo gli autori- ha dimostrato che esiste un rapporto fortissimo e diretto tra potere e manifestazione della sessualità, non essendo noi "soltanto" animali, ma fondamentalmente esseri "civili" quindi soggetti all'incorporazione di meccanismi inconsci collettivi e condivisi.

E così i gusti cambiano.

I francesi, ad esempio, in questa classifica sull'interesse amoroso rivelano come per loro i fondamenti siano:
a) la bellezza estetica individuale e soggettiva (ovverossia non mutuata da modelli di massa)
b) l'eleganza
c) la competenza tecnica sessuale
d) lo status sociale
e) (per le femmine) la situazione finanziaria e il potere posseduto dal maschio
e) (per i maschi) l'intelligente capacità di aiutare la propria carriera


I tedeschi, invece, hanno una classifica diversa:
a) l'abilità amatoria
b) l'intelligenza (il 79% delle femmine e il 51% dei maschi)
c) la cultura
d) lo status intellettivo e la competenza nel proprio ambito professionale
e) il danaro e il potere


Gli inglesi:
a) l'erotismo naturale
b) il senso dell'umorismo condiviso, ovverossia la capacità del partner di essere esilarante
c) lo status
d) la fantasia
e) l'attrazione verso l'estremismo
f) il danaro

Gli italiani:
a) I soldi e il potere (il 72% delle femmine, il 54% dei maschi)
b) lo status sociale
c) la visibilità pubblica, in termini di apparenza e in termini sociali di identificazione collettiva
d) la bellezza
e) l'erotismo
f) l'intelligenza


Siamo un popolo che ritiene di essere erotico mentre l'erotismo è al quinto posto nella scala dei valori.
Nel 1980 i valori (tre ricerche fa) erano

a) l'abilità amatoria
b) la disinvoltura e libertà
c) l'erotismo
d) la bellezza
e) l'intelligenza
f) la cultura
g) il danaro


Venti anni di berlusconismo hanno prodotto un capovolgimento di valori.

Questi dati, va da sè, non riguardano singoli individui, ma una mappatura stabilita sociologicamente su dati statistici ponderati ricavati da un campione sociale molto ampio, ricavato a spettro, e che riguarda sia il settentrione che il centro che il meridione e le isole e coinvolge individui dai 18 ai 78 anni e 45 diverse competenze professionali. Una indagine che riguarda, quindi, la massa. La ricerca è stata condotta nel biennio 2009/2010. L'acquisizione dei dati si è conclusa nel marzo del 2010. I dati sono stati diffusi nel febbraio 2011.

Un dato che consente alcune riflessioni.

Dà da pensare.

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