mercoledì 29 giugno 2011

Facebook aiuta ad acciuffare due assassini.

E' morto poco fa, dopo tre giorni di agonia, un musicista italiano di 29 anni, in seguito al pestaggio violento perpetrato ai suoi danni a Via dei Serpenti, nel rione Monti, nel centro della città di Roma.

Ecco i fatti: qualche sera fa, il musicista, insieme ad altri tre suonatori, era uscito dal locale dove di solito suonava. Erano circa le 2 di notte. Un vicino di casa è uscito dal suo appartamento con una frusta in mano urlando frasi sconnesse, sostenendo di essere esasperato per il rumore proveniente dal locale, perlatro adibito e in regola per consentire di far musica fino a quell'ora.

Ha cominciato a urlare chiamndo i passanti. Sono arrivate altre due persone che hanno aggredito i musicisti, alcuni dei quali sono fuggiti via terrorizzati.

La vittima è stata selvaggiamente picchiata con calci e pugni alla testa finchè non è stramazzata al suolo, entrando subito in coma.

C'erano diversi testimoni che si sono rifiutati di rilasciare cmmenti e non hanno deposto per paura.

Ma l'ufficiale di polizia accorso sul luogo dell'efferato omicidio ha lanciato un tam tam su facebook, che è stato raccolto. E in pochissime ore -garantiti dall'anonimità del mezzo- almeno dieci persone hanno fornito accurate descrizioni e dettagli tali da consentire l'arresto dei due assassini (che hanno confessato).

Si tratta di due ragazzi di 21 nni di età, romani, di razza caucasica (cioè bianchi di pelle e cittadini italiani, tanto per intendersi) che gestiscono un bar a Via dei Serpenti. I due si sono difesi sostenendo che era arrivato il momento "di dare una lezione a chi viene da un altro quartiere a fare soldi nel rione Monti".

No comment.

Una volta tanto, facebook è servito in maniera molto veloce ad assicurare alla giustizia due criminali, e non soltanto come passatempo per tutti noi.

«Alla famiglia della vittima e ai suoi cari va il cordoglio e tutto l'affetto dell'amministrazione capitolina per quanto accaduto. Ci auguriamo che la giustizia possa fare il suo corso, con condanne esemplari a coloro che si sono macchiati di questo insulso delitto, che risultano agli atti avere già precedenti penali. Ringraziamo gli utenti di facebook e il social network che ci ha dato la possibilità di scovare i colpevoli e arrestarli dopo poche ore dall'ignobiloe delitto», ha detto il delegato alla Sicurezza di Roma Capitale, Giorgio Ciardi.

Triste ma vero. Tempi duri per tutti.

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