sabato 23 giugno 2018

Di che cosa stiamo parlando?




di Sergio di Cori Modigliani



1). Problemi relativi all'apertura di un esercizio commerciale.
2). Problemi relativi all'acquisizione di credito bancario agevolato per giovani che intendano dar vita ad una nuova impresa.
3). Immediato pagamento da parte dello Stato dei debiti dovuti a imprese per lavori e competenze eseguite.
4). Certezza della pena.
5). Immediata accelerazione dei processi, sia penali che civili.
6). Semplificazione della macchina burocratico/amministrativa cancellando 400 o 500 leggi inutili, inventate al solo scopo di mettere i bastoni tra le ruote a tutti coloro che osano intraprendere una attività senza godere di malleveria partitica.
7). Garanzia legale di rispetto della concorrenza nel campo di attività legate al mondo della produzione editoriale, televisiva, mediatica, attaccando il concetto di malleveria politica.
8). Aumento immediato delle pensioni sociali per aggredire immediatamente le sacche di povertà.
9). Divieto ai magistrati di candidarsi in politica e/o cariche dirigenziali nell'amministrazione della cosa pubblica statale.
10). Salario minimo garantito e certificato
 

.............................più un'altra cinquantina di punti fondamentali.

Ho scelto soltanto -in stile random- alcuni dei problemi più veri che noi italiani sappiamo corrispondere, nella realtà, agli autentici bisogni della gente. 
Nessuno di questi punti è stato neppure contemplato, affrontato, discusso, da parte dell'attuale governo.
E voi mi scassate la minchia tutti i giorni pretendendo da me, nel nome del pueblo unido, che io mi occupi dei rom e degli emigranti come se questi due elementi fossero i 2 più importanti aspetti -strutturali quanto decisivi- per migliorare la situazione degli italiani?

miei cari concittadini livorosi.....







di Sergio di Cori Modigliani


Cari concittadini italiani ossessivamente ossessionati:
 

perchè invece di accanirvi su quanto guadagna e come spende i suoi soldi Roberto Saviano, non investite altrettanta energia per accanirvi con i camorristi/mafiosi/'ndranghetisti presenti sul territorio dove voi abitate?
 

E (rivolto a el pueblo unido pentastellato): 

perchè invece di accanirvi con livore e malcelata invidia su Alessando Di Battista, pretendendo di sapere come guadagna i suoi soldi e come li spende, non investite altrettanta energia per porre le stesse domande a Davide Casaleggio? #forticonideboliedeboliconiforti

venerdì 22 giugno 2018

Perchè il M5s fa dettare l'agenda politica del governo a Salvini?



di Sergio di Cori Modigliani



 1). Pensavo che l'immediata lotta alla povertà -con un decreto ad hoc efficiente ed efficace- fosse la priorità assoluta del M5s.
                                      (come da campagna elettorale)
1a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


2). Pensavo che una immediata idea progettuale tesa ad aggredire la disoccupazione fosse la priorità assoluta del M5s.
                                       (come da campagna elettorale)
2a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


3). Pensavo che una immediata idea operativa in relazione al reddito di cittadinanza fosse la priorità assoluta del M5s.
                                       (come da campagna elettorale)
3a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


4). Pensavo che un intervento pubblico immediato basato su una ampia visione programmatica avrebbe posto sul tavolo la questione Ilva, la questione Amazon, la questione Google e la No-tav Torino Lione, da sempre cavalli di battaglia del M5s.
                                       (come da campagna elettorale)
4a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


5). Pensavo che una discussione ufficiale e pubblica relativa alla vendita di armi e alla posizione militare dell'Italia in campo internazionale sarebbe stata priorità assoluta del M5s.
                                        (come da campagna elettorale)
5a). Sapevo con certezza che la cosiddetta "emergenza immigrati" fosse la priorità assoluta della Lega di Salvini.


e poi ci sarebbero i punti 6,7,8,9 e 10. 

Ma mi fermo per rispetto alle cinque stelle tanto decantate.

Evidentemente pensavo male, lo ammetto.
Evidentemente sapevo molto bene come stavano le cose.


Mentre capisco, comprendo e prendo atto della esultanza entusiastica del popolo leghista dinanzi alla coerenza del loro leader che, con un modesto 17%, ha preso le redini del governo e ha imposto la propria linea rispettando ogni promessa fatta in campagna elettorale, ebbene...non riesco a capire e non riesco a comprendere come sia possibile che il popolo pentastellato, invece, accetti passivamente l'idea che il loro 32,5% non valga neppure la metà del 17% leghista.
Mi pongo due domande da italiano che osserva:
Come mai tutto ciò?
Come è possibile?


E le domande non sono affatto retoriche: sono reali, non virtuali.

mercoledì 13 giugno 2018

Benvenuti in manicomio: lettera dall'aldilà.






di Sergio Di Cori Modigliani

Mi piace parlare con i morti eccellenti, sia quelli pubblici che privati. 
Quando penso a mia madre e coltivo dentro di me la sua ineluttabile scomparsa, allora le scrivo una lettera che invio all'immaginario indirizzo dell'Eterno. 
E mi cullo nell'attesa di una sua risposta, una nostalgia che coltiva il pensamento.
Certe volte mi arriva in sogno, in una immagine improvvisa, nel suo sorriso scovato tra due nuvole che gareggiano per coprire la luna al tramonto.
Poi ci sono le missive agli amici immortali, Colette, Giuseppe Garibaldi, Eva, Jean Paul Sartre...e qualche altro migliaio di loro colleghi.
A tratti, anche se non sempre, arrivano le risposte all'ufficio postale del signor Google.
E' la parte che più mi piace di questo universo tecnologico che mi fa orrore.

Questa qui di seguito è arrivata questa mattina in seguito a delle mie pressanti e angosciose domande relative al momento che stiamo vivendo.
E' stata scritta da un grande pensante europeo nell'ottobre del 1936 a New York, in un periodo storico molto simile a quello che stiamo vivendo oggi.

Poichè proviene dall'Aldilà e quindi appartiene a tutti, la condivido qui con voi.

Eccola:
 


"Come psicologo sono profondamente interessato ai disturbi mentali, in particolare quando contagiano intere nazioni.
Voglio sottolineare che disprezzo la politica di tutto cuore: 

non sono nè un bolscevico, nè un nazista, nè un antisemita. 
Sono uno svizzero neutrale e perfino nel mio paese non mi interesso di politica, perché sono convinto che per il novantanove per cento la politica sia solo un sintomo e che tutto faccia tranne che curare i mali sociali.
 

Circa il cinquanta per cento della politica è detestabile perché avvelena la mente del tutto incompetente delle masse. Ci mettiamo in guardia contro le malattie contagiose del corpo, ma siamo esasperatamente incauti riguardo alle malattie collettive, ancora più pericolose, della mente.
 

Faccio questa dichiarazione per scoraggiare sin dall’inizio ogni tentativo di coinvolgimenti in qualsivoglia partito politico. Ho delle buone ragioni per farlo: il mio nome è stato più volte portato nella discussione politica che, come ben sapete, si trova attualmente in uno stato febbrile. E’ soprattutto a causa del fatto che mi occupo delle incontestabili differenze all’interno della psicologia nazionale e razziale che si è verificata una serie di fraintendimenti quasi fatali e di errori pratici nelle relazioni internazionali e nelle frizioni sociali interne.
In un’atmosfera come questa, politicamente avvelenata e surriscaldata, è diventato praticamente impossibile condurre una discussione scientifica sana e spassionata su questi problemi così delicati eppure estremamente importanti.
 

Discutere pubblicamente questi problemi avrebbe più o meno la stessa efficacia di un direttore di manicomio che si mettesse a discutere le particolari fissazioni dei suoi pazienti proprio in mezzo a loro. Vedete, il fatto tragicomico è che tutti sono convinti della loro normalità, esattamente come il dottore stesso è convinto del proprio equilibrio mentale…»

(Carl GustavJ ung – Comunicato stampa in occasione di una visita negli Stati Uniti – 
4 ottobre 1936)

sabato 9 giugno 2018

Liberiamo il "Pensiero Forte" contro l'ipocrisia del nuovo mainstream.


di Sergio Di Cori Modigliani

L'Italia è la patria del Pensiero Debole.

Il nostro premier Giuseppe Conte, in Canada, esordisce mantenendo intatta la tradizione politica della cultura italiana.
Non è una novità.
Quindi, è una buona notizia che può procurare sollievo a tutti i detrattori dell'attuale "governo del cambiamento":
rimarrà tutto come prima, in mancanza di un cambio di paradigma culturale. Perciò state calmi, niente paura.
Nel Quebec, Conte si schiera con Trump e sostiene il ripristino della Russia nel consesso dei G7. Per due ore è il coccolo d'oro degli yankees. Dopo due ore firma la dichiarazione Ue che formalmente boccia la proposta di Trump e la rispedisce al mittente.
Niente di che.
Per noi è norma.
Nell'estate del 2013 (governo Letta, ministro degli esteri Bonino) quando si stava vivendo la crisi siriana e gli Usa stavano decidendo se intervenire militarmente in Syria, nel corso del G20, l'Italia si iscrisse "contemporaneamente" nella lista di coloro che volevano l'intervento americano in Syria e nella lista di coloro che lo osteggiavano. Rimase lì per 50 ore provocando una mini crisi diplomatica per lo sconcerto quando venne scoperto l'inghippo. Imbarazzanti per davvero furono allora le arzigogolate spiegazioni cui fu costretta Emma Bonino.
Per non parlare di quanto avvenne tra il 5 e l'8 settembre del 1943 quando, mentre gli italiani erano in guerra a fianco della Germania e Giappone, il nostro prode maresciallo Badoglio firmava l'alleanza formale con gli Usa di nascosto, senza almeno avere creato qualche via di fuga per i nostri militari. Sarebbe diventata "ufficiale" alle 9 del mattino dell'8 settembre. E così i nostri poveri soldati, come al solito mandati al macello, si sono ritrovati sbandati, senza catena di comando, confusi nel ricevere ordini superiori contraddittori e molti di loro finirono prigionieri in Germania.
 

La solita e perdente politica dei due forni.
 

Idem tra il 22 e il 25 maggio del 1915, record planetario: l'unico esercito al mondo che per 72 ore è stato in guerra contemporaneamente con le due parti contrapposte dei belligeranti.
La tradizione viene rispettata, quindi.
Non vediamo alcun cambiamento.


Voglio per il mio paese un cambiamento "reale", invece, e quindi pretendo l'atto di fondazione del "Pensiero Forte": questo sì sarebbe un cambiamento.
Sostenere con vigore una posizione, assumendosene ogni responsabilità argomentando le proprie ragioni.
 

E invece, il messaggio che viene dato alla nazione è il seguente:

"Caro popolo, qui è il vostro avvocato che vi parla e vi spiega come vanno le cose al fronte: voi tutti sapete che noi vogliamo la Russia al G8 ma sapete anche che la Ue non lo vuole. E così noi appoggiamo Trump e Putin, facendo loro capire che stiamo insieme ma firmiamo con la Ue perchè non possiamo fare troppo casino; in questa fase è bene far loro credere che siamo d'accordo con Francia e Germania e sosteniamo la Ue, anche se non è vero. Ma siccome noi siamo furbi e più furbi degli altri, da lunedì possiamo dire che stiamo con la Russia se a farci la domanda è Trump e che stiamo contro la Russia se a farci la domanda è Macron. Perchè noi siamo il governo del cambiamento".

Bel messaggio ai mercati, davvero rassicurante.
Non voglio più i furbi al potere.
Voglio un mondo governato da adulti.
Sarebbe ora per noi italiani di pretenderlo.