mercoledì 4 gennaio 2012

Unicredit a picco in borsa paga al mercato il prezzo delle coperture politiche. Ovvero: le fanno pagare ai cittadini. Con la benedizione del ragionier Mario Monti.

di Sergio Di Cori Modigliani

E’ lo scandalo di cui non parlano, poichè non lo presentano come uno scandalo.

Il governo è stato incapace di provvedere a far rispettare la Legge e di conseguenza, il più importante gruppo bancario italiano si è fatto carico dei fondi neri di destra e di sinistra e oggi, in borsa è colato a picco.
Idioti, dei veri idioti. Per non dire degli autentici mascalzoni. In una situazione estrema come quella di oggi, 4 gennaio 2012, non è possibile ballare il minuetto dell’educazione formale ed è necessario definire l’attuale governo e i politici che l’appoggiano chiamandoli per ciò che essi sono: una truppa di irresponsabili allo sbaraglio..
Mi riferisco qui alla notizia (apparentemente di stretta rilevanza tecnica nel campo della finanza economica) che è invece una notizia tutta politica italiana e che avrà ripercussioni immediate –ahimè negative- sul già traballante stato dell’economia nazionale.
Il titolo Unicredit (22.000 filiali nel mondo) primo gruppo bancario italiano, una delle più importanti banche d’Europa e del mondo, ha chiuso la giornata borsistica con un crollo verticale (-15%) sospeso per ben tre volte dal listino per eccesso di ribasso. E di sicuro domani e dopodomani non andrà meglio.
Era il “primo autentico banco di prova” del governo Monti, il che consente di poterla considerare come prova scientifica del fatto che –nella migliore delle ipotesi- si tratti di un ragioniere e niente di più. Peraltro incompetente.
Sono proprio curioso di vedere che cosa diranno agli italiani i telegiornali questa sera.
Perché il dato è politico.
Perché Unicredit è andato in grave difficoltà a settembre.
Perché Unicredit –insieme a Banco Popolare di Milano- è andato in severa difficoltà a ottobre in quanto risultava coinvolto nell’affaire dell’ospedale San Raffaele di Milano per un buco (provocato da Don Verzè) di circa 1 miliardo di euro.
Perché Unicredit è andato in grave difficoltà a metà novembre perché coinvolto in un altro buco di svariati miliardi con Banca Popolare dell’Emilia Romagna dovendo coprire il buco procurato da tale banca nell’aver acquisito (Surprise!) il Banco di Lucania, la Banca del Mezzogiorno, la Banca di Crotone, la Banca di Catanzaro, che hanno portato il titolo in borsa da un valore in borsa di 22 euro ad azione (2007) al valore di 5,4 di oggi in regolare caduta verticale.
Perché Unicredit è andato in difficoltà ancora maggiore verso la fine di ottobre, dovuto a un buco clamoroso di svariati miliardi di euro, essendo il finanziatore principale del titolo FondiariaSAI appartenente alla famiglia Ligresti (polmone finanziario di Comunione e Liberazione e Lega Nord in Lombardia) che aveva perso l’80% del proprio valore fino a qualche giorno fa e che oggi sale del 7,4% perché –invece di dichiararla fallita e fare arrestare Salvatore Ligresti- l’intera truppa mediatica (Il Sole 24 ore e Milano Finanza in testa) parlano di “salvataggio garantito che verrà presentato ai propri azionisti in data 27 gennaio”.In realtà è fallita due giorni fa. Non lo dicono: dichiarano il falso sapendo tutti che stanno mentendo.
Perché la Banca di Inghilterra e Goldman Sachs (sì proprio loro) a fine ottobre avevano avvertito la Merkel e Mario Draghi in netto anticipo, che avrebbero dismesso la propria partecipazione e dato ordini ai propri clienti in tutto il mondo di uscire dall’azionariato di Unicredit a meno che non venissero prese immediate precauzioni e misure per frenare l’emorragia finanziaria dell’istituto di credito, punto di riferimento principale di quel ganglo fondamentale che è l’anello di congiunzione tra finanza, partiti politici e imprese industriali in Italia.
Perché Unicredit è il titolo sul quale hanno spinto i piccoli risparmiatori italiani a investire nell’ultimo biennio, facendo credere alla gente che era una banca garantita –in ultima istanza- dallo stato centrale, e la gente si è fidata del direttore di filiale, dei comunicati politici, ecc. e vede sfumare adesso i propri risparmi che considerava sicuri: il titolo ha perso il 60% del proprio valore negli ultimi sette mesi. Tra ieri e oggi il 20%, bell’inizio d’anno per rilanciare l’economia e il consumo.
Il dato è politico, non è economico.
Il ragionier Monti, invece di far valere la ragion di stato, ha scelto di far prevalere la ragion dei partiti politici che lo sostengono e che in tale banca vivono la goduria di interessi incrociati e consociati che si garantiscono a vicenda. Invece di prendere il toro per le corna e sottrarre dei polmoni finanziari alla Lega Nord, all’opus dei, all’Udc e al PD, ha scelto di metterci una pezza per accontentarli tutti. Dimenticandosi, però, che gli anglo-americani della politica italiana se ne fregano quando sono in gioco i loro soldi. Avevano dato a Monti tempo fino al 31 dicembre e il 3 gennaio si sono comportati di conseguenza.
E così, questa mattina, il più importante fondo finanziario anglo-statunitense, gestito da Goldman Sachs, il “Blackrock hedge fund” con sede operativa europea a Londra (portafoglio di 4.500 miliardi di euro) ha ritirato la propria quota partecipativa da UniCredit vendendo a man bassa il titolo (avevano avvertito 70 giorni fa che l’avrebbero fatto). Risposta dei cervelloni di Unicredit (ufficiale): “abbiamo già preso contatti che sono molto avanzati sia con fondi sovrani del Qatar che con fondi garantiti della Cina” e la presentano anche come se fosse una buona notizia.
Lo pagheremo noi tutti, questo.
Perché lo stato dovrà investire entro la fine di gennaio diverse decine di miliardi di euro per evitare la bancarotta di Unicredit e lo faranno sottraendo fondi ad altri settori del bilancio, senza neppure dirci come e quando e quanto. Nel nome della Ragion di Stato.
Preparatevi a un’altra manovra entro marzo. Garantito.
Ridotto in sintesi per chi non segue gli aspetti economici tecnici italiani:
Il ragionier Mario Monti ha gettato la spugna, ancora prima di prenderla in mano per detergersi il sudore, arrendendosi subito ai diktat politici di PDL PD UDC e Opusdei per coprire le loro malefatte nell’ultimo biennio. Ecco spiegata, dunque, l’esultanza del PD e del PDL alla notizia che il presidente di Banca Intesa, Corrado Passera, sarebbe diventato ministro gestendo con Monti i rapporti con le banche: pensavano che si sarebbero messi tutti d’accordo mettendoci una pezza.
Ma sono talmente idioti da essersi dimenticati di Goldman Sachs, delle banche americane e delle banche tedesche (il gruppo Allianz di Francoforte ha ridotto oggi la propria partecipazione sostenendo che “in tempi di crisi come questa è meglio ridurre l’esposizione”).

Sentirete la truppa mediatica, quindi, che vi dirà come “la speculazione” si sia abbattuta su Unicredit. A sinistra vi diranno che Goldman Sachs vuole impossessarsi delle banche italiane. A destra, quelli della lega Nord vi diranno che è la Merkel che vuole impadronirsi delle banche italiane, seguiti dal PDL che spiegherà come i tedeschi vogliano prendersi Unicredit che invece Berlusconi voleva difendere e salvaguardare: tutte falsità.

Sarebbe bastato consentire alla magistratura e agli ispettori della Banca d’Italia di fare il loro lavoro negli ultimi due mesi. Tutto qui. Sarebbero finiti in galera più di una persona importante sia a sinistra che a destra che al centro. Ci sarebbe stato un grave scossone finanziario che avrebbe penalizzato, però, i partiti e non i cittadini.
Era una buona occasione per fare un repulisti.
Ma il ragionier Monti ha scelto di non correre il rischio di inimicarsi PDL e PD, dopotutto la sua sopravvivenza dipende da loro, e ha deciso di affidare un dicastero fondamentale a Passera, presidente di Banca Intesa, chiamato a risolvere l’inghippo.
E’ il più vergognoso e grosso scandalo finanziario della Repubblica Italiana.
Non danno neppure la notizia presentandola come uno scandalo.
E’ per questo motivo che è fuorviante seguitare a credere a telegiornali, economisti nostrani venduti e truppa mediatica.
Il cancro sta nella complicità politica dei disonesti di ambo le parti, sia a destra che a sinistra.
Il ragionier Monti ha fatto la sua scelta: servirli e salvarli invece che tartassarli.
Avrebbe potuto mandarli in galera approfittando di un alto indice di gradimento da parte della popolazione.
Non lo ha fatto.
Merita soltanto il disprezzo della comunità di cittadini onesti della Repubblica Italiana, sia di destra che di sinistra.
Un primo calcolo di Milano Finanza rivela che questa sera, almeno 150 mila persone in Italia si trovano un 23% in meno di soldi, per una perdita complessiva di 2 miliardi di euro volatilizzata.
Che non ricomparirà mai più.

Questo sarebbe l’inizio della “fase due”.
Immaginiamoci soltanto che cosa deve essere la fase tre, forse Daniela Santanchè come governatora della Banca d’Italia e Dell’Utri all’antimafia..


8 commenti:

  1. Bisognava nazionalizzare Unicredit per un euro fregandosene degli azionisti e degli obbligazionisti, tanto sono fondazioni che con i dividenti finanziano la politica. E' tutto un circolo vizioso di ricattatori e ricattati, tutti schiavi del denaro. L'altro bubbone è Monte Dei Paschi, la exbanca più ricca d'Europa che adesso quota come un prefisso telefonico, che la politica ha letteralmente svenato comprando Antonveneta per forse 10 miliardi di euro (il contratto non è mai stato reso pubblico. Gli autori di questi capolavori continuano ad essere premiati con cifre stratosferiche, vedi Profumo ex AD di Unicrediti buonuscita di 40 milioni di Euro, tutti complici del sistema, ricattati e ricattatori.

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  2. gia 10 mesi fa si sapeva del casino, di fatti a tutte le filiali è stato dato un ordine imperativo di tenere le bocche cucite pena il licenziamento.

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  3. Vedo che oggi tutto i giornalai hanno messo il silenziatore sul caso Unicredit.
    Perchè nessuno dice che la Banca è fuori dai parametri TIER 1 ?
    cioè aumentano il capitale su una società fallita.
    Che roba allucinante...

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  4. Sergio sei un veggente :D

    Mario Calvo Platero (Editore US Sole24ore )
    "La Eba ha forzato su influenza tedesca paramteri capitale penalizzati per Unicredit. Che la Germania voglia papparsela a prezzi "

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  5. @anonimo 01.47....sì è vero, è così, il che aggiunge allarme

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  6. @anonimo 01.47....sì è vero, è così, il che aggiunge allarme...@anonimo 4 gennaio: pienamente d'accordo, sono tutti membri dello stesso sistema, ed è quello che incartato sta rovinando sulle nostre teste (nel senso che vogliono far pagare a noi il costo dei loro misfatti)

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  7. dai, diamo sempre la colpa alle banche, una volta che stanno per saltare dovremmo essere contenti.... no????

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    1. NO PERCHE ALLA FINE POI CHI "CACCIA" I SOLDI SIAMO NOI!!!

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