lunedì 24 settembre 2012

Parla la Voce della Siria libera. Intervista in esclusiva con un membro della resistenza siriana in esilio.



di Sergio Di Cori Modigliani


Noi non sappiamo nulla, in Italia, della Siria.
Ciò che è più grave, non vogliamo sapere nulla.
Siamo un paese disponibile a scendere in piazza e fare manifestazioni se muore un bambino in alcune zone del pianeta che colpiscono l’immaginario collettivo della nazione, manipolata dai media, ma rimaniamo indifferenti se mille o 10.000 bambini muoiono in un’altra parte del pianeta.
E questo non ha Senso.
La Siria è decisiva per il destino di noi tutti.
Ed è necessario allargare lo spettro delle informazioni e connetterci in qualche modo con loro.
Sono riuscito a mettermi in contatto con il movimento che storicamente rappresenta il fronte di opposizione alla dittatura di Bashar Assad, il Consiglio Nazionale Siriano, il cui leader (in esilio in Italia) è il Dottor Dachan Mohamed Nour.
Mi è stata rilasciata una intervista per il mio blog da parte di suo figlio, un noto membro della resistenza alla dittatura di Assad, un ingegnere che fa la spola tra l’Italia e il Medio Oriente, da sempre, e conosce molto bene la situazione.
Per avere da lui l’opinione diretta da parte di uno dei protagonisti.
Nessun media italiano, nessuna televisione, nessun blogger, finora, in Italia, aveva dato voce e spazio a coloro che, laggiù, ogni giorno, combatte armi alla mano contro il più feroce regime dittatoriale di tutta l’area medio-orientale.

Ho scelto di non commentare e non fornire nessuna opinione, che sarebbe irrilevante. Ciò che noi pensiamo della Siria, ce lo scambieremo tra di noi nella sezione dei commenti.

Ho rinunciato anche alla presentazione dell’intervistato, perché glie lo avevo garantito, per motivi di sicurezza. Niente fotografie, niente immagini, niente descrizione del luogo dove vive e come vive.  L’ho fatta fare direttamente a lui. E’ reduce da esperienze italiote che ben conosciamo in campo mediatico; per la serie: interviste in cui poi cambiano le domande e così modificano il Senso della risposta, oppure, ancora peggio, presentano l’intervistato mettendolo in cattiva luce in modo tale da pilotare in anticipo il significato delle sue risposte..

Buona lettura.


Riguardo la mia persona, mi chiamo Mohamed Soubhi Dachan, nato ad Ancona il 26/03/1983. Sposato, con un figlio di 6 mesi.
Italo-Siriano. Non ho mai potuto mettere piede in Siria poiché fin da quando si è instaurata la dittatura, mio padre Dachan Mohamed Nour si è rifiutato di scendere a compromessi con i tiranni, insegnandomi a non trattare mai sulla libertà.
Ingegnere Biomedico, laureato ad Ancona. Ho una azienda di consulenza per le aziende italiane che vogliono internazionalizzarsi nei paesi del Nord Africa e Medio Oriente.
Attivista siriano per i diritti umani e volontario nel servire la causa siriana attraverso l’ausilio delle forme di informazione alternative, quali social network etc..
Io come tantissimi altri italo siriani, ci autofinanziamo e non prendiamo soldi da nessuno, anzi contribuiamo a raccogliere fondi e aiuti umanitari per i profughi siriani dentro e fuori la Siria.  

Non scrivo ulteriormente sulla mia persona, queste informazioni gliele ho date perché me le ha chiesta lei, per me va benissimo che metta solo attivista siriano. Non cerchiamo pubblicità ma cerchiamo di far vedere al mondo il dramma siriano.

Grazie infinite per il suo prezioso interessamento

Soubhi




1). Che cos’è la Siria?

La Siria è uno dei paesi culla della civiltà umana. La terra degli Assiri, la terra dove le tre grandi religione monoteiste hanno trovato la loro estensione e convivenza.
La Siria è la terra benedetta da Dio, i cosiddetti paesi di Damasco. La terra dove si estendeva la grande Roma con il suo dominio imperiale, ai confini dell’impero persiano
La siria è il luogo dove risiedono da 2000 anni confessioni religiose che non ci sono più neanche in Europa.  La Siria è la terra della fertilità, dalla scienza e della cultura.

2). Quali sono le reali forze in campo?

In Siria c’è un popolo che combatte un regime dittatoriale appoggiato da diverse nazioni. Un tiranno che è volontà di altre potenze che ha il preciso compito di non lasciare la siria se non dopo averla rasa al suolo, ridotta senza un esercito forte, senza strutture, istituzioni, servizi etc…

3). Che cos’è che ha provocato l’esplosione della guerra civile?

In Siria non esiste una guerra civile. Esiste un massacro. Un tiranno e i suoi mercenari che uccidono il popolo.  La guerra civile è una invenzione del regime ripresa dai media mondiali. L’unica forma di guerra cosiddetta civile è quella che sta cercando di far innescare il barbaro dittatore contrapponendo la sua setta alawita sostenuta dagli sciiti contro i sunniti. Ma anche nella sua setta e fra gli sciiti c’è chi si è opposto a questa barbarie.
In siria è in atto un genocidio, un infanticidio. In siria sono in atto stupri di massa, violazione sistematica dei diritti umani. In siria sono in atto violazioni delle convenzioni internazionali dei diritti dell’uomo.
In Siria neanche i bambini hanno più il diritto alla vita. In Siria è in atto la distruzione totale di un popolo e di un paese, esseri umani, case, cose, chiese, moschee etc.. Nulla è inerme alla ferocia di questo regime.
Parlare di guerra civile è strumentale. E’ solo una maniera per dare validità alle tesi del regime.

4). Perché, secondo lei, è scoppiata?

In Siria dopo 10 mesi di manifestazioni pacifiche, le più grandi che si ricordino a memoria d’uomo dove milioni di persone sono scese nelle strade siriane per chiedere riforme, dignità e libertà, dopo torture, abusi, stupri, arresti massivi, violenze, sparizioni etc…, bene dopo 10 mesi i soldati che hanno rifiutato di rivolgere le proprie armi contro i civili inermi hanno deciso di impugnare le armi a difesa dei cortei pacifici.
Per ben 10 mesi il popolo ha risposto ai colpi di pistola con gli slogan, ai colpi di mortaio con i fiori, ai cecchini con i cortei massivi. Quando il tiranno non ha potuto soffocare la voce del popolo ha iniziato a usare carri armati e aviazione sulle abitazioni dei civili. Come sancito in ogni forma di diritto internazionale il popolo ha scelto l’autodifesa, sacrosanto diritto di tutti gli esseri umani.
Ricapitolando: dopo i primi 10 mesi si sono armati solo i disertori. Poi dopo il quindicesimo mese di rivolta si sono arruolati anche i volontari siriani, non più di provenienza forze armate, ma civili.
Combattono un regime e i suoi mercenari, non ci sono fazioni di popolo che si combattono.


5). Noi in Italia non sappiamo nulla della Siria. Vediamo in televisione della gente che si spara e non capiamo chi siano. Per l’Italia, la Siria è importante o no?

Bisogna fare una distinzione importante: fra L’Italia e la stampa italiana.  Per l’Italia la siria è importantissima. E l’italia fino ad oggi si è comportata in maniera esemplare sia con il ministro Frattini, che poi con il governo Monti con l’illustre figura del Ministro Terzi, il quale da Italo siriano, mi sento orgoglioso per come ha preso a cuore la situazione siriana, con umanità e lungimiranza per i rapporti fra Italia e Siria, esattamente fra popolo italiano e popolo siriano. L’Italia è stato il primo paese a inviare aiuti umanitari, ospedali da campo, attrezzature mediche, in coordinazione con il Consiglio Nazionale Siriano la cui rappresentanza in Italia è del dottor Dachan Mohamed Nour, medico Italo Siriano da sempre impegnato nelle cause umanitarie. Per questo un applauso va all’Italia e agli Italiani a questo riguardo.
Di tutt’altro conto sono i media, vergognosi in ogni loro logica. Oramai in Europa come in diversi paesi del mondo, soffriamo della sudditanza mediatica all’industria della guerra, all’industria dello scoop, all’industria dei finanziatori che hanno più a cuore il loro interesse e tornaconto personale che quello delle generazioni future.  I media hanno oscurato e oscurano ad oggi il massacro siriano e ne parlano solo per bocca spesso del regime stesso, motivo per cui se una bomba uccide 4 uomini del regime, si parla di kamikaze con il primo titolo sulle prime pagine, se muoiono 200 siriani al giorno a mala pena si da la notizia come normale routine.
Ecco, per i media l’importante è parlare vagamente e ambiguamente della siria.
Motivo per cui ringrazio lei per il suo sincero e coraggioso interessamento.

6). Le risulta che aziende italiane abbiano gestito tecnicamente tutto il settore delle infrastrutture del servizio comunicazione di Assad?
Aziende italiane e non solo. Da dire però che ci sono state aziende che avevano contratti precedenti e hanno avuto la umanità di annullare contratti già stipulati. Ma non mi stupisco che ci siano aziende che intrattengono business con il dittatore, anche alcuni siriani ora come ora, nonostante tutto hanno a loro cuore più il business per il tiranno che il proprio popolo.
Vede, è facile far passare con le triangolazioni qualsiasi cosa e farla arrivare a questi regimi. C’è gente che non ha il senso umano ma solo cieca avidità

7).  Nel caso Assad venisse battuto, che cosa accadrebbe in Siria?
La Siria è il crocevia degli interessi mondiali. Tutti hanno interessi in questo posto così strategico e importante confinante con altrettanti paesi strategici e importanti.
Come sta accadendo ora, tanti paesi cercheranno di sfruttare questa instabilità per propria convenienza.  E’ diciamo il gioco della divisione della torta.
Ma il popolo siriano ha detto e ripetuto: un solo popolo, una sola nazione, libertà, dignità e democrazia. Questa sarà la Siria del futuro. 

8). Le forze di opposizione sono compatte? Esiste un fronte nazionale che le rappresenta? Quali ceti sostengono l’opposizione e quali, invece, l’attuale governo?

In Siria ci sono diverse forme di opposizione. La rappresentanza più forte e legalizzata dall’interno è il Consiglio Nazionale Siriano che raccoglie tutte le componenti della società civile siriana (cristiani, musulmani, laici, alawiti, sciiti, curdi, assiri etc..) ed ha un ruolo diplomatico, umanitario e di appoggio alla rivoluzione. Da dentro la Siria ci sono i comitati di coordinamento locali e altre forme di raggruppamenti. Le opposizioni sono in coordinamento, non sono proprio unite, ma questo è dovuto al fatto che in siria per 40 anni non c’è stata possibilità di poter dire la parola opposizione. Le uniche forme di opposizione ammesse erano quelle tipo di Haytam Manna, del NCC (national coordination coommittee), cioè gente del regime mascherata da oppositori .
Le forze che sostengono l’opposizione comprendono  tutti i ceti, dalla classe operaia a quella medica, dagli intellettuali ai contadini. All’inizio della rivoluzione solo i business man di Aleppo e Damasco erano restii dal rischiare di schierarsi con l’opposizione, vista anche la responsabilità che avevano nei confronti dei loro salariati, ma quando ha degenerato la situazione e hanno constatato che il regime ha scelto la strada o Assad o niente, anche buona parte di loro si è schierata con il popolo.

9). Come mai la crisi siriana è esplosa e nessuno si è accorto che si stava avvicinando?
Tutti se ne sono accorti. Ma in tanto hanno fatto finta di non vedere. Questo dittatore gestisce gli interessi di diverse nazioni non solo i propri. E di tante nazioni o potenze democratiche. Mi limito qui. Chi vuole capire capisce.  Tanti che oggi condannano il dittatore erano o sono in affari con lui. Basta pensare alle onorificenze e titoli conferiti al dittatore da diversi presidenti europei e non, che non si sono curati di sentire le argomentazioni di 30 anni fa degli oppositori, anzi spesso hanno negato la cittadinanza a persone eccellenti e oneste per colpa di rapporti che ricevevano da uomini del regime che descrivevano queste persone come pericolose. 

10). Kissinger di recente ha detto “non si può fare la guerra in Medio Oriente senza l’Egitto ma non si può fare la pace senza la Siria”, lei è d’accordo?

Assolutamente d’accordo. La Siria è in una zona strategica.  Ragione per cui se non si trova la pace per la Siria si rischia di minare l’intera area.

11). Se è d’accordo, lei pensa che questo sia soltanto l’inizio di una guerra che presto divamperà?

Questo non dipende dai siriani. Io spero vivamente che la fine del dittatore sia vicina. Una guerra nell’area significherebbe lo scoppio della terza guerra mondiale. Se la sua domanda invece è c’è chi cerca di alimentare questa guerra, le rispondo con decisione sì: basta pensare all’assassinio dell’ambasciatore americano a Benghazi, i film offensivi nei confronti del mondo islamico etc… C’è a chi non piace vedere i paesi islamici in pace e democratici, basati sulla convivenza fra maggioranze e minoranze e i diritti garantiti per tuti. Questo è un dato di fatto. Con la complicità di uomini fedeli agli ex dittatori, dei media mondiali, dell’industria bellica si sta cercando di cavalcare la rivoluzione siriana e le altre rivoluzioni per arrivare  a questo scopo. Ma se Dio vuole falliranno. E la Siria prospererà e tornerà faro di luce  e civiltà per l’umanità intera, libera e democratica

12). E’ vero che il fondamentalismo islamico di derivanza terroristica è presente tra le forze di opposizione, oppure è una invenzione dell’attuale regime?

L’unica forma di terrorismo presente in Siria è quella del regime, di chi lo appoggia e soprattutto dei media siriani e  mondiali.  Loro sono l’unica forma di terrorismo. Nelle file dell’opposizione politica questo non esiste. Se mi chiede se ci sono bande armate o terroristiche che si nascondono dietro il nome dell’islam , le rispondo: se ci sono, sono di importazione. E sono al servizio e al soldo di coloro che ho menzionato prima, proprio con il preciso compito di mettere in cattiva luce il libero esercito siriano che combatte a difesa del popolo. Ma i resistenti partigiani siriani del libero esercito siriano ne hanno già individuato e annichilito la maggior parte.  Basta pensare al cosiddetto terrorismo islamico in Algeria, che alla fine si è scoperto essere opera dei funzionari dei servizi francesi che volevano destabilizzare il neonato governo algerino, nato da un milione di martiri algerini che hanno cacciato i francesi. O alla bomba contro i copti in Egitto, che poi fu dimostrato che era opera dei servizi egiziani al soldo del dittatore.  Giusto un chiarimento: Il terrorismo non ha niente di islamico. Usa cattivi e disagiati musulmani, che è diverso.
Quindi tutte queste argomentazioni sono solo bufale messe in giro dal regime e usate come scusanti dai governi di mezzo pianeta per non vendere le armi alla opposizione siriana o per dividere l’opposizione stessa. E’ proprio notizia di pochi giorni fa, la formazione di un battaglione del libero esercito siriano composto dai nostri fratelli cristiani. Ora mi chiedo: in siria c’è un battaglione crociato o c’è un battaglione di cristiani siriani che stanno combattendo fianco a fianco con i loro fratelli musulmani cristiani la ferocia e la barbarie di un dittatore? Vede, si tratta solo di come si vuole riportare la notizia. Il terrorismo non ci appartiene, ne culturalmente, ne storicamente.

13). Come mai l’occidente è rimasto del tutto indifferente e non c’è mai nessuna manifestazione di protesta, nessuna notizia, nessuna informazione al riguardo?

Le manifestazioni ci sono, ma sono opera solo dei siriani e di amici della comunità siriana. Il problema principale come ho già detto è il silenzio mediatico.  Vede, la Siria è l’ago della bilancia del riscatto del mediterraneo, molti temono un mediterraneo forte che, con Europa e paesi arabo islamici uniti, può veramente far paura alle grandi potenze. Ragione per cui Cina  e Russia continuano a sostenere questo criminale. E l’America non riesce a prendere decisioni a riguardo vista la prossimità delle elezioni con Obama a favore della transizione democratica e Romney apertamente per una guerra all’Iran a sostegno di Israele e tutto ciò che ne concerne.
In siria è in atto una catastrofe umanitaria. Se i media continuano con il loro silenzio, diventerà ogni giorno più grande. E se anche i politici non metteranno il loro peso a servizio della rivolta siriana, l’indifferenza rimarrà tale.

14). Lei trova delle difficoltà a sensibilizzare gli italiani sulla vicenda? Se sì, perché?

No, con coloro con cui siamo in contatto, poiché ci seguono con i social network e con i nostri blog e siti. Invece molta difficoltà con coloro che non ci conoscono. Poi altre difficoltà in particolar modo con i cosidetti pacifinti che non perdonano ai siriani di aver esercitato il loro sacrosanto diritto all’autodifesa e sostengono la tesi del regime sul complotto internazionale. E soprattutto perché non c’è una chiara presa di posizione da parte di chi dovrebbe, che a tutt’ora parlano di soluzione pacifica, di non armare la rivolta, nonostante più di 50.000 morti accertati, 2 milioni di profughi, 300.000 dispersi, e 250.000 imprigionati. In siria il disperso è matematicamente morto e gli arrestati ne muore uno su tre nelle 24 ore successive all’arresto….
Questo è ciò che crea difficoltà, con la complicità inqualificabile dei media che parlano dello spauracchio della rivolta armata di matrice terroristica e boiate simili.


15). Lei pensa che gli italiani siano consapevoli dell’attuale situazione nel mediterraneo?
L’attuale governo sì, il popolo italiano di meno. Il mediterraneo è l’opportunità dello sviluppo e della crescita italiana e non la minaccia della porta accanto, la via di uscita dalla crisi e la via per la crescita economica e culturale..  Per questo io invito il mio popolo, quello italiano, di cui sono fiero  e orgoglioso di esserne parte integrante, a guardare alle generazioni future ed a sostenere il popolo siriano in questa sua rivolta, almeno dal punto di vista umanitario. In siria è in atto una catastrofe umanitaria, cerchiamo di collaborare almeno nel senso umanitario della questione. 

44 commenti:

  1. In alcuni blog (come questo http://petrolio.blogosfere.it/2012/09/siria-news-tre-italiani-a-casa-di-assad.html) puoi leggere di quanto sia buono e democratico il vecchio Assad e di quanto siano cattivi i ribelli armati da forze straniere. Poi fortunatamente ci sono anche persone coraggiosissime come questa giornalista (http://probingintelligence.com/2012/08/29/il-terrore-ad-aleppo/) che sul posto, tramite la sua testimonianza, sta rendendo un grandissimo servizio all'informazione con tanto di foto sul suo contatto twitter che testimoniano la brutalità di Assad e dei suoi uomini.

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  2. L'intervistato sostiene che i media italiani diffondono le notizie dettate dal "Regime" Siriano, favorevoli allo stesso, ma cio' contrasta con quello che vedo e sento.
    Nessuno puo' negare che in TV Assad viene presentato come un Dittatore sanguinario (vedi Gheddafi). Il suo Governo è definito continuamente "Regime" e come fonte delle notizie viene indicato "L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria".
    Questo "Osservatorio" è composto da una sola persona, tale Osama Ali Suleiman, ed ha sede vicino Londra.
    Quello che è curioso è che Osama Ali Suleiman viene definito un fiancheggiatore di Assad da un gruppo di intellettuali siriani, professionisti, artisti e attivisti.

    Qui i conti non tornano.
    I Media Italiani citano il fiancheggiatore di Assad riferendo notizie contro Assad?

    Si è davvero persa la bussola.

    Quello che è sicuro è che in Siria c'e' la guerra, che non c'e' spazio per gentilezze, non ci sono regole e c'e' un solo obiettivo: vincere, da parte di tutti i fronti (che sono piu' di due).

    Non dimentichiamo mai, che in politica non ci sono azioni buone o cattive, ma solo opportune e non opportune.
    Qualsiasi potenza straniera in appoggio ad Assad o ai Ribelli, lo fa per proprio mero interesse.
    Del popolo siriano non interessa nulla a nessuno.

    AlessandroV

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  3. Questa volta non concordo.
    Assad non è certamente uno stinco di santo, ma chi lo vuole defenestrare è sicuramente peggiore.
    Non metto in dubbio la buona fede dell'intervistato, ma la buona fede di tantissima (troppa) gente è stata carpita, nel corso dei secoli, per scopi tutt'altro che nobili.

    Cordialmente
    Paolo

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  4. Egregio signor Cori Modigliani,
    ho letto ieri il suo bellissimo articolo sulla informazione e sulle connessioni, per il quale le faccio i miei complimenti (ma anche per altri apparsi sul suo blog...). Tanto che stavo per scriverle chiedendole come mai lei che è così bravo a smascherare gli inganni della comunicazione del potere sostiene le menzogne diffuse da questo riguardo al legittimo governo di Bashar Al-Assad, e sui suoi presunti ma mai dimostrati massacri di civili (anzi, in larga parte smentiti...pure dagli ispettori dell'ONU).

    E poi stamattina trovo questo, un intervista che sembra uscita dalla peggiore (o migliore...dipende dai punti di vista) agenzia della propaganda.

    Nell'articolo di ieri ci parlava del Quatar, del suo manipolare le informazioni attraverso Al-Jazeera e del suo stato dittatoriale (questo si!).
    Ma come???...è proprio il Quatar, con Al-Jazeera, a manipolare l'informazione sulla guerra in Libia prima, come adesso in Siria; a costruire la verità (la loro...) su di un set cinematografico.
    E' proprio il Quatar a mandare i suoi soldati, sotto la bandiera della NATO, a massacrare il popolo libico appoggiando i mercenari mandati dai servizi occidentali...come adesso in Siria.
    Sono loro che massacrano i civili e poi girano i video dicendo "sono stati i soldati di Assad!!!".

    Lei scrive: "Nessun media italiano, nessuna televisione, nessun blogger, finora, in Italia, aveva dato voce e spazio a coloro che, laggiù, ogni giorno, combatte armi alla mano contro il più feroce regime dittatoriale di tutta l’area medio-orientale."

    Ma come???...se su qualsiasi canale di stato appare solo la voce dei "cosiddetti" ribelli, RaiNews (per esempio) ci ha bombardato tutta l'estate con quanto è cattivo Assad e quanto sono coraggiosi i suoi oppositori.

    Perché sostiene queste menzogne?

    Si, certo...potrebbe rispondermi che non sono abbastanza informato e che mi lascio accecare dalla propaganda del regime...bah...potrebbe anche essere...anche se non credo, nel mio piccolo studio...

    Concludo questo intervento con una testimonianza certo più seria e competente della mia, quella del giornalista Fulvio Grimaldi...

    http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2012/01/la-rosa-purpurea-di-damasco.html

    Buona giornata.

    Massimo

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    1. riconfermo ciò che avevo detto: in televisione ci fanno vedere delle immagini e basta, tutto qui. Io non avevo mai nè incontrato nè visto qualcuno che rappresentasse il fronte antagonista ad Assad. Non ho mai visto una intervista a nessuno che rappresentasse l'opposizione ad Assad. Ho pubblicato quest'intervista perchè l'ho trovata interessante, è una voce interna. Almeno un punto di vista di un partecipante ce l'abbiamo. Al Jazeera forniva gli spezzoni perchè il Qatar era ufficialmente il fornitore di armi e sostenitore dei salafiti e dei terroristi fondamentalisti islamici. L'emiro del Qatar è il più grosso sponsor del terrorismo in Medio oriente e in Europa. Ma due giorni fa si è ufficialmente ritirato, quindi lo scenario è cambiato. C'è una opposizione ad Assad che è composta da terroristi e un'altra opposizione che è rappresentata dalla persona che ho intervistato. Evidentemente io e lei guardiamo televisioni diverse.

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    2. Possiamo dire che in Siria sta succedendo un qualcosa di prodromico alla guerra che gli USA vogliono fare all'Iran? E' possibile che "si lasci fare" il dittatore, per giustificare poi l'intervento armato e creare le premesse per un successivo scontro contro l'Iran?

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  5. Concordo con il precedente post di Paolo (non solo perché anch'io mi chiamo Paolo).
    Non tornano troppe cose e la guerra è, come detto in altro articolo dallo stesso Di Cori Modigliani, principalmente mediatica.
    Credo ne sia vittima lo stesso intervistato.

    Ricordo bene quello che veniva propagandato su Gheddafi "assassino del suo popolo", che lo bombardava etc. etc.
    La storia è un po' troppo simile, no ?

    Saluti,

    Paolo (Paolo II)

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    1. Non siamo d'accordo. La storia è completamente diversa, anzi è tutta un'altra storia. Ciò che vogliono far credere, per l'appunto, è che si tratti della stessa storia, cosa che non è. Gheddafi era diventato il principale alleato di Gran Bretagna, Italia e Usa. Assad, invece, è il principale alleato di Russia e Cina. Il teatro è totalmente diverso, in tutti i sensi.

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    2. Gheddafi era diventato il principale alleato di GB-ITA-USA e l'hanno bombardato.

      Le spiace chiarire?

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    3. Infatti avevo lo stesso dubbio, da quanto mi risulta la guerra in Libia, è stata voluta dai francesi affinché il Qatar e Emirati sostenessero l'euro. L'impressione che ho è che si creino dei megastati.

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    4. Non so. Come disse quell'uomo: "so di non sapere".
      Lei dice: Gheddafi alleato USA e GB, Assad alleato Russia e Cina...Il teatro è totalmente diverso.
      Gheddafi alleato USA ? Mah: il 10 luglio 2009 al G8 dell'Aquila Obama e Gheddafi si sono stretti la mano. Gheddafi ha definito Obama "raggio di luce nel buio". Queste amenità sono alleanza ?

      A me sembra che in Libia erano Usa, GB e Francia contro Gheddafi, in Siria abbiamo gli stessi (cosiddetti) Alleati contro Assad e Russia/Cina.
      In questo senso il quadro è si diverso. Ma ... tutto sommato c'è una forza, gli Alleati (alleati de che?), gli esportatori di Democrazia, che via via attaccano/interferiscono altri paesi dell'Area.
      Mi sembra proprio la trama del piano di Oded Yinon del 1982: lo smembramento degli stati Arabi in tante piccole entità inoffensive.
      A guardare quello che è accaduto sinora mi sembra che detto piano si avveri.
      Che sia solo preveggenza, geniale preveggenza ?

      Io non credo, proprio non posso, alla favola bella (che oggi m'illude ..) delle Primavere Arabe. Non vedo poi perchè la Primavera debba baciare solo gli Arabi e non altri parimenti bisognosi, noi, ad esempio, i poveri Greci, gli Ispanici ... Primavera si, ma per tutti, perbacco !
      A parte scherzi, io sono sopraffatto dalle innumerevoli sceneggiate (che hanno purtroppo ottima riuscita): le Pussy rivoltose, le colleghe georgiane (mi pare) che tagliano una croce con la motosega, gli pseudo film anti Maometto, le pseudo barzellete anti islamiche (orrende), le rivoluzioni colorate (ma da dove viene tutta quella stoffa), le primavere dei miei .... , Monti che vede la luce (è uno dei Blues Brothers ?), economisti che dicono ognuno il contrario dell'altro (ma che scienza sarebbe l'economia ? cioè: è una scienza ?) .. etc. etc.
      Non mi resta che la trama di Oded, anche se non è mai una sola cosa che spiega tutto, però ... Egli diceva: “La dissoluzione della Siria e dell’Iraq in aree distinte su base etnica o religiosa, come già avviene in Libano, è l’obiettivo primario di Israele sul fronte orientale. L’Iraq, ricco di petrolio da una parte, e dall’altra lacerato internamente,.... La sua dissoluzione è per noi addirittura più importante di quella della Siria. L’Iraq è più forte della Siria. A breve termine, è proprio la potenza irachena che rappresenta la più grande minaccia per Israele."
      Infatti questo lavoro è già stato fatto.

      Saluti, Paolo II

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  6. http://www.youtube.com/watch?v=B9hrRNzck0o&feature=g-all-u

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  7. l'intervistato era palesemente ubriaco.

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  8. Sulla genesi della guerra non posso mettere bocca, neanche sugli stupri e sull'infanticidio. Mi posso limitare a prenderne atto. Ma una cosa mi sembra non veritiera, la rappresentazione delle forze in campo: Popolo siriano unito versus Dittatore familiari e business man. Basta cliccare su google immagini "manifestazione pro Assad", tutti business man sono?

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  9. Salve

    vorrei integrare la discussione con un'altra testimonianza che ho trovato in un altro blog che seguo spesso.
    Si tratta di un incontro: La delegazione di Assadakah a colloquio con il Presidente Assad.
    Nell'articolo si lamenta la stessa assenza di informazione denunciata da Modigliani, però poi si fa riferimento ad un incontro con attivisti siriani, detenuti in carcere: “incontrato in una località segreta vicina a Damasco sei terroristi prigionieri in un carcere. È la prima volta dall’inizio del conflitto che un’associazione, composta anche da giornalisti, ha potuto parlare con alcuni detenuti ritenuti dal regime autori di atti contro la sovranità e la sicurezza dello Stato”
    Questo è il link all'articolo http://vitobiolchini.wordpress.com/2012/09/11/incredibile-due-sardi-incontrano-il-presidente-siriano-assad-a-damasco-e-nessun-giornale-ne-parla-e-allora-lo-scoop-lo-faccio-io/
    Questo è il video dei detenuti
    http://www.youtube.com/watch?v=4ZE0rFhaINc&feature=player_embedded
    E questo è il sito dell'associazione con i video completi, che mi sono stati proposti in risposta ad un mio commento.

    Vorrei sapere cosa ne pensate, perché non ho abbastanza strumenti per decifrare ed interpretare questo incontro.

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  10. Anche io sono un po' sorpreso a vedere questa intervista che, nonostante sia il racconto di una voce interna, mi sembra un po' troppo a favore del cosiddetto "popolo unito" contro il dittatore....ovviamente condivido pienamente il fatto che Assad sia un feroce dittatore che faccia migliaia di morti al mese...ma io lessi tempo fa un articolo di un noto giornalista, Fulvio Grimaldi, che segue molto da vicino la questione siriana e ha seguito le primavere arabe in prima linea....ebbene il sign Grimaldi sosteneva che gli interessi in gioco in Siria erano ben più complessi del semplice gioco popolo-contro-dittatore e portava prove del fatto che ci fossero massacri da parte degli stessi ribelli ai danni della popolazione civile, per poi incolpare i soldati che difendevano Assad e quindi colpire direttamente lui. Non crede sign Modigliani che azioni come queste siano volte a fomentare la popolazione contro Assad?? Se si, è possibile che queste persone siano armate da forze esterne che hanno interesse nel rovesciare il regime e dare potere a persone più filo-Occidentali?? D'altronde l'ha detto lei, la Siria è alleata con Cina e Russia e l'America avrebbe tutta la volontà di mettere al potere qualche suo "suddito". Cosa ne pensa? Grazie anticipatamente per l'attenzione!

    Alessandro

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  11. scrive lei stesso qualche post più in là...

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  12. Il 19 aprile del 2012, il prof. Chossudovsky ha pubblicato un interessante, succoso e ricco articolo sulla Siria –che trovate sul suo sito- l’unico articolo al mondo nel quale si spiegava che la “crisi siriana è stata organizzata, pianificata e orchestrata dal Fondo Monetario Internazionale; hanno imposto delle manovre economiche di austerità e rigore alla nazione tali da distruggere completamente l’economia del paese, provocando una gigantesca disoccupazione…..”

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  13. Finalmente ci ho capito qualcosa.
    Speriamo che questo Assad cada.
    MG75

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    1. Non credo sia da stupidi essere filoamericani se esserlo significa stare con Obama, col keynesismo, contro un euro forte a discapito della popolazione.
      MarcoGiannini75

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    2. preciso, sintetico e lineare; sono pienamente d'accordo con Marco Giannini. Tra le tante malepiante frutto di cattivi maestri c'è un anti-americanismo becero, prodotto da faziosità ideologica....va da sè che tutti optiamo per il meglio, ma se costretti a scegliere, come dice Giannini, meglio Obama, Keynes,il dollaro e Krugman a cercar di stendere Monti e Draghi.

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  14. Credo che sia incappato in qualche ingenuita, come im molti riferiscono, in Siria sono affluiti legionari di Al Qaeda, cioe cioe sgherri riconducibili ai servizi Usa, e Arabia Saudita.
    E questi stanno provocando veri atti di terrorismo contro la
    popolazione, immagino ci sia ache il S.a.s di sua maesta e legionari francesi.
    Saluti

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    1. In Siria, in questo momento c'è di tutto. Penso che non manchi nessuno. Stanno sperimentando tra l'altro nuove armi leggere e usano la popolazione innocente come cavie per venderle poi al miglior offerente. E' il motivo per cui le borse vanno su, tutte le nazioni stanno facendo affari d'oro. Al Qaeda sta lì come sta dovunque. Al Qaeda sta sempre dove serve che stia. Per questo l'hanno inventata.

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  15. Mi pare che le notizie e le singole verità stiano scomparendo in un rumore di fondo pazzesco, potrei dire che stiamo assistendo ad un aumento drammatico dell'entropia;
    possiamo immaginarla sia come l'epoca del caos ma anche come l'epoca del riequilibrio in quanto l'aumento dell'entropia prevede la diminuzione dei "picchi"...traduco:
    l'oligarchia è presente in così tanti fronti conflittuali differenti che finirà con l'essere in conflitto con se stessa, anzi , probabilmente è già così...
    in tal caso sarebbe utile stringere legami con quante più persone pragmatiche ci riesca, diffidando dagli ossessionati della ricerca delle verità a tutti i costi perchè probabilmente è troppo tardi per cercarle,
    Forse in una tavola rotonda dovremmo chiederci come sopravvivere..

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  16. "L’italia fino ad oggi si è comportata in maniera esemplare sia con il ministro Frattini, che poi con il governo Monti con l’illustre figura del Ministro Terzi, il quale da Italo siriano, mi sento orgoglioso per come ha preso a cuore la situazione siriana, con umanità e lungimiranza per i rapporti fra Italia e Siria"

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    1. beh..se qualcosa di giusto fanno va detto altrimenti ci comportiamo come loro.
      MG75

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  17. L'articolo è tra l'imbarazzante ed il penoso, uno dei peggiori della factory ModiglianJi.
    I tanti dubbi articolatamente esposti da alcuni lettori del blog, con i sacrosanti link di approfondimento, offrono più chiarezza sulla questione dell'articolo stesso.
    Che dire?
    O è schizofrenia oppure... la destra non sa cosa scrive la sinistra.

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  18. Sono molto confuso. Non su quello che sta succedendo in Syria, ma su questo articolo nel contesto di questo blog.
    Il modus operandi delle cosidette primavere arabe è abbastanza chiaro:
    - manifestazioni popolari sostenute da Albert Einstein Institute e Otpor e rese mediatiche in occidente;
    - repressione armata;
    - condanna internazionale del regime;
    - escalation di violenza interna;
    - sanzioni internazionali nel nome del rispetto dei diritti civili, cioè embargo;
    - quindi riduzione di alimenti e fame;
    - ulteriore aumento della violenza delle proteste;
    - aumento della repressione;
    - imposizione ONU di una No fly zone;
    - intervento militare esterno;
    - istituzione di un regime accondiscendente.

    Il percorso ovviamente non procede sempre in linea retta, infatti dopo l'esempio libico adesso Russia e Cina si guardano bene dal votare la No fly zone, ma la dinamica più o meno rimane quella.

    Il vero dramma per il popolo siriano è che devono scegliere tra un feroce dittatore e l'occupazione del loro paese da parte delle potenze occidentali. Uno scenario Iraqeno insomma.

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  19. Ah, notizia di oggi: bomba contro palazzo dei servizi di sicurezza di Damasco, durante una riunionie ad alto livello.

    Tradotto: drone americano elimina i vertici militari siriani.
    Come già successo con i vertici dei servizi segreti qualche mese fa.

    Ah, i droni molto probabilmente decollano da Sigonella, che da qualche tempo vede di molto intensificato il traffico sulle sue piste.

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  20. Contradittoria questa intervista, dice:
    "Sono riuscito a ." [sono riuscito] fa intendere che non era cosa facile.
    Poi: si rinuncia a presentazione, fotografie, luogo dove vive ... per motivi di sicurezza.

    Sembra plausibile, sembra.... ma basta un breve giro su Google e si trova tutto, proprio tutto: foto, filmati, indirizzo, telefono.
    Per cui i motivi di sicurezza non esistono . Nel salotto di Vespa, nel 2004, c'era Mohamed Nour Dachan, presidente dell'Ucoii quindi non mi sembra che si tenga nascosto o che ne abbia bisogno.

    Il Consiglio Nazionale Siriano, il cui leader è appunto Dachan Mohamed Nour risulta collegato con il Free Syrian Army (il cosiddetto Es. di lib. siriano) [su wikileaks dice così]
    Michel Chossudovsky (elogiato da Di Cori Modigliani e anche da me) dice
    "The Free Syrian Army (FSA) is a creation of the US and NATO"

    In Siria sono stati catturati ben 47 ufficiali turchi., ufficiali francesi, fra cui un colonnello, militari britannici.
    L'emiro del Qatar ha preso il potere nel suo paese facendo arrestare il suo stesso padre e facendo fuori molti suoi fratelli.
    E' come se una prostituta si mettesse a dare lezioni di castità. Parlano di democrazia in Siria ma sono stati loro a reprimere al rivolta nel Barehim.

    Questo articolo è pura disinformatia oppure no, sono io che non capita nulla.
    Di Cori Modigliani ha detto "Il teatro è totalmente diverso".
    Non sono d'accordo. E' sempre il solito teatro.
    Peccato, siamo sempre come pesciolini presi all'amo.

    Saluti, Paolo II








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  21. Un commento rivolto a tutti; visto che sapete tutto di tutti, conoscete gli scenari bellici, avete informazioni giuste e sapete davvero come stanno le cose, perchè non lo dite e non lo raccontate in giro? Potrebbe essere davvero utile.

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  22. Sergio, lo raccontiamo in giro già da un po'.
    Ma non arriva a nessuno, perché chi ha la voce più forte ha riempito tutto lo spazio con "Assad nuovo Hitler" (la solita reductio ad hitlerum che precede le bombe). Spiace vedere che anche questo blog segue la corrente dei soliti disinformatori.

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    1. Ti rispondo per decenza sperando (lo spero per te) che tu sia un giovane che non ha la minima idea di ciò che sta dicendo, chissà chi ti imbocca. Il sottoscritto è stato "notoriamente" membro attivo di un comitato internazionale per i diritti civili contro Assad (padre) e poi Assad (figlio) fin dal 1978, quindi, in questo blog sei capitato male. Assad è un criminale, figlio di un criminale. Utilissimo a tutti. Lo adoravano tutti, egiziani, giordani, israeliani, russi, americani, cinesi, italiani, francesi, Vaticano. Una vera pacchia. Sempre criminale è. Non mi sorprende, in un paese come l'Italia, che si sia levata in questi ultimi giorni una improvvisa levata di scudi a suo favore. Ne ha mantenuta poca di gente in Italia!! Centinaia di pubblicazioni e riviste sovvenzionate per anni da criminali assassini per spiegare agli italiani (che si bevono tutto) come funzionava la democrazia in Siria. Fatemi un piacere: andate a fare la vostra propaganda bellica da qualche altra parte, ok?

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    2. Calma Modigliani, qui nessuno difende l'indifendibile Assad. Effettivamente, come tu dici, altro non è che un macellaio figlio di macellai.
      Sono alcuni contenuti dell'intervista a lasciare uno strano sapore in bocca, non proprio fresco e gradevole.
      Non vedo frotte di "cosiddetti pacifinti" inneggiare alla "legittima difesa" del regime.
      Vedo però i media mainstream (RaiNewsQuirinale in testa), quelli che ben conosciamo, prendesi a cuore le sorti dei "ribelli" con un linguaggio e con toni troppo simili a quelli di Dachan Mohamed Nour.
      Un linguaggio già sentito quando i "nostri" si schieravano dalla parte dei "patrioti libici" o dei rivoltosi egiziani. Abbiamo visto tutti la fine che hanno fatto, chi c'era dietro e chi sta ancora pagando il conto del "loro" business con il proprio sangue.
      Per favore, cerchiamo di non cadere in madornali malintesi, almeno qui.
      Anche se siamo tutti in buona fede, voglio sperare...

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  23. ragazzi mamma mia che confusione non ci si capisce più niente

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  24. Mi scuso se intervengo ancora, concordo con il post di marco f.
    Invito a leggere l'articolo di Charlie Skelton per il Guardian UK: The Syrian opposition: who’s doing the talking?

    https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/27/uninchiesta-del-guardian-ci-spiega-chi-ci-vuole-portare-in-guerra-e-perche/

    L'articolo racconta molti dettagli dei personaggi e delle organizzazioni in gioco in Siria (e altrove).

    Mi sembra ben fatto e informatissimo ma non posso sapere se dice il vero: a me sembra di si.

    Termina con una bella frase che riporto:

    "Ma non è mai troppo tardi per porsi delle domande, per esaminare le fonti. Porsi domande non ci rende dei fan di Assad – questo è una falsa argomentazione. Ci rende solo meno suscettibili di raggiro.
    La buona notizia è che ogni minuto nasce uno scettico."

    Non mi sembra che ci sia qui alcuno che difenda Assad (cosa impossibile), mi sembra che il problema sia quello di sempre: capire ciò che succede.

    Se lei, Di Cori Modigliani, volesse gentilmente darmi un parere sull'articolo che qui rammento mi farebbe piacere.

    Quando lei dice, con rabbia: " Non mi sorprende, in un paese come l'Italia, che si sia levata in questi ultimi giorni una improvvisa levata di scudi a suo favore" io le chiedo: "Perchè vuole addebitare a ME questa levata di scudi (francamente io non l'ho vista) ?
    Non mi pare di aver detto nulla pro Assad.
    Lei dice: "Assad è un criminale, figlio di un criminale"

    E chi lo nega ? Nessuno mi sembra.

    La mia impressione/idea è che ci sono altri criminali in azione

    Grazie comunque.
    Saluti,

    Paolo II

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  25. allora, intervengo nella discussione perché se l'ignoranza é grave, la mancanza di volontà di sapere lo é ancora di più; l'articolo di sergio é esatto, vero e sensato; vi lascio un link http://wewritewhatwelike.com/
    soubhi dakhan padre é intervistato nel mondo intero, ma come sempre in italia c'é un nombrillismo acuto e grave
    allora grazie sergio, sai che altrove i tuoi articoli circolano
    giada

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  26. Giada, volevi indicare questo ?

    http://wewritewhatwelike.com/2012/09/25/straordinaria-intervista-ad-un-siriano-libero-come-si-e-vissuto-per-oltre-40-anni-quali-sono-le-radici-della-rivoluzione/

    e dell'articolo di cui avevo chiesto parere (del Guardian) puoi darmi un parere ?

    Grazie, Paolo II

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  27. si, paolo II, volevo parlare di questo articolo, ma forse il link rinviava alla versione francese......quello che voglio dire é che in siria sta succedendo qualcosa di estremamente importante,come in molti altri posti del mondo, questa cosa importante e fondamentale é l'idea di un'appropriazione, o meglio, riappropriazione della democrazia da parte dei popoli che si vogliono sovrani e che reclamano il diritto sovrano che emana dalla democrazia diretta; i media hanno fatto della primavera araba una faccenda inquinata da lotte religiose e da interessi strettamente legati alla volontà dellle grandi potenze modiali e alle lobbies economiche; la siria é un paese altamente strategico a livello geopolitico, dunque é normale che tutti vogliano recuperare il fenomeno, stati uniti, russia, ecc.; allora la disinformazione é d'obbligo; ecco perché parlano di finanziamenti occulti, insinuano dubbi sulle intenzioni dei resistenti al regime; ora, quello che non si deve dimenticare, ed in questo l'articolo di sergio é eloquente, é che in siria é il popolo sovrano che sta parlando, é il popolo che si vuole democratico che con un estremo coraggio grida questo diritto alla sovranità; allora é questa voce che il mondo democratico e libero ha il dovere universale d'ascoltare.......l'articolo del guardian é interessante, ma, ancora una volta, gioca "sistema", dunque é una falsa manifestazione d'ascolto
    voilà, spero averti risposto
    giada

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  28. Alcune interessanti manipolazioni fotografiche per attaccare il governo di Assad...

    http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2012/09/falsari-sbugiardati-agghiacciante.html

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  29. Questo dibattito è molto interessante. Sulla Siria ho letto in rete l'esatto opposto del contenuto di questo blog, e vorrei capire.

    http://www.voltairenet.org/Gli-ostaggi-dell-Esercito-siriano

    qui una reporter che è stata rapita dai ribelli dà una testimonianza incompatibile con il contenuto dell'articolo.


    La TV di Putin dà una copertura alternativa di tutti i fatti inn Siria: parla di un esercito infiltrato

    http://rt.com/

    Stessa cosa la TV iraniana.

    http://www.presstv.ir/

    non voglio far polemica, ma a questo punto vorrei capire. Sono allineato al 200% con gli altri contenuti di questo blog.

    Saluti a tutti

    Paolo III

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  30. La mia visione dei fatti. Il popolo siriano, vessato da decenni di repressione dell'opposizione, comincia a richiedere i diritti che gli sono negati. Essendo popolo, è disarmato e disorganizzato. I governi NATO, i russi, i cinesi ecc..,fino ad allora contentissimi della condotta del buon Assad che tiene calmi i fastidiosi mediorientali (e con il quale fanno soldi a palate) colgono la palla al balzo per: a)destabilizzare un'area strategica perseguendo ognuno i propri scopi militari; b)ridurre in ginocchio un popolo che si sta sollevando; c)fare soldi a palate. Così decidono che Assad ha fatto il suo tempo ed è ora di cambiare cavallo, magari mettendoci anche qualcuno che segua i dettami del FMI. Da una parte (NATO) organizzano e armano il Free Sirian Army, mandano i mercenari, creano il guazzabuglio mediatico e massacrano a destra e a manca. Dall'altra (che è altra solo nel nostro immaginario) armano Assad e bloccano le risoluzioni così che la situazione persista. Risultato: i ribelli siriani sono contenti e credono di potercela fare, il popolo viene macellato su due fronti, Assad viene lasciato fare (ancora per un pò, finchè la Siria non sarà in ginocchio e pronta ad accettare la soluzione pianificata), la gente non capisce cosa succede. Credo che tifare per il popolo voglia dire pretendere la caduta di Assad, ma anche (scusate il veltronismo) il ritiro delle truppe di falsi ribelli che fomentano la rivolta massacrando civili. Cioè, non c'è soluzione e "loro" hanno vinto, come in Libia. Ragazzi, noi stiam qua a farci delle seghe mentali ma questi son sessant'anni che giocano a questo gioco, ormai si fanno pure le regole,non se ne esce!

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  31. Michele ha capito tutto. Assad aveva poche scelte: repressione oppure finire impiccato da una primavera araba guidata dai fratelli musulmani (come Dachan) e dai salafisti. I democratici veri avevano meno scelte ancora: sono gli anarchisti nella guerra civile spagnola, massacrati fra stalinisti e nazionalisti.

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