martedì 17 gennaio 2012

la Destra Europea si organizza in Italia e lancia una grande manifestazione contro le banche, i massoni e gli ebrei.

di Sergio Di Cori Modigliani

Com’è noto, contrariamente a quanto si possa credere, quando ci si trova in uno stato di guerra, sotto un’occupazione nemica, sotto le bombe, le sintomatologie depressive crollano. Sopravvivere e combattere contro il nemico dichiarato diventano un collante psico-sociale talmente forte da far dimenticare anche un forte disagio esistenziale di carattere personale (un guaio economico, una delusione d’amore, un’insofferenza familiare, un radicato senso di inferiorità)  e l’idea della “liberazione” diventa molto più d’un sogno o di un’utopia intellettualistica. Si trasforma in un chiaro e obiettivo desiderio collettivo che alimenta, di continuo, la personalità, facendola diventare creativa e propulsiva.
Il “nemico collettivo” è, da sempre, il perno della coesione di un’etnia, il punto di riferimento della ritrovata unità popolare. Nessun cittadino romano, a ottobre del 1943, poco dopo che la Gestapo era entrata nel ghetto e aveva deportato gli ebrei romani, infilandoli su un treno e inviandoli ad Auschwitz, pensava a interrogarsi sul profumo delle rose o su che cosa fare da grandi nella vita. Combattere contro l’occupazione nazista era il “Senso della vita” per eccellenza, in quel momento. Ci si poteva sentire terrorizzati, disperati, avviliti, ma certamente non depressi, perché il Senso di ciò che andava fatto e di come stavano le cose era molto molto chiaro a tutti.Talmente forte da far coincidere per convergenza diverse idee politiche, diverse modalità d’approccio nell’interpretazione della realtà, monarchici e repubblicani, cattolici integralisti e comunisti stalinisti, socialisti libertari e liberali conservatori, laici massoni e preti, tutti erano uniti in uno sforzo sia ideale che pratico con il chiaro obiettivo di raggiungere un fine comune: la “liberazione”. Un concetto che aveva finito per coagulare e accorpare su di sé il Senso dell’esistenza.
Anche nei primi anni’50, a guerra conclusa, a ripresa già iniziata, il popolo italiano aveva trovato il solido nemico comune: la miseria postbellica. E insieme, ciascuno a seconda delle proprie mansioni, erano finiti di nuovo accorpati con un identico scopo che attribuiva un Senso alla loro esistenza: “Ricostruire e Progredire”.
Mano a mano che i decenni si susseguivano, il nemico comune cambiava e si modificava, come avviene sempre nelle dinamiche socio-psicologiche, quando la Storia bussa alla porta e impone dei cambiamenti nei modelli di riferimento. Negli anni’60, ’70, ’80, qualunque fosse lo schieramento ideologico di appartenenza e la propria idea del mondo, era però sempre chiaro quale fosse il proprio specifico “Senso” della vita da attribuire all’esistenza per renderla significante.
Il potere costituito questo concetto chiave della mente umana lo conosce a menadito. Tant’è vero che le dittature reggono e si auto-alimentano perché “inventano” sempre e di continuo dei “nemici totem”, alcune volte reali, il più delle volte immaginari. In tal modo, riescono a creare e produrre paura nei cittadini e allo stesso tempo si pongono come i garanti della sicurezza contro il nemico. In nessun paese al mondo i golpisti quando prendono il potere con la violenza dichiarano di averlo fatto “perché ci vogliamo prendere tutto per noi” bensì presentano il loro atto come una necessità responsabile per difendere quell’etnia da uno specifico nemico, che varia a seconda dei casi: i comunisti, il paese vicino, gli anarchici, un’etnia nemica, ecc.
Nell’attuale modello sociale che il potere ci ha proposto e imposto, in Italia, i consulenti della comunicazione che gestiscono il potere –interpretato dagli attori sulla scena, cioè i leader dei partiti- hanno condotto e realizzato con successo un esperimento socio-psicologico unico nella Storia. Coadiuvati dall’uso dell’alta tecnologia e da sofisticati strumenti di conoscenza psico-caratteriale hanno compiuto una rivoluzione creando una società anòmala, che non era mai esistita prima nella Storia: “un’etnia priva di Senso”.
E’ iniziato in Usa, alla fine degli anni’70, e poco a poco, l’oligarchia planetaria ha cominciato a organizzare il loro “golpe esistenziale” estendendolo poi nei paesi dove era facile sperimentarlo, come l’Italia.
La sottrazione di Senso è stata la loro grande vittoria. E lo è tuttora.
Hanno applicato dei meccanismi ideologici potentissimi nel nome dell’anti-ideologia (primo tassello dell’anti-Senso) usando dei meccanismi pubblicitari e sottraendo, poco a poco, al Senso la sua spina dorsale: “Significato e Valori”.
Il discorso sarebbe lungo, complesso e variegato, e non è questo il momento.
Il Grande Sonno della Ragione che il popolo italiano insiste e perdura nel voler seguitare a vivere nella più totale inconsapevolezza, non consente  oggi di prendere di petto la questione. Ma ci induce a sottolineare l’aspetto che, personalmente, ritengo sia FONDAMENTALE  per tutti tornare a riappropriarsene: il Senso.
Recuperare il Senso, e quindi il Significato, vuol dire davvero mettere un solido mattone per costruire la casa della liberazione, perché consente di capire e comprendere “esistenzialmente” e non soltanto ideologicamente come stanno davvero le cose. Ma il potere tutto ciò lo sa, e poiché gioca con carte truccate, di continuo inventa, elabora e propone nuove illusioni magiche che ipnotizzano.
Non è un percorso facile, ma è essenziale.
Un esempio chiaro e preciso: se non ci fossero stati dei morti e se l’estetica non ci avesse regalato –dato che viviamo in un mondo di immagini- un’immagine così originale, unica, evocativa, come quella della nave Concordia inclinata su se stessa, un’immagine talmente potente e bella da non poter essere elusa né sottovalutata, ebbene, il comandante –un irresponsabile mascalzone- in qualche modo sarebbe stato in grado di metterci una pezza, il tutto sarebbe stato archiviato con qualche articoletto del tipo “paura nella nave dei sogni” e nessuno ne avrebbe mai parlato perché non c’era la notizia.
Grazie a questo incidente abbiamo appreso che le navi crociera italiane sono solite avvicinarsi sottocosta per salutare gli isolani; rinunciando, così, nel nome di un capriccio personale al rispetto della sanità collettiva e della responsabilità di tutte le persone a bordo. E’ una utile metafora che può essere applicata all’Italia.
Le continue falsità, disinformazione continua, bugie collettive, di cui ci nutrono ogni giorno, hanno finito per nascondere e sottrarre al pubblico il Senso delle cose, il che, ad essere onesti, giustifica e spiega il perché gli italiani seguitino a non rendersi conto di ciò che sta accadendo. Il trionfo del tecnicismo e l’irruzione sulla scena nello scambio del linguaggio quotidiano di termini economicisti è stata un’invenzione geniale del potere oligarchico per cercare di affondare definitivamente il Senso e il Significato.
Riappropriarsi del Valore autentico del Senso e del Significato, diventa, quindi, un elemento fondamentale e assolutamente vitale per recuperare la Ragione e poter elaborare la realtà.
Questa lunghissima premessa–spero non sia stata eccessivamente noiosa- mi è stata ispirata, questa mattina, da una visione, davvero incredibile, di un manifesto che ho visto incollato al muro, nel quartiere dove abito, a Roma, mentre stavo facendo una passeggiata.
Molto grande, con un unico riquadro a sgargianti colori, chiaramente elaborato e studiato con abilità grafica e conoscenza delle tecniche di comunicazione.
Lo si vedeva da una larga distanza. Girando per il quartiere ho visto che ce n’erano diversi. Da altri quartieri mi dicono che anche lì sono apparsi.
Il titolo, a caratteri cubitali recita così: una scritta su tutte, gigantesca: “Per l’Europa dei popoli”, sotto, con una fonte grafica da anni’30 “Equità, Solidarietà, Rispetto per il Popolo”.
Al centro, in diagonale, in rosso: “Contro la dittatura mercatistica: contro le banche”.
Poi, quattro immagini, tre fotografie in bianco e nero e una a colori.
Le immagini in bianco e nero sono una “Trieste 1953” e si vedono delle persone marciare con la bandiera italiana (colorata) un’altra “Budapest 1956” e si vedono altre persone marciare, infine “Danzica 1969” e si vedono delle altre persone marciare.
Infine, la gigantesca immagine a colori, un quadro del primo ottocento molto famoso (si trova al Louvre) che mostra dei combattenti con spade e moschetti e la scritta “Vandea 1793”.
Sotto questa immagine l’annuncio del leader che informa sull’evento: “Gasparri contro le banche. Il 4 febbraio manifestazione nazionale per l’equità sociale, la solidarietà e contro il signoraggio delle banche”.
In fondo, scritto molto piccolo (ho avuto bisogno degli occhialetti per leggerlo per esteso) la firma ideologica: “Per l’Europa, per il risveglio della coscienza nazionale, per la Vandea e l’abbattimento della rivoluzione comunista francese dei mercanti e delle banche”.
A questa manifestazione hanno aderito anche Forza Nuova, 17 movimenti della Destra, la Lega Nord, il Movimento per il Sud e diversi centri sociali.
Il linguaggio e le parole usate, com’è fin troppo ovvio, sembrano quelle usate da Paolo Barnard, dalla maggior parte dei movimenti di sinistra, ecc.
E questo rientra nella “sottrazione di Senso”.
Perché mai i fascisti dovrebbero prendersela con le banche e attaccare i conservatori e gli oligarchi dato che loro li rappresentano da sempre?
Appunto: per confondere le acque e “sottrarre Senso” mescolando i significati. Se io ascolto Paul Krugman o Joseph Stiglitz che mi spiegano perché le banche hanno provocato questo disastro, finisco per identificarmi con quelle immagini del manifesto, dato che “in apparenza” il Senso è lo stesso.
Ma non lo è.
L’immagine a colori e la scritta sotto sono la firma del back office del potere che dichiara e chiarisce come tutto ciò che sta accadendo non HA NULLA A CHE VEDERE CON LA BORSA VALORI DI MILANO, CON LO SPREAD, CON LE MANOVRE ECONOMICHE.
Si tratta di un progetto politico.
Si tratta di un chiaro disegno politico iniziato a metà degli anni’70 e che in questo 2012 è arrivato al suo ultimo e definitivo capitolo: abbattere definitivamente l’eredità della Rivoluzione Francese, cancellare per sempre dalla memoria storica europea l’egalitè, la libertè e la fraternitè, e finalmente ricostituire un governo oligarchico che riporterebbe l’Europa ai primi del ‘700, quando ancora non era stato pubblicato “Candide” di Voltaire.
Poiché viviamo in un’Italia Senza Senso, questo manifesto passa sotto silenzio.
In realtà è stato stampato in Francia, dal comitato elettorale della Le Pen, grazie a un accordo sancito da Mario Borghezio e Maurizio Gasparri, i quali hanno iniziato una martellante campagna, subliminare, subdola e continua anche sui social networks e che ruota tutta intorno a tre principii, di cui almeno due, ahimè, sono stati cooptati in toto dalla sinistra narcotizzata: a). Elogio della Vandea e abbattimento nell’immaginario collettivo della rivoluzione francese; b) Attacco alla Massoneria considerata responsabile del dissesto economico; c) Identificazione di Israele e degli ebrei come la testa di ponte per distruggere l’Europa.
Dopo 256 denunce, finalmente era stato chiuso un sito –ufficialmente della sinistra- che si chiama “informare x resistere” e che parla sempre di Vendola, di Barnard, e che si era conquistata un notevole seguito, ma è ricomparso con sede in Francia, a Nizza. Hanno diffuso un video che sta girando per tutta Europa che ha il seguente titolo: Ebrei dominati dai sionisti. Sionismo revisionista e nazismo. Ideologia del dio denaro. I dominatori  a firma www.informarexresistere.fr
Per evitare guai e sanzioni, sono stati costretti a smascherarsi e operano adesso direttamente dalla Francia con sede operativa nel quartiere di Fronte Nationelle di Le Pen, i nuovi alleati della Lega Nord. Hanno diffuso due video che a Budapest sono andati in onda nella televisione di stato in cui spiegano come e quando e perché i massoni stiano portando avanti un piano di dissoluzione dell’Europa finanziati dagli ebrei, chiamando i popoli a raccolta. 
La prima reazione è da ridere, a tutti viene da comportarsi così. Ma l’idea del complotto giudaico-massonico, nell’ultimo mese, ha centuplicato la propria esposizione all’interno dei siti e blog della cosiddetta sinistra. E dalla settimana scorsa anche nei siti ufficiali della Chiesa Cattolica. Ecco, qui di seguito, sul sito Pontifex.it –approvato ufficialmente dal Vaticano- un articolo comparso ieri con le dichiarazioni di Assunta Almirante che parla degli ebrei.
Ve ne riporto alcuni brani, lo potete andare a leggere sul sito.
" La shoah e le leggi raziali furono una vergogna e questo ormai é chiaro a tutti. Ma con la stessa franchezza credo che ormai sia esagerato e retorico dedicare un giorno all'anno alla memoria. Mi domando: ma per quale motivo non si fa un giorno per le vittime dei sanguinari regimi comunisti? Perché si favoriscono sempre gli ebrei? Probabilmente perchè godono buona stampa, sono potenti economicamente e tutti si inchinano per paura al loro potere, mettono paura. Rribadisco che le leggi razziali, come del resto affermava mio marito, furono crudeli, ritengo che gli ebrei siano arroganti,la vita invece é umiltà. Misericordia e loro quel concetto non solo non lo conoscono, ma neppure lo praticano, basti vedere come trattano i palestinesi. Io sono della idea che siano ammalati di paranoia, ritengono che sempre e comunque si trami contro di loro, che tutti congiurino, una idea fissa.  Io una risposta del motivo per il quale gli ebrei sono poco amati é per la ragione che sono attaccati troppo al fascino del denaro. La Polonia non fu antisemita, ma venne oppressa dagli ebrei economicamente. Questo amore per il denaro ha causato loro molti problemi, ma con gli ebrei non si può parlare. La Chiesa ha la idea fissa del dialogo ad ogni costo. Ma per un dialogo serio, bisogna sempre essere in due e qui siamo al monologo. Loro fanno continue invasioni di campo nelle cose interne della Chiesa e pretendono di dettare la scaletta al Papa. Sbagliano. Dal canto suo, la Chiesa pecca di troppa bontà e di buonismo. Chiedere perdono, ma di che cosa? Dopo certe dichiarazioni, se fossi stata il Papa non avrei visitato la Sinagoga. Se non sono gradito, tanto vale rimanere a casa. Ma il Papa ha dimostrato tutta la sua umanità".
108 radio libere italiane, sotto il network radio Maria hanno cominciato a diffondere questo testo e parlano ormai apertamente di fermare “l’avanzata di massoni ed ebrei per ricostituire un mondo di equità solidale e di solidarietà”. E' una frase Senza Senso.
L’immagine che vedete in bacheca è stata diffusa in milioni di copie nelle regioni del settentrione da militanti della Lega Nord. Arriva da Parigi, ma l’immagine è stata scattata in un corteo a Milwaukee, negli Usa, dal Fronte Ariano Internazionale, attuale sponsor per la candidatura di Mitt Romney nel Partito Repubblicano.

Non avrei mai pensato di dover essere costretto a pubblicare un post come questo.
Ma ho ritenuto opportuno ricordare ai miei connazionali e concittadini che questo paese è rimasto vittima di un sistema pubblicitario che ha sottratto il Senso delle cose. E quindi anche delle parole e dei loro significati.
Credo che sia necessario recuperare e restituire il valore agli eventi; ecco perché non volevo e non voglio essere mescolato a tutti coloro che fomentano l’odio contro Goldman Sachs e contro le banche. Quali banche? Mica sono tutte uguali. Perfino Paolo Barnard che non so se sia al corrente di essere diventato un idolo di Forza Nuova e del Vaticano, nel suo ultimo intervento sul suo blog scrive “Cristo! Svegliatevi. Ce lo stanno gridando da mezzo mondo, da Wall Street, dal Financial Times, da Standard & Poor’s, da Paul Krugman, persino la Goldman Sachs lo ammette, leggete Jan Hatsius, che alla Goldman è il miglior macro analista che ci sia.  Ma no, dobbiamo essere spolpati vivi. Svegliatevi, Cristo! E' la vostra vita, ma non lo capite?”.
Cita, per l’appunto Jan Hatsius, una colonna di Goldman Sachs, nemico giurato della Merkel, che spiega come fare a riprendersi in Europa. L’ha capito anche Barnard che la Goldman Sachs non è un monolite, era ora.
Così come non è un monolite la massoneria né tantomeno gli ebrei.
Un vecchio detto sostiene: “Quattro ebrei intorno a un tavolo fanno cinque opinioni diverse”. Si potrebbe applicare anche ai massoni. Ne ho conosciuti diversi, tutti con una interpretazione distinta, per non dire il più delle volte opposta. Idem per tutto il resto.
Il nemico c’è eccome se c’è.
Ed è sempre lo stesso: è l’oligarchia planetaria della destra razzista antisemita e anti-libertaria che vede aprirsi la prospettiva di papparsi l’Europa usando perfino argomentazioni della sinistra, con subdola manipolazione populista e demagogica, contando sul fatto che in Italia il Senso e il Significato sono andati persi e quindi la gente è pronta a bersi qualunque cosa: basta fomentare il loro odio contro le banche, immediatamente appresso gli ebrei e i massoni, e infine la rivoluzione francese.
Passato questo, sarà un gioco da ragazzini far piazza pulita di tutto il resto.
La sinistra democratica italiana, come al solito, tace. Non hanno mai nulla da dire.
Fa parte del quadro italiota.
Il PD, infatti, è diventato un partito Senza Senso.
Noi, invece, intendendo qui per i combattenti per la libertà progressista abbiamo bisogno di fondare, rifondare, ricostruire e ritrovare un Senso e un Significato.
L’economia non c’entra nulla, è una conseguenza.
Il disegno è politico ed è lampante e chiaro come il sole.
Tentano di minimizzare ma il messaggio è chiaro anche iconograficamente: hanno fame di Vandea.
Noi dobbiamo ritornare ad elaborare e usare il linguaggio in forme appropriate per apprendere di nuovo a pensare, a usare la Ragione e lo studio della Storia.
Certo, è molto più facile scrivere dei post pieni di insulti fomentando l’odio contro le banche, contro i massoni, contro gli ebrei.
I veri democratici libertari, figli gloriosi della gloriosa rivoluzione francese, non odiano nessuno.
Sta tutta qui la differenza.
Questo, vuol dire essere progressisti: incitare alla mutua comprensione, all’identificazione e riconoscimento del diverso, per recuperare la libertà raziocinante di pensiero. Non c’è bisogno di odiare nessuno. Ma per riuscire a farlo bisogna essere innamorato di valori forti in cui credere, avere dentro la propria anima un Grande Senso in cui credere.
Libertè Egalitè Fraternitè rimangono i capisaldi dell’Europa.
No alla Vandea.

Viva l'Italia libera e repubblicana (questo sì, per me ha un Senso).

4 commenti:

  1. Non ci posso credere che siamo tornati a questo..
    Per quanto tenti di farlo, non riesco a farmene una ragione..
    Anni passati a scuola, studiando la tragedia del Fascismo e del Nazismo e delle Guerre Mondiali..
    La giovinezza passata a credere che vivevamo in un Paese Democratico benestante..
    Il pensare di aver raggiunto un traguardo, ci ha fatti addormentare..
    Non abbiamo capito che un risultato va mantenuto..Ognuno ha cominciato a pensare solo per sè..e abbiamo perso tutto..
    Riprendiamoci!

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  2. Quando ero in Stati Uniti trovai affitto in un condominio pieno di vecchi ebrei. Mi invitavano a casa a loro.
    Ricordo.
    Una vecchia ebrea polacca col frigorifero stracolmo di roba alla quale chiedevo-
    "Che te ne fai di tutto questo mangiare (all this food)"
    "Mi fa star bene solo sapere che l'ho, tu non sai la fame che ho passato"
    Amava gli italiani. Quando era arrivata in America era finita in una fabbrica tessile e le altre operaie, quasi tutte italiane, l'avevano aiutata molto diceva.
    Un vecchio taxista, perche' a quei tempi era il lavoro piu' facile a trovare. Oggi lo fanno i pakistani.
    Ricordo la meraviglia quando spiegavo loro che gli ebrei in Italia al
    tempo del fascismo erano intorno ai 40.000.
    "Cosi pochi"
    E quando spiegavo loro che circa il 10% di tutti i nostri insegnanti a quei tempi era ebreo e che per insegnare bisognava aver giurato al fascismo di come rimanevano sgomenti. Non capivano.
    L'immagine di un popolo e' un cliché' cosi comodo da calzare sempre e
    perfettamente nella propaganda di chi non ha niente da dire.
    Prima erano i terroni, gli americani, i vu compra.
    La colpa e' dei passeggeri del Concordia.
    Si son spostati tutti a tribordo. Che potevo fare? Se non andarmene a prendere un taxi.
    Famiglia-diceva un poeta americano- e' quel posto che quando torni ti devono prendere.
    In un paese dove le garanzie sociali (pensione- disoccupazione-salute), amministrazione (un mese per fare un passaporto)
    sono oggetto di grande dibattito pubblico ma esistenti solo per i nostri cari privilegiati.
    Dove un comandante, non solo abbandona la nave ma si prende anche un taxi. Il vero problema, per chi non ha ancora capito, sono i massoni, gli ebrei, le banche.


    , .

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  3. Forse scriverò di cose poco concrete, quasi utopiche, ma non serve prendersela con qualcuno, serverebe chiudere gli occhi e pensare a 10 cose che nella nostra vita quotidiana ci accorgiamo che non vanno, sentirle dal didentro che sono sbagliate; poi aprire gli occhi e comportarsi nel modo per noi coretto. Forse ho ancora troppa fiducia negli uomini, ma per cambiare il corso delle cose bisogna provarci, tutto il resto sono sfumature.

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