di Sergio Di Cori Modigliani
L’Alzheimer picchia duro, si sa. E’ una brutta malattia, che ha una particolarità più unica che rara, com’è noto.
La caratteristica precipua del morbo di Alzheimer –al di là della sua specifica medica- consiste nel fatto che procura dolore e sofferenza incontenibile molto più alle persone care del malato che al malato stesso, il quale, proprio perché obnubilato dal morbo, perde a tratti i segni e i segnali della memoria, quindi non registra la sofferenza.. E’ il motore pulsante del cervello che poco a poco s’imbriglia e se ne va per conto suo. Atroce per un figlio vedere la propria madre che dice “salve, come va, lei chi è giovanotto?”.
I medici sono tutti concordi: “la caratteristica del morbo consiste nell’abbattimento della consapevolezza –se non a tratti molto sfuggenti- che attutisce una sofferenza che non viene vissuta come tale”.
E’ un po’ come l’Italia.
Siamo malati di Alzheimer socio-culturale.
I cittadini di Ipocritania, nel lungo percorso della loro storia, hanno attraversato ogni singolo sintomo rimanendo indifferenti di fronte alle impietose diagnosi dei medici, alcune volte addirittura dei professoroni pluridecorati in ogni famoso ospedale del mondo.
Il Regno dell’Ipocritania Italiota ha così eluso le medicine classiche, le terapie alternative, le operazioni necessarie. Pur consapevole del proprio male ineluttabile, ha scelto la strada irresponsabile dei narcisisti puri: l’indifferenza al male (dato che non si prova dolore fisico accentuato) sapendo che il dolore morale, psicologico, emotivo –e nella maggior parte dei casi- economico, dato che c’è sempre qualche medico che suggerisce delle speranze grazie a un nuovo farmaco miracoloso, verranno accreditati sulle spalle dei propri cari.
E’ l’Amnesia Collettiva, il grande collante dell’immaginario collettivo nazionale.
Il dolore, il danno, la disperazione nel prendere atto che non esiste comunicazione razionale né raziocinante, lo pagheranno i cittadini innamorati della Repubblica Italiana, e soprattutto le generazioni future.
Tutto ciò per sottolineare la notizia del giorno, identica –se non per qualche variante accorta costruita dai consulenti della comunicazione dell’indòmito satrapo di Arcore- a quella fornita in data 7 gennaio del 2011: “La Nuova Favola per Gonzi Rimbecilliti”, nella versione ò soldato innamorato. In questo caso, di una certa Aurora: l’Alba dei Gonzi.
Il ricordo del gennaio 2011, naturalmente, è passato sotto silenzio, da cui la constatazione che il morbo ha colpito ancora. La prima settimana di gennaio del 2011 si era aperta con quattro importanti notizie, di cui due mantenute segrete, grazie alla connivenza irresponsabile della sinistra, della confindustria, dei sindacati, dell’intera truppa mediatica asservita ai principi e principotti d’Ipocritania:
1). L’Italia era in recessione tecnica; i dati ufficiali forniti da Giulio Tremonti, Silvio Berlusconi, Emma Marcegaglia e Mario Draghi erano falsi. Erano stati alterati. Esattamente come aveva fatto la Grecia. 2). In una lettera privata firmata da tre persone che allora contavano, Dominique Strauss Kahn, Juncker e Van Rompuy, indirizzata a Mario Draghi e al governo italiano, si faceva notare la “impellente necessità di dare avvio immediato a una serie di riforme strutturali in materia fiscale, lotta all’evasione e controllo della spesa pubblica” al fine di evitare un’emergenza, tale per cui, l’Italia sarebbe stata costretta ad intervenire in emergenza all’ultimo momento. 3). Le dieci più importanti banche italiane erano definite “fuori controllo politico da parte sia del governo che degli ispettori della BCE impossibilitati ad avere accesso alla realtà contabile dei singoli gruppi finanziari”, dato che, all’ultimo momento, arrivava la lettera firmata di pugno da Ignazio La Russa (allora Ministro della Difesa) controfirmata dal presidente Napolitano in cui quelle aziende venivano definite “di natura strategica nazionale” e quindi passibile di segreto istruttorio e contabile nel nome della Ragion di Stato. 4). Silvio Berlusconi, incassata la fiducia il 14 dicembre 2010, proseguiva dritto per la sua strada. L’attenzione dei media era riversata totalmente sul versante privato e plurisporcaccione del premier e invece che occuparsi della situazione economica perfino Il Sole 24 ore cominciava ad occuparsi, un giorno sì e un giorno no, di quello che la truppa mediatica, a giugno, avrebbe identificato come “il sistema delle olgettine”.
Oggi è identico ad allora. Va da sé, peggio (così funziona l’Alzheimer).
1). I dati forniti da Marcegaglia, ragionier Monti e Passera sono di un ottimismo irreale e soprattutto irrealistico rivelando totale misconoscenza della natura dei mali italiani. La manovra Monti accelera la recessione italiana verso una potenziale depressione economica. 2). Invece della lettera firmata come nel 2011, c’è stato un incontro personale a Bruxelles e Parigi in cui –nel comunicare la totale delusione per l’inefficacia di Monti- è stato chiarito “ufficialmente” che entro il 30 marzo 2012 l’Italia avrà bisogno di due manovre ulteriori. 3). Poiché il resto dell’Europa e del mondo non soffre di Alzheimer socio-culturale e ben ricorda gli ultimi vent’anni italiani, hanno rinunciato a chiedere alle banche italiane di carattere strategico di mettere i conti a posto. Hanno optato per un’altra strada: ritirano i capitali, perché il paese è inaffidabile visto che alcuni dei responsabili del dissesto finanziario sono oggi al governo non per risolvere bensì per nascondere approfittando della mancanza di memoria degli italiani. Inevitabile, quindi, la restrizione e la contrazione del mercato interno. La quarta notizia è davvero identica: 4) Silvio Berlusconi, incassata la fiducia al suo clone avatar (rivisitato opusdei) prosegue dritto per la sua strada, con un vantaggio politico immenso rispetto a tutti gli altri: ha convinto tutti che non governa più. I suoi geniali consulenti hanno lanciato la nuova campagna di comunicazione finalizzata alla propria rielezione a furor di popolo entro giugno (secondo i loro calcoli) e in perfetta linea con il nuovo trend bocconiano, ripropone la favola mediatica gossip sporcaccione con bonazza arrivista allo sbaraglio, ma riadattata alla nuova sceneggiata 2012 necessaria per essere credibile, dato che la bonazza valettosa oggi viene presentata come “una giovane studiosa, visto che ha la laurea in psicologia, con un suo penchant per l’arte, dato che sempre amato studiare, che l’ha spinta in Italia dove si è data ad una carriera cinematografica di successo grazie al suo talento comunicativo” (Ansa, Reuters, TGcom, quattro GRnews Radiorai). Si chiama Aurora Cossio (è l’immagine che vedete in bacheca) ha 30 anni, è colombiana, cattolica osservante, vergine. Proviene da Medellìn, dove è cresciuta dalle suore e poi si è fatta le ossa nel campo delle comunicazioni presso il gruppo Cisneros (il quinto più ricco imprenditore al mondo, dieci volte più facoltoso di Berlusconi, amico e sostenitore dei cartellisti narcos nei Caraibi) è poi arrivata in Italia dove (sempre secondo l’Ansa e la Rai) ha “scoperto l’Arte” alla corte di Massimo Boldi e Vanzina. La notizia ufficiale è che risulta fidanzata del premier, il quale ha dichiarato questa mattina “che il paese ha bisogno di riprendersi seguendo le indicazioni sagge del presidente Napolitano, ricostruendo un’armonia collettiva nel nome del valore dell’amore, della famiglia, e dell’unità ritrovata”. Lei conferma che tra i due è scoppiato “il vero amore”. Il cardinale Orazio Bagnasco si è lasciato andare, in una veloce intervista alla radio nazionale, ad un suo commento montiano sottolineando la bella notizia di una ritrovata austerità “perché è sempre una bella notizia quando si vede l’amore trionfare nei cuori, quando la virtù vince sul peccato e segna la via della redenzione”.
Il Cavaliere, quindi, diventa il Redento.
Nessuno sceneggiatore al mondo, avrebbe mai avuto il coraggio di optare per simile trovata narrativa. Però è così.
Aspettiamoci, quindi, l’inizio di una favola inattaccabile, necessaria quanto voluta. Ottimo pasto per i malati d’Alzheimer sociale.
23 dicembre 2011, ore 17.45. Roma. Mario Monti “Escludo categoricamente la necessità di varare alcuna manovra suppletiva da qui fino al 2013. I conti sono stati messi in sicurezza. Abbiamo fermato l’emorragia. Adesso pensiamo allo sviluppo”.
6 Gennaio 2012, ore 10.30. Parigi. Mario Monti. “E’ probabile che sarà necessario il varo di due manovre supplementari entro i prossimi due mesi”.
18 dicembre 2011, ore 21. Rai3, intervistato da Fabio Fazio. Corrado Passera. “Non ci sarà affatto nessun’altra manovra prima della fine legale del mandato ad aprile del 2013. Lo escludo categoricamente. Le banche sono solide, liquide, e grazie alla manovra che approveremo la prossima settimana, si può affrontare il nuovo anno con vigore e ottimismo. Stavamo a un millimetro dal baratro. Abbiamo salvato l’Italia. Il peggio è davvero passato”.
6 Gennaio 2012. Ore 17. Parigi. Corrado Passera. “E’ bene che l’Europa faccia la sua parte. Nessun paese si può salvare da solo. La situazione finanziaria delle grandi banche, in Italia, rischia il tracollo, ed è necessario un intervento immediato ed eccezionale per salvaguardare gli istituti di credito. Nel frattempo, insieme all’Europa cominceremo a studiare l’entità delle due nuove manovre”.
Dodici importanti settimanali italiani di gossip preparano valanghe di servizi fotografici sui nuovi fidanzatini. L’Amore trionfa. Il Partito dell’Amore si prepara alla nuova svolta.
“Rigore, austerità, responsabilità, senso dello stato e un profondo costante abbraccio nell’intimità dell’affetto familiare: queste sono le caratteristiche che mi hanno sempre animato e contraddistinto nella mia vita, come ben sanno gli italiani che mi conoscono. Dobbiamo prepararci a una nuova stagione di armonia, di fiducia e di amore. Soprattutto Amore, per rifondare quegli affetti della famiglia che sono la risorsa del nostro amato bel paese”.
Così, oggi 7 gennaio 2012 il Redento Berlusconi apre la sua campagna elettorale.
Per il momento ha già incassato applausi e complimenti.
Forse, l’Italia ha bisogno di un trapianto di cervello.
Immediato.
Anzi, senza il forse.
La manovra Monti accelera la recessione italiana verso una potenziale depressione economica.
RispondiEliminaMa va, chi l'avrebbe mai pensato e magari pure scritto?
Beh il sottoscritto altrove ha scritto pure di peggio e ciò che il sig., professor (dei miei stivali) Monti con la sua manovra demente sta uccidendo il malato.
Altro che depressione, siamo passati dal governo del Buffone a quello del Marpione, perchè tale é Monti.
"dagli tempo" mi risposero "si é appena insediato".
Certo ed ha subito fatto danni IRREPARABILI.
Il Cavaliere, quindi, diventa il Redento.
Ma va, chi l'avrebbe mai pensato e magari pure scritto?
Beh il sottoscritto altrove ha scritto pure che non sarebbero passati tre mesi dall'insediamento del nuovo sgoverno Monti, prima che i fessi cominciassero a rimpiangere il Buffone.
Modigliani però si metta l'anima in pace, siamo in pochissimi a pensarlo e pure a scriverlo.
Chissà come sarà il risveglio di quelli di dura cervice?
Fessacchiotti, per capire bastavano due cose:
1. la rinuncia allo stipendio per il nuovo incarico di Primo Ministro controbilanciata però dalla pretesa (mia ipotesi) da parte dello stesso di un vitalizio (=stipendio a vita) con l'elezione a senatore a vita;
2. la patetica sceneggiata della neo ministra che scoppia a piangere quando espone le nuove misure sulle pensioni.
Buffoni e marpioni!!
Si chiama Aurora Cossio (è l’immagine che vedete in bacheca) ha 30 anni, è colombiana, cattolica osservante, vergine.
RispondiEliminaVergine???
nelle orecchie immagino :-)
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/01/07/news/palermo_uccisa_da_chemio_letale_condannata_da_uno_zero_in_pi-27726530/
RispondiEliminache burlone il caso.....
C'è chi non dimentica..
RispondiEliminaEd è ancora incazzato nero.....
@Indopama
RispondiEliminacondannata da uno zero in più.
Direi proprio come l'Italia.
Cosa vuoi che sia uno zero in più nella manovra finaziaria da 4, 40 o magari pure 400 miliardi?
Aoh manovra pensata ed attuata da Professori, mica dei bau bau micio micio.
@REM....l'esercizio della memoria è fondamentale in Italia per restituire un Senso minimo di comunicazione accettabile. Ho ascoltato mezz'ora fa una surreale e ignobile intervista su Rainews24 a un leader della Lega Nord che "ricordava" agli italiani come i leghisti abbiano "fatto opposizione massiccia contro la casta dei privilegi, da soli e compatti, negli ultimi quindici anni". Il giornalista -considerato un professionista serio- che lo intervistava non ha ricordato ai telespettatori che sono stati sempre al governo. E' un paese fantascientifico, non vi è dubbio: è come essere immersi in una melassa descritta da Philp Dick.
RispondiElimina@Modigliani
RispondiEliminai leghisti bisogna vederli all'opera (nella conquista di poltrone ovunque e comunque) per capire chi realmente sono e cosa loro veramente interessa.
Tutto il rsto é fumo gettato ai gonzi.
se non ci fossero i gonzi i venditori di fumo fallirebbero tutti.
RispondiEliminanon e' facile stabilire quale la causa e quale l'effetto.
Su d'animo.
RispondiEliminaAnche Lenin era disperato a Zurigo.
Forse pero noi siamo ancora al 1905.
Sono curioso di chi sara' il pope.
@Anonimo 07 gennaio 2012 10:19
RispondiEliminase non ci fossero i gonzi i venditori di fumo fallirebbero tutti.
non e' facile stabilire quale la causa e quale l'effetto.
Ma benedetto Indopama quello che dici é verissimo ma ti devi convincere che non basta entrare in un pollaio e dire alle galline 'volate perchè io lo dico' e vedere quelle improvvisamente volare.
Galline/gonzi erano e dopo la tua esternazione tali rimangono.
Chi governa il pollaio ne deve tener conto.
luigiza, almeno riaffiora il dubbio.....
RispondiElimina@ Luigiza
RispondiEliminaOggi sei un autentico vulcano di verità.10 e lode.
Avviso: SE SEI UNA PERSONA SERIA E ANCHE UN PO' SENSIBILE (ANCOR DI PIU' SE SEI UNA DONNA) NON LEGGERE QUESTO COMMENTO.
RispondiEliminaNon vedo l'ora che arrivi in Italia pure lei,che ridiventi presidente del consiglio il porno-nano, che la facciano anche ministro e che facciano una legge che la obblighi a stare in bikini nella camera dei deputati così se avrò voglia di masturbarmi,invece di qualche sito -zozzone- guarderò Teleparlamento.
Visto che di governare il paese non se ne parla proprio(neanche con i professoroni della Bocconi e con i supertecnici),spero che il Parlamento almeno riesca a soddisfare in pieno certi istinti,oggi ci riesce solo a metà.Per finire sono sicuro che se facciamo una tale proposta,la politica così distante dalla gente oggi,improvvisamente la sentiremo vicina come non mai.
Ps mi mancano tanto Cicciolina e Moana Pozzi,in un simile contesto ci sarebbero state benissimo (o forse era troppo anche per loro?)
Fred
La prego di riportare la fonte del virgolettato di monti circa le due manovre. Su google si parla di misure. Non di manovre. Ho riportato questa frase e mi hanno rimproverato di non controllare le fonti. Può dirmi cortesemente dove ha letto quella notizia virgolettata? Le sono grato in anticipo.
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