di Sergio Di Cori Modigliani
Come avevo preavvertito, rispondo qui collettivamente a un evento di carattere mediatico -segmento web italiani- che ha provocato una inattesa e sorprendente reazione collettiva. La miccia che ha innescato questo meccanismo è stata provocata da un post del sottoscritto relativo alla politica di Hollande in Francia, alle sue proposte, ai suoi progetti, alle sue scelte, alle sue decisioni e al conseguente impatto sull’Europa, prima di tutto l’Italia. Siccome questo blog è dichiaratamente schierato a sinistra, ed è attivo nella proposizione costante di un ritorno alla Politica, di un abbattimento del concetto di Denaro come totem per combattere l’attuale icona religiosa del mercatismo iper-liberista, e punta sulla assoluta necessità di ricostituire il primato della Cultura, il mio post si inseriva pienamente in questa prospettiva generale che appartiene alla mia interpretazione personale della mia funzione sociale pubblica, come intellettuale e come scrittore.
Era, per l’appunto, “un post politico di taglio culturale”.
Il mio obiettivo era il solito di sempre: fornire il mio modesto contributo ad attivare la buona pianta (mai cresciuta in maniera adulta in Italia) del Libero Pensiero, dando strumenti da usare per dibattere, polemizzare, confrontarsi, discutere, elaborare, anche litigare se è il caso. La caratteristica del Libero Pensiero consiste nel fatto che esso ruota intorno a un perno di sostegno laico, è rivolto ad un potenziale pubblico adulto, è un pensiero che, in quanto “libero”, non è identificato in una specifica ideologia, tantomeno in un partito, non è al servizio di un leader o di una fazione ma, soprattutto, non cerca mai alcun consenso al fine di costruire una ipotetica consorteria. Il libero pensatore è situato nel punto del segmento che si trova nella estremità opposta a quello delle dittature: non dice mai “dovete pensare come me”, “le cose sono come dico io” “chi mi ama mi segua” ecc, ecc., bensì dice “io propongo l’uso di strumenti in mio possesso grazie ai quali migliorare la possibilità di comprendere per capire…” Per capire che cosa? Qui sta il bello e anche la sua originalità: “per capire ciò che è importante capire, per aumentare la personale strumentazione e migliorare la capacità di navigazione nell’esistenza in maniera esponenziale, arrivando alla fine a elaborare una personale e autonoma idea e forma di pensiero che sarà tua, quindi solida e inattaccabile, di cui tu ne sarai l’interprete per l’esistenza (che è la tua); ti assumerai le responsabilità sostenendola in maniera ferma e leale; perché se la tradirai, avrai tradito te stesso. Qualunque cosa tu finisca per pensare, e qualunque sia la posizione politica o sociale che finirai per veicolare, andrà bene se sarà la tua e verrà presentata in maniera elaborata, ben argomentata, solidamente supportata. Ti assumerai la responsabilità individuale, sociale e legale dei tuoi pensieri e dei tuoi atti”.
Il post ha provocato una reazione esorbitante che in maniera estremamente veloce ha prodotto e partorito altri eventi, ha poi subìto un’accelerazione, è diventato un “caso politico” perché è stato gestito e cavalcato a fini politici da alcune persone. Dopo un iniziale giorno di incredibile isteria collettiva, ha subìto una successiva accelerazione che è ben presto sfociata anche in un contesto di violenza verbale. Ho ricevuto (oltre a insulti) diverse minacce di taglio diverso, addirittura persone che sostenevano la necessità di rivolgersi all’authority per far cancellare questo blog, deliranti farlocconi che pretendevano di essere pagati sostenendo che mi avrebbero denunciato richiedendo danni materiali. Una vera follia collettiva. Poi, all’improvviso, la vicenda ha cominciato ad assumere anche delle tinte fosche, compreso l’esercizio di calunnia e diffamazione. Superata l’iniziale sorpresa e ilarità, mi sono messo a guardare in maniera passiva da spettatore, poi sono andato a cercare dati, riscontri e informazioni, alla fine ne ho ricavato una mia idea generale che sintetizzo in questo post, comprese le risposte specifiche “tecniche” relative alla disposizioni di monsieur Hollande.
Penso che possa essere interessante aprire un succoso forum di commenti su questo evento che potrebbe, forse, rivelarsi utile per tutti.
Viene suddiviso in diversi punti.
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1). “La carica dei malfattori”.
Questo blog è attivo da tredici mesi. Ho vissuto una curiosa surreale esperienza; sono stato sponsor e sostenitore economico di individui che non conosco e ho dato vita a dibattiti, blog, siti, addirittura quotidiani on line. L’aspetto clamoroso consiste nel fatto che, tutto ciò, avveniva “a mia insaputa” (incredibile ma vero, questo è davvero un paese, diciamo così, curioso). Essendo a mia insaputa, io non lo sapevo. L’ho scoperto per un puro caso, una ventina di giorni fa. Ne ho scoperto uno, poi due, e sono arrivato a cinque. Va da sé che li ho contattati, ho chiesto ragguagli, obbligandoli a smettere. Cosa che hanno fatto. La storia pensavo che fosse finita lì. Ma il web è ampio. Costoro erano persone che, regolarmente, prendevano dei miei post per intero di diversa fattura (li rubavano) li firmavano loro e se li mettevano in bacheca su facebook, i più azzardati ci facevano addirittura dei blog con nutrita pubblicità a pagamento, i più esagerati ci hanno costruito addirittura dei sedicenti giornali on line per guadagnare qualche euruccio al giorno. In Italia, ho capito, questa attività è considerata Norma. Personalmente la considero un’attività da malfattori, prodotta da individui di scarsa tenuta intellettuale che basano la propria esistenza sul seguente principio “ma perché devo far fatica a pensare, creare e produrre se tanto c’è uno che lo fa per me e io in più riesco anche a guadagnarci sopra dei soldi che è l’unico valore dell’esistenza?”. Questi malfattori sono tutti dei berluscones, nel caso si propongano come individui di sinistra, possiamo aggiungere, sono berluscones a loro insaputa. Con il termine “berluscones” mi riferisco all’italiano che ha incorporato in maniera subliminare (consciamente o inconsciamente) un’idea del mondo basata sul primato del denaro, sull’egemonia della furbizia rispetto all’intelligenza, sulla negazione del concetto di merito e competenza tecnica, sulla spasmodica ricerca della visibilità nel nome di un principio narcisista, sull’esercizio di pratiche illegali, su comportamenti privi di etica e di morale perché ciò che conta è l’interesse personale su quello collettivo, e qualunque evento sociale, politico, esperienziale, è per lui irrilevante in quanto viene inserito in un frullatore auto-referenziale che esclude l’idea dell’applicazione di un bene comune: ciò che conta è il proprio esclusivo interesse personale. Tutto ciò è la spina dorsale del modello di Berlusconi, da cui berluscones. Può votare per qualsivoglia partito, essere di destra o di sinistra: è un’idea dell’esistenza. Il club dei malfattori appartiene a questa categoria. Sono loro che hanno scatenato il putiferio. Su facebook, per mia scelta, ho amici di stampo diverso, a differenza di altri che hanno la mentalità da ghetto e amano frequentarsi soltanto tra simili, perché non vivono di curiosità bensì di eco, la loro rassicurazione psicologica deriva dal fatto di parlare soltanto con chi la pensa come loro. Amano il ghetto mentale. Io lo detesto. Ho gli amici virtuali più diversi, ho, tanto per fare un esempio, tre prostitute e due monache dell’ordine delle clarisse; due aspiranti terroristi e tre funzionari dell’anti-terrorismo, probabili agenti sionisti e probabili terroristi palestinesi, disoccupati disperati e aristocratiche che vivono di rendita, ho anche come amico un emiro arabo che ha un fondo finanziario personale del valore di 250 miliardi di euro che è un tipo davvero simpatico, con il quale scambio alcune volte delle succose chiacchierate perché mi piace cercare di comprendere come ragiona una persona che è consapevole del proprio ruolo (dal mio punto di vista criminale) mentre, dal suo, è opposto, lui ritiene di appartenente alla razza eletta; ho amici comunisti stalinisti, nazisti, massoni, membri dell’opus dei. Di tutto. Quindi sulla mia home compaiono ogni giorno notizie ed eventi incrociati e trasversali. E così mi sono trovato davanti a questa surreale vicenda. Il club dei malfattori è finito nei guai. Ha postato come al solito il consueto materiale rubato firmandolo come proprio, normale consuetudine. I primi lanci venivano dall’estrema destra, sezione anarco-nazisti, ripresi subito da persone, invece, dell’area anarchico insurrezionali sta e movimentista di sinistra. Il che, mi ha fornito anche –controllando attraverso degli incroci- l’informazione che sono in contatto tra di loro, che considero interessante. Essendo tutti analfabeti di Politica, non sanno o non hanno capito che cosa sta accadendo in Italia e come si sono messe le cose e non si sono resi conto che in questo momento, in Europa, si vuole combattere una qualunque ipotesi politica riformista di sinistra, efficiente ed efficace, perchè mostra che è FALSO il Tina (There Is No Alternative) e che è possibile operare dentro il rigore, voluto dall’Unione Europea, applicando anche sistemi di equità sociale. Non solo. Monsieur Hollande, un normale borghese moderato, dotato di buon senso, privo –a differenza di Mario Monti- di relazioni con mitòmani onnipotenti della finanza oligarchica, che nel suo curriculum vitae ha però un carnet impeccabile, per la serie ”piccolo ma buono”, perché ha 30 anni di esperienza politica sul campo, perché è stato amministratore locale della cosa pubblica con onestà e successo, perché è abituato anche esistenzialmente a costruire sempre una catena di relazioni sul territorio, e che non fa una mossa (è molto prudente, nient’affatto sprovveduto) se prima non ha contattato tutte le parti in causa, nessuna esclusa, ebbene, un individuo del genere, in un teatro attuale europeo come quello di oggi, cioè nel pieno della Guerra Invisibile, diventa pericolosissimo, per la serie “un Che Guevara suo malgrado, un rivoluzionario a sua insaputa”. Il suo obiettivo è semplicemente e molto modestamente salvare la Francia, salvaguardare lo stato sociale, ed impedire che a un certo punto si debba temere l’ipotesi che costruiscano la ghigliottina nella piazza principale di Marsiglia, esattamente come avvenne in Italia nel 1951 quando De Gasperi, Togliatti, Nenni, Pertini, alcuni altri si rimboccarono le maniche, insieme per salvare l’Italia. E ci riuscirono. Nelle bacheche di alcuni malfattori della destra, quindi, vittime della loro demagogia populista, sono apparse subito delle contestazioni da parte dei destrorsi veri che hanno preteso le fonti. I malfattori hanno cominciato a balbettare. Alcuni sono scappati via cancellandosi, auto-bannandosi ed evaporando. Altri hanno confessato “io non c’entro niente, anche se ha la mia firma, il post non è mio”. Apriti cielo. Una certa Susanna ha accusato il malfattore di “essere una bufala”. I malfattori sono diventati matti, nelle loro bacheche si è scatenato un putiferio. Ma nessuno parlava di Hollande, a nessuno interessava la Politica. Ed è partita l’idea base della bufala, finchè non si sono rivolti a un tecnocrate della destra, una personcina che si è costruita un baracchino finto-poliziesco nel quale veicola discorsi autoritari di destra mascherati da arbitraggi super-partes, contando su quella che…potrei definire…..dabbenaggine di alcune persone che oggi voglio pensare possano addirittura essere in buona fede (il che vuol dire che stiamo davvero nei guai). Questa persona si chiama Paolo Attivissimo. All’inizio ha scritto subito qualche riga su una bufala della sinistra. Poi e passato ad un bel nutrito post in cui denunciava un giornalista professionista del quotidiano la Repubblica, Leonardo Coen, sostenendo che aveva pubblicato una bufala e dopo qualche ora ha cominciato a battere sul tasto che la Repubblica doveva intervenire in quanto giornale che produce bufale. Ormai, l’idea stessa di Hollande (e di tutto ciò che lo riguarda) non esisteva più. Ciò che contava era la “bufala di la Repubblica” ben più importante del sottoscritto. Dal suo sito, il mio post, traslato, è stato megafonato da questo signore Attivissimo e ha dilagato, recuperato in pieno dalla destra in funzione esclusivamente anit-la repubblica. Da cui ne discende
2). “Il caso Leonardo Coen”.
Non esiste nessun caso. Questa è una bufala inventata dalla destra tecnocrate della comunicazione ben rappresentata dal mascherato Paolo Attivissimo. Il suo attacco- denuncia contro Coen (accusato di aver rubato il mio post e di averlo sottoscritto firmandolo con il suo nome) è avvenuto un’ora dopo che il gotha della destra reazionaria (Berlusconi, Formigoni, Cicchitto, Alfano, Storace, Santanchè) era sceso in campo contro il quotidiano la Repubblica sostenendo che “il quotidiano scrive bufale” riferendosi qui alla denuncia contro Roberto Formigoni. E tutta la destra ha cominciato a cavalcare il consueto repertorio di marca berlusconiana: la persecuzione delle toghe rosse, l’attacco da parte della sinistra contro Berlusconi guidato dal quotidiano la Repubblica. In gran parte dei siti della destra è venuta fuori la notizia “come la Repubblica costruisce le bufale” e purtroppo ci sono caduti come pere cotte anche molte persone sedicenti di sinistra che non capiscono un granchè di politica e non sanno ciò che sta accadendo. Il mio post (peraltro banalotto e molto ma molto molto meno pesante di certi altri passati sotto silenzio) è diventato un’arma della destra reazionaria cavalcata dai malfattori e dagli ingenui per attaccare la Repubblica. Stiamo vivendo il momento più pericoloso, più delicato e più drammatico della storia nazionale dal 1946 a oggi, per ciò che riguarda l’informazione e il controllo dei sistemi mass-mediatici. Il Fatto Quotidiano e la Repubblica sono entrambi, in questi giorni, e lo saranno a lungo, oggetto di un attacco frontale da parte di Formigoni, di Marcello Dell’Utri, dell’opus dei e della destra reazionaria più retriva. Il deputato del pdl, on. Osvaldo Napoli, l’altro ieri, alla vigilia della commemorazione per l’assassinio del giudice Borsellino ha così dichiarato “lo dico a nome della direzione del partito, perché è bene che la gente sappia come stanno le cose, non è lo spread il problema dell’Italia, non è neppure il debito pubblico, non è il mercato del lavoro L’unico vero problema dell’Italia è Antonio Ingroia, è bene che la gente lo sappia”. Che cosa c’entrava Leonardo Coen e la Repubblica con il mio post? Nulla. In nessun caso, in nessun modo e per nessun motivo. Essendo però i nostri polli dei malfattori, ragionano come malfattori, e quindi hanno pensato “adesso denunciamo l’atto di pirateria di la Repubblica, così il Di Cori Modigliani ci salta sopra e lo cavalca perché può prendere dei bei soldoni da la Repubblica sottoscrivendo un’accusa di plagio professionale, la gente fa qualunque cosa per i soldi”. Mi dispiace per Attivissimo e per la destra reazionaria clerico-fascista di questo immondo paese di cretini. Con me sono capitati davvero male. Ho letto con molta attenzione l’articolo scritto da Leonardo Coen e denunciato dalla destra e da Attivissimo, con la lente di ingrandimento, anche in trasparenza e tra le righe. Premetto che Leonardo Coen non lo conosco personalmente, lo leggo ogni tanto e lo stimo professionalmente ritenendolo un bravo giornalista. Di conseguenza, ho ritenuto opportuno scrivere una lettera all’ufficio legale del quotidiano la Repubblica, di cui qui ripropongo l’estratto saliente: “…..in merito a una vicenda resa pubblica attraverso l’esposizione dei fatti sul sito personale del signor Paolo Attivissimo…….dopo una attenta lettura dell’articolo in questione, a firma Leonardo Coen, mi pregio dichiarare che non ho riscontrato affatto e in alcuna maniera nessun elemento che mi faccia ritenere di essere parte lesa e quindi qui dichiaro, assumendomi le mie responsabilità individuali e legali, che ritengo lo scritto del giornalista Leonardo Coen un’opera originale, frutto del suo ingegno, della sua interpretazione personale dei fatti, prodotto dal suo stile; di conseguenza, ci tengo a rimarcare che la mia persona, il mio post, e il mio blog sono stati artatamente e surrettiziamente manipolati e usati dal signor Attivissimo al fine di orchestrare, sua sponte, un attacco specioso contro la testata la Repubblica. Non ho mai incontrato il signor Attivissimo, non so chi sia, fino a pochi giorni fa ignoravo anche la sua esistenza. Non ha avuto da me alcuna delega a rappresentarmi e la sua accusa di plagio nei riguardi del giornalista Leonardo Coen è destituita di ogni fondamento. Avendo il signor Attivissimo scelto di rendere pubblica questa vicenda, sarà mia cura rendere pubblica questa mia lettera in un successivo post che pubblicherò sul mio blog, in modo tale da chiarire la mia posizione”.
E il non-caso finisce qui. Game over. Chiaro?
3). “Mi dai il link?”
Questo punto è brevissimo.
Io non mi occupo di informazione, altrimenti avrei un sito giornalistico.
Io mi occupo di in-formazione.
E’ molto diverso. Chi conosce la Teoria dei Mass Media negli specifici capitoli redatti da Marshall Mac Luhan a proposito dei “rapporti interconnessi tra informazione, in-formazione, deformazione” conosce la differenza.
Scrivo la roba più disparata e do notizie varie di varia natura. Raramente faccio l’internauta, perché le informazioni che uso provengono da fonte diretta, da persone che conosco nel mondo reale, e da bloggers indipendenti extra italiani con i quali sono collegato e ci scambiamo reciproche notizie. Penso che soltanto un vero allocco, oggi, possa pensare che “se non c’è in rete e non si trova su Google, e wikipedia non ne parla, allora non esiste”, dieci anni fa con ogni probabilità riteneva che se non ne parlava la televisione allora non esisteva. Esiste un mondo reale dove accadono cose reali e dove un tempo si produceva (per fortuna avviene ancora) merce reale. E’ la finanza oligarchico-tecnocratica che vuole far credere che è vero soltanto ciò che proviene dall’applicazione dei codici della finanza, così come “l’informazione è vera” soltanto se garantita dalla rete che ne diventa la certificazione. E’ una pericolosa idiozia. Tant’è vero che non troverete in tutto il web (segnalato da Google) un solo articolo su che cosa ha combinato –tanto per fare un esempio- Gheddafi a dicembre del 2010 e che ha decretato la sua condanna a morte.
4). “C’è gente che quando qualcuno gli indica la luna, si accapiglia farneticando a proposito della lunghezza, purezza o trasparenza dell’unghia del dito che la indica”.
Nessuno ha più parlato di Hollande. E’ ciò che vuole la destra, compresa la destra all’interno del PD, ma per fortuna, all’interno del PD (me lo auguro almeno) esiste ancora anche la sinistra e diverse persone per bene che ragionano. Ancora. Nessuno in Italia spiega come mai lo spread francese da 145 è sceso a 81 negli ultimi cinquanta giorni mentre quello italiano è salito da 380 a 480 e quello spagnolo da 430 a 570. Nessuno ha neppure sprecato due righe di commento sul fatto che Hollande è andato a Londra, ha fatto attendere il primo ministro per tre ore, l’ha snobbato, ed è andato dalla regina Elisabetta, dove ha chiarito che lui non si inchinava davanti ai re. Nessuno, evidentemente, è andato a vedere su you tube (oppure non gli ha dato valore) la conferenza stampa a Londra dopo il colloquio con David Cameron, in quella che è considerata dagli attenti semiologi statunitensi che si occupano di analizzare il linguaggio simbolico della classe politica come “a real uppercut”, cioè un sonoro diretto sferrato da un forte pugno. In data 22 giugno 2012, non appena ha saputo che i socialisti avevano anche la maggioranza parlamentare, Hollande ha lanciato subito il suo programma, comprensivo di leggi di equità sociale, di un immediato aumento del 2% del salario minimo (mi ero dimenticato di scriverlo nel post incriminato) con tagli non lineari bensì verticistici, l’aliquota del 75% sui redditi superiori al milione di euro e l’abolizione delle auto blu. Il giorno dopo, David Cameron ha dichiarato e ci ha tenuto a farlo visitando la borsa “Se la Francia è masochista ben venga per noi; qui, ai francesi ricchi che vogliono portare i loro capitali stendiamo il tappeto rosso”. In Italia nessuna reazione, non è stata, credo, pubblicata neppure la notizia. Una vera bomba politica. Cameron stava citando un suo aristocratico predecessore nel 1793 quando dava asilo all’intera aristocrazia francese in fuga dinanzi all’idea di finire ghigliottinata. Hollande si è infuriato. Grazie all’appoggio di Cameron –e della finanza conservatrice inglese in borsa- è partito l’attacco contro Hollande, massiccio e vigoroso. In Italia la notizia non è stata evidenziata. Ha cominciato ad attuare il suo programma ma ha capito subito che gli inglesi glielo stavano inceppando. Da abile stratega ha deciso di giocarsela con la Politica. Uno scontro diretto era perdente, a quest’ora lo spread francese sarebbe stato a 250. Ha tessuto la sua rete. Monti ha insistito con lui perché andasse all’Ecofin e si facessero vedere insieme per far credere che sono alleati, ma lui l’ha mandato a quel paese ed è volato a Londra. Cosa si siano detti lui, la regina Elisabetta e il governatore della Bank of England, io non lo so. Però so che cosa è accaduto tre ore dopo. E l’avevo raccontato nel post. In diretta televisiva in tutta la nazione, Hollande compare e si rifiuta di guardare in faccia Cameron. Un abile giornalista gli chiede “mi scusi, lei ha tentato di alzare l’aliquota del 75% sui grossi patrimoni un mese fa; il nostro premier ha fatto la dichiarazione che lei ricorda. Visto che sta qui, potrebbe dirci la sua opinione al riguardo?”. E Hollande ha detto testualmente “Adoro questo paese, l’Europa senza la Gran Bretagna non è pensabile. E’ impagabile e insostituibile il vostro senso dell’umorismo”. (ve lo traduco alla romana: “a cameron, nun ce fa ride”). Cameron è sbiancato. Ha ringraziato con aria da ebete e non ha detto nulla. Agli inglesi la cosa non è piaciuta. Non è che a loro non sia piaciuto Hollande. Anzi, questo è il bello. A loro non è piaciuto Cameron il quale tocca il fondo degli indici di gradimento. 36 ore dopo esplode in Inghilterra il caso sulla sicurezza e viene messo in mezzo la ministra degli interni britannica, che o si è già dimessa, o si dimetterà a breve, esponente dell’aristocrazia finanziaria inglese. Guarda caso, dopo questa esplosione dello scandalo sulla sicurezza inglese, magicamente si inceppa il meccanismo di flusso di capitali francesi in Inghilterra che negli ultimi quaranta giorni stava aumentando sempre di più. Tutto ciò non ha prodotto nei lettori del mio famigerato post nessuna reazione. Nulla. Così come non ha sollevato nessuna reazione il fatto che alcune specifiche categorie selezionate (tipo professori, ricercatori scientifici, ecc.) abbiano ottenuto la deroga per andare in pensione a 60 anni: sono settori professionali che (lo ha spiegato Hollande) in cui “c’è bisogno di facce fresche”, mentre in Italia ci hanno fatto credere che fosse fondamentale il contrario. Niente. Nessun commento, nessuna reazione. Neppure per i dati relativi rispetto al sussidio base di disoccupazione garantito. Nulla. Ma l’indignazione delirante prodotta, voluta e determinata dalla bufala dei malfattori e da quella del tecnocrate signor Attivissimo si è concentrata su un unico dato: il taglio al 100% delle auto blu. Perché avete scambiato il significante per il significato, evento della programmazione neuro-linguistica del cervello che si verifica (come ci ha abbondantemente spiegato Noam Chomski) quando viene sottratto il Senso e salta il rapporto nel flusso della comunicazione tra mittente e destinatario, provocando l’impossibilità di produrre dati oggettivi perchè la realtà viene falsificata, si creano eventi come quello che è accaduto: non è più l’emittente a stabilire il soggetto, bensì il destinatario; non conta più il Senso di un discorso ma soltanto quegli elementi che a me personalmente servono per alimentare e attivare un mio discorso personale, privo di Senso. Il significante quindi viene sostituito e alterato e scompare il Significato. Si produce quella che Chomski definisce “la comunicazione insensata, tale per cui, tutto diventa uguale a qualunque altra cosa”. Per voi, caduti nella trappola della destra anti-socialista e di una certa sinistra demagogica, è diventato fondamentale un unico concetto: il 100% delle auto blu.
5). “Le auto blu”
E’ davvero una vicenda comica, se non fosse penosa e tragica. Chiariamo subito un aspetto fondamentale: in Francia neppure esistono le auto blu. Ovvero, non esistono come le intendiamo noi. Se è per questo non esistono neppure in Gran Bretagna, Germania, Usa, ecc. Sono fenomeni presenti soltanto in nazioni medioevali come l’Arabia Saudita e compagnia bella. Il sindaco di Carcassonne va in ufficio in bicicletta, quello di Aix en Provence ci va col motorino, quello di La Boule con la sua privata Renault Megane. Ha la scorta quello di Marsiglia perché quella è una città violenta. Le cosiddette auto blu sono molto limitate e nessuno ne ha mai parlato in Francia. Mai. Neppure in campagna elettorale. Quindi, le auto blu, sono uno dei tantissimi piccoli aspetti della vita sociale francese che sono finite sotto la lente di ingrandimento del ministero dell’economia, insieme ad altre 16 voci interessantissime. Hanno fatto i conti che potrebbe essere comodo eliminarle e il nuovo capo del governo ha deciso di portare avanti il progetto così da lì ne ricavano dei soldi che spostano all’istruzione pubblica. Non ha avuto nessuna eco. Qualche tiepido mugugno per i pigri e la cosa finisce lì. Stanno lì decidendo, può essere che domani le aboliscono per sempre o le lasciano e tagliano invece non so che. Per voi è diventato un evento cosmico. Perché? Perchè a voi la Politica non interessa. Perché siete malati di livore e invidia sociale. Perché siete vittime della manipolazione della retorica e della demagogia e le auto blu sono diventate per voi il simbolo di ogni nequizia. Perché chiunque voglia ottenere dei consensi su facebook, sui loro post, come neo-partito, ecc., sostiene che le auto blu sono una vergogna, sperando poi di essere eletto per poterne avere due, una per la moglie e un’altra per l’amante. Tutto qui. Siete ossessionati dall’odio per la casta come se la casta esistesse. E’ una invenzione della vostra mente non più allenata al discorso della Politica. La casta è la somma di individui che salvaguardano una serie di loro privilegi. Il nemico sono quei specifici individui che in quelle specifiche professioni abusano in maniera arbitraria della loro funzione. Se un medico è onesto, bravo, diligente, geniale e guadagna 600 zilioni d’oro massiccio all’anno, io sono contento. Il problema è che in questo paese c’è gente che viene pagata zilioni e non produce alcun risultato utile per la collettività nel proprio campo specifico. La casta, quindi, altro non è che la somma dei malfattori, ovverossia coloro che producono un “male sociale” che “fanno male” il loro lavoro e godono di impunità che “fanno del male perché violano la Legge e sperano di farla franca”. Non ho ancora visto un commento su Hollande e i suoi rapporti con la sinistra italiana. Un commento sul come sta andando la vita sociale in Francia, oggi. Un commento elaborato sulle loro pensioni, sui loro salari. Sulle loro prospettive, sul fatto che aprono librerie indipendenti perché i libri, da loro, tirano; sul fatto che Hollande, l’ha detto chiaramente, si farà scannare piuttosto che ledere anche il benché minimo diritto conquistato dalle donne francesi, compreso il diritto alla maternità, sussidio a mamme single, aborto legale e via le monache dagli ospedali se fanno propaganda contro le leggi dello Stato (mi chiederanno il link…). La mia idea di post era quella di fornire un contributo – soprattutto a quelli di area PD - perché si parlasse, si elaborasse, per comprendere insieme e costruire un fronte libertario dei diritti civili e condurre una battaglia laica dentro la sinistra democratica. Spetta a tutta la sinistra fare tutto ciò che è possibile per richiamare il PD alle sue origini. Da cui ne discende l’ultimo brevissimo punto.
6). “La propaganda per Hollande”.
Sono stato accusato di fare propaganda per Hollande. E’ vero, la faccio.
Ho fatto anche propaganda per Alexis Tsipras, però nessuno ha fatto le pulci a quel post.
Ho fatto anche propaganda per Cristina Kirchner, applausi a gogò. Per forza, quello è un paese lontano di ballerini di tango e calciatori, è lontano 10.000 chilometri.
Ho fatto propaganda per Obama. Tutto ok, perché Romney fa schifo, tanto gli Usa sono un lontano impero.
Ma su Hollande mi dicono “tu stai facendo propaganda”.
E io rispondo “E’ vero, avete ragione, è proprio così”
Come ho fatto propaganda a Giorgio Squinzi quando ha attaccato Monti.
E ho smesso di fargliela e non glie la faccio più.
Seguiterò a fare la propaganda di Hollande fintantoché lui rimarrà l’unica personalità politica che sta combattendo in Europa e si sta battendo per la salvaguardia delle grandi conquiste ottenute negli ultimi 300 anni, dalla rivoluzione francese in poi.
Seguiterò a fare propaganda gratis, mea sponte, fino all’ultimo giorno della mia vita intellettuale attiva per tutti coloro che si battono per il socialismo liberale, per la causa libertaria dei popoli, per il progresso della società civile, senza retorica e senza demagogia. Anche se rimanessi da solo e fossi l’unico, seguiterei a farlo, parlando con la luna.
Se devo scegliere tra parlare con dei malfattori e parlare con i mulini a vento, sapete che vi dico: viva Don Chisciotte.
Se non altro, ha vissuto alla grande. E si è anche divertito.
I malfattori hanno tutti l’ulcera, è cosa nota.
Io no.
Questo è tutto ciò che avevo da dire.
Quante parole inutili. Costa troppo dire "OK, non ho controllato le mie fonti, mi dispiace"?
RispondiEliminaEvidentemente si'.
se non è ironico, è una battuta degna dei griffin. c'è del peter in te?
Elimina1) Tizio sente da Caio, un tizio al bar dietro l'angolo, che un politico socialista ha fatto cose mirabolanti;
Elimina2) Tizio pensa d'avere uno scoop in mano. Un politico socialista ha fatto cose mirabolanti! Tizio ne scrive per i propri lettori;
3) Sempronio legge quel che Tizio ha scritto e segnala che lui - Tizio - non ha fatto il proprio dovere, cioe' controllare che le affermazioni (sentite in un bar e proposte ai ripetute come fossero una scoperta sensazionale) fossero almeno VAGAMENTE attendibili. A Sempronio farebbe anche piacere, se i fatti descritti in quelle affermazioni fossero veri. Ma non lo sono.
4) Tizio riscrive quel che gia' aveva scritto, accusa Sempronio di essere un nemico dei socialisti. Quindi un fascista. La questione della verifica delle fonti viene ramazzata sotto il tappetino del bagno.
5) Meta' dei lettori di Tizio, tornando sull'articolo e trovandolo differente, va dal dottore per un check-up contro l'Alzheimer. L'altra meta' dei lettori di Tizio tiene d'occhio il suo articolo, in attesa di ulteriori silenziose riscritture.
6) Caio emerge e accusa Sempronio d'essere un fascista. Caio aveva letto di quei fatti mirabolanti sui gabinetti di un gabinetto pubblico, e aveva verificato che il politico socialista che pareva aver fatto cose mirabolanti esiste. Verifica delle fonti completata. E chi non e' d'accordo e' un fascista, dice.
7) Tranquillo, Sempronio ripete un paio di volte che, avendo gia' verificato che i 'fatti' presentati nelle affermazioni di Tizio non sono avvenuti, non sono i fatti, ma il comportamento di Tizio ad essere sotto esame. Poi scende sotto casa a mangiarsi una focaccia.
8) Tizio riscrive ancora una volta l'articolo, e anziche' ammettere d'aver fatto un errore e scrivere "OK, non ho controllato le mie fonti, mi dispiace", decide che riscrivere l'articolo da zero, trasformandolo in una lunga, soporifera, cospirazionista tirata in propria difesa.
9) Caio, che di ammettere i propri errori proprio non ha alcuna intenzione, accusa Sempronio di essere parte della "destra tecnocrate della comunicazione".
10) I lettori di sinistra si sentono vagamente presi per il deretano da Tizio e Caio, che hanno scritto di sogni come fossero fatti reali, e che propongono una visione del mondo manichea come quella di un noto politico di Arcore che tanto odiano: chi non e' con me e' un fascista (per loro)/ un comunista (per l'arcoriano).
ho capito di te non c'è del peter, ma il solito italiota che per non vedere la luna vuole indovinare la trama di una commedia che è solo nella sua testa
EliminaGrazie. Stewie, piuttosto. Riguardo alla luna, vedo che ti sei fermato a fissare il dito che la indica.
EliminaEcco, se mai la mia stima per Lei poteva dirsi totale, ora lo è anche di più.
RispondiEliminaNoto con simpatia che ha avuto modo di formarsi del tal Attivissimo l'opinione che ne ha.
Purtroppo il tale è parte di una "congrega" (non so darle altre definizioni) che risponde al nome di CICAP e che si arroga il diritto di "sentenziare" su tutto ciò che non è conforme al proprio credo. Spesso basando i propri ragionamenti su bugie spudorate.
(cfr. varie su http://www.luogocomune.net/site/modules/news/).
Ma come purtroppo succede in questo paese se lo dice .... allora è vero.
Con buona pace della propria capacità discriminatoria ;-)
Grazie per tutto ciò che scrive.
Anche se come Le ho detto altrove, non sono sempre d'accordo con Lei...
Ma per fortuna questo è ciò che ci distingue dagli automi.
Meccanici o biologici che siano.
Igor Biagini
bah... estendere i peccati di sto soggetto a tutto il gruppo di appartenenza... che cosa brutta
Eliminail cicap è una creatura di piero angela e altri degni divulgatori e studiosi. il buon vecchio piero, mi accorgo, nelle sue trasmissioni non fa che invocare maggiori investimenti in ricerca e sviluppo ecc... a fronte della macelleria in tal senso dei tecnocrati oligarchi. Non puoi mischiare persone che non conosci con certa feccia.
Se mi rispondi così, temo sia tu a non conoscere Angela & il CICAP...
EliminaMa ognuno ha diritto alle proprie opinioni (anche io) ;-)
In anni di letture "ognidove" ho maturato che gli "studiosi" e i "divulgatori" legati al CICAP spesso sono tutt'altro che degni, a partire da Angela, che ho amato appassionatamente (in senso figurato, ovviamente) negli anni della mia gioventù per poi cambiare radicalmente il mio giudizio nei suoi confronti negli anni della maturità.
Ma, come ho detto, è una mia opinione.
E viviamo (per ora) ancora in un paese libero.
Igor
saranno anche cattive persone... mi basta che non facciano parte delle truppe asservite della guerra invisibile
EliminaGrazie
RispondiEliminaSono completamente d'accordo, leggo sempre i Suoi articoli così appassionati di politica e desiderio di migliorare le cose di questo mondo estendendo le Sue notizie a chi legge.Articoli ricchi di argomenti e di memorie, connessioni importanti e molti segreti svelati che altrove non leggo.
RispondiEliminaEvidentemente sono articoli "pesanti" per quella parte retriva della nostra società che ci sta portando alla morte civile, sociale, psicologica,economica.
La esorto dal mio piccolo a continuare, pervicacemente come solo chi è convinto onestamente delle sue idee sa fare.
Tutta la mia stima, faccio da sempre un gran passaparola POSITIVISSIMO per il suo splendido Blog.
Bravo,
RispondiEliminaalla romana:
je l'hai cantate!
Ridicolo!!!
RispondiEliminaMa tutto questo blablabla risponde alla domanda: perchè hai inventato queste bugie?
RispondiEliminagrande sergio se non ci fossi bisognerebbe inventarti
RispondiEliminaio sono di sinistra ho 36 anni e non vado più a votare da 12 anni grazie per le cose sensate che scrivi sono 5 anni che non riesco ad ascoltare un tg televisivo e a leggere nessun quotidiano
GRAZIE DI ESISTERE
Seguo sempre con interesse i tuoi articoli . Sei una delle mento piu' brillanti che circolano nel web e mi trovo sempre d'accordo con quello scrivi. Mi chiedo: potrà mai cambiare niente in italia con quasta sinistra, con gente che non legge e si informa solo attravenrso la televisione? Comincio veramente a perdere la fiducia in questo paese.
RispondiEliminaIl est très vrai, mais ... pourquoi toutes ces balles?
RispondiEliminaEcco la notizia oer esempio dello scontro sulle tasse. Si trovano le fonti, cercatele.
RispondiEliminahttp://www.ft.com/cms/s/0/db5604fe-ca9a-11e1-89be-00144feabdc0.html#axzz21Cxs1z85
Effettivamente, neanche uno che spieghi perchè lo spread tra OAT (il BTP francese) e BUND (quello tedesco) è sceso...
RispondiEliminaMagari si inventeranno che e' solo per la stabilita' politica...
semplice il bund ormai ha un rendimento negativo(nel caso si compra in previsione di una riconversione al marco...speculazione contro l'euro con cui infatti il bund è inversamente correlato) i capitali fuggono da Spagna e Italia e dove possono andare per avere un tot di sicurezza e quantomeno non andare in perdita rimanendo nell'area euro(infatti il deprezzamento dell'euro significa anche che i capitali si stanno spostando verso altre aree e altre valute)? i francesi si avvantaggiano dei problemi spagnoli e italiani...Hollande in questo caso non ha responsabilità nè positive nè negative
EliminaQuello che hai detto è una puttanata: se vale il principio che il differenziale con il BUND viene visto come affidabilità di uno stato in area euro, ed è quello che dici tu, se il differenziale dei tassi francesi diminuisce è perchè il "rischio Francia" viene visto in ribasso. E punto.
EliminaSe poi non è vero il principio, non è vero er tutti, quindi anche Spagna e Italia.
Scegli.
caro anonimo...innanzitutto mi complimento per l'educazione, in secondo luogo ti invito a informarti un po' sul funzionamento dei mercati finanziari...i soldi che escono dall'italia tra moodys e dichiarazioni poco prudenti secondo te devono andare tutti sul bund o rimanere liquidi? O devono uscire tutti dall'Europa? Chiunque abbia almeno una base di economia e conosca almeno l'abc dei mercati finanziari sa che sono correlati e che il bund ha da diversi mesi un rendimento negativo se si considera anche il valore dell'inflazione...quindi chi ha soldi liquidi(dopo aver venduto titoli italiani e spagnoli considerati troppo rischiosi) dove li mette? in francia...paese il cui rischio non è diminuito ma risulta ampiamente accettabile rispetto a spagna e italia senza essere una perdita sicura di valore reale com'è adesso il bund. Puoi anche non credermi...il differenziale col bund viene visto come un indice di affidabilità dell'area euro ora...ma sconta anche le correlazioni tra altri stati. A proposito tu esperto che consideri "puttanate" le cose dette dagli altri puoi argomentarmi la tua risposta? E mi puoi spiegare secondo te perchè gli investitori che vendono stati traballanti dovrebbero accollarsi una perdita sicura comprando bund a prezzi non convenienti? E poi mi spieghi anche come sarebbe diminuito in così poco tempo e per ora fatti zero la rischiosità della francia? in atesa di una tua sollecita e si spera (ma non mi sembri il tipo) educata e documentata risposta ti porgo i miei + cordiali saluti e ti invito a leggere ogni tanto oltre a questo blog qualche sito specializzato e qualche manuale di economia!
Elimina[cit.: in francia...paese il cui rischio non è diminuito]
EliminaSpiegami perchè, se non è diminuito il rischio Francia, è dimunito il differenziale tra OAT e BUND, io non lo so.
semplice il bund(quello utilizzato come benchmark=metro di paragone) è l'obbligazione decennale emessa dallo stato tedesco, al momento ha un rendimento ampliamente sotto l'inflazione attesa(per darti l'idea il prezzo di un'obbligazione è calcolato su base 100 e sul mercato future mi risulta che l'ultimo prezzo del bund alle 22 di ieri fosse 145,69, mentre il rimborso per definizione deve essere 100. Il prezzo è salito per mesi e maggiori sono le turbolenze più sale il prezzo (si cerca di evitare il rischio) tuttavia se tu gestisci un fondo o i risparmi tuoi o di qualcuno e sei un professionista non ti sembra una grande trovata investire i tuoi soldi nella prospettiva non solo di non guadagnare ma di perdere in termini di valore reale del tuo investimento. Però ti trovi all'improvviso ad avere in mano la liquidità che ti viene dall'aver venduto italia e spagna a causa dei noti problemi e anche per il fatto che la composizione di molti fondi è vincolata per regolamento al rating e sono quindi OBBLIGATI a vendere a prescindere da quello che pensino loro su quel paese. Ma se l'investimento in bund tedeschi è palesemente una perdita e nell'ultimo anno ne hai cumulato un bel po' in portafoglio che fai? Compri titoli di stato che abbiano un profilo di rischio migliore di quelli che hai venduto e offrano un rendimento tale almeno da evitarti di andare sotto. Tu compri e il prezzo sale(il rendimento di un'obbligazione è calcolato utilizzando il prezzo di acquisto, che oscilla sul mercato, e l'interesse offerto) se sono in tanti(appunto una buona parte di quelli che hanno venduto italia e spagna) a comprare il prezzo sale e di conseguenza diminuisce il rendimento del titolo francese e lo spread col bund. Un investitore ragiona per ottimizzare un portafoglio e deve tenere in considerazione per ottenere performance decenti vari fattori e parametri oltre al semplice spread.
EliminaAllora lo spread con il BUND non può essere considerato "IL" parametro che misura l'affidabilità sul rischio paese, visto che in gioco ci sono altre variabili.
Eliminasi considera tale per convenzione...per semplificare le cose in realtà dal momento che è effettuato sul calcolo dei rendimenti e i rendimenti sono calcolati rapportando l'interesse al prezzo sul mercato del titolo possono risentire anche di variabili esterne che possono portare a comprare o vendere a prescindere dal rischio effettivo. Per esempio un'agenzia di rating esprime valutazioni sull'economia di un paese, constata situazioni di fatto e previsioni preesistenti e già note(e tra l'altro si può anche sbagliare di brutto come avvenuto per esempio con enron lehman e via dicendo)...prima e dopo il rilascio della notizia il rischio paese è identico, solo che moltissimi fondi magari hanno il vincolo di dover limitare o eliminare dal portafoglio titoli con rating inferiori a un certo livello, quindi capita che dopo la notizia vendano in blocco, abbassando il prezzo e aumentando di conseguenza il rendimento del titolo di uno stato e facendo alzare lo spread. però il rischio (a parte l'interesse che è salito a causa della notizia) non è cambiato. Poi per esempio un fondo obbligazionario ha diversi vincoli...può essere per esempio un obbligazionario europa che deve avere una determinata percentuale di governativi e un rating medio almeno a un certo livello e nello stesso tempo magari garantire un rendimento dignitoso per giustificare le commissioni in una situazione come questa la scelta si restringe...perchè i paesi con rating dignitoso sono sempre meno, quindi il rischio rimane invariato ma diminuisce lo spread.
EliminaUn paese che investe su ricerca, sviluppo, welfare ecc ecc è un paese che fa girare l'economia e aumentare i consumi. Per questo il mercato dei titoli Francesi diventa invitante.
EliminaSe un parametro misura l'affidabilità di un paese, la misura sempre, così come un termometro misura la temperatura, mica la sensazione di calore.
EliminaQuindi lo spread non è un parametro attendibile.
1) non ho pregiudizi nei confronti di Hollande ma con tutto l'ottimismo non ha avuto il tempo di fare niente...finora solo parole e le parole a chi investe interessano poco o niente, non si rischiano soldi sulle promesse
Elimina2)i mercati finaziari sono una realtà fluida e stiamo assistendo a un cambiamento epocale e a situazioni anomale...parlando di temperatura tutti sappiamo che l'acqua bolle a 90% se però l'acqua è salata aumenta la temperatura dell'ebollizione...la validità di un parametro è influenzata anche dal cambiamento delle condizioni. Senza contare che per esempio se aumenta lo spread perchè è aumentato il rendimento del titolo di un paese(perchè contemporaneamente al deprezzamento dei titoli è aumentato l'interesse che su questi versa lo stato) questo comporta una maggior spesa per interessi che nel medio lungo periodo in mancanza di misure per controbilanciarne l'effetto porta a ulteriori problemi di bilancio e a un ulteriore calo di affidabilità...è un circolo vizioso...
Vedi, a me non interessa se l'acqua bolle, ma misurare la temperatura dell'acqua.
EliminaInfatti, l'acqua bolle anche a temperatura ambiente, se viene diminuita la pressione. Quindi l'ebollizione non mi interessa proprio come fenomeno, ma solo la temperatura, che si può oggettivamente misurare.
A me interessa l'affidabilità di una nazione, che mi pare non si misuri con lo spread, visto che non è una misura oggettiva.
Semplice come bere un bicchiere d'acqua (non bollente).
P.S.: a me frega poco di Hollande...
bagaglino è stato molto chiaro. a lui interessa un solo parametro, la temperatura. come dire che segue solo una sola strada, quella dei mercati finanziari.
Eliminama ricchezza e valore, in primissima istanza, vengono generati solamente dal lavoro. ciò che in tutta europa si sta scientemente distruggendo.
hollande sta provando al contrario a rinvigolirlo.
velleità?
cose ancora sulla carta?
spunti insufficienti?
non ce ne frega un cazzo, la strada è quella. Regola numero Uno.
PS X SERGIO
pensavo giusto nei giorni scorsi di chiederti di aggiungermi ai contatti su facebook, se mi dici dove ti manderei i miei...
@_._ non si tratta di cosa interessa a me o a chiunque altro...si tratta semplicemente di non diffondere informazioni distorte e non attribuire ai mercati o a chiunque altro comportamenti e funzionamenti astratti. Quanto allo spread è stata fatta molta disinformazione(spesso in malafede) e nelle semplificazioni ognuno ha pensato di aver capito tutto conoscendo solo un'interpretazione parziale della realtà Ora cerco di metterla terra terra con un paragone idiota: lo spread è come un bubbone che appare sulla faccia di qualcuno, tutti pensano che sia acne e spesso lo è ma potrebbe anche essere varicella o la puntura di un insetto velenoso, per saperlo ci vogliono ulteriori informazioni e un'esperienza specifica per interpretarli...nel caso del bubbone l'esperienza ce l'ha un medico, nel caso dello spread ce l'ha uno che lavora nel settore. Tutti gli altri sparano a caso con approssimazione e magari dicono cazzate giornalisti per primi...quello che mi da fastidio è che in questo paese si considerano tutti grandi esperti di economia senza però esaminare a fondo il problema. per carità ci possono essere vari punti di vista e diversi modi di vedere le cose ma non possono prescindere dalla conoscenza dell'argomento. Se mi si dice che lo spread dei titoli francesi col bund è sceso esclusivamente a causa di Hollande(che non ho ancora strumenti per valutare ma che oggettivamente non ha avuto il tempo di fare niente di concreto) però è chiaro che si tratta o di ignoranza o di malafede. Se in futuro i conti francesi miglioreranno e lo spread diminuirà e rimarrà stabile in seguito a PROVVEDIMENTI REALI e non annunciati sarò pronta a riconoscere i meriti di Hollande...per ora si tratta di pippe mentali propagandistiche staccate dalla realtà! In ogni caso caro_._ tu mi attribuisci(senza peraltro conoscermi) l'interesse esclusivo per i mercati finanziari...il mio interesse invece è per la realtà e la verità dei fatti che non può prescindere dalla conoscenza del funzionamento dei mercati finanziari(che però fa comodo comunque citare a sproposito quando servono a fare propaganda) altrimenti non si arriva al cuore del problema e si è vittime e diffusori di disinformazione. E chi non è informato è un burattino manipolabile perchè senza una corretta informazione non si è in grado di valutare con la propria testa e avere una propria idea ma si è inevitabilmente soggetti alle idee altrui. ps la strada può essere quella non lo escludo...però crederci ciecamente in mancanza di fatti e riscontri è esattamente come credere alla verginità della madonna: UN ATTO DI FEDE che manda in pensione i neuroni!
Elimina@ bagaglio leggero
EliminaIo non ce l'ho con te. Dico semplicemente che lo spread non è il parametro per controllare l'affidabilità di una nazione.
Quanto meno non da solo.
Perchè, ritornando al paragone con l'acqua calda, mi dice solamente che sta bollendo, non mi dice in che condizioni. Magari è stata abbassata la pressione artatamente, e l'acqua bolle.
Basta con l'ossessione dello spread!
Sono contento di poter ritirare ciò che ti avrei attribuito (in verità molto poco, era giusto per agganciarmi)
Eliminasull'atto di fede lascia perdere. è il lavoro crea valore, non il mercato di titoli, derivati punto. in recessione/depressione come ora deve essere lo stato
a crearlo/incentivarlo con investimenti, andando ad agire sui punti di debolezza (nel nostro caso, efficienza della PA, trasporti/infrastrutture, ricerca e sviluppo, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico culturale e ambientale).
esplosione dei consumi, aumento della base del gettito, gli investitori stanno tranquilli che i debiti li ripaghiamo e ci scappa pure una diminuzione delle tasse.... è il pensiero keynesiano, messo al rogo come eretico da 3 decenni. (e si vedono le conseguenze). Quello stesso pensiero che salvò gli USA, mentre contemporaneamente hitler saliva al potere.
Quindi dico va bene fare la maestrina, ti siamo grati se ci fai sapere qualcosa in più. Spero solo che questo non celi aspirazioni di pensiero tecnocratico.
nessuna aspirazione di pensiero tecnocratico...è che io penso che la gente disinformata sia facilmente manipolabile...tutto qui chiaro e semplice. Da prima che iniziasse la crisi si è fatto bere all'opinione pubblica una marea di cazzate che non stanno nè in cielo nè in terra a scopo propagandistico. Tra queste cazzate c'è anche quella che l'economia reale(cioè il lavoro e tutti noi) sarebbe una cosa separata rispetto alla finanza di chi sfrutta i lavoratori. Le società si quotano in borsa e emettono obbligazioni(così come gli stati che li impiegano per opere pubbliche e stipendi e anche per i servizi ai cittadini) per finanziare investimenti reali cioè macchinari materie prime e stipendi, e i fondi pensione sono costituiti da obbligazioni e a volte azioni, e nella stessa maniera funzionano le assicurazioni. Non ha senso criminalizzare il mondo della finanza nella sua totalità e neanche i tanto odiati derivati...si sono stati usati veramente di merda e sarebbe il caso che si facessero controlli e si stabilissero regole però un derivato è per esempio anche un future sul cambio che permette a un'azienda che vende all'estero di coprirsi sul rischio cambio, o a una fabbrica di cioccolato di coprirsi in caso di aumento del costo delle materie prime. Fa comodo a una politica inetta e inefficiente trovare un nemico oscuro e senza nome...la finanza cattiva e non assumersi la responsabilità dei danni fatti negli anni(non mi risultano speculazioni malvagie contro la finlandia o la norvegia finora...chissà come mai...)così si continua come prima e si campa sulle nostre schiene. Quanto a keynes negli anni 30 negli USA(con una spesa pubblica ridicola e una tassazione vicina allo 0) era rivoluzionario e geniale...nell'Italia di oggi con una spesa pubblica fuori controllo e tasse che mediamente sono al 55% e per alcune imprese arrivano al 70% sarebbe puro suicidio...senza contare che negli anni del nome di keynes si è abusato...l'aumento della spesa nelle sue intenzioni doveva essere un intervento temporaneo e non strutturale come è stato in Italia per 60 anni...qui non si può + dragare nelle tasche dei contribuenti o aumentare una spesa che già di per se è indecente per il suo ammontare e per la sua distribuzione tra i soliti noti parassiti...si tratta finalmente di prendere le forbici e fare i tagli giusti alle varie clientele e privilegi...e per capire a cosa mi riferisco vi consiglio di informarvi per esempio sulla situazione siciliana...non abbiamo uno stato sociale che tuteli chi ha bisogno ma un mostro mangiasoldi che impoverisce tutti per far vivere nell'agio alle nostre spalle i soliti intoccabili e le loro consorterie!
EliminaPerciò raccontare bugie e storpiare fatti va bene se favorisce la tua parte politica? Ok questo spiega molto della situazione politica italiana
RispondiEliminaCaro Sergio (anch'io mi chiamo così :-) ). La seguo da un pò di tempo e mi piace il suo stile, soprattutto la sua logica (cosa che oggi devo cercare con il lanternino). Mi dispiace che da poco tempo abbia scoperto chi è Paolo Attivissimo. Le spiego. Tempo fa seguivo il blog di Attivissimo perché è un abile informatico che sa risolvere diversi problemi tipo virus, malware, bufale via mail ecc ecc. Però dopo ha cominciato a fare il mitomane e il tuttologo, roba che io detesto. Lui sa tutto e gli altri sono o cretini o in malafede. Una volta ho avuto una violenta discussione con lui e naturalmente prima mi ha screditato e dopo mi ha bannato. Non voglio neanche riferire su cosa ho discusso perché ogggi sono forse più maturo e mi viene anche da ridere. Però questo lo dico: è un personaggio pericoloso, ipocrita, critica sempre la stampa italiana (bè qui non posso dargli torto ma non mi piace il suo tono) ma lui sta in Svizzera (lo sapeva?), dice che fa il traduttore di brevetti industriali (sa perfettamente l'inglese), ma poi è sempre attaccato ad internet e non solo, ha sempre tempo per fare mille conferenze (esagero ok). Allora concludo dicendo che lui è una persona perfetta per difendere i tecnocrati europei.
RispondiEliminaMi dispiace averla annoiata.
Continui così, non sarà solo .... ci sono almeno che la leggo .... se non altro perché ho lo stesso suo nome eheheh.
Saluti.
Ciao Sergio, anzitutto voglio dirti che ti stimo molto. Sei un vero signore. Un passaggio del tuo articolo ha assorbito la mia curiosità. Cosa ha combinato Gheddafi nel 2010?
RispondiEliminaAveva minacciato "l'immediata cessazione di tutte le attività commerciali britanniche con la Libia, una diminuzione dei rapporti politici e dimostrazioni contro strutture britanniche"? O voleva creare un esercito comune africano?
Ti prego di rispondermi, se ne hai voglia.
Lorenzo Coppola
Voleva creare una Banca Centrale africana.
Eliminala Libia ci metteva i soldi.
Non solo voleva creare una banca, aveva finanziato un satellite "Africano" e voleva creare il Fondo Monetario Africano e avevano proibito ai paesi occidentali di far parte del suddetto fondo. Inoltre la nascente Banca Centrale Africana avrebbe stampato una moneta tutta del continente, questo forse ha fatto preoccupare tutti, in particolare la Francia.
Eliminahttp://bellaciaogrecia.wordpress.com/2011/04/26/perche-l%E2%80%99-occidente-vuole-la-caduta-di-gheddafi-di-jean-paul-pougala/
Sento un rumore di unghie sui vetri ma non capisco da dove arriva....
RispondiEliminaPremettendo che :
RispondiElimina- se il primo ministro francese Hollande riuscirà nel suo intento (dichiarato e non ancora realizzato...) io sarò solo invidioso che in Italia non si possa avere un Hollande tutto per noi
- personalmente mi ritengo agnostico da ogni preconcetto e pregiudizio verso Attivissimo (di cui stimo alcune iniziative), Repubblica e il Fatto (di cui stimo alcune iniziative editoriali)
- premettendo che non conoscevo ne il suo Blog ne tantonemo il Blog di Coen
io nella sua faraonica risposta non ho trovato nemmeno un motivo in più per accrescere la stima nei suoi confronti.
i fatti:
Lei ha scritto un post in cui ha dichiarato delle cose FALSE (quantomeno nei tempi) e dai toni a me non è parso un post atto a creare una discussione, era ricco di dati, numeri, e non concetti o promesse.
Lei dichiara con enfasi di essere un giornalista dal 1979 ma come mi ha gentilmente segnalato, rispondendo ad un mio precedente intervento, non lo è più dal 2002.
Lei dichiara che si avvale di fonti dirette, di amici, conoscenti per ottenere informazioni e che non può fornire prova di questi informatori (non mi pare ci abbia fornito dei dettagli segreti). Se le cose che lei asserisce sono vere dovremmo averne prova da un banalissimo quotidiano economico (secondo me anche italiano....).Qui non si tratta di internet o non internet, di grazia, sono provvedimenti di un governo francese che riguardano la collettività, non segreti di stato.
Lei continua a dichiarare il falso quando dice che Coen non ha copiato il suo post (lo ha copiato eccome e talmente bene che quando qualcuno ha fatto notare la cosa lo stesso Coen ha cambiato per ben due volte lo stesso post (ma dove mai si è visto che un post viene modificato alla velocità della luce da un giornalista?).
Quindi se lo copia Coen che le sta simpatico e che lei stima va tutto bene, se lo copia qualcuno che le sta antipatico scrive immediatamente per far cancellare?
(Per inciso io dico che se qualcuno cita un testo scritto da altri dovrebbe avere prima il permesso dell'autore e comunque l'educazione di riportarne la fonte originale).
La storia delle auto blu non la commento, mi fa sorridere, ci sono, le vendono, non ci sono, è un esempio.....vabbè
Le riconosco una gran cultura, una capacità dialettica decisamente sopra la media e mi riservo di approfondire le letture del suo blog anche in futuro ma per quanto riguarda questa vicenda a me pare una gran bufalata che sta esattamente sullo stesso piano delle porcate italiche che lei stesso denuncia costantemente (a ragione intendiamoci).
che delusione...e io che pensavo che fosse una strategia per insegnare finalmente ai pecoroni a pensare con la propria testa invece che seguire il pifferaio magico di turno...dal suo blog mi ero fatta di lei un'idea migliore di quella che ho dopo aver letto questo ultimo post! In fondo anche lei si è comportato da pifferaio magico spacciando ipotesi e idee per fatti accertati per fare propaganda ingannando + ingenui e idealisti degli internauti questa è la sostanza malgrado le infinite parole e l'arrampicarsi sugli specchi. Mi sembrava un blog ben scritto e intellettualmente onesto anche se c'era molto che non condividevo...ho cambiato completamente idea! Stupisce che uno stato democratico non dia nessuna comunicazione di provvedimenti reali (sopratutto se così impattanti e meritevoli e idonei ad aumentare il consenso in gran parte dell'elettorato) che conosce invece un blogger propagandista di un altro paese...
RispondiEliminagrazie tante sono uno studente di economia quasi laureato!ho tanti amici che son andati a lavorare in Francia e mi segnalano che almeno li si percepisce un cambiamento!purtroppo è molto difficile spiegare all'italiano medio che il clerico-fascismo da noi non morirà mai...
RispondiEliminaun saluto e continui a scrivere della verità che non fa mai male
uuuuu ma quanta gente contro che e' apparsa oggi, occhio che il karma non perdona...
RispondiElimina"Le riconosco una gran cultura, una capacità dialettica decisamente sopra la media"
RispondiEliminaIo riconosco al Di Cori Modigliani solo l'incapacità di andare a capo :asd:
sergio di cori (insomma quello/i che scrive/ono) ti/vi seguo ogni tanto ma ogni giorno che passa peggiori/ate
RispondiEliminabello/i state diventando comici, moderate un poco i toni,
va bene la fantasia ma qui se continuate così va a finire che vi esaltate troppo e ci crederete anche voi stessi nelle cavolate che scrivete
e allora?
RispondiEliminadoveva rispondere a delle domande molto semplici:
1. perché si è inventato notizie fittizie?
2. perché ha omesso dei link a tali notizie se per lei erano vere?
3. perché tutta questa arrampicata negli specchi?
non ha risposto e quindi da utente delusa decido di non venire più qui neanche per sbaglio.
Lei ha scritto cose false spacciandole per vere e ha detto anche di essere un giornalista quando poi ha ammesso di non aver più la tessera da 10 anni.
non sono un'operatrice ecologica e quindi non mi interesso di pattume né lo raccolgo né lo trasporto in discarica.
Il suo sito è pattume allo stato puro e quindi lascio ad altri il compito di utilizzare e trarre beneficio dall'immondizia.
le auguro di occuparsi di fiabe e favole e lasciar perdere la realtà e la cronaca giornalistica.
le consiglio di scrivere romanzi forse è un campo in cui potrebbe eccellere.
buona fortuna
nb: sconsiglierò questo sito ad amici, parenti, amiche e tutti quelli che conosco.
secondo me non doveva scrivere alcun articolo di arrampicata sugli specchi. doveva solo scusarsi.
non lo ha fatto peggio per lei.
a mai più rileggerla.
buona serata
Non conosci Coen,ma vedo che siete uguali nel non voler riconoscere di aver sbagliato.
RispondiEliminaO magari,con tutto quelle parole che hai scrito credi di mischiare le carte e convincere qualche cervello debole che la bufala dei provvedimenti ATTUATI da Hollande era uno stimolo culturale?
Guarda che il migliore servizio alla destra reazionaria ,in questo caso,lo hai fatto tu,Altisimo è quello che è,ma se tu non scrivevi quelle BALLE COLOSSALI ,tutto questo polverone non si sarebbe alzato.
Quindi un pochino di umilta' e ammetti di aver sbagliato pubblicando notizie non vere.
Non ci vuole molto.
O è troppo ,per te,ammettere di avere sbagliato?
"ho anche come amico un emiro arabo che ha un fondo finanziario personale del valore di 250 miliardi di euro che è un tipo davvero simpatico"
RispondiEliminaMa questa è tua o te l'ha suggerita il Paperon de Paperoni?
Praticamente conosci l'uomo piu' ricco della Terra, e quello ti si caga pure.
Sei un mito.
in effetti sembrerebbe una sparata un po' grossa
Eliminawarren Buffet ha un patrimonio stimato di 47 mld di dollari e la sua BH muovo cifre in proporzione...
Quando mi hanno girato il post "i perduranti falsi di stato.." l'ho subito girato agli amici, senza neanche finire di leggerlo... Ho precisato che era interessante, ma da prendersi con il beneficio d'inventario. Sono di sinistra. E mi piace tanto leggere cose di sinistra. Condivido l'ídea che il rigore di bilancio si possa perseguire con politiche di sinistra: tasse sui grandi patrimoni, sui redditi milionari, tagli agli sprechi, ai privilegi, alle posizioni di rendita, per una spinta al miglior funzionamento dello stato, a vantaggio del welfare, a promozione della cultura.
RispondiEliminaMi é piaciuta l'idea che non é tutto finito, che in fondo al braciere c'é ancora un tizzone che arde...
Auguri. A noi. A tutti quelli che ci credono ancora.
Premessa: sono venuto a conoscenza del Suo blog attraverso i "rumors" apparsi nel web, sono passato per il Suo blog, ho letto l'articolo in questione e questa Sua risposta collettiva, e per completare il quadro complessivo mi sono letto anche il blog di Attivissimo (che ammetto non mi era nuovo, mi tornò utile tempo addietro per comprare un portatile senza la licenza Windows, e questo è quanto).
RispondiEliminaAnzitutto, Lei dice di proporre "l’uso di strumenti in mio possesso grazie ai quali migliorare la possibilità di comprendere per capire". Quali strumenti? Non fornisce alcun riscontro, leggasi LINK, a quello che dice. È la sua parola, senza alcun supporto di fonti reali.
E per favore, non utilizzi scuse infantili: vuole davvero che crediamo che nessuna delle informazioni da lei citate non sia presente nel web? Vuole dirci che, di tutte quelle miracolose riforme realizzate da Hollande, nessuno ne ha parlato o elogiato l'operato, sia su carta stampata che sul web? Che tutto è stato taciuto perchè si sa, i politici quando lavorano bene non colgono mai l'occasione per mettersi in mostra?
E non dica che l'onere della prova spetta ai lettori: altrimenti ogni furbone potrebbe scrivere idiozie non documentate, lasciando agli altri la tediosa operazione di confutare quanto detto.
Proseguiamo: dare del tecnocrate di destra o clerico-fascista ad Attivissimo o a chi la pensa come lui Le pare forse professionale? Ha per caso letto il post specifico di Attivissimo? Lui, a differenza sua, non l'ha bollata con tali epiteti, ha semplicemente espresso le sue ragioni secondo le quali il suo articolo non è veritiero.
Complimenti per la reazione.
Veniamo alle Le Auto Blu: qui veramente non so cosa pensare... come detto all'inizio, Lei propone "l’uso di strumenti in mio possesso grazie ai quali migliorare la possibilità di comprendere per capire".
E dunque cosa fa? Prima crea un articolo dove dice che il 100% di auto blu sono state abolite e messe all'asta e poi, in questo articolo, dice che comunque sono "molto limitate" e che può essere che domani le aboliscono per sempre o le lasciano e tagliano invece non so che.
Ma sono state vendute o no?
Ma a parte quello, perchè non ha spiegato fin da subito che le auto blu francesi non sono lontanamente paragonabili a quelle circolanti in Italia?
Cioè, se uno sfoglia il suo articolo e legge che "Il 100% di auto blu francesi sono state abolite e messe all'asta", senza sapere che in verità sono molto limitate, è ovvio che assimili la diffusione delle auto blu francesi a quelle italiane, e quindi rimanga notevolmente stupito dall'operato di Hollande, salvo poi venire a conoscenza che in realtà sono in uso molto più contenuto.
È questo il Suo modo di fornire strumenti in Suo possesso grazie ai quali migliorare la possibilità di comprendere per capire" ? Dare informazioni parziali (e inesatte anche dato che, da come ha fatto capire, non è nemmeno vero che sono già state vendute) per ingrandire volutamente l'operato di una persona ??
Complimenti di nuovo.
Veniamo all'articolo di Cohen. Lei dice che ritengo lo scritto del giornalista Leonardo Coen un’opera originale [...]: ma Lei è a conoscenza del fatto che tale articolo è stato modificato per la seconda volta, al momento in cui io Le sto scrivendo?
Ha per caso letto l'articolo originale?
Per quanto possa detestare Attivissimo lui, con molta lungimiranza e conoscendo la faccia tosta dell'italiano medio, ha salvato una schermata dell'articolo originale. È disponibile nel suo sito, vada a consultarla e poi mi dica se Le appare ancora così originale.
Detto ciò nessuno, compreso Attivissimo, ha mai avuto come scopo quello di aizzare Lei contro una battaglia legale per plagio nei confronti di Cohen. Questo è quello che Lei vuole pensare.
[continua]
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EliminaMa l'articolo di Attivissimo è facile da capire, non si perde in giri di parole e non ha scritto papiri immensi per far valere le sue ragioni. Quello che ha detto è molto semplice: Cohen ha copiato ed incollato un per filo e per segno un articolo non proprio, senza citare la fonte nè tantomeno accertarsi della veridicità dell'originale.
Il tutto corredato dalla schermata dell'articolo di Cohen come apparse in origine, punto.
Poi se Lei vuole fargli accusa per plagio, quelli sono fatti suoi, ma non dica che Attivissimo l'ha aizzata a farlo, dato che come ha detto Lei, non vi conoscete nè vi siete parlati.
Ad ogni modo, complimenti per la serietà professionale.
Si leggono commenti che non entrano in merito e sorvolano, pretestuosi, puntando su accuse senza fondamento.
RispondiEliminaMa sapete leggere? Leggere le righe una dopo l'altra, fino al punto e riflettere sul senso che esprimono? Ah forse è troppo faticoso....
Molti credono di "leggere", in realtà non leggono. Saltano frasi e capoversi e vanno alle conclusioni volute
Ammetterai che trovare i punti nelle frasi del Di Cori Modigliani e' cosa ardua... (;@)
EliminaIn ogni caso illuminami e fammi capire, argomenta tu e dimmi :
Quali sono le accuse senza fondamento ?
Che senso esprimono le argomentazioni ?
Quali sono le conclusioni volute?
Mi hai battuto sul tempo ;)
EliminaDifatti denoto una grande parlantina, moooolta parlantina a dire il vero, un gran rimescolamento di parole che cela zero sostanza.
E non mi pare difficile da comprendere che vogliamo risposte chiare e concise a poche domande, e magari non offensive verso le altre persone :)
Attivissimo, in un ottavo di quanto ha scritto il Di Cori Modigliani, è riuscito a spiegare perchè tale articolo non è veritiero: che ci vuole a smentirlo in poche righe, se si è dalla parte del giusto?
Coda di paglia, questa è la ragione :)
hehehe
RispondiEliminaquesto blog vi da proprio sui nervi.....
di nuovo vi ricordo il karma, quello davvero non perdona, nemmeno chi non lo conosce o fa finta di non conoscerlo.
quanto livore... evidentemente Sergio DCModigliani ha toccato delle corde emotive sensibili... dai andate avanti così... più interventi scrivete e più vi scoprite....
RispondiEliminaCaro Sergio
RispondiEliminada quando ho scoperto il tuo blog lo seguo assiduamente e mi trovo quasi sempre d'accordo con le tue valutazioni.
Ho sottoposto alcuni tuoi interventi a persone che fanno politica da molti anni e il loro dissenso mi ha fornito rassicurazioni sulla validità delle tue argomentazioni. Non che ne avessi bisogno, ma sono una prova in più.
Riguardo a questo post lo condivido interamente, a parte il passaggio in cui tu dici che spetta a tutta la sinistra libertaria ricbiamare il PD alle sue origini.
Qui secondo me pecchi di ingenuità.
Nel PD sono state da tempo compiute delle scelte che lo hanno definitivamente portato a essere la quarta destra del paese, dopo quella eversivo-berlusconiana, la clerico-fascista e quella di stampo leghista.
Non tornerà mai indietro, meno che mai per l'intervento di persone che ritiene del tutto prive di qualsiasi attendibilità politica, e che oltretutto odia a morte, dato che si trova alla sua sinistra. Piuttosto è disposto ad andare alla propria distruzione, stante la decisione della propria leadership decotta ma inamovibile, oltreché dalle mille facce, nella sicurezza di potersi riciclare per l'ennesima volta con un semplice cambio di sigla.
Forse proprio in questo avere tante destre e nessuna vera sinistra o forza rivolta a un concreto avanzamento sociale sta il male, la peculiarità, l'assurdità e la condanna a morte di questo paese.
Egregio Autore Di Questo Articolo:
RispondiEliminaIo non mi occupo di informazione, altrimenti avrei un sito giornalistico.
Io mi occupo di in-formazione.
Forse è per questo che scrive come un in-competente :-)
Iniziando a leggere questo post speravo di trovare un minimo di spiegazione/giustificazione per le c-azzate e stu-pidaggini scritte nell'articolo precedente.
Sono stato troppo ottimista, o forse otti-mista.
Purtroppo sono una di quelle persone che crede solo alle fonti dirette. Comunque i fatti hanno la testa dura, tutte le persone che conosco in Francia mi sapranno dire fra due anni quante di queste stron-zate sono vere. Probabilmente nessuna, o come dice qualcun altro il 10%.
Peccato che esistano così tante persone che credono alle bufale e le inoltrano senza controllare.
Qui si toccano vette di comicità assurde.
RispondiEliminasignor Sergio.
RispondiEliminaDato che lei NON E' un giornalista, come ha ribadito, è tenuto a segnalare le sue fonti.
Se fosse un giornalista, allora potrebbe nascondersi dietro il diritto di non citarle, ma dato che non lo è...
Purtroppo questo penoso scivolone di DiCoriModigliani induce a pensare che anche su questo sito, come su altri della cosiddetta informazione alternativa, arrivino le veline dello SDECE (tanto per non fare nomi), che in tema di disinformazione ha una certa tradizione di botta e risposta con i nostri servizi...
RispondiEliminaQuanto a Hollande, checché dica di pensarne il DiCori, è pur sempre il presidente di una potenza ex-coloniale.
Da lui non potrà venire mai nulla di buono all'Italia.
Ma DiCoriModigliani, che forse ha frequentato l'Hyperion, la pensa diversamente...
Caro signor DiCoriModigliani
RispondiEliminaconcordo che, come spesso accade in Italia, il suo post "incriminato" sia poi stato preso come un pretesto per attaccarla personalmente e magari far chiudere lei e altri voci libere del web.
Però dopo tanti discorsi, siccome a me di gettare merda su di lei o su chiunque altro non interessa, di segnare un punto per la destra o la sinistra nemmeno, ancora non ho capito se Hollande ha veramente realizzato le cose che lei ha scritto.
Vorrei solo 2 cose.
1) conoscere la realtà oggettiva di quanto sta accadendo in Francia
2) capire se posso ancora considerare affidabile il suo blog come ho sempre fatto in precedenza
Tutto il resto personalmente non mi tocca
La ringrazio anticipatamente se troverà il tempo di rispondermi
Le risposte che lei sta cercando sono già a disposizione dell'intera collettività.
EliminaDiffusione del libero pensiero? Ma come può essere libero il pensiero se la mente di chi pensa è obnubilata dai preconcetti?
RispondiEliminaNon v'è libertà nello schierarsi da una parte o dall'altra. Si perde obbiettività e si rimane intrappolati nel mainstream di cui si fa parte.
Il post da Lei scritto ne è la dimostrazione. Una filippica immensa (inutile) su chi è buono e chi cattivo, chi è di destra e chi di sinistra, chi attacca e chi difende. E tutto per cosa? Per difendere una stupidaggine inventata di sana pianta anziché rettificare e scusarsi con i lettori?
Mi rammarico di scriverlo per l'intelletto acuto che dimostra di avere e che, purtroppo, usa a senso unico.
Lei non è un libero pensatore. E' un opinionista schierato.
Uno dei tanti.
Caro Blogger, le scrivo perche' sono rimasto un po' sorpreso leggendo questo post. Mi limito al punto 3, in cui lei sostanzialmente afferma che e' da allocchi aspettarsi che lei citi le sue fonti; le chiedo, in base a cosa dovremmo credere ad una affermazione senza fonti? Concordo sul fatto che non necessariamente le fonti debbano essere disponibili su internet, tuttavia trovo il suo convincimento davvero difficile da difendere con argomentazioni logiche. Se le fonti non sono verificabili chiunque potrebbe affermare qualunque cosa. Apprezzo il suo sforzo a rendere la sua opnione su questo punto 'digeribile', ma ahimé i suoi distinguo e le sue delucidazioni non fanno altro che procrastinare il momento verita': un fatto si di-mostra, un'opinione no. E' sempre bene distinguere le due cose. Buon lavoro. DSN
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