"Il MoVimento 5 Stelle vuole abbattere ogni barriera tra cittadino e politico, tra eletto e elettore. Il "Non Statuto" lo spiega nell'articolo 4. "Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi". Nel MoVimento c'è un solo e unico riferimento: il cittadino. Nessuno sopra di lui, nessuno sotto di lui".
Beppe Grillo, 23 Giugno 2011.
di Sergio Di Cori Modigliani
Quella che, nella mia mente ingenua, avrebbe dovuto essere una complessa operazione politica del movimento cinque stelle, di cui ne avevo individuato i tratti vincenti, si è invece immediatamente trasformata nella consueta kermesse italiana, da tutti usata per scannarsi, azzuffarsi, annebbiare la mente dei cittadini e farci ricordare ancora una volta che la strada verso una "società normale" è davvero lunga, ma molto lunga e tutta da percorrere.
Finisce sempre in una squallida operetta tra guelfi e ghibellini.
Cercherò con questo post di dare un mio contributo personale alla riflessione e discussione collettiva, sperando che nel frattempo i partecipanti dell'una e dell'altra sponda abbandonino le posizioni classiche della tifoseria, del calcolo dei rapporti di forza, dell'utilizzo di una scelta importante del movimento cinque stelle per altri fini, più o meno oscuri.
Se c'è qualcuno che non vuole sorbirsi l'argomentazione, l'elaborazione e l'analisi, e vorrebbe sapere subito in maniera ultra sintetica come la penso, lo accontento subito.
Iniziamo, dunque, dalla fine del post.
"Nigel Farage è impresentabile, l'individuo è inguardabile e infrequentabile.
Ma l'accordo con Nigel Farage, in questa fase, va sostenuto, a condizione che.....".
Sembrerebbe una contraddizione, ma non lo è affatto.
Si tratta, piuttosto, di un evento paradossale, ma l'ossimoro, si sa, in Italia è diventato norma.
Sono stati commessi diversi errori nel presentare questa prospettiva, a mio avviso, da parte di tutti, i quali ormai sono partiti verso una loro tangente individuale e quindi ciascuno insiste nel proseguire nell'errore, aumentando nella cittadinanza sgomento, confusione e disorientamento.
Della questione ne ero stato informato personalmente da Gianroberto Casaleggio, nel suo ufficio a Milano, qualche giorno fa, nel corso di una conversazione, e il suo modo di presentarmi la questione (così pensavo sarebbe stata poi comunicata anche a tutti) era stata piuttosto convincente e io l'avevo trovata, lì per lì, realistica e vincente pur nei suoi aspetti raccapriccianti. In Europa aveva detto Casaleggio, funziona in maniera diversa che in Italia dove alla Camera può avere peso anche un deputato da solo, per conto suo. In Europa non è così. Se non fai parte di un gruppo forte, non potrai fare nulla, non avrai accesso alle presidenze di commissione, non avrai diritto a parlare, a intervenire. Noi abbiamo bisogno di allearci con qualcuno molto forte in modo tale da poter essere sicuri che la nostra presenza a Bruxelles sarà efficace ed efficiente. Si tratta di un accordo tattico, non strategico. E' arrivato il momento di fare dei compromessi necessari, adulti, per far valere le nostre ragioni, basta che a noi venga data garanzia specifica che la nostra autonomia e indipendenza verrà rispettata e salvaguardata.
Fine della conversazione.
Messa così, la questione poteva anche avere una sua nobile valenza.
Così pensavo sarebbe avvenuto.
Immaginavo che le stesse identiche parole sarebbero state usate per emettere un comunicato stampa della durata di sei righe nelle quali Casaleggio annunciava la scelta effettuata, comunicando che Grillo sarebbe andato a Bruxelles a incontrare questo signore inglese, magari aggiungendoci con la sua consueta verve una nota di memoria storica che qui condivido con voi tutti.
Mentre ascoltavo le parole di Casaleggio, nella mia mente, sono scattate delle sinapsi per assonanza e nelle mie orecchie è risuonata la voce antica di mio nonno Pacifico, quando mi aveva raccontato la tragedia che aveva vissuto nel 1938 quando (lui era allora comunista) seppe di un evento inconcepibile, inaccettabile, impensabile, ma che -a conti fatti- determinò gli esiti della seconda guerra mondiale e consentì di sconfiggere Adolf Hitler.
"Fu una benefica tragedia. Una tragedia incommensurabile, ma fu benedetta e salvò l'Europa".
Così, mio nonno Pacifico.
Correva l'anno 1938.
Francia e Inghilterra assistevano con accecante miopia auto-distruttiva al dilagare prepotente della potenza germanica in Europa. Hitler si era annesso l'Austria e si era mangiato la Cecoslovacchia in un boccone secco. Francesi e inglesi siglarono un tacito accordo con il Terzo Reich -alleanza di un cinismo aberrante, oltre che perdente- (esattamente uguale a quella che la City di Londra, la Francia e i diversi governi italiani hanno chiuso con la Merkel) pensando, oltre che sperando, di rabbonire il Fuehrer spingendolo verso l'est, con l'augurio che si prendesse la Polonia, l'Ungheria, l'Ucraina e magari, perchè no, andasse anche a bastonare Stalin e quei maledetti bolscevichi, lasciando quindi in pace sia gli inglesi che i francesi, olandesi, belgi, scandinavi. Stalin lo capì. Nel 1938, dopo una riunione con i membri scelti della sua sicurezza, chiese quanto avrebbero potuto resistere se i tedeschi li avessero invasi di lì a sei mesi o un anno. "Tre giorni" rispose il ministro della Difesa "forse una settimana". Stalin chiese di che cosa ci fosse bisogno per vincere. Gli spiegarono che era necessario costruire circa 250.000 carri armati ed equipaggiare alla perfezione almeno 10 milioni di soldati. Chiese quanto tempo ci voleva. "Abbiamo bisogno di 30 mesi. Siamo in grado di mettere in funzione le fabbriche 24 ore al giorno ma ci vuole tempo". E così presero la decisione usando anche dei trucchi da circo, che funzionarono. Per fare credere ai tedeschi che erano forti (cosa non vera) portarono alla frontiera con la Finlandia, la Polonia, l'Ucraina migliaia e migliaia di carri armati di cartone coperti da tendoni mimetici. Dopodichè, Stalin chiamò l'ambasciatore tedesco e gli consegnò una lunga lettera per il Fuehrer in cui gli ricordava che entrambi avevano un nemico comune: la plutocrazia e le banche inglesi, tanto valeva accordarsi. E così, Molotov e Von Ribbentrop firmano il trattato di non belligeranza militare nell'autunno del 1938. Hilter si mangia la Polonia, l'Ucraina e la Finlandia e lì si ferma. Sposta il suo interesse a ovest garantito da quell'accordo con Stalin perchè a est non teme pericoli. Muove l'intero esercito a ovest e conquista tutta l'Europa pensando poi di andare a invadere l'Inghilterra. Una missione dura, quasi impossibile, data la natura geografica del territorio, non è tanto facile invadere un'isola che resiste. E così sceglie di andare a prendersi la Russia, definita allora "un manipolo di contadini comunisti sempre ubriachi di vodka incapaci di combattere". I tedeschi attraversano con il loro gigantesco esercito tutta la Polonia, l'Ucraina, la Bielorussia, pensando già che in venti giorni di tappe forzate saranno a Mosca vittoriosi. Dispiegano ben 23.000 carri armati per avvicinarsi alla capitale contando su una scarsa resistenza. I loro calcoli accreditano i russi di circa 3.000 carri armati obsoleti. Se ne trovano davanti, invece, 72.000, con dietro una gigantesca armata di soldati equipaggiati alla perfezione, con stivali di cuoio rinforzato e l'interno di pelliccia di visone per tenere piedi e gambe caldi nel terribile inverno che li attende.
Io la vedo così, un accordo come quello.
Nigel Farage non mi piace.
Nigel Farage è un individuo con il quale nessun pentastellato pensante prenderebbe neppure un caffè al bar.
Anche soltanto per rivolgergli la parola bisogna avere davvero del pelo sullo stomaco.
Ma è possibile, è realistico, ed è probabile, che un'alleanza con lui risulti per il movimento vincente in Europa, così come fu quella di Stalin con l'odiata Germania nel 1938.
Ma ciò che davvero conta (e deve contare) per gli attivisti, militanti, sostenitori del movimento, è che vengano rispettati i parametri di chiarezza, trasparenza, e democrazia diretta.
Così non è stato, da cui l'enorme confusione.
Per dei motivi che io ignoro (tuttora non l'ho né capito né compreso) Beppe Grillo non ha avvertito nessuno, e il suo viaggio è sembrato addirittura qualcosa di segreto, perché il movimento è venuto a saperlo da Matteo Salvini e non da lui.
La vecchia guardia del movimento, gli attivisti di lungo corso, i fedeli soldati della rete, lo zoccolo duro che ha tenuto coeso, forte e saldo il movimento, si è sentito preso in giro perché ha ritenuto violato lo spirito, il Senso, l'indirizzo del movimento, nonché l'articolo 4 del non statuto. L'amore che il movimento ha per Grillo è reale, autentico, quindi fedele e coerente.
Sarebbe bastato scusarsi per la sua eccessiva riservatezza e sarebbe stato compreso e perdonato da tutti. I media non ne avrebbero neppure parlato.
Invece non è andata così.
E non è andata così neppure la presentazione di quest'alleanza.
L'assonanza con il patto Molotov/Von Ribbentrop è mia, ma gli echi mi sono stati suggeriti e alimentati da Casaleggio, una persona che il movimento ce l'ha nel sangue e conosce molto bene i suoi polli, anche quelli extra-italiani.
Perchè non è stato spiegato a tutti con altrettanta chiarezza comprensibile?
Perchè non è stato scelto di considerare adulti i propri votanti, militanti, attivisti, e dire a tutti la verità, nel nome della chiarezza e della trasparenza, facendo capire -o in maniera diretta o tra le righe- che Farage è un individuo oggettivamente impresentabile ma che assicura una convenienza necessaria per far raggiungere al movimento i propri obiettivi?
Perchè non sia stato fatto, lo ignoro.
E' stata scelta un'altra strada, direi piuttosto allarmante: la beatificazione di Farage.
Con l'aggravante di trovarsi, all'improvviso, degli eletti nel parlamento italiano che lo santificano e addirittura lo presentano come se fosse un rivoluzionario. Tragica deriva che spiega e conferma la frase di Beppe Grillo (in quanto padre riconosciuto, amato e rispettato, ben conosce i suoi figli) quando li definisce dei "miracolati". Sostengono argomentazioni che appartengono al repertorio dei caporali orwelliani e poco hanno a che vedere con la grande e intramontabile utopia del movimento cinque stelle che tuttora rappresenta l'anello dell'evoluzione civica più avanzato nella socialità italiana, punto di riferimento per tutti coloro che credono in una società più giusta, più equa, più pulita, sostanzialmente più umana, quella che va dalla parte opposta a quella vagheggiata da Nigel Farage. Gli eletti in parlamento non dipendono da Beppe Grillo e da Gianroberto Casaleggio: si sono dimenticati che dipendono dal movimento e dai cittadini che li hanno votati nel nome della democrazia diretta.
Si tratta di una amnesia molto grave.
Da cui (ed è questo il mio pensiero) "No alla beatificazione di Nigel Farage. No allo sdoganamento di Nigel Farage. Sì all'accordo con Nigel Farage se serve al movimento, facendo di necessità virtù, e da bravi soggetti politici adulti accettando il principio di turarsi il naso per raggiungere il proprio obbiettivo".
Messa così, secondo me, diventa una piattaforma di discussione adulta per tutte le componenti del movimento e ci qualifica come interlocutori attendibili, realistici, pragmatici, finalmente non faziosi, non complottisti, non ideologizzati.
E invece sta dilagando in maniera virale la confusione, la paura.
Niente di tutto ciò fa bene al movimento.
C'è chi ce l'ha nel sangue, e sono quelle migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia, milioni, di cittadini per bene che hanno fatto loro nel profondo del loro cuore civico il Senso del "Vinciamo noi" credendo fermamente nei principi di chiarezza e trasparenza, di coerenza e rispetto, di fedeltà e di attività, sapendo che l'Umanità Libera e Pensante si affermerà in Europa come in Italia grazie all'avanguardia del M5s, perchè questo accadrà quando la società putrida di oggi, quella del malaffare e della corruttela, verrà sepolta da cittadini che appartengono a un anello dell'evoluzione più avanzato, più esistenzialmente nobile, più maturo.
In conclusione, -ed è la mia personalissima opinione che vale uno- mi sta benissimo l'accordo con Farage se mi viene presentato per ciò che è. Sono contrario e lo contesto se devo prima sottoscrivere la patente di libero pensatore a un individuo che non la merita di certo.
Si può anche accettare il patto con il diavolo, quando le condizioni lo impongono.
A condizione che non venga presentato come un angelo liberatore.
Non lo è.
Diavolo era, diavolo rimane.
Discutiamo in maniera adulta, se è possibile.
E cominciamo a portarci rispetto tutti, gli uni con gli altri.
L'Europa ci guarda, ci legge, ci decodifica.
E' ora che il movimento riprenda il proprio percorso rimanendo fedele alla propria splendida e squisita natura libertaria che si riflette nel Valore che ciascuna di quelle cinque stelle rappresenta.
Spero che Gianroberto Casaleggio ci possa illuminare nei prossimi giorni.
A piazza san Giovanni, è stato lui che ha concluso il comizio salutando tutti con "E la Forza sia con voi".
Auguro a Casaleggio che "la Forza Biologica ti sostenga con tutta l'energia necessaria" per una pronta ripresa.
Abbiamo bisogno della sua visione strategica: è la nostra migliore risorsa.
Perchè il momento, è questo.
Beppe Grillo, 23 Giugno 2011.
di Sergio Di Cori Modigliani
Quella che, nella mia mente ingenua, avrebbe dovuto essere una complessa operazione politica del movimento cinque stelle, di cui ne avevo individuato i tratti vincenti, si è invece immediatamente trasformata nella consueta kermesse italiana, da tutti usata per scannarsi, azzuffarsi, annebbiare la mente dei cittadini e farci ricordare ancora una volta che la strada verso una "società normale" è davvero lunga, ma molto lunga e tutta da percorrere.
Finisce sempre in una squallida operetta tra guelfi e ghibellini.
Cercherò con questo post di dare un mio contributo personale alla riflessione e discussione collettiva, sperando che nel frattempo i partecipanti dell'una e dell'altra sponda abbandonino le posizioni classiche della tifoseria, del calcolo dei rapporti di forza, dell'utilizzo di una scelta importante del movimento cinque stelle per altri fini, più o meno oscuri.
Se c'è qualcuno che non vuole sorbirsi l'argomentazione, l'elaborazione e l'analisi, e vorrebbe sapere subito in maniera ultra sintetica come la penso, lo accontento subito.
Iniziamo, dunque, dalla fine del post.
"Nigel Farage è impresentabile, l'individuo è inguardabile e infrequentabile.
Ma l'accordo con Nigel Farage, in questa fase, va sostenuto, a condizione che.....".
Sembrerebbe una contraddizione, ma non lo è affatto.
Si tratta, piuttosto, di un evento paradossale, ma l'ossimoro, si sa, in Italia è diventato norma.
Sono stati commessi diversi errori nel presentare questa prospettiva, a mio avviso, da parte di tutti, i quali ormai sono partiti verso una loro tangente individuale e quindi ciascuno insiste nel proseguire nell'errore, aumentando nella cittadinanza sgomento, confusione e disorientamento.
Della questione ne ero stato informato personalmente da Gianroberto Casaleggio, nel suo ufficio a Milano, qualche giorno fa, nel corso di una conversazione, e il suo modo di presentarmi la questione (così pensavo sarebbe stata poi comunicata anche a tutti) era stata piuttosto convincente e io l'avevo trovata, lì per lì, realistica e vincente pur nei suoi aspetti raccapriccianti. In Europa aveva detto Casaleggio, funziona in maniera diversa che in Italia dove alla Camera può avere peso anche un deputato da solo, per conto suo. In Europa non è così. Se non fai parte di un gruppo forte, non potrai fare nulla, non avrai accesso alle presidenze di commissione, non avrai diritto a parlare, a intervenire. Noi abbiamo bisogno di allearci con qualcuno molto forte in modo tale da poter essere sicuri che la nostra presenza a Bruxelles sarà efficace ed efficiente. Si tratta di un accordo tattico, non strategico. E' arrivato il momento di fare dei compromessi necessari, adulti, per far valere le nostre ragioni, basta che a noi venga data garanzia specifica che la nostra autonomia e indipendenza verrà rispettata e salvaguardata.
Fine della conversazione.
Messa così, la questione poteva anche avere una sua nobile valenza.
Così pensavo sarebbe avvenuto.
Immaginavo che le stesse identiche parole sarebbero state usate per emettere un comunicato stampa della durata di sei righe nelle quali Casaleggio annunciava la scelta effettuata, comunicando che Grillo sarebbe andato a Bruxelles a incontrare questo signore inglese, magari aggiungendoci con la sua consueta verve una nota di memoria storica che qui condivido con voi tutti.
Mentre ascoltavo le parole di Casaleggio, nella mia mente, sono scattate delle sinapsi per assonanza e nelle mie orecchie è risuonata la voce antica di mio nonno Pacifico, quando mi aveva raccontato la tragedia che aveva vissuto nel 1938 quando (lui era allora comunista) seppe di un evento inconcepibile, inaccettabile, impensabile, ma che -a conti fatti- determinò gli esiti della seconda guerra mondiale e consentì di sconfiggere Adolf Hitler.
"Fu una benefica tragedia. Una tragedia incommensurabile, ma fu benedetta e salvò l'Europa".
Così, mio nonno Pacifico.
Correva l'anno 1938.
Francia e Inghilterra assistevano con accecante miopia auto-distruttiva al dilagare prepotente della potenza germanica in Europa. Hitler si era annesso l'Austria e si era mangiato la Cecoslovacchia in un boccone secco. Francesi e inglesi siglarono un tacito accordo con il Terzo Reich -alleanza di un cinismo aberrante, oltre che perdente- (esattamente uguale a quella che la City di Londra, la Francia e i diversi governi italiani hanno chiuso con la Merkel) pensando, oltre che sperando, di rabbonire il Fuehrer spingendolo verso l'est, con l'augurio che si prendesse la Polonia, l'Ungheria, l'Ucraina e magari, perchè no, andasse anche a bastonare Stalin e quei maledetti bolscevichi, lasciando quindi in pace sia gli inglesi che i francesi, olandesi, belgi, scandinavi. Stalin lo capì. Nel 1938, dopo una riunione con i membri scelti della sua sicurezza, chiese quanto avrebbero potuto resistere se i tedeschi li avessero invasi di lì a sei mesi o un anno. "Tre giorni" rispose il ministro della Difesa "forse una settimana". Stalin chiese di che cosa ci fosse bisogno per vincere. Gli spiegarono che era necessario costruire circa 250.000 carri armati ed equipaggiare alla perfezione almeno 10 milioni di soldati. Chiese quanto tempo ci voleva. "Abbiamo bisogno di 30 mesi. Siamo in grado di mettere in funzione le fabbriche 24 ore al giorno ma ci vuole tempo". E così presero la decisione usando anche dei trucchi da circo, che funzionarono. Per fare credere ai tedeschi che erano forti (cosa non vera) portarono alla frontiera con la Finlandia, la Polonia, l'Ucraina migliaia e migliaia di carri armati di cartone coperti da tendoni mimetici. Dopodichè, Stalin chiamò l'ambasciatore tedesco e gli consegnò una lunga lettera per il Fuehrer in cui gli ricordava che entrambi avevano un nemico comune: la plutocrazia e le banche inglesi, tanto valeva accordarsi. E così, Molotov e Von Ribbentrop firmano il trattato di non belligeranza militare nell'autunno del 1938. Hilter si mangia la Polonia, l'Ucraina e la Finlandia e lì si ferma. Sposta il suo interesse a ovest garantito da quell'accordo con Stalin perchè a est non teme pericoli. Muove l'intero esercito a ovest e conquista tutta l'Europa pensando poi di andare a invadere l'Inghilterra. Una missione dura, quasi impossibile, data la natura geografica del territorio, non è tanto facile invadere un'isola che resiste. E così sceglie di andare a prendersi la Russia, definita allora "un manipolo di contadini comunisti sempre ubriachi di vodka incapaci di combattere". I tedeschi attraversano con il loro gigantesco esercito tutta la Polonia, l'Ucraina, la Bielorussia, pensando già che in venti giorni di tappe forzate saranno a Mosca vittoriosi. Dispiegano ben 23.000 carri armati per avvicinarsi alla capitale contando su una scarsa resistenza. I loro calcoli accreditano i russi di circa 3.000 carri armati obsoleti. Se ne trovano davanti, invece, 72.000, con dietro una gigantesca armata di soldati equipaggiati alla perfezione, con stivali di cuoio rinforzato e l'interno di pelliccia di visone per tenere piedi e gambe caldi nel terribile inverno che li attende.
Io la vedo così, un accordo come quello.
Nigel Farage non mi piace.
Nigel Farage è un individuo con il quale nessun pentastellato pensante prenderebbe neppure un caffè al bar.
Anche soltanto per rivolgergli la parola bisogna avere davvero del pelo sullo stomaco.
Ma è possibile, è realistico, ed è probabile, che un'alleanza con lui risulti per il movimento vincente in Europa, così come fu quella di Stalin con l'odiata Germania nel 1938.
Ma ciò che davvero conta (e deve contare) per gli attivisti, militanti, sostenitori del movimento, è che vengano rispettati i parametri di chiarezza, trasparenza, e democrazia diretta.
Così non è stato, da cui l'enorme confusione.
Per dei motivi che io ignoro (tuttora non l'ho né capito né compreso) Beppe Grillo non ha avvertito nessuno, e il suo viaggio è sembrato addirittura qualcosa di segreto, perché il movimento è venuto a saperlo da Matteo Salvini e non da lui.
La vecchia guardia del movimento, gli attivisti di lungo corso, i fedeli soldati della rete, lo zoccolo duro che ha tenuto coeso, forte e saldo il movimento, si è sentito preso in giro perché ha ritenuto violato lo spirito, il Senso, l'indirizzo del movimento, nonché l'articolo 4 del non statuto. L'amore che il movimento ha per Grillo è reale, autentico, quindi fedele e coerente.
Sarebbe bastato scusarsi per la sua eccessiva riservatezza e sarebbe stato compreso e perdonato da tutti. I media non ne avrebbero neppure parlato.
Invece non è andata così.
E non è andata così neppure la presentazione di quest'alleanza.
L'assonanza con il patto Molotov/Von Ribbentrop è mia, ma gli echi mi sono stati suggeriti e alimentati da Casaleggio, una persona che il movimento ce l'ha nel sangue e conosce molto bene i suoi polli, anche quelli extra-italiani.
Perchè non è stato spiegato a tutti con altrettanta chiarezza comprensibile?
Perchè non è stato scelto di considerare adulti i propri votanti, militanti, attivisti, e dire a tutti la verità, nel nome della chiarezza e della trasparenza, facendo capire -o in maniera diretta o tra le righe- che Farage è un individuo oggettivamente impresentabile ma che assicura una convenienza necessaria per far raggiungere al movimento i propri obiettivi?
Perchè non sia stato fatto, lo ignoro.
E' stata scelta un'altra strada, direi piuttosto allarmante: la beatificazione di Farage.
Con l'aggravante di trovarsi, all'improvviso, degli eletti nel parlamento italiano che lo santificano e addirittura lo presentano come se fosse un rivoluzionario. Tragica deriva che spiega e conferma la frase di Beppe Grillo (in quanto padre riconosciuto, amato e rispettato, ben conosce i suoi figli) quando li definisce dei "miracolati". Sostengono argomentazioni che appartengono al repertorio dei caporali orwelliani e poco hanno a che vedere con la grande e intramontabile utopia del movimento cinque stelle che tuttora rappresenta l'anello dell'evoluzione civica più avanzato nella socialità italiana, punto di riferimento per tutti coloro che credono in una società più giusta, più equa, più pulita, sostanzialmente più umana, quella che va dalla parte opposta a quella vagheggiata da Nigel Farage. Gli eletti in parlamento non dipendono da Beppe Grillo e da Gianroberto Casaleggio: si sono dimenticati che dipendono dal movimento e dai cittadini che li hanno votati nel nome della democrazia diretta.
Si tratta di una amnesia molto grave.
Da cui (ed è questo il mio pensiero) "No alla beatificazione di Nigel Farage. No allo sdoganamento di Nigel Farage. Sì all'accordo con Nigel Farage se serve al movimento, facendo di necessità virtù, e da bravi soggetti politici adulti accettando il principio di turarsi il naso per raggiungere il proprio obbiettivo".
Messa così, secondo me, diventa una piattaforma di discussione adulta per tutte le componenti del movimento e ci qualifica come interlocutori attendibili, realistici, pragmatici, finalmente non faziosi, non complottisti, non ideologizzati.
E invece sta dilagando in maniera virale la confusione, la paura.
Niente di tutto ciò fa bene al movimento.
C'è chi ce l'ha nel sangue, e sono quelle migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia, milioni, di cittadini per bene che hanno fatto loro nel profondo del loro cuore civico il Senso del "Vinciamo noi" credendo fermamente nei principi di chiarezza e trasparenza, di coerenza e rispetto, di fedeltà e di attività, sapendo che l'Umanità Libera e Pensante si affermerà in Europa come in Italia grazie all'avanguardia del M5s, perchè questo accadrà quando la società putrida di oggi, quella del malaffare e della corruttela, verrà sepolta da cittadini che appartengono a un anello dell'evoluzione più avanzato, più esistenzialmente nobile, più maturo.
In conclusione, -ed è la mia personalissima opinione che vale uno- mi sta benissimo l'accordo con Farage se mi viene presentato per ciò che è. Sono contrario e lo contesto se devo prima sottoscrivere la patente di libero pensatore a un individuo che non la merita di certo.
Si può anche accettare il patto con il diavolo, quando le condizioni lo impongono.
A condizione che non venga presentato come un angelo liberatore.
Non lo è.
Diavolo era, diavolo rimane.
Discutiamo in maniera adulta, se è possibile.
E cominciamo a portarci rispetto tutti, gli uni con gli altri.
L'Europa ci guarda, ci legge, ci decodifica.
E' ora che il movimento riprenda il proprio percorso rimanendo fedele alla propria splendida e squisita natura libertaria che si riflette nel Valore che ciascuna di quelle cinque stelle rappresenta.
Spero che Gianroberto Casaleggio ci possa illuminare nei prossimi giorni.
A piazza san Giovanni, è stato lui che ha concluso il comizio salutando tutti con "E la Forza sia con voi".
Auguro a Casaleggio che "la Forza Biologica ti sostenga con tutta l'energia necessaria" per una pronta ripresa.
Abbiamo bisogno della sua visione strategica: è la nostra migliore risorsa.
Perchè il momento, è questo.
Grazie per aver confermato in toto tutti i miei pensieri.
RispondiEliminaA volte per valutare le persone bastano solo alcuni indizi.
Quando a Firenze ( mia citta natale) si cominciava a parlare di Renzi come dell' uomo del futuro che avrebbe cambiato la citta' , mi presi la briga di fare un paio di ricerche in rete.
Indizio nummero 1: Renzi alla ruota della fortuna.
Sembra una bazzecola di poco conto , roba da gossip, ma non e' cosi'.
Non si diventa partecipante di quel tipo di programmi senza avere amicizie nei posti giusti.Considerazione , se gia' alla sua giovane eta comincia a essere in debito trattasi di persona moralmente ricattabile.
Indizio 2 Foto con scudo libertas alle spalle
Considerazione Renzi un compagno..?!?!... compagno si , ma a quelli di prima!!!
Indizio 3 Filmato di dibattito sugli inceneritori ( termovalorizzatori , come al posto di puttana, operatrice sessuale).
Nel filmato ( da non perdere) attacca una studiosa dei fenomeni tumorologi legati appunto alle emissioni " filtrate" degli inceneritori.
Considerazione.. concentrato di arroganza ed ipocrisia.
Pochi minuti e ho capito chi era Renzi.
Per quanto riguarda Nigel Farage e' stato molto ma molto piu' semplice.
Quando si supporta , e' scritto nel suo programma, l' energia nucleare, o si e' stupidi superficiali, o si e' criminale della peggior specie.
Questo e' un serpente in doppio petto.
Fatte queste considerazioni, credo che la strategia sia quella di, come dice lei , poter alzare la voce dai banchi di Bruxelles e di non farsi chiudere in un angolo ed essere dimenticati.
Saluti
Le sue argomentazioni sono condivisibili, anch'io sono convinto che per il momento, nei banchi di Bruxelles si deve inserire una opposizione agguerrita, come quella che si è inserita nel parlamento italiano. Tuttavia mi piacerebbe molto leggere un suo post su quali dovrebbero essere le linee guida per il movimento, al fine di mantenere la sua identità, anche se si rimanesse legati a Farage per un lungo periodo, serve una "linea di confine" che non deve essere oltrepassata, pena la rottura con qualsivoglia forza alleata. Mi spiego meglio, nell'analogia che lei espone con l'accordo di non belligeranza del 1938, in pratica stalin fa l'amico col suo nemico, al solo scopo di prendere tempo, certo che un giorno l'accordo salta e si ritorna allo scontro. In questo caso non c'è uno scontro, ma per il bene del movimento, sarebbe buona cosa stabilire dei paletti ben precisi nell'alleanza con l'ukip; chiaramente come dice lei basta che sia garantita l'autonomia di pensiero del movimento, tuttavia la realtà presenta sempre situazioni molto più complesse in cui prendere decisioni anche drastiche, situazioni in cui sovente è difficile stabilire chi e dove sbaglia. In un contesto vario quale quello europeo, dove sono molti i soggetti di cui occorre pesare la condotta, le decisioni vanno prese con lungimiranza, e per chi non ha esperienza può costare caro sottovalutare le conseguenze di talune scelte; ciò che stò cercando di dire è che anche il movimento dovrebbe fin da ora mettere in conto che un giorno l'alleanza con l'ukip, se si farà, dovrà terminare, e bisognerebbe anche prevedere quali siano le condizioni in cui questo dovrà avvenire. Spero di aver scritto qualcosa di sensato, da dopo che ho smesso l'università ho perso in parte la proprietà di linguaggio; come semplice utente che la segue mi interessano le sue argomentazioni, perché per me l'appoggio con Farage è necessario, ma solo a tempo determinato.
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo ma trovo che una presentazione dei vari gruppi, ai quali ci avvicinano alcune affinità o ci allontanano alcune divergenze, a gli iscritti sia doverosa per poter poi scegliere insieme.
RispondiEliminaSe non sarà una scelta condivisa l'uno vale uno andrà a farsi benedire come tutti i bei discorsi sulla condivisione e comunità che mi hanno portato fin qui perché ci credo e ho speranza.
Uhm...Stalin fece l'accordo con Hitler senza dargli troppa pubblicità ed intanto armava l'esercito per sconfiggerlo. Non è che per contare di più al parlamento europeo il M5S finirà col contare sempre di meno in Italia? Mi sa che Renzi sta dando un po' di tempo a Berlusconi per fargli ricompattare la destra e tra non molto va ad elezioni anticipate per dare il colpo di grazia al Movimento e fagocitare buona parte dei suoi voti. Il segnale è che l'armata dei media continua a martellare pesantemente anche se le elezioni sono finite; anzi, direi che martella più che nella recente campagna elettorale. Se Beppe avesse fatto un "giro" di incontri nel suo viaggio, tra i quali anche Farage, per poi scegliere con la base spiegandone il senso tattico avrebbe dato meno occasioni alla stampa nostrana ed evitato lo scontro interno. Travaglio auspica un'intesa coi Verdi: io li eviterei, mi sa che portano sfiga :)
RispondiEliminaLe lotte dell'ukip sono le lotte del m5s circa questa europa...
RispondiEliminacosa dovrebbe fare beppe, insultarlo per le politiche che propugna per il suo paese, o elogiarlo per ciò che ha denunciato a brussel, plesso del reichstag?
Poi, riguardo alla gestione dell'incontro, pienamente d'accordo, ma questo, tu sembri saperlo, non inficia la nobiltà del sentire di Beppe riguardo al m5s e i sui valori.
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Dove sedersi al parlamento europeo lo devono decidere i cittadini 5S votando non solo in rete, in rete sono troppo pochi. Grillo sta porgendo le murate ai cannoni, avanti così e si sfascia tutto. Perdere in Italia per contare poco o niente comunque in Europa? La strategia politica è da relazionare alle prossime elezioni nazionali, come stanno facendo il PD, cavalcando la vittoria schiacciante, e il centro destra che ricompattandosi avrebbe ancora un 25%. Dobbiamo vincere in Italia, in Europa le abbiamo prese. L'alleanza con Farage sarà deleteria a livello nazionale, darà solo fiato al PD. Al diavolo la strategia europea dove si conta come il due di coppe. Al diavolo Farage, non bastano i suoi discorsetti incantatori sulla sorte dei poveri italiani tartassati dall'Europa, fino a li ci arriviamo da soli. Ci corteggia a Bruxelles e ci prende a calci in culo a Londra. I verdi? Non lo so, quelli italiani sono più attenti ai randagi che agli inceneritori, gli altri probabilmente sono più affini. Farebbe meglio ad incontrare il Pizza piuttosto che Farage.
RispondiEliminaRasti
Buona idea: si potrebbe entrare nel gruppo del PSE e fare l'ago della bilancia ora che la Merkel si è schierata per Juncker. E' un vecchio sistema che funziona sempre...e magari staniamo il Renzi a livello europeo.
EliminaQuesta confusione nasce, a mio parere, dal fatto che anche Grillo e Casaleggio sono italiani prima di tutto, e come tali hanno i nostri stessi difetti e pregi, inoltre sono sempre parte del Sistema Italia.
RispondiEliminaSe poi negli uomini l'ego prevale sulla partecipazione e sulla condivisione ecco che spunta il solito delirio di onnipotenza, l'unico vero generale capace di sconfiggere anche i più potenti: Cesare, Napoleone, Hitler, e nel nostro piccolo, Berlusconi sono gli esempi più banali che mi vengono in mente. E probabilmente Renzi farà la loro stessa fine.
Grillo e Casaleggio, pur con tutti i meriti per aver promosso e finanziato il Movimento sino ai risultati attuali, rischiano di distruggerlo con il loro modo di fare troppo egotico. Sarebbe meglio se i Di Maio, Di Battista e i tanti bravi giovani eletti uccidessero simbolicamente i loro padri per potersi riappropriare del proprio diritto/dovere alla crescita.
Grillo e Casaleggio stanno cercando un alleato in grado di far vedere i sorci verdi a chi in Europa si preoccupa di tenocrazia e non di democrazia. Nigel Farage rappresenta certo l'anti Europa, ma chi di noi è con questa Europa ? E allora perché non abbandonare la timidezza e dire apertamente " io così non ci sto ? Nigel Farage è un modo non timido per dirlo. Salvo poi a stabilire con l'alleato le regole con cui si farà un po' di cammino insieme.
RispondiEliminaPremetto che, vivendo in Inghilterra ed avendo votato alle amministrative in questo paese, non me la son sentita di votare ukip ed ho votato labour, turandomi il naso. ossia, non sono una fan di ukip e non li conosco bene, per cui non mi sono fidata. solo un paio di considerazioni: la prima e' che ukip aveva delle liste molto multietniche (forse le piu' multietniche!), almeno a londra, percio' l'accusa di razzismo secondo me non sta in piedi (a parte il fatto che l'inglese piu' razzista lo sara' sempre meno dell'italiano medio); il discorso che fanno loro e' un altro, cioe' che l'immigrazione selvaggia di bassa manovalanza distrugge i salari e a farne le spese e' la manodopera locale poco qualificata: non fa una piega. che poi sia demagogia non lo saprei dire. il discorso sul nucleare va valutato da una prospettiva molto pragmatica: visto che si sono spese somme davvero ingenti, soprattutto nell'eolico, per creare impianti molto poco efficienti in termini qualita'-prezzo, e visto che impianti nucleari gia' che ce n'e' comunque tanti (molti hanno bisogni di essere modernizzati) e producono energia a basso prezzo, dal loro punto di vista (che io non condivido), perche' no come soluzione a breve termine?
RispondiEliminache poi grillo non si stia muovendo con molta eleganza... questo e' un altro discorso. non ho seguito gli eventi percio' sto zitta.
IL TABU' DELLA DEMOCRAZIA (?)....LE ELEZIONI FARSA O LA FARSA DELLE ELEZIONI....LA FARSA DELLA DEMOCRAZIA
RispondiEliminaNeanche una settimana è passata da un evento devastante, che probabilmente segnerà i nostri destini, e passerà alla storia come il suggello dello smantellamento di una nazione, le europee 2014.
E siamo qui amabilmente a parlare di alleanze si, alleanze no. Il blog di Beppe Grillo è immutato nella linea editoriale come prima delle elezioni, nei post cambiano le facce (ora sono più mittel-nord-europee) ma il tono e i contenuti sono sempre gli stessi. Scorro i giornali e anche qui sempre gli stessi titoli sempre le stesse stronzate. Come se non fosse accaduto niente. Come se fosse tutto normale. Come in una grande messa in scena.
Mai nessuno che con senso critico e lucidità avesse analizzato i dati e le circostanze che hanno portato ai risultati elettorali più inverosimili degli ultimi 25 anni, e ne avesse tratto le conseguenze.
IL BANCO VINCE SEMPRE. ANZI LE BANKE VINCONO SEMPRE.
AL M5S NON CONSENTIRANNO MAI DI ANDARE AL GOVERNO.
ALLORA NON SAREBBE MEGLIO RESTARE FUORI DAL PARLAMENTO DENUNCIANDO A GRAN VOCE L'OLIGARCHIA FINANZIARIA?
Non torna nulla.
Il partito che più di tutti ha contribuito a devastare il Paese, che raddoppia quasi i consensi. Con una progressione che neanche Silvio con sei televisioni e il pil in crescita era mai riuscito a fare.
La crisi economica devastante senza precedenti.
I valsusini che premiano il pd.
I sondaggisti che sbagliano clamorosamente.
I sondaggisti DEL PD che sbagliano clamorosamente.
2,5 milioni di voti che migrano letteralmente dal movimento a un partito che è l'esatto opposto.
Le piazze del movimento stracolme.
La crescita nelle amministrative. 12 ballottaggi!
Il magistrato Paolo Ferraro che diversi mesi fa denuncia, da fonti vicine ai servizi, "contromisure" nel caso in cui il M5S si fosse avvicinato alla soglia del 30% dei consensi.
L'abitudine e la vicinanza note del garzone renzi agli ambienti della finanza.
Sistemi di conteggio affidati a software e società private di servizi.
Il precedente delle politiche 2006, tanto per citarne uno.
E il solito refrain, chi controlla i controllori?
Il Viminale dà i numeri. Avrebbe potuto darne di diversi. Esiste qualcuno che sia DAVVERO INDIPENDENTE in grado di verificarne la veridicità?!
Il sistema alla fine si basa solo e soltanto sulla FIDUCIA.
Io purtroppo trovo solo e soltanto elementi per non fidarmi del sistema......
........Per usare le parole di Pasolini, io non ho le prove. Metto insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro. E il quadro è il seguente:
EliminaDue forze antitetiche molto vicine avrebbero complicato i piani della finanza internazionale.
Serviva un forte segnale dalle urne per sopprimere qualsiasi velleità democratica di opposizione alla svendita e alla privatizzaizione dell'Italia e avere le mani libere per i prossimi anni senza alcun intralcio da parte dell'unica forza in grado di contrastare questi piani di saccheggio. Il M5S doveva essere fermato.
Alla Francia che politicamente conta ancora qualcosa nello scacchiere europeo, è stata invece concessa la possibilità di allontanarsi dal baratro che presto risucchierà noi poveri sventurati coloni anglo-americani, un po' anestetizzati e molto sprovveduti. Perlopiù popolo di tifosi che non riescono a guardare al di là del proprio naso.
Ritenevo queste elezioni l'ultima spiaggia e il movimento l'ultima speranza.
Se davvero il voto è stato falsato come io penso,
SE NON CI SARA' DA PARTE DEL MOVIMENTO UN FORTE SEGNO DI DISCONTINUITA' CON LA STRATEGIA ATTUALE, IL M5S CONDANNATO ALL'OPPOSIZIONE PERENNE A FARE DA STAMPELLA AL POTERE, SI ESTINGUERA'.
Ma c'è la volontà da parte dei vertici del M5S di fare chiarezza e cambiare metodo?! Non è che hanno davvero ragione coloro che sostengono che il m5s sia nato solo per addomesticare il malcontento popolare?
Io non voglio ancora crederci. Ma penso che bisogni appunto cambiare strategia.
Giocare con le carte che il sistema ci mette a disposizione abbiamo capito che non funziona. Ne abbiamo avuto la prova.
Ho finalmente compreso nella sostanza ciò che da quasi un anno va sostenendo Paolo Ferraro quando dice "bisogna attaccare le case matte".
Cioè bisogna coinvolgere nel movimento le menti eccelse e oneste che non mancano all'interno dell'apparato di potere, e che ricoprono ruoli istituzionali strategici: giornalisti; economisti; magistrati; funzionari della sicurezza, della guardia di finanza, dei ministeri; ecc.ecc. Persone spesso nell'ombra che hanno competenze, conoscenze e strumenti per riconsegnare al popolo la sovranità.
Oppure meglio uscire dal Parlamento. Restarci per reggere il moccolo ai servi dei bankieri è utile solo a questi per dare parvenza di democrazia al sistema e LEGITTIMARE UNA VERA E PROPRIA DITTATURA.
Sergio Vetrone
"Persone spesso nell'ombra che hanno competenze, conoscenze e strumenti per riconsegnare al popolo la sovranità." Dovrebbero prima combattere loro stessi, riducendosi tutti privilegi di cui godono, riuscendo ad essere credibili, rinunciando a considerarsi sempre una spanna superiore agli altri ritenendo sempre e comunque sacro il frutto della loro mente e ipervalutata la propria giornata di impegno lavorativa. Il lavoro che svolgono queste persone è facilmente apprendibile non avendo alcuna componente creativa particolare , E' stato ampiamente dimostrato qualora ce ne fosse stato bisogno che persone che noi definiamo normali e che sono i riferimenti di paragone per intendersi come Di Maio Giarrusso DiBattista Taverna e tanti altri sono stati in grado in breve tempo di sostituire molta parte di tutta questa classe, che si definisce dirigente a parole e non nei fatti , con l'onestà la volontà la normale diligenza e intelligenza e le conoscenze di base che fornisce la nostra scuola .
EliminaGentile signor Vetrone, non condivido le Sue conclusioni sull'uscita dal Parlamento (anche perché, come potrebbe avvenire? Vuole che si dimettano i Di Maio, Di Battista, Taverna ecc., per lasciare il passo ai prossimi nella lista, magari più affidabili come "caporali orwelliani" -- per dirla con Modigliani -- dei veri leader, non eletti ma paganti?), ma tutte le altre Sue acute e attente osservazioni, con le conclusioni che ne scaturiscono, invece sì che mi trovano concorde in pieno.
EliminaIn fondo, col riconteggio delle schede cartacee e il loro confronto con gli elettori iscritti negli appositi registri, in Piemonte il voto delle ultime regionali è stato ribaltato, con debita sentenza del tribunale. Invece di rassegnarsi al trionfo di una dittatura strisciante, in versione soft, sarebbe forse il caso di promuovere iniziative in quel senso. Così almeno mi sembra.
Saluti cordiali, marilù l.
Ausel Pereira,
Eliminao forse mi sono spiegato male io o non si vuol proprio capire.
Che cosa c'entrano Di Battista, Di Maio e compagnia?!!
Avevo scritto anche "..all'interno dell'apparato di potere, e che ricoprono ruoli istituzionali strategici:.."
Proverò ad essere più chiaro. Da Wikipedia:
"Alla chiusura delle urne si procede, sezione per sezione, alla conta dei voti, che confluiscono alle ...PREFETTURE e quindi presso l'ufficio elettorale del ...MINISTERO DELL'INTERNO. Contemporaneamente gli organi di informazione possono iniziare a diffondere le proiezioni di voto. I risultati definitivi, salvo reclami esaminati dalla giunte per le elezioni delle Camere, sono forniti dalla Commissione elettorale centrale istituita presso la ...SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE."
VOGLIAMO FINALMENTE CAPIRE CHE COSA E' IL POTERE E CHI LO GESTISCE NEI FATTI SI O NO ????
QUALCUN ALTRO HA DECISO PER NOI DI CHE MORTE MORIRE.
Questo semplice concetto si riesce a comprendere?? Di che parliamo altrimenti?! Tutto il resto è finzione.
Ma forse sono io che sbaglio. Chi vive nell'illusione...vive meglio.
Sergio Vetrone
Gent.ma sig.ra Marilù,
Eliminacredo che lei quanto me si renda conto della realà in cui viviamo. Non so però quanto.
Ogni anno paghiamo 200 miliardi di oneri finanziari che aumenteranno nel prossimo decennio in maniera esponenziale tra Fiscal Compact, Mes, Erf e qualche altro strumento di distruzione di massa che si inventeranno.
Le politiche che la plutocrazia attuerà in Italia per mezzo del pd (che A TAVOLINO ha avuto un consenso del 41%. Cioè oltre la soglia del 37 stabilita dalla prossima legge elettorale guarda caso...) prevedono la privatizzazione di tutti i servizi. E la svendita a prezzo di saldo delle nostre vite.
Praticamente nei prossimi dieci, quidici anni subiremo una guerra civile silenziosa e invisibile che decimerà la nostra popolazione.
Che cosa potrà mai fare una forza all'OPPOSIZIONE COATTA in uno scenario così devastante?
Io non ho la soluzione in tasca. Ma so che occorre un gesto eclatante. Bisogna gettare un sasso in questo stagno di melma che fra un po' si trasformerà in sabbie mobili che ci inghiottiranno. E non c'è più tempo. Occorre farlo ADESSO, ADESSO, ADESSO o MAI PIU'.
Sergio Vetrone
Gentile sig Vetrone lei si è spiegato bene, forse sono io che non ho reso bene l'idea. Volevo significare che anche parte dei personaggi che lei ha indicato fanno parte di una casta e questa si autoalimenta pescando sempre intorno a se stessa in un modo o nell'altro, operando alla stessa maniera del corpo umano che si ricambia periodicamente ma assume sempre la stessa forma, non so se mi spiego. Quindi ho citato quei parlamentari per significare che il cambiamento potrà avvenire anche quando quei ruoli strategici saranno occupati da persone non figli di ma con origini simili a quelle dei personaggi citati per esempio e certamente con le appropriate preparazioni di base.
EliminaGentile sig. Pereira,
Eliminanon credo che tutti i burocrati e i funzionari nelle istituzioni siano corrotti o godano di chissà quali privilegi.
Insomma non credo che i Paolo Ferraro, i Gioacchino Genchi o gli Umberto Rapetto, tanto per citare i piu conosciuti,
e spero che costoro mi perdoneranno per averli tirati in ballo, ma era solo un esempio di persone di grande valore che sono appartenute alle istituzioni e che almeno a quanto mi consta hanno pagato per la loro onestà e integrità morale,
siano riferibili a una "casta".
E magari quanti altri degni servitori dello Stato ci saranno che lavorano in silenzio rischiando la stessa sorte.
Non capisco, costoro dovrebbero rinunciare a una parte del loro stipendio? E di quanto? E perché, su quale base? Onestamente non la seguo.
Tornando al tema iniziale, penso appunto che il potere vada sconfitto attaccando i centri nodali dal suo interno. Andando all'arrembaggio con le armi spuntate che il nemico ci mette a disposizione, rischiamo solo di essere spazzati via. Come le ultime elezioni ci hanno dimostrato.
O pradossalmente e provocatoriamente sarebbe meglio utilizzare la bomba atomica della comunicazione.
Pensiamo alla potenza della verità.
Se il movimento riuscisse a recuperare lo spirito "rivoluzionario" del Beppe Grillo del '98, rompendo il muro dell'ipocrisa e dell'omertà, e attaccasse SOLO ED ESCLUSIVAMENTE i VERI detentori del potere, i BANKIERI e non i loro servi, questi ultimi (i servi) rimarrebbero spiazzati.
Se il M5S rivelasse le falsità sulla creazione della moneta, le falsità sul debito, le falsità sulla crisi (evitando di attaccare gli sguatteri-politici di questo o quel partito italiano o straniero), con la forza di 10 milioni di persone rovescerebbe il tavolo con tutte le sue carte truccate.
Immaginiamo una piazza S.Giovanni stracolma dove il Re viene mostrato e denudato.
La piramide mondiale viene capovolta come un vaso. E i parassiti al suo interno si palesano e li vediamo uscire. Prima i più piccoli e letali:
Josef Ackermann, Anshu Jain, Robert Rubin, Lawrence Summers, Henry Merritt Paulson, Timothy Franz Geithner, Alan Greenspan, Mario Draghi, Mario Monti, Lucas Papademos, ecc. ecc.ecc..
Poi i più grassocci e ancora più mortali, poche famiglie che da secoli governano forse il mondo di sicuro l'occidente:
Rothschild, Rockefeller, Morgan, Lazard, Warburg, Schroder, Schiff, le Corone Reali, qualche Ordine Religioso e chi sa altro aggiunga.
Una piazza dove finalmente si denuncia la farsa di questa "democrazia". Immaginiamo lo SCANDALO.
Altro che Farage si, Farage no.
Ci diranno che siamo "complottisti"? Forse.
Ma meglio passare per "complottisti" che per coglioni tutta la vita.
E poi, che cosa abbiamo ancora da perdere?
Un saluto
Sergio Vetrone
Farage non è un santo, ma nemmeno il diavolo che vogliono fare credere in Italia giocando sulla creduloneria degli italiani.
RispondiEliminaEcco chi è davvero Farage: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=104468&typeb=0
Comprendo quanto questo articolo sia stato difficile da scrivere.
RispondiEliminaLo è sempre quando una mano è impegnata a turarsi il naso.
Comprendo...
p.s. mi è piaciuta, invece, moltissimo la vignetta precedente. Quella con la testa sotto la sabbia....
E' minimo mezzo secolo che ci logorano con scelte finalizzate al privato con sforzi pubblici, con la politica dell'ossimoro, ora grazie alla rete e al movimento ci sono molte persone consapevoli che restano comunque una minoranza.
RispondiEliminaCome si fa a cambiare democraticamente una situazione maturata in tanti anni ?? Col lavoro e il tempo, come direbbe Prodi "state caaaalmi", c'è poco da essere allegri ma quando vai ai 300 all'ora e sei a 100mt da un muro non puoi preoccuparti solo di dover frenare, lo schianto è inevitabile. Passare in una settimana dall'ottimismo assoluto al pessimismo cosmico è un ossimoro pure questo, oltrettutto con la lungimiranza dei tempi della finanza speculativa.
Purtroppo la realtà è questa, siamo formichine e possiamo fare solo la nostra parte.
Personalmente ammiro Farage, un politico che in Italia non esiste (escludendo i pentastellati che sono nati dall'estremo disagio), proveniente dal paese che probabilmente ha la stabilità politica più lunga della storia occidentale, credo sia la democrazia più matura in termini cronologici (ma non qualitativi).
Con Farage sai chi hai di fronte, e non è poco, sembra che la politica sia solo ed esclusivamente simulare per fregare il prossimo (così come tutto il resto).
Farage a mio avviso è una voce della verità, può piacere o no ma sfido chiunque a dirmi con certezza ciò che hanno in serbo e per chi tifano gli europarlatori.
Sono d'accordo sulla parte pragmatica dell'articolo, cioè quella sull'alleanza tra M5S e Farage, come miglior vantaggio per entrambi.
RispondiEliminaNon sono d'accordo sull'associazione Farage= demonio o qualcosa di simile. Sono anni che seguo gli interventi in parlamento di Farage e non ho mai visto quella brutta persona che tutti i media dipingono. Anzi, l'esatto contrario.
Dal blog di grillo
http://bit.ly/1pwLuOs
"L'intero progetto europeo è basato su una falsità storica... molto pericolosa... perchè se provi a imporre una nuova bandiera, un nuovo anatema, un nuovo presidente, un nuovo esercito, una nuova forza di polizia, senza prima cercare il consenso del popolo, crei proprio quei nazionalismi e quei risentimenti che il progetto avrebbe dovuto eliminare. Non sono affatto contro l'Europa, ma sono contro quest'Europa. Sono per un'Europa di stati sovrani e indipendenti che si relazionano con il mondo insieme, cooperano insieme"
Nigel Farage, 4 aprile 2014 -> http://bit.ly/1pwLDBC
Sono a conoscenza che molte persone di origini straniere ma con cittadinanza italiana hanno votato il M5S, ciò mi rende difficile pensare che al movimento si possa imputare di essere razzista o forse è proprio questo che a molti da fastidio?
RispondiEliminaParlando con queste persone, un gruppo piccolo che tende a crescere, ho scoperto che non solo hanno votato alle elezioni politiche nel 2013 ma hanno votato con molta convinzione anche alle europee. Sono informati su tutto e nessuno di loro si è scandalizzato sulla possibile “alleanza” con Farage, anzi, era il motivo di una discussione costruttiva tra di loro: provengono dai vari paesi e guardano al futuro. Vi è un modo di ragionare tutto diverso da quello che leggevo sui commenti dei vari giornali online. Queste elezioni sono considerate come un “banco di prova” della tenuta di un movimento giovane e secondo loro il movimento ha superato tale prova.
Sulla mia domanda riguardo all'imputare qualcosa a Grillo la risposta è: nulla, guardano al lavoro dei parlamentari del M5S. La sorpresa delle sorprese era quando ho chiesto cosa ne pensano dell'alleanza tra M5S e PD, la risposta è che in quel caso non avrebbero votato il M5S.
Cari amici evitate di parlar troppo, se per decenni l'istruzione era un nemico da distruggere per i partiti un motivo ci sarà.
PS: questo gruppo conferma l'appoggio a M5S.
Lord Blog in arte Farage ha già trasformato il tutto in referendum pro o contro. Altrimenti non si spiega l'insistenza di posts anche oggi pro Farage e contro Verdi. Alla faccia della democrazia partecipata e diretta...E nessuno ci ha spiegato perché si vorrebbe a questo punto entrare in un gruppo qualsiasi. Contare cosa significa? Avere finanziamenti? Normalmente li rifiutiamo. Avere qualche poltrona, tanto non ce la danno...proporre un emendamento? tanto non te lo voteranno mai. Avere tempo di parola? Per sparare come Farage non serve a molto...Insomma qualcuno ci spieghi il ragionamento di andare con Farage. Se é per votare come ci pare questo é sempre possibile ovunque, visto che non c'è vincolo di mandato e la posizione del gruppo non é obbligatoria.
RispondiEliminaLei mette in luce aspetti delle considerazioni di Casaleggio riferite da Modigliani in questo post, che mi hanno lasciata interdetta. Come sarebbe a dire che per avere "tempo di parola" al parlamento europeo, bisogna fare parte di un gruppo molto forte? Che razza di parlamento democraticamente eletto è, allora? Idem per il discorso finanziamenti. Anche se poi, nel caso che davvero esista un rapporto di dipendenza tra i due elementi (ossia l'appartenere a un gruppo parlamentare forte numericamente e il ricevere finanziamenti cospicui), la faccenda potrebbe aprire interessanti piste di riflessione sui veri obiettivi di questo accordo e persino della partecipazione a queste elezioni da parte del Mov5S. Sarà una osservazione perfida, ma la sincerità prima di tutto.
EliminaSaluti cordiali, marilù l.
Il discorso di un'alleanza tattica per il movimento mi sta bene, anche quello di turarsi il naso, mi sta bene, però alla fine non ne vedo il nesso, per fare cosa? In Europa con questi numeri non si va da nessuna parte e non mi spiego allora perché non ci si sia turati il naso con Bersani, cosa che tatticamente e strategicamente avrebbe sicuramente portato più frutti! Per capire chi è Farage basta andarsi a leggere i manifesti dell'Ukip su internet, tanto per intenderci per loro il job act di Renzi è acqua fresca, loro sono per una flessibilità sul lavoro estrema, altro che reddito di cittadinanza.
RispondiEliminaIn tutta onestà questo post mi sa di arrampicata sugli specchi.
RispondiEliminaHo già 'votato' nella casella delle valutazioni personali, aggiungendo il mio "eccezionale" a quelli di quanti mi hanno preceduta. Ma voglio ribadirlo anche con un commento: questo post è eccezionale! Perché davvero limpido, onesto, profondo e profondamente rivelatore dei pericolosi meccanismi che si stanno innescando. Non abbiamo alcun bisogno, noi italiani, che i 'nostri' parlamentari, cittadini a 5 stelle, inscenino una triste replica dell'esperimento Milgram a Montecitorio o Palazzo Madama. Anche perché mi pare superlfuo ricordare che interpreti ben più rodati e, loro malgrado, convincenti, specie del ruolo dei carcerati, ne affollano già gli scranni, e non da ieri.
RispondiEliminaCon viva cordialità e profonda stima, marilù l.
Nel ringraziare Sergio per la sua eccelsa capacita' di instradare la discussione su un piano piu' profondo del quale abbiamo tutti bisogno, propongo di rileggere e riflettere sui commenti di Alessandra (31 maggio 18:58) e Anonimo (01 giugno 03:39). Letti insieme sono due spaccati che ci propongono una visuale un po' diversa da quella che si puo' cogliere dal nostro paese.
RispondiElimina...e vale la pena leggere anche l'articolo linkato dall'anonimo 1 giugno 00:46 (che ringrazio per la segnalazione) : http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=104468&typeb=0
EliminaAnonimo (01 giugno 03:39)
EliminaDurante la campagna elettorale per le europee ho seguito i giornali online esteri come quelli francesi, inglesi , tedeschi e con particolare curiosità anche quelli croati, essendo l'ultimo paese entrato far parte dell'Europa, protagonista della recente guerra, con una forte identità.
In questi paesi il comune denominatore era la forte astensione a cui hanno contribuito anche i giornalisti dei rispettivi paesi; dai commenti si percepiva la rabbia, la rassegnazione, i disorientamenti, le ingiurie e le tifoserie... in poche parole, niente di diverso da quello che si era visto qui in Italia. Qual è lo scopo di tutto ciò?
Alessandra (31 maggio 18:58) “non me la son sentita di votare ukip ed ho votato labour, turandomi il naso. ossia, non sono una fan di ukip e non li conosco bene, per cui non mi sono fidata”
Io non so perché Alessandra non si è informata ma inconsapevolmente si è comportata come volevano che si comportasse. Lo scopo è proprio questo. Il tuo voto non dev'essere consapevole. Più confusione, più incertezza, più “bastone e carota”, più individualismo. Tocca a noi, da quel caos, generare la vita riscoprendo il valore della vita in sé e dell'amicizia.
"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile"
San Francesco d'Assisi
che dire? hai ragione. non ho avuto tempo per seguire tutte le vicende della campagna elettorale (che qui comunque non e' un indegno spattacolo come in italia), perche; studio e lavoro. poi perche' il mio background e' di sinistra: ho amici che si occupano di politica, tra cui un giornalista e una sindacalista, con cui festeggiai molto allegramente la vittoria di blair nel '97: i primi anni del suo mandato furono eccellenti, poi si perse per strada e deluse tutti...e poi perche' comunque non condivido alcune posizioni di ukip (vedi energia e unioni civili). infine perche' vivo in un borough (comune) a maggioranza labour ed e' meglio di tanti altri gestiti dai tories (anche perche' e' ricco e i residenti pagano un sacco di soldi in council tax: io da sola pago £86 al mese pero' i sevizi sono ancora decenti nonostante i tagli del governo centrale).
Elimina@ Anonimo del 02 giugno 2014 01:26
EliminaLa ammiro sinceramente per la disinvoltura poliglotta con cui si destreggia in mezzo a così tante lingue diverse (addirittura il croato! Complimenti davvero). Io però purtroppo sono ferma al palo dell'inglese e del tedesco, neanche conosciuti alla perfezione, per cui seguirla nelle sue lodevolissime esplorazioni delle rassegne stampa internazionali per me è, allo stato dell'arte, alquanto utopistico. Se poi mi dice di ricorrere alla traduzione automatica di google, devo confessarle che quelle, per esempio dall'inglese, in cui finora mi è capitato di imbattermi erano ancora più enigmatiche -- anche se di sicuro più divertenti -- del testo originale. Perciò, se, ogni tanto, approfittando anche della ottima ospitalità di Modigliani, vorrà offrircene qualche scampolo, gliene saremmo grati in tanti, qui, ne sono convinta.
Saluti cordiali, marilù l.
Grazie dell'analisi. Ma non é possibileche il M5* critichi il patto del Nazzareno, nato anche dalla riottosità di Grillo, e poi accetti l'incontro pseudosegreto con Farage. Nel parlamento eu ci sono i verdi, perchè non rivolgersi a loro. Il problema ormai é di carattere personale, quasi psichiatrico. I megalomani non accettano di discutere e di dichiarare i propri errori. E' questa la sciagura dell'umanità nella storia e anche nelle relazioni umane.Ho votato due volte per il M e non mi si legga come una sostenitrice di Renzi.
RispondiEliminai Verdi (che sono un'accozzaglia) hanno votato a favore del Fiscal Compact, ERF e MEF. Hanno votato per gli interventi "umanitari" armati in Afghanistan, Iran e Libia e sarebbero favorevoli anche alla Siria però sono "buoni" e aprirebbero le porte ai popoli dove hanno mandato le bombe! Ska Keller dei verdi tedeschi che sono quelli che comandano ha dichiarato pubblicamente che l'Europa si può migliorare ma non si tocca l'euro perchè la Germania ci rimetterebbe. Come migliorarla senza togliere i privilegi alla Germania sulle spalle degli altri paesi è un mistero.
EliminaChe Grillo sia andato all'incontro segretamente l'hanno detto i media. Farage l'aveva pubblicamente invitato ed era ovvio che gli avrebbe parlato!
Giusi
Grazie Giusi per le informazioni sul comportamento dei verdi nel parlamento europeo. Da quello che riferisci, sembrano perfette comparse del film "The International", anche se lì la protagonista double-face era una banca, strenua finanziatrice dei vari gruppi di ribelli in Africa e poi anche delle iniziative 'umanitarie' per rimediare, limitatamente, agli sfracelli provocati da stragi e bombe.
EliminaSolo una perplessità mi resta quando scrivi: "Farage l'aveva invitato pubblicamente ed era ovvia che gli avrebbe parlato". Scusa, ma un simile invito pubblico, durante la campagna elettorale, non gli era stato già rivolto da Marie LePen, che però, a differenza del leader inglese, se l'era visto prontamente respingere al mittente?
Saluti cordiali, marilù l.
Fiorenza cavicchioli ha scritto il commento precedente
RispondiEliminaÈ da 4 o 5 post che seguo il dopo elezioni e intervengo da anonimo. Ti ho contestato il post ingenuità. Questo post è straordinario.
RispondiEliminaCaro Sergio,
RispondiEliminaquesto post per chi lo ha letto e capito segna una tappa fondamentale per il Movimento. E Beppe se lo ha letto capirà. Altroché se capirà. Sei una persona di rara intelligenza, un pensatore, un catalizzatore di umori, uno che riesce a vedere a lungo termine. Stai diventando una spalla importante per il Movimento. Un piccolo faro tra quelli che cercano di leggere oltre le righe. E so che Gianroberto e Beppe pesano il tuo pensiero. La penso esattamente come in questo post. Ti stai sbagliando? Mi sto sbagliando? I dubbi mi assalgono. Hanno ragione i co-fondatori del Movimento? Non lo so. In questo caso seguo l’istinto. E purtroppo l'istinto mi dice che il Movimento sta andando in una direzione sbagliata.
RED
Loro non molleranno mai. Noi neppure.
Un abbraccio a tutti e che Dio ci benedica.
Innanzitutto sullo spoglio: su 5 sezioni come rdl m5s, il pd ha avuto circa il 42 percento contro il 22 del Movimento. Sono in controtendenza, ma le oligarchie non hanno sfondato: tutte insieme sono intorno ai 17 milioni di voti (pd fi ncd...), perdendo 4 milioni dalle ultime elezioni. Con le prossime tasse e tentativi di svendita dei beni pubblici, rai in primis, perderanno a breve altro consenso. Sulla scarsa tenuta emotiva di molti portavoce e attivisti nulla da obiettare, ma di persone capaci, serie, oneste e determinate é talmente pieno che (a breve) vinceremo NOI.
RispondiEliminaPaolo
Mi piacerebbe capire su cosa basi i tuoi giudizi così categorici su l'ukiip e farage?
RispondiElimina!Nigel Farage non mi piace.
Nigel Farage è un individuo con il quale nessun pentastellato pensante prenderebbe neppure un caffè al bar.
Anche soltanto per rivolgergli la parola bisogna avere davvero del pelo sullo stomaco."!
A me che seguo il blog di Bagnai e ne condivido i giudizi sugli euristi, i piddini e questa europa piacerebbe capire perchè l'unico ad aver denunciato l'ademocraticiità della EU da te venga un giudizio così tranchante...
Bell'articolo. Grazie per il suo contributo. In questo momento Casaleggio e Grillo stanno commettendo una serie di errori comunicativi a mio modesto parere. Cmq io l'accordo con Farage non lo farei. Diamo una scossa ai Verdi e formiamo con loro la terza forza del Parlamento Europeo.
RispondiEliminaChe tempi cupi miei Amati Umani di buona volontà. Invece che far sfilare Operai, Contadini, Artigiani e benemerita classe che produce, la SOLA e VERA RICCHEZZA X l'UMANITA' intera..... continuano a propinarci strumenti di oppressione e sterminio. Quand'è che cambieremo registro?. Italiani elettori oltre 49 milioni, votanti cica 29 milioni, affluenza 58,68%, schede bianche e non valide oltre 1,5 milioni. Leggasi, la matematica, dicono, non è una opinione, oltre il 45% degli elettori non ha legittimato alcuno dei pretendenti alle poltrone blu egeo. Siamo il 1° partito, siamo la maggioranza a non volerci far più male più di quanto non c'è ne abbiano fatto sino ad oggi con quel teatrino allocato in quel di Bruxelles. E' questo, in termini nudi e crudi il responso del popolo. NON VOGLIAMO ESSERE ULTERIORMENTE DISSANGUATI, NON CREDIAMO IN QUESTA EUROPA della FINANZA, degli estortori e parassiti ben conosciuti. In nome dei FATTI, Voi Fratelli e Sorelle che, a parole, dite di voler fare gli interessi di quanti veramente producono con il sudore della loro fronte, non rendetevi complici di questo stragista progetto. DIMETTETEVI!!!. Occupando quelle poltrone non farete altro che toglierci il pane dalla bocca. Non oltre le alpi questa bella pozione di terra del nostro pianeta potrà essere recuperato, alla fraternità e alla solidarietà che gli Umani veramente si aspettano, il futuro di noi Umani. Uniti sì ma solo se si divide la ricchezza prodotta a seconda della GIUSTA MISURA. E la giusta misura è solo questa: "da ognuno secondo le sue capacità, ad ognuno secondo le sue necessità". Amo, sì, proprio così, amo Grillo e quanti nel Suo/Nostro progetto credono e per noi e con noi tutti Umani lottano, per quello che ha fatto e continua a fare. Sono certo che il Suo sconcerto per l'essere stati cacciati così in basso da una banda di cialtroni e parassiti sia stata la molla che ha fatto scattare il Suo imperioso: basta, riprendiamoci la vita, non crediamo più a questi farabutti, mandiamoli tutti a casa (riprendendoci tutto quello che ci hanno rubato, aggiungo io). Beppe, nella fase attuale, è un OTTIMO leader, è riuscito dove Tutti gli altri hanno fallito. StiamoGli vicini, supportiamolo, non gli remiamo contro. Agisce, lo sento dalle particelle e vibrazioni che profumano l'aria, non per un qualche Suo interesse personale ma....PER ALTRUISMO, PER AMORE NEI CONFRONTI DEL PROSSIMO (noi) più INGENUO e MENO GARANTITO. Sento di non sbagliarmi dal più profondo della mia modesta intelligenza. Se così non fosse ma, come già detto, sento che così non è ne potrebbe essere, metto la mia carne alla Vostra volontà di farne ciò che più Vi aggrada. Usciamo da questa Europa dei parassiti e speculatori, non è in quella sede che ci riapproprieremo della nostra pienezza alla vita. Con affetto, Lillo, cittadino dell'Universo.
RispondiEliminaperfida albione tratta i suoi figli meglio di mamma italia intanto
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