giovedì 28 luglio 2011

Jumbo coin: una pazzia americana. E' l'arma nascosta di Barack Obama per evitare la bancarotta

di Sergio Di Cori Modigliani

La verità è che siamo alla frutta e -come abbiamo capito nella sua deriva criminale nel massacro degli innocenti a Oslo- la follia avanza ad ampie falcate, approfittando dell'indifferenza planetaria.
E del sonno generalizzato.

Ma gli americani sono una etnia davvero curiosa, e molto particolare.
Pragmatici, efficienti, tenaci.
Soprattutto molto creativi, specie quando si tratta di scegliere tra la vita e la morte.

Quando dieci giorni fa il Presidente Usa Obama aveva proposto di aprire dei colloqui bipartisan, addirittura in diretta televisiva, fintantochè non si fosse raggiunto un accordo, non avrebbe mai immaginato che i suoi oppositori repubblicani sarebbero stati così impietosamente duri nel salvaguardare gli interessi e i privilegi delle multinazionali e dell'elite dei super-ricchi da arrivare al punto di preferire la dichiarazione di insolvenza piuttosto che alzar loro le tasse.

Si è arrivati così al punto di stallo.
E intanto le borse vanno giù.
Ma i consulenti della comunicazione di Obama hanno lavorato bene.

Questa mattina, infatti, alle ore 9.15 ora locale di Washington (da noi le 15.30) un pimpante e allegro presidente fischiettante ha aperto la consueta riunione incubo.
I repubblicani hanno capito subito che sotto ci doveva essere un inghippo o -ancora peggio- doveva o poteva essere accaduto qualcosa in campo internazionale di cui nessuno tranne il Presidente ne era a conoscenza.

Obama, invece, ha estratto dalla tasca (proprio così, dalla tasca della giacca) un foglietto di carta, A4, sul quale c'era l'immagine della moneta che vedete qui in bacheca.

"Signori" ha detto il Presidente "lo sapete che cos'è questo?"
I repubblicani si sono guardati l'un l'altro esterrefatti pensando che il leader più importate del pianeta avesse perso il senno nel corso di una triste notte insonne.
Hanno scosso la testa con aria sospettosa.

"Ve lo dico io che cos'è!" ha proseguito il presidente "questa è una moneta di platino, che noi battiamo  e vendiamo mettendola a disposizione per lo più a collezionisti numismatici".
Dopodichè si è appoggiato allo schienale con aria soddisfatta.
"Avete capito?"
I repubblicani seguitavano a osservarlo con aria inorridita.
E allora, lui ha proseguito:
"Vorrei che trovassimo un accordo. Politico. E adulto e maturo. E' ciò che le borse qui, in Europa e in Asia si aspettano da noi. Dovremmo farlo assieme. Non lo volete fare. Bene. Non lo fate. Risolvo il problema da solo. Voi non mi consentite di alzare il debito, quindi, io -legalmente- non posso dare ordine alla Banca d'America e al suo Governatore di battere moneta. Ma nel corso della notte ho consultato la Legge in materia. Ed è molto specifica. Io non posso far stampare carta moneta, neppure un dollaro. Ma posso battere conio. Posso, cioè, far stampare qualsivoglia quantità di monete di qualsivoglia materiale sia composto. La Legge parla chiaro: non c'è limite alla quantità, purchè non sia carta moneta. Avete capito?"
I repubblicani l'hanno osservato sgomenti.
Il presidente ha proseguito:
"Non intendo mandare la mia nazione in bancarotta. Ho già dato istruzioni ai disegnatori di preparare il prototipo che è quello che vedete qui. Poichè per stampare due trilioni di dollari in monete preziose ci volevano almeno otto mesi, allora abbiamo deciso di fare così: stampiamo due monete e basta. Eccole qui. Su ciascuna delle due monete ci stampiamo la scritta "1 trilione di dollari in corso legale". Le due monete vengono depositate in un conto corrente a nome del governatore della banca centrale e del presidente degli Usa, a firma congiunta, garantiti da successive firme del Ministro del Tesoro, del Ministro dell'Economia e del Ministro della Difesa. Immediatamente, il presidente e il governatore emettono e firmano due assegni, ciascuno dei quali ha un valore di 450 miliardi di dollari, sufficienti, il 2 agosto, a coprire il nostro fabbisogno immediato. La cifra è garantita dal valore delle due monete depositate. Ed è tutto legale. Ho parlato un'ora fa con la Banca Mondiale che accetta le due monete in garanzia. Superata la bufera, le due monete verranno eliminate, dichiarate fuori corso e vendute all'asta per beneficenza".
Il presidente si è alzato e ha esclamato la classica frase, ovviamente, americana:
"Situazioni estreme richiedono in tempi estremi idee estreme e soluzioni estreme. La seduta è tolta. Ci aggiorniamo a questa sera alle ore 18".
E se n'è andato.

La notizia si è diffusa subito in ambiente borsistico fermando la speculazione. The "Jumbo Coin" -l'hanno chiamata così- ha  prodotto, immediatamente, un effetto calmierante del mercato.

Si tratta di una follia. Di una follia americana. Che cos'altro!
Così, infatti, Cnn presenta la notizia: "An American Madness, what else?"

Ma tecnicamente funziona.

Il risultato di questa follia, però, è stato quello di convincere i più riottosi repubblicani a riaprire le cartelline ricominciando la trattativa per trovare una soluzione comune.

Follia per follia, da questa mattina Obama ha un'arma in più.

Da tutto ciò se ne deduce che siamo nelle mani dei pazzi.

O quantomeno, della folle creatività.

Che Dio ce la mandi buona.



Sul sito business di CNN, l'esperto di economia aziendale, Jack Balkin, spiega come funziona tecnicamente e legalmente l'idea del jumbo coin. E' una pazzia, non vi è dubbio, ma se funziona, va benissimo.
Why not?

3 commenti:

  1. Dove si può leggere di questa notizia?
    Grazie

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  2. nel mio blog la si può leggere e in quella di altri (circa) diecimila bloggers demcoratici americani.Per risalire alla fonte consiglio di cercare il Prof. Jack Balkin, ordinanrio di "pianificazione economica" all'università di Harvard, consulente del presidente Obama che si è assunto la responsabilità della consulenza. Un circuito media legato a cnn Usa lo riporta

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  3. Scusate ma non l'aveva Mongomery Burns quella moneta?.... Comunque dal punto di vista tecnico è la stessa cosa... Sempre di soldi FALSI si tratta e quindi un furto ai cittadini in entrambi i casi......

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