mercoledì 27 febbraio 2013

C'è chi insegue il con-senso e chi pratica il dis-senso. Ne consegue che.....



di Sergio Di Cori Modigliani


Veniamo al Senso della Politica, finalmente.
Perché queste elezioni hanno chiarito molte cose.
Un mojito –versione ligure- offerto a meraviglia, il mio cocktail preferito.
Servito, peraltro, con i fiocchi: con tanto di poetiche olive pugliesi, vere, di stuzzichini di pesce fritto in salsa siciliana (30% dei voti e primo partito), crostini alla cacciatora in puro stile senese (24% dei voti in città, il PD perde il 14% dei voti e l’uscente sindaco commissariato getta la spugna mentre l’intera giunta annuncia che non ha il coraggio di candidarsi alle prossime elezioni comunali del prossimo maggio: si ritirano) con aggiunta di piadina marchigiana dove sono stati battuti tutti i candidati dalemiani.
Un bell’aperitivo, non c’è che dire.
Perché di aperitivo si tratta.
Il pranzo lo si sta apparecchiando.
E chi parla di sorpresa vive al di fuori della realtà.
C’è la conferma di un risveglio nazionale delle coscienze pensanti che annunciano l’imminente scomparsa di una intera classe dirigente politica incapace (oltre che di governare) di pensare, di comprendere, di capire che cosa sta accadendo.
Non si rendono conto, come al solito, di ciò che succede sotto gli occhi di tutti.
Fanno i conti, si affidano alle percentuali, calcolano le perdite, pensando che si tratti di mettere una pezza qui, tappare un buco lì, per poter fermare la diga che sta crollando.
Si tratta di una rivoluzione lessicale, così va letto l’esito della tornata elettorale.
Prima viene un nuovo linguaggio, grazie all’uso di nuove parole, nuovi sintagmi, e di conseguenza nuove sinapsi nel cervello che finiranno per modificare in misura impensabile l’immaginario collettivo della nazione.
Per una rivoluzione culturale, finalmente.
Veniamo quindi alle parole.
Chi sostiene che si sia trattato di un voto di “protesta” sbaglia di grosso: non è così.
L’uso di questo termine nasce da una manipolazione linguistica che tenta disperatamente di applicare la demagogia e la mistificazione per occultare la verità.
Le differenze tra i tre schieramenti usciti dalle urne, PD, PDL e M5s rivelano chiaramente il gigantesco spartiacque discriminante tra due modalità opposte di leggere l’esistenza.
Da una parte abbiamo i voti del PD (perde il 30% del suo elettorato) e del PDL (perde il 50% del suo elettorato) che appartengono per entrambi a ciò che loro hanno sempre perseguito, il consenso. Tradotto, vuol dire che gli elettori italiani, notoriamente pavidi e conservatori, preferiscono sottoscrivere un accordo di eutanasia soft per paura, paura del nuovo, del non conosciuto e diventano complici dichiarati di chi ha espoliato e distrutto il paese. E lo sanno anche, ne sono consapevoli. Tant’è vero che nei giorni scorsi abbiamo assistito ad affermazioni del tipo “mi turo il naso ma voto PD” come a dire: “so che non funzionano, sono al corrente della loro incompetenza, sento la puzza di marcio ma li voto lo stesso”. Quelli del PDL, mitomani confessi, si sono sperticati nelle promesse e i loro elettori hanno seguito una fantasia, una speranza, inconsapevoli della truffa.
I voti del M5s, invece, non sono affatto voti né di protesta, né tantomeno di speranza.
La “speranza” in politica è una frustrazione rimandata.
La “protesta” in politica è la manifestazione della propria incapacità propositiva e della propria dichiarata impotenza nel trovare e fornire soluzioni
Chi ha votato per il M5s appartiene alla categoria dei “realisti dissenzienti”.
Proposte realistiche all’interno di un quadro di dissociazione dalla classe politica dirigente responsabile dell’attuale dissesto italiano.
Sono voti di dis-senso. E’ una opzione completamente diversa.
Ovverossia, sono voti di cittadini che hanno scelto e deciso di assumersi la responsabilità individuale del proprio atto civico chiarendo che non intendono mai più essere complici di una classe dirigente politica che ha attuato scelte prive di Senso, che vive in un mondo che non ha Senso (se non per loro), e non hanno nessuna intenzione di seguitare ad appoggiare una classe politica che non si occupa del bene comune, dell’interesse della collettività, dei bisogni reali della nazione.
Mentre il PDL (alla spasmodica caccia di con-senso) allertava sul pericolo che le sinistre conquistassero il potere, il PD -a caccia di identico con-senso- parlava di rinnovamento  presentandosi agli elettori con Rosy Bindi in Calabria, Anna Finocchiaro in Puglia, e la stessa identica dirigenza politica del 2012 del 2011 del 2010 del 2009 del 2008 (la stessa del 2001 e del 1994) puntando sul fatto che la gente non ha memoria ed è possibile dare ad intendere qualsivoglia argomentazione a chicchessia. Chi li ha votati è finito in un’architettura dada surrealista, un po’ come quelle scale disegnate dal grande grafico Escher, con delle rampe che salgono e scendono ma non vanno da nessuna parte.
Consenso e Dissenso, quindi.
Questo è il primo risultato discriminante delle elezioni, altro che protesta.
E quindi il vero risultato è pressappoco così: da una parte abbiamo il 58% degli elettori che danno il consenso al non-Senso (quindi un suicidio dichiarato e consapevole,“una eutanasia soft”) e dall’altra abbiamo un 25% di italiani che dissentono perché hanno identificato, riconosciuto, e dolorosamente accertato la totale mancanza di senso reale in tutte le non-proposte di PD e PDL, rigettandole in toto.
Il voto al M5s è il voto di chi vuole ritrovare un Senso, ovverossia auspica che al comando delle banche ci vadano esperti di finanza e non politicanti, a dirigere e gestire gli ospedali ci vadano medici e dirigenti sanitari esperti e competenti invece che funzionari di partito, e che in ogni professione, in ogni mansione, in ogni luogo di lavoro, vengano applicati i requisiti minimi ed elementari del buon senso: il personale viene selezionato sulla base del proprio merito e grado qualitativo della propria competenza tecnica specifica invece che attraverso il filtro organizzato e gestito dalle segreterie dei partiti. Chi ha votato per il M5s pretende ed esige che venga rispettata la Legge, che venga riconosciuto lo Stato di Diritto applicando le dovute sanzioni, che venga ricostituito il reato di falso in bilancio, perché il Senso Civico consiste nel promuovere chi fa scrivere al proprio commercialista la verità dei propri affari e fa invece bocciare chi dichiara il falso. Tutto qui.
Non si tratta, quindi, di nessuna protesta, e sostenerlo è fuorviante.
Se avete votato per il M5s rifiutatevi di essere identificati come chi protesta.
Si tratta, invece,  di una banale quanto legittima richiesta di riaffermare il Senso delle cose. E’ l’estremo tentativo di riportare l’Italia da una situazione di perdurante anormalità a una condizione di normalità, di rispetto e applicazione di regole e leggi, di norme e consuetudini da applicare all’intera cittadinanza, con l’obiettivo dichiarato di costruire una comunità che si occupi di gestire, amministrare e far funzionare i beni comuni dell’intera collettività: vi sembra, questa, una protesta?
A me no.
A me sembra una affermazione di principio: la fondazione del valore del Senso.
La giornata di martedì 26 febbraio è stata fondamentale perché ha chiarito diversi aspetti, soprattutto il fatto che NON E’ VERO che l’Italia è ingovernabile.
La verità, resa evidente dal 25% dei voti al M5s (a questo servono le elezioni, e qui mi rivolgo agli astenuti) consiste nel fatto che non è possibile, a nessun prezzo, governare come hanno governato fino adesso: è una prospettiva linguistica completamente diversa.
Ecco alcuni elementi di rilievo avvenuti nelle ultime due giornate, primo fra tutti quello relativo a una delle grandi questioni –per non dire “la questione”- sulle quali si è dibattuto fino allo sfinimento negli ultimi mesi: chi c’è veramente dietro Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio? Finalmente, ieri, l’arcano è stato svelato e il mistero è risolto per sempre, mi auguro definitivamente. Si sanno anche i veri nomi dei due geniali strateghi della comunicazione che (insieme) hanno deciso e stabilito (dietro le quinte) come e perchè alle prossime e imminenti elezioni il M5s debba prendere almeno il 52% dei voti validi. Data l’abilità sconcertante dei due guru, il dato è praticamente certo.
Si chiamano Silvio Berlusconi e Anna Finocchiaro: sono loro i due geniali artefici del trionfo elettorale, prossimo venturo, che porterà il movimento cinque stelle alla inevitabile maggioranza assoluta. Sarà grazie a loro.
Ecco come i due veri guru stanno lanciando la campagna di primavera:
Martedì 26 febbraio, infatti, alle 10 del mattino, la senatrice Anna Finocchiaro, del tutto  indifferente rispetto all’esito elettorale, ha dichiarato tronfiamente “Poiché il PD è consapevole del momento che stiamo vivendo e della assoluta necessità di garantire un governo stabile alla nazione, ci assumiamo la gravosa responsabilità che ci viene dal fatto di essere la coalizione vincente alla camera e avviamo immediatamente le consultazioni iniziali ai fini del raggiungimento di un accordo di legislatura. Ho già telefonato al senatore Maurizio Lupi del PDL per incontrarci subito”.
Alle ore 10.30 su raidue, Fabrizio Cicchitto replica: “Confermo quanto detto dalla senatrice Finocchiaro, già oggi ci incontreremo con i colleghi del PD perché siamo responsabili e sentiamo come dovere civico quello di dare agli italiani immediatamente il governo che si aspettano”.
Risultato ottenuto dai due guru: rivolta interna in entrambi i partiti.
E poi Bersani,  che propone un’apertura al M5s ma presentandola in maniera smaccata come una attribuzione della responsabilità dell’attuale crisi al movimento. Nella sua mente, abituata agli squallidi tatticismi della palude del politichese italiota, intendeva senza alcun dubbio sollecitare i neo-eletti del M5s a presentargli il conto della spesa. Lui è abituato così e questa è l’unica modalità che conosce. Pensava che Casaleggio avrebbe inviato un fax con i nomi delle fondazioni bancarie di cui voleva la presidenza, dove e come piazzare i neo-eletti del movimento e su quella piattaforma economica sedersi intorno a un tavolo e trattare. Quindi è spiazzato perché non capisce. Non ce la fa proprio a comprendere il Senso di questa nuova realtà.
Dopo tre ore, alcuni tra i neo-eletti (intervistati in tutta Italia in ordine sparso, ciascuno dei quali ha spiegato che –per il momento- parlava a titolo personale) hanno replicato dicendo tutti la stessa identica cosa: “Noi siamo aperti a votare per chiunque accolga nel proprio programma di governo le nostre istanze, senza alcuna pregiudiziale, e cioè una immediata nuova legge elettorale, subito la legge sul conflitto d’interesse, una nuova legge anticorruzione,  la decurtazione dei parlamentari, il reddito di cittadinanza e l’abbattimento dei costi della politica, tanto per iniziare”.
Panico e sconcerto tra le fila del PD. E il prode Enrico Letta dichiara: “Rispettiamo il M5s e prendiamo atto del loro innegabile successo elettorale; li consideriamo degli interlocutori politici, ma sia chiaro che il PD non si fa dettare l’agenda da nessuno”.
E il prode Alfano, a Ballarò, sfrontatamente sostiene che non c’è alcun inciucio, che non ci sarà nessun incontro con il PD e tantomeno con quelli del M5s. E intanto, alla direzione del PD, Walter Veltroni e Massimo D’Alema si dichiarano ufficialmente “fortemente contrari a qualunque accordo e incontro con quelli del M5s”.
Beppe Grillo, dal canto suo, conferma ai giornalisti, la posizione dei suoi eletti: “noi non facciamo alcun accordo con nessuno, ma siamo positivamente aperti e disponibili a votare ogni singolo provvedimento che corrisponda al nostro programma: a noi interessa quello”.
Si arriva, quindi, alla giornata di oggi.
I geniali capi del PD iniziano la giornata con una sicumera arrogante, indice di totale mancanza del Senso della realtà. Dichiarano, sparpagliatamente, che non intendono sottoporsi all’esame da parte dei neo-eletti del M5s e ci aggiungono il carico da 11 (sempre Enrico Letta che sta tirando la volata a Monti per il suo bis). “Se l’Italia diventa ingovernabile, la responsabilità sarà del M5s che non è disponibile ad un accordo preventivo”. Questa frase, degna di un organigramma del Cremlino, tradotta sta per “quelli del M5s devono votarci a scatola chiusa”.
Ma a metà mattinata arriva Silvio Berlusconi, che così dichiara alla attendibile e seria professionista del corriere della sera (edizione on-line) Paola Di Caro: “Superati i primissimi giorni le cose cambieranno, adesso quelli del PD fanno i sostenuti, guardano a Grillo. Ma non ce la faranno. Quello è un rapporto che non regge, politicamente e numericamente. Avranno bisogno di noi, busseranno alla nostra porta. Vedrete, verranno a Canossa... E vi dico l'idea che mi sono fatto: non sono nemmeno sicuro che alla fine l'incarico sarà dato a Bersani”. Non è chiaro se sia un auspicio oppure una minaccia. Poco importa. Ma all’interno del PDL c’è una rivolta interna perché il gruppo dirigente non è d’accordo. E il Cavaliere, re della comunicazione italiota, poco dopo, avvertito della levata di scudi tra i suoi, non si lascia sfuggire l’occasione e dichiara: “Se non ci sarà accordo, si accomodino. Facciano pure, vediamo quanto durano. Io intanto preparerò la mia campagna elettorale sui temi che interessano i nostri elettori, mi sento alla grande, e stavolta correrei come leader”.
Infine, la dichiarazione di Beppe Grillo che sostiene: “Il M5s voterà in aula le leggi che rispecchiano il proprio programma chiunque sia a proporle…il movimento cinque stelle non darà alcun voto di fiducia al PD né ad altri. Se Bersani vorrà proporre l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio (il M5s ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano) e se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione”.
Questo è ciò che sta accadendo.
Quelli del PD e quelli del PDL vivono ancora nello spazio mentale di un mondo senza Senso. Non si accorgono, non capiscono, non comprendono che la trattativa non viaggia sulla rotaia di presidenze, sottosegretariati, gestione di aziende, bensì sui programmi e sulle proposte. Quantomeno non quando si parla con il M5s, altrimenti non sarebbe tale.
Si tratta di una differenza lessicale, per il momento incompatibile.
Sono software mentali diversi.
Il PD e il PDL cercano l’accordo sul “con-senso” identificato in gestione consociativa privata e personale dei beni comuni e delle risorse della collettività. Quindi, come sempre.
Quelli del M5s cercano l’accordo e sono disponibili al dialogo, al confronto, e a una piattaforma governativa, sulla base del “dis-senso”, identificato come gestione pubblica delle risorse da mettere a disposizione della collettività. La qualità del dis-Senso consiste in una rottura con i precedenti fallimentari durati vent’anni, per dar mostra di un segno di discontinuità nel lavoro parlamentare.
E’ un altro mondo lessicale. E’ un diverso ordine d’idee.
Per il momento, quindi, il PD e il PDL dimostrano di non volere nessun cambiamento, nessuna riforma, nessun accordo, e di non essere in grado di saper o di poter accogliere nessuna delle istanze portate avanti dal M5s che ha raccolto il voto di 8.800.000 cittadini.
Per loro, queste voci non valgono nulla.
Personalmente consiglio ai neo-eletti di armarsi di tutta la necessaria pazienza e, invece di farsi intimorire,  di comprendere che i propri interlocutori non hanno il senso della realtà, e quindi va spiegato loro come si stanno mettendo le cose, come si fa con i bambini o con quelli fuori di testa. Forse quelli del PD capiranno che è arrivato il momento di ascoltare la nazione, le istanze dei cittadini, i bisogni collettivi e si decideranno a varare un programma che accolga i punti per i quali ha votato il 25% degli italiani.
Come notava il giornalista Andrea Scanzi, de Il Fatto Quotidiano, rivolgendosi ai neo eletti: “D'Alema e Veltroni sono contrari a un dialogo con Grillo. E' la conferma che è l'unica strada possibile. Provateci. (a margine: nel Pd hanno ancora Veltroni e D'Alema che dettano la linea. O anche solo pontificano. Sono proprio lanciati a bomba verso il proprio abisso).

Allora, non hanno ancora capito che questo è soltanto l’aperitivo, un buon mojito tra amici.
Sarà una primavera di riscossa, quindi.
A tutt’oggi, così vedo io la cosa.
E voi?

63 commenti:

  1. Caro Sergio, condiVido tutto.
    Leggerti mi rincuora e mi da forza.

    Grazie

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    1. Mi associo. E' un'analisi esemplare. E' perfettamente descritto lo spirito col quale ho dato il mio voto al M5S.

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  2. Ecco signor Modigliani... chiaro con parole diverse e con ragionamenti piu stringati per via dell'utilizzo di social network, ma è tutto il giorno che cerco di spiegare ala gente quello che con grande lucidita e, mi permetta, fantastica ironia ha descritto.

    Ho persino coniato il motto: PENSARE DI-VER-SO!

    Ma le giuro signor Modigliani, non capiscono.... ha ragione lei non mi devo arrabbiare mi devo armare di pazienza e spiegare, ripetere e rispiegare.. sono come bambini, vanno rieducati.

    La avviso che utilizzero il suo scritto con copia incolla a manetta. Se la cosa da fastidio, me lo dica.

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    1. Benissimo, se Modigliani autorizzasse, questo articolo dovrebbe avere la più ampia e capillare diffusione possibile.

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  3. Grazie Sergio, ancora una volta grazie.
    Un articolo bellissimo

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  4. Sono due mondi incomunicabili e lo si è visto nelle domande dei giornalisti. Proprio non capiscono, e dire che le risposte del Movimento sono di buon senso e di una banalità disarmante!

    Intanto un banco di prova per il PD è se considerare o no eleggibile Berlusconi, applicando la legge del 1957. Sinora hanno accettato l'illegalità senza protestare, oggi con la maggioranza alla camera e con i voti a cinque stelle al Senato potrebbero non ammetterlo in Parlamento. Ma chi oserà far applicare la legge?

    E ancora una riflessione sui risultati di queste elezioni. Il PDL ha avuto la maggioranza al Senato anche in queste regioni, Lombardia, Veneto, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, dove l'illegalità è ben diffusa. In Lombardia Maroni prevale su Ambrosoli che aveva detto chiaramente di volere trasparenza e legalità, ma nella regione sono molto presenti le varie famiglie della 'drangheta. Sarà un caso?

    Infine, l'analisi del voto a Catania ha messo in evidenza che il PDL ha ottenuto anche il 65% nei quartieri di Librino e San Cristoforo, dove il disagio giovanile e l'influenza dei clan malavitosi è più forte. Mentre la media cittadina è stata inferiore al 5 Stelle. Solo coincidenze.

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  5. Forse sono capitato su “Alice nel Paese delle Meraviglie“... quasi piangevo LOL... davvero ubriacanti i giochi di parole di Sergio ma ormai non mi impressionano più. Mi domando per chi votassero fino a tre giorni fa gli “eroici“ 8.800.000 elettori grillini... giusto per capire gli ultimi 30 anni di politica italiana. Quanto al Senso - cioè alla portata storica - di queste elezioni, consiglierei la lettura di qualche prima pagina dei giornali stranieri. Siamo all‘inizio certificato di un drammatico e scomposto declino. La retorica stile editoriale di partito mi pare proprio fuori luogo.

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    1. Concordo in pieno, ma modigliani è così. un influencer del m5s ? me lo chiedo da un po'.

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    2. Sì, ma infatti gli italiani sono assurdi. Di sicuro c'erano altri movimenti più seri di Grillo (non voglio fare nomi ma intendo sia locali regionali, che di estrema destra e sinistra). Ma siccome il panzone genovese ha occupato la scena ha rubato i voti a queste realtà. E adesso ci troviamo una armata Brancaleone che va in Parlamento, che renderà ingovernabile il Paese, non risolverà nulla esarà funzionale al sistema. Questo l'ho detto 3 mesi fa. E qui sono stato aggredito. Complimenti grillini e complimenti Modigliani.
      Sergio

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    3. COSA BRUCIA DI PIU' LA SEDIA? I PRIVILEGI CHE VERRANNO A MANCARE? AVETE RAGIONE BRUTTO MOVIMENTO PER VOI!!

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    4. Guarda che per educazione si scrive in minuscolo e non ho capito con chi ce l'hai. I privilegi passeranno dal PD PDL a M5S. Quando si arriva al potere e al denaro, caro mio, solo i santi sanno resistere, vai tranquillo. Cresci.
      Sergio

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    5. Daniele A., Torino2 marzo 2013 alle ore 17:17

      little paul e Sergio, siete due casi disperati. Provate a leggere almeno un paio di pagine di un libro qualsiasi, anche solo Topolino... I miei più vivi complimenti al signor Modigliani, i cui articoli meriterebbero di essere pubblicati sulle prime pagine dei quotidiani e discussi in tutte le trasmissioni che trattano di politica.

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  6. Preciso, appassionato e appassionante come sempre.
    E anche più.
    Grazie Sergio.

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  7. semplice lineare geniale!!!

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  8. Grazie bellissima sintesi la tua : ))

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  9. Mi piacerebbe che i lettori del mitico Sergio leggessero sto mio pezzo..... Analisi del voto,la vittoria sui sondaggisti,il mio seminario politico/economico la mia intervista a "Il Tirreno". http://spread-politica-economia-massoneria.blogspot.com/2013/02/l-analisi-del-voto-la-vittoria-sui.html?spref=tw
    Ciao Sergio ... sarebbe gradito tuo commentino sul sito! Lo valorizza!
    Marco!

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  10. Scusate se è in inglese, ma a un collega americano che si occupa di statistica politica e mi segnalava questo articolo

    http://www.bloomberg.com/news/2013-02-26/what-s-next-for-italy-s-victorious-grillini-.html

    ho risposto la seguente cosa perché è importante spiegare all'estero quello che sta succedendo da noi

    Thanks [...], the article is describing quite well the situation, except when it says that the movement is 3 years old: indeed it was already in the air when Grillo started talking of the Cirio and Parmalat crack in 2005 or earlier. It's true that its formalization was 3 years ago but people started well before; moreover, it's clearly inspired by the Occupy Wall Street movement. As far as I know, other similar movements are organizing in some European countries: I think this is the healthy answer to what is going on in other "civilized" European countries where nazist and racist movements are sadly gaining momentum...

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  11. Salve Sergio, come sempre ottimo articolo, un piacere leggerti. L'unica cosa che ormai da anni noto con dispiacere è la mancanza di una piattaforma decisionale online implementata dal M5S UFFICIALMENTE. Io personalmente collaboro con un gruppo fantastico che ne ha prodotta una tutta italiana e scusandomi (per il luogo non opportuno) mi permetto di invitarti a visitarla. Si chiama Airesis dal greco "scelta consapevole". Pace Jacopo

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  12. Caro Sergio,
    potresti postare dei link che portino ai video delle dichiarazioni della Finocchiaro e di Cicchitto ?
    Cercando in rete , ho trovato solo dichiarazioni della finocchiaro di segno opposto a quello di sopra esposto.
    Vivamente ti leggo e ti ringrazio.
    daniele

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    1. Ma che sei pazzo? Chiedere le fonti al Modigliani?
      Le dichiarazioni che lui riporta non esistono, ça va sans dire..

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    2. Sì ma infatti in questo blog si è arrivati al "me l'ha detto mio cugino che ne sa un casino quindi è vero".
      Sergio

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  13. Perché tutti possano farsi un'idea, incollo anche la VERA dichiarazione della Finocchiaro (che tra l'altro non mi sta affatto simpatica), così come riportata sul sito ufficiale del PD e da tutti i giornali:

    "La strada è molto stretta, ma una via di uscita va trovata. Si è molto parlato di un governo di larghe intese, ma io tendo ad escludere questa ipotesi sulla base dell'esperienza che abbiamo fatto sia con l'ultimo governo Berlusconi che con il governo della 'strana maggioranza'. Il Paese attraverso il voto ha manifestato un bisogno netto di discontinuità e immediato di riforme. Il Centrodestra ha bloccato un riforma costituzionale già concordata, non ha voluto la riforma della legge elettorale, non gradirebbe una normativa sul conflitto di interessi". Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, nel corso dello speciale del tg3.

    "Io mi permetto di fare un'altra ipotesi che per ora è personale perché dobbiamo ancora confrontarci nel partito - ha proseguito Anna Finocchiaro - La coalizione che vince le elezioni alla Camera si presenta anche al Senato con un governo che potrebbe essere definito 'di minoranza', sulla base di un programma immediato di riforme sul quale probabilmente non è possibile incassare la fiducia del Movimento 5 stelle, ma sui punti del quale forse sarebbe possibile trovare un consenso più largo. Credo che quello a cui tutti dovremmo puntare, ovvero un governo solido e forte, potrebbe in questa legislatura essere una costruzione che avvenga col tempo, riconoscendosi su una volontà di cambiamento. Il segnale del Paese è 'adesso basta chiacchiere, ora si deve agire'. Un 'governo di minoranza' per fare sul serio le riforme, con un rilancio del parlamentarismo credo sia possibile con una 'maggioranza elettiva'".

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  14. Concordando con altre, diverse analisi (tra cui Wu Ming), sono convinto che il M5S abbia occupato e quindi cancellato il *vero* spazio del dissenso.
    L'M5S, inconsapevolmente, ha impedito alle istanze veramente rivoluzionarie, veramente dissenzienti, di esprimersi, evolvere, generare dibattito pubblico sui veri temi: quelli che l'appena scomparso Hessel ha offerto alla masticazione mentale - e poi concretamente attiva - di chiunque nel mondo eccetto che degli italiani.
    Inutile approfondirli tali temi, li conosciamo bene.
    E invece il grillino cosa fa? Reitera all'infinito l'anti-linguaggio, che in quanto anti-qualcosa non può essere veramente nuovo.
    A corruzione oppone onestà (anti-corruzione), ecc...
    Quando sappiamo bene che il problema è estremamente più complesso e tragico, e che non ha a che fare con quei pochi spiccioli che ci rubano quei ladruncoli dei nostri politici, né con l'antiberlusconismo, né con i rimborsi elettorali, né con la decrescita, tantomeno col reddito di cittadinanza (una sorta di aberrante elemosina di Stato, quasi un neocolonialismo sociale: aiutiamoli evitando accuratamente che diventino autosufficienti).

    L'ossessione linguistica, direi quasi auditiva (il tam tam delle parole d'ordine indeclinabili, i bonghi ossessivi dell'apostrofare i nemici con nomignoli e tutto il repertorio mediatico di esclusivo copyright intellettuale di Grillo), ha impedito loro di "sentire" quello che andava sentito. In questo senso - e solo in questo - sono *dis-senzienti*.

    Insomma sì, è vero, M5S ha messo il piede nella porta del cambiamento. Ma sta spingendo con tutto il resto del corpo perché quella porta non si apra del tutto.

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    1. Condivido. Siamo ad un passaggio storico e la sensazione forte è che manchi la gente giusta e la leadership per gestirlo. Gli slogan vanno bene per le campagne elettorali. D‘ora in poi invece si fa sul serio.

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    2. Guarda concordo. E come sto scrivendo più volte c'erano altri movimenti di dissenso molto più seri.... ma no, arriva il panzone genovese e distrugge tutto. Logico, il sistema lo ha messo per quello ossia rendere ingovernabile il Paese e cancellare i veri ribelli contro il sistema. Buffone Grillo e chi lo sostiene.... vero Modigliani?
      Sergio

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    3. Io non so quale sia la tua personale proposta di dissenso, o cosa tu faccia per farla diventare maggioritaria tra la gente. Certo è che il M5S ha le sue fondamenta nell'attivismo ambientale, economico, sociale ormai da più di un decennio, ora salta su qualcuno a dire "non è la vera forma di dissenso", ok allora qual'è? Questa gente si è impegnata in azioni fattive sul territorio per anni per contrastare questo sistema degenerato. Qualcun'altro ha fatto di più?

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    4. Michele,
      non siete i depositari dell'attivismo duro e puro. Non capisco su quali basi tutti voi (ho fatto innumerevoli discussioni con grillini, a volte anche costruttive) crediate che chi non vi appoggia sia - automaticamente - un nullafacente, un intellettuale teorico, un ignavo.

      Se le tue erano domande non retoriche e vuoi sinceramente sapere cosa faccio e quale credo sia il vero dissenso, allora mi dispiace non l'ho capito. Non l'ho capito forse perché il modo con cui le hai fatte tradisce un atteggiamento retorico, di chi non vuole veramente sapere ma solo accusare.

      In merito alla tua ultima domanda: ma davvero credi che la *quantità* sia un valore? Senza volervi minimamente paragonare a loro (non sono tra quelli che vi indicano come fascisti), anche i manipoli mussoliniani hanno fatto *molto*, anche i berlusconiani fanno molto.
      Quello che conta è la qualità dell'azione, il dialogo costruttivo e non respingente, il dubbio perenne. Non l'adesione acritica a parole d'ordine.
      Perché sì, ogni volta che parlo con un grillino la sensazione è che ognuno di loro abbia un *repertorio* già pronto, incapace di adattarsi al discorso specifico. Dario Fo dice bene (parole sue dell'altro ieri): "Grillo *recita* quando è sul palco". Mi va bene, deve comunicare, e recitare è una delle attitudini più sacre e dignitose se paragonate a quelle cui ci hanno abituato i politici, tra volgarità, offese gratuite, ipocrisie.
      Ma quando la *recita* è originale e viene fatta sul palco ha un senso, se viene ripetuta dagli spettatori, fuori dal teatro, come una barzelletta vecchia, senza argomentare quasi mai, senza l'apertura a possibili varianti che la migliorino, allora ciò che dice Grillo (su cui, sia chiaro, concordo comunque poco) si trasforma nella stessa dialettica stantia della politica che si vorrebbe colpire.

      E sì, insomma, c'è chi ha fatto *altro*, non so se di più o di meno (chi può dirlo, tu? Io?).
      Io ho fatto e sto facendo, sui fronti che ritengo più necessari e urgenti. E mi piace confrontarmi con chi come me si impegna. Ma con voi non ci riesco, perché siete iattanti (Craxi era *iattante*): ostentate una presunta superiorità che impedisce il dialogo.

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    5. Fascistoide o meno mi interessa poco. Le etichette dicono poco. I fatti invece dicono che dal guitto di Arcore siamo ora al comico di Genova, la sostanza non mi pare cambi poi molto, se non che ora almeno abbiamo un professionista.

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    6. L'articolo di Wu-Ming invece a me non è piaciuto affatto; e non mi piace affatto chi cerca in tutti i modi di squalificare la parte più bella di questo movimento, altrettanto "surreale": l'attivismo locale, che tramite i meetup e i gruppi in tutta italia rappresenta il vero cambiamento; fra di loro si trovano splendide persone che portano avanti "visioni" e "programmi" anche molto differenti dalle sparate di Grillo. Persone che nessuno ha costretto a riunirsi, a cui non arriva nessun diktat dall'alto, e con cui ognuno di noi, e non solo il sistema partitico, dovrebbe avere il coraggio e l'onestà intellettuale di confrontarsi.
      La tesi di WU-MING che Grillo abbia incanalato "forzatamente" e quindi represso altri tipi di dis-senso non sta in piedi, semplicemente perchè se in italia non ci fosse stato Grillo, lo spazio per il dis-senso sarebbe ridotto a zero, esattamente come negli altri stati europei.
      Forse dopo mesi passati a scrivere articoli e anche libri (con una presunta superiorità intellettuale) analizzando filosoficamente, antropologicamente e sociologicamente il grillo pensiero, con tanto di coltissime citazioni e paragoni storicamente ineccepibili, si sono resi conto della loro inutilità anti-sistema?
      Penso che sarebbe ora che presunti ribelli con il culo al caldo comincino a scendere un pò più nel concreto e nel mondo reale piuttosto che nel mondo delle speculazioni intellettuali.

      Per federico: non confrontarti con "attivisti" per modo di dire trovati qui e la sul web, ma ti consiglio di contattare chi ha fatto dell'attivismo a 5stelle vicino a dove abiti tu. Senza iattanza, ovviamente.

      Marco

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    7. Sono pienamente d'accordo, la tesi di Wu Ming è il sogno nascosto di Walter Veltroni: forse è lui. E' la classica modalità surrettizia di delegittimare l'opposizione pensante attraverso una argomentazione apparentemente plausibile ma basata su un falso. E'0 la vecchia scuola del KGB.

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  15. No, non mi dite che si è fatto beccare un'altra volta!

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  16. Sergio, ti stimo moltissimo e leggo con attenzione le tue condivisioni che ritengo preziose, intelligenti e stimolanti.
    Però, questa volta non sono del tutto d'accordo con te e con quello che leggo in alcuni commenti. Invece di moderare i toni e sedersi ad un tavolo per parlare di riforme per costruire e realizzare immediatamente dei provvedimenti incisivi per un futuro migliore, il M5s cerca di distruggere gli ultimi "nemici", rimandando a chissà quando il dialogo costruttivo? Oppure proprio non si intende di dialogare con nessuno? ma non ci posso credere! Secondo me abbiamo ora un'occasione che potrebbe mai più ripresentarsi e non la si dovrebbe sprecare.
    Ora che ci sarebbe la possibilità di partecipare al processo decisionale, di andare al Governo (!) per determinare finalmente e responsabilmente un cambiamento significativo insieme al PD e SEL, il M5s usa il ricatto, l'offesa, la denigrazione come messaggio politico da trasmettere a tutti??? Ma allora anche il M5s si affida alle percentuali, e calcola le perdite e le vincite?! Che delusione!
    Il rispetto per il decoro civile e per la dignità di tutti i nostri interlocutori dove sono? Vogliamo continuare così, a litigare, a provocare, a gettare fango? Non credi che la situazione possa anche peggiorare ulteriormente?
    Possiamo dimostrare al Mondo di essere capaci di serietà, di dialogo, di non-violenza, di non-aggressività, di umiltà, di astuzia, di intelligenza, di pace, di amore, di rispetto, qui e ora! Perché rimandare? Lo Tsunami non deve ancora arrivare. C'è già stato...
    Walter

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    1. Walter.... cosa ti aspettavi dai grillini? Sono incompetenti e buffoni oltre ad avere un leader codardo, infatti lui non è in Parlamento mica è scemo, è del tipo armiamoci e partite.
      Sergio

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    2. Walter...l'ho scritto in apertura del post: questo è l'aperitivo di preparazione. Il vero tsunami sarà europeo e saremo noi italiani a fare da traino, finalmente. E' un'onda anomala, è un'idea del mondo, è un pensiero di armonia collettiva e non di sopraffazione, è l'abbattimento del cinismo becero e il rifiuto della centralità del danaro rispetto alla qualità esistenziale di ogni essere umano. Nessuno escluso. Lo tsunami è il concetto pragmatico del all inclusive.

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  17. Ora la palla passa al PD.
    Le richieste di Grillo sono molto semplici:
    abolizione dei contributi pubblici ai partiti
    reddito di cittadinanza
    La prima e' comprensibile da tutti
    Il reddito non e' ancora capito bene nelle sue conseguenze.
    Semplifico.
    Fatevi qualche domanda. Io ne pongo 2.
    a) Chi mai va a lavorare a 700-800E al mese se puo' stare a casa con 600E.
    b)come si fa ad aggiungere il reddito in un paese dove il welfare e' rappresentato sostanzialmente dall'impiego pubblico?
    La risposta sottintende una grande riforma dello stato e del mercato del lavoro.
    Il PD ha davanti due strade. Quella di diventare
    un grande partito socialdemocratico prendendo seriamente le richieste di Grillo e tramutandole in un nuovo modello di stato o restare semplicemente come una delle sezioni di quel grande partito che io chiamo il P.A.P (partito amministratori pubblici) che nessuno vota ma che dalla fine anni 70 ci ha governato.
    Grillo fa bene ad usare la vecchia politica della corda dell'impiccato. D'Alema la conosce bene.
    A Grillo consiglio di rivedere Simone del deserto di Louis Bunuel.
    E' difficile mandare tanta gente ad amministrare il cotolengo senza
    pagarne le conseguenze.
    Direi che mai ora sia stata piu' splendida per il paese. Speriamo di non sciuparla.

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    1. analisi perfetta! grande! complimenti all'autore. diffondo immediatamente quanto più possibile. marina

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    2. Avevi ragione, me lo sono rivisto il film di Bunuel. Ottimo consiglio.

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  18. Buongiorno Sig. Modigliani,

    sono d'accordo su tutta la linea e vorrei aggiungere una mia considerazione.

    Dovunque ti giri - in tv e sui giornali - vedi e senti le solite persone parlare al solito modo, che stride in maniera fastidiosa con il senso vero di questo voto e con la realta' delle persone che se la sono ripresa in maniera cosi' dirompente.

    Una interpretazione e' che proprio questi qui non si stanno rendendo conto di che cosa sta capitando, sono disorientati, continuano con la loro vecchia forma mentis per inerzia, perche' non capiscono in che modo tutto intorno a loro sta cambiando; questa e' l'evidenza che traspare attraverso i media tradizionali. In questo caso non sono pericolosi piu' di tanto. Spariranno rapidamente alla prossima brezzolina senza nemmeno rendersene conto, e noi non ce li ricorderemo gia dopo un'ora.

    Un'altra interpretazione - mia, e magari sbaglio - e' che coscientemente si perpetuino i linguaggi e i modi della vecchia politica, non per incoscienza, ma per calcolo. Non dimentichiamo che ancora tantissime persone hanno votato PD, PDL,Monti, Lega etc, e insieme sono ancora la maggioranza; quindi magari stiamo vedendo il tentativo disperato di questi vecchi politicanti (e dei giornalisti a loro accorpati) di far leva su quanti ancora non hanno cambiato paradigma mentale, quelli che non si sono resi conto che l'era delle ideologie e della democrazia rappresentativa e' finita, o che non hanno voglia di partecipare attivamente, o non gli conviene, o quelli che si sono turati il naso. Sono ancora tanti, anche giovani. In questo caso diventano piu' pericolosi perche' perpetuerebbero un'agonia (economica, morale,...) che sarebbe distruttiva per tutti quanti, e in questo caso vanno fermati con piu' decisione. Finiranno lo stesso (lo sono gia) ma rischiano di trascinare tutto e tutti nel baratro.

    Comunque sono proprio disperati;, vedo molte facce di politici livide. I piu' cretini sfoggiano ancora supponenza, poveri, non sono proprio sintonizzati.

    Personalmente ho votato M5S perche' credo che chiunque abbia un minimo di buonsenso, in questo momento non possa fare altro; non sono necessariamente d'accordo con tutto il programma ma credo nella partecipazione (mia e di tutti i cittadini che si sono svegliati) e nella buonafede e capacita' dei nuovi eletti. Non sono mai stata politicizzata e ho sempre pensato - e penso ancora - che la politica sia noiosa (anche se queste elezioni tutto sono state tranne che noiose :-)), ma sono molto preoccupata per dove ci hanno portato questi dinosauri in estinzione; stiamo perdendo le nostre liberta' e dobbiamo lottare e buttarci in prima persona nella mischia per riprendercele. Abbiamo perso la gioia di vivere, la speranza nel futuro, e questo non posso accettarlo.

    Ma finalmente questa nuova avventura e' cominciata e le speranza che ci porti cose buone, anzi buonissime, sono molte e - secondo me - fondate. Io ci credo.

    Cordialmente,

    Modesta

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    1. Sì brava, conta su Grillo e vedrai dove andremo a finire.... Modesta di nome e di fatto.
      Sergio

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    2. Caro anonimo intelligente
      Ti suggerisco di ridurre il numero di post e di renderli un po' più ricchi di contenuto altrimenti viene da pensare che tu abbia veramente poco da fare nella vita...
      Per cortesia pubblica il link al tuo blog dove anche un ignorante come me possa leggere delle serie proposte per il bene dell'Italia.
      Non vivere solo di negatività altrimenti il fegato marcisce.
      Dario

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    3. Senti un pò intelligentone. Io non ho blog perché non sono uno che fa casino in Italia come Grillo. Serie proposte? Sì ne ho un paio: no Grillo al governo e fuori dall'euro subito ma non per referendum come dice quell'asino di Grillo (lui lo dice perché così si perde tempo e i poteri forti europei ridono e ringraziano), ma per legge. Poi non sono io quello che deve fare proposte, non sono un ladro come tutti i politici o un populista ignorante come Grillo. Falle tu le proposte. Sta tranquillo il mio fegato sta bene, vorrei veder quello di Grillo che sbraita sempre.
      Sergio

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  19. Gli italiani sono assurdi. Di sicuro c'erano altri movimenti più seri di Grillo (non voglio fare nomi ma intendo sia locali regionali, che di estrema destra e sinistra) e più efficaci sul territorio rispetto a questi internettari cazzari semianalfabeti fascistoidi (perché sappiate che la maggior parte dei grillini sono di destra checché ne dicano). Ma siccome il panzone genovese ha occupato la scena ha rubato i voti a queste realtà. E adesso ci troviamo una armata Brancaleone che va in Parlamento, che renderà ingovernabile il Paese, non risolverà nulla e sarà funzionale al sistema. Questo l'ho detto 3 mesi fa. E qui sono stato aggredito. Complimenti grillini e complimenti Modigliani. Da un intellettuale come lei mi sarei aspettato altro.
    Sergio

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    1. Ma se sono tanto migliori questi altri movimenti com‘è che non hanno preso voti? E sarebbe stato messo lì da chi? Non sono grillino, ma l‘instabilità non giova a nessuno, dammi retta. E ai complotti non credo per natura.

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    2. Gli altri movimenti non sono visibili mediaticamente. Checchè se ne dica Grillo era sempre in TV. Svegliamoci, Grillo è del sistema ed è perfettamente funzionale al sistema. I poteri forti volevano casino in Italia e ci sono riusciti. L'instabilità non giova a nessuno? Certo al popolo bue no, ma a quelli che dico io sì eccome. Aiò.
      Sergio

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  20. E un'altra cosa. E' la prima volta che ho visto 2 liste dove i leader non sono candidati. Parlo di Grillo e Monti. Infatti li accomuna una cosa: sono codardi. Mandano avanti gli altri e loro fanno la bella figura. Vergognoso: almeno Bersani e Berlusconi erano candidati veri (anche se per il PDL quello nominato è Alfano). Io non ho votato PD o PDL e neanche UDC, ma da questo scenario che è uscito non vedo nulla di buono. Ripeto: c'erano piccole realtà molto migliori, ma il panzone genovese ha distrutto tutto. Vedrete i danni che faranno questi incompetenti di grillini.
    Sergio

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  21. Complimenti per l'articolo! Posso usare la sua foto della bimba con la bandiera?

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    1. Dio mio ..... usare la foto con la bambina ..... poi dicevano che era Berlusconi che rincoglioniva tutti!
      Sergio

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  22. Sei sicuramente un sensitivo, di quelli veri che si contano sulle dita di una mano di un famoso cartone animato. Hai letto, ed esposto in un modo che pìù mirabile e chiaro di così non si potrebbe , ciò che alberga in me e sicuramente in quel 25%. E mi preme sottolineare che dal punto di vista di stabilità economica o di retribuzione stipendiale, farei parte di quel ceto medio basso ( o meglio ex perchè l'euro ha dimezzato il valore degli emolumenti ) che taluni del M5S non pensano che possa sostenerli in termini di partecipazione e consenso ( o meglio dis-senso).

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  23. Semplicemente la migliore sintesi/fotografia della situazione politica italiana, passata (perchè è passata, finita), presente e futura.
    Magnifico articolo, soprattutto nella spietata sintesi della ricerca del consenso da parte dei responsabili del dissesto: sordi e ciechi a qualunque istanza del popolo.
    Arrendetevi, è finita.
    Ed è solo, appunto, l'antipasto.
    E' finita.
    AMV

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  24. Ho letto e considero davvero interessante l'analisi. Vorrei aggiungere che tra il 58% degli elettori che hanno votato per il non-senso, circa la metà ha votato per affidare un governo ad una coalizione diversa di quella di Berlusconi, senza tener presente le infuriate di Grillo in campagna elettorale. Per loro è valso il discorso di affidare un paese in mano ad una compagine diversa da quella berlusconiana, che nonostante i 20 anni di protagonismo ha inciso negativamente sulle sorti dell'Italia. Dovremmo sperare, per risollevare un pò sia il morale degli italiani che le sorti dell'Italia, in una alleanza tra i grillini e quelli del Pd sul modello della Sicilia, dove a farla da protagonista sia lo spirito e la voglia di concretizzare delle proposte comuni per il bene della Nazione. Un saluto

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  25. Andate a fare il guru,come diceva uno,non mi ricordo chi,forse o Pazzaglia o De Crescenzo.



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  26. carissimo sign. sergio ho avuto l'onore di conoscerla personalemente a budrio di bologna ,ho acquistato il suo ultimo libro disponibile quel giorno e da quel momento non smesso di leggerla... davvero la più bella sintesi della stuazione passata presente e futura che abbia mai letto con affetto e stima anna zennaro m5s cesenatico.

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  27. Buongiorno, concordo pienamente con l'analisi da Lei fatta. Non crede che a questo punto sarebbe di buon senso proporre un incontro pubblico in TV senza mediatore giornalistico tra Bersani e il portavoce 5 stelle (io preferirei Grillo stesso) per:
    1)scoprire le reali intenzioni PD
    2)evitare le riunioni segtete da 1 e 2 repubblica e nel contempo
    3)rendere chiara la nuova struttura mentale del movimento agli altri 20 milioni di elettori che per vari motivi non possono ancora comprendere.
    Non ci sarebbe possibilità di equivoco: così nudi e crudi davanti all'elettorato le due forze sarebbero obbligate a dire tutte le loro verità e/o menzogne (che verrebbero scoperte subito)e si voterebbe la fiducia solo per la realizzazione dei punti ritenuti necessari facendo così presente a Napolitano, al Paese e al Mondo intero che qualcosa è veramente cambiato.
    Utopia?... forse, ma a questo punto...mi interesserebbe un suo commento al riguardo
    Grazie
    Fabio C. La Spezia

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  28. Dico la mia.

    Non riesco veramente a capire (ci ho provato veramente) quelli che danno la colpa della situazione attuale al M5.
    In questa condizione sociale ci siamo per colpa di quelli che ci hanno governato fino ad oggi, non certo per quelli che devono entrare (chiunque siano).
    In questa condizione istituzionale ci siamo per colpa di quelli che hanno votato e successivamente non cambiato l'attuale legge elettorale, non certo per quelli che devono entrare (chiunque siano).
    È il PD che deve decidere se vuole la fiducia dal M5S, ovviamente non incondizionata, ma sulla base dei punti che sono nel programma del movimento.
    Vediamo se (il PD) è disposto a portare avanti questi punti (che per inciso, fino ad oggi non ha VOLUTO portare avanti).
    J.G.

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  29. Tutti i partiti classici hanno lavorato pesantemente per portare il M5S al punto in cui si trova. Ora si ribellano.Perché? Erano sicuri di ingannare, ancora una volta, quei babbei di italiani. Adesso l'algoritmo è diverso e si nota che stanno brancolando nel buio. Ne vedremo delle belle.

    Prima visitavo sporadicamente questo blog ma da quando ho notato che ci sono quel Sergio e quell'omonimo che vengono solo per rompere, lo apro tutti i giorni e salto a piè pari le loro argomentazioni.
    Se avete qualcosa di personale nei confronti di Modigliani trovate una altro modo per vendicarvi.

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    1. Beh complimenti hai davvero un innato senso per la discussione democratica. D‘altronde lo evidenzi bene definendo babbeo chi non vota M5S. Per quanto mi riguarda non ho nulla di personale contro Modigliani, manifesto solo il mio dis-senso.

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    2. Sono stato definito quel Sergio .... bene. Sono sulla giusta strada.
      Sergio

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  30. Io penso non si possa dare assolutamente la colpa nessuno. Io ho votato per Bersani perchè mi sentivo rappresentato da molte delle sue idee, come penso abbiano fatto anche coloro che hanno votato diversamente da me. Mi sembra semplicemente che, per fare qualsiasi provvedimento, in modo assoluto per prima cosa sia necessario avere un governo.Non vorrei che Grillo avesse intenzione di forzare verso un governo PD - PDL solo per poter dire....io lo avevo detto ! ecco che si mettono dacordo contro di noi !.....Nella mia ignoranza io credo e spero che possano trovare delle intese, assolutamente alla luce del sole. per procdere a dare fiducia ad un governo per poter fare quelle riforme che possono essere condivise. E mi sembra che possano essere diversi i punti d'incontro fra i due schieramenti.
    Se poi invece non si vuole trovare assolutamente un accordo, da entrambe le parti, ognuno veramente dovrà farsi carico delle proprie responsabilità. ......Da entrambe le parti.....
    Se ho detto delle sciocchezze Vi prego di scusarmi

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  31. Gli altri movimenti non sono visibili mediaticamente. Checchè se ne dica Grillo era sempre in TV. Svegliamoci, Grillo è del sistema ed è perfettamente funzionale al sistema. I poteri forti volevano casino in Italia e ci sono riusciti. L'instabilità non giova a nessuno? Certo al popolo bue no, ma a quelli che dico io sì eccome. Aiò.
    Sergio

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    1. Uh si, il sistema adora Grillo, e quando qualche parlamentare del M5S entrerà nel COPASIR e tirerà fuori qualche segreto di stato il sistema festeggierà tutta la notte... ma per favore!!!

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    2. Sei un poveretto.... non sai neanche quello che stai dicendo. Il COPASIR? sei tutto scemo Buffone grillino.
      Sergio

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  32. Tutta questa prosopopea da puro e duro, da "siamo il nuovo, siamo il meglio", poi ti svegli una mattina e scopri che il Grillo (stra)parlante, dopo aver sbraitato e abbaiato contro il vecchio sistema, promettendo scappellotti, candida a primo ministro il signor Passera, banchiere ed ex ministro del deleterio governo Monti e ti chiedi tantissime cose...e ti rispondi che forse l'amore per la passera del buon Silvio é meno nocivo di questi giullari!

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