di Sergio Di Cori Modigliani
(Sembra ci sia stato un disguido tecnico per cui, questo post, era scomparso ed era stato cancellato. Lo ripristino, oggi, 1 marzo 2012).
(Sembra ci sia stato un disguido tecnico per cui, questo post, era scomparso ed era stato cancellato. Lo ripristino, oggi, 1 marzo 2012).
Chi ha incontrato Mario Monti, a New York, quindici giorni fa, di talmente importante, da fare in modo che nessun giornalista, curioso, (e tantomeno bloggers indipendenti) potessero sostenere di averli visti insieme?
In teoria, la persona più importante che lui ha visto in Usa è stato Barack Obama. Dopotutto si tratta del comandante in capo del più potente esercito mai esistito.
Macchè.
Se Monti è un semplice ragioniere, Obama è, diciamo così, un solidissimo direttore generale. Poi ci sono altri, nei piani alti.
Il nostro baldo premier sembra che abbia incontrato un piccoletto anonimo, un signore di Singapore, totalmente sconosciuto ai più. Il suo lavoro ufficiale consiste nell’insegnare all’università di Toronto “pianificazione dei sistemi di telecomunicazione avanzata” nella facoltà di ingegneria elettronica. E’ un grande esperto (considerato tra i primi cinque esperti al mondo) in “gestione delle risorse energetiche europee e sue applicazioni economiche”. Vabbè che è un professore pure lui, e tra professori si capiscono. Ma non basta per incontrarlo.
L’anonimo piccoletto di Singapore ha anche un’altra curiosa particolarità. Che a noi ci interessa. Eccome se ci interessa!!!!!
Dai primi di quest’anno 2012, infatti, questo professore ha trovato un nuovo lavoro. Glie lo hanno dato gli arabi. Per essere precisi gli emiri. Per essere ancora più precisi: gli sceicchi che rappresentano gli interessi petroliferi e finanziari dell’Emirato Arabi Uniti a Dubai. Costoro, quattti quatti, zitti zitti hanno di recente fatto un acquisto in apparenza disastroso: la più alta quota di maggioranza in Unicredit, la cosiddetta “banca del made in Italy” in teoria simile alla nave Concordia, dato che ha soltanto debiti, ma rappresenta la Repubblica Italiana (così recitava la pubblicità mandata in televisione per sedurre i gonzi italioti con patriottico cuore, pronti a versare i propri risparmi per acquistarne le azioni). Possiedono, infatti, gli emiri, dal 28 gennaio 2012 il 6.5% del capitale finanziario della banca –sufficiente per imporre ogni decisione- attraverso un fondo reale del Dubai che si chiama “Abaar Investment Fund”.
Gli emiri hanno convocato a Dubai il nostro piccoletto anonimo e gli hanno delegato la rappresentanza. E così, l’ometto, alias “the professor”, alias “controllore della pianificazione investimenti in Europa di Unicredit” si è messo al lavoro.
Alias Lim Teng Joon: un genio della finanza al servizio dei cinesi.
Un genio delle telecomunicazioni strategiche.
E’ stato immediatamente cooptato come unico….forse è meglio ripeterlo….UNICO…rappresentante italiano (non è folle che noi italiani siamo rappresentati da un piccoletto di Singapore che in Italia non c’è mai neppure stato?) all’interno della più potente organizzazione finanziaria planetaria, che attualmente gestisce un capitale complessivo di 47.000 miliardi di euro. Questa è la cifra che la cupola tratta.
L’organizzazione ha sede a Londra.
Si chiama I.S.D.A.
In Usa è considerata la cupola finanziaria sovranazionale planetaria.
E’ un acronimo.
E’ il datore di lavoro di Mario Draghi.
Praticamente è ufficiale, questo è il bello. Anzi, il triste. Per non dire, il tragico.
Chi lo dice, questo? Il sottoscritto: macchè. Il furioso Paolo Barnard?: proprio no. Il Wall Street Journal, allora?: no no no.
Ce lo rivela, con parole semplici, dirette e un solo condizionale, il premio nobel per l’economia Joseph Stieglitz, ormai reo-confesso (“sì sono io la Gola Profonda di “occupy wall street” e allora?” confessione fatta a Bloomberg television in data 12 febbraio 2012) in un articolo pubblicato in data 6 febbraio 2012 da un modesto giornale studentesco della Columbia University dove lui insegna Economia, dato che la rivelazione è stata fatta, così, volutamente en passant, nel corso di una lezione registrata dagli studenti. In tale articolo, Stieglitz ci spiega che la Bce non decide un bel nulla. Bensì, esegue gli ordini dell’I.S.D.A.
L’acronimo sta per “International Swaps and Derivatives Association”.
Secondo Stieglitz, sono loro a decidere il destino della Grecia; sono loro che hanno deciso e stanno decidendo su come la Bce deve o non deve occuparsi della gestione della finanza in Europa. Il tutto non è stato presentato come uno scandalo, né come una notizia da scoop, né come un allarme clamoroso. Non è nella tradizione di Stieglitz. L’esimio professore non è in cerca nè di visibilità (non ne ha bisogno, dato che è il numero 1 al mondo) nè tantomeno di pubblicità (ne ha fin troppa). Lo ha fatto commentando con i suoi studenti la situazione finanziaria dell’Europa, delle richieste fatte a Italia e Spagna e dell’imposizione dei tagli alla Grecia. Dice Stieglitz “…..the final oddity of the ECB’s stance concerns democratic governance. Deciding whether a credit event has occurred is left to a secret committee of the International Swaps and Derivatives Association, an industry group that has a vested interest in the outcome. If news reports are correct, some members of the committee have been using their position to promote more accommodative negotiating positions. But it seems unconscionable that the ECB would delegate to a secret committee of self-interested market participants the right to determine what is an acceptable debt restructuring. The one argument that seems – at least superficially – to put the public interest first is that an involuntary restructuring might lead to financial contagion, with large eurozone economies like Italy, Spain, and even France facing a sharp, and perhaps prohibitive, rise in borrowing costs........The ECB’s behavior should not be surprising: as we have seen elsewhere, institutions that are not democratically accountable tend to be captured by special interests. That was true before 2008; unfortunately for Europe – and for the global economy – the problem has not been adequately addressed since then”. Joseph E. Stiglitz
Tradotto e in sintesi, Stieglitz ci annuncia che la Bce è sottoposta a ordini esterni di privati, i quali porteranno l’economia europea al disastro. Intendiamoci, a naso e istinto lo sapevamo già. Ma è utile sapere nomi e cognomi, date e dati, quando l’informazione la dà un premio nobel dell’economia stimato in tutto il mondo.
E perché lo fa?
Perché la lezione che stava tenendo era di “democrazia e politica”, con il sottotitolo: “quale governance nell’interesse dei cittadini delle nazioni democratiche?”.
E poi, perché ci teneva a fare il mago.
Alla fine della sua lezione, infatti, ha predetto (davvero uno stregone) che “l’Isda annuncerà formalmente sul suo sito di qui a qualche giorno che posizione l’Europa deve assumere rispetto alla Grecia. Sono un’associazione di industriali, non sono mica clandestini. Loro sono orgogliosi di essere al comando delle operazioni e da un mese a questa parte ci deliziano nel loro sito con il racconto addirittura sfacciato relativo a ciò che stanno facendo. Quando loro parlano e scrivono sul sito, al massimo dopo 48 ore parlano la Merkel, Sarkozy, Monti”.
Agghiacciante.
Immancabilmente la profezia di Stieglitz è diventata realtà.
E così, sul sito dell’Isda, in data 27 febbraio è comparsa la seguente notizia:
LONDON, February 27, 2012 – The International Swaps and Derivatives Association, Inc. (ISDA), as secretary to the Determinations Committees (the DCs), today announced that a question relating to the Hellenic Republic has been submitted to the EMEA Determinations Committee.
In accordance with the Determinations Committee process, the EMEA Determinations Committee will decide whether to accept the question for deliberation or reject it and this decision will be made by 5PM GMT on Wednesday, February 29, 2012.
Further information regarding the question is available at www.isda.org/credit.
For Media Enquiries, Please Contact: Lauren Dobbs, ISDA New York, +1 212 901 6019, ldobbs@isda.org
Claire Freer, ISDA London, +44 203 088 3578, cfreer@isda.org
Claire Freer, ISDA London, +44 203 088 3578, cfreer@isda.org
Per dirla in breve e in sintesi: sembra un comunicato stampa dal fronte di guerra. Il che ci chiarisce la posizione dei tedeschi, da efferati padroni integerrimi ridotti, povere stelle, a efficienti quanto efficaci ragionieri sottoposti.
Il comunicato, infatti, specifica che si riserva il diritto di stabilire se tutta la manovra finanziaria relativa alla Grecia può funzionare o meno (naturalmente per i loro interessi). Il che vuol dire che se loro decidono che non funziona, andiamo tutti a picco.
Non è una notizia clamorosa.
Forse, per i più, non è neppure una notizia.
Diciamo che è un buon segreto di Pulcinella.
Ma è bene cominciare a passare dagli stereotipi alle informazioni garantite.
E soprattutto con nomi e cognomi, in modo tale da avere un quadro esauriente e veritiero su chi è al comando delle operazioni e chi decide per davvero.
Se non altro, quando (nel caso esista qualcuno che in Italia intenda farlo potendoselo permettere) si va da Mario Monti in conferenza stampa o alla tivvù, si possono fare domande precise e nette a proposito di questi signori.
Ecco l’elenco dei nomi dei funzionari preposti alla gestione di quello che loro chiamano “il pacchetto Europa”.
Lista dei direttori:
Stephen O’Connor….. Morgan Stanley
Michele Faissola….Managing Director…… Deutsche Bank
Gay Huey Evans…..Consultant Executive….. ISDA
Diane Genova…….Treasurer…………….. JPMorgan Chase & Co.
Guillaume Amblard………Global Head Fixed Income Trading…… BNP Paribas
Brian Archer…….Managing Director Global Head Trading…….. Citi
Martin Chavez…….Managing director…….. Goldman Sachs & co.
Bill De Leon…….Global head of Portfolio risk management……… PIMCO
Thibaut De Roux………Global head of structured derivatives…… HSBC bank
Nitin Gulabani……Global head of Rates……………………. Standard Chartered Bank
George Handjinicolauou……..Deputy Chief Executive Officer………ISDA
Harry Harrison…………………Head Rates trading………… Barclays Capital
Alan Haywood……Head Commercial Development…….. BP p.l.c.
Peter Healey………Fixed Income, Currency, Gold & Silver………….. UBS AG
Jonathan Hunter…………Managing Director Fixed Income…… RBC Capital Markets
Jeroen Krens……………Managing director risk trading…… RBC market & Capital
T.J.LIM…………………..Global Co-Head of Markets…………….. Unicredit
Eric Litvack…………………Chief Operating Global Equity Flow…… Societè Generale
Ted MacDonald…………Managing Director of Shaw……………… The D.E. Shaw Group
Yutaka Nakajima……Senior Managing Director…………………. Nomura Securities
Robert Pickel………..Chief Eexecutive Officer…………… .ISDA
Gerard Sheebacher……Head Global Rates, Foreign Exchange and Structured Credit Trading………… Bank of America Merryl Lynch
Yasushiro Shibata……Joint Head Fixed Income Group…….. Mizuho Securities
Eraj Shirvani…..managing director Head Fixed income …. Credit Suisse
Stuart Spodek………..managing director…………………… Black Rock Investment
Emmanuel Vercoustre……..Head of AXA Bank Europe…….. AXA Bank of Europe
Lili Wang….executive director and senior e vice-president… ICBC Ltd
Come noterete non c’è nessun italiano. Il che è una notizia.
Non piacevole per i mitòmani, ma mi auguro lo sia per tutti gli altri cittadini che ragionano. Così quando sentono il ragionier Monti che ci spiega come adesso contiamo in Europa, ecc., gli si può sempre dire “come mai visto che contiamo tanto non c’è nessun italiano seduto nel consiglio direttivo dell’I.S.D.A.?”.
La risposta, molto probabilmente sarà “Non so che cosa sia questa sigla”.
Avrete notato che c’è Unicredit.
Siamo rappresentati dal piccoletto di Singapore: il nostro Lim Teng Joon.
In teoria, e in pratica, con la totale complicità del primo ministro in carica Mario Monti, e del PDL, PD, UDC, FLI, API che lo appoggiano, il nostro unico rappresentante è un anonimo quanto geniale ingegnere di Singapore che lavora per gli emiri del Dubai e ha rappresentato per quindici anni gli interessi finanziari dei cinesi.
Vi sembra normale, tutto ciò?
Non pensate che sarebbe il caso di cominciare a far domande a furor di popolo?
A pretendere delle risposte?
Vogliamo che la gentile e squisita generosità di Joseph Stieglitz non trovi da noi una sponda?
Vogliamo far credere al premio nobel per l’economia che siamo insipienti? Ingrati? O peggio ancora: indifferenti alle notizie che lui divulga?
In Germania e Francia hanno cominciato la diffusione, analisi, dibattito e discussione sull’.I.S.D.A., sulle sue funzioni, sulle sue modalità, sulla sua natura. Sono 862 membri.
Consiglio a chiunque sia in grado di leggere in inglese di andare a leggere il loro sito: troverà tutto lì. Loro, così si presentano:
Since 1985, ISDA has worked to make the global over-the-counter (OTC) derivatives markets safer and more efficient. Today, ISDA is one of the world’s largest global financial trade associations, with over 815 member institutions from 58 countries on six continents. These members include a broad range of OTC derivatives market participants: global, international and regional banks, asset managers, energy and commodities firms, government and supranational entities, insurers and diversified financial institutions, corporations, law firms, exchanges, clearinghouses and other service providers. Information about ISDA and its activities is available on the Association's web site: http://www.isda.org/.
Per quanto riguarda il nostro prode ometto di Singapore, il geniale professor Lim Teng Joon, va ricordato che è il più grande esperto al mondo in “Energy harvest” (ovverossia “raccolta e sfruttamento energetico” oltre ad essere il riconosciuto inventore della “cognitive radio system”, nonché direttore generale del “Sistema Informatico Europeo Operativo nel campo delle Transazioni Elettroniche”. A Bruxelles è il duce.
Certo, con tanti cervelloni europei, a me sembra quanto meno strano che un anonimo signore di Singapore sia riuscito ad avere un potere così forte, così vasto, al punto tale da poter andare in giro per il mondo e con il suo inglese -.peraltro declinato in maniera non certo decorosa- presentarsi a chiunque sostenendo, a ragione “Salve io rappresento Unicredit”.
Buona fortuna a tutti noi.
Va bene praticamente questi dell'ISDA non vogliono pagare le assicurazioni CDS.
RispondiEliminama che fanno aprono il vaso di pandora per soli 3.7 miliardi ?
e Obama in tutto questo si sta zitto ?
Una mossa del genere potrebbe mettere a rischio
anche alcune banche americane per dire.
e poi giusto per la cronaca Michele Faissola
http://www.telegraph.co.uk/finance/2930712/Deutsche-executive-is-identified-by-wire-tapping.html
Un articolo del 2006
Morghi
il commento è finito sotto. Ma lo ripeto Grazie, leggerò con attenzione!
EliminaIl vero problema per le Banche oggi si chiama derivati e credit swaps.Se non ricordo male si tratta di 36 trilioni di miliardi di dollari, e le banche non hanno tutta questa enorme massa di denaro da restituire. Questo spiegherebbe perché l'ISDA è così potente e così attivo nel voler tutelare i propri interessi. Peccato che gran parte di questi derivati siano considerati illegali o frutto di truffe internazionali, se è vero quello che da un po' di tempo si legge in giro.
RispondiEliminaSull'Unicredit ci vorrebbe una bella e seria indagine per vedere come ha gestito i soldi dei suoi correntisti finanziando fra gli altri l'ing. Don Ligresti i suoi picciotti i fratelli La Russa e figli
La posta in gioco è troppo alta e questo ha scatenato una furiosa guerra fra bande per il controllo dei mercati. Aspettiamoci quindi di vederne delle belle nelle prossime settimane se tutti i rumors diventeranno boati. Per averne un'idea date un'occhiata a queste notizie usando però il buon senso nella loro valutazione:
http://americankabuki.blogspot.com/2012/02/81-resignations-from-world-banks-22712.html
http://kauilapele.wordpress.com/2012/02/27/benjamin-fulford-2-27-12-u-s-treasury-secretary-timothy-geithner-arrested-questioned-and-released-asian-negotiations-continue-the-cbs-news-network-in-the-us-has-broken-with-the-cabalist/
http://kauilapele.wordpress.com/2012/02/28/from-greece-to-hawaii-to-greece-and-back-movement-i-dont-pay-goes-around-the-world/
Grazie Morghi, leggerò con attenzione.
EliminaA dire il vero, avevo scritto grazie nino p. passoparola. e poi a morghi l'altra cosa. Ma non so come le cose si sono intercalate. Comunque grazie a tutti e due!!
Elimina"Ma l’Isda è una vera macchina da guerra. Secondo i suoi dati, il mercato dei soli derivati ha superato i 450 triliardi di dollari, circa 10 volte il Pil mondiale. I suoi associati lo controllano interamente, ma i due terzi – circa 360 triliardi – sono nelle mani di sole 14 società. L’Isda è dunque lo strumento «politico» della più grande massa di ricchezza teorica sulla faccia della terra. Dall’alto dei suoi numeri può tranquillamente sfidare i governi. In particolare, in questo momento sta sfidando il duo Merkel-Sarkozy proprio sui Cds. "
RispondiEliminaQui il link alla migliore spiegazione di cosa è l'Isda.
Credo valga la lettura, serve a fare un po' di chiarezza sui meccanismi per cui la Bce ha a che fare con tutti i soldi che girano nelle banche di Eurolandia.
Ops!
EliminaL'ISDA, "ha a che fare con tutti i soldi che girano...ect"
Questo post,secondo me,può legittimamente aspirare ad essere il più interessante da lei riportato.Jack
RispondiEliminaSulle presunte pressioni di sifatte lobby di potere, l'importante è che si citino sempre le fonti, i nomi e cognomi come in questo articolo. Non amo le teorie del complotto ma è un dato che l'Europa subisce pressioni dalle oligarchie finanziarie, non fosse altro per la dimensione finanziaria che occupano, ossia 11 volte tanto rispetto all'economia reale. Il PIL mondiale nel 2010 era circa un undicesimo del mercato della finanza. La naturale conseguenza di ciò è che il potere passa dagli stati alla finanza, con il beneplacito della politica, completamente assente.
RispondiEliminaHo difficolta' a comprendere..ma l'articolo parte dal presupposto che il signor TJ LIM, Banker, Head of markets di Unicredit con passati in Merryll Lynch e il signor TJ LIM, ingegnere e professore presso la National University of SIngapore siano la stessa persona?
RispondiEliminaQuesto blog è magnifico.Peccato averlo scoperto solo da pochi giorni e complimenti per le sue ricerche. Qualcuno sa come è andata a finire oggi la votazione della camera sulla modifica dell'art.81?
RispondiEliminaGrazie
C'è un errore di persona. Il TJ Lim di Unicredit è un banchiere, non un professore di tecnologie. Qui la biografia:
RispondiEliminahttp://www.spoke.com/people/tj-lim-3e1429c09e597c100370aeed
He was formerly Managing Director and Head of Merrill Lynch’s International Debt Markets and a member of the Executive Management for Merrill Lynch Europe Middle East and Africa.
Prior to joining Merrill Lynch, TJ was Co-Head of the Global Markets Division of Dresdner Kleinwort Benson and a member of the Management Board, and prior to that, Global Head of Foreign Exchange, Global Head of Fixed Income and Currency Derivatives as well as European Head of Fixed Income at Union Bank of Switzerland. TJ was a key member of the original group which started the successful swap business at JP Morgan, where he started his banking career.
ricordate le catene di Sant'Antonio?
RispondiEliminanoi siamo gli ultimi,siamo rimasti col cerino in mano.
Tranquilli ne riproporranno altre.
Non servono grandi scienziati.
ma tu pensa cosa accade quando qualcuno di questi individui da cui dipende il destino di milioni di persone in qualche paese del mondo, è uno psicopatico o un invasato religioso o un nazista di merda!
RispondiEliminaMa come ci si è ridotti a dare così tanto potere in mano a così poca gente che potrebbe anche non essere sana di mente, o comunque possono essere individui di dubbia moralità e scarsa etica?
Caro Mr. Mechano, tu dici.."potrebbe"non essere sana di mente....ma non vedi che azioni come quelle di cui si parla qui sopra SONO GIA' AZIONI DI FOLLI, INGORDI, BREVI MIRANTI, MITOMANI, CHE COME DIO HANNO IL POTERE E IL DENARO.... CONVINTI DI NON MORIRE MAI!!!
EliminaLa spiegazione di quanto sta avvenendo è semplice eppure pochi la vogliono vedere in faccia, così come pochi vogliono vedere il disastro in atto nei nostri cieli.
RispondiEliminaVoglio distruggere il pianeta e ridurre quelli che restano ancora vivi come schiavi.
Ecco come stanno distruggendo il pianeta
Alzate gli occhi al cielo
Corrado ti do' piena ragione... forse fargli fare a occhi chiusi una piccola meditazione dove ti vedi te stesso nella bara e poi ti chiedi quanta importanza ha tutto il resto...rendendoti conto inoltre che hai fatto SOLO del male a gente e pianeta... ptrebbe farli ricredere sulle proprie azioni. Sono convinta che una giustizia Divina prima o poi arriva!! Vedi nei secoli che la storia si ripete da Noa in popi....si distrugge tutto per poi rincominciare ..SENA AVERE IMPARATO NIENTE!!!!!!!!!
EliminaGrazie per questo articolo!
RispondiEliminaOra che sappiamo chi governa il mondo potremo anche reagire.
Dobbiamo semplicemente abolire i derivati (non tanto semplice a farsi ma almeno abbiamo una direzione) e magari smetterla di prestare denaro all'1% tramite bce alle banche.