di Sergio Di Cori Modigliani
La funzione delle "armi di distrazione di massa" è fondamentale nella cosiddetta epoca dell'informazione.
E' la sua sintesi e ne rappresenta la funzione, lo scopo e la strategia in un'unica volta, usando volta per volta "termini" "parole chiave" "frasi pre-determinate".
Oggi parliamo della truffa (splendidamente importata dagli Usa negli anni'90 e poi in Italia ampliata, esacerbata e dittatorializzata) gestita e organizzata dal mondo mediatico italiano di proprietà di Berlusconi, con la totale complicità della sinistra che si auto-definisce opposizione mentre, invece, ne rappresenta la sponda d'aiuto, vero e proprio trampolino di lancio verso l'organizzazione e la gestione di un pensiero di massa amorfo, automatico (e quindi prevedibile e manipolabile a proprio piacimento) per poi convogliare l'approvazione verso il canale di preferenza (appoggiare questo o quel candidato, lanciare una moda, vendere un libro, imporre un personaggio, far varare una legge in parlamento: sono tutti equivalenti).
Oggi affrontiamo un unico termine -un ennesimo falso ideologico- il cui dichiarato obiettivo è quello di ipnotizzare le persone, desensibilizzare l'intelligenza e creare aspettative di massa relative a eventi che non corrispondono in alcun modo ad esigenze reali della vita reale delle persone reali.
E' una parola, una semplice parola.
Teoricamente non ha nulla che vedere con la politica, tanto meno con i bisogni delle persone.
Non rappresenta una merce di scambio.
Non è quantificabile.
Non è visibile.
Non è sostituibile.
Non è acquistabile.
Non è vendibile.
Non ha corpo, non evoca nulla se non se stessa.
Non ha ideologia: è massa pura nella sua eccellenza assoluta e dittatoriale.
E' -come si dice nella Teoria dell'Informazione- "un fantasma evocativo a fini subliminari di ipnotizzazione di massa".
Queta parola-bomba (è il missile perfezionato delle armi di distrazione di massa) è: AUDIENCE.
Propongo l'immediata lettura italiana per laicizzarne il contenuto: odiens.
Perchè, questo?
Perchè "audience" sta a "odiens" come "escort" sta a "prostituta".
Sono astuzie minime del mondo mediatico per nobilitare degli eventi, situazioni, realtà, persone, prospettando (in un paese provinciale e xenofilo come l'Italia) l'idea che "anche noi" siamo diventati internazionali e quindi trsformando psico/socialmente in una botta sola un termine di connotazione negativo in uno positivo.
Quindi diciamo le cose come stanno e parliamo cercando di sottrarci all'ipnotizzazione globale massificata.
L'odiens è un termine tecnico pubblicitario mutuato dalla tradizione teatrale anglo/statunitense.
letteralmente vuol dire "pubblico di ascoltatori" oppure "massa passiva di coloro che guardano e ascoltano".
Ma in italiano -tutti gli esperti di linguistica al mondo sono concordi su quest'aspetto- acquista un surplus di informazione aggiunta perchè evoca il concetto di "udienza", che inconsciamente e surrettiziamente, introduce il concetto di "vita medioevale e feudale" ovverossia "l'incorporazione di massa a livello inconscio di far parte di un gruppo che un giorno avrà udienza nel castello del Signore e che si identifica con colui/colei che la provoca" (definizione linguistica) che poi sia Michele Sant'Oro, Simona Ventura, Bruno Vespa o Serena Dandini è irrilevante: sono tutti intercambiabili. L'importante è che convincano le masse a rinunciare alla propria identità soggettiva per far parte, per l'appunto, dell'odiens: la divisa militare dell'uomo massa italiano.
Tutto ciò è diventato, diciamo così, "ufficiale" (così almeno lo interpretano gli studiosi di comunicazione) dal giorno 8 marzo del 2010, da quando l'on. Fabrizio Cicchitto ha detto in una conferenza stampa "è chiaro che il senso della politica consiste nell'acquisire consenso".
Non c'è stata nessuna reazione da parte della sinistra che ha incorporato il concetto contribuendo al perpetrare del falso moltiplicandone l'effetto e incorporandolo nel proprio tessuto.
La frase, banale, quanto ovvia (ma solo nell'apparenza e non nella sostanza) è un falso ideologico.
Non è vero. Non è così.
E' la mutuazione di un concetto pubblicitario applicato alla politica per snaturarla e avvilirla.
La politica non si basa sul consenso, ovverossia sull'allargamento dell'odiens.
Questo lo cerca chi deve vendere merendine e pannolini e shampoo.
la politica è "il luogo pubblico di compromesso e sintesi di interessi composti e complessi il cui fine consiste nel trovare una soluzione collettiva il cui obiettivo corrisponde alla formazione di un bene comune, alla risoluzione di problemi sociali, alla gestione dei servizi della collettività, alla salvaguardia della persona fisica, delle famiglie, nel rispetto delle norme costituite e nell'obbligo comune e collettivo della Legge".
L'odiens non c'entra affatto.
Cicchitto fa il pubblicitario, non è un uomo politico.
Perchè -un esempio a caso- se domani nel nome di un autentico bene collettivo si scopre che il prodotto A, B e C sono dannosi per la salute pubblica ma tutto il popolo li ama, un buon governo che fa politica, li toglie dalla circolazione e arresta i produttori. Anche se non produrrà consenso. Anche se verrà odiato.
E così via dicendo. Gli esempi potrebbero essere migliaia di questo tipo.
Giustificare un atto nel nome dell'odiens vuol dire abituare l'individuo a rinunciare "al proprio potere individuale di essere come entità assoluta" sostituendolo con la necessità (bisogno fittizio indotto) di "far parte dell'odiens" arrivando al punto di convincere gli individui a essere contenti di essere "numero" di una vasta odiens piuttosto che essere unici nella propria individualità.
L'importanza dell'odiens è fondamentale per il potere in Italia, sia quello pubblicitario berlusconiano che quello di impronta sovietica della sinistra vetero-regressiva: abbattare il concetto di qualità, eliminare il valore della competenza tecnica qualitativa, annullare l'esercizio del concetto di merito.
Applicando il concetto di odiens, si fa passare imemdiatamente anche quello di "visibilità" (seconda grande truffa) per cui ciò che conta è "come si appare" e non "come si è"; ciò che conta è "quanto seguito si ha" e non "quanto vale ciò che si dice o ciò che si fa".
L'odiens sostituisce il valore della qualità, il che consente di attribuire la palma del migliore a un chimico che scopre una crema che nasconde le rughe invece che darla a un ricercatore che scopre la cura della leucemia infantile.
Sant'Oro parla usando gli stessi identici termini di Vespa. sono entrambi veicoli pubblicitari di una stessa idea.
la libertà di pensiero si sottrae al pedinamento dell'odiens.
la Libertà di Pensiero si fonda sull'affermazione di Valori.
L'importante è "la qualità" di chi li segue e li applica, non la quantità.
Smascherare il falso dell'odiens e della visibilità, consente di iniziare lentamente un processo interno (per l'appunto un processo di formazione interiore, cioè di in-formazione) il cui fine ultimo è: il RISVEGLIO.
Non c'è cambiamento sociale senza risveglio, quando una società è collettivamente dormiente.
Non esiste nessuna possibilità di miglioramento se non si attua, prima, un risveglio interiore.
Non ci sarà nessun salvatore, nessun demiurgo, nessun deus ex machina, che verrà a bussare alla porta di casa vostra per offrirvi la libertà.
Dovete bussare da soli alla porta della vostra mente e scoperchiarla.
Se volete non essere più ingannati e volete aspirare alla riconquista della libertà sociale e politica.
Bisogna esercitarsi.
Bisogna abituarsi a pensare di nuovo, in maniera attenta e mai faziosa.
Come ha detto Albert Einstein "il cervello è fatto della stessa materia della seta; noi siamo fatti di filamenti di seta, proprio come il paracadute: la mente, infatti, è come il paracadute: quando la si apre funziona. Altrimenti no".
Buon mercoled' a tutti.
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