di Sergio Di Cori Modigliani
Tanto per rinfrescare la memoria prima della fine dell’anno e comprendere come gestiscono la comunicazione rivolta ai cittadini.
22 dicembre 2011: ore 17. “scende lo spread dopo il voto al senato: da 490 passa a 482. I mercati reagiscono bene” Il Sole 24 ore: “la manovra funziona”.
22 luglio 2011: ore 17. “lo spread sta a 280, un livello ad alto rischio; se dovesse arrivare intorno a 350 l’Italia entrerebbe definitivamente nella zona senza ritorno. Da 350 punti in su sarebbe impossibile per la nostra nazione riuscire a pagare mai il debito”. Il Sole 24 ore, editoriale del direttore Napoletano.
22 dicembre 2011: Milano Finanza: “Bene il rendimento del bpt, i cui interessi si attestano intorno al 6.75%”.
4 agosto 2011: Milano Finanza: “Con i rendimenti del bpt intorno al 4, 4,5% per le imprese italiane diventa impossibile affrontare l’emergenza. Il governo non si rende conto che in questo modo si corre il rischio di mettere il paese in ginocchio. Se dovessero superare la soglia del 5/5,50% l’Italia penetrerebbe in un territorio finanziario dal quale non potrebbe più rialzarsi. Con i tassi intorno al 5,50% sarà impossibile ogni ripresa economica”.
22 dicembre 2011: Mario Monti: “L’Italia esce a testa alta. Bene i dati sull’economia, positiva la risposta dei mercati e della finanza alla manovra appena varata. Si può finalmente ragionare con ottimismo”. Mario Draghi: “L’Italia ha recuperato molto bene anche a livello finanziario, visto che i tassi si attestano al 6,75% e lo spread è intorno ad un accettabile 482”
22 agosto 2011. Mario Draghi, intervistato per il Sole 24 ore: “Con i tassi che viaggiano e oscillano tra il 4 e il 5% è necessaria una manovra immediata di ampio respiro da varare subito. Lo spread si sta impennando e può addirittura arrivare alla soglia dei 300, oltre la quale per l’Italia si aprirebbero scenari insostenibili. L’economia è una scienza. Gli italiani devono capire che il paese non è in grado di poter sostenere un differenziale di spread superiore al massimo ai 350 punti, da quella cifra in su il paese non è in grado di riprendersi”.
22 dicembre 2011. On. Pierluigi Bersani. “Finalmente un governo che parla in maniera chiara e spiega ai cittadini come stanno le cose. Affrontiamo tutti insieme i sacrifici con la consapevolezza che la responsabilità ha prevalso per consentirci di evitare la catastrofe”.
2 agosto 2011: On Pierluigi Bersani. “Basta con le solite manovre che finiscono per colpire soltanto i soliti noti. Berlusconi deve fare un passo indietro per un governo di larghe intese capace di spiegare al paese come stanno le cose e fare in modo di varare una manovra che non colpisca i ceti più disagiati. Noi non voteremo mai manovre che colpiscono le fasce più fragili del paese”.
22 dicembre 2011: Mario Monti ore 17. “L’Italia esce molto bene e può affrontare con serenità le festività. I mercati stanno rispondendo davvero bene. Ho visto che lo spread è sceso a livelli accettabili” (intorno a 490 punti)
14 novembre 2011. Mario Monti a Rai news 24. “L’Italia sta correndo un rischio immenso. Ci troviamo di fronte a una emergenza assoluta. Oggi lo spread viaggia intorno ai 440 punti. Non è sostenibile. E’ necessario fare presto, varare immediatamente una manovra di contenimento che possa consentire di abbassare i valori subito”.
22 dicembre 2011. Enrico Letta. “Varata la manovra, passata la fiducia, i mercati hanno risposto bene e lo spread è sceso da 490 a 482 punti. Bene così. Si va avanti”.
4 novembre 2011. Enrico Letta. “Se Berlusconi facesse un passo indietro, lo spread tra bpt e bund tedeschi si assottiglierebbe immediatamente di almeno 200 punti attestandosi intorno a un’accettabile cifra di 200/250 punti. Lo dico come economista. So che cosa sto dicendo. Lo sanno tutti che è così”.
15 dicembre 2011, Mario Monti: “Varata la manovra, finalmente i mercati rifiateranno e anche i nostro titoli, sia i bpt che i bot ritroveranno il corso regolare che la finanza italiana merita”.
23 dicembre 2011 ore 13: spread a 500, interessi a 6,96%. (notizia vera)
E così via dicendo.
Nessun giornale né alcun giornalista ricorda ciò che le stesse persone che oggi parlano dicevano poco più di un mese fa.
Le parole sembrano aver perso ogni senso, ogni valore, ogni significato.
A costo di risultare noiosi e antipatici, è invece necessario insistere per riportare il Senso e il Valore alla sintassi e al significato, il che vuol dire sottolineare continuamente e costantemente ciò che i vari leader sostengono per poi chiedere ragguagli in merito quando la realtà offre risultati e risposte diverse.
E’ un’ottima pratica che funziona anche e soprattutto nella vita privata.
Buone feste a tutti…..
i politici sanno bene che stanno parlando a degli idioti, per questo dicono una cosa e una settimana dopo l'esatto contrario.
RispondiEliminase avessero di fronte a giudicarli delle persone in gamba si comporterebbero in ben altra maniera.
"Celentano, vendute oltre le 200 mila copie"
RispondiEliminaqueste sono le cose che gli italiani vogliono, piu' il calcio la domenica, vero o finto che sia non importa. ci vorrebbe una reincarnazione di massa, dove volete andare messi cosi'?
Allarme Btp, rendimenti oltre il 7%
RispondiEliminaRetribuzioni al palo, divario record con l'inflazione
I rendimenti sfiorano l'8%, il differenziale oltre quota 500.
manovra perfetta, parcheggio in retromarcia.
@ Indopama
RispondiEliminaAncora una volta,inevitabilmente accompagnato dalla "rabbiosa inquietudine" di chi "vorrebbe ma non riesce",debbo darti ragione.Ma come si fa a far nascere in loro il senso critico? Come si fa a convincerli che "persino il telegiornale" ti frega? Come si fa a fargli capire che inconsapevolmente "ballano la musica che la TV suona"?Jack
Ps PORCA DI UNA MALEDETTISSIMA PUTTANA!Jack
RispondiElimina@indopama....ahimè sono d'accordo con te...l'espressione "reincarnazione di massa" mi piace, ma allo stesso tempo mi piace pensare che sia possibile anche un certo risveglio che io intravedo a primavera, dopo tre mesi che si preannunciano talmente catastrofici da riuscire a scuotere dal torpore mentale e dal rimbecillimento collettivo generalizzato anche i più riottosi.....Jack & Indopama: vi auguro un buon natale e tantissimi auguri per il 2012, con l'augurio a tutti noi che la campagna di primavera possa vedere anche noi italiani, in qualche modo, se non proprio in prima fila (il ritardo è purtroppo quasi incolmabile)quantomeno parte di una nuova realtà sociale di cui si intravedono già a iosa i primi vagiti, un po' qua un po' là in giro per il mondo
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