lunedì 19 dicembre 2011

Arrestato il vescovo di Brooklyn a New York: aiutava gli occupanti. E Michael Moore annuncia l'inizio della nuova fase con una lettera inviata a tutto il mondo. Nasce oggi "Occupy 2.0"

di Sergio Di Cori Modigliani


L’uomo la cui immagine  vedete in bacheca si chiama George Packard, di professione vescovo presso la Trinity Church a New York. E’ stato arrestato ieri, insieme ad altre 300 persone di “occupy wall street”, mentre scavalcava il recinto che circonda la chiesa della sua diocesi. Il vescovo, infatti, si è rifiutato di obbedire l’ordine (arrivato dal Vaticano) di non consentire ai manifestanti di accamparsi nel giardino della sua chiesa. “Questi ragazzi protestano contro l’ingiustizia sociale ed economica ed è dovere della Chiesa appoggiarli, io sto con loro” ha dichiarato il vescovo. E’ arrivata la polizia e se l’è portato via in manette. Dopo un’ora si è saputa la notizia e sono arrivate da altre chiese del quartiere italiano e irlandese altri preti, circa una decina, tra cui un altro vescovo, padre O’Malley, i quali hanno scavalcato il recinto e anche loro sono finiti ammanettati, provocando una enorme spaccatura all’interno della gerarchia cattolica che si è rimessa direttamente nelle mani del governo centrale del Vaticano, a Roma.

Si apre così “occupy 2.0” la nuova sigla del movimento che preannuncia l’inizio di quella che già chiamano “la grande campagna di inverno verso la primavera” che vedrà continui, quotidiani interventi dovunque negli Usa, a sorpresa, da parte di vescovi, professori d’università, alti dirigenti, medici, avvocati, professionisti riconosciuti che cominciano a manifestare il proprio aperto dissenso contro l’oligarchia planetaria al potere.

Tutto è iniziato quattro giorni fa grazie a Michael Moore, il celebre regista newyorchese, autore di famosi documentari-inchiesta di denuncia contro il potere politico ed economico di Washington.

La notizia è la seguente, così come l’ha data Michael Moore: “da 571 giorni si trova in galera, in un carcere militare, in cella di isolamento, senza avere nessuna possibilità di contatto con il mondo esterno, il caporale Bradley Manning, che domenica prossima 18 dicembre compirà 24 anni. Lui è il padre del movimento di protesta globale planetario, perché è grazie a lui e al suo coraggio e pulizia che tutto ciò è iniziato, qui a New York, ma prima ancora in Egitto, Tunisia, Cile, dovunque. Non è un caso che la repressione del potere gestito dalle oligarchie finanziarie gestite dalle multinazionali criminali del malaffare euro-statunitensi-nippo-cinesi abbiano deciso di rinchiudere in galera quest’uomo senza dargli possibilità di difesa, senza neppure interrogarlo. La nostra lotta comincia adesso. Chiediamo la liberazione del caporale……ecc,ecc.”.

E in Usa sta montando l’indignazione.

Ma chi è Bradley Manning?

E’ un caporale dei marines, un giovane proveniente dalle pianure dell’Ohio, volontario nell’esercito statunitense, che ha fatto l’accademia militare a West Point. E’ un americano classico, moderato, repubblicano, credente. Un ragazzo che ha sempre creduto di  lottare per l’affermazione degli ideali sanciti dalla costituzione americana. E’ finito in Iraq dove, grazie alla sua competenza tecnica, intelligenza e abilità (è laureato in web engineering) gli è stato affidato il compito di gestire le comunicazioni tra il dipartimento di stato e il comando operativo in Iraq di stanza a Baghdad nel 2008. E qui comincia il bello. Scopre –leggendo alcune lettere, dato che lui era l’amministratore del web- che le cose non stanno come lui pensava che stessero. Viene a scoprire dei retroscena che colpiscono il suo senso idealistico e patriottico, scopre il marcio che si nascondeva dietro la campagna in Iraq. All’inizio si tiene per sé i suoi dubbi. Si confida dopo qualche mese fa con il capitano Alan Rockwell dell’esercito australiano, un suo superiore, dislocato all’ufficio cifra, perché ha capito che di lui si può fidare. E ha ragione. Il capitano australiano comincia a leggere insieme a lui alcuni file e dopo tre mesi viene rispedito a Sidney. Ma da lì si mette in contatto con il caporale Manning dicendogli di parlare con un ufficiale di più alto grado, un maggiore o un colonnello scozzese della British Army (il suo nome non è mai stato ancora rivelato) un uomo idealista e in buona fede. Il caporale lo fa. Dopo due settimane, l’ufficiale britannico comunica al caporale di aver parlato con gli ufficiali australiani ed essere rimasti disgustati da ciò che hanno appreso. Tutti insieme hanno deciso, da bravi militari, di passare all’azione. E così trovano un giornalista australiano disposto a fare da megafono e capro espiatorio: nasce Wikileaks. Grazie alla sua perfetta conoscenza della tecnologia web che si avvale di dispositivi segreti militari, il caporale Manning costruisce il celeberrimo sito “Wikileaks speaks” a prova di hackers e di infiltrazioni, e copia tutti i file della corrispondenza ufficiale tra le ambasciate di tutte le nazioni del mondo con il Pentagono, circa 85.000 pagine, nel corso degli ultimi due anni. E così si viene a scoprire che gli Usa e l’Italia, insieme e di comune accordo, sorreggono il dittatore tunisino e quello egiziano finanziandoli lautamente; si viene a scoprire che Gheddafi pagava le tangenti ai funzionari del governo italiano e francese con l’elenco dei nomi e delle cifre (questo materiale non è mai stato pubblicato né in Francia né in Italia dove è sottoposto a censura militare; chiunque pubblichi anche un solo rigo relativo alla vicenda può essere sottoposto a gravi sanzioni penali, il suo sito o blog viene cancellato e può essere denunciato alla magistratura dal rispettivo ministero della difesa) si viene a sapere come, al di là della facciata, tutte le nazioni sono d’accordo nel gestire il pianeta inventando e creando guerre inutili, raccontando bugie e falsità alla gente, con l’esclusivo fine di conquistarsi appalti, impadronirsi di risorse e suddividendosi le ricchezze delle nazioni tra uno sparuto gruppo di persone sovranazionale che gestisce l’intero scenario nei comodi salotti delle ambasciate. Il caporale Manning, d’accordo con Wikileaks, traducono in arabo tutti i file relativi alla situazione sia tunisina che egiziana e la regalano al sito di Al Jazeera che lo pubblica sui propri blog in rete, diffondendolo per tutto il mediterraneo del sud, dalla Libia fino alla Siria.
E scoppiano le rivolte.
Gli ufficiali coinvolti in quest’operazione di “limpidezza” sono finiti tutti arrestati, in Australia, in Gran Bretagna, in Usa.

Una settimana fa. Michael Moore, nel corso di una intervista televisiva rilasciata a una emittente locale di San Francisco, nel nord della California ha annunciato che “è arrivato il momento di rendere merito a chi, grazie alla propria abnegazione, ha consentito che accadesse tutto ciò che è accaduto nel 2011. A nome del movimento “occupy wall street” posso annunciare che da lunedì prossimo 19 dicembre iniziamo la campagna per i diritti civili planetari, la cosiddetta “seconda fase” del movimento che da oggi cambia nome e diventa “Occupy 2.0” e che terminerà alla fine di marzo 2012 con l’inizio di “Occupy 3.0”, la prima fase strategica di attacco multimediale congegnato nei cinque continenti.
Il primo scalino di questo programma consiste nella richiesta immediata di scarcerazione dell’eroico caporale Bradley Manning. Ricordiamoci di questo nome, perché tutto sta accadendo grazie a lui. Sono 571 giorni che sta in carcere di isolamento e domenica 18 dicembre compirà 24 anni. Lui sta sacrificando la sua giovinezza per aiutare tutti noi. Il minimo che possiamo fare è combattere anche per lui. Domani verrò diffuso un comunicato ufficiale e io farò in modo di diffondere via e-mail, radio, televisione, twitter una lettera con relativo indirizzo nei cinque continenti, per ricevere un numero sufficiente di adesioni, in tutte le lingue del mondo, in modo tale da costruire un pacchetto sufficiente per poter poi andare all’Onu ad esigere l’apertura di una inchiesta da parte della Croce Rossa e l’immediata liberazione e scarcerazione del caporale Bradley Manning”.

Ecco qui di seguito la lettera inviata da Michael Moore. E’ scritta in inglese. Ho cercato di spiegare, quindi, in sintesi, il contenuto del messaggio. In fondo alla lettera c’è l’indirizzo di Michael Moore a New York. Chi vuole rispondere per manifestare la propria solidarietà lo può fare. Se in inglese meglio, altrimenti va bene anche in italiano.

Come diceva Paolo Borsellino “Chi sa, parli, questo è il momento”.

Buona settimana a tutti




Michael Moore writes

Friends, 

It's Saturday night and I didn't want the day to end before I sent out this note to you. 

One year ago today (December 17th), Mohamed Bouazizi, a man who had a simple produce stand in Tunisia, set himself on fire to protest his government's repression. His singular sacrifice ignited a revolution that toppled Tunisia's dictator and launched revolts in regimes across the Middle East. 

Three months ago today, Occupy Wall Street began with a takeover of New York's Zuccotti Park. This movement against the greed of corporate America and its banks -- and the money that now controls most of our democratic institutions -- has quickly spread to hundreds of towns and cities across America. The majority of Americans now agree that a nation where 400 billionaires have more wealth than 160 million Americans combined is not the country they want America to be. The 99% are rising up against the 1% -- and now there is no turning back

Twenty-four years ago today, U.S. Army Spc. Bradley Manning was born. He has now spent 570 days in a military prison without a trial -- simply because he allegedly blew the whistle on the illegal and immoral war in Iraq. He exposed what the Pentagon and the Bush administration did in creating this evil and he did so by allegedly leaking documents and footage to Wikileaks. Many of these documents dealt not only with Iraq but with how we prop up dictators around the world and how our corporations exploit the poor on this planet. (There were even cables with crazy stuff on them, like one detailing Bush's State Department trying to stop a government minister in another country from holding a screening of 'Fahrenheit 9/11.') 

The Wikileaks trove was a fascinating look into how the United States conducts its business -- and clearly those who don't want the world to know how we do things in places like, say, Tunisia, were not happy with Bradley Manning. 

Mohamed Bouazizi was being treated poorly by government officials because all he wanted to do was set up a cart and sell fruit and vegetables on the street. But local police kept harassing him and trying to stop him. He, like most Tunisians, knew how corrupt their government was. But when Wikileaks published cables from the U.S. ambassador in Tunis confirming the corruption -- cables that were published just a week or so before Mohamed set himself on fire -- well, that was it for the Tunisian people, and all hell broke loose. 

People across the world devoured the information Bradley Manning revealed, and it was used by movements in Egypt, Spain, and eventually Occupy Wall Street to bolster what we already thought was true. Except here were the goods -- the evidence that was needed to prove it all true. And then a democracy movement spread around the globe so fast and so deep -- and in just a year's time! When anyone asks me, "Who started Occupy Wall Street?" sometimes I say "Goldman Sachs" or "Chase" but mostly I just say, "Bradley Manning." It was his courageous action that was the tipping point -- and it was not surprising when the dictator of Tunisia censored all news of the Wikileaks documents Manning had allegedly supplied. But the internet took Manning's gift and spread it throughout Tunisia, a young man set himself on fire and the Arab Spring that led eventually to Zuccotti Park has a young, gay soldier in the United States Army to thank. 

And that is why I want to honor Bradley Manning on this, his 24th birthday, and ask the millions of you reading this to join with me in demanding his immediate release. He does not deserve the un-American treatment, including cruel solitary confinement, he's received in over eighteen months of imprisonment. If anything, this young man deserves a friggin' medal. He did what great Americans have always done -- he took a bold stand against injustice and he did it without stopping for a minute to consider the consequences for himself

The Pentagon and the national security apparatus are hell-bent on setting an example with Bradley Manning. But we as Americans have a right to know what is being done in our name and with our tax dollars. If the government tries to cover up its malfeasance, then it is the duty of each and every one of us, should the situation arise, to drag the truth, kicking and screaming if necessary, into the light of day. 

The American flag was lowered in Iraq this past Thursday as our war on them officially came to an end. If anyone should be on trial or in the brig right now, it should be those men who lied to the nation in order to start this war -- and in doing so sent nearly 4,500 Americans and hundreds of thousands of Iraqis to their deaths. 

But it is not Bush or Rumsfeld or Cheney or Wolfowitz who sit in prison tonight. It is the hero who exposed them. It is Bradley Manning who has lost his freedom and that, in turn, becomes just one more crime being committed in our name. 

I know, I know, c'mon Mike -- it's the holiday season, there's presents to buy and parties to go to! And yes, this really is one of my favorite weeks of the year. But in the spirit of the man whose birth will be celebrated next Sunday, please do something, anything, to help this young man who spends his birthday tonight behind bars. I say, enough. Let him go home and spend Christmas with his family. We've done enough violence to the world this decade while claiming to be a country that admires the Prince of Peace. The war is over. And a whole new movement has a lot to thank Bradley Manning for. 

Yours, 

Michael Moore MMFlint@MichaelMoore.com


9 commenti:

  1. Seguo, attraverso il sito di supporto, Questo, la storia di Bradley Manning fin dall'inizio e ho firmato per la sua liberazione molti mesi fa.
    L'ho sempre sentita come una quelle storie in apparenza piccole, ma di immenso significato.
    Temo però che difficilmente lo lasceranno uscire dall'isolamento: non possono permetterselo.
    Troppo alto il valore simbolico di ciò che ha avuto il coraggio di fare.
    Però, chissà, forse i suoi avvocati riescono a fargli sapere che non è "isolato", che molti sono coloro che seguono la sua vicenda con attenzione.
    Credo che almeno l'attenzione alla sua storia, quella gliela dobbiamo.

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  2. uniamoci amici, possiamo molto, la forza delle nostre menti unite può davvero molto! ci sono forme di dissenso nuove ancora da sperimentare. lasciamo crescere l'indignazione e non permettiamo mai che si trasformi in rabbia, ma solo in lucida capacità di azione. possiamo molto, io lo so.

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  3. e se questo tale Manning non fosse mai esistito?

    e se fosse per montare la protesta?

    attenzione a bersi tutte le notizie, da qualunque parte provengano, non sono la verita' ma solo notizie che possono essere vere o false.

    non si muove foglia che chi controlla i media non voglia.

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  4. La foto di Bradley Manning la trovate qui unitamente ad altre notizie relativa alla vicenda narrata dal Modigliani.

    Che dire?
    Sul OWS resto, per il momento, del mio parere: movimento poco credibile e sopratutto inefficace per il motivo mostrato in questa simpatica vignetta

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  5. Addendum

    La domanda che si pone anche il sottoscritto la trovate sotto la vignetta di cui ho parlato sopra ed é la seguente:

    So much written about the Occupy Wall Street is pure BS. If this street theater was a spontaneous and independent movement, where is the outrage towards the high priest of monetary manipulation, George Soros?

    Già come mai se la prendono con la Luna?

    Ed io avrei una lunga lista di nomi da aggiungere al 'benefattore' Soros

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  6. @Rossland....anche io credo che glie lo dobbiamo e penso che lo tengono ben stretto in galera....comunque sia è sempre importante che si generi una catena di consapevolezza

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  7. sergiodicorimodigliani
    "catena di consapevolezza" mi piace.
    Basterebbe, la consapevolezza.
    Ha quel pregio di non chiamare nessun’altro a credere a qualcosa in cui crediamo noi, né a sposare alcuna causa che non sia quella che per cui noi pensiamo valga la pena d’impegnarci.
    La consapevolezza ha questa caratteristica unica: è insieme libertà massima e responsabilità massima. Ognuno se la gioca in proprio e i risultati sono sempre e solo la somma di ognuno.
    Una “catena di consapevolezza” è la sintesi di una visione del mondo.
    Bella.

    luigiza

    Su OWS, qualcuno osa smentirti - e pare che ci studi pure sopra, a 'ste cose.
    Senti cosa si dice:

    […]La povertà sta gradualmente aumentando ogni giorno nel paese, dove un americano su sei ora dipende dai buoni pasto (35) e un bambino su cinque ha sperimentato periodi di vita per le strade (36). I servizi pubblici (istruzione, sociale, polizia, autostrade ...) sono stati significativamente ridotti in tutto il paese per evitare il fallimento di città, contee, o fallimenti degli Stati. Il successo che la rivolta della classe media e dei giovani (TP e OWS) ha incontrato si spiega con questi oggettivi sviluppi. E i prossimi anni vedranno peggiorare queste tendenze. […]
    Il TP e il movimento OWS hanno, quindi, un brillante futuro davanti a loro in quanto l'ira del 2011 diventerà di gran moda nel 2012/2013.[…]


    Chi lo dice?
    Questi qui....
    Ma non ci fare caso, magari hanno solo tempo da perdere e non significa niente.
    Però, se credi ale loro previsioni su Economia, Politica e Finanza, (e pare ne imbrocchino più d'una), magari potrebbe anche essere che nel 2012 OWS finirà per contagiarti.
    Io spero che si espanda e contagi sempre di più me.
    Ma che te lo dico a fare? Lo sai, no?

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  8. @Rossland

    I rapporti del GEAB li conosco e me li leggo tutti, almeno la parte pubblica.
    A volte anche loro però esprimono dei desiderata

    Comunque io sono scettico non sugli obiettivi dichiarati ma sul metodo utilizzato per ottenerli.

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  9. luigiza
    il " metodo", è un non metodo .
    Ed è questo non metodo ad essere propulsivo e contagioso.

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