martedì 20 dicembre 2011

Ma siamo davvero certi, che anche noi non siamo coreani?

di Sergio Di Cori Modigliani

Si fa presto a dir Corea!
Come abbiamo appreso dai telegiornali e’ morto all’improvviso, d’infarto, il capo della Corea del Nord. Kim Jong, figlio di Kim, padre di Kim, nipote di Kim. Tutto in famiglia.
Tanto per non farci dimenticare che cosa voglia dire vivere dentro il paradosso della surrealtà, dove le carte sono rovesciate e i governi lanciano veri e propri programmi di ripresa onirici, il presidente della Cina Hu Jintao si è recato all’ambasciata coreana dove ha rilasciato la seguente dichiarazione relativa a Kim Jong Un, figlio del despota appena morto e nipote del grande fondatore della patria, che salirà al potere domani “un grande leader che seguiterà a portare fino in fondo l’opera di totale dispiego del comunismo, un grande amico del popolo cinese, un uomo che ha dato un contributo immenso allo sviluppo del socialismo del mondo per il trionfo nel mondo dei lavoratori, per la lotta della libertà dei popoli”.
Basterebbe soltanto questa dichiarazione per accorgersi della totale irrazionalità e della follia verbale che predomina ormai dovunque, dato che la Corea è il paese più povero al mondo dove l’appena defunto presidente amava il lusso, il cinema porno e delle speciali bottiglie di cognac francese Hennessy , d’annata, che gli costavano circa 500 mila euro l’anno. Un paese allo stremo, con un budget che assorbe il 75% del pil in spese militari (sono una nazione dotata di armi atomiche) e una gang di criminali dementi al potere in un paese dove –quantomeno è quanto ci hanno fatto vedere in tivvù- i cittadini piangevano dalla disperazione all’idea che il loro leader fosse scomparso.
Si fa presto a dir Corea!
Quest’immagine orripilante di un mondo ormai devoto alla follia, mi ha fatto venire in mente un geniale racconto di fantascienza che avevo letto molti anni fa. Quando ero adolescente, la fantascienza era una mia grande passione. Ricordo ancora il fervore con il quale acquistai un voluminoso libro appena uscito da Einaudi che si chiamava “Le meraviglie del possibile” nel quale erano compendiati i migliori racconti della fantascienza dell’epoca.
Il libro si apriva con il racconto che aveva vinto il più importante premio per questa specifica sezione della narrativa specializzata. Il testo, in verità, rimane ancora oggi una vera chicca, per una capacità rara: la sintesi.
Scrivere un racconto è un’attività già di per sé complessa, comunque sia alla portata di qualunque scrittore professionista. Ma riuscire a scrivere un racconto della lunghezza di sole dieci righe presuppone un talento davvero unico. E’ una impresa ardua.
L’autore del racconto era Ray Bradbury, il cui più celebre romanzo si chiama  “Fahrenheit 451” .
Mi è tornato alla mente perché l’azione si svolgeva in un lontano futuro, cinquant’anni dopo, nel gennaio 2012.
Il racconto era il seguente:
“Il grande giorno era arrivato. Da tutte le nazioni del mondo, erano giunti i rappresentanti dei governi che si erano riuniti nel salone del palazzo di vetro dell’Onu. Finalmente, l’umanità c’era riuscita. I grandi scienziati avevano inventato il più potente calcolatore elettronico mai pensato, in grado di possedere tutto lo scibile umano; una macchina che avrebbe cambiato la storia del pianeta. Attraverso i satelliti, il mondo era collegato in diretta televisiva. Alle 19 lo avrebbero acceso. Bisognava fargli la prima domanda, dopodiché il programma sarebbe partito in automatico. Dopo giorni e giorni di discussioni, alla fine, tutti si trovarono d’accordo sulla domanda. All’ora esatta la televisione mondiale mostrò la reazione del computer. Il capo dell’onu prese il foglietto degli scienziati e pose al cervello elettronico la questione. Il mondo trattenne il respiro. La domanda era: “Ma Dio esiste?”.
Il calcolatore si accese, cominciò a funzionare. E rispose:
“Adesso sì”

Si fa presto a dir Corea!
Dall’alto del nostro consueto snobismo aristocratico, di europei malati di complesso di superiorità, osserviamo sgomenti questi poveri disgraziati che vivono dentro un incubo perenne dal 1948, ma non lo sanno. Loro pensano che quello sia il comunismo e sono convinti di star dando un enorme contributo alla liberazione di tutta l’umanità. Non hanno nessuna possibilità di saperlo, che non è così, dato che la cricca al potere controlla tutto il sistema di comunicazioni di massa, da sempre. Loro, sono convinti che la vita consista nel lavorare come schiavi idolatrando una dinastia di criminali, la quale si è perfezionata negli ultimi anni regalando al popolo i due elementi fondamentali nella gestione del potere nelle due ultime decadi: alcool e pornografia, le due grandi passioni dei leader al potere, con le televisioni locali che trasmettono continuamente le feste a palazzo e intervistano le fortunate ragazze accolte da Kim.
Noi, qui, nel mediterraneo, nella bella Italia, li giudichiamo con pena.
Ma se anche noi, fossimo coreani senza saperlo?
Se anche noi, dentro la nostra bolla, come pesci multicolori in un acquario, stessimo vivendo –senza saperlo- un’esperienza analoga, convinti che tutto ciò che vi viene detto sullo spread, sulle aliquote, sulle manovre, sull’euro che regge o sull’euro che crolla, sulla catastrofe che preannunciano o sulla felicità che ci stanno regalando perché ci hanno salvato, invece, dalla catastrofe che stava dietro l’angolo…se tutto ciò non fosse altro che una variante latina, dal sapore mediterraneo, di una esistenza strutturata mutuando lo stile di vita della dinastia Kim, noi –così come i poveri coreani che noi osserviamo con pena giudicandoli- come faremmo ad accorgercene e capire che stiamo vivendo dentro una immensa, gigantesca, surreale Grande Bugia, perfettamente congegnata?

Buone feste a tutti, con il cuore.
E se potete, regalate dei libri a Natale o dei prodotti dell’artigianato italiani o un disegno, una fotografia, una gouache, un quadro di un artista italiano.


9 commenti:

  1. Io ho visitato la Corea del Nord. Non è affatto il paese più povero del mondo, anzi le condizioni di vita sono dignitose. La questione della bomba atomica è tutta da verificare e anche quella del 75% del bilancio assorbito dalle spese militari è una scemenza. L'esercito in Corea del Nord svolge prima di tutto la funzione di protezione civile ( costruzione di ponti, strade, aeroporti) e mette a disposizione il proprio apparato logistico per la distribuzione di cibo e del raccolto del riso annualmente. La Corea non ha mai invaso nessuno ma è sempre stata invasa. Gli unici, per certo, ad avere la bomba atomica sono i suoi vicini, più armati, demograficamente più numerosi, economicamente più potenti, tecnologicamente più sviluppati.

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  2. @anonimo(ma poi mica tanto) 09.22...onestamente parlando, penso che l'unica vera scemenza sia questo commento

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  3. perchè la situazione in Corea è davvero tragica; non so che tipo di viaggio tu abbia fatto, esistono villaggi interi dove la gente muore letteralmente dalla fame e l'Onu non può intervenire per via della potenza militare del regime. Definire "le condizioni di vita sono dignitose" è inaccettabile, inconcepibile

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  4. Per capire di che male è affetto questo paese, basta andare in una galleria d’arte contemporanea qualsiasi. Pittura, scultura, fotografia ed urbanistica hanno tutte lo stesso comune denominatore: l’incomprensione e l’inutilità.
    ..ed è un male incurabile, dal momento in cui è “l’artista/intellettuale” stesso a definirsi tale.
    Ecco i veri responsabili del degrado contemporaneo; le persone con le quali dovremmo prendercela seriamente: la politica è solo un riflesso.

    Questo è quello che accade in Islanda: http://www.ilcambiamento.it/lontano_riflettori/rivincita_islanda_benessere_partecipazione.html
    In Italia c’è chi ha deciso di sostituire la chiacchiera fine a se stessa (la protesta inutile - occupy wall street) con l’azione:
    http://www.beppegrillo.it/
    http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=290
    Sono persone semplici, non si sono mai autoproclamate né artisti, né intellettuali.. forse per questo nessuno ne parla??

    DIO

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  5. Forse la chiave di lettura del racconto di Ray Bradbury potrebbe essere un'altra.
    Forse il supercomputer, creato dall'uomo con tutto lo scibile dell'umanità intera e con esso i suoi vizi, emettendo il suo primo tecnologico vagito non poteva che esprimersi in un delirio di irriconoscente onnipotenza.
    Il resto dell'articolo è ben scritto e fa riflettere. I consigli per gli acquisti sono, sì, pensati con il cuore, un cuore indubitabilmente umanissimo.
    Buon Natale e buon Chanukka'.

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  6. @sergiodicori. Ebbene Sergio, supponiamo che anche noi in Italia viviamo in una bolla di surrealtà. In tal caso, tutto quello che sappiamo sulla Corea del Nord potrebbe essere falso! E, in effetti, da sempre ho guardato alle notizie sulla Corea del Nord con sospetto. Ricordo che cose analoghe si dicevano dell'Europa dell'est. Ci andai di persona, e posso confermare che, effettivamente, le città erano spoglie (totale assenza di cartelloni pubblicitari) e meno illuminate delle nostre (quindi meno sprechi). E' anche vero, però, che quando mi presi una forte influenza e fui ricoverato in un ospedale, rimasi sorpreso nel constatare la differenza con i lazzaretti italici. La Yugoslavia, l'Ungheria e la Cecoslovacchia (che ho visitato prima della caduta del comunismo) mi apparvero come società certamente meno ricche e scintillanti della nostra, ma certamente più dignitose e più egualitarie. Le donne, poi.... molto più libere delle italiane di allora (per non parlare delle papere di oggi). Un saluto a tutti.

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  7. In Sicilia corsa alle baby pensioni
    prima che cambi la legge regionale

    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/12/21/news/in_sicilia_corsa_alle_baby_pensioni_prima_che_cambi_la_legge_regionale-26962053/

    che onore essere italiano. davvero un bell'onore.

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  8. @ Anonimo h 10:29

    Caro Anonimo,Grillo e Barnard finchè continueranno a farsi guerra tra loro,il massimo che riusciranno a fare è :

    un V-Day,molti urli e qualche consigliere il primo

    divulgazione del fatto che esiste un economia "onesta" (a qualche migliaio di persone si e no) il secondo.

    Se invece un bel giorno faranno pace e si assumeranno ognuno le proprie responsabilità (chi ha sbagliato abbia il coraggio di ammetterlo e poi stringa un nuovo patto di amicizia e collaborazione),allora forse getteranno qualche base per cambiare le cose,altrimenti... Buon decennio di povertà nell'attesa che qualche milione di persone capisca che Monti è un cialtrone nè più nè meno di Berlusconi,che non c'è nulla di più ipocrita del pianto della Fornero,che l'Unione Europea così com'è è peggio della criminalità organizzata,che l'Unione Europea non è così "slegata" al destino dell'Italia come percepisce gran parte del popolo bue e tanto altro,cari Grillo e Barnard,volete continuare così? Fate pure,convinti voi...Jack

    ps
    Complimenti,caro Anonimo h 10:29,per la tua idea di definire "protesta inutile" quella di OWS,si tratta soltato di gente che vive i nostri stessi problemi e protesta per i nostri stessi motivi,ma se voi ritenete che invece di unirci dobbiamo dividerci, FATE VOI...

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