sabato 10 dicembre 2011

La Commissione della Camera boccia l'abbassamento degli stipendi dei parlamentari. Ecco tutti i nomi.

di Sergio Di Cori Modigliani


Sono contro l’anti-politica salottiera e da bar.
Soprattutto sono contrario all’istigazione all’odio inutile e allo sfogo qualunquista che finisce per appiattire il dibattito eliminando la possibilità –e l’opportunità-  di poter costruire delle alternative esistenzialmente praticabili per il bene collettivo.
La notizia del giorno non può, però, essere passata sotto silenzio, perché la considero di un’allarmante gravità.
Al di là dello sconcerto, ritengo però che sia possibile reagire gestendola “all’americana”, mutuando dagli statunitensi il metodo della democrazia diretta, cioè mettersi in contatto, attraverso il telefono, e-mail, lettere, messaggi sui social networks, direttamente con i deputati che hanno votato la proposta.
Qualunque sia la vostra posizione politica, quindi, avete il diritto (e ci aggiungerei anche: il dovere) di protestare in maniera legittima –nonché fattiva- mettendovi in collegamento subito con i singoli partiti di riferimento e/o ancora meglio con i singoli esponenti.
La notizia nuda e cruda è la seguente:
La commissione Affari Costituzionali della Camera, in data sabato 10 dicembre 2011, ha bocciato il decreto del governo Monti che prevedeva il taglio ai vitalizi dei parlamentari portandoli dagli attuali 11.039 euro netti mensili, pari a 132.078 euro annui, a 5.040 euro mensili, pari a 60.080 euro annui. La bocciatura è avvenuta sulla base del fatto che la norma introdotta dal governo Monti è stata ritenuta anti-costituzionale. La norma, quindi, è ritornata alla commissione bilancio e tesoro presieduta dal presidente del consiglio Mario Monti”.
Questa è la notizia.
Il presidente del consiglio aveva specificato che era “necessario portare gli stipendi alla cifra non superiore ai 5.339 euro al mese perché tale cifra rappresenta la media degli stipendi parlamentari delle nazioni dell’euro zona e quindi bisogna entrare dentro i parametri europei”.
La Commissione Affari Costituzionali nel presentare al presidente del consiglio la bocciatura del suo decreto ha dichiarato ufficialmente a nome dei 48 deputati:
“Tale provvedimento lede l’autonomia del parlamento e la nostra integrità”.
Vi suggerisco di andare a controllare sulla pagina ufficiale della Camera dei deputati nella pagina relativa ai lavori dell’apposita commissione.
Ecco, qui di seguito, l’elenco dei 48 deputati che hanno votato contro il provvedimento

Composizione della I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)

PRESIDENTE
VICEPRESIDENTI
SEGRETARI
ALTRI MEMBRI
                     AMICI Sesa









POPOLO DELLA LIBERTA'


































Scrivete a questi deputati, manifestate il vostro dissenso.


 

9 commenti:

  1. Ok, che i politici sono cattivi l'abbiamo capito, ma allora diciamocela tutta: la definitiva morte della politica delega la gestione del POTERE alle elites economiche.

    Alla legge dei MERCATI.

    Alla GUERRA.

    Il sogno è infranto.

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  2. si puo' scrivere a questi signori?

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  3. @anonimo...sì si può, trovi le e-mail sulla pagina della camera dei deputati oppure sul sito di "il popolo viola"

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  4. c'e' elettricita' nell'aria.

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  5. Io andrei più a fondo alla questione, credo che la manovra di Monti sulle retribuzioni dei parlamentari sia l'arma del ricatto contro una certa politica che tentava di alzare la testa contro il Governo delle Banche. Adesso l'attenzione si sposterà come al solito sui privilegi della classe politica per fomentarne il disprezzo dei cittadini. Monti ed il suo Governo delle Banche appariranno come dei santi( visto che già monti rinuncia al suo stipendio), ed indisturbati spelleranno i cittadini fino alla povertà. Le banche continuano ad essere salvate con i soldi dei cittadini, nella manovra economica sono contenute, oltre alle indirette agevolazioni, anche diretti benefici fiscali per esse, mentre il popolo viene tartassato senza
    umanità.

    Mi chiedo, perché dovrei salvare Unicredit o Banca Intesa che hanno elargito per anni sconsiderate retribuzioni ai propri managers che le hanno ridotte in queste condizioni? Perché salvarle con i risparmi di chi ha sempre lavorato quando le loro scellerate decisioni di speculare con la finanza creativa le hanno portate al fallimento? Perché le banche devono finanziare attraverso le Fondazioni la politica?
    Un Governo che avesse a cuore l'interesse del suo Popolo le nazionalizzerebbe per un euro se stanno per fallire per carenza di liquidità, e chi se ne frga se gli azionisti o gli obbligazionisti perdono soldi.

    Non cadete nel tranello ordido ad arte!

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  6. anonimo 6:39

    alle banche non gliene frega un tubo di perdere soldi perche' non perdono un bel niente, i soldi che perdono li avevano creati dal niente, mica sono i loro. tutto sto casino e' solo una questione contabile, e' in realta' il cittadino che rischia poiche' il denaro depositato lo ha sudato lavorando.

    la banca presta 100, lo crea dal nulla, sul libro contabile segna -100 quindi un passivo.
    se il cittadino non riesce a ridare i soldi allora la banca e' in rosso e noi ci spaventiamo se la banca ha un passivo!
    ma quello e' solo un numero, creato con un click, non come il denaro della gente che lo riceve solo lavorando.
    la banca non puo' mai fallire nel reale, lo puo' solo fare nel virtuale.
    la tensione e' mantenuta alta per far mantenere alta la fiducia nel denaro, perche' la gente continui a credere che il denaro ha VALORE. invece e' solo un metro e noi non lo sappiamo.

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  7. Se faccio parte di una casta, ho dei privilegi (vedi il significato etimologico su: http://www.etimo.it/). Ergo, se rinuncio ai privilegi non faccio più parte della casta. Pertanto i nostri, che tanto hanno fatto per essere casta secondo quale principio logico dovrebbero rinunciare ai loro privilegi? Per etica? ma mi faccia il piacere (direbbe Totò). Comunque sono convinto che non bisogna togliere nulla al ricco ma fare in modo che il povero possa diventare anche lui ricco (livellamento verso l'alto, non verso il basso!)
    QWERT

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  8. Oltre a non votarli più ... cos'altro si potrebbe fare? Senza girare intorno ci vorrebbe realmente un colpo di stato, altre soluzioni credo non servono anulla.

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  9. toccara a du su pungi a paneri, su diali chi sindari angiau, obbianta pigausi e ghettausu in duna forredda de sa mena!!!!
    (dovremo pungerli dove non batte il sole, il diavolo che ce liha fatti nascere, dovremo prenderli e gettarli in qualche fornello di miniera.... dalle mie parti ci sono tanti spazi vuoti di miniera da riempire!!!!!!

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