martedì 30 agosto 2011

Bocciata in tutta Europa la manovra economica: avvia la depressione.

di Sergio Di Cori Modigliani


Le proposte avanzate dai due zombi italioti, Bossi e Berlusconi, ieri sera ad Arcore, dal punto di vista squisitamente economico sono una mazzata definitiva sul sistema Italia.
La mia opinione rispetto all’attuale proposta di manovra economica è irrilevante: vale quanto quella di voi che state leggendo.

Vediamo le reazioni di chi conta (nel senso che ha influenza reale sul mercato).

1). BCE. Ha acquistato a metà mattinata diversi miliardi di bpt italiani; aveva in previsione un forte acquisto, al pomeriggio, di bpt per sostenere il differenziale tra il tesoro italiano e quello tedesco, ma alle ore 13 è arrivato l’ordine tassativo di Bundesbank di lasciar perdere prevedendo “un chiaro peggioramento del quadro economico italiano a breve termine”.

2). Spread tra bund e bpt, ovverossia il differenziale d’interesse tra i buoni del tesoro italiano e quello tedesco: Lunedì 29 agosto era a 274. Alle ore 16 di martedì. 30 agosto è salito “inaspettatamente” a 295. Tradotto in soldoni vuol dire che il mercato delle azioni di garanzia sui debiti sovrani ha penalizzato l’Italia di ulteriori 5 miliardi di euro, il che vanifica completamente la manovra rendendola inutile. Andrebbe aumentata già domani mattina.

3). Il direttore generale di Bankitalia, l’uomo che ha “ufficialmente” il compito di tastare il polso della realtà economica della nazione ha dichiarato alle ore 10 “Questa manovra provoca stagnazione, ha un effetto regressivo sul mercato e determinerà depressione”.

4). Emma Marcegaglia, a nome di Confindustria, ha dichiarato “questa manovra frena l’economia, impedisce la crescita, aumenta la conflittualità sociale, produce stagnazione”.

5). La borsa di Milano che prevedeva un rialzo intorno al 2% è invece alle ore 16 in netto calo con una perdita dello 0,9%, tendenza al ribasso, e tutti i titoli bancari in negativo. Tra le grosse aziende l’unica che va al rialzo è Mediaset.

6). Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale. “Non penso certo che faremo nessuno sconto all’Italia, perché dovremmo? Considerando l’ambito politico nel quale gli italiani si stanno muovendo, possiamo dire che non stiamo identificando nessun elemento positivo, registriamo soltanto una enorme nebulosa di azioni e contro azioni, dichiarazioni e contro.dichiarazioni, il cui unico effetto consiste nel rischio di contagio negativo per le altre economie europee. Staremo a vedere i risultati finali quando si decideranno a spiegarci quale sia la manovra, Non ci sembra che possa avere nessun effetto positivo sulla situazione economica italiana”.

Tralasciamo le opinioni di esperti, economisti, analisti finanziari; all’unisono ci danno per spacciati.

In un paese normale, cosa che sappiamo bene non siamo, l’intera stampa quotidiana avrebbe dovuto stampare titoli a caratteri cubitali a scelta tra “Berlusconi-Bossi: catastrofe Italia”oppure  “L’incontro di Arcore: è ufficiale: via alla depressione economica”, ecc.ecc.

Non è stato così.

Mi dispiace per i lettori moderati di destra in buona fede (Libero, Il Gironale e Il Tempo) quelli di centro (Corriere della sera e La Stampa) e quelli di sinistra (La Repubblica, il Riformista, l’Unità). Mentre a destra si parla di risoluzione dei problemi, di manovra equa e ponderata e altre scempiaggini del genere, il centro si candida come ago della bilancia sostenendo di essere “fortemente critico” e la sinistra si attacca a degli appigli dichiarando frasi di una banalità demagogica allarmante “pagheranno sempre i soliti noti” oppure “neppure una parola sull’evasione fiscale”. Chiacchiere da bar.

Questa manovra non soltanto è inutile, anzi è dannosa. Peggiora la situazione da subito.

Il segnale politico che vien dato al resto d’Europa è che l’Italia si avvia al proprio collasso senza che nessun soggetto politico spieghi CON CHIAREZZA come e perché una nazione ricca e produttiva si stia costruendo la propria auto-distruzione economica (Der Spiegel, The Economist, Wall Street Journal, La Nacion, El Pais, El Mundo, Washington Post di oggi, tutti nessuno escluso hanno bocciato “clamorosamente” la manovra).

La verità politica –che si cela dietro questo disastro tragico- è che il PD non è in grado di poter opporre nessuna opposizione e si è totalmente arreso alle arroganti e criminali pretese di Bossi/Berlusconi perché è travolto dallo “scandalo Penati” che sta affrontando né più né meno di quanto la DC e il PSI non avessero fatto nel 1992: stanno cercando di metterci una pezza, stanno cercando di salvare il proprio marciume lercio e tanatogeno, negoziando con la maggioranza.
La possibilità storica, il PD, l’ha avuta –consegnata su un piatto d’argento- grazie ai magistrati onesti che hanno identificato i corrotti furbi ex-PCI con inoppugnabili prove alla mano (oltre che con accurate documentazioni farcite di nomi e cognomi), già da metà luglio, dando a questo partito l’opportunità di fare un repulisti generale per presentare alla nazione un programma di alternanza di governo, una piattaforma economica, una interpretazione sull’attuale crisi finanziaria europea, un decalogo pragmatico sulle iniziative da applicare immediatamente, delle soluzioni creative. Nulla. Il tutto si è risolto con Walter Veltroni che minaccia querele, con Pierluigi Bersani che sostiene “la questione morale non ci riguarda perché non ha mai toccato né tocca il PD” e hanno rimandato una qualche decisione al 5 settembre quando una commissione interna (sigh) interrogherà Penati. Mi sembra ovvio, nonché inutile, ricordare che le persone che giudicheranno l’attività di Penati sono tutte parte in causa. A cominciare da Luigi Berlinguer, Presidente della commissione d’inchiesta, passato alla storia come il peggior ministro della pubblica istruzione (in assoluto) che la Repubblica abbia mai avuto, il quale in data 18 aprile 2010 convocò tre senatori del PD, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Giuseppe Lumia, e il deputato Ermete Realacci (riconosciamo loro, nell’obbrobrio generale, il merito e l’onore della loro presa di posizione di allora, cominciamo a fare dei distinguo con nomi e cognomi per evitare le facili trappole del qualunquismo) “sgridandoli e ammonendoli” perché avevano osato scrivere una lettera a Pierluigi Bersani nel corso della quale si denunciava il senatore del PD Vladimiro Crisafulli, indagato per corruzione, filmato dalla guardia di finanza mentre parlava e decideva sulla gestione degli appalti nel siracusano con un boss locale già condannato , in sede definitiva, per reati e delitti di mafia. Luigi Berlinguer si assunse, allora, la responsabilità di dichiarare –per iscritto- che i quattro parlamentari “meritano una ammonizione severa per essere venuti meno alla lealtà del partito”. Tradotto, voleva dire: chi osa fare una cosa del genere, verrà espulso.

Non ci ha più provato nessuno.

Ha “osato” farlo la magistratura.

E Bossi e Berlusconi hanno approfittato del momento per fare ciò che vogliono, come vogliono, quando vogliono e per quanto vogliono. Da cui, la manovra economica.

Non è molto difficile da comprendere.


7 commenti:

  1. il duo 3Effe (Fanfarone Furbastro e Farabutto) ed il suo fido compare 3Balle hanno portato l'Italia al disastro, cioè l'ha uccisa e con lei tutti i suoi abitanti.

    Occhio per occhio, dente per dente recita il vecchio testamento, la legge mosaica migliorata dal Nazareno ma non dismessa.
    Quanto tempo ancora passerà prima che venga messo in partica dagli italiani?

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  2. E' così imbarazzante tutto questo, che non si sa nemmeno più come commentare...
    Perché poi, su tutto, il "garante delle Istituzioni", non garantisce niente.
    Firma e firma e firma.
    E quando non firma, chiama tutti alla concordia e alla coesione nazionale.
    Coesione con che?
    Con questa roba imbarazzante?
    E la Camuffo? che prima firma patti con gli altri due sindacati, piegandosi a Confidustria e dandoci quella prova di coesione tanto voluta, e ora chiama la piazza?
    Si è sbagliata?
    Come si fa a credere che una persona della sua esperienza, vissuta sempre nel sindacato, possa fare errori di valutazione su cose di cui si parlava da mesi?
    In piazza sì, ma la Camuffo a casa con gli altri...

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  3. meglio così.

    Ai cuccioli occorre strofinare il naso nella pipì per evitare che la facciano ancora sul tappeto.

    E noi siamo una Nazione di cuccioli.

    Forza, facciamo presto , che è già tardi

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  4. Qualcuno di voi conosce qualche altro blog bello come questo da suggerire?

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  5. ce ne sono due anche migliori (perchè citano le fonti, interloquiscono con i commentatori, e non sono avvolti nel mistero)

    http://bimboalieno.altervista.org/

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