venerdì 16 marzo 2012

Chi è Paolo Barnard e che cosa vuole da noi?









di Sergio Di Cori Modigliani
Chi è Paolo Barnard  e che cosa vuole da noi?
Non soltanto lo trattano come un appestato, lo dileggiano, lo isolano, lo calunniano. Ma siamo addirittura arrivati al punto di diffondere presso le redazioni mediatiche (sia di carta stampata che medium televisivo) una specie di baedeker ad uso e consumo di chi tiene al proprio posto: non bisogna parlare di lui e di ciò che fa.
E’ la ghigliottina del mondo post-moderno italico.
Criminalizzare gli intellettuali, gli artisti e le menti pensanti al fine dichiarato di isolarli. Operare in modo tale da far incorporare in loro il concetto di essere dei banditi, dei reietti. Sperando che in tal modo, spingendoli all’angolo, prima o poi diano in escandescenze provando, quindi, di essere inaffidabili per via della loro caratterialità: un ignobile trucco da baraccone.
Allo stesso tempo (astuzia diabolica dei professionisti della comunicazione) facendo scattare un meccanismo di auto-censura preventiva che spinge le menti della truppa asservita a optare per un silenzio costante e continuo. Vale per scrittori, artisti, cineasti, economisti, psicologi,ecc. Vale anche per i giornalisti. La silente caccia alle streghe.
E’ la consacrazione della censura di stampo gesuitico: c’è ma non si vede.
Si attacca a colpo sicuro: il silenzio è un ottima arma di distrazione delle masse.
L’uomo è ostico, coriaceo, non facile a trattare.
I suoi nemici e detrattori sostengono che ha perso completamente la testa.
Hanno ragione.
Paolo Barnard, infatti, ha perso la testa, ma in compenso ha trovato il cuore.
E quindi ha scelto di andare al cuore dei problemi per snocciolarli.
I suoi detrattori sostengono che non è un più un professionista della comunicazione.
Hanno ragione. Non lo è più.
E’ diventato un artista della comunicazione. E’ un’altra cosa.
Come sosteneva il premio nobel per la letteratura Saul Bellow: “Gli artisti e i professionisti appartengono a due categorie diverse esistenziali che non si incontrano mai, viaggiano in parallelo perché occupano lo stesso terreno: i professionisti hanno carriere da difendere, gli artisti, invece, hanno delle vite da esibire come curriculum vitae: due universi distinti”.
Quindi, Barnard è ormai un artista della comunicazione mediatica.
E ha creato (per chi non lo sapesse) una sua opera artistica: è riuscito a portare in un teatro italiano a Rimini, quattro economisti di riconosciuta competenza per spiegare al pubblico italiano le possibili, realistiche, pragmatiche e auspicabili alternative alla linea lanciata dal triumvirato Merkozymont, riuscendo a far affluire (soltanto il passaparola) migliaia di persone che da diverse parti d’Italia sono andate lì e per tre giorni hanno ascoltato, dibattuto le argomentazioni di coloro che stanno teorizzando la necessità di applicare i concetti della Modern Money Theory, una interpretazione efficace della concezione classica di John Maynard Keynes riadattata e rimpolpata per il mondo post-moderno della globalizzazione planetaria.
In un paese in cui i luoghi si riempiono soltanto per osannare divi del calcio, pornostar, cantanti rock e dementi vari, un evento impossibile da sottovalutare.
Soprattutto impossibile da non riferire come notizia. In Italia, invece, silenzio assoluto.
Il summit da lui voluto, pianificato e  organizzato a Rimini sulle alternative economiche al piano del ragionier Mario Monti & co. è stato un enorme successo soprattutto perché avvenuto in una nazione malata di narcolessia e di stupidità congenita, convinta che l’opposizione e l’intellettualità pensante siano quelle offerte da Sabina Guzzanti & co.
E’ stato quindi, il suo, un atto artistico. Come tale va rubricato.
Che l’uomo poi sia simpatico o antipatico, è irrilevante.
Appartiene a una categoria di operatori dostoevskiani, come i personaggi dei romanzi del sommo scrittore russo: furiosi, furibondi, deliranti, con un linguaggio che non consente mediazioni né bizantinismi né tantomeno danze da minuetto, perché ciò che conta è andare al cuore del problema lancia in resta cercando di scuotere la gente dal torpore, dall’accettazione della propria sopravvivenza al posto della vita alla quale stanno rinunciando perché non vogliono vedere la realtà che stanno pianificando per noi e per i nostri figli..
Sono in forte disaccordo con lui su molti aspetti, non ultimo il suo appello a Silvio Berlusconi lo scorso ottobre perchè fermasse Mario Monti. Ma è stato proprio quell’errore a rendere ancora più chiaro e convincente il personaggio, laddove la furia iconoclasta, e condivisibile nel lanciare l’allarme rosso, è andata a mescolarsi a una ingenuità candida sotterranea che rivela, per l’appunto, la rinuncia alla propria veste professionale per aderire a un principio di interpretazione artistica dell’esistenza.
Proprio in virtù della ignobile censura di cui  è vittima, ritengo non sia corretto parlare di lui e della sua creatura (il summit di Rimini) lasciandone invece a lui la responsabilità, per presentare ai lettori di questo blog il suo autentico pensiero.
E chiarire, quindi, chi è Paolo Barnard e che cosa vuole da noi.
Ecco un’intervista che molto gentilmente mi ha rilasciato:


P.S.
STOP...comunicazione di servizio.......per dei motivi tecnici che ignoro non è possibile pubblicare l'intervista perchè Google non la prende. Dopo due ore di controversia mi hanno spiegato che nel testo esistono delle parole che il computer "non riconosce" e quindi ne impedisce la pubblicazione. Quindi esiste una unica possibilità......mettere l'intervista sotto forma di commento mio, ma il commento lo posso redigere soltanto in risposta al commento di qualcun altro...quindi se qualcuno commenta subito dicendo una qualunque cosa, allora io rispondo..................

41 commenti:

  1. Questa poi...
    OK leggiamo l'intervista adesso

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  2. D.: Sorpreso del fatto che i media italiani non hanno neppure comunicato la notizia?
    R.: Sì. Solo perché pur sapendo del controllo totale che il Vero Potere ha sui media, non mi aspettavo fino a questo punto.

    D.: Com'è possibile, secondo te, che un teatro pieno di migliaia di persone provenienti da tutta Italia, alla presenza di esimi economisti di rilevanza internazionale che discutono sullo stato dell'economia europea, possa non essere neppure preso in considerazione dai media italiani?
    R.: Testimonia un fatto più importante: se noti, i Grillo o Travaglio, cioè quelli che hanno sempre piagnucolato di essere vittime di censura da Regime, sono poi sempre comparsi da qualche parte, compresa la tv. Noi siamo stati oscurati fin nei giornaletti da supermercato, nonostante 5 economisti di fama mondiale e oltre 2000 persone presenti. Cosa ci dice? Che chi veramente è pericoloso per il Regime siamo noi, non loro. Perché noi stiamo facendo una cosa che il Vero Potere non può ammettere: noi aiutiamo la gente a capire e a comandare l’economia, cosa che nessuno sta facendo. Tutti denunciano, protestano, sbraitano.. noi insegniamo l’economia e di questo il Potere ha paura.

    D.: Secondo te, la totale censura dei media italiani è dovuto a uno preciso e specifico ordine generale e collettivo, oppure -ancora peggio- a una diffusa forma di auto-censura ormai generalizzata?
    R.: Nel caso del nostro summit c’è stato ordine dall’alto, abbiamo testimonianze. Ma nei casi comuni, sì, ormai i giornalisti hanno imparato a censurare se stessi, sanno come preservare la loro posizione ormai d’istinto.
    D.: Che cos'è esattamente la Modern Money Theory?
    R.: E’ il nome dato dall’economista australiano Bill Mitchell a una riformulazione moderna, cioè scientificamente costruita sulle odierne strutture finanziarie e macro economiche, di idee partorite da alcuni dei giganti dell’economia del XX secolo, a partire da Georg Friedrich Knapp, Alfred-Mitchell Innes, John Maynard Keynes, Abba Lerner, Joan Robinson, Hyman Minsky e Wynne Godley. I moderni esponenti di questa scuola di economia si raggruppano all’Università del Missouri Kansas City e al Levy Economics Institute di New York. Essa ha studiato e dimostrato in centinaia pubblicazioni accademiche che la democrazia è meglio tutelata da uno Stato a moneta sovrana che spende a deficit per i suoi cittadini. E proprio per questo la MMT è adattabile ad una applicazione immediata come politica economica nazionale per la tutela di cittadini e aziende. La tutela del 99%, a scapito dell’1% dei nuovi “rentiers”, che oggi ci succhiano vita e risorse.

    D.: Pensi che possa essere applicata in Italia? E se sì......
    R.: Assolutamente sì.
    D.: Perchè secondo te non esiste nessuna forza politica che la sostiene, la diffonde e spiega ai propri militanti in che cosa consista?
    R.: Per due motivi: perché non la capiscono e perché qualsiasi politico che la capisse davvero e che la dovesse proporre oggi finirebbe crocifisso, isolato, finito. Questo perché ancora non esiste una opinione pubblica che lo sosterrebbe.

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    1. SEGUE::::::::::::::

      D.: In Usa, le teorie degli economisti intervenuti al seminario sono molto più diffuse e dibattute. Tant'è vero che pochi giorni fa il Washington Post gli ha dedicato un ampio e articolato pezzo. Questo vuol dire che l'Europa e soprattutto l'Italia si è distanziata dall'America in maniera profonda e che da noi il dibattito si è chiuso in un localismo gretto e miope? Come mai da noi non se ne parla?
      R.: Per questo motivo, che traggo da un mio recente scritto: Vi sono forze al lavoro in Europa che mirano, non esagero, alla distruzione delle dinamiche del Capitalismo stesso. E non sono affatto forze marxiste, per carità. Al contrario, e peggio. Va compresa, qui, la differenza fra Europa e Stati Uniti. Nel secondo caso, il Capitalismo si è sviluppato su una terra nuda, tragicamente ripulita della sua popolazione autoctona, ma nuda di ogni presenza delle forze dell’Ancien Régime europeo. Il Capitalismo americano è nato dinamico, pragmatico, e con un’istintiva connotazione verso la ‘Funzione del Consumo’, che oltre un secolo e mezzo più tardi verrà descritta dall’economista inglese John Maynard Keynes. Riassumo: negli Stati Uniti, il Capitalismo, pur nelle sue immense ingiustizie, ha però sempre tenuto in vita una dinamica dove alla maggioranza dei cittadini andava garantito reddito sufficiente a generare una spesa interna che mantenesse in vita la produzione aziendale, spesso aiutata da grandi infusioni di spesa a deficit dello Stato. Ecco il Capitalismo all’Americana, almeno prima della recente mutazione nella folle sfera finanziaria speculativa.
      Questo Capitalismo sbarcò in Europa dopo la seconda guerra mondiale, con un buon successo. Intendo dire un successo di pubblico, e con la partecipazione confusa e ignorante della classe politica. In Europa, tuttavia, i gangli del Potere tradizionale - quello che ereditò gli ideali dell’Ancien Régime, del Neomercantilismo tedesco e francese, che transitò trasversalmente nel nazismo, e che fu pregno di appoggi nelle sfere vaticane - ha sempre visto il Capitalismo americano come un’aberrazione. Non certo per le sue derive eccessivamente consumistiche, ma, al contrario, solo perché persino quel minimo di contenuto democratico che esso mantiene – cioè la necessità della presenza di una popolazione tutelata abbastanza affinché consumi – era visto come un’insidia inaccettabile nelle mire fondamentali di questo Potere tradizionale europeo. Queste mire erano, e sono tuttora, la distruzione di qualsiasi potere popolare e democratico, e l’imposizione, anzi, il ritorno in Europa di un nuovo ordine sociale di tipo para-feudale, con a capo quelli che già Adam Smith e David Ricardo definivano nel ‘7-800 i “rentiers”. Ecco perché in USA è ancora possibile dibattere di economia pro-democrazia, e qui no.

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    2. SEGUE E FINISCE.............

      D.: Qual'è il modo più giusto, pragmatico ed efficace per bypassare la censura mediatica?
      R.: Internet e impegnarsi a diffondere le cose porta a porta, fra colleghi, in famiglia.
      D.: "Che fare?" è la domanda più diffusa da parte dei cittadini. Che cosa consigli? Quali sono le formule più ingegnose da adottare per costruire nuove forme e formule vincenti di aggregazione?
      R.: Come scrissi tempo fa “Odiate chi ogni giorno sputa sulla vostra dignità perché vi pensa dei nulla. Chi ha fatto della sua vita una missione per disprezzarvi come animali da spremere. Odiate la loro crudeltà che viola il vostro tempio, che è il vostro diritto a dire io sono qui, rispettatemi! IO NON SONO NATO PER LAVORARE, STREMARMI E MORIRE! Odiate la vostra rinuncia ad amarvi, la vostra rinuncia a sentirvi oggi talmente importanti da prentendere il bene per voi, PRETENDERLO. Odiate la paura, odiate l'incapacità, odiate chi vi ha convinti fin da bambini che avete paura e siete incapaci. Non è vero, dovete solo piantarvi in mezzo alla vita e dire NO. E mai più muovervi da lì, da quel posto. Quel posto è il centro del mondo, dove voi siete nati e dove abitate. Ciascuno di voi, senza eccezione. Non ve l'hanno mai detto, e odiateli per questo.” Una volta che l’individuo recupera la propria autostima e dunque si ama a sufficienza, allora può veramente cambiare le cose.

      D.: Ti aspettavi un così vasto successo?
      R.: No, è stato uno shock, e ancora non so spiegarmelo.

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  3. Bravissimo Sergio. Veramente bravissimo. Solo una domanda: quali sono le parole che google censura?

    Pubblicherò a breve sia il tuo articolo che l'intervista a Paolo Barnard su ecodellarete. Un saluto.

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  4. Così è troppo facile però.. sono tutti bravi a salire sul carro dei vincitori quando la partita è finita! A farsi belli con il lavoro degli altri!!
    Si parla con disprezzo di censura, ma qual è stato lo spazio che questo blog ha dedicato all’operato di Paolo Barnard, quando effettivamente ce n’era bisogno, cioè prima dell’evento riminese??

    Dato che la rete non dimentica, ecco come il dotto, e sempre dalla parte del giusto, Modigliani, targava chi tentava di portare l’attenzione dei lettori ai temi di cui oggi tanto si parla.

    (Giovedi 10 novembre 2011)
    ..il che induce chiunque a pensare che tu sia a) il narcisista Paolo Barnard oppure un b) un semplice superficiale semi-analfabeta. Nel caso tu sia Paolo Barnard, sei un vero criminale. Nel caso tu sia uno che non à Barnard, nella migliore delle ipotesi sei un demente. Le tesi sostenute in questa letterina sono la sintesi raffazzonata del libellismo deteriore dell'estrema destra mescolata ai refusi deliranti dell'estrema sinistra. Vai a scuola. Quantomeno taci, se non altro per pudore. Ti ringrazio per avermi dato lo spunto per scriverci su un post...vi siete proprio bevuti il cervello.

    E siccome IO sono sempre quello di ieri, le spiego perché anche oggi mi sento un imbecille: è difficile assecondare i pensieri di chi il mercoledì ed il giovedì, cioè nei giorni in cui si sente imbecille, sostiene una cosa, e in tutti gli altri giorni, cioè nei giorni in cui si sente super-intelligente, il suo contrario. Mi piacerebbe poterla incontrare di martedì a mezzanotte.. sono sicuro che così, entrambi, potremmo gustare un barlume di coerenza.
    Con simpatia
    IO

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    1. Lei non sa neanche di che cosa sta parlando. Se me lo avesse detto in faccia, le dico chiaramente che l'avrei preso a schiaffi. Ma di quale carro dei vincitori sta parlando? Lei non ha la minima idea di che cosa sono i media italiani. Il solo fatto di parlare a me con questo tono "di carro dei vincitori" è segno e segnale di una sua congrua superficialità e totale misconoscenza del mercato. Il solo fatto di parlare di Barnard, oggi, vuol dire automaticamente escludersi dalla possibilità di lavorare nei media e sottrarsi al ricatto del mercato; ma è stata una mia scelta responsabile e ponderata. Scelgo io come e quando e dove schierarmi èperchè sono un uomo libero. Il fatto poi di sostenere di "farsi bello con il lavoro con gli altri" è una affermazione che non meriterebbe neppure risposta. Io mica vado in giro a dire che il summit l'ho organizzato io. Ho semplicemente ricordato costantemente a tutti che l'uomo è stato oggetto di inconcepibile e vergognosa censura: tutto qui. Io ho denunciato la censura contro Barnard perchè ritengo l'evento ignobile, anti-democratico e anti-libertario e quindi è necessario praticare una solidarietà civile che automaticamente diventa esercizio di denuncia della caduta di democrazia sostenibile in un paese avanzato. Seguito a giudicare molto negativamente l'appello rivolto a Berlusconi al quale ho finito per attribuirgli una valenza di tenero furore. Il fatto poi che io non abbia sostenuto Barnard è risibile. Perchè avrei dovuto sostenerlo? Io stesso ritengo che la MMT sia inapplicabile in Italia e quindi pragmaticamente inefficace, il che -in un paese normale- avrebbe dovuto spingere tutti a dibattere sulla questione sui giornali, alla tivvù, e sentire tutte le voci per animare il dibattito. Invece è scattata la censura. Quindi, ho ritenuto opportuno sostenere chi è rimasto vittima oggettiva della censura. Lei è un fazioso e dimostra con il suo tono di non comprendere affatto che cosa si intenda per fare politica. Secondo lei "Barnard andava sostenuto". Perchè mai? Perchè avrei dovuto sostenere una persona che ha una interpretazione diversa dalla mia e con la quale sono in disaccordo? Ma una cosa è sostenere argomentando come io faccio che la MMT non può funzionare in un sistema economico-politico come l'Italia, un'altra cosa è la tifoseria che io detesto. Penso che dovrebbe essere apprezzabile il mio atteggiamento che sostengo, difendo e diffondo l'idea di Paolo Barnard nonostante non sia d'accordo con lui. Non lo ero, e non lo sono. Ma essere dei liberi pensatori vuol dire ragionare in libertà senza praticare l'autocensura e reagendo vigorosamente contro ogni forma di censura. Come ha detto Voltaire "ti sosterrò sempre anche se dici cose diverse e opposte e antagoniste alle mie, per salvaguardare il tuo diritto alla libertà d'espressione". Questa è la libertà. Con il suo commento lei dimostra di non navigare su quel territorio. Il fatto che Barnard sia censurato non vuol dire automaticamente che ciò che lui sostiene sia oro colato. Ma non credo lei sia in grado di comprendere la differenza.

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  5. @Sergio Di Cori
    No, non posso capire perché non ho la sua cultura. IO, ad esempio, detesto il pensiero omofobo di Buttiglione e, proprio per questo, non pubblicizzo il suo pensiero; anche se lo prendessero a schiaffi o a calci in culo! Se la massa sposasse le sue idee, mi sentirei complice di un crimine..
    Detto questo, non sapevo che avesse valutato l’opportunità di lavorare per i big dell’informazione; ad ogni modo ora è fuori..
    Mi tolga solo una curiosità: se è così convito che la MMT non possa funzionare in un sistema economico -politico come l'Italia, perché Barnard fa così paura al potere? Perché chi parla del suo lavoro è tagliato fuori dall’informazione di massa??
    Comunque è vero che l'uomo è stato oggetto di inconcepibile e vergognosa censura.. è quello che stavo cercando di sottolineare con la mia precedente.. anzi, con la sua:-)
    PS: L’economia è un arma molto potente.. la stessa con la quale il vero potere stermina le masse; lasciamo che ad usarla siano persone competenti.. non abbiamo bisogno di una colta confusione.. per questo mi auguro che gli "amici" di "Democrazia Radical Popolare", dandole tutta questa importanza, non finiscano con il perdere credibilità..
    Ma il mio è solo l'augurio di uno stupido!
    Ad maiorem, Dei gloriam

    IO

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  6. " Essa ha studiato e dimostrato in centinaia pubblicazioni accademiche che la democrazia è meglio tutelata da uno Stato a moneta sovrana che spende a deficit per i suoi cittadini. E proprio per questo la MMT è adattabile ad una applicazione immediata come politica economica nazionale per la tutela di cittadini e aziende. "
    Io non solo sono imbecille ma pure scemo.
    Il mio nonnino mi diceva "Non fare debiti che poi bisogna pagarli."
    Qualcun altro, molto piu' intelligente di me diceva "Fanne e tanti, piu'ne fai e meno rischi"
    Poi ho scoperto finalmente la verita'.
    "Fanne tanti, tantissimi, e falli pagare a qualcun altro. Intanto beoni che ti votano ci sono sempre."
    Adesso arriva Barnard che mi spiega le politiche future di Craxi e
    Andreotti.
    E di ieri le notizie ormai poco commentate del nuovo record del debito pubblico, delle nostre tasse ormai in tasca ad altri e cosi via.
    Io sono scemo, quando ho visto B baciare le mani di Ghedafi mi e' venuto il voltastomaco, sintomo classico del imbecille.
    Quando leggo trovo solo belle parole, cosi poetiche da farmi tornare
    ai miei vecchi libri di poesie per sentire le originali.
    "Home is the place where, when you have to go there,
    They have to take you in." Robert Frost
    Questo stato non e' casa mia, questo stato ha finito la sua funzione, questo stato e' da Cotolengo. Non ci sono politiche economiche possibili con questo stato.
    E' questo l'unico possibile messaggio, la nazionalizzazione delle banche di Grillo, la MMT di Barnard & Company, il potere del Nord,
    l'autodeterminazione, la sovranita'...lasciamo perdere.
    Rifondare uno stato nelle sue leggi, nelle sue strutture, nei suoi servizi questo e' l'unico messaggio. Non c'e' piu' spaccatura orizzontale, di classi. La spaccatura ormai e' verticale o vuoi il futuro o ti tieni il vecchio e attenti perche' il Cardinale Ruffo
    e' ancora qui e non si chiamano "rentiers". Magari.

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    1. ti dò un consiglio:studia meglio e nel caso non l'avessi ancora fatto, studia la MMT,ti garantisco che poco o nulla ha a che fare con Craxi e Andreotti.
      Ti faccio anche delle domande per farti sorgere dei dubbi a mio parere salutari e demistificatori una di queste domande riguarda Craxi e Andreotti: é vero che sotto i loro governi è aumentato il debito ma... ti sembra che con questa austerità si stia meglio? Ti sembra che queste politiche applicate alla Grecia abbiano sortito poi questo meraviglioso effetto? Sei sicuro che il debito pubblico sia poi questo grande spauracchio?

      Il Giappone ha più del 200% del debito/Pil,ti sembra che sia a rischio default?
      La Spagna ha il 66% del debito/Pil,perchè è inserita nei PIIGS?
      niente tono polemico,solo un invito a riflettere...

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    2. Sono io che ti do' un consiglio. Anche bello, va viaggia, lavora in altri paesi. Torna nella tua Itaca e poi rispondi alla domanda centrale.
      "... ci sono politiche economiche possibili con questo stato."???
      Se uno pensa che basta cambiare gli attori e non la struttura che produce queste aberrazioni, se uno pensa che l'economia non abbia niente a che fare con la logistica di un paese lo pensi pure.
      Se Andreotti e Craxi avessero modernizzato il paese nessuno sarebbe qui a discutere il loro operato. Se quelli che li hanno uccisi solo e soltanto per sedersi al loro posto lo avessero fatto non saremmo a questo punto. Se uno stato non fa altro che produrre e riprodurre debito ed e' sempre piu' fatiscente la domanda che fai e' solo una
      astrazione da un contesto. Si puo' rilanciare debito per un gran cambiamento della struttura di un paese, non si puo' rilanciare debito
      per mantenere lo status quo.

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    3. puoi aver girato il mondo più di me,sapere cose che io non so,e dire tutto quello che vuoi ma il solo accostare la MMT alla politica attuale e ai suoi interpreti o a quella di Craxi e Andreotti dimostra ancora una volta una insufficiente conoscenza della MMT ripeto,indaga un pò più approfonditamante la MMT e ti accorgerai che in quella teoria non c'è posto per i vari Rutelli,Berlusconi,Fini,DiPietro,Veltroni,Merkel, Sarkozy,Van Rompuy e compagnia bella...

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  7. Caro Sergio,
    onore a lei per aver contattato e pubblicato l'intervista a Barnard. Nel contesto generale di piaggeria verso il Sistema da parte della consorteria dei pennivendoli nostrani, lo ritengo segno evidente di levatura ed onestà mentale, tanto più considerando che sembra ella non approvi (perlomeno per l'Italia) le teorie monetarie di cui Barnard è apostolo.
    Le sarei grato se ce ne spiegasse compiutamente i motivi.
    Con sincera stima.

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  8. Perché io l'intervista a Barnard non la vedo? :-(
    Comunque: Io a Rimini ci sono stato, e vi assicuro che riscaldava il cuore vedere 2000 persone sacrificare un week-end e soldini per ascoltare cinque (non quattro)professori parlare di economia. Un bel segnale, per questa Italia così intellettualmente abulica: c'è ancora speranza!
    Per quanto riguarda la MMT, che - come lei giustamente dice - deriva dalla teoria keynesiana, non posso dire che i vari interventi durante il meeting abbiano sgomberato ogni dubbio, né le condizioni erano tali da consentirlo. Tuttavia gli economisti che la sostengono godono di una certa reputazione nel mondo accademico e sicuramente quelli presenti hanno dimostrato onestà intellettuale. Questo mi basta per voler approfondire, ed è quello che sto cercando di fare anche frequentando il loro sito.
    A questo proposito vorrei chiederle, Sergio, quali sono le ragioni per cui ritiene inapplicabile la MMT in Italia. Mi spiego: in realtà essa è inapplicabile in tutta la zona Euro - dove la condizione base perché la teoria funzioni, la sovranità monetaria, non esiste. Mi è sembrato capire però che la sua riserva fosse per ragioni specifiche al nostro paese, e se è così mi interessa molto capire quali sono.
    La ringrazio e approfitto per esprimerle il mio apprezzamento per il blog, che ho scoperto da poco.

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    1. la teoria della MMT in Italia non la trovo applicabile perchè -oltre a non essere uno stato sovrano- l'Italia è uno "Stato Debole", ovverossia non esiste una cultura dello stato, dell'amministrazione pubblica, dell'investimento. La MMT è una teoria (e credo lì abbia notevoli possibilità di dibattito) che potrebbe essere applicata in un paese come la Francia, nazione dell'euro anch'essa, ma con il vantaggio di aver un forte senso dello stato. L'applicazione della MMT in Italia o un New Deal italiano presuppone (nella migliore delle ipotesi) un investimento massiccio per lanciare grandi opere e investimenti ad ampio raggio che creerebbero occupazione, lavoro, allargamento del mercato. In Italia è impossibile. Un'opera pubblica che sulla carta costa 10 finirà per costare 100 e strada facendo verranno impiegate soltanto le persone che solide burocrazie mafiose legate alle solide burocrazie dei partiti impiegheranno perchè lo Sato è vissuto come un pollo da spennare e spolpare e non come la sintesi di ogni volontà singola in una volontà collettiva. Noi siamo talmente indietro che non possiamo neppure permetterci il lusso di dibattere su questi aspetti fintantochè non si abbatte il mostro della perpetua corruttela. Come si fa ad applicare la MMT in un paese in cui ogni anno lo stato versa centinaia di milioni di euro a una serie di partiti che non esistono più? Come è possibile pianificare investimenti a lungo raggio se le gare d'appalto non vengono attribuite alle imprese meritevoli e bisognose bensì agli amici degli amici degli amici, garantite da una classe politica immonda? Noi non siamo un paese a capitalismo avanzato che sta discutendo del fatto che il capitalismo non funziona più; noi siamo un paese medioevale che deve ancora compiere la propria rivoluzione borghese democratica. Basterebbe varare delle modeste e semplici leggi per iniziare una trasformazione ma non si riesce a cambiare un cazzo in questo paese. Ad es.: l'Italia è l'unica nazione capitalista al mondo (oltre alla Russia e la Cina) in cui è considerata compatibile la partecipazione delle stesse identiche persone in aziende finanziarie, bancarie, assicurative, in concorrenza tra di loro.

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    2. (segue)..........Così si uccide la logica dello sviluppo, l'abbattimento dei costi e l'allargamento del mercato, oltre al fatto di garantirsi il cumulo di cariche per controllare i settori, avvilendo la psicologia di chi vuole imprendere.. Va cambiata alla base la mentalità e non è nè facile nè immediato, a meno che non avvenga un tale terremoto da poter consentire di fare un salto storico (è accaduto e potrebbe accadere)finendo nel futuro. Personalmente sono un garantista e non sono affatto un giustizialista; però, in questo paese, qualcosa potrà cambiare quando la magistratura riuscirà a sottrarsi all'imbrogliato imbrigliamento della loro libertà di azione e piomberanno come falchi nei consigli di amministrazione di grosse fondazioni, mega banche, importanti aziende e si porteranno vie in manette qualche rampollo delle grosse famiglie che possiedono ingenti patrimoni e adorano uno stato debole, inefficiente e fatiscente; perchè più lo stato è debole più ci guadagnano i corrotti. E, a scanso di equivoci, quando dico Stato Forte non intendo (va da sè, ma è sempre bene specificare) uno stato autoritario, bensì uno Stato Autorevole. Il solo fatto che Napolitano si sia tranquillamente fatto prendere a sputi in faccia da Bossi che negli ultimi anni un giorno sì (e un giorno pure) sputava sulla bandiera, sull'inno e sulle istituzioni, senza che nessuno reagisse, ebbene..la dice tutta sulla complicità suicida e collusa tra Stato e banditismo...In un paese normale Bossi starebbe rinchiuso in un manicomio. Questo è l'humus in cui cresce, stagna e si sviluppa la malapianta della corruzione. E' un po' come in quelle famiglie in cui i genitori sono distratti e sbadati e irresponsabili perchè troppo presi dal loro essere e lasciano che i figli crescano da soli. Una volta cresciuti diventano dei criminali, ma il costo, poi, lo paga la comunità...non so chi di voi ha visto la squallida conferenza stampa di Rutelli alla tivvù: penosa è dir poco. Questa è l'Italia. Una personalità di spicco della cosiddetta sinistra che davanti alla contestazione di un magistrato non sa spiegarsi come mai 20 milioni di euro siano spariti. Ve lo vedete uno così a gestire l'applicazione della MMT lanciando un investimento di 20 miliardi di euro per promuovere lavoro e crescita?

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    3. Ok, quindi il problema non è la MMT (ammesso e non concesso che sia corretta) ma l'Italia - se ho capito bene. Ma se il problema è l'Italia (sono d'accordo con lei, intendiamoci), allora nessuna teoria economica è applicabile a questo benedetto paese. Almeno finché questo benedetto paese non ritroverà l'indispensabile tensione morale che lo risollevi dalla cloaca nella quale la nostra classe dirigente lo ha sprofondato. Nel frattempo i 20 mld di euro vengono comunque spesi, per creare cattedrali nel deserto a beneficio di pochi (ad esempio la TAV).
      La vedo proprio brutta.

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  9. Ho considerato Barnard un uomo in malafede nel momento in cui si appellò a Berlusconi per poi ricredermi subito dopo aver letto "il più grande crimine" ed avere avuto la conferma del mio errore.
    Da allora in poi ho cominciato a seguirlo con una certa frequenza e oggi posso definirlo quasi un eroe.Jack

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  10. Caro Sergio,in generale ho sempre apprezzato parecchio i suoi post e anche in questo caso l'aver parlato del censuratissimo Paolo Barnard le fa onore,detto questo però sono due giorni che in tutta sincerità rilevo degli errori grossolani e a tratti imbarazzanti.
    Ieri descriveva la Gran Bretagna come un'avanguardia di civiltà (!!!)
    Oggi ci dice che la MMT non è applicabile in Italia ma non ci spiega il motivo,la mia considerazione su di lei non cambia,per me è sempre uno dei miei blogger di riferimento,però in casi come questo mi piacerebbe che motivasse le sue quantomeno strane posizioni.

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    1. Penso invece che Sergio abbia spiegato bene perché la MMT non è applicabile in Italia, così come tutte le teorie e le tecniche che presuppongono il rispetto della legalità e dei codici elementari di convivenza.

      Sino a quando rimane in vita questo sistema consociativo per cui tutti sono uguali e chi tenta di dimostrare che ci sono onesti e disonesti viene minacciato soprattutto in modo subdolo non ci sono alternative. L'intreccio criminoso fra servitori dello stato e organizzazioni mafiose di vario tipo inquina inevitabilmente il nostro paese perché per mantenere questo potere parassitario servono molti soldi. E molti compromessi per privatizzare gli utili e socializzare le perdite come avviene da tanti, troppi, anni ormai. Sono centinaia di miliardi l'anno che finiscono dalle tasche dei cittadini/sudditi in quelle di pochi ben conosciuti personaggi che gestiscono voti e potere tramite la connivenza di migliaia di intermediari, dall'usciere al dirigente superiore, al ministro. E' una rete che si è andata sviluppando e che oggi viene nutrita per alimentare qualche milione di italiani che vivono in modo parassita o saprofita.

      L'ultima sentenza della Cassazione su Dell'Utri ne è un chiaro esempio. Il presidente di sezione Grassi, cui era assegnato il processo, negli anni 80 era ben conosciuto a Catania per le sue "distrazioni" quando come pm indagava sui famosi cavalieri in odor di mafia. Dopo le denunce di Pippo Fava e dei suoi giovani collaboratori, che costarono la vita al coraggioso giornalista, si arrivò all'ispezione ministeriale. Che accertò i comportamenti ambigui del magistrato. Ebbene, Grassi chiese ed ottenne il trasferimento a Messina prima dell'inchiesta disciplinare, e fece una bella carriera arrivando alla presidenza. Come mai nel suo fascicolo personale non è rimasta traccia di quest'ispezione? Perché è stato promosso a tale importante incarico? E come mai il processo a Dell'Utri dopo mesi di sosta è stato assegnato proprio a lui? Ma un altra domanda viene spontanea. E perché il pm di Palermo Ingroia che si dichiara partigiano della Costituzione Italiana rischia un addebito? E perché il pg di Caltanissetta Scarpinato viene criticato dal PG della Cassazione Esposito se la sua procura parla di patto mafia-stato e di politici dalla memoria labile?

      Ecco se proviamo a rispondere a queste domande possiamo capire perché ripristinare la legalità e l'uguaglianza dei cittadini, ovvero applicare la Costituzione, è la premessa indispensabile per ogni crescita economica e riscatto morale. Si tratta però di uscire dal feudalesimo, dalla logica medioevale del papa-re.

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  11. @anonimo che si firma "IO"

    Non condivido il tono del tuo intervento. E' evidente che Sergio Di Cori ha aggiustato il tiro su Barnard. Cosa significa questo? Semplice, che anche Sergio Di Cori è un "artista della comunicazione" (credo che su questo concordiamo tutti) MA non è un economista. Non lo è neanche lontanamente, di questo sono assolutamente sicuro. Spero che l'amico Sergio non se ne adombri, ma io lo considero un uomo di grande cultura, di grande intelligenza, MA NON UN ECONOMISTA. Neanche a livello di dilettantismo.


    @a tutti voi "happy few":

    Quanto alla MMT: ragazzi, attenti che le "teorie del tutto" non esistono, neanche in economia. Non dobbiamo mitizzare la MMT, come non dobbiamo mitizzare il Capitale di Marx o, per chi la pensa in altro modo, i testi di Milton Friedman (il malefico...). Tutte le teorie sono soltanto strumenti di analisi e sintesi.

    Strumenti, niente altro che strumenti.

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    1. Non mi adombro affatto, è la realtà. Non sono un economista, mai stato. La studio e me ne occupo perchè non parlarne oggi, con ciò che ccade, vuol dire star fuori dalla realtà

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  12. Capisco le ragioni di "IO" verso l'ostracismo sostanziale nei confronti di Barnard su questo sito, spiegato con onestà da DiCoriModigliani come non condivisione delle sue idee. Cosa che peraltro non avrebbe impedito a Barnard stesso di inviare un commento, se lo avese voluto. Anch'io tentai di gettare il seme di una discussione aperta a Barnard e, attenzione, non solo alla MMT, ma a tutta l'opera divulgativa che questo "artista dell'informazione" (definizione affettuosa e azzeccata) svolge. Senza esito. Sino a questo pezzo.
    Ottimo lavoro, quindi, DiCoriModigliani. Soprattutto ottima applicazione pratica (unica più che rara) del motto di Voltaire.
    Ora però mi permetto di suggerire a chi legge di seguire il consiglio di Barnard, peraltro ribadito con acuta intelligenza da DiCoriModigliani: studiare e comprendere l'economia oggi, per restare nella realtà e, magari, migliorarla.
    Anche a rischio di essere retorico: l'unico modo efficace di scardinare il sistema è aprire le coscienze. Le bombe che temono di più sono le idee che si diffondono, quelle al tritolo le mettono i regimi stessi, come già visto...

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  13. Purtroppo non è facile aprire le coscienze , soprattutto se si considera che molte persone non sono in grado di comprendere, le statistiche dicono che il 71 per cento della popolazione italiana si trova al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura di un testo di media difficoltà.
    le informazioni vengono diffuse dalla televisione e come ben sappiamo bene poco di quello che accade viene detto, altrimenti non saremmo qui a leggere questo ed altri blog.

    Ho trovato un interessante video di Igor Sibaldi che conosco da molti anni.

    Igor Sibaldi è nato a Milano nel 1957; è scrittore, studioso di teologia e di storia delle religioni. Ha pubblicato numerosi romanzi presso Mondadori e curato l'edizione e la traduzione di numerosi classici della letteratura russa, tra i quali i Racconti, Perché la gente si droga e Guerra e Pace di Tolstòj, l'Album Tolstoj, i Romanzi brevi di Dostoevskij e le Fiabe siberiane, con un'introduzione sullo sciamanesimo.

    Ha pubblicato anche numerosi romanzi e saggi sullo sciamanesimo, sui testi sacri (ha tradotto, ad esempio, il libro Genesi, il Vangelo di Giovanni), sulle strutture superiori della coscienza e in particolare sul fenomeno degli “Spiriti Guida”.

    Studioso di teologia neotestamentaria, dal 1997, con il suo romanzo-saggio I maestri invisibili, ha cominciato a narrare la sua personale esplorazione "dei miti e dei terrori dell'aldilà".

    Su argomenti di mitologia e di psicologia del profondo tiene regolarmente conferenze e seminari in tutta Italia dal 1997.


    Questo è il link del video

    http://www.youtube.com/watch?v=1BBoEbHwCZw&fb_source=message

    Il titolo è

    Internet, Rivolte e Forconi

    Ci sono degli spunti molto interessanti e mi farebbe molto piacere se il signor Modigliani ed i lettori lo guardassero , sia per avere un parere , sia perchè sembra suggerire azioni da fare concretamente , perchè è di questo credo le persone abbiano bisogno per non sentirsi del tutto impotenti di fronte a questa situazione . Io per prima !

    Un cordiale saluto a tutti

    Teresa

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    1. Ciao Teresa, parleremo di questi aspetti con Igor Sibaldi ad un incontro che faremo a Bologna il 24 Aprile. Per chi volesse partecipare mi contatti su info@winnergroup.it

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    2. Grazie Fabrizio! Abito a Firenze quindi penso che mi sarà abbastanza facile venire. Ti scrivo.

      Teresa

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  14. Conosco personalmente Barnard, ero a Rimini per comprendere l'MMT e da tempo, da *non economista*, leggo trasversalmente tutto ciò che possa darmi un'idea sufficientemente chiara sull'argomento.
    Concordo con Sergio che anche le teorie più sane e corrette in mano a persone malate e corrotte possono generare effetti nefasti. Quello che non riesco ancora a capire è quanto gli italiani oggi siano sotto effetto ipnotico e quanto vogliano risvegliarsi. Purtroppo solo la rete riesce a dare voce a quella parte ancora sveglia e non manipolata, ma senza dare una fotografia esatta di quale sia la situazione attuale. A vedere i sondaggi in TV ci sarebbe da demoralizzarsi, dal momento che il 70% degli italiani ipnotizzati afferma di apprezzare e condividere l'omicidio Monti. Eppure quando io parlo con le persone in carne ed ossa oppure sulla rete non riscontro questo "plebiscito". E' una tecnica manipolativa ben nota, quella di far credere ad una maggioranza di persone di essere invece in minoranza. Nelle aziende gestite da squali i venditori sfruttati non vengono mai fatti incontrare tra loro, per poter gestire le loro lamentele o richieste in questo modo "tu sei l'unico che chiede queste cose, gli altri sono tutti contenti del trattamento offerto". La persona in questo modo si sente sola, spesso "sbagliata" e smette per un po' di lamentarsi.
    Quanti siamo, oggi, ad essere scontenti? In quanti sono convinti che Monti sia il peggio che potesse capitarci? In quanti ritengono che il neoliberismo siano una soluzione vincente solo per i pochissimi che si arricchiscono e la condanna per tutto il resto della popolazione? In quanti, come l'amico Barnard, lottano concretamente per svegliare le coscienze e permettere alle persone di comprendere quanto sta succedendo (senza necessariamente dover sposare le teorie dell'MMT?).
    E, domanda delle domande: se anche la volontà popolare fosse, in larghissima maggioranza, stanca di tutti questi buffoni politicanti, avremmo la possibilità di sostituirli con altri nomi e altre teste? Perché se l'alternativa dovesse essere la finta alternativa nota a tutti ci ritroveremmo nello stesso teatrino di sempre. Ma il nuovo non può essere conosciuto, perché privo dell'appoggio mediatico, quindi anche volendo votare diversamente non potrei farlo, perché l'alternativa è anonima.
    Sergio, Paolo voi vi candidate ;)

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  15. Paolo Barnard proprio ieri ha scritto sul suo blog "Io sono pulito" rivolto a chi lo accusa denigrandolo. Egli non accetta le insinuazioni sul suo conto sfidando a dimostrare ogni suo coinvolgimento con il potere. Il tono è accorato e irruento, come al solito, di sfida: o con me o contro di me! Ma questo fa parte del carattere dell'uomo e non sta a noi giudicare chi indica quanto l'oggetto delle sue denunce.Altrimenti si cade nel solito gioco di screditare qualcuno solo perché urla o porta la camicia a fiori.

    L'aver portato illustri studiosi a parlare di economia davanti a duemila persone che sono arrivate a Rimini da ogni parte d'Italia è meritevole. Ma se i semi non germoglieranno, rimane un episodio. Già si parla di portare questi economisti in Grecia, come dono italico, per insegnare a loro come difendersi dalla cattiva finanza. I toni sono da crociata e dubito che solo con questi sistemi si vinca la guerra. La conoscenza è importante ed è bene che più persone imparino che esistono altre alternative credibili e realistiche, ma perché ci siano i risultati sperati bisogna coinvolgere il più possibile proponendo altre forme di lotta, dopo aver studiato l'MMT, per passare dalla teoria alla pratica.

    Leggere "Il più grande crimine non basta". E' riduttivo. Vi suggerisco di andare oltre leggendo Finacial Tiranny di David Wilcock, un testo aggiornatissimo che parte da lontano e mette in luce tutti gli imbrogli e le connivenze degli ultimi due secoli. Lo potete trovare nel sito. www.divinecosmos.com. Lo si può scaricare liberamente nel formato che si preferisce, con o senza le molte foto della documentazione. E' in inglese, ma penso che per molti nostri compagni di viaggio non dovrebbe essere un problema e... ne vale la pena per indignarsi di più ed agire con più forza e determinazione.

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    1. Avevo letto qualcosa di David Wilcock,purtroppo non conosco l' inglese, ma ho trovato diversi articoli sul web , li ho salvati e domani mattina mi documenterò al meglio possibile.
      Grazie !

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    2. Nino, ho visitato il sito divinecosmos e trovato le due pagine di Financial Tiranny, ma non riesco a capire come scaricarle. Puoi darmi qualche dritta? Grazie.

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    3. Mauro, una volta che sei nella home page di divine cosmos, sulla destra c'è una foto con la scritta Financial Tyranny: clicca pure sull'immagine e ti si apre una pagina che contiene l'indice delle varie sezioni, puoi quindi aprire queste pagine separatamente, o se vuoi salvarle tutte basta che clicchi su "all pages" che puoi salvare direttamente sul tuo computer o puoi aprire, leggerle, e salvarle dopo se vuoi. Io ho appena provato e funziona.

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  16. puoi aver girato il mondo più di me,sapere cose che io non so,e dire tutto quello che vuoi ma il solo accostare la MMT alla politica attuale e ai suoi interpreti o a quella di Craxi e Andreotti dimostra ancora una volta una insufficiente conoscenza della MMT ripeto,indaga un pò più approfonditamante la MMT e ti accorgerai che in quella teoria non c'è posto per i vari Rutelli,Berlusconi,Fini,DiPietro,Veltroni,Merkel, Sarkozy,Van Rompuy e compagnia bella...

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    1. sono finalmente d'accordo con te.
      rimane solo una domanda
      come fai a buttarli via?

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  17. @ Modigliani:

    Stavolta mi aspettavo di più da lei,oggi non posso far altro che associarmi con quelli che oggi la criticano in maniera garbata e costruttiva,dissociandomi perciò da quello che si definisce un imbecille.
    La MMT è inapplicabile in Italia per colpa della corruzione?
    Beh,allora possiamo anche buttarla a mare a questo punto,esiste forse un paese che non sia (almeno un pochino) corrotto?

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  18. @ Modigliani:

    Stavolta mi aspettavo di più da lei,oggi non posso far altro che associarmi con quelli che oggi la criticano in maniera garbata e costruttiva,dissociandomi perciò da quello che si definisce un imbecille.
    La MMT è inapplicabile in Italia per colpa della corruzione?
    Beh,allora possiamo anche buttarla a mare a questo punto,esiste forse un paese che non sia (almeno un pochino) corrotto?

    Fred

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  19. Sono tante teorie al mondo. Ne propongo solo qualcuna.
    La classica. Il mercato si autoregola. Come si sa il mercato e' un entita' che non vive a contatto dei uomini. E' i uomini fanno casini, non hanno pazienza.
    Soluzione: aspettare, recessione, casini dei uomini, iperinflazione,
    tutti ad investire in immobili per salvare gli ultimi risparmi, rilancio del mercato immobiliare(magari una guerra in mezzo), si riparte e di nuovo a cavallo, un nuovo splendido ciclo.
    Quella marxista: sono tutte crisi di sovrapproduzione.
    Soluzione: andare in vacanza, godere del surplus tutti? No.
    Anche loro sono uomini e devono fare i loro casini.
    Poi ci sono quelle della spintarella al mercato, naturalmente perche'tutto torni come prima, diverse le varianti, l'ultima e'sempre la migliore.
    C'e' anche quella de Tao "quello che sta in basso sale, quello che sta in alto scende" naturalmente si parla di migliaia di anni, se non di milioni.
    Ieri ho accompagnato un mio amico alla posta, doveva spedire un assegno, ha messo l'assegno dentro la busta davanti al postino, ha pagato il normale francobollo. Dopo doveva andare a fare un normale documento di espatrio, chiamato nella sua lingua Passport. Dopo
    10 minuti era fuori.
    Mi ha chiesto "Come funzionano queste cose da voi?
    Even better-gli ho risposto- We use the last technology MMT.
    L'age d'or era un bellissimo film di Bunuel.
    Se uno pensa di uscire dalla crisi senza uno stato che come minimo
    sappia garantire le attivita' quotidiane allora chiamiaomolo pure
    artista. Di quale arte? Di quella che piace a voi.
    "...disgraziato quel paese che ha bisogno di eroi..."

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  20. C'e' un problema che esula dall'economia. Si chiama credibilita'.
    Io ho sempre paura quando arriva l'esperto da un altro paese, pianeta direi io. Vi sono cose che un paese puo' fare e le stesse cose non possono essere fatte da un altro.
    Un paese sovrano puo' finanziarsi all'infinito fin tanto che ha credibilita'.
    Usciamo dal Euro e facciamolo con la nostra moneta.
    Proviamo a essere capiti con un esempio ancora piu' macroscopico.
    La Cina. Immaginiamo che tutti i marchi mondiali prodotti in Cina riportino le loro produzioni ai paesi di origine. Se la Cina non ha prodotto propri marchi di qualita'come fece il Giappone ai suoi tempi qualcuno in quel momento mi dovra' spiegare la credibilita' di quel paese.

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  21. "Il solo fatto di parlare di Barnard, oggi, vuol dire automaticamente escludersi dalla possibilità di lavorare nei media e sottrarsi al ricatto del mercato; ma è stata una mia scelta responsabile e ponderata"

    Che io sappia, chi ha scritto l'articolo postato qui sotto su Barnard, il giorno del summit, per non proprio una rivistina, continua a lavorare...

    http://www.rollingstonemagazine.it/politica/notizie/affossati-ma-consapevoli-intervista-a-paolo-barnard/49076

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  22. Salve signor Sergio Di Cori Modigliani,

    vorrei sapere cosa Lei ne pensa della proposta, elaborata dagli economisti Warren Mosler e Philip Pilkington e basata sui principii della MMT, del tax backed bond per salvare l'Italia e la sua economia senza uscire dall'euro e senza alcun intervento da parte della Banca Centrale Europea.

    Per ulteriori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Tax_backed_bond

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