giovedì 25 agosto 2011

Si chiama Jyrki Katainen, ha 39 anni, è democristiano. Ha detto NO alla Merkel e Sarkozy. Rischia di provocare un terremoto finanziario in tutto il mondo, domani.

di Sergio Di Cori Modigliani

Una giornataccia davvero inattesa, per Angela Merkel. E per un esterrefatto Sarkozy.

Un giovanotto di 39 anni, ex maestro di scuole elementari, questa mattina, 25 agosto 2011, ha fatto sapere alla cancelleria tedesca che “non ho nessuna intenzione di eseguire pedissequamente gli ordini della Germania e della Francia”.
Ha sbattuto giù il telefono e si è reso irreperibile perché aveva una battuta di caccia in programma, il suo sport preferito da sempre.
Ma chi è, costui? Come osa? Che cosa vuole? Come si permette?

Per impedire che si verifichi un inatteso crollo in borsa, la notizia è stata nascosta in attesa che il giovanotto torni dalla caccia. Ma nel frattempo ha già provocato quello che potrebbe essere un inatteso, sconvolgente e davvero imprevisto terremoto nel cuore dell’Europa.

Nato il 3 ottobre del 1971° a Siilinjarvi, un villaggio di cacciatori al confine con la Russia, Jyrki Katainen è il primo ministro della Finlandia. E’ stato eletto primo ministro il 22 giugno del 2011, alla guida di una coalizione mista di centro. Il suo partito è iscritto in Europa nel PPE, il Partito Popolare Europeo. A soli 33 anni è diventato leader del suo partito e poi a 34 anni Ministro delle Finanze. Nel 2009 e nel 2010 per due anni di seguito è stato eletto “miglior ministro dell’economia d’Europa”. Ha risolto tutti i problemi in patria e l’economia del suo paese va benissimo. La Finlandia, il paese che lui guida, è il più sano di tutta la zona euro.

Questa mattina, 25 agosto, dato che nessuno poteva credere che stesse accadendo ciò che invece stava accadendo, Angela Merkel in persona -essendo della stessa coalizione- lo ha chiamato a Helsinki per convincerlo. Lui ha semplicemente detto “no, non mi tiro indietro, è ora che qualcuno dia un esempio per salvare l’Europa”. La Merkel ha cercato di rabbonirlo e poi gli ha detto che lo avrebbe richiamato di lì a un’ora. “Non è possibile, ha detto lui, “sto andando a caccia: gli orsi selvaggi hanno i loro orari; richiamerò io quando sarò di ritorno”.

Il punto è il seguente: questa mattina doveva essere varato la seconda tranche del prestito alla Grecia voluta dai franco-tedeschi. La Finlandia, il 17 agosto, era stata esplicita: “noi non diamo un euro se la Grecia non dà dei beni in garanzia, visto che i greci hanno dimostrato di non essere né attendibili né affidabili. Parliamo di banche o no? Quando mai si è visto dare dei prestiti senza garanzie? Se mi danno in garanzia l'Acropoli, accetto”.
Nessuno gli aveva dato retta.
Quindi, per il momento, niente salvataggio.
E lo spread tra i bpt della Grecia e quelli tedeschi è schizzato in alto raggiungendo una cifra colossale.

Non solo.
Due ore dopo, un comunicato stampa dei loro governi ha fatto sapere che Slovenia, Slovacchia, Estonia, Olanda e Austria  (le più piccole economie della zona euro) tutte in ottima salute, hanno appoggiato il giovane finlandese, sostenendo che anche loro non tirano fuori un euro se non arrivano delle garanzie tangibili. In aggiunta, un consueto siparietto comico del nostro ghepensimì “è un mio amico, stiamo nello stesso gruppo in Europa” e si è proposto subito come salvatore. Raggiunto al cellulare d’emergenza mentre era a caccia “c’è un suo amico che deve parlarle” Jyrki Katainen ha risposto “non lo conosco, non è un mio amico, non l’ho mai visto” e non ha risposto al telefono.

L’intera operazione, quindi, è stata rimandata.
Katainen è noto per le sue enormi capacità di mediazione, non è né uno sbruffone né una testa calda. “Sono semplicemente un indipendente che tiene a bada i conti dello stato e la salute del mio popolo” ha detto.
In due ore già si è trascinato dietro cinque nazioni, accerchiando “fisicamente di fatto”  Francia e Germania, le quali, allibite, si trovano davanti alla inattesa contestazione di nazioni e governi che davano per scontato fossero soltanto servi passivi che eseguono ordini senza essere neppure consultati.
Sembra un film di Frank Capra.

Va da sè che la notizia non viene diffusa da nesuna agenzia, nonostante sia stata confermata £"ufficialmente" dal governo finlandese e dagli altri cinque governi. la trovate anche in rete.
Ma non sui giornali e neppure nei telegiornali.

Il che dimostra, notizie alla mano, quanto sia sempre possibile tenere alta la propria dignità. Basta dire no quando si ricevono ordini.

Soprattutto quando non si hanno cadaveri nell’armadio come è il caso della Finlandia, e della Slovenia, della Slovacchia, dell’Olanda e dell’Austria.

Stiamo a vedere che cosa succede.


7 commenti:

  1. Tutto questo allora potrebbe spianare la strada all'Eurobond promosso da Prodi?

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  2. ...no... spiana la strada all' euromelt!!
    viva la Finlandia!!!

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  3. Ehila Marione!
    Ma ti porti il pc appresso pure al parco? io almeno sono degente: ho il cagotto per intossicazione alimentare... ma tu sei davvero dappertutto!
    P.S. aspetto sempre una tua visita a Budpest!

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  4. eh eh , senti chi parla

    ciao Marione

    Ps Per Pluto, saran mica lle mie ricette :-)

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  5. scusa non riesco a trovare link confermativi
    la tua fonte qual'è?

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  6. come non detto, trovata sul sole24ore

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