lunedì 19 marzo 2012

L'insostenibile solitudine degli ebrei italiani.

di Sergio Di Cori Modigliani

I fatti: A Tolosa, in Francia, un anonimo, davanti a una scuola ebraica, ha ucciso a colpi di pistola un insegnante ebreo, i suoi due figli di 5 e di 6 anni, ne ha feriti altri due e si è dileguato fuggendo su uno scooter. La polizia indaga.
La notizia, di per sé, sarebbe già triste abbastanza, e oscenamente tragica nei suoi aspetti umani, se non fosse diventata –questa mattina- mano a mano che il tempo trascorreva, in una indecente quanto gigantesca messinscena anti-semita, di cui i responsabili, nonché orgogliosi firmatari, sono siti, persone e giornali che definiscono se stessi di sinistra. Soprattutto quella che in Italia si chiama sinistra antagonista. E poiché chi scrive è nato, è vissuto  e ha operato per tutta la propria esistenza all’interno della sinistra democratica italiana, è con incontenibile dolore civile che, per l’ennesima volta, mi trovo costretto al necessario imperativo di richiamare l’attenzione delle persone più decenti e dotate di strumenti culturali per allertare sull’attuale pericolo della deriva anti-semita in Europa. Da sempre anticamera di ogni deriva autoritaria anti-democratica.
Già tre giorni fa avevo notato una pericolosa quanto inconfondibilmente infantile, seppur subdola, matrice di odio puro, in seguito alla pubblicazione sul sito “comedonchisciotte” –regolarmente condiviso da gran parte del pubblico di sedicenti libertari della sinistra- di un articolo intitolato “Il diritto dell’Iran di attaccare Israele”, a firma Kaveh Afrasiabi, un notissimo professore di scienze politiche, docente presso il “Paris Institute for Strategic Studies”, consulente personale di Ahmanedjiad, scrittore ed elaboratore dei suoi discorsi, negazionista, e grande sostenitore dell’idea di eliminare lo Stato d’Israele e propugnatore della tesi di lanciare alla grande una Jihad islamica in tutto il continente contro gli ebrei d’Europa. Il prof. Afrasiabi collabora anche al New York Times dove alcune volte compaiono i suoi articoli che vengono ospitati in quanto esponente dell’ala radicale estremista iraniana, nel nome di un principio applicato di libertà di espressione. E’ un grande sostenitore del diritto dell’Iran ad avere la bomba atomica, è un dichiarato guerrafondaio. Non si nasconde né tantomeno nega di rappresentare gli interessi della parte più oltranzista degli ayatollah.
Per dei motivi che esulano dalla mia comprensione, costui piace alla sinistra italiana.
Il suo articolo pubblicato su Asian Times è stato tradotto da “come donchisciotte” e poi diffuso anche da “la pillola rossa”, “informare x resistere.fr” “partigiani sempre” in aggiunta a diverse immagini e fotografie diffuse da un certo Alessandro Ma e un sito che si chiama “voglio essere intercettato” nel quale vengono presentate delle immagini raccapriccianti e terribili di bambine con il corpo devastato e la didascalia che spiega si tratta di piccole vittime della furia israeliana che li ha maciullati con bombe al fosforo. In verità, queste immagini appartengono alla cronaca bellica della guerra in Iraq e quelle specifiche fotografie già da tempo sono state riconosciute e identificate come immagini scattate nel 1997 e nel 2002 in Iraq e in Afghanistan: sono bambine uccise dai talebani in villaggi nei quali i gruppi di combattenti islamici erano entrati a caccia di collaboratori delle forze Nato. Tali immagini erano apparse sulla rivista Time dieci e quindici anni fa.
Il vile attentato alla scuola ebraica di Tolosa ha infiammato gli antisemiti italiani all’interno della sinistra.
La motivazione?
Incomprensibile quanto banale: puro anti-semitismo.
E come tale, incomprensibile, soprattutto perché nato e fecondato all’interno di gruppi sociali che si propongono come di sinistra.
Nelle ultime settimane c’erano state diverse e corpose denunce in Europa sul pericolo di azioni violente contro ebrei e a Milano c’è mancato un pelo che un nazislamista –per fortuna arrestato preventivamente dalla polizia- non facesse saltare in aria la sinagoga di Via Guastalla con la bomba che stava preparando.
Tutto ciò appartiene a un triste panorama.
Rientra nel quadro mentale di chi vive fomentando l’odio, perché trova nell’odio un alimento per la propria esistenza e perché nell’odio e nello scontro antagonista è sempre facile avere dei consensi. Non è un caso che da quando non c’è più Berlusconi, la stragrande maggioranza di chi viveva soltanto per diffondere l’odio contro il sultano di Arcore si è spostato nel diffondere notizie false, immagini false, il cui fine dichiarato consiste nel fomentare l’odio contro gli ebrei.
Per chi vive d’odio, Berlusconi, gli ebrei, o chiunque altro è la stessa cosa.
Tra i miei amici di facebook esistono persone diversissime, mi piace avere contatti con individui di ogni settore, censo, gruppo politico; a differenza della maggior parte delle persone che adora ghettizzarsi contattando soltanto i propri simili, per eccitarsi a vicenda in un odio condiviso. E’ stato quindi facile avere il polso della situazione.
Ed è stato soprattutto triste.
Molto triste.
Ho visto la sinistra antagonista appaiata a Forza Nuova. Ho visto un numero incredibilmente alto di giovani della sinistra esultare perché era stato ucciso un insegnante ebreo (che loro non conoscevano) e i suoi due figli di 5 e 6 anni. Come se, da tale delitto (e qui sta la deriva da delirio psicotico trasformato in ideologia per poveracci) ne derivasse un guadagno per la democrazia italiana, per l’Europa, per la ripresa e lo sviluppo.
Sull’antisemitismo si sono scritti fiumi di parole.
Tra tutte, la più legittima e inossidabile definizione è stata quella fornita dal francese Jean Paul Sartre in un pamphlet pubblicato nel 1949. Il testo, così si apre:
“In Europa, la destra ha sempre attaccato gli ebrei per il fatto di essere ebrei; in compenso, la sinistra li ha da sempre attaccati per il fatto di sentirsi ebrei”.
L’Italia è un paese che ha vissuto le leggi razziali, volute, propugnate e sancite dalla destra nel 1938. In 70 anni, i moderati della destra hanno compiuto una revisione della propria idea del mondo e hanno abbattuto la loro discriminante: non considerano più gli “ebrei” come “razza” e soprattutto non attaccano più gli ebrei “perché sono ebrei”, riconoscendo agli ebrei italiani il diritto di essere italiani ed ebrei.
La sinistra, dal canto suo, si è rifiutata di operare una lettura sui propri comportamenti, giocando sull’ambiguità (per non essere costretta a rinunciare ai soldi degli arabo-sauditi e degli iraniani che pagano fior di euro per ogni articolo, giornale, sito, rivista che incita e fomenta l’odio contro gli ebrei) rinunciando quindi ad elaborare la propria incapacità di riconoscere agli ebrei italiani il diritto di “sentirsi” ebrei come suggerito da Sartre.
E così gli ebrei italiani vengono lasciati soli nel loro dolore.
Soprattutto gli ebrei italiani di sinistra.
Per loro, per noi, per me, si tratta di un dolore civile profondo quanto incontenibile.
Non è certo un caso che la sinistra, in Italia, rappresenti il livello di degrado politico più ampio e marcato in tutto il continente europeo.
Si vede.
Ma soprattutto, oggi, lo si è sentito.
Che tristezza doversi vergognare di essere di sinistra!
Nel 2012, i cittadini italiani di etnia israelita sono ancora costretti a dover giustificare l’esistenza della propria emotività nel nome della ragion di stato della Repubblica Islamica dell’Iran . Che da noi dista più di 5.000 chilometri di distanza.


12 commenti:

  1. Prendersela con una povera famiglia è un delitto ignobile, che richiama al genocidio di milioni di indifesi del secolo scorso. Non c'è dubbio che una 'questione ebraica' esista, ma riguarda sopratutto coloro che decidono le sorti della finanza mondiale, non certo un insegnante con la sua famiglia.
    Enrico

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  2. Io penso che l'uomo abbia memoria corta e malattie eterne.
    Se c'e' un problema ebraico cominciamo con imbrattare le statue di Cristo e dei suoi apostoli, distruggiamo le idee, i libri, le teorie dei Marx, dei Einstein, facciamo finta che Roth e Schultz siano morti nell'oro.
    Diciamo che fu tutta colpa di qualcuno ma nessuno era quel qualcuno.
    Perche' un capro espiatorio e' necessario, il colpevole, quello vero,
    e' dei nostri ma e' troppo potente. Allora rompiamo il bicchiere in casa. Diamo ragione a gente con la quale non potremmo vivere un minuto.
    Intanto son lontani, non ci minacciano. E stranamente rompiamo la testa
    a chi non ci ha mai chiesto di vivere come lui.
    Siamo fatti cosi. Il Cristo ci ha insegnato "L'altro", Marx una speranza di eguaglianza, Einstein l'infinito.
    Ma come tutti sanno queste cose sono irraggiungibili, pura propaganda.
    Io ho un problema, mi sento derubato da italiani, ingannato, disprezzato da italiani. E' un problema ancora piu' grande sono italiano. Nel senso
    letterale della parola. Sono dei loro.

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    1. capisco in pieno e condivido, da cui il titolo di questo blog (...la casa degli italiani esuli in patria)l'antisemitismo, così come il razzismo o l'odio per gli zingari o l'odio per i meridionali viene creato dal potere per impedire che uno se la prenda con i propri polli. Così uno odia i siciliani, gli zingari, gli ebrei, i negri, i mussulmani, ecc., e non odia l'assessore che ruba. E cos via dicendo.

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  3. Caro Modigliani,lei che di Storia ne sa sicuramente più di me,mi può spiegare l'origine di questo incomprensibile e radicato odio verso gli ebrei?

    (che per me è una cosa incredibilmente insensata,è come se uno si sveglia una mattina e si mette ad odiare per esempio i Canadesi,o i Turchi o i Portoghesi ecc...)

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    1. è esattamente così, è insensato. C'è una celebre barzelletta che racconta di due in treno in una qualunque località europea, un ebreo e un non ebreo. Discutono un po' di politica in genere. A un certo punto, uno dice "eh! E' tutta colpa degli ebrei". E l'altro, di rimando: "Eh sì. E' colpa degli ebrei e dei ciclisti".
      Sorpreso, l'interlocutore chiede spiegazioni: "Scusi, ma che cosa c'entrano i ciclisti?"
      "E gli ebrei, allora?"

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  4. mi vien voglia di dire, ma basta... crepino tutti sti monoteisti del c... hanno solo creato problemi. da due millenni a sta parte. Cristiani, ebrei, musulmani, tutti fratelli figli dello stesso dio che non fanno che insultarsi e bastonarsi tutto il giorno. eccheppalle...

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  5. Qualcuno viene ammazzato perchè è ebreo. Qualcun'altro perchè è nero.
    La mafia uccide per affari, ma anche le guerre vengono fatte per affari.
    Gli ebrei sono stati perseguitati dai nazisti. Oggi la frangia sionista (solo una minoranza degli ebrei è sionista) usa gli stessi metodi per lo sterminio di massa del popolo palestinese.
    Viene negato all'Iran l'uso dell'energia nucleare per la paura della bomba atomica, ma non mi risulta che l'Iran, da quando si è costituito, sia stato coinvolto in alcuna guerra, ad eccezione della guerra contro l'Irak, dove però si tratava di una guerra di difesa dal proprio territorio, minacciato dall'espansionismo di Saddam Hussein (finanziato dagli americani). Al contrario i difensori della pace mondiale sono stati coinvolti in azioni di guerra, ininterrottamente dalla II guerra mondiale fino ad oggi e hanno fatto uso spregiudicato di armi di distruzione di massa.
    Ascoltatevi l'intervista di Larry King ad Ahmadinejad del Settembre 2010 (you tube), giusto per non essere esattamente come l'italiano medio che legge solo i giornali della sua parte politica.
    Se esiste un diritto sacrosanto ad essere e sentirsi ebreo, allora deve necessariamente esserci un diritto sacrosanto a essere e sentirsi musulmano, che ci piaccia o no. Deve esserci un diritto di difesa della terra e della casa da un'occupazione straniera, sancita con la forza da potenze straniere sulla pelle di un popolo che aveva l'unica colpa di essere indifeso, che ci piaccia o no.
    Questo è il nodo, troppo comodo fare i democratici solo quando ci conviene, rivendicare i propri diritti e trascurare quelli altrui. Troppo facile indignarsi per i morti innocenti che ci appartengono, perchè gli ebrei fannpo parte della nostra storia, e dimenticarsi dei morti innocenti che non ci appartengono, perchè poveri, indigenti, etnicamente e culturalmente differenti o di professione di fede diversa dalla nostra. Non ci sono giorni della memoria per gli Armeni, per i Testimoni di Geova, per i Rom, per i Palestinesi e nemmeno per i Giapponesi e per i Tedeschi, vittime del nazismo come gli altri, ma anche vittime di una follia che appartiene a tutta l'umanità.
    Sono dispiaciuto per il professore, ma siamo pronti a scrivere lo stesso per un qualunque pankabestia?
    G.

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    1. naturalmente sì, intendendo qui che non c'è nessuna differenza tra i bambini uccisi a Tolosa e il pankabestia, vanno quindi salvaguardati con la stessa enfasi. E' per questo che bisogna educarsi a una cultura della creatività e non a una cultura dell'odio. Il suo esempio è calzante. C'è chi odia gli ebrei e chi odia i pankabestia. In comune hanno il fatto di odiare. E' la non accettazione dell'esistenza di una diversità che fomenta l'odio, tutto qui. Che poi si tratti di un ebreo, un calabrese della Sila, uno zingaro, un friulano, un marocchino o un indiano della patagonia è irrilevante. Per gli ottusi rigidi, il loro mondo interiore è un mondo piccolo piccolo, fatto di paure. E quindi la proiettano su chi è diverso da loro. E lo stesso principio vale per l'omofobia. I maschi che la perseguono e la praticano non sanno di aver paura della loro parte omosessuale.....il tutto è insensato. Gli umani sono animaletti paurosi e la paura genera malvagità. A questo serve la cultura: a far passare la paura. Ed è per questo che il potere vuole il popolo ignorante.

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    2. NEW YORK – La polizia di New York ha arrestato e picchiato barbaramente un docente universitario e studioso iraniano che vive da anni negli Stati Uniti con il pretesto del mancato pagamento, da parte di quest’ultimo, di una multa risalente a 25 anni fà. Parlando ierisera all’agenzia IRNA, il professor Kaveh Afrasiabi, docente di scienze politiche all’università di New York, ha raccontato di essere stato arrestato, ammanettato, picchiato e deportato in maniera inverosimile per via della multa di 25 anni prima. Dopo essere stato ferito gravemente il docente è stato portato in ospedale e da lì è stato portato in una corte federale che ha deciso subito il suo rilascio. In questo momento il professor Kaveh Afrasiabi, raggiunto telefonicamente dai media iraniani, si trova in casa sua ma non è in grado di muoversi per via delle ferite riportate alla testa ed agli arti. (june 2010)

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    3. notoriamente i media iraniani sono un campione di informazione attendibile e di libertà condivisa e di rispetto per i diritti umani; se a questo poi ci si aggiunge anche il fatto che a riferire sia un anonimo.....così va il nostro mondo, oggi

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  6. I vigliacchi assassini che hanno colpito ieri a tolosa sono indegni come Brejvyk il filo israeliano massone autore della strage in Norvegia. L'omicidio di innocenti è vergognoso sia quando viene attuato da Israele sui Palestinesi sia quando ci va di mezzo un Rabbino e tre bambine. Gli autori di queste indegne azioni andrebbero mandati a lavorare in miniera a vita.

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  7. Sino a quando continueremo a dividere il Mondo secondo schemi di comodo, ovvero non suffragati da motivi reali, saremo condannati a convivere con questi sentimenti di odio e di separazione. Se andiamo indietro nel tempo, e rimango alla nostra storia romana perché documentata, già al momento della fondazione di Roma la rivalità fra gli uomini era molto forte (le favole hanno sempre un fondamento nella coscienza collettiva di un popolo e che tra i due fratelli Romolo e Remo ci fosse inimicizia è significativo). Sono quindi almeno tremila anni che ci portiamno dentro questi sentimenti, anche a livello karmico personale e collettivo, e non sarà quindi facile modificare dna ed imprinting solo con una operazione culturale.

    Il che non significa che non si debbano condannare tutte le forme di violenza ed ogni divisione artificiosa e questa,si, culturale, che segue il vecchio e tuttora comodo schema: divide et impera. Bisogna entrare nell'ottica di vederci tutti Anime, come espressione di un'unica Realtà, come organi e cellule sono tutte parti dello stesso organismo, seppure con funzioni diverse. Ma per giungere a questa visione bisogna essere creativi, usare il cuore piuttosto che la mente e fare un salto quantico vibrazionale che ci faccia abbracciare la Creazione, senza alcuna distinzione fra le sue varie ed innumerevoli espressioni.

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