di Sergio Di Cori Modigliani
Scilipoti si sa, ormai è diventato proverbiale.
E' assurto alle meste cronache nazionali come il simbolo del trasformismo, doppiogiochismo, clientelismo italiano.
Non è una novità, ma non basta.
Non è una novità neppure (il che è francamente preoccupante) che il passaggio clientelare dei voti venga considerato diabolico e satanico quando passa dalla sinistra alla destra, ma beato e angelico quando passa dalla destra alla sinistra.
Benedetta e accolta come Grande Vergine di stato dalle truppe cammellate del serpente Casini, Gabriella Carlucci (un'olgettina degli anni'80) immagine speculare di Nicole Minetti di un tempo che fu, si è scatenata negli utimi giorni, addirittura nelle ultime ore, perchè era in gioco una sua rentrèe in Rai.
Proposta accettata.
Notizie attendibili ce la danno in questo momento (13.10 di lunedì 7 novembre 2011) nell'ufficio del plenipotenziario della Rai Fabrizio del Noce, amico piuttosto intimo dell'on. Tremonti, per trattare quanto, quando e come, verrà saldata.
Ridatemi il mio Scilipoti: una faccia, tutto un programma.
Non solo.
Si è portata appresso anche una certa Grazia Simionato (una sola cena ad Arcore, addirittura butatta fuori per eccesso di pretese, il che è tutto dire) che dovrebbe comparire come Nuova Vestale della Nuova Italia che la badante ukraina Mario Draghi sta cucinando per i palati facili dei gonzi italioti.
Alla vigilia delle dimissioni di Berlusconi date ormai quasi per certe (da molti) entro la giornata di oggi, al più tardi domani o mercoledì pomeriggio, -comunque sia non oltre la fine della prossima settimana- è bene attivare le antenne dell'intelligenza e invece che applaudire e tirare per aria il cappello, consiglierei a tutti di turarsi il naso, tapparsi le orecchie perchè la sinistra democratica, i moderati di centro, e le truppe servili dell'ex imperatore si stanno per rovesciare su di noi, magari per finire tutte assunte alla corte di Michele Sant'Oro, va da sè strapagate a peso d'oro con i nostri soldi, naturalmente.
E ci troveremo a navigare dentro la melma di una Nuova Moralità Immonda.
Nel comunicare il mio raccapriccio ai più eleganti tra i miei elettori, invito tutti a sintonizzarsi su livelli lievemente più evoluti e accorti e prepararsi al peggio.
Lo spread è pur sempre a 489 e si gioca sul filo del rasoio.
E' disgustosamente priva di sorprese l'attualità italiana.
La televisione italiana (Rainews24, La7 e Rai3) accolgono come trionfatore un certo Ciro Pomicino, ex ministro della DC più corotta, retriva e criminale, grande commis della famiglia Carlucci, che già nel 1993, in piena tangentopoli venne travolto dallo scandalo di allora e scoperto dalla Guardia di Finanza mentre cercava di portare via insieme alla moglie un materasso pieno di sterline d'oro -equivalente allora a una cifra di mercato pari a circa 600 milioni- giustificandosi con la celebre frase "erano i risparmi che mettevamo da parte durante le feste di Natale, per noi hanno un valore sentimentale più che altro, ci ricorda la famiglia".
E' diventato il nuovo opinionista di punta dei media nazionali.
Rammento ai miei concittadini questa immortale perla dell'obbrobrio etico nazionale italiota, nel momento in cui i fondatori di Ipocritania si apprestano a varare quella che dovrebbe essere la nuova prospettiva del futuro con le facce nuove dell'Italia che verrà: Beppe Pisanu (ex dc, al servizio della P2) Ciro Pomicino (ex dc uomo di punta di Antonio Gava a Napoli) Carlo Vizzini (ex dc, già denunciato e condannato per corruzione) ai quali si vanno assommando una teoria di gaglioffi, cicisbei e infingardi, cresciuti nel letamaio della collusione e della complicità di chi ha lucrato alla corte dell'imperatore che oggi stanno abbandonando.
Topi erano, topi rimangono.
Di gente per bene e onesta, per fortuna, in Italia ne esiste ancora e dovunque.
Alziamo le difese per salvaguardare la nostra dingità.
Mi rifiuto di associarmi al facile entusiasmo all'idea della caduta di Silvio Berlusconi.
Se la sua caduta vuol dire che il comando passa al Maresciallo Badoglio per ritrovarni tra qualche mese la Gestapo in casa, preferisco ritirarmi nella mia solitudine in contro tendenza.
Gabriella Carlucci ha venduto questa mattina al settimanale Chi una sua intervista "politica" (sigh!) a peso d'oro dove presenta se stessa come la Nuova Eroica paladina del Regno d'Ipocritania.
Preferisco Scilipoti: una faccia, un programma....
Come diceva ne "Il Gattopardo" il principe Tomasi de Lampedusa che conosceva molto bene i suoi polli (cioè la nostra etnia): "In Italia bisogna, a un certo punto, rimescolare le carte e cambiare tutto per riuscire a non cambiare nulla, ma proprio nulla, e rimettere le cose a posto come stavano prima".
Bentornata a casa, democrazia cristiana.
Ho seri dubbi che in tempi post-moderni e di comunicazione high tech, questa scelta ignobile possa essere foriera di buone novità creative per il nostro popolo.
raglia raglia Giovane Itaglia
il fondo non e' stato ancora toccato, scavare scavare! hahaha
RispondiEliminaBoh io in tutto questo casino di stamattina ci vedo solo delle manovre oscure per salvare il patrimonio.
RispondiEliminaFerrara e Bechis andrebbero indagati aggiotaggio.
Merkozy
Mamma mia che depressione!
RispondiEliminaFred
Sì, beh...
RispondiEliminaNon è che mi stupisca molto.
Ciò che mi è sembrato di capire, della politica degli ultimi anni e dopo Tangentopoli, è che ciò che va in scena è soloil Varietà.
LaPolitica vera, non èroba per bambini di 11 anni, quali sono gli elettori/consumatori.
Gli dai un po' di tette e culi e per un po' basta a tenrli buoni.
Se poi vedi che si annoiano, gli piazzi lì un romanzone a puntate Noemi, una tragedia all'italiana Scilipoti o, ultima e à la carte, la leggenda del bel tenebroso Lavitola.
Poi (appunto) si cambia tutto perché nulla cambi, e rispunta la Carlucci.
Solita sbobba per 11enni.
Solo che il regista non deve aver capito che, passando gli anni, anche gli 11enni crescono (e le Carlucci invecchiano, per quanto ben mantenute).
Ma non furono Poggiolini e la moglie Pierdimaria a nascondere nei materassi quattrini e lingotti d'oro? Di Cirino Pomicino non ricordavo...
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