di Sergio Di Cori Modigliani
Qualche tempo fa, ero andato a far visita a una mia vecchia amica che conoscevo da decenni, alla quale ero molto affezionato. Mi aveva invitato a casa sua a prendere il caffè. Quando ero arrivato l'avevo trovata in preda a una forte agitazione emotiva. Avevamo chiacchierato per un po' e, da bravi italiani, avevamo dedicato la prima mezz'ora a condividere le nostre personali opinioni sulla politica e sull'attualità italiana. Poi, essendo amici di vecchia data, eravamo passati alle nostre beghe personali dell'intimità affettiva. A un certo punto lei si era alzata e mi aveva detto "ti faccio vedere una cosa". Era andata in camera sua a prendere una blusa, di seta, color pastello. Mi spiegò che l'aveva acquistata il giorno prima, a una liquidazione in un elegante negozio del centro. "Che ne pensi?" mi chiese. Le risposi che mi sembrava un ottimo acquisto e di sicuro le sarebbe stata molto bene indosso.
"E invece no".
Si era letteralmente accasciata sulla sedia, spiegandomi il suo disadoro.
Mi disse che nella targhetta interna c'era scritto"seta pura" ma non lo era affatto.
"Mi hanno truffata".
Cercai di calmarla, ma non fu possibile.
Anzi. Con il trascorrere dei minuti peggiorava visibilmente.
Dopo circa un'ora mi resi conto che la sua ansia stava sfociando in un attacco di panico e allora chiamai il suo ex marito, una bravissima persona, dal quale si era separata qualche anno prima; erano rimasti amici con una invidiabile ottima relazione a distanza. Gli spiegai la situazione e si precipitò subito a dar manforte. Arrivò dopo quaranta minuti, ma non ci fu verso di calmarla. La donna era disperata, singhiozzava senza ritegno e non riuscivamo a calmarla. Telefonammo alla sorella che arrivò con il cognato.
Dopo qualche ora di inutili tentativi, la portammo in ospedale dove venne ricoverata.
Iniziò per lei un vero incubo.
Dopo due mesi si è uccisa volandosi giù dalla finestra.
La truffa della blusa fu l'evento scatenante. Una vera tragedia.
Venne diagnosticata come persona sofferente di disturbo bipolare.
E' la sindrome più diffusa, tra i disturbi comportamentali, nella società italiana odierna.
E' la caratteristica statisticamente più vasta di questa decade in tutto il continente europeo.
Volendo leggere le epoche storiche con una lente psichiatrica, potremmo dire che l'800 era caratterizzato dall'isteria, mentre il '900 si distingueva per le patologie depressive nella sua deriva paranoica, di cui Adolf Hitler rimane il simbolo della più alta punta di manifestazione conclamata.
La depressione del XX secolo, da una ventina d'anni, come manifestazione psico-sociale, si è spostata dalla psicosi maniaco-depressiva di tipo paranoideo a quella bi-polare.
Con questo termine si indica una esternazione della comportamentalità che si basa su repentini sbalzi di umori da un settore estremo all'altro, dall'esaltazione allegra alla più cupa malinconia, con diversi effetti collaterali. Non è facile relazionarsi a individui che accusano questa forma di manifestazione caratteriale.
L'Istat, questa mattina, ha diffuso i nuovi risultati (al dicembre 2013) relativi alla situazione igienico-sanitaria degli italiani, lanciando un severo allarme per ciò che riguarda l'esorbitante diffusione della depressione bi-polare (più 3% rispetto all'anno precedente, più 18% rispetto al quinquennio) che tocca 2.600.000 cittadini italiani.
In numeri corrisponde a circa il 5% della popolazione.
Il fatto è che quei numeri riguardano le forme accertate e verificate; è un po' come le statistiche sullo stupro sessuale: l'agghiacciante verità della situazione reale rimane sommersa, clandestina, coperta da un'omertà socio-affettiva comprensibile.
Ma dobbiamo farci i conti.
E' il sintomo di una patologia sociale rivelatore del disturbo collettivo provocato da uno stato medio di infelicità collettiva e di noia generalizzata.
Record assoluto nel consumo di psico-farmaci (abbiamo superato anche gli Usa, siamo primi in occidente); record assoluto in Europa per ricoveri al pronto soccorso delle aziende sanitarie del servizio pubblico (attacchi di panico incontenibili); record assoluto per consumo di cocaina in Europa (Roma, Firenze e Torino in testa); record assoluto per consumo di afrodisiaci chimici tra soggetti di età 18/38 anni (quindi giovani) con un aumento, rispetto al quinquennio precedente, del 258%, nel genere femminile; record assoluto di visitatori del sito web youporn, con Milano prima città al mondo, e record come paese con la più alta diffusione di persone affette da ludopatia conclamata: nel 2013 gli italiani si sono giocati 12 miliardi di euro.
Un paese di persone infelici e impasticcate.
Basta ascoltare un telegiornale, gettare un'occhiata ai quotidiani o sostare per un po' su facebook, per rendersi conto che la sofferenza emotiva, sia individuale che collettiva, è diventata la nostra autentica bandiera nazionale.
Non è più lo scugnizzo, il gondoliere, il pizzettaro.
Il termine "psicosi maniaco-depressiva con variazioni ciclotimiche" venne formalizzato la prima volta nel 1952 dal prof. Adolf Meyer che pubblicò un saggio nella rivista "Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali" della American Psychiatric Association. Meyer sosteneva che tale disturbo (più tardi sintetizzato con il termine usuale di bi-polare) consistesse in una reazione di fattori bio-genetici alle influenze psicologiche e sociali.
Quel testo sconvolse l'ambiente scientifico americano, e poco dopo anche quello sociale, aprendo la strada a una nuova stagione di interpretazione della società e dei suoi aspetti quotidiani che poi produsse le grandi scuole di psichiatria esistenzialista inglese degli anni'60.
Questo enorme e gigantesco patrimonio culturale è stato censurato e cancellato dall'industria chimico-farmaceutica, che ha imposto una lettura nazista del disagio sociale, identica a quella formulata da Goebbels nel 1935, che identifica ormai un disturbo comportamentale come un evento squisitamente e "unicamente" biologico, quindi, da curare con pillole o siringhe.
Non è così.
Per diventare meno malati, meno patologizzati, meno suicidevoli, e cominciare a dare, ciascuno di noi, il proprio modesto contributo per tentare di costruire una collettività composta da un numero sempre maggiore di persone felici, è necessario compiere una rivoluzione.
Mentale.
E' alla portata di tutti noi.
E' facile da attuare.
Non costa nulla.
Ci si guadagna comunque.
Consiste nel riportare il concetto di Verità e Coerenza nel posto che gli compete: priorità assoluta.
E' fondamentale per aggirare la furibonda pressione della manipolazione che la tecnologia elettronica consente oggi alla televisione, al web, ai social networks, alla pubblicità.
Dal pubblico all'intimo e viceversa.
Il grande nemico di tutti noi, il più poderoso agente patogeno che sta diffondendo la sindrome bipolare, facendo impazzire letteralmente la nazione, è "il falsario".
Sta dovunque.
In ogni organizzazione politica, in ogni media, in ogni casa, in ogni ufficio.
Siamo tutti nelle loro mani.
Dobbiamo liberarci.
Per far ciò è necessario diventare meno protestatari e più protestanti, acquisendo alcuni elementi di quella cultura anglo-sassone che pratica la Verità e la Coerenza con maggiore forza che non noi, latini avvezzi all'ipocrisia di tradizione gesuitica.
E andare ad insegnare loro quella compassione umana mediterranea, che a loro è sempre mancata.
Questa dovrebbe essere la nuova sintesi di un'Europa che cambia.
Accogliere a vicenda il meglio di culture diverse di provenienza.
Chi ha seguito, questa mattina, la conferenza dell'attuale Ministro dell'economia, Padoan, invitato di lusso presso la ABI, Associazione Italiana Bancaria, non può non comprendere che ci troviamo davanti a un gravissimo caso di patologia sociale, pernicioso, che finirà per promuovere la disperazione, la depressione e l'inevitabile deriva della sindrome bi-polare.
Spiegando che l'Italia sta migliorando, che l'Italia sta sulla strada giusta, che la sua cura funziona, ha obbligato la platea a scegliere tra due opzioni: A). applaudirlo. B) alzarsi e andarsene via rendendosi conto che stavano ascoltando delle farneticazioni inconsulte.
Pochissimi, nobili e coraggiosi (ma ci sono stati) hanno optato per la soluzione B.
Mentre Padoan parlava, in tutta Europa andavano a picco i titoli bancari italiani, perchè le impietose cifre dell'economia (che non è bi-polare) segnalano che l'industria sta andando indietro e che tutto ciò che finora Renzi e il suo governo hanno fatto dal 22 febbraio a oggi non ha funzionato, che il paese sta peggiorando, e pretendere di essere ottimisti e diffondere soltanto belle notizie mentre si succedono allarmanti notizie di guerra dovunque, nella migliore delle ipotesi è da autentici irresponsabili.
Dobbiamo cambiare passo comportamentale, se vogliamo ridurre il numero di suicidi potenziali.
I pentastellati devono chiedere ragioni ai loro leader, i piddini ai loro, i forzisti ai loro, e via dicendo, invece che assistere ogni giorno a questa falsità macabra mediatica per cui i piddini aggrediscono i pentastellati sostenendo che sono mentecatti, i quali reagiscono sostenendo che i piddini sono tutti mascalzoni, e via dicendo.
I pentastellati non sono mentecatti e i piddini non sono mascalzoni.
Se è per questo non lo sono nè i leghisti nè i forzisti.
Nè nessuno, tranne i pochi che lo sono.
Siamo tutti, noi società civile, vittime ineffabili di un processo in atto di falsificazione quotidiana e costante, gestita e pilotata mediaticamente per alimentare tifo fazioso occultando ciascuno la propria polvere sotto il tappeto del salotto buono, quello che di solito appare in veste pubblica.
Diamoci una smossa esistenziale e non facciamoci illusioni.
Altrimenti, è bene che tutti i pentastellati, i piddini, i forzisti, i leghisti, e gli astensionisti, ciascuno dei quali sostiene che sta andando a vincere, si troverà come la squadra di calcio del Brasile.
L'allenatore Lippi, che lavora in Cina dove allena la loro nazionale di calcio, in una intervista rilasciata in data 10 giugno 2014 (mai resa pubblica in Italia) da ottimo esperto di calcio sosteneva che l'Italia e il Brasile avevano due squadre pessime e deboli, puntava sulla Germania trionfante e aveva previsto che la finale sarebbe stata Germania-Argentina.
Magari a molti sta antipatico (compreso il sottoscritto) ma l'evoluzione consiste nel riconoscere valore a chi sostiene un'opinione con argomenti che poi passano al vaglio della prassi e la realtà conferma quelle previsioni.
Così si scoprono i falsari.
Dobbiamo fermare il virus della patologia sociale collettiva.
Prima che l'atroce dolore del disagio esistenziale psichico si sposti alla ferocia sociale e la sposi.
Siamo una società malata.
Siamo una nazione malata e sofferente.
Infetta.
Non abbiamo medici, questa è la prima novità da accogliere e far nostra.
A modo suo, è anche un vantaggio.
Ci consente di sviluppare un senso autonomo e di indipendenza, per rifondare e ricostruire dal basso quel senso di comunità, di condivisione, di solidarietà al fine dichiarato di curarci l'un l'altro.
Tutti.
Va da sè, neanche a dirlo, fuori da facebook e dalle zuffe pilotate da malati a loro insaputa.
Basterebbe che ciascun individuo cominciasse a guardarsi dentro con tutta l'onestà intellettuale di cui è capace. Sarebbe il primo passo verso l'abolizione del falso, sia individuale che collettivo.
RispondiEliminaGrazie per il bel post
Paolo
"When it is dark enough you can see the stars."
RispondiEliminaCiò che lei propone è quello che molto umilmente e limitatamente alle mie possibilità, vado predicando e facendo dal giorno successivo alla farsa delle europee.
RispondiEliminaMa dall'altra parte ottengo solo disapprovazione e rifuto.
Sono così giunto alla conclusione che o la massa-gregge viene condotta verso una piena consapevolezza dal leader-padrone o vale il motto latino vulgus vult decipi, ergo decipiatur!
Sergio scrivi sempre delle cose interessanti.Anche questo è un punto di vista:http://www.pandoratv.it/?p=1439
RispondiEliminaIo ho il mio piccolo osservatorio personale: il bar in cui a volte prendo un caffè e un centro commerciale.
RispondiEliminaPrima delle elezioni, al bar, gli avventori si dividevano in Renziani e Berlusconiani. l'atteggiamento verso i 5 stelle era: " va de retro satana! "
Da questa mattina borbottano e mostrano una visibile insofferenza verso i parlamentari al governo, sbraitano contro i milioni di euro che non si sono minimamente tagliati e la loro continua presenza in televisione significativa della contestuale assenza in parlamento.
Vuoi vedere che cominciano a capire il giochetto?
Il Centro commerciale, in periodo di saldi, è una cattedrale nel deserto piena di stracci che non si vendono!
Ela
"I pentastellati devono chiedere ragioni ai loro leader, i piddini ai loro, i forzisti ai loro, e via dicendo". (cit.)
RispondiEliminaIl punto cruciale, infatti, è come intendere e applicare alla realtà il concetto di "coerenza". Se con esso si vuole esprimere e imporre una fedeltà assoluta ai capi o alla "linea di partito" ( che non sia mai ridotto a taxi, crimine estremo per l'ex sindaco di Firenze), al punto da esigere multe salatissime (oltre che incostituzionali per definizione) dagli eletti (vedi i parlamentari europei a cinque stelle) che NON votano compatti e si permettono una malsana libertà di coscienza, ecco allora che diventa ineludibile la distorsione patologica del comportamento, dirottato da una fedeltà alla Verità ritenuta, in coscienza, tale, verso una sottomissione di stampo islamico ai diktat di "quelli che comunque e sempre la sanno più lunga", col codazzo dei loro fans elettrocertificati posto a sigillo notarile della suddetta convinzione.
Comunque grazie del post, sempre stimolante e provocatorio al punto giusto.
Saluti cordiali, marilù l.