di Sergio Di Cori Modigliani
15 ottobre 2011: Tokyo
15 ottobre 2011 Stoccolma
15 ottobre 2011 Madrid
15 ottobre 2011 Roma
15 ottobre 2011 Copenhagen
Avremmo potuto essere i primi della classe.
Avremmo dovuto, essere i primi della classe.
Ci stava guardando tutto il mondo, lo sapevamo.
Lo sapevano tutti, a cominciare da Mario Draghi, nuovo governatore della Bce.
Perché, mentre a New York erano in 60.000, a Stoccolma, 5.000, a Buenos Aires 10.000, a Francoforte 15.000, a Tokyo 5.000, a Londra 3.000, a Madrid 30.000, ecc., a Roma eravamo 200.000. Forse, addirittura qualcosa di più.
E invece, siamo finiti gli ultimi della classe.
Come al solito.
Ma certamente, non a caso.
Siamo gli ultimi della classe, questa è la triste realtà; non si può recuperare un anno scolastico di assenze ingiustificate, interrogazioni mancate, applicazioni inevase, mancanza di studio, distrazione in classe durante le spiegazioni, sperando in un colpo di fortuna all’ultima interrogazione valida, puntando sul fatto che ci interrogheranno chiedendoci, magari, l’unica domanda alla quale siamo in grado di rispondere.
Siamo una nazione disabile.
Siamo diventati un popolo democraticamente handicappato.
Siamo orfani.
Ce la dobbiamo cavare da soli. Non abbiamo un babbo. Non abbiamo un capo-famiglia.
C’è una famiglia abbandonata allo sbando, senza parenti generosi, senza una collettività solidale, senza un servizio sociale in grado di assistere i più bisognosi.
Chi se la prende, oggi, in questa giornata di tragica assunzione di consapevolezza sulla realtà della nostra condizione politico/esistenziale, con quei quattro squancheri delinquenti -come se la responsabilità fosse stata loro- mente sapendo di mentire.
Orfani siamo, orfani rimaniamo.
Ed è da qui che dobbiamo ripartire.
Anzi: partire.
Essendo gli ultimi della classe, essendo stati bocciati all’esame di maturità democratica, bisogna ripetere l’anno, senza grandiose aspettative; muti testimoni dell’avanzamento sociale degli altri, già lanciati verso l’università o il mercato del lavoro. Noi, invece no.
Siamo rimasti al palo. Come i ripetenti bocciati.
“Se non fosse stato per l’eccezionale abilità e compostezza della polizia, ci sarebbe scappato il morto”, così ha dichiarato il Ministro degli Interni, on. Roberto Maroni.
E’ vero.
Sono d’accordo con lui. Io c’ero, ho visto, ho sentito, ho ascoltato.
Ma (perché c’è un MA grosso come una casa) esiste un vecchio proverbio del Talmud che sostiene “ogni mezza verità è una menzogna intera”.
Quella di Maroni è, per l’appunto, una “mezza verità”, quindi, è una menzogna intera.
L’altra “mezza verità” è la seguente: “pur sapendo perfettamente chi sono i violenti, pur avendoli fisicamente identificati fin dall’inizio, pur essendo consapevoli che un migliaio di persone intabarrate e quindi votate, per scelta, all’anonimato, schierati in posizione di falange militare, perfettamente disciplinati, con giganteschi e voluminosi back pack, occhiali scuri, caschi, passa-montagna, scudi, mazze, dietro un gigantesco striscione con immagini, simboli e scritte di chiara derivazione para-nazista, la polizia ha ritenuto opportuno non intervenire all’origine, prima che il corteo partisse, esigendo immediatamente –come la Legge predispone e prescrive- la loro identificazione anagrafica nonché l’esibizione dei loro documenti d’identità pena il fermo immediato, oltreché pretendere di sottoporli alla perquisizione sia fisica del loro corpo che dei grossi involucri di loro proprietà”.
Sommando le due mezze verità, si ottiene una sintesi diversa da quella ufficiale.
E cioè “La polizia è riuscita a evitare il morto in seguito all’aggressione subita da manifestanti violenti che si sono espressi con atteggiamenti delinquenziali. La polizia ha scelto e deciso di non intervenire preventivamente isolando i violenti, nonostante la loro evidente identità e il loro ovvio atteggiamento di natura bellica”.
Qualunque persona sana di mente e in buona fede sa che questa è la verità.
Per questo siamo orfani.
Siamo una famiglia priva di pater-familias. Abbandonata allo sbando.
Perché essendo il movimento autonomo, spontaneo, indipendente, apartitico, non controllato dalle gerarchie burocratiche e verticistiche dei partiti, (sia quelli al potere che quelli all’opposizione) laddove FINALMENTE ci si sottraeva all’angosciante faziosità dei guelfi e dei ghibellini, nessuna organizzazione politica italiana ha scelto di assumersi la responsabilità di fornire “spontaneamente, senza farsi identificare, e senza chiedere in cambio un guadagno immediato di firma e suggello partitico alla propria iniziativa” la collaborazione di –ne sarebbero bastati cinquanta, anche a costo di pagarli- un gruppo di energumeni dai muscoli d’acciaio, dotati di funi necessarie (extrema ratio) per evitare qualsivoglia contatto con il resto dei manifestanti pacifici.
“Ma non lo sapevano prima, nessuno poteva immaginarlo”: FALSO. Decisamente FALSO.
Ecco i fatti raccontati dal sottoscritto che alla manifestazione c’era e ha visto ciò che è accaduto.
The real news:
Alle undici del mattino avevo telefonato a mia figlia (una deliziosa quanto intelligente svampita giovane donna adulta) per proporle di andare insieme alla manifestazione.
“Pa’! Ma sei scemo? Io non ci vado. Non hai letto in rete il sito dei black bloc?”
Non sapevo neppure che esistesse.
“No, non l’ho letto. Perché?”
“Perché li’ spiegano come e quando attaccheranno. Hanno anche specificato l’ora, alle 15.30, il tipo di abbigliamento da portare, dove andare, dove situarsi e come fare. C’è anche l’elenco delle armi da portarsi appresso. Io non ci vado: è tutta una messinscena”.
“Sei una stupida cinica; se i giovani ragionassero tutti come te, questa nazione affonderebbe subito. Vergognati”
“Sei tu che sei il solito ingenuo credulone. Io non ho nessuna voglia di finire spiattellata sul selciato. Lo sanno tutti che a San Giovanni neppure ci arrivano, altro che accampamento. Svegliati, dove credi di stare, nella tua adorata New York?”. Clac.
Fine della conversazione.
La mia indignazione è aumentata sovramisura. Oltre a quella del cittadino c’era anche quella del padre, consapevole di avere una figlia cinica. Sono andato a controllare sul sito e ho visto però che mia figlia aveva ragione: davano anche indicazione del tipo di vestiario da portarsi appresso per cambiarsi dopo i primi scontri, fornendo –con linguaggio militare- la logistica, le vie di fuga, e addirittura la dislocazione delle camionette della polizia, con l’elenco degli uffici istituzionali non pattugliati, non presidiati, non salvaguardati.
Ho pensato che essendo pubblico, ed essendo talmente ingenui da aver addirittura firmato i loro ordini –nelle loro chiacchiere informative- con nickname facilmente identificabili, qualcuno (polizia, sindacati, prefetto, sindaco, esponenti esperti di partiti democratici, servizi segreti, insomma: qualcuno) avrebbero provveduto a fermare il processo.
Ho preso per mano la mia compagna coetanea e le ho detto “andiamo, su, andiamo a dare il contributo della nostra presenza, quella “vecchia cinica” di mia figlia non viene”.
In verità, ero un po’ dispiaciuto della sua scelta. Già pensavo agli sms che le avrei inviato più tardi, impegolato nelle continue discussioni forum che erano state organizzate a Piazza San Giovanni dalle ore 18 in poi. Venivano distribuiti anche degli opuscoli spiegando la dislocazione di alcune “tende-forum” con temi e soggetti di discussione diversi: l’economia, le banche, la precarietà del lavoro, le donne, la globalizzazione, l’ambiente, l’esistenza.
Conoscendo il percorso del corteo, siamo arrivati a Via del Colosseo, all’incrocio con Via dei Serpenti, qualche minuto prima che arrivasse la testa del corteo: festoso, caciarone, multicolore, tamburi, piatti musicali, addirittura dei clown e ricordo anche un gruppo di ragazze/attrici vestite in tailleur e tacchi alti con borse di pelle a tracolla che rappresentavano le “donne manager delle banche al potere”. Ogni tanto si fermavano per farsi fotografare. Più che una manifestazione di protesta sembrava una kermesse di esibizionisti anomala; anziani e giovanissimi insieme, persone che indossavano abiti modesti, altri eleganti. Di tutto. C’erano anche genitori con disabili in carrozzella. Dopo un’oretta –ne erano già passati circa 50.000- il corteo sembrava si fosse allungato perché si era creata una curiosa spaccatura: l’ultima ondata di persone era stata preceduta da un gigantesco camion dei Cobas all’interno del quale, qualcuno, con un megafono, invitava a essere disciplinato scandendo slogans pacifisti, contro la violenza. Via dei Serpenti era ancora aperta e sgombra. Poi, uno spazio vuoto di circa 25 metri, e infine è arrivato un corteo che aveva un gigantesco striscione con un simbolo che io non avevo mai visto: un cerchio rosso all’interno del quale tre saette nere in diagonale dall’alto a sinistra verso il basso a destra con su scritto: “ e oggi pagano le banche, oggi pagate voi”. Poco dietro un enorme gonfalone con una specie di schizzo di un pupazzo appeso per i piedi su cui c’era scritto “a piazzale Loreto c’è ancora tanto posto”. Il corteo si è fermato proprio all’incrocio con via dei Serpenti e via del Colosseo. Tutte le persone componenti il corteo avevano caschi, maschere anti-gas, guanti, passamontagna, mazze di ferro, dei giganteschi martelli, enormi giacconi o di pelle o piumoni (a Roma faceva molto caldo, circa 25 gradi) e giganteschi zaini. Erano schierati in disciplinate file orizzontali di circa 30 persone a fila, a distanza di cinque metri l’una dall’altra. Erano esattamente le 15.30. Urlavano slogan violenti e aggressivi. Intanto la parte precedente del corteo si era allontanata e si era creato un vuoto di circa 50 metri. Il corteo ha proceduto, si sono sentiti rumori di vetrine spaccate, dei botti di candelotti e all’improvviso, a circa 50 metri più indietro si è vista una gigantesca colonna di fumo nero e denso. Il corteo ha proseguito raggiungendo gli altri. Alla fine un’altra spaccatura di circa 50 metri con il successivo corteo. A via dei serpenti sono arrivate sei camionette dei carabinieri che si sono situate ad ariete, a dieci metri all’interno della via, chiudendo l’accesso (che portava alla Banca d’Italia a via Nazionale) e i carabinieri si sono sistemati dietro le camionette, nascosti. Intanto passavano altre ventimila persone. Il fumo saliva, adesso c’erano anche le fiamme che cominciavano a lambire i balconi del primo piano di un condominio. La gente aveva paura perché l’automobile poteva esplodere. Dopo venti minuti è arrivata un’autopompa dei vigili del fuoco e ha spento l’incendio. L’automobile era ormai una carcassa. Sono andato a vedere che cosa fosse accaduto. Per terra era pieno di vetro e schegge. C’era una donna che urlava parlando ai pompieri. Neppure un poliziotto, neppure un vigile, nessuno. La donna era inviperita. Era la proprietaria dell’automobile. Strillava che “io sono una cittadina rispettabile, sono una che paga le tasse, adesso chi mi ripaga i danni?”. Inveiva contro i vigili del fuoco, pretendeva che arrivasse la polizia. Ad un certo punto è arrivato un ragazzo che ha detto all’uomo che stava accanto alla donna urlante “mejo che te ‘a porti via sennò je menano pure”. L’uomo ha preso la donna, che era fuori di sé, e con la forza l’ha trascinata via di peso.
Il corteo ha proseguito. Dopo circa mezz’ora –dopo altre ventimila persone festanti e clownesche- identica scena. Un altro corteo di anonimi intabarrati in schiere militari, sempre preceduti da quello striscione con quel simbolo che con conosco, tre saette nere dalla sinistra in alto verso la destra in basso in diagonale. Passando davanti a via dei serpenti, però, hanno cominciato a lanciare oggetti contro le camionette dei carabinieri a via dei serpenti. Avrò contato almeno 400 bottiglie di vetro, una decina di candelotti, almeno dieci bombe carta, e una miriade di sassi.
Nessuna reazione.
Passa il corteo e un’altra spaccatura con il corteo successivo.
Si alza una gigantesca colonna di fumo dalla parte superiore del corteo, all’incrocio con via dei fori imperiali, altre due automobili incendiate. Il corteo si ferma, tutti si aspettavano che sarebbe arrivata la polizia da via dei serpenti, i vigili del fuoco, qualcuno. Niente.
Dopo un po’ riprende la marcia.
Erano circa le 16.30. Erano passate quasi la metà delle persone, circa 100 mila.
Ma la manifestazione era già fallita. Tragicamente.
La gente cominciava ad avere paura. La polizia non si vedeva. Nessuno era intervenuto.
Le persone cominciano a dileguarsi per le vie laterali tentando di arrivare a piazza san giovanni non seguendo più il percorso consueto.
Ormai non c’era più niente da fare.
I violenti avevano preso il controllo logistico-militare dell’intero corteo.
Circa duecentomila persone indignate sono state gestite da un gruppo di delinquenti organizzati, neppure duemila, senza che si vedesse neppure un vigile urbano.
Il resto è cosa nota. Ormai era tutto finito.
L’1% dei partecipanti ha distrutto la volontà del 99%. Esattamente come hanno fatto le banche private e la finanza speculativa dei super ricchi oligarchi: l’1% contro il 99%-
Esattamente –al proprio opposto- di quanto sostenevano i cartelli inalberati nelle altre città, da Seattle a Francoforte, da Seoul a Santiago de Chile, da Stoccolma a Madrid: da loro si accusava l’1% dei super-ricchi di avere strozzato il 99% dei contribuenti fiscali.
Da noi è stato consentito a un 1% di delinquenti anonimi di distruggere la speranza del 99% di manifestanti pacifici.
E’ il modello Italia.
E’ l’immagine di ciò che esportiamo.
E’ ciò che siamo.
Un paese che va a puttane: dal primo ministro che lo fa letteralmente (dando l’esempio), all’ultimo degli aspiranti criminali che ne ha assorbito la metafora e gode nel sapersi testimone e protagonista dell’affossamento della nazione.
Non ci sono firme. Non ci sono autori, non ci sono responsabili, non ci sono arresti.
Nada de nada.
Sono avvilito.
Come tutti del resto.
E’ davvero tristi sapersi orfani.
Ci tenevo a dire la mia ai miei lettori.
Temo che abbia ragione Nichi Vendola: “purtroppo l’Italia è un paese sempre più in bilico tra una farsa e la tragedia”.
Una farsa politica.
Una tragedia sociale.
Che, va da sé, viene pagata per l’ennesima volta dal 99% delle persone.
Davvero tragico aver visto, tre ore più tardi, a via Amba Aradan, all’incrocio con la splendida passeggiata archeologica, l’enorme schiera di giovani e giovanissimi, veneti, liguri, calabresi e pugliesi, un’Italia finalmente unita da un collante che sapeva di verità condivisa, con i loro buffi, financo patetici, piccoli striscioni domestici, arrotolati sotto al braccio, che telefonavano a casa –quelli che ho ascoltato- a Lecce, a Udine, Messina e Pavia, per annunciare alla famiglia che tornavano subito a casa, che non sarebbero rimasti a Roma, perché gli “indignados” italiani erano morti ancora prima di nascere.
Avevano soltanto voglia di scappare via da questa splendida città, la mia.
Alle 19 mi ha telefonato mia figlia. “Papi, mi dispiace tanto. Mi dispiace davvero, per te, per quelli come te. Io lo so che tu ci credi, ma tu non hai proprio capito in che paese viviamo”.
Temo che mia figlia abbia ragione.
Comincio a pensare di non aver capito nulla.
So soltanto che mi sento orfano.
Non so neppure di chi, né di che cosa.
15 ottobre 2011 Stoccolma
15 ottobre 2011 Madrid
15 ottobre 2011 Roma
15 ottobre 2011 Copenhagen
15 ottobre 2011: Londra
Sono d'acordo con te Sergio, tranne che per un aspetto: In questo paese il movimento, non violento, sarebbe morto comunque domenica 16 ottobre. Perchè anche se non fosse successo nulla il giorno dopo non sinsarebbe nemmeno parlato della manifestazikne, se non all' interno delle banali intevisitine da dodici secondi dei vari Bersani, Cicchitto, Lupi, VEndola, Reguzzoni, tutti a mostrarsi come i padri del movimento, tutti pronti a salire sul carro dei vincitori senza aver vinto niente. E da lunedi tutto un lontano ricordo. Se non altro se ne parlerà. Male, ma se ne parlerà. Perchè la nostra vera paura è questa. Che non cambi nula, che quando questo governo cadrà, si vada a elezioni ancora a fare una X su questo simbolo o l'altro, senza sapere chi o cosa andrà a legifeare. Hanno avuto centinaia di migliaia di firme dai Vday alla lege elettorale enon ne hano fatto, non ne faranno nulla. Senza interlocutori come possiamo farci sentire? Non ci capisco piu niente...
RispondiElimina99 contro 1 e si da' la colpa della condizione di quel 99 a quell'1.
RispondiEliminanon ci siamo, solo chiacchiere e niente fatti.
allora, se non ci piace la polizia si va sotto la sede della polizia e si protesta fino a che non fa quello che vogliamo noi. loro sono pochi, noi tanti.
se non ci va bene quell'1% che spacca tutto allora la prossima volta il 99 si prende una bella mazza da baseball e non appena incrocia quell'1 lo legna come si deve, se questo e' il linguaggio dell'1.
ma non succedera' perche' quel 99 ama alla follia lamentarsi e la vita lo accontenta, sempre, in maniera perfetta. niente e' per caso.
@anonimo 07.57....è così, da cui la sensazione di essere orfani: mancano interlocutori....
RispondiElimina60 milioni di italiani che si lamentano e danno la colpa della propria condizione ad una manciata di politici o di delinquenti.
RispondiEliminala realta' dei fatti quindi e':
una manciata di politici o di delinquenti sono piu' forti di 60 milioni di persone.
ergo questi 60 milioni di persone non valgono niente.
guardate cosa hanno fatto invece i libici, con la NATO che li bombardava ogni giorno da 8 mesi, li hanno cacciati fuori a calci nel culo. altra gente di ben altri valori e con ben altre capacita'.
niente e' per caso.
ognuno crea SEMPRE la condizione in cui si trova, esattamente come la vuole.
non mancano gli interlocutori, manca ai 60 milioni la forza e il coraggio di parlare. mancando questa quei 60 milioni hanno messo la' in alto esattamente quello che gli serve, cioe' nessuno che ascolti perche' non serve qualcuno che ascolti a chi non ha il coraggio di parlare.
RispondiEliminala vita e' perfetta caro Sergio, lo chieda magari al Magaldi che ogni tanto lo cita nei suoi articoli, lui mi pare che lo sappia. peccato che si limita a parlare della facciata senza andare al Cuore della questione ma anche qui se lo fa e' perche' il momento non e' ancora maturo e lui lo sa.
Ok, i black bloc sono i CATTIVI. Bisogna ammettere, però, che hanno del fegato, io non ce l'avrei il coraggio di andare a tirar sassi alla polizia.
RispondiEliminaA mio parere comunque, le MANIFESTAZIONI non servono più a niente, concordo con Yuma: servono azioni.
Inoltre forniscono la copertura a chi invece ha voglia anche solo di menar le mani.
E comunque la guerriglia urbana non è che sia stata inventata ieri a Piazza S. Giovanni e l'illusione di cambiare le cose sfilando con i palloncini colorati mi sembra infantile.
Se 199.000 persone non sono in grado di tenere a bada 1.000 ragazzini, non credo che siano in grado di vedersela con "le banche" che sono molto più CATTIVE.
Bisogna metterci tutti in testa che chi detiene il POTERE non ha nessuna intenzione di mollare la presa. Che ciò che ci aspetta è una VIOLENZA di tipo diverso, vigliacca, fatta di licenziamenti, pignoramenti, sfratti, perdita della libertà.
Caro Sergio, avvilito anch'io , ma non stupito.
RispondiEliminaNo , stupito no, e Guru ricrediti, non sono ragazzini.
C'è un disegno . Punto !
Invece sarei interessato a capire meglio il linguaggio trasversale e criptico dell'Anonimo 8,23
certamente criptico grazie ad anacoluti e grammatica, ma comunque interessante
Cosa è che dice Magaldi di lei che dovremmo sapere e non sappiamo? E se è lecito, lei con chi sta?
Parlando in via generale ovviamente ...e se naturalmente può dircelo, ben inteso.
Certo forse non dovrei chiederlo a lei, ma magari all'anonimo stesso che ci potrebbe spiegare qual'è il "Cuore della questione"
Perchè la Polizia non arresta i Black Block preventivamente? Diamine che domande fa, non si arrestano fra colleghi!
RispondiEliminaE che non salti fuori il solito giuggiolone di turno a parlare di "Complottismo". Visto che lei Sergio indica alcune cose che anche un deficente capirebbe, ne indico una anche io.
O alla Polizia hanno un 'Intelligence" alla commissario Basettoni & ispettore Manetta, o hanno un'Intelligence che funzione, ergo sanno chi sono e li lasciano volontariamente fare! Tertium non datur, e lo capirebbe, appunto, anche un deficente!
Gli italiani (chessignifica Italiani? magari se potesse chiedere al fratello Magaldi, ci potrebbe illuminare in tal senso) sono un popolo di servi in cerca del padron, diceva Montanelli rieditando una frase Di Benito Mussolini (come si fa a non governare un popolo di servi).
Secondo me il mitico CilIndro si sbagliava: non sono dei servi! Sono degli opportunisti! Della peggior specie!
Saluti
Melman
@Anonimo e Yuma....anch'io vorrei sapere qual'è il cuore della questione....
RispondiEliminaYuma...."Cosa è che dice Magaldi di lei che dovremmo sapere e non sappiamo? E se è lecito, lei con chi sta?"....lo chieda ad anonimo 08.23, non ne ho la minima idea; rispetto al "lei con chi sta?" (immagino fosse riferito a me) me lo chiedete ogni due giorni, lo dico qui per l'ultima volta, andatevi a rileggere i miei vecchi commenti: sto con me stesso e con la mia intelligenza pensante, per il momento, il che tradotto vuol dire che non sono iscritto nè affiliato nè associato a nulla, mi sembra più che ovvio da ciò che scrivo.
@Anonimo e Yuma....anch'io vorrei sapere qual'è il cuore della questione....
RispondiEliminaYuma...."Cosa è che dice Magaldi di lei che dovremmo sapere e non sappiamo? E se è lecito, lei con chi sta?"....lo chieda ad anonimo 08.23, non ne ho la minima idea; rispetto al "lei con chi sta?" (immagino fosse riferito a me) me lo chiedete ogni due giorni, lo dico qui per l'ultima volta, andatevi a rileggere i miei vecchi commenti: sto con me stesso e con la mia intelligenza pensante, per il momento, il che tradotto vuol dire che non sono iscritto nè affiliato nè associato a nulla, mi sembra più che ovvio da ciò che scrivo.
Ah a proposito! Ci indica l'indirizzo del sito dei Black bloc please? Quello dove c'era scritto come dove quando?
RispondiEliminaSe lei non lo ha già fatto, provvederò io a spedirlo al commissario Basettoni!
Come delazione, si intende, mica sò scemo!
Grazie
Melman
@ Sergio
RispondiEliminaha ragione , mi scusi. Non sono stato chiaro.
Intendevo che mi piacerebbe avere un suo giudizio su Magaldi ed il lavoro che sta facendo che per inciso in questo caso condivido in pieno.
http://www.democraziaradicalpopolare.it/Manifestazione_degli_Indignati_del_15_ottobre_2011_la_faccia_di_bronzo_di_Mario_Draghi_la_violenza_degli_imbecilli_e_quella_degli_infiltrati_in_combutta_con_i_soliti_noti.html
Mi mette solo un po' di angoscia quando parla degli amici del GOD con quel linguaggio che sa di avvertimento mafioso
E non riesco a capire che tipo di spaccatura si sia verificata e che tipo di risvolti possa avere, all'interno della Massoneria.
Di questa alla luce del sole , intendo
Non so se la cosa sia di suo interesse, ma visto che in genere dimostra di essere molto informato e che le sue chiavi di lettura mi risultano molto interessanti, nel caso decidesse di dedicare un post all'argomento lo leggerei volentieri
E invece è stato un bene quello che è successo! Cosi' finalmente quei 199000 sprovveduti in buona fede,prima di scendere in piazza la prossima volta,magari dormiranno un pò meno e penseranno a tutto ma proprio tutto quello che può succedere.Sig. Modigliani,neanche io sono andato a manifestare (e sono di Tivoli...) e senza aver mai saputo dell'esistenza (prima di aver letto il suo articolo) del sito dei Black bloc,sono totalmente in linea con la sua cinica ma intelligente figlia,mi dispiace sinceramente per lei e per tutte le altre brave persone che ci credevano ma bastava ripensare ai fatti di Genova e a certi "consigli" che Cossiga dava a Maroni per fiutare il pericolo...
RispondiEliminaSono ancora l' unico a non credere alle infiltrazioni?
RispondiEliminaDa 16 ottobre ore 18
RispondiEliminaSergio...avvilito, avvilito sempre più e ormai disilluso
Non siamo neanche più all'armiamoci e partite.
La cosa sconvolgente è che non ci si renda conto che proprio questi atteggiamenti hanno causato i problemi, ed avallato la bramosia di coloro che proprio da qui hanno capito che avrebbero avuto garantita l'impunità.
Non so nemmeno se sia più grave questo atteggiamento nelle nuove o nelle vecchie generazioni.
Che la responsabilità sia della massa delle vecchie, è emblematico nell'atteggiamento di sua figlia che si è adattata al pensiero masssificato pur avendo un esempio in casa.
E' questa la cosa che mi dà più da pensare
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=3XLp2LMega0
RispondiEliminamai piaciuto Marco Pannella, ma grande onore ad un vecchio leone che scende in un’arena di vigliacchi
Anche qui, la stupiditò della massa ha portato punti a quello che considera il nemico
@Sergio non arrenderti mai, superato l'avvilimento scoprirai sicuramente che in realtà la manifestazione non è andata così male come può/si cerca disperatamente di far sembrare. Nulla può oscurare il fatto che decine di migliaia di persone si siano radunate perché credono nel loro intimo che qualcosa vada modificato. Con il passare del tempo, anche grazie al lavoro quotidiano di persone come te, saranno sempre più numerose e consapevoli. Il cambiamento del sentire interiore e condiviso non può venire fermato da alcun tipo di avvenimento materiale. Sono convinto che presto le diversissime motivazioni che hanno spinto a manifestare piuttosto che a intraprendere altre azioni di supporto al cambiamento in atto convergeranno verso un'idea chiara e semplice che diverrà sempre più inarrestabile.
RispondiEliminaL'umanità si è messa in movimento ed è un buon momento per vivere e aiutarla a migliorare...
Mettetevi l’anima in pace, cari triplogiochisti mascherati da agenti dei servizi o da scalmanati Black-Block, e anche VOI, colletti bianchi dalle tempie grigie, che da Roma, Milano, Parigi, Londra, Berlino, Francoforte, Bruxelles, etc., pensate di fare il bello e il cattivo tempo come durante il XX° secolo.
RispondiEliminaSe continuerete a barare e a giocare sporco, ben presto le rivelazioni di WIKILEAKS saranno roba da bambini rispetto a quello che Noi - insieme agli amici di GOD - saremo in grado di diffondere su di VOI e sulle vostre attività sovversive, subdole e negatrici dello Stato di diritto.
Non ci saranno altri avvertimenti, la prossima volta procederemo d’ufficio.
http://tinyurl.com/3c4x4yn
@Dario...grazie, anch'io -paradossalmente- rimango ottimista, pur non rinunciando ad esercitare il mio polemico dirtto alla critica continua........
RispondiElimina@Anonimo tinyurl...slurp slurp! Non so chi tu sia, ma spero proprio che invece di essere una curiosa minaccia (come appare) sia invece una deliziosa promessa......
@Yuma....anch'io penso che Magaldi stia facendo un ottimo lavoro (e a naso, penso che stia scompigliando le loro ignobili carte da gioco truccate, se non altro per il fatto che ne rivela i trucchi da baraccone)....per quanto riguarda un esteso post sulla massoneria e sui loro aspetti contrapposti non credo di poter dare un solido contributo -al di là di mere chiacchiere opinioniste personali, quindi inutili e lezionse- perchè non essendone stato parte nè avendoli frequentati dall'interno, ne so davvero molto poco. Preferisco occuparmi di materie e materiali di mia competenza....so che a breve uscirà, presso chiarelettere editore un libro di Gioele Magaldi che si preannuncia "esplosivo", lo attendo con imperiosa curiosità, sperando che non lo silenzino, nel senso che scelgano di non parlarne. Se sarà così, e il testo è succoso, ebbene, lo faremo noi. Non appena l'editore mi fa avere una copia, va da sè, mi occuperò della questione che ritengo davvero fondamentale per noi tutti.....
magari Sergio,
RispondiEliminase se la sentisse, potrebbe fare una breve intervista al Magaldi dove spiega cosa sono questi.
http://tinyurl.com/3nqw88b
qui si andrebbe al Cuore della questione, a quella Conoscenza che la massa non ha (in massima parte perche' la rifiuta, e' troppo "incredibile" secondo i suoi pregiudizi) e che una parte del vertice del potere invece ha ed usa con successo.
io come lei (e anche il Magaldi e chi rappresenta) sono positivo.
dimenticavo, il vertice come ogni medaglia ha due facce che si alternano seguendo un ciclo, quale sia quello che si sta chiudendo lo si capisce chiaramente dagli eventi, per questo dicevo che sono positivo (anche se dal mio punto di vista il giudizio non esiste).
RispondiEliminaPerchè non vi piace il CNT Italiano e vi piace quello libico?
RispondiEliminahttp://gilguysparks.wordpress.com/
@ I/Anonimo 8,56 e successivi
RispondiEliminaSono rimasto basito.
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Dai lo sai che sono come Pippo con la strega nocciola. :-)
Ti voglio bene , lasciami scherzare un po'
Con il passare del tempo, anche grazie al lavoro quotidiano di persone come te, saranno sempre più numerose e consapevoli. Il cambiamento del sentire interiore e condiviso non può venire fermato da alcun tipo di avvenimento materiale.
RispondiElimina