domenica 12 agosto 2012

Josefa è una patacca. Ha disonorato lo sport. Jessica Rossi è la numero uno dello sport italiano.



di Sergio Di Cori Modigliani



 

E così sono finiti i giochi della XXX olimpiade moderna. L’Italia è decima. E’ un buon risultato? E’ un cattivo risultato? E’ così così? Non ne ho la più pallida idea, né mi interessa saperlo. Il solo fatto di porla in questi termini, è, di per sé, il sintomo di un fallimento.

Il punto è un altro. 

Ho sempre amato lo sport che considero disciplina essenziale per la formazione interiore di chicchessia; quindi, gli spettacoli sportivi mi affascinano sempre.

Personalmente sono abbastanza d’accordo con il quotidiano cattolico l’Avvenire che ha definito queste olimpiadi “le più intelligenti in assoluto”: è vero. Completamente avulse da idiozie ideologiche, senza dietrologie politiche, e senza ènfasi retoriche, è stato possibile vedere insieme bianchi e neri, cristiani, mussulmani ed ebrei, occidentali e orientali, maschi e femmine alla pari, ecc. e il messaggio di base (ovvero: lo sport come collante dove l’agonismo pulito si sostituisce alla competitività bellica) è stato comunque espresso.

Sono anche abbastanza d’accordo con Beppe Grillo che le ha definite “le olimpiadi del nazionalismo” auspicando una prossima olimpiade senza bandiere, per regola costituita, magari sostituita da una bandiera unica con i cinque cerchi concentrici e, chi lo sa, mettendoci sopra un simbolo rappresentativo per ciascuno dei cinque continenti. Sono d’accordo, sarebbe bello ed evoluto. Per il momento accontentiamoci.

Le olimpiadi viste da chi le ha seguite alla tivvù su Rai2 sono state olimpiadi penose. Completamente diverse dalle olimpiadi seguite su Sky, in lingue diverse nei canali nazionali tedeschi, francesi, inglesi, spagnoli, sudamericani, ecc. Non c’è da stupirsi. Essendo tutti i corrispondenti sportivi (nessuno escluso) assunti per raccomandazione partitica e non per competenza di merito, sanno di non dover render conto né di ciò che dicono né di come lo dicono. E’ un posto statale garantito per clientela, quindi eterno. Il linguaggio usato, la totale mancanza di osservazioni argute, la sbiobba tecnicista presentata come chiave di lettura fondamentale nello sport, l’insulto nei confronti dei propri antagonisti, la pessima e diseducativa scelta lessicale per cui quando vince un avversario è fortuna, quando vince un italiano è bravura, quando viene applicato il regolamento a nostro danno è scandalo politico se invece viene applicato a proprio favore è dimostrazione di accorta disciplina; se un atleta italiano va malissimo la colpa e la responsabilità è dell’allenatore che era scarso o della federazione, mentre quando va bene il merito è tutto proprio e della mamma che sa fare le lasagne o le orecchiette. Disgustoso.

E’ stata la peggiore corrispondenza televisiva mai ascoltata, basata fondamentalmente sulla totale mancanza dei requisiti minimi fondamentali della professione.

Questa olimpiade ha dimostrato ciò che siamo diventati. Comunque vadano le cose.

Due esempi su tutti, uno positivo, l’altro negativo. La eccellente e bravissima Jessica Rossi e la pessima, davvero pessima,, Josefa Idem, non a caso già assurta a eroina dei cretini.

L’eroica Josefa è diventata già un mito perché a 48 anni gareggia ancora. Ormai, lo sanno anche i sassi. Nessuno, però, in Rai ha spiegato chi è e che cosa fa. In verità non è una sportiva (e lo ha dimostrato). E’ una funzionara di partito raccomandata. Una burocrate. E’ stata assessore allo sport nel comune di Ravenna e si è costruita una carriera sedentaria all’interno della federazione, facendo in modo di garantirsi uno zoccolo d’oro esclusivo intorno alla sua persona che ha (come in molte sue colleghe sostengono) garantito l’accantonamento di potenziali pericolose concorrenti. E’ stata eletta responsabile dello sport nella direzione del PD, e ne rappresenta “ufficialmente” la linea politica. Niente di male in tutto ciò, la Legge (e l’inesistente libero mercato dello sport italiano) lo consente. Quindi, si tratta di un soggetto politico, e come tale dovrebbe comportarsi. Tre giorni fa è iniziato il giro delle sue interviste e le hanno chiesto una sua opinione sull’affermazione “politica” di un altro soggetto politico, Beppe Grillo, che aveva definito le olimpiadi “un’orgia nazionalistica” e le aveva criticate con una argomentazione politica ed elaborata. La domanda, di per sé, era capziosa. Gli sportivi si devono occupare di sport, questo era il Senso di questa olimpiade. E’ stato applicato con rigore dagli inglesi che hanno dovuto affrontare non poche (nonché pericolose) zuffe tra israeliani e palestinesi, nord coreani e sud coreani, russi e ucraini, europei e asiatici, statunitensi e cinesi, pakistani e indiani, slovacchi e bulgari, cingalesi e cinesi, cristiani e mussulmani, egiziani e iraniani. E forse anche altre zuffe che io ignoro. Tutta pappa politica che, per nostra fortuna collettiva, ci è stata risparmiata perché –senza eccezione alcuna- è stato tutto rispedito al mittente. La nostra Josefa, alla domanda relativa alla interpretazione politica di Grillo se la sarebbe potuta cavare con eleganza (è proprio il caso di dirlo) “sportiva”; cioè, astenersi da un commento, oppure sostenere che la sua idea era diversa, oppure rimandare il tutto alla fine dell’olimpiade, oppure una qualunque altra modalità neutra. Invece ha dichiarato “Grillo è una patacca”. Non ha commentato “l’interpretazione di Grillo”, ha insultato un concorrente politico definendo lui e non la sua idea, fornendo una lezione anti-sportiva di pessima mancanza di democrazia, perché lei è un alto funzionario della direzione del partito oppositore al suo. Tutte le radio libere (sigh e doppio sigh) e tutti giornali locali liberi e indipendenti (sigh e triplo sigh) nella regione Emilia  sovvenzionati abbondantemente con i vostri soldi, sono saltati in groppa allo squallido ronzino della diffamazione approfittando per attaccare Grillo e il M5s. Morale della favola: la Josefa ci ha fatto già sapere di aver trovato il modo di garantirsi la pensione, cioè il vitalizio che pagherete voi. Essendo “in quota” PD, è stata già presentata al pool sportivo della Rai dove finirà (con contratto a tempo indeterminato) per occuparsi di canoe, un lavoro fantastico, si lavora sì e no due volte l’anno. A ottobre diventerà giornalista sportiva, quindi deve seguire gli ordini di scuderia: “vuoi lavorare? Allora pedala per il partito, per noi Grillo è pericoloso e va attaccato”.

Personalmente considero tutto ciò disgustoso. Non ha nulla a che fare con lo sport.

Josefa è una patacca. I giornalisti rai pure.

Di tutt’altra pasta la giovanissima Jessica Rossi, lei sì una vera sportiva doc. ma di lei non si può più parlare: ordine della Rai (come ci hanno spiegato). Non sono piaciute le sue eccessive esternazioni critiche relative alla situazione dei terremotati emiliani (la sua famiglia è finita sotto la tenda a Crevalcore) ha già chiarito di non voler “in nessun caso” esprimersi politicamente e la sua mini intervista al corrispondente rai si è rivelata –per fortuna- un atroce boomerang per il pool sportivo dell’ente radiotelevisivo di stato.

Ne cito qui, letteralmente, dei brani, registrati a caldo.

“Contenta della vittoria?”

“Sì, sono davvero soddisfatta”.

“E’ stato davvero un miracolo”

“Scusi, non capisco: quale miracolo?”

“Lei ha realizzato un’impresa, nessuno se lo sarebbe aspettato”

“Forse lei no, ma io sì”

“Sorrpesa?”

“Assolutamente no. Era stato tutto calcolato. Mi sono preparata a lungo. Nulla è stato lasciato al caso. Era stato previsto tutto”

“Ma lei ha battuto ogni record mondiale”

“Ero venuta qui per questo”

“Bravissima. Un bellissimo miracolo”

“Ma quale miracolo? Di che cosa sta parlando?”

Fine dell’intervista.

Jessica Rossi è l’unica atleta di sesso femminile al mondo ad aver polverizzato tutti i record (anche maschili). Ha 20 anni. E’legata al suo territorio. Non vuol parlare di politica.

Il che vuol dire che non vuole “essere in quota di”. Quindi di lei non si deve parlare.

Della burocrate Josefa, invece, sì. Perché finisce in rai dove la consegna (PDl e PD e UDC d’accordo) è quella di non parlare mai di Grillo se non per attaccarlo: vuoi lavorare? Vuoi uno stipendio? E allora devi attaccare Beppe Grillo e il M5s. Come faceva la Democrazia Cristiana nel 1948. Non è cambiato nulla.

Josefa non mi piace. E’ l’emblema della disfatta del paese.

Jessica Rossi, invece sì. E’ una grande sportiva. Lei ha onorato il lemma di queste olimpiadi “inspire a generation”.

Jessica è un bel messaggio per le giovani italiane, e non solo. Fate come lei.

Josefa è un pessimo esempio per tutti. Forse non è un caso che porti lo stesso nome di battesimo di Stalin.

 

18 commenti:

  1. Abbiamo capito che è iniziata anche per te la campagna elettorale.
    Come ho scritto in passato ho cominciato sempre più spesso a nutrire dubbi sulle fonti utilizzate e sulle notizie riportate, talvolta il contrario della realtà se uno andava ad indagare.
    Ora mi spiego perfettamente il perchè.

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    1. non riesco a comprendere che cosa c'entri la campagna elettorale, se me lo spieghi.....

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    2. La risposta l'ho riunita sotto a quella ad Anam

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  2. Ritengo che il tal Alessandro M. rappresenti l'Italia di oggi.
    Invece di leggere *bene* il post e argomentare, si aggrappa ad un Suo presunto schierarsi di parte (grillina si direbbe dal commento) e conclude.
    Naturalmente Lei ha scritto un post ragionando di altro, ma si capisce sempre ciò che si vuol capire (in questo caso ritengo ben poco).
    Caro Sig. Sergio, sarà dura riuscire a combinare qualcosa in questo paese...

    Igor Biagini

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    1. @ Anam e Sergio di Cori Modigliani

      Se si vuole fare un articolo sullo sport, sulle derive commerciali ecc, va bene.
      Ma attaccare un'atleta dicendo che è arrivata dove è arrivata solo per gli appoggi politici come se arrivare 5° in una competizione mondiale fosse facile e non richiedesse impegno e allenamento è ingiusto verso l'atleta e verso la persona.

      La risposta su Grillo l'ha data perchè le è stata fatta una domanda precisa e nulla più.

      Far derivare inoltre tutte le sue eventuali e future attività una volta lasciato lo sport soltanto dagli appoggi politici senza poter minimamente dimostrare nulla di quello che di dice è scorretto.
      Lei sa quanto guadagnerà per le sue prossime telecronache? Potrebbe anche essere una cifra irrisoria, ma lei comunque decide che è troppo.

      Le risulta che abbiano imposto alla Idem di attaccare Grillo o qualcun altro per guadagnare dei soldi? Naturalmente non è vero ma sono solo sue supposizioni in malafede.

      Persino sul nome riesce ad attaccarla.
      Se questo è corretto.
      Anche lei come altri ha colto l'occasione delle olimpiadi per pura propaganda basata su affermazioni false.

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  3. O mamma mia. Complimenti, davvero una coraggiosa sfida al senso del ridicolo.

    Un'atleta che fa 8 olimpiadi 8 con risultati altissimi nell'arco di 28 anni "non è una sportiva" e avrebbe anzi costruito una carriera "sedentaria" ("sedentaria", proprio così). Una che vince 5 mondiali, 9 europei e un'olimpiade è una "burocrate". Incredibile, roba che manco su spinoza la trovi.
    La burocrate dalla carriera sedentaria, per inciso, è "a livello mondiale, l'atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto" (wikipedia). No, invece secondo l'estensore del post la idem, che ha osato rivolgere un epiteto a sua maestà grillo (il quale per inciso sono 30 anni che sparge epiteti offensivi a destra e a manca) ha vinto così tanto perchè è del pd ed è raccomandata, non perchè è un'atleta di livello storico. Che faziosità desolante.

    Peraltro, la sua risposta su Grillo è assolutamente logica, pd o non pd. Non so se avete idea del livello di sacrificio ed impegno che uno sportivo affronta per preparare un olimpiade. Poi arriva un tizio (totalmente ignorante di sport, e non solo) che in 20 sconclusionate righe scritte in 10 minuti ti dice che le olimpiadi sono una fregatura....ma cosa vuoi che ne pensi un atleta? "sì, grillo ha ragione, in effetti sono 28 anni che mi faccio un culo come un secchio per partecipare ad un bromuro sponsorizzato dalle multinazionali".

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    1. ma l'avete letto l'articolo? ha fatto bene Sergio a replicare con un nuovo articolo perchè tagliuzzate e edulcorate (avvelenate) il senso primo del testo per poterlo debellare. (Tecnica risalente alle agorà greche).
      Da un lato quindi era inutile fare il botta e risposta visto che in questo paese si mangia pane e De Filippi (coi suoi litigi tra ragazzotti) dall'altro non si poteva lasciare cadere nel vuoto la conversazione altrimenti distorta a dovere. M.G75

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  4. Non c'è peggior sordo di chi non vuol capire, di chi segue le sue tesi precotte, pronte da mangiare senza alcuna fatica per pensare. Il sistema ci ha abituato a questo perché ci ha tolto l'opportunità di ragionare con la nostra testa, ma per fare questo è necessario che ci sia un'informazione corretta affinché ognuno possa farsi un'opinione fui fatti e non sulla falsificazione dei fatti.

    Le Olimpiadi sono un grande fenomeno, una manifestazione di massa gestita da fini ed intelligenti massoni che se ne servono per manipolare le menti umane. Forse non era così agli inizi, nell'antica Olimpia, anche se già allora c'era lo sfruttamento politico della manifestazione da parte dei potenti dell'epoca. Ma questa visione della realtà pochi ce l'hanno perché significa voglia di ricerca, curiosità, desiderio di andare oltre le apparenze.

    Ma per affrancarci da questa forma di schiavitù invisibile dobbiamo prendere in considerazione anche ciò che ci fanno apparire improbabile o impossibile. Di questi tempi, molto spesso la verità è ben diversa da quella ufficiale e non è detto che ciò che viene creduto da miliardi di persone sia sempre vero. Qualcuno diceva: poiché miliardi di mosche preferiscono la cacca vuol dire che questa è un ottimo cibo!

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    1. "una manifestazione di massa gestita da fini ed intelligenti massoni che se ne servono per manipolare le menti umane."

      In che modo, di grazia? E le anticipo che di teorie del complotto me ne intendo abbastanza, quindi eviti risposte supponenti.

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  5. @ Critici del Modigliani critico verso la Idem:
    Complimenti,ce l'avete messa tutta per stravolgere il senso dell'articolo,niente da dire sulla sportiva Idem per la quale tra l'altro ho sempre fatto un gran tifo,molto da dire invece sulla politica e giornalista Idem,Grillo si critica perchè spesso (ma non sempre) dice sfondoni,non per appartenenza ad un'altra fazione (come fa la Idem).

    Dai,ragazzi,le vostre argomentazioni sfiorano il ridicolo inoltre dalle vostre risposte lo hanno capito tutti che siete piddini

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  6. sono piddini perchè quel maledetto di Marco Giannini mette i link sull'Unità online :D Infatti sono apparsi tutti nell'ultimo periodo....magari c'è pure chi tra loro.....BOCCIA!
    MARCO GIANNINI

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  7. Josefa ha sconfinato punto.Programmi Rai inguardabili.

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  8. Scusa brevità ma Tuo blog si inchioda.Gianpietro.Ferrara

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  9. la idem è una grande sportiva e non c'è nessuno al mondo che possa vantare la longevità e pazienza che ha avuto ne l suo sport, tutto il resto sono chiacchiere, e di quello che ha detto su grillo personalmente non me ne frega niente

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  10. Tifo?? Esiste ancora il Tifo???
    credevo fosse una malattia...mentale o al limite psicosomatica!
    Sigh..speravo fosse stata debellata!
    Ancora credete ad uno sport pulito? Chimicamente o politicamente parlando???
    L'agonismo è uno strumento inventato molto tempo fa..e non mi si chieda per cosa.

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  11. Beh, dire che Grillo è una "patacca" mi sembra semplicemente una cosa di buon senso!

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