lunedì 11 novembre 2013

Ecco tutti i nomi della cupola che governa l'Europa. Ci sono cinque italiani.


di Sergio Di Cori Modigliani


Parliamo di cose serie e cominciamo a fare i nomi. Veri.

Quali sono le personalità più influenti nel mondo politico-economico, in Italia?

Berlusconi? Letta? Alfano? Cicchitto? D'Alema? Casini? Monti?......
Nessuno di questi. 
Sono tutti intercambiabili. 
Sono tutte persone di seconda fila il cui compito consiste nell'imbonire gli italiani, ciascuno secondo le proprie competenze, per far loro credere di vivere sotto una democrazia e quindi eseguire gli ordini dei loro veri padroni.
Chi decide in Europa?
Merkel? Van Rompuy? Olli Rehn? Barroso? Draghi?
Nessuno di questi. 
Sono tutti intercambiabili. 
Sono tutte persone di seconda fila il cui compito consiste ecc., ecc.

Se io vi dicessi che, oggi come oggi, la persona più importante, più influente, e decisiva, nel campo delle tematiche sociali in Italia -tanto per fare un esempio- è un certo Carlo Bozotti, il 99,99% dei lettori si metterebbe a dire sostenendo "ma chi lo conosce a questo?".
Infatti.
Qui sta il punto.

Chi decide in Europa è un pugno di uomini, ben allenati, amici tra di loro di lunga data.
Sono una cinquantina.
Costoro, sono la vera cupola che sovrintende ai destini degli europei. 
Loro decidono chi governa e chi non lo fa. Loro stabiliscono se l'Italia avrà le larghe intese, se la Germania avrà la grossekoalition e se è il caso che il Belgio abbia o non abbia un governo. 
Loro decidono quali Leggi far passare in Italia e nel resto d'Europa.
Loro decidono quanti disoccupati ci devono essere o non essere e se le imprese italiane devono o non devono essere pagate.
Sono tutti membri del più potente club del pianeta Terra.
In confronto, il Bilderberg è folclore per nuovi ricchi a caccia di status sociale da esibire.
Ecco, qui di seguito, tutti i nomi suddivisi per nazionalità e ordine alfabetico. 

Chairman

Leif Johansson
Ericsson
Sweden

Vice-Chairmen

Benoît Potier
Air Liquide
France
Peter Löscher
Siemens
Germany








Members

Gerhard Roiss
OMV
Austria
Jean-Pierre Clamadieu
Solvay
Belgium
Thomas Leysen
Umicore
Belgium
Nils S. Andersen
A.P. Moller - Maersk
Denmark
Antti Herlin
Kone
Finland
Pierre-André de Chalendar
Saint-Gobain
France
Christophe de Margerie
TOTAL
France
Bruno Lafont
Lafarge
France
Gérard Mestrallet
GDF SUEZ
France
Jim Snabe
SAP
Germany
Tom Enders
EADS
Germany
Marijn Dekkers
Bayer
Germany
Heinrich Hiesinger
ThyssenKrupp AG
Germany
Kasper Rorsted
Henkel
Germany
René Obermann
Deutsche Telekom
Germany
Norbert Reithofer
BMW Group
Germany
Johannes Teyssen
E.ON
Germany
Kurt Bock
BASF
Germany
Dimitri Papalexopoulos
Titan Cement
Greece
Zsolt Hernádi
MOL
Hungary
Gary McGann
Smurfit Kappa Group
Ireland
Franco Bernabè
Telecom Italia
Italy
John Elkann
Fiat
Italy
Carlo Bozotti
STMicroelectronics
Italy
Rodolfo De Benedetti
CIR
Italy
Paolo Scaroni
Eni
Italy
Svein Richard Brandtzaeg
Norsk Hydro
Norway
Jacek Krawiec
PKN Orlen
Poland
Paulo Azevedo
SONAE
Portugal
Ignacio S. Galán
Iberdrola
Spain
Antonio Brufau
Repsol
Spain
Pablo Isla
Inditex
Spain
César Alierta Izuel
Telefónica
Spain
Olof Persson
Volvo
Sweden
Jacob Wallenberg
Investor AB
Sweden
Severin Schwan
F. Hoffmann-La Roche
Switzerland
Paul Bulcke
Nestlé
Switzerland
Ton Büchner
AkzoNobel
The Netherlands
Jean-François van Boxmeer
Heineken
The Netherlands
Frans van Houten
Royal Philips Electronics
The Netherlands
Peter R. Voser
Royal Dutch Shell
The Netherlands
Güler Sabanci
Sabanci Holding
Turkey
Jan du Plessis
Rio Tinto
United Kingdom
Vittorio Colao
Vodafone Group
United Kingdom
Ian Davis
Rolls-Royce
United Kingdom
Carl-Henric Svanberg
BP
United Kingdom
Willie Walsh
IAG
United Kingdom












7 commenti:

  1. Sergio, se ci fosse qualcuno che lavorasse in St Microelectronic si metterebbe a ridere del tuo articolo. Bozzotti e' capo di ST ma che detti le tematiche sociali europee non penso proprio. E' super impegnato a fare quadrare i conti della sua ditta che perde soldi e in generale il settore dei semiconduttori come giro di soldi e' trascurabile a livello mondiale per non dire che sia in crisi

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    1. Se è così come dici, allora scrivi alla ert.eu e comunica loro che hanno sbagliato uomo, visto che hanno scelto come responsabile una persona così. Comunque sia lui non le "detta" le "gestisce" il che è diverso, basta vedere (e andare a controllare) quali sono le fondazioni alle quali la sua azienda dà soldi e fondi.

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  2. e hanno lasciato al governo Berlusconi per 10 anni????mah

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  3. Caro Sergio se tu scrivi di queste cose e le legge gente che non è "preparata", culturalmente intendo, è chiaro che è come se vai a sbattere contro i mulini a vento. Un po' come quando Buscetta, scusami l'accostamento, disse a Falcone che non poteva ancora dire tutto sulla mafia siciliana perché gli italiani non erano ancora pronti per sentire la verità che il loro "dio" (divo) ne era a capo.
    mentre se io ti dico che sopra a tutti stanno i Rothschild, tu sai di chi sto parlando; che il loro braccio economico è De Benedetti sai che può essere vero; che il braccio politico era Di Pietro.....Tutti, forse tu no, gli italiani restano di sasso.
    Certo lui poteva anche non saperlo, come del resto sono convinto di Grillo, che oggi lo ha rimpiazzato. Ma è così, anche se lui (loro) manco lo sanno. Forse Di Pietro l'ha saputo e ha ceduto il passo, ma riguardo a Grillo, continuo a credere, pur votandolo, che sia comunque il piano B. Il potere, quello vero, è stato, è, rimarrà sempre nelle loro mani: gli sconosciuti Rothschild con tutte le loro appendici: Rockfeller, Morgan e le solite famiglie "illuminate".
    Come dice Di Pietro: "Capisci a mè!"

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    1. Signor Anonimo, c'è qualcosa che non mi convince nella sua obiezione. Certamente tutto è possibile per queste antiche e potenti famiglie, anche per esempio far credere di essere così influenti da manovrare persone a loro insaputa, ma crederlo si entra a pie' pari nella follia e nella disperazione. Tutto ciò che è umano ha un inizio e una fine, che sia la civiltà millenaria dell'antico Egitto o l'impero romano, che siano i Rothschild o la mafia, come nascono così muoiono. Se costoro possono manovrare chiunque a sua insaputa, cosa ci impedisce di pensare che anche costoro siano a loro volta inconsapevolmente manovrati da altri? Paolo

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    2. Caro Signor Anonimo, preferisco essere d'accordo con il Signor Paolo che le ha risposto prima. Da tempi immemorabili, il pianeta è sempre stato gestito da famiglie potenti e da oligarchie, è sempre andata così. Quelle famiglie, poi, a un certo punto si sono dissolte, sostituite da altre, e così via dicendo. La Storia va avanti. Che siano, oggi, i Rothschild, i Rockfeller, i Morgan Stanley, i megamafiosi, gli ebrei, gli arabi, i massoni, i cinesi, poco importa. Ciò che a me interessa è condividere con il più alto numero di persone la necessità di alzare e diffondere un livello alto e collettivo di consapevolezza che ci consenta (quel "ci" sta per tutti gli abitanti del globo) prima o poi di liberarci dal gioco dei prepotenti e degli arrogantoni per far valere un principio di umanità diverso. Si combatte contro il dispotismo e si spera di vincere. Soprattutto, bisogna crederci e fermamente. Io ci credo. E lei?

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  4. Inserisco ma non posso verificare l'autenticità della fonte

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