di Sergio Di Cori Modigliani
Oggi, 20 novembre, si celebra, a livello mondiale, la giornata dell'infanzia e dell'adolescenza.
Nella stragrande maggioranza delle nazioni civili ed evolute, si susseguono dibattiti, seminari, conferenze, che coinvolgono esperti, pediatri, sociologi, pedagoghi, genitori, classe dirigente politica.
In Italia, va da sè, niente di tutto ciò.
Siamo condannati dalla nostra degradazione a occuparci della Cancellieri e di Berlusconi.
Soltanto di questo.
Siamo sempre -come nazione- fuori dal dibattito generale.
Sempre un passo più indietro.
Eppure è in gioco l'organizzazione, la strategia e la normativa che riguarda i nostri figli, i nostri nipoti, la gioventù che rappresenta il futuro.
No comment
Qui di seguito pubblico una lettera aperta dell'onorevole Silvia Giordano, deputato M5s nella circoscrizione XX della Regione Campania, una giovanissima eletta che si occupa in parlamento di questa questione.
Tanto per parlare, una volta tanto, di problemi che riguardano davvero l'intera cittadinanza.
Una volta tanto, usciamo dalle chiacchiere da bar di Facebook e discutiamo della realtà che conta.
Eccola:
"Mi onoro di far parte della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e sento l’obbligo morale di denunciare pubblicamente quanto di scorretto accade in questa commissione. Il dovere della denuncia pubblica è un elemento di forte impatto che sta caratterizzando la nostra presenza in Parlamento.
Se oggi ci sono cittadini più informati sui movimenti della macchina legislativa è grazie a persone che occupano i banchi parlamentari senza paura di essere “scoperti”in compromessi che bendano di fatto la bocca e rendono l’omertà regina dell’aula.
L’inizio lavori della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ha subito 6 rinvii a causa della mancanza dei rappresentanti dei partiti di Governo. Ho già denunciato in passato, pubblicamente, questo vergognoso attegiamento che è ancora più delittuoso perché riguarda direttamente l’agire nei confronti dei bambini (vedi articolo dal titolo: Vergogna!!!).
I giochi di potere non dovrebbero riguardare la politica, maggiormente quando si tratta del futuro dei nostri figli.
Oggi, alla vigilia della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, questo ritardo si sente in maniera ancora più forte e lacera una ferita che dovrebbe squarciare le coscienze di questi rappresentanti dei cittadini.
Basta seguire questo link pubblico (http://parlamento17.camera.it/118?shadow_organo_parlamentare=2288&id_commissione=36) per rendersi conto a che punto siano i lavori della commissione ad ormai 8 mesi dall’inizio della legislatura.
Oggi ho fatto questo intervento in aula, cercando, in pochi minuti, di far rendere conto delle dimensioni del problema nonostante ci siano già ingenti forze statali impegnate sul fronte della violenza e dell’emarginazione minorile.
E’ giunto il momento di cambiare rotta. Finiamola di usare la leva propagandistica nel prendere decisioni che non portano risultati sostanziali (ad esempio il bonus bebè) ma ricercano esclusivamente vantaggi elettorali, iniziamo a mettere i bambini al centro della discussione e diamo una seria mano all’associazionismo che oggi è l’unico vero aiuto nel mondo infantile ed adolescenziale violentato ogni giorno da questa politica.
Silvia
Ecco i 25 punti con cui la nostra mozione vuole impegnare il Governo:
ad evitare la riduzione delle risorse finalizzate a rendere effettivi i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed, in particolare, a dare esecuzione con adeguati stanziamenti alla legge n. 285 del 1977;
a ridefinire le priorità dell’agenda programmatica del Governo, ponendo al centro di questa l’applicazione integrale della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, in particolare per quanto riguarda i servizi sociali, la lotta all’abbandono scolastico, il contrasto alla povertà, l’accesso alla prevenzione e alle cure sanitarie, soprattutto per i minori che vivono in un contesto di povertà relativa e assoluta, il superamento delle profonde sperequazioni esistenti tra le regioni, il diritto all’alloggio e il diritto al passaggio da casa a casa per minori appartenenti a famiglie in disagio abitativo soggette a sfratti esecutivi;
ad assumere iniziative dirette ad aumentare il sostegno finanziario a favore delle famiglie a basso reddito con figli minori assicurando che questo sia esteso anche alle famiglie straniere;
a prevedere, anche con iniziative di carattere normativo, nell’ambito del riordino dell’attuale sistema delle agevolazioni fiscali, il rafforzamento del sistema attualmente vigente di detrazioni per le famiglie con minori e redditi medio-bassi;
ad assumere iniziative, anche di carattere normativo, per istituire un fondo statale di garanzia sui prestiti concessi alle madri in condizioni di disagio con reddito Isee del nucleo famigliare non superiore a 35.000 euro;
a promuovere in maniera continuativa, anche d’intesa con le regioni e i comuni, campagne di sensibilizzazione e di conoscenza dei diritti dei minori come sanciti nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
ad avviare azioni e programmi nazionali al fine di eliminare la piaga del lavoro minorile, anche intensificando i controlli e rispettando integralmente quanto previsto dalla Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro;
ad assicurare, per quanto di propria competenza, il sostegno ai lavori e alle attività della Commissione parlamentare bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza;
a procedere alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali come indicato dalla legge n. 328 del 2000 con particolare riferimento ai minori;
a sviluppare ulteriormente le sinergie e le collaborazioni con il mondo dell’associazionismo che opera nell’ambito dei diritti dei minori;
a favorire, per le parti di propria competenza, l’istituzione dei garanti dell’infanzia e degli adolescenti regionali, in tutte le regioni;
ad elaborare, di concerto con i Paesi dell’Unione europea, strategie e politiche per l’infanzia e l’adolescenza, anche in un’ottica di rafforzamento reciproco e di scambio di buone prassi;
a redigere, in tempi brevi, proposte da sottoporre al Parlamento per l’incremento e l’ottimizzazione delle risorse disponibili, per il coordinamento delle attività e dei programmi relativi ai minori, atteso che la frammentazione delle competenze istituzionali sull’infanzia e sull’adolescenza si è confermata come limite ad un’azione efficace;
ad adeguare l’Italia ai parametri richiesti dall’Europa in tema di riduzione dell’abbandono scolastico, al fine di raggiungere entro il 2020 l’obiettivo della limitazione del fenomeno al di sotto della soglia del 10 per cento;
a promuovere campagne di educazione al rispetto delle diversità e di sensibilizzazione volte a contrastare il fenomeno del bullismo e a prevenire la violenza nelle scuole;
a promuovere in ambito scolastico ed educativo campagne di sensibilizzazione sui temi della diversità e delle pari opportunità, al fine di promuovere il superamento dei pregiudizi fondati sul genere di appartenenza e sull’orientamento sessuale capaci di motivare la violenza e la discriminazione;
a promuovere politiche a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare per quanto riguarda il Piano nazionale per l’infanzia, la dotazione di asili nido, il diritto all’istruzione e al welfare dello studente, la riduzione del costo dei libri di testo scolastici, il diritto allo studio e il sostegno alla disabilità;
ad elaborare campagne informative che forniscano ai genitori una serie di consigli volti a rendere più facile l’interpretazione di alcuni segnali importanti per prevenire casi di adescamento on line o un uso scorretto di chat, pc, tablet, smarthphone;
ad attivare una banca dati per il contrasto della pedofilia e della pornografia in modo da riuscire ad ottenere dati sul tema della prostituzione minorile e potere attuare politiche di prevenzione e di contrasto;
a realizzare in tutte le scuole campagne informative e di prevenzione al fine di sensibilizzare i ragazzi sui disturbi del comportamento alimentare;
ad incentivare e incrementare l’attività motoria nella scuola primaria, prediligendo personale qualificato, e a monitorare l’applicazione delle recenti direttive in materia di educazione alimentare nelle scuole, tramite la fornitura di cibi biologici nelle mense e il divieto di somministrazione di cibi sconsigliati e ad alto contenuto di grassi nei distributori di merendine, onde prevenire il fenomeno dell’obesità tra i minori;
ad assumere iniziative per istituire un apposito fondo per le politiche e il sostegno dei giovani fuori famiglia, al fine di erogare contributi al sostegno, all’integrazione lavorativa e all’avviamento al lavoro di giovani tra i 16 e i 25 anni, che provengano da strutture di accoglienza residenziali per minori e da famiglie affidatarie, nonché per l’accompagnamento del giovane verso l’autonomia;
ad assumere iniziative per prevedere l’applicazione agevolata dell’iva, non superiore al 4 per cento, possibilmente giungendo anche all’azzeramento, sui prodotti destinati all’infanzia almeno nei primi due anni di vita;
a promuovere l’istituzione di una banca dati nazionale per il censimento dei minori in condizione di residenzialità assistita sul territorio nazionale;
a monitorare con la necessaria attenzione la situazione nelle scuole italiane rispetto alla presenza di minori di cittadinanza non italiana, attuando iniziative e campagne informative efficaci, adeguatamente finanziate, che promuovano un clima di non discriminazione all’interno delle classi anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni che si occupano di tali tematiche.
ad evitare la riduzione delle risorse finalizzate a rendere effettivi i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed, in particolare, a dare esecuzione con adeguati stanziamenti alla legge n. 285 del 1977;
a ridefinire le priorità dell’agenda programmatica del Governo, ponendo al centro di questa l’applicazione integrale della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, in particolare per quanto riguarda i servizi sociali, la lotta all’abbandono scolastico, il contrasto alla povertà, l’accesso alla prevenzione e alle cure sanitarie, soprattutto per i minori che vivono in un contesto di povertà relativa e assoluta, il superamento delle profonde sperequazioni esistenti tra le regioni, il diritto all’alloggio e il diritto al passaggio da casa a casa per minori appartenenti a famiglie in disagio abitativo soggette a sfratti esecutivi;
ad assumere iniziative dirette ad aumentare il sostegno finanziario a favore delle famiglie a basso reddito con figli minori assicurando che questo sia esteso anche alle famiglie straniere;
a prevedere, anche con iniziative di carattere normativo, nell’ambito del riordino dell’attuale sistema delle agevolazioni fiscali, il rafforzamento del sistema attualmente vigente di detrazioni per le famiglie con minori e redditi medio-bassi;
ad assumere iniziative, anche di carattere normativo, per istituire un fondo statale di garanzia sui prestiti concessi alle madri in condizioni di disagio con reddito Isee del nucleo famigliare non superiore a 35.000 euro;
a promuovere in maniera continuativa, anche d’intesa con le regioni e i comuni, campagne di sensibilizzazione e di conoscenza dei diritti dei minori come sanciti nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
ad avviare azioni e programmi nazionali al fine di eliminare la piaga del lavoro minorile, anche intensificando i controlli e rispettando integralmente quanto previsto dalla Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro;
ad assicurare, per quanto di propria competenza, il sostegno ai lavori e alle attività della Commissione parlamentare bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza;
a procedere alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali come indicato dalla legge n. 328 del 2000 con particolare riferimento ai minori;
a sviluppare ulteriormente le sinergie e le collaborazioni con il mondo dell’associazionismo che opera nell’ambito dei diritti dei minori;
a favorire, per le parti di propria competenza, l’istituzione dei garanti dell’infanzia e degli adolescenti regionali, in tutte le regioni;
ad elaborare, di concerto con i Paesi dell’Unione europea, strategie e politiche per l’infanzia e l’adolescenza, anche in un’ottica di rafforzamento reciproco e di scambio di buone prassi;
a redigere, in tempi brevi, proposte da sottoporre al Parlamento per l’incremento e l’ottimizzazione delle risorse disponibili, per il coordinamento delle attività e dei programmi relativi ai minori, atteso che la frammentazione delle competenze istituzionali sull’infanzia e sull’adolescenza si è confermata come limite ad un’azione efficace;
ad adeguare l’Italia ai parametri richiesti dall’Europa in tema di riduzione dell’abbandono scolastico, al fine di raggiungere entro il 2020 l’obiettivo della limitazione del fenomeno al di sotto della soglia del 10 per cento;
a promuovere campagne di educazione al rispetto delle diversità e di sensibilizzazione volte a contrastare il fenomeno del bullismo e a prevenire la violenza nelle scuole;
a promuovere in ambito scolastico ed educativo campagne di sensibilizzazione sui temi della diversità e delle pari opportunità, al fine di promuovere il superamento dei pregiudizi fondati sul genere di appartenenza e sull’orientamento sessuale capaci di motivare la violenza e la discriminazione;
a promuovere politiche a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare per quanto riguarda il Piano nazionale per l’infanzia, la dotazione di asili nido, il diritto all’istruzione e al welfare dello studente, la riduzione del costo dei libri di testo scolastici, il diritto allo studio e il sostegno alla disabilità;
ad elaborare campagne informative che forniscano ai genitori una serie di consigli volti a rendere più facile l’interpretazione di alcuni segnali importanti per prevenire casi di adescamento on line o un uso scorretto di chat, pc, tablet, smarthphone;
ad attivare una banca dati per il contrasto della pedofilia e della pornografia in modo da riuscire ad ottenere dati sul tema della prostituzione minorile e potere attuare politiche di prevenzione e di contrasto;
a realizzare in tutte le scuole campagne informative e di prevenzione al fine di sensibilizzare i ragazzi sui disturbi del comportamento alimentare;
ad incentivare e incrementare l’attività motoria nella scuola primaria, prediligendo personale qualificato, e a monitorare l’applicazione delle recenti direttive in materia di educazione alimentare nelle scuole, tramite la fornitura di cibi biologici nelle mense e il divieto di somministrazione di cibi sconsigliati e ad alto contenuto di grassi nei distributori di merendine, onde prevenire il fenomeno dell’obesità tra i minori;
ad assumere iniziative per istituire un apposito fondo per le politiche e il sostegno dei giovani fuori famiglia, al fine di erogare contributi al sostegno, all’integrazione lavorativa e all’avviamento al lavoro di giovani tra i 16 e i 25 anni, che provengano da strutture di accoglienza residenziali per minori e da famiglie affidatarie, nonché per l’accompagnamento del giovane verso l’autonomia;
ad assumere iniziative per prevedere l’applicazione agevolata dell’iva, non superiore al 4 per cento, possibilmente giungendo anche all’azzeramento, sui prodotti destinati all’infanzia almeno nei primi due anni di vita;
a promuovere l’istituzione di una banca dati nazionale per il censimento dei minori in condizione di residenzialità assistita sul territorio nazionale;
a monitorare con la necessaria attenzione la situazione nelle scuole italiane rispetto alla presenza di minori di cittadinanza non italiana, attuando iniziative e campagne informative efficaci, adeguatamente finanziate, che promuovano un clima di non discriminazione all’interno delle classi anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni che si occupano di tali tematiche.
Silvia Giordano
Mio padre cerca lavoro per avere, noi tutti, il necessario di che vivere ma non c'è modo di guadagnare neppure un centesimo in una città dove oltre il 33% della popolazione adulta non trova occupazione; idem per mia madre; idem per mio fratello. Io, studentessa minorenne, capace e meritevole, non ricevo, da anni, neppure il parziale e ridottissimo rimborso dei soldi spesi per l'acquisto dei libri di testo perché il governo centrale e la regione Sicilia non hanno i soldi necessari. Di che cosa parliamo se la cartaccia dove sono scritti i diritti più elementari non è più buona da essere usata neppure come carta igienica?. Quei 25 punti di cui si tratta dovrebbero essere messi nelle mani di un bravo chirurgo per cucire la bocca e l'ano a quanti si appropriano, politicanti, amministratori e parassiti similari, dei soldi riposti nella cassa comune dove a TUTTI dovrebbe esser garantito attingere, in misura più prossima all'uguaglianza, per vivere una vita degna di essere vissuta e non elemosinata. Lillo, cittadino dell'Universo.
RispondiEliminaSe non sbaglio, ieri mi pare al tg2 è apparsa Miss Autoreggenti (in arte on. Brambilla) in qualità di presidente della commissione parlamentare per l'infanzia.
RispondiEliminaMa sta commissione benedetta è attiva o no?
Seguo i loro interventi e le loro proposte sul web e in particolare su youtube, posso intervenire per proporre modifiche a disegni di legge sul web, mi rivedo pure i loro interventi nei "talk show" visto che non ho la tv, sono fantastici e li trovo preparatissimi, molto più preparati di gente che sta li da vent'anni. Trovo positivo il fatto che partecipino con parsimonia ad alcuni "talk show". Troverei anche positivo che cittadini come la Lezzi, Morra, Fico, Di Battista una volta superato il limite di due legislature, possano rientrare in parlamento con qualche altra forza politica, perché no? Un'invasione di cittadini che portano i nostri problemi in un parlamento che si occupa solamente dei problemi di pochi privilegiati immeritevoli.
RispondiEliminaRasti
Brava questa giovanissima deputata che addirittura medita, come ha dichiarato nel suo articolo "Vergogna!!!", linkato opportunamente da Modigliani, di chiedere alla Presidente della Camera Boldrini di coinvolgere la forza pubblica per costringere i quasi quaranta parlamentari assenteisti (suppongo tolti i sei pentastellati, tra senatori e deputati) a presenziare alle sedute per cui sono profumatamente pagati.
RispondiEliminaTemo però, e sono certa che la cittadina Giordano lo sappia meglio di me, che non si tratti di richiamare al proprio dovere un manipolo di scansafatiche e di perdigiorno. Per capire che si trattava di incontri a porte chiuse per pochi incaricati (scelti da chi? Dalla Brambilla?) basta dare un'occhiata al rendiconto telegrafico delle riunioni della commissione avvenute il 6 e 13 novembre scorsi (quest'ultima protrattrasi, secondo quanto puntualmente registrato nel documento, per quasi un'ora) e leggere quella asfittica dicitura con cui si ritiene di dover informare il pubblico del puro e semplice fatto che era presente " l'Ufficio di presidenza integrato dai RAPPRESENTANTI dei gruppi", senza aggiungere il minimo accenno al contenuto degli interventi e almeno un sunto dei vari argomenti trattati. E il 13 novembre devono essercene stati un bel po', dal momento che l'incontro è durato dalle 13,45 alle 14,40.
Mi è comunque un po' dispiaciuto constatare che nel sommario dell'ultima riunione, quella del 19 scorso, non si sia registrato alcun intervento della Giordano o di qualcun altro dei suoi colleghi senatori e deputati pentastellati né sia possibile rintracciare altro che un'assai debole eco della lunga mozione articolata in 25 punti, della quale abbiamo -- per fortuna -- potuto prendere visione su questa pagina web.
marilù l.
E mi tocca sentire questo Michele Serra che a ogni pie' sospinto dipinge gli eletti del movimento come degli ignoranti sprovveduti. E ancor più mi tocca sentirlo descrivere come grandi statisti questi imbroglioni.Paolo Federico
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