giovedì 11 ottobre 2012

Occupy wall street lancia il "global noise" per sabato 13 ottobre 2012. Ma l'Italia non sarà presente.




di Sergio Di Cori Modigliani


L’invidia, quando insorge e si manifesta, altro non è che la manifestazione e la prova del proprio fallimento esistenziale”.
                                                           Oscar Wilde, De Profundis.

Noi non ci saremo.
Questa è la notizia di oggi. Questa è la vera notizia che a me interessa.
In aggiunta trovate le cosiddette “notizie di informazione” compresi tutti i link del caso.
Laddove per “noi” si intende la cittadinanza italiana.
Noi non ci saremo perché siamo fuori, ai margini, abbandonati a noi stessi.
Ma in questo caso gli abbandonati corrispondono a coloro che hanno abbandonato: noi italiani, travolti dagli aspetti difettosi e viziosi del nostro dna socio-culturale, siamo stati abbandonati da noi stessi. Ci siamo abbandonati. Al peggio che era in noi.
Non c’entra Goldman Sachs, la Merkel né Mario Draghi né Mario Monti.
Siamo stati messi ai margini. O meglio: abbiamo consapevolmente scelto di essere marginali, e ci siamo situati alla periferia della civiltà.
Perché viviamo in una nazione molto più vicina all’Arabia Saudita e al Messico di quanto non ci piaccia dire a noi stessi. Basta leggere facebook per capirlo.
Feudali e medioevali come i sauditi, e come i messicani travolti e inebetiti dalla totale resa collettiva davanti alla violenza d’affari della criminalità organizzata.
I sombreros nordamericani se la devono vedere con l’efferata assassina attività quotidiana delle squadracce della morte, al soldo delle famiglie dei cartelli che gestiscono il commercio della droga, mentre noi ce la dobbiamo vedere con la ‘ndrangheta, la mafia, la camorra e i loro compari all’interno dei partiti politici e delle istituzioni.
Questa è la nostra vera realtà, è inutile menarla tanto per il sottile.
Noi, quindi, sabato pomeriggio non ci saremo.
Lanciata dal gruppo statunitense di “occupy wall street”, in perfetta sincronia, sia di tempi che di organizzazione, con i loro analoghi europei irlandesi, olandesi, e soprattutto portoghesi, spagnoli e russi, sabato 13 ottobre 2012 si terrà una grande manifestazione internazionale contro lo strozzinaggio dell’oligarchia finanziaria, che gli organizzatori americani ed europei hanno voluto chiamare “global noise” (rumore globale). Una scelta mutuata da una tradizione di protesta sudamericana, tutta argentina, i cosiddetti “cacerolazos”, cittadini che marciano protestando sbattendo l’un l’altro i coperchi delle pentole facendo tanto rumore.
Noi non ci saremo perchè per noi è ancora molto molto lunga, la strada da percorrere.
Siamo un paese degradato in spaventoso ritardo con l’orologio della Storia.
Noi non ci saremo perché non è stato possibile riuscire a mettere insieme dieci persone, a Roma, per andare a protestare davanti alla Regione Lazio, a suo tempo,. chiedendo le dimissioni della Polverini.
Noi non ci saremo perché a Milano non sono stati (e tuttora non lo sono) capaci di mettere insieme dieci persone davvero indignate, che vanno a protestare sotto la Regione Lombardia chiedendo le dimissioni dell’intera giunta, dato che –grazie al lavoro della magistratura- dall’altro ieri è “legalmente ufficiale” la notizia che i consiglieri regionali lombardi sono stati eletti dalle cosche della ‘ndrangheta, confermando quindi la notizia (da tutti saputa) che le mafie meridionali si sono spostate già da molto tempo nel settentrione e si sono impossessate del polmone economico, finanziario e istituzionale della Repubblica Italiana.
E’ per questo che noi, in quanto italiani, non ci saremo sabato 13 ottobre a manifestare.
Non esistono ancora le condizioni.
L’Italia, affossata e affondata nel Vuoto Culturale, ha finito per produrre e promuovere l’indignazione fittizia, l’ansia spasmodica di visibilità, l’esasperazione del narcisismo, l’esagerazione dell’individualismo sfrenato egoico, il culto della personalità, e di recente la nuova moda di religioni, ghetti, sette, gruppuscoli, tutti uguali, perché dietro nascondono la propria non volontà di essere collettivi, la propria non volontà di essere popolo, la propria totale indifferenza a qualsivoglia argomentazione, elaborazione, struttura, attività culturale, che non sia quella della propria conventicola, del proprio ristrettissimo ghetto, della propria miseria individuale. E così si assiste alla quotidiana messe di risse, zuffe, scontri tra gruppi, logge, cosiddetti movimenti, liste civiche, ecc, che finiscono per produrre squallide diatribe da autentico pollaio indecoroso per una nazione civile.
Ma noi non siamo una nazione civile, altrimenti non avremmo accettato mai una rappresentanza politica come questa che abbiamo.
Noi non ci saremo, quindi. E io li invidio.
L’invidia è un sentimento che non conoscevo, non l’avevo mai provato.
Oggi sì. E Oscar Wilde ha ragione.
Io invidio l’orgoglioso popolo irlandese, portoghese e spagnolo, che è riuscito a mettersi d’accordo con gli statunitensi per aderire a questa manifestazione internazionale di cui, in Italia, neppure è stata fatta menzione sui social networks e dai neo-profeti feisbucchiani, troppo presi dalle loro risse da pollaio consociativo, sempre di corsa alla ricerca della copertura del partito giusto, della loggia massonica giusta, del finanziatore giusto, dell’assessore giusto, della protezione giusta. E in quanto invidioso, automaticamente e wildianamente ho preso atto del mio fallimento in quanto cittadino italiano.
Io sono un cittadino fallito.
Questa è la lezione da apprendere oggi.
Come italiano, sono un fallito. Come tutti noi.
Siamo dei falliti.
Le notizie che la magistratura comincia a distribuire alla stampa, definirle “raccapriccianti” è una metafora diminutiva.
L’arresto dell’assessore alla casa della Regione Lombardia è soltanto la tiepida e timida punta di un puzzolente e marcio iceberg.
Il solo fatto di sapere che nei tre quartieri centrali di Milano la ‘ndrangheta “ufficialmente” possa contare su un esercito di 4.000 persone disposte a tutto è roba da accapponare la pelle. Da alcune intercettazioni è dato sapere che il prezzo per sparare a qualcuno riottoso ha raggiunto la cifra di 500 euro; in Messico è di 500 dollari.
La differenza tra noi e i messicani è soltanto nella quotazione della moneta locale.
Siamo dei falliti. E’ giusto, quindi, essere degli invidiosi.
Mia madre era milanese e il 50% del mio sangue è meneghino, proviene da una antica tradizione di solidi imprenditori onesti e dinamici. E’ quello, che oggi ribolle e freme e anima la mia passione civile e la consapevolezza del mio fallimento di italiano.
Ed è quindi con raccapriccio da fallito che apprendo, ora dopo ora, la vera realtà della situazione lombarda.
Se il popolo milanese, qui inteso come studenti, operai, impiegati, funzionari regionali, comunali e provinciali, imprenditori, professionisti, maschi e femmine, giovani e anziani, al massimo entro 72 ore non si rovescerà con la bava alla bocca a fare un presidio permanente intorno alla Regione Lombardia pretendendo che si dimettano tutti e che spariscano per sempre nel dimenticatoio non osando farsi vedere mai più da nessuno, ebbene, il popolo meneghino firmerà il proprio fallimento civico, il proprio fallimento sociale e saranno loro a essere identificati come i primi falliti d’Italia. Nessuno, di nessun partito, di nessun movimento, di nessuna associazione, di nessuna organizzazione, potrà mai aspirare a essere assolto, e neppure giustificato.
Loro sono i primi e veri responsabili del fallimento dell’intera repubblica.
Il resto dell’Italia avrà il diritto di manifestare apertamente il proprio disprezzo civile per una cittadinanza che non si indigna, che non si scandalizza, che non protesta, che non reagisce dinanzi alla pornografia mortifera del’uso criminale della politica nella collettività.
Ecco, qui di seguito, per gentile concessione di “occupy wall street” il testo sulla loro manifestazione del prossimo sabato 13 ottobre. Mi è stato fatto sapere che sono riusciti a trovare una piccola organizzazione di fiorentini che io non conoscevo, denominata “Firenze 10 + 10” che ha scelto di impegnarsi nel mese di novembre per lanciare una manifestazione cittadina locale sui diritti civili. Almeno è qualcosa. Per il resto, mi è stato spiegato che non è stato neppure possibile contattare chicchessia. Siamo dei falliti.

Ecco il testo:
Oltre il 13 Ottobre
 # GlobalNoise offre la possibilità di stabilire nuovi legami, rafforzare le nostre reti e comunicare i nostri piani per il futuro. Nelle prossime settimane e mesi a un gran numero di eventi sono programmati, tra cui: lo Sciopero Globale dei Istruzioni, il 18 ottobre, manifestazioni a Madrid (Agora99) in Portogallo ed a Firenze (Firenze10 +10) nel mese di novembre, ed una giornata di azione globale per i diritti dei migranti, dei rifugiati e degli sfollati il 18 dicembre.
 Si terra’ una iniziativa da Montreal, Quebec, chiamato il VIA22 che sarà una giornata di azione globale a partire dal 22 ottobre e poi, successivamente ripetuta il 22 di ogni mese:http://www.via22.org/  L’idea di VIA22 è di portare “la casseruolata” al livello successivo esprimendo la necessità che le nostre manifestazioni diventano spazi per lo scambio e  conoscenze sulle alternative.
Un’iniziativa promosso dalla Francia vedrà il 1 ° dicembre come giornata della mobilitazione internazionale per i diritti e la dignità dei lavoratori e dei poveri,  contro la precarietà, la disoccupazione, i licenziamenti, e le cattive condizioni di lavoro.

I links per #GlobalNoise

 Appoggia il #GlobalNoise

Ci sono molti modi per aiutare con la comunicazione e mobilitazione:
• campagna internazionale tramite Twitter ((facebook event) ) il mercoledì, 10 ottobre usando i  hashtag: #GlobalNoise e  #13O [è O13 # oppure  # 13O, questo deve essere più chiaro, per favore]
• Invita i tuoi amici ad un vostro evento locale presso # O13. your local event
•  Blogate, scattate delle foto, o caricate i video e livestream del vostro evento locale utilizzando l’hashtag  #GlobalNoise.
• Per i film e dei media maker: OccupyTheComms ha una pagina crowdsource media che raccoglie e mette a disposizione in tempo reale tutti i filmati presi durante gli eventi del # 13O.


La strada verso una possibile e auspicabile ripresa della dignità nazionale passa attraverso una strada completamente diversa da quella offerta da deliranti pagine retoriche e demagogiche delle nuove religioni di destra, di sinistra e di centro.
La strada giusta passa attraverso l’assunzione di responsabilità sociale e collettiva in proprio, la presa d’atto che siamo tutti dei falliti; perché questo era il nostro paese e noi tutti, così lo abbiamo ridotto. E se i criminali, i mascalzoni, i cretini, gli imbecilli e i delinquenti dediti al ladrocinio hanno finito per prendere il potere è perché sapevano che se lo potevano permettere: c’erano schiere di persone pronte ad accontentarsi delle consuete briciole italiote della Grande Torta: questa è la verità. E’ arrivato il momento che quelli della sinistra se la prendano con la sinistra, quelli della destra con la destra e così via dicendo.

Se non cambiamo dentro, non cambierà nulla e dovremo accontentarci del fatto di guardare gli altri popoli insorgere, protestare, cambiare, evolvere. Rimarremo lì, dietro la tastiera, davanti al televisore, i più high tech a seguire in streaming sui loro tablet ciò che il resto del mondo sta facendo, mentre qui tutti ad azzuffarsi in attesa che arrivi la medicina miracolosa, la teoria salva-vita, e alla fine, chi lo sa, magari addirittura l’uomo del destino.

Se il popolo milanese non fa qualcosa subito, allora vuol dire che le parti si sono capovolte rispetto a ciò che accadeva un tempo in Italia alcuni decenni fa.

Chi vuole lavorare, investire ed imprendere, quindi, è bene che si prepari a emigrare a sud, dove la popolazione locale ha ben alchemizzato e mitridatizzato -negli ultimi 60 anni- il crimine organizzato, riuscendo a produrre anticorpi utili per inventare una nuova società.
A Milano, invece, neppure si rendono conto di dove sono andati a finire.

O meglio: non si rendono conto di dove hanno fatto finire tutti quanti.

Ci hanno fatto fallire come collettività, come nazione, come cultura.

Se non si ribellano adesso, nel nome del mio 50% di sangue meneghino, io non glie la perdonerò mai.

47 commenti:

  1. IO NON SONO UN FALLITO.
    PER FALLIRE DOVREI COMPORTARMI COME QUELLI CHE METTONO UN INDIRIZZO MAIL PUBBLICO E DOPO NON RISPONDONO.
    COME FAI A FALLIRE SE SEGUI LE ORME DEI TUOI GENITORI,SE TESTIMONI LA VERITA'.
    CREDO CHE AI PROBLEMI CI SIANO LE SOLUZIONI QUESTE SOLUZIONI VANNO CERCATE COME GLI UCCELLI IN INVERNO CERCANO I SEMI PER NON MORIRE,PER CHE' ANCHE PER NOI PRIMA O POI ARRIVERA' IL MOSTRO INVERNO E CI GUARDEREMO ATTORNO ASPETTANDO CHE CI VENGA PORTATA LA SOLUZIONE CHE PERO' MAI NESSUNO E' ANDATO A CERCARE PERCHE' IL RICORDO DELLA FRATELLANZA CON IL TEMPO E' SCOMPARSO DALLA NOSTRA SOCIETA',FORSE ABBIAMO GIA' COMINCIATO A GUARDARCI
    L'INVERNO QUANDO DEVE ARRIVARE ARRIVA.
    COMINCIAMO CON AVERE UN RIFUGIO E POI..........

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    1. L'inverno è GIA' arrivato.
      Ognuno cerca il Suo rifugio, come ha sempre coltivato il SUO orto.
      Purtroppo.

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  2. Forse, in Italia è arrivato il momento, dopo 40 anni, di comprendere con più lucidità il vero significato di quello che fu definito come "contratto sociale" e dell' importanza di reagire quando non viene rispettato da tutte le componenti che vi partecipano. Anche in questo l' epoca Berlusconiana ha radicalizzato certe impostazioni preesistenti, con effetti devastanti.

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  3. Un saggio disse che "l'eroismo è sapere qual'è la cosa giusta da fare... e farla".

    Io credo che gli italiani siano stati privati non della capacità, o della voglia di fare, ma degli elementi per discerne COSA sia giusto.

    Non posso condannare le persone che non agiscono, perchè terrorizzate dalla possibilità di spercare il proprio (unico) tentativo, facendo la cosa abagliata.

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    1. La denuncia di Paola Musu, la conosco e sono stato lì lì per presentarla anche io, ma il dubbio che sia una possibile fregatura mi è rimasto.

      E il rischio che Monti e Co. si vendichino sguinzagliandoci contro qualche cavillo alla "Ghedini", non è così peregrino.

      Vi rammento che se io trovo un ladro in casa mia che mi minaccia per derubarmi, e io reagisco colpendolo, finisco in galera io per aggressione, lui no; questo è l'ordinamento legale italiano.

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    2. La denuncia non è quella della Musu ma quella rielaborata da Barnard (e penalisti) molto più ficcante giuridicamente e politicamente (a prescindere da quel che si pensi di Paolo Barnard. La denuncia in questo caso è un atto politico più che giuridico (magari si andasse in tribunale, fatti, documentazione e atti cantano). Rileggerei con attenzione TUTTO l'articolo, c'è scritto TUTTO quel che serve, soprattutto per non rimanere complice di questo scempio (tra l'altro l'omessa denuncia di un reato è reato a sua volta è disciplinato dagli art 361-362 c.p.) e per potersi dire la mattina davanti allo specchio "io qualcosa ho fatto!" Saluti

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  4. Comprendo il suo sfogo da 50% meneghino: ma chi vuole che si 'ribelli adesso' a Milano, nella Milano 2012? Secondo me non si ribellerà proprio nessuno. Tutti si tengono al guinzaglio, uno con l'altro, ormai da troppi anni. E qualcuno li (ci) guida dove vuole con facilità.

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    1. Probabilmente ha ragione (e per questo non comprendo il suo anonimato) ma sia a Milano che in Italia c'è comunque una cosa che chiunque può fare se davvero si vogliono cambiare le cose. Nel link qui sotto troverà quel che riguarda il Paese, ma non è detto che la cosa non possa essere adattata a Milano e Regione Lombardia.

      http://www.informarexresistere.fr/2012/10/07/denuncia/#axzz295R6omoj

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  5. Proposta: data l'esclusivo monopolio di notiziacce in televisione, per cui quello che fa audience viene riportato, il resto molto meno, perché caro Sergio, in riferimento alla rinascita di una coscienza civica proprio a partire dal Sud, non fai un'apposita sezione che accolga proprio come una vetrina ispiratrice tutte le iniziative positive? Sperando in uno spirito di emulazione...

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    1. è quello che cerco di fare, vado infatti a caccia di....

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    2. Si, e sei di notevole spunto, ma io mi riferisco a qualcosa si organizzato, didascalico se vuoi, ma che abbia dei riferimenti chiari e precisi, e soprattutto, immediati. Mi spiego: se voglio sapere di questa o quella iniziativa di cui parli nel bolg, devo andare a leggere a ritroso tutto il blog, se invece fosse una sezione dedicata alle iniziative e agli esempi lodevoli di nota per imprenditorialità, coraggio, senso civico e così via, potrei in qualunque momento accedervi. Non so se mi sono spiegata bene, e sicuramente ci sono tanti siti che lo fanno per altre iniziative (comuni virtuosi per esempio), però spesso l'individuo singolo non riesce ad avere la giusta visibilità, o non la ha la sua iniziativa e il suo esempio se vuole rimanere anonimo (vedi il post sul senso civico in Calabria). E' un'idea, magari un bolg parallelo.
      Quello che mi piace del tuo blog è che chi interviene spesso è sinceramente motivato da qualcosa e non sembra rispondere quasi mai perchè non ha altro da fare, per cui magari certe iniziative vanno diritte al cuore delle persone predisposte a riceverle.
      G.

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  6. dal Corriere di oggi

    "NAPOLI - A Grottaminarda, paese di confine tra la provincia di Avellino e quella di Foggia, la Guardia di Finanza ha scoperto un call center che operava per conto delle più importanti società telefoniche italiane, dove i dipendenti erano pagati meno di due euro all'ora. E per la maggior parte anche in nero."
    Ora se siamo in queste condizioni, se laureati vengono sfruttati in questa maniera, se questa e' la economia reale di cosa vogliamo parlare?
    Si. I nostri blog si esaltano e si scontrano su teorie e profeti di
    un nuovo mondo al di la' da venire ma taciono sulla struttura del salario che si sta creando in Italia, incitano magari all'eroismo ma sono incapaci di fare aggregazione sulla realta' di base. Semplice discussione su cio' che e' il nostro reale quotidiano. Di quali masse lancianti uova marce ai nostri politici vogliamo parlare.
    Dovrei vergognarmi? Perche' i vari Formigoni se ne sbattono di noi ed imperterriti seguono la loro strada. O dovrei prima vergognarmi per come mi hanno ridotto?
    In queste condizioni, che sembrano provvisorie ma che stanno diventando definitive di che dovrei parlare?
    Di salvaguardia dello stato sociale? Cioè che la mia famiglia sia sempre li a proteggermi e che un bel di vedremo il posto della salvezza arrivi. Salvezza sempre in mano a qualcun'altro.
    Di salvaguardia del posto di lavoro?
    Come diceva un signore- Sono riusciti ad organizzarsi dei operai
    ignoranti, analfabeti. A creare le loro organizzazioni. A battersi per qualcosa. E questi, laureati, super intelligenti che'?
    Ma cos'e' sta malattia? Puoi far cha cha cha sull'MMT ma non vuoi parlare dei tuoi problemi, veri - quotidiani?
    Non vuoi organizzarti? Aspetti la salvezza da Keynes o da chi sa chi? Non vuoi parlare di salario, di reddito garantito, di pensioni sociali?
    Lo scontro e' molto semplice. Da una parte c'e' chi vuole uno stato alla cinese, lo ammira come certa borghesia ante guerra ammirava il nazismo o lo stesso stalinismo. Dall'altra parte c'e chi crede a un altro tipo di sviluppo, piu' umano, piu' ricco di varieta' e problematiche perche' dara piu' sviluppo. Nel mezzo ci siamo noi. E noi guarda caso siamo il problema. E il problema sta a guardare.

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  7. Lei dice cose sempre molto commoventi ma non si capisce cosa voglia FARE.
    Il 27 c'è una manifestazione contro il Fiscal Compact. lei viene o no?

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    1. mi associo alla sua considerazione, questo parla ma è tanto inutile quanto gli altri, forse anche peggio visto ciò che scrive.

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    3. Considerato l'enorme successo delle manifestazioni di piazza nel nostro Paese, vedi 11 Luglio, vedi Caserma Chinotto contro Eurogendfor, vedi 29 Settembre. Considerato che quasi nessuno si espone personalmente con una bella DENUNCIA nei confronti dei golpisti non vedo come la presenza di Sergio di Cori Modigliani possa fare la differenza. Immagino che una persona che ha vissuto il '68 sulla propria pelle, e poi il '78 abbia tratto delle conclusioni, e prima di muoversi aspetti che ci sia davvero qualcosa di serio in pentola, non le solite esagitazioni da Facebook e Twitter. Sull'argomento e in sostegno per quello che Sergio di Cori Modigliani fa quasi quotidianamente (E GRATIS!!! solo per in-formare e dare una chiave di lettura, certo personale, ma pur sempre di una mente sopraffina, a chi magari vuol avere un'opinione in più su ciò che accade in Italia e nel mondo) grazie alla sua capacità di analisi, alla sua vastissima cultura nonché alla sua profonda conoscenza della politica italiana ed estera (che chi commenta i suoi post mi pare non sognarsi nemmeno) metto un puntello con due link (anche se non è bello autocitarsi) dove è ben chiaro anche il mio punto di vista.

      http://www.informarexresistere.fr/2012/10/07/denuncia/#axzz295R6omoj

      http://www.informarexresistere.fr/2012/10/10/eureka-ho-trovato-la-soluzione/#axzz295R6omoj

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    4. Tutte fregnacce. Io NON sono di PRC ma il 27 ottobre c'è una manifestazione contro il Fiscal Compact e su quello SONO OBBLIGATO a dare il mio sostegno.

      Chiedo quindi a Modigliani:

      1) Lei è contro il Fiscal Compact?

      2) Se sì, verrà il 27 ottobre?

      3) Se non verrà mi spiega perché si lamenta che gli italiani non seguono Occupy Wall Street e poi quando si muove qualcosa in Italia sei tira prudentemente fuori?

      Spiego a tutti i lettori che stiamo chiacchierando da mesi e il 27 ottobre c'è la possibilità di fare in CONCRETO qualcosa tutti insieme. Andiamo e soprattutto impariamo a sgamare al volo i "maestri da naso".

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    5. Condivido in pieno le considerazioni del sig. Davidson riguardo il nostro più che valido e generoso ospite.
      Mi trova meno concorde sul tema della partecipazione alle manifestazioni anti-governo tecnico e sulla ritrosia a prendervi parte.
      Anche se riconosco che per me, senza un titolo di studio universitario, è alquanto difficile orizzontarmi all'interno delle varie correnti di pensiero e delle "ricette economiche" proclamate di provata efficacia nel salvataggio di democrazia e giustizia sociale, e anche se non sono di PRC, credo proprio che il 27 prossimo farò di tutto -- condizioni di salute permettendo -- per non mancare alla manifestazione convocata da Ferrero.
      Marilù L.

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    6. E meno male che c'è Marilù! Sergio chiacchiera tanto ma in concreto non si capisce cosa vuole fare. Sì, il Senso, la Cultura e tutte le cose a buon mercato che lui mette con la maiuscola per darsi un tono, ma quando si tratta di "fare" si tira indietro.

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    7. Ad ANONIMO delle 07.20
      Lei chiede a Modigliani se sarà in piazza contro il Fiscal Compact (peraltro già ratificato il 12 Luglio) e non ha nemmeno il coraggio di firmarsi con un nick? Non pretendo nome e cognome ma almeno un soprannome suvvia, uno deciso come lei! Un vero "revolucionario"! E senza nemmeno presentarsi chiede spiegazioni a una persona in merito ai suoi prossimi comportamenti futuri? Una bella arroganza, per non parlare della maleducazione, da parte di chi vorrebbe far credere di andare a protestare per ristabilire un minimo di democrazia. Complimenti!
      Io nel frattempo le chiedo, dov'era il 12 Novembre quando si insediò Monti? E l'11 Luglio e il 29 Settembre quando si protestava contro Governo e M.E.S. Lei ha sporto denuncia contro questi signori che con i loro atti hanno violato numerosi articoli del Codice Penale? Lo sa che l'omessa denuncia di un reato è reato a sua volta è disciplinato dagli art 361-362 c.p.?
      Tra l'altro, chi scrive certe cose nel proprio blog, aperto col proprio nome e non "anonimamente" mette già sufficientemente in gioco se stesso e la propria tranquillità visti i tempi che corrono. Vada, vada a manifestare, "anonimamente" mescolato a qualche centinaio di persone. Chissà se almeno lì si metterà in prima fila o se ne starà nel gruppo, magari a volto coperto?

      PS: Le fregnacce se le vada a mangiare a Roma, ne fanno di ottime.

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  8. Accolgo l'invito/appello al cambiamento del Modigliani......

    Su dai ragazzi.... se cambiamo ognuno di noi per quel piccolo mondo che ci appartiene.... sono certo che insieme si possa cambiare questa Italia!

    In onore dei nostri padri che ci hanno regalato questo meraviglioso paese e per i nostri figli!!!

    Cosa lasciamo a loro???? un paese in mano alle mafie e a questi pseudo politici???

    se un uomo non ha niente per cui è disposto a morire, allora è già morto e non se n’è accorto.
    A cosa mi serve essere vivo se non credo in nulla? Come faccio a giustificare lo spreco dell’aria che respiro tutti i giorni?

    L'unica condizione che porrei alla manifestazione è che debba trattare del risveglio degli italiani che vogliono appropriarsi della loro vita (privata e politica)! e non contro qls o qualcuno..... perchè così le si da ancora più energia!!!

    Un semplice cittadino italiano che vive (al momento) a Milano

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    1. http://www.informarexresistere.fr/2012/10/07/denuncia/#axzz295R6omoj

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  9. Da noi i laureati vengono spremuti (e rincoglioniti) nei call center, mentre dei trogloditi semianalfabeti dopo qualche anno in grigioverde, tuttalpiù impegnati in qualche lgoriosa "missione di pace" all'estero, consistente nel fare pattuglie appiedate puntando il mitragliatore alla testa dei civili di qualche "stato canaglia", possono accedere alla carriera nei corpi di polizia.
    E poi ci si lamenta dei poliziotti che trascinano un bimbo neanche fosse la Gestapo nel ghetto di Varsavia. "Io sono un ispettore di polizia e lei non è nessuno" ha detto la ragazzotta alla zia del bimbo, da vomito. Sono tanti potenziali Salvatore Parolisi, questa è la verità, frutto di una legge che, di fatto, impedisce ai cittadini italiani di accedere all'impiego nelle forze dell'ordine, lasciandole appannaggio di finissime menti strappate alle zolle dell'agro nocerino (o giù di lì).
    Le 'ndrine offrono voti a Milano? Guardate il grafico delle presenze di calabresi in città e troverete la risposta alle vostre stupefatte domande. La 'ndranghetà è purtroppo (e sottolineo purtroppo) organica alla cultura ed al popolo calabrese. Le eccezioni non bastano ad assolvere semplicisticamente un'etnia di cui, credo, pochi purtroppo sentirebbero la mancanza nel caso non ci fosse.
    Se qualcuno fosse scandalizzato dalle mie parolo poco "politically correct", si ricreda: provengo orgogliosamente dal profondo sud e rivendico il diritto di disprezzare, ben conoscendola, l'incultura fatta passare per "cultura popolare"
    che ancora impesta il mio, il nostro amatissimo meridione.
    Al nord mi trovo benissimo, anche quando parlo con il mio accento siciliano, e non baratterei certo uno Zambetti con un Cuffaro o con un Lombardo (ma guarda che cognome doveva capitargli...). Certo, potendo scegliere... Appunto: potendolo fare..!
    La rivoluzione? E' in un format Endemol: Revolution Day, con molotov preparate con bottiglie con l'etichetta della bevanda bene in vista, cartelli e striscioni con scritte libertarie in inglese e anche qualche morto vero, tra gli sponsor ci sarà infatti anche una famosa agenzia di pompe funebri.
    La guarderò in tv. Saluti a tutti.

    Michele

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    1. Non mi interessa sapere se sei veramente siciliano, so che sei un demente razzista (come tutti i razzisti, fascisti e nazisti)!

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    2. Quante altre cose credi di sapere senza saper pensare?
      Se la crudezza delle mie parole ti ha offeso, ti chiedo scusa.
      Cerca però di leggerle nella loro giusta luce, valutandole per quello che sono: amarissime satiriche considerazioni su una condizione che, purtroppo, come meridionali (e non solo), ci appartiene ancora.

      Michele

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  10. Wikileaks attack...

    In un comunicato rilasciato mercoledì, il gruppo fondato da Julian Assange ha annunciato che inizierà a pubblicare 200.000 files sulle elezioni presidenziali americane del prossimo Novembre.

    http://www.salon.com/2012/10/10/wikileaks_to_begin_election_related_dump/?partner=skygrid

    mm

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    1. l'ho saputo e sono indeciso se leccarmi i baffi oppure tremare (oppure entrambi)....staremo a vedere

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    2. io mi lecco i baffi... per tremare c'è sempre tempo
      mm

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  11. Gruppi di attivisti (non so di che tipo, legati a chi, ma non è questo che conta, in riferimento a quello che scrive) si erano impegnati a Roma per pubblicizzare l'evento su Facebook e Twitter, ma il loro account è stato sistematicamente cancellato, non si sa da chi, non si sa perché. Questa è una notizia di settimane fa e non di poco conto. Sorvolo sulle inutili generalizzazioni sulla non cultura italiana, trite e ritrite. Se vuole fare cultura Modigliani è il caso che lei per primo non scada in banalità del genere, per di più buttando nella mischia Oscar Wilde. Dio la perdoni per questo. Non lo so se mi sono sbagliato su di lei, forse si, in ogni caso la tengo d'occhio, come lettore con anticorpi morali e culturali. Si vis pacem para bellum.

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    1. Personalmente ero a Roma sia l'11 Luglio sia il 29 settembre e gg. successivi. Gli attivisti che hanno pubblicizzato l'evento su Google e Twitter non mi risulta siano stati cancellati, anzi ho anche avuto modo di discutere con alcuni di loro per la "violenza" del messaggio che non avrebbe fatto sicuramente bene alla protesta (sempre senza considerare che pubblicizzare su Social Network una calata a Roma ritengo sia un'idiozia, tanto vale mandare una lettera al Ministero dell'Interno ed avvisarli direttamente). Calcolando poi come si sono concluse tali manifestazioni non vedo come si possa dar la colpa al fallito "controgolpe" a una cancellazione da FB. Prima di dare "non notizie" su "non notizie" di questo genere sarebbe meglio informarsi bene di come stanno e stavano le cose, e magari essere stati sul posto e in contatto con le organizzazioni e i movimenti, cosa che personalmente ho fatto. In merito alle sue asserzioni sulla scontatezza della non cultura italiana non è colpa di Sergio di Cori Modigliani se ormai questa "tragica" verità sia data per noiosa e scontata da gente come lei. Lei forse si sarà sbagliato su Di Cori Modigliani in compenso io su di lei ho le idee ben chiare.
      "Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità"

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    2. Scusi ma lei di quali eventi parla? No perché io parlo del Global Noise (di cui sopra) organizzato per domani, e che alcuni gruppi di attivisti romani hanno cercato di pubblicizzare sui social network con lo stesso identico post usato qui da Modigliani, usando degli account che sistematicamente sono stati cancellati. E' un fatto prima che una notizia. Se ne è parlato molto in rete qualche giorno fa. Quindi non so di cosa blatera sinceramente. Trovo fuori luogo il suo intervento in tutti i sensi. Sul fatto che abbia le idee chiare su di me, beh, mi ci faccio su una risata, perché non posso considerare seria un'affermazione del genere. Praticamente è come se dicesse di conoscere New York perché si è letto una guida turistica. Io al contrario non la conosco, e non m'interessa giudicarla sinceramente.
      In chiusura, tanto per illuminarla sulle mie idee, che a quanto pare le interessano, le dico che la tragica verità a cui lei si riferisce non è noiosa e scontata secondo me, ma semplicemente va affrontata con "onestà intellettuale". Cosa che Modigliani non fa. Se uno si alza una mattina e scrive un post pieno d'impegno e passione civile, ma il mattino dopo ne scrive un altro disilluso e cinico, non è in alcun modo onesto per me. Non veicola alcun messaggio. Non fa cultura. Fa confusione. Tutto qui.

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    3. Le cancellazioni da Facebook o da Twitter sbandierate dai vari gruppi sono leggende. A meno che non siano stati bannati per "istigazione alla vilenza" per la segnalazione di qualche altro utente. Di solito vengono usate per fare vittimismo da complotto. Mi piacerebbe avere dei dati certi su chi sostiene che ciò sia avvenuto, quando e con che modalità. Ricordiamo che Facebook e Twitter sono mezzi di controllo, non solo di propaganda (dipende da chi li usa) e quindi cancellare sarebbe controproducente nella stessa maniera in cui è controproducente additare un libro all'indice e ordinarne il ritiro dalle librerie. L'unico risultato è quello di esaurire tutte le copie in un nanosecondo e informare il mondo intero dell'esistenza del suddetto. Ignorare è meglio che censurare, è una legge che esiste da un pezzo. Per quanto riguarda Modigliani, ritengo che scriva con passione, cognizione di causa ed estrema cultura tutto ciò che scrive e questo penso sia già abbastanza per uno scrittore. I messaggi che veicola sono ogni volta dettati dall'esigenza contingente del momento e di un effetto che si vuole provocare sui lettori. Se poi si scambia questo per mancanza di onestà intellettuale, o confusione allora è un problema di lettura col paraocchi. Se gli stessi principi si fossero applicati in arte sicuramente ci saremmo persi quantomeno Picasso e non ne nomino altri perché sarebbe troppo lungo.

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    4. Ho capito quindi il Modigliani famoso non è l'artista che pensavo io ma Di cori Modigliani invece. Ridiamoci su che è meglio. La saluto, mi stia bene.

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    5. Vede che la cultura in Italia è proprio a zero. Lei ne è un classico rappresentante, poiché non conosce nemmeno la storia del titolare del blog che legge. Ne conoscesse almeno un decimo non se ne uscirebbe con banalità del genere pensando di fare persino dello spirito. Saluti. Passo e chiudo.

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  12. Dimenticavo .... Mentre qualcuno che sembra parlare da un bunker antiatomico pontifica sull'essere o non il non essere degli italiani (giovani, o meno giovani, come me) avverto le pale di un elicottero della polizia che sorvola il cielo di Roma, lo stesso di qualche giorno fa, quando migliaia di giovani studenti, come oggi, venivano presi a manganellate senza motivo. Cosa ci fanno migliaia di studenti in giro per le strade di Roma (e non solo)? Ce lo dica lei Modigliani

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    1. La protesta degli studenti e dei precari della scuola era ed è contro le politiche del governo Monti e i tagli all'istruzione. Sono stati autorizzati a manifestare negli stessi luoghi dove avveniva l'altra manifestazione pacifica contro il Governo e la sua politica. Poiché è prassi nelle manifestazioni studentesche essere particolarmente "esuberanti" ecco l'intervento delle forze del disordine che menavano Caio per far capire a tizio che aria avrebbe tirato da lì a poco anche per loro. Per sua informazione pochi giorni prima dell'arrivo degli studenti,ho assistito personalmente all'intevento di un'alta carica della città di Roma (che non nomino poiché non avendo registrazione potrei rischiare una denuncia) che ha promesso manganellate e anche peggio (parole sue) ai pacifici manifestanti di Piazza Montecitorio che in una quarantina si erano riuniti a Piazza Pantheon.
      Ciò non toglie che comunque molti italiani, la maggioranza, non muove un dito e non fa un fiato.

      http://www.informarexresistere.fr/2012/10/07/denuncia/#axzz295R6omoj

      http://www.informarexresistere.fr/2012/10/10/eureka-ho-trovato-la-soluzione/#axzz295R6omoj

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  13. ma quell'occupy wall street finanziato da Soros? Credo che la rivoluzione senza democrazia non possa esistere...

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  14. RITENGO SIA INISPENSABILE CHE QUESTO ARTICOLO DEBBA ESSERE DIFFUSO IL PIU' POSSIBILE,CONSIDERATO IL MODO IN CUI CI PRENDE LE MISURE, CI CALIBRA E COME FOTOGRAFA IL MOMENTO DI PROTESTA GLOBALE CON ASSOLUTA’ LUCIDITA’ E ACCURATEZZA.
    IL PROBLEMA INFATTI E’ CHE NOI ITALIANI IN QUESTA FOTOGRAFIA NON CI SIAMO, NEMMENO A LATO, NEMMENO IN DISPARTE. NOI NON IMPRESSIONIAMO LA PELLICOLA TANTA E’ LA NOSTRA EVANESCENZA E INVISIBILITA’, NON APPARIAMO IN FOTO COSI’ COME SI DICE SUCCEDA AI VAMPIRI. E NOI QUESTO SIAMO: VAMPIRI CHE CON LA NOSTRA INDOLENZA, IGNORANZA E IMMOBILITA’, SUCCHIAMO IL SANGUE DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA E, COSA ANCOR PIU’ GRAVE, DELLA NOSTRA LIBERTA’.




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    1. Caro Stefano dopo aver guardato "il medico della mutua" con Alberto Sordi sere fa ho realizzato che l'individualismo ed il protagonismo italiano sono una espressioe genomica di quanto impresso a caratteri cubitali nel nostro dna.
      Gli italiani non sono idonei alla democrazia.
      Posto dove posso questi articoli ma ho la sensazione che invece di spronare sedino le coscienze dei più:
      Per ogni persona che legge, s'incazza e vorrebbe scendere in piazza 10/50/100 allargano le braccia.
      L'italiano vuole solo farsi i fatti suoi e che uno stato di qualunque stampo esso sia glielo consenta.
      Evita i conflitti e fa il pacificatore unicamente per il proprio tornaconto.
      Il problema è che a tentare di interagire con una maggioranza di cittadini con tali caratteristiche si rischia di diventare fascisti e con un fegato grande come una casa!
      Nonostante il mio pessimismo/realismo continuerò a postare questi articoli tanto per non lasciare niente al caso.
      Sarei tentato di indirre uno sciopero dall' essere cittadino I.

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    2. Caro Filippo: http://www.informarexresistere.fr/2012/10/10/eureka-ho-trovato-la-soluzione/#axzz295R6omoj

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    3. :) come non detto sono arrivato tardi!

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  15. nell'ambito della manifestazione degli studenti, a Milano ciò che auspicavi c'è stato, leggo.

    Diego

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  17. Perché stupirsi di come siamo ridotti? Abbiamo la classe dirigente che ci rassomiglia, nulla di più e nulla di meno. Pochi idealisti, votati magari al martirio, ed una massa invertebrata, amorfa di "tengo famiglia" a cui poco interessano i discorsi filosofici quando c'è poco da mettere in tavola.

    Un piccolo costruttore di mia conoscenza, a causa di questa crisi, si trova a pagare l'Imu su case invendute, ha uno scoperto in banca per alcuni milioni di euro, il personale ridotto al minimo, ed a 64 anni tanta disperazione dopo aver iniziato a lavorare in cantiere a 8 anni. S'è costruito da solo, ma oggi quel poco di benessere raggiunto è diventato precario, i figli giovani che lavorano con lui temono per il futuro. Adesso odia tutto e tutti e accomuna i politici come se fossero sanguisughe, mostrando rabbia e disprezzo. Eppure... si presta a fare propaganda politica per un piccolo politico locale, che in passato l'ha aiutato a risolvere qualche problema, nella speranza che un domani gli sia riconoscente in qualche modo, aiutandolo a sbloccare licenze e quant'altro. Mia nonna diceva: si baciano mani che si vorrebbero tagliare...

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    1. forse sarebbe il caso di operare una rivoluzione mentale tale per cui si ammanettano le mani che si vorrebbero baciare.

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  18. Non è esatto, caro Libero Pensiero... Stiamo facendo il nostro meglio per esserci anche noi!

    http://www.facebook.com/events/159164797557501/

    Agora Roma

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  19. "We are all in the gutter, but some of us are looking at the stars"- Oscar Wilde

    PS: sto andando...l'evento sara' preceduto da una 'flashmob meditation'...

    Alessandra

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