martedì 16 ottobre 2012

Ecco di che cosa parla il nuovo premio nobel per l'economia Alvin Roth.



di Sergio Di Cori Modigliani


Falsità, deliri narcisisti, faziosità, come necessaria premessa introduttiva nel presentare al pubblico italiano il pensiero del premio nobel per l’economia  2012, Alvin Roth.
Falsità, deliri narcisisti, faziosità: questo, attualmente, è lo stato dell’arte in questo cielo d’autunno italiano, in rete, su facebook, nel dibattito squallido della società civile italiana.
A differenza del 2011 quando, fondamentalmente, sui social networks c’era una spaccatura frontale tra i grandi sostenitori di Berlusconi & co. e i fieri oppositori democratici del cavaliere, oggi si è andati a finire nel buco culturale prodotto dalla TMM (Trappola Mediatica Montiana), laddove si alligna la mala pianta del pensiero unico omologato, che produce falsità, disinformazione e alterazione della realtà.  A quei tempi (era un anno fa ma sembra davvero un’altra epoca, e infatti lo era) lo schieramento di ambo le parti sembrava compatto al proprio interno, e un qualunque osservatore avrebbe addirittura potuto pensare che i partecipanti di entrambe le fazioni stessero usando delle argomentazioni razionali, logiche, ben strutturate. Da una parte avevamo coloro i quali un giorno sì e un giorno no spiegavano come l’Italia stesse andando a meraviglia, come non esistesse nessuna crisi, come non ci fosse alcun problema sociale e come il paese stesse crescendo alla grande con i conti a posto, un’economia lanciata verso il progresso, e una battaglia contro la criminalità organizzata che era stata vinta  (basterebbe citare tra questi Roberto Maroni e Giulio Tremonti, tanto per nominare i primi che mi sono venuti in mente, gli stessi che, oggi, sono alla guida trionfante della cosiddetta opposizione a Mario Monti e ogni giorno spiegano agli italiani, malati cronici di Alzheimer socio-politico.culturale, come stanno le cose e che cosa sia necessario fare per rimettere le cose a posto. Intendendo qui per “rimettere a posto”, l’attuazione di un apparente cambiamento epocale il cui fine consiste nel mantenere intatto lo status quo: gli stessi che hanno devastato e distrutto la nazione sono coloro che oggi si propongono come la nuova alternativa (campo dei moderati indignati) proprio perché sono i migliori garanti del non cambiamento.
Dall’altra parte, invece, nello schieramento opposto, la totale mancanza di idee mista a un livello inaudito di corruzione esistenziale, aveva ideato la strategia cibernetica del nemico satanizzato, per cui veniva giustificato ogni obbrobrio, qualsivoglia nefandezza, qualunque esempio privato di corruttela, ma soprattutto ogni privilegio derivante da rendita (sia finanziaria o politica o mediatica) a condizione che si dicesse sempre la frasetta magica “Berlusconi deve fare un passo indietro”, passepartout salvifico che avrebbe, magicamente, salvato la nazione, il paese, le esistenze individuali di ogni cittadino.
Poi si è verificato il miracolo tanto atteso.
Berlusconi ha fatto un passo indietro ed è venuta fuori la novità: Mario Monti.
Dopo un mesetto, preso atto che non soltanto non sarebbe cambiato nulla ma che la situazione sarebbe peggiorata inevitabilmente, allora il nemico satanizzato è diventato Mario Monti in coppia con Mario Draghi. In tal modo, l’intero campo della destra e dei moderati poteva godere di un impensabile salvacondotto verso la promozione sociale, politica e culturale, perché avevano la possibilità di far passare il discorso antagonista creando l’epica populista dell’identificazione in Monti come principale responsabile del dissesto italiota. Questo fatto, automaticamente –e in maniera subliminale perversa- consentiva ai responsabili della distruzione nazionale di potersi presentare come i nuovi antagonisti salvatori, mettendoli al riparo da qualunque tipo di recriminazione, dando quindi la stura a un totale consociativismo e a una totale falsificazione della realtà. (valga come esempio utile per tutti la scelta della Lega Nord di votare contro l’arresto dell’onorevole Cosentino, allo stesso tempo presentandolo ai propri gonzi votanti come esempio di lotta per i diritti civili, dato che il vero nemico era Mario Monti e l’Europa).
La cosiddetta opposizione si comportava nello stesso identico modo. Valga per tutti l’impossibilità di far cadere la Regione Lombardia per il rifiuto di Penati a dimettersi o la dichiarazione dell’esangue Fassina   del PD dell’aprile 2012 “deve essere chiaro a tutti che la nostra posizione riguardo la politica di Mario Monti corre su un binario parallelo molto chiaro: appoggiamo in parlamento il governo, ma si tratta di un appoggio puramente tattico; strategicamente lo combattiamo e ci opponiamo”.
Questo stato di caos e confusione ha prodotto una specie di melma dove i codici si sono mescolati, dove il Senso è stato abolito, e dove è stato gonfiato, alimentato, e annaffiato il peggior aspetto dell’etnia italiana:  il tifo religioso.
L’euro non si tocca, aboliamo l’euro, salviamo le banche, fermiamo le banche, al rigore non c’è alternativa, al rigore c’è un’unica alternativa (la mia o quella del mio gruppo o setta di appartenenza), ecco i nomi dei veri poteri forti, i poteri forti non esistono, ecc.,ecc. La nuova particolarità di questa situazione (come avviene sempre nelle situazioni di “caos al basso” quando non esiste nessun programma culturalmente solido a livello strutturale) è stata quella di creare nuovi accorpamenti non più nel nome delle proprie idee, dei propri bisogni reali, delle autentiche esigenze di cambiamento, bensì di aggregati retorici di una nuova ideologia anti-ideologica, completamente priva di argomentazioni ponderate, sorretta da visioni apocalittiche di stampo complottista (a ciascuno il proprio Totem) sostenuta dalla cupola mediatica asservita che ha ben costruito la nuova religione italiota adatta ai tempi: il tecnicismo economico e la mercatizzazione dell’immaginario collettivo nazionale. E così, gli italiani – come collettivo- da furiosi sostenitori del Berlusca o validi moralisti che ne denunciavano gli squallidi festini, si sono trasformati nelle due uniche categorie socialmente accettabili: economisti e aspiranti economisti.
Il trionfo di Mario Monti.
Non è certo un caso che i due libri più importanti (regolarmente usciti, pubblicato da ottime case editrici, ben distribuiti e offerti a tutti) siano caduti nel totale silenzio collettivo.
La vera censura, oggi, consiste nel silenzio delle masse.
La vera censura, oggi, consiste nella mancanza di curiosità intellettuale.
I due libri, usciti entrambi nel tardo 2011, non a caso (il che li rendeva entrambi utilissimi strumenti) erano stati scritti da uno dei più grandi psichiatri italiani con almeno 40 anni di esperienza nell’affrontare il disagio psichico sociale collettivo (il settentrionale Prof. Vittorino Andreoli “Il danaro in testa” Rizzoli editore di Milano) e da un eccellente sociologo, competente esperto nell’analisi dei sistemi sociali complessi (il meridionale Prof. Franco Cassano “L’umiltà del male” Laterza editore di Bari). Due testi davvero utili, entrambi però con una terribile aggravante: non parlavano né di economia né di monete, né di spread né di sovranità, né di finanza né di teorie economiche salvavita. Parlavano dell’esistenza autentica, nostra.
Ma gli italiani se n’erano andati da un’altra parte: ad azzuffarsi con la bava alla bocca nel nome di teorie economiche, di teorie monetarie, di teorie finanziarie, di tecniche economiche, tecniche finanziarie, tecniche di mercato: il cavallo di battaglia dell’oligarchia finanziaria planetaria.
La massa ha pertanto assorbito il principio pubblicitario marketing di berlusconiana memoria e l’ha fatto proprio. Ormai Berlusconi e i suoi avevano vinto nell’immaginario collettivo inconscio (questo vuol dire avere il denaro in testa) e il Male, qui inteso come manipolazione subdola di coscienze fragili, perché troppo esposte per la mancanza di strumenti culturali, ha potuto con tranquillità incunearsi abbattendo ogni principio etico, ogni sbarramento culturale, ogni opposizione politica (questo vuol dire che il Male è sempre umile) trovando un humus fecondo nella nuova religione sociale del nostro tempo italiano. Con enorme soddisfazione della criminalità organizzata che vedeva finalmente spostato il pericoloso baricentro dalla lotta contro le mafie alla lotta contro “entità astratte multiformi” (la BCE, le banche, i colossi finanziari, i superpoteri, quelli dietro a, ecc.). La lotta contro entità astratte è una meraviglia da sempre auspicata dai  mafiosi. Loro temono la lotta contro i criminali in carne e ossa, la lotta contro associazioni criminali reali (magari una modesta srl.), la lotta contro gruppi criminali piccoli e anonimi e, ciò che temono più di ogni altra cosa in assoluto è la manifestazione che esiste lo Stato di Diritto e il rispetto della Legge: il loro unico nemico temuto.
E così, il montismo è diventato la prosecuzione del berlusconismo nella sua variante tecnocratica di obnubilamento delle coscienze, appiattendo una realtà che è stata trasformata nella clownerie attuale: la corrida degli economisti e l’affanno narcisista di chi li rincorre sventolando teorie economiche.
Nel nome di questa pappa si è costruito un nuovo fronte del pensiero unico omologato. Al posto dei glutei a go go della valletta di turno ben sostenuta dai politici sono venuti fuori economisti esperti nella vita delle persone. La gente, poveretta, ignara dell’andamento delle cose, è passata così dal gossip idiota e avvilente all’incorporazione del Sé come numero, aliquota, grafico in percentuale, incorporando poco a poco un’idea mercatista della vita basata sul principio religioso di totale asservimento acritico di questa o quella teoria economica. E la depressione sociale ha cominciato a dilagare perché il Numero ha sostituito l’Essenza Umana. La “teoria” ha sostituito la “narrativa esistenziale”. Casalinghe,  disoccupati, pensionati senza più ambizioni, giovani sbandati ai quali nessuno offre una bussola di riferimento autentico basata sulla comprensione psico-sociale dell’esistenza, manigoldi di varia razza, marpioni provinciali, furbi neolitici riciclati alla meno peggio come neo-profeti della nuova moda montiana, hanno messo in piedi questo autentico delirio che ha dilagato sul web in tutte le salse possibili e immaginabili.
Non esiste nessun paese d’occidente in cui gli economisti abbiano assunto un ruolo dominante nel dibattito così come è avvenuto in Italia. Seguendo le campagne elettorali in Olanda, Venezuela, Irlanda, Usa, nazioni molto diverse tra di loro, ho assistito a scontri, confronti, dibattiti, polemiche, zuffe, diatribe, legate tutti a temi (alcuni di natura locale) che si riferivano alla autentica posta in gioco: lo scontro sociale in atto tra le forze progressiste che mettono al centro del proprio programma “l’idea di Essere Umano” e le forze della conservazione oligarchica che mettono, invece, al centro del proprio programma “l’idea astratta” (che sia la Nazione, la Sovranità, il Debito Pubblico, la Moneta, il Popolo, la Teoria, è irrilevante; ciò che conta è spingere gli accorpamenti fuori dal contesto esistenziale degli individui). Gli italiani non parlano più di sé, usano ormai slogan religiosi che si rifanno a presupposte teorie economiche (e il sistema gongola), discutono di astrazioni giuridiche (e la criminalità organizzata gongola) e vivono di falsità nate sull’onda di esplosioni narcisiste. Siamo finiti dentro a un delirio pericoloso.
Ma c’è una novità.
E il ministro degli interni Anna Maria Cancellieri lo sa benissimo e ce lo ha pure detto.
E’ la persona (come essere umano) più attendibile e –per nostra fortuna- fra le più per bene dell’attuale governo in carica.
La novità consiste nel fatto che, finalmente, i militanti sbugiardano il direttivo.
I militanti della Lega Nord impongono con la forza ai propri dirigenti la linea del partito.
Il Falso degli ultimi due giorni consiste in ciò che la cupola mediatica asservita ha definito “la Lega Nord stacca la spina”. Non è vero. E’ Falso. E’ vero il contrario.
Le cose sono andate nel seguente modo: sei ore dopo l’avvenuto arresto dell’assessore alla casa della regione Lombardia, Roberto Maroni da bravo marpione al silicio ha capito subito che per lui era scattata la possibilità di sostituire Formigoni, in modo tale da poter proseguire in totale tranquillità “la gestione della regione Lombardia esattamente come prima”. Hanno convocato una riunione immediata tra Alfano, Berlusconi, Maroni, Formigoni che è durata cinque ore all’incirca, alla fine della quale hanno trovato un accordo totale. Formigoni, uomo politicamente abile, ha accettato diverse concessioni: ha capito il momentaccio. Finita la riunione, il management leghista se n’è ritornato a casa felice leccandosi i baffi all’idea della quantità di posti, aziende, appalti, sarebbero passate nelle loro mani nel nuovo governo. E qui si è verificato un fatto inatteso quanto importante. Ad eccezione di uno sparuto gruppo dei consueti cinici opportunisti, la base leghista ha dato la sua opinione. Migliaia e migliaia di e-mail, telefonate, sms, centinaia di fax hanno comunicato agli esterrefatti Maroni e Salvini che non volevano nessun accordo. Per tutta la notte deve essersi abbattuta sulla Lega Nord una gigantesca ondata di indignazione (la brava gente che ha votato per la Lega Nord pensando di essere rappresentata) al punto tale da costringere Maroni a dover comunicare alla Cancellieri ciò che stava accadendo, costringendola ad avvertire Monti e Berlusconi. Le fonti sono attendibili perché vengono dal basso, dal territorio leghista lombardo. Alle sei del mattino si era creata una situazione per cui un alto numero di persone aveva spiegato che si sarebbero presentate davanti alla Regione Lombardia e avrebbero occupato la sede del consiglio regionale. Alla fine, il management della Lega ha ceduto e all’alba hanno cambiato posizione in preda a uno stato di totale disperazione, perché la maggior parte di quei messaggi chiariva anche che non avrebbero mai più votato di nuovo per loro. E così, Matteo Salvini annuncia in pubblico, sorprendendo Formigoni (poche ore dopo l’accordo) che non c’è più nessun accordo, tradendo il patto sancito poche ore prima. Allo stesso tempo, chiedendo elezioni ad aprile per risparmiare 50 milioni di euro. Tre ore dopo la Cancellieri dichiara “tenendo presente l’attuale situazione devo affermare che siamo in una vera tangentopoli, anzi, è molto peggio di quella del 1992, per via della crisi”. Ma la Cancellieri sa benissimo che anche nel 1992 c’era la crisi, e se vogliamo fare i conti della spesa, la crisi economica italiana del 1992/1993 era almeno dieci volte peggio di quella di oggi. Basti pensare (dedicato agli amanti dell’economia finanziaria) che nel 1993 lo spread tra bpt italiani e tedeschi (oggi è intorno ai 360 punti) aveva raggiunto la cifra di 780 e l’Italia stava sull’orlo del default (ma nessuno lo diceva ufficialmente); ce lo ha spiegato dieci anni dopo, con precisione, dati, documenti e notizie, una fonte attendibilissima, il prof. Giuliano Amato, il quale veramente sa tutto perché lui fu chiamato a metterci una pezza immediata subito. Tra l’altro riuscendoci. Adesso vedremo come andrà a finire. Perché Formigoni si sente tradito (e ha ragione) e siccome è molto più forte di tutti, sa benissimo che se si va alle elezioni subito la Lega Nord perde tutto il proprio bacino elettorale e lui può rivincere, anche se si fa un partito da solo. Perché se Formigoni parla (cosa che non accadrà mai) non soltanto cade la Lombardia, ma crolla l’occidente, dato che la sua organizzazione, la memento domini, è stata diligentemente al servizio della famiglia Bush per tutto il periodo di inizio millennio, realizzando per conto terzi una serie di operazioni finanziarie di dubbia provenienza. Come è stato raccontato a suo tempo nel 2004 dal New York Times e in Italia dall’abile giornalista investigativo Gianni Barbacetto. Staremo a vedere come andrà a finire.
La vera notizia non è quella che ci hanno dato i media. La vera notizia è un’altra:, così descritta nel mio quotidiano politico surrealista: “La Lega Nord chiude l’accordo con Formigoni e il Celeste passa il bastone del comando. La base dei militanti insorge e minaccia la segreteria costringendo addirittura il prefetto ad intervenire. E così, Maroni e Salvini si arrendono all’evidenza ma chiedono tempo: hanno bisogno di almeno sei mesi per ricucire lo strappo con i loro elettori inferociti. Formigoni non ci sta. Vuole la rivincita. E la rivuole subito”.
Tra qualche giorno in Italia ci saranno i raduni della economy new age, quella che è diventata la religione mediatica dei social networks, la Modern Money Theory, denominata la MMT. Centinaia di bravi ragazzi, persone in buona fede, in cerca di una bussola, di un faro culturale, di una prospettiva esistenziale, andranno ad ascoltare la voce di chi offrirà loro ciò che viene presentato come “la teoria economica salvavite”. A spiegare il tutto ci sarà anche Warren Mosler. Chi è questo signor Mosler? Un minatore disoccupato delle Asturie? Un economista geniale? Un reduce della guerra dell’Iraq? Macchè. Si tratta di un vero e proprio sciacallo dei nostri tempi. Una persona che ha alle spalle 35 anni di attività come speculatore finanziario a Wall Street, che ha trascorso l’intera sua vita con l’ossessione di accatastare danaro, di ammassarlo, facendo anche fallire imprese, provocando licenziamenti, rovinando esistenze, animato soprattutto dalla sua bulimia di danaro. Attualmente è responsabile di uno dei più importanti “hedge fund investment” del mondo. Questo signore proviene dal mondo della finanza speculativa internazionale che sta distruggendo la vita sul pianeta e verrà in Italia a spiegare ai giovani la nuova religione del momento, cosiddetta “Teoria salva.vite” così definita dal neo-guru dell’economia (sezione aspiranti economisti) Paolo Barnard, record da guinness dei primati della  stampa internazionale: fino a quindici giorni fa ignorava che la Calabria fosse una regione in cui le istituzioni sono infiltrate e forse controllate dalla ‘ndrangheta.
Non c’è da stupirsi, quindi, se nelle pagine dei seguaci della nuova teoria religiosa economica, si siano versate poche parole sul prof. Alvin Roth.
Che è davvero tutta un’altra pasta.
Due giorni fa gli è stato attribuito il premio Nobel 2012 per l’economia, coronando la sua giusta e meritata ambizione (Warren Mosler ha come ambizione quella di entrare in joint venture con Goldman Sachs, ma per il momento ancora non ci è riuscito; ci ha provato qualche anno fa ma gli è andata male, ma questa è tutta un’altra storia).
Sono un progressista, caratterialmente ottimista, e padre di tre ragazzi.
Inevitabilmente sono portato a credere che tra 100 anni l’umanità starà molto ma molto meglio di adesso, magari dopo aver sofferto una gigantesca mattanza planetaria.
E, nei documenti storici di quell’epoca, nel 2112, qualunque sia il medium high tech che allora useranno, a differenza del 99% degli economisti attuali di cui non rimarrà memoria alcuna, a Roth verrà dedicato uno speciale e corposo capitolo.
Alvin Roth è giustamente considerato, attualmente, come il più grande rivoluzionario nel campo della teoria socio-economica della società. Le sue analisi, i suoi testi, i suoi corsi, i suoi libri, ma ciò che conta più di ogni altra cosa in assoluto, il suo curriculum vitae, sono una testimonianza palpabile della gigantesca differenza tra un rivoluzionario e un qualunque professore di teorie economiche. Ha diverse lauree e quella in economia non è la prima. Nasce come ingegnere, poi economista. Ma il suo obiettivo consiste nell’ideare “soluzioni per la gente, dispositivi applicativi dell’ingegneristica di insiemi, che consenta di costruire delle alternative valide, immediate, efficaci ed efficienti, per risolvere i problemi basici della popolazione urbana: l’abitazione, la socializzazione, l’istruzione, la sanità, al fine di modificare in meglio la qualità della propria esistenza”.
La sua svolta avviene quando incontra – teoricamente prima e poi anche nella vita vera- le analisi matematiche di un altro grande genio scienziato, il matematico John Nash (forse avrete visto il film “a beautiful mind” in cui si raccontava la sua storia di disagiato psichico, essendo lui un vero schizofrenico) e usando i modelli matematici messi a disposizione da Nash formula una nuova costruzione di “teoria dei giochi” basandosi sull’applicazione “anche di modelli altri, come ad esempio quelli dell’alta Cultura europea e della filosofia, basti per tutti l’indimenticabile testo dell’olandese  Huizinga”. Lui non si occupa di macroeconomia, bensì di microeconomia “perché lì si decide la vita degli individui e quindi è lì che bisogna operare, affrontare i problemi e risolverli: se sapete gestire una famiglia con successo di tutti i componenti, da lì sarà poi davvero facile estendere il modello a tutta la società fino alla vetta”!. Si occupa attivamente del territorio dove è cresciuto, il quartiere povero del Bronx, nello stato di New York, dove grazie alle sue consulenze risolve il problema dell’affidamento delle case popolari per conto del comune attraverso la costituzione di una “nuova formulazione di socialità economica basata sulla costituzione di forme di assemblearismo condominiale, attraverso l’ideazione di nuove forme minime di aggregazione socio-economiche per trasformare degli anonimi alveari in luoghi di ristoro psico-sociale per gli esseri umani che li abitano, creando delle zone di produzione di beni e servizi concentrici a circuito chiuso, che partono dal condominio e arrivano al condominio, sulla base dell’applicazione anche del concetto basico di bilancio sociale, in modo tale da far emergere nei componenti abitanti nel condominio l’idea base di comunità di singoli per l’insieme e non più entità anonime astratte e incomunicabili”.
Inventa anche un modello matematico che serve a pianificare nuovi modelli strategici nella gestione dei trapianti, molto attivo soprattutto nella sezione trapianti renali, che oggi, in Usa, portano il suo nome.
Al centro del modello economico da lui inventato c’è la coppia: “Mi sono chiesto: che cos’è che fa nascere la fedeltà nel rapporto tra un uomo e una donna all’interno di questa fortissima unità economico-.esistenziale-emotiva che è una coppia di esseri che decidono di convivere? Sarebbe possibile ricavarne un modello? Un parametro? Un punto di riferimento da applicare poi al sociale?”. E lo ha fatto.
Ma il punto principale della sua teoria consiste “nell’intervento per la modificazione del comportamento esistenziale” da cui la sua nomea di “inventore ed ideatore dell’economia esistenziale”.
Alvin Roth ha posto al centro dei suoi trentennali studi l’Essere Umano, con le sue contraddizioni, i suoi bisogni, i suoi desideri autentici. Si avvale e si è avvalso sempre della collaborazione di sociologi, filosofi, psichiatri, artisti, per elaborare dei modelli teorici che vengono poi sottoposti immediatamente a una prova sul campo. “L’economia non è una scienza esatta come la fisica o la matematica. Io non ho bisogno di alcuna prova per sapere che Isaac Newton o Galileo Galilei avevano ragione. Così come, se so leggere un’equazione, mi rendo conto che anche Einstein aveva ragione. Non ho bisogno di nessuna prova, di nessuna verifica. L’economia è diversa. Una teoria economica, per me, non ha alcun valore se non ho la possibilità di verificare nel sociale la sua esattezza concreta. Questa nozione rende l’economia una non-scienza. A meno che non si avvalga del principio teorico –che è ciò che io formulo- di una immediata verifica sul campo di ogni teoria, qualunque essa sia, per controllare, verificare e identificare il funzionamento nella prassi esistenziale. A me non interessa né è mai interessata la ricerca pura teorica accademica. Perché a me interessa la vita delle persone e valutare, sulla base dei miei studi e ricerche, come fare ad aiutarle per migliorare la qualità di vita delle loro esistenze”.
I suoi corsi accademici hanno una particolarità unica: quando lo studente finisce il corso, la sua vita è cambiata, nel senso letterale del termine. In California, il prof. Alvin Roth è un’icona vivente e non c’è stata alcuna sorpresa sul conferimento del nobel. E’ stata una semplice conferma.
“Ai miei studenti insegno modelli economici al fine di aiutarli a comprendere i meccanismi funzionanti  della società, sapere come funziona il meccanismo, per poi applicare le nuove nozioni alla propria esistenza, avendo sempre come fine la realizzazione delle proprie ambizioni, perché se non si realizzano i propri sogni nella propria vita non è possibile poi mettersi al servizio della collettività ed essere credibili. Chiedo sempre, all’inizio del corso, ai miei studenti: qual è il tuo sogno? E poco a poco vediamo di riuscire a costruire per ogni singolo studente un microcosmo economico per lui funzionale, psicologicamente adatto, ecologicamente sostenibile, perché la chiave sta nel costruire dei modelli individualmente sostenibili da persone diverse, mutuando la logica della teoria dei giochi, sia lineari che complessi. Il più antico e complesso sistema psico-economico mai inventato dalla specie umana sul pianeta, presente in tutte le culture, è il gioco di coppia. Ha funzionato. Grazie all’estensione di quel gioco è stata costruita la civiltà. Perché non costruirne sopra un  modello di economia sociale applicabile a ogni aspetto della vita?”
Se andate in rete, andate sul suo sito personale e andate a vedere la presentazione del corso universitario ai suoi studenti (una cinquantina di pagine) potrete avere un ottimo saggio e assaggio della sua teoria.
Il nobel al prof. Alvin Roth mi sembra davvero un’ottima notizia.
Senz’altro aiuterà Obama questa sera nel suo scontro con Romney, decisivo ai fini elettorali. E’ una mia personalissima connessione, intendiamoci, sorretta come sempre dall’ottimismo della volontà. Perché oggi, in tutti gli Usa si parlerà di lui e delle sue teorie e quindi di come l’economia debba essere messa sempre al servizio degli esseri umani e non gli esseri umani assoggettati a una teoria economica, come vuole Mario Monti e i neo-profeti della MMT, non a caso entrambi d’accordo sull’assunto dittatoriale di base “non esiste alternativa: o noi o il baratro”.
Quando il prof. Alvin Roth se ne andava in giro nel sociale a sperimentare e verificare nuove forme di alternativa esistenziale per gli umani, lo speculatore finanziario Warren Mosler era dentro Wall Street ad ammassare dollari nella finanza speculativa.
Per me, tutto ciò conta.
Perché, alla fine dei conti, la verità di ciò che noi diciamo e propaghiamo, risiede sempre nella unicità individuale delle scelte esistenziali che abbiamo fatto: dimmi come hai vissuto e ti dirò chi sei.
All’ingresso dell’università di Nanterre, a Parigi, nella facoltà di filosofia, nel maggio del 1968 c’era una gigantesca frase scritta sul muro laterale, che sintetizzava l’epoca:
“La cultura è come la marmellata, meno la si ha e più la si spalma”.
A me, la fetta di pane con la marmellata che oggi mi propongono, non piace affatto.
Preferisco le brioches.

51 commenti:

  1. Grazie, Sergio. Molto interessante.
    Mi sembra che la base sia un sistema binario. Qualche matematico mi puo', per favore, chiarire?

    Cito da un libro in cui l'autrice si ritrova a fare un viaggio incredibile attraverso il deserto australiano con una tribu' di aborigeni, che si fanno chiamare 'Real People'. Noi, per loro, siamo i Mutanti. Una donna (analfabeta) della tribu' dice:
    "It seems business has become a hazard to Mutants. Your businesses were started so people could get better items collectively than they could get for themselves and as a method to express individual talent, and become part of your money system. But now the goal of business is to stay in business. It seems so strange to us because we see the product as a real thing, and people as real things, but business isn't real. A business is only an idea, only an agreement, yet the goal of business is to stay in business regardless of the outcome on the people or the product. Such beliefs are difficult to understand."

    PS: se c'e' bisogno, traduco...

    Alessandra

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    1. non c'avevo mai pensato, ma effettivamente la copia che esce da un gruppo di soggetti che abbiano ognuno un'alta percentuale probabilistica quindi un'alta affinità potrebbe senz'altro essere riconducibile ad un sistema binario in base 2.

      Guy F.

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    2. grazie tanto, Guy. sono un'umanista (cibernetica), non so molto di matematica, ci sono arrivata per intuizione, e anche perche' it makes sense! il che rende la cosa ancora piu' interessante: e' la stessa legge che regola il nostro dna, come pure la base dell'I Ching, conosciuta dai cinesi gia' 4000 anni fa (noi la attribuiamo a Leibnitz)...sembra tra l'altro che ci sia una connessione tra le due cose. Affascinante!
      Ah, e ovviamente i computers.

      PS: mi sa che mi mettero' a studiare matematica!

      Alessandra

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    3. Alessandra se è per questo, studiare matematica conviene giacchè i numeri non sono slogan e difficilmente qualcuno ti frega.

      Comunque senza nulla togliere ai Cinesi o Leibnitz oppure Gauss io sono affascinato da Riemann e Mandelbrot (nostro contemporaneo).


      Ciao
      Guy F.

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  2. Caro Sergio,ho apprezzato molto gli ultimi articoli sulla "guerra" tra blocco occidentale e Latino America.Un vero servizio,situazione che non conoscevamo in molti.Questo articolo però ha troppo veleno in "corpo" e non mi piace.
    Magari dipende da un certo tuo romanticismo ,un po di nostalgia per i tempi andati e il fastidio per la poca attenzione verso Roth che tu giudichi un illuminato.L'attacco alla MMT e a chi la sta diffondendo in Italia è un attacco gratuito basato soltanto sull'emotività.La teoria dei giochi di Nash(affetto da schizofrenia)è alla base dell'attuale azione delle potenze occidentali che stanno andando per il mondo a portare la democrazia e l'economia Liberista a colpi di missili,finchè il paese non si piega e adotta quella visone dell'uomo nella quale la teoria dei giochi affonda le sue radici,cioè un uomo egoista che è in guerra con gli altri uomini e li fotte senza pietà(pensate al modello del manager d'assalto.Se non hai mai visto "The Trap" di Adam Curtis, te lo consiglio caldamente(link a fine messaggio).
    La MMT che non è new age,almeno 100 anni,ha alcuni pilastri:lo stato deve essere sovrano quindi avere la sua moneta che userà e emetterà puntando alla massima occupazione della sua popolazione,obiettivo principale.Lo stato tutelerà il popolo dai poteri selvaggi dei mercati finanziari.Le scelte politiche del governo di uno stato sovrano dipendono in gran parte dalla maturità e cultura del popolo e dal grado di corruzione.Mosler ha raccontato il suo percorso da speculatore,come ce ne sono milioni,probabilmente lui è il più esperto,ad ex speculatore che lo vede oggi a contrastare l'attuale economia selvaggia che uccide la gente.Non vogliamo credergli? liberi di non farlo.Continuerò a seguirti perchè credo che questo articolo sia frutto di un momento di emotività tipo quei messaggi che alle volte scappano per esempio quando siamo su FB ma che non avremmo voluto inviare,ma ormai è troppo tardi....
    Ciao

    "The Trap1"
    https://www.youtube.com/watch?list=PLDC454BBC3BFF68FA&feature=player_embedded&v=rg3uJS24gU4

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  3. Che cosa è il potere? "Il potere è decidere". E' la frase più bella e nello stesso tempo tremendamente cruda che abbia mai sentito. La recitò Craxi durante una intervista. E disse anche un'altra cosa: "Alla politica servono i soldi per poter essere libera da imposizioni".

    Quello che avviene adesso è la 'distruzione della politica' e la 'distruzione dello Stato', stanno preparando il terreno 'ai privati', e ci spolperanno vivi.

    Mosler... chi meglio di lui può indicarci la strada? Boicottare la MMT non mi sembra una idea giusta, e le guerre fra poveri le eviterei per principio. Barnard avrà molti difetti, ma di fatto, è l'unica persona che ha individuato il marcio e ci sta dando le armi per debellarlo. Il più grande crimine è allo scoperto, anche se le nostre menti lo rifiutano. Bisogna farsene una ragione, i fatti (Monti Draghi BCE & Co.) stanno parlando chiarissimo: è in atto e in fase terminale. Inoltre, preciso, Grillo non ci salverà.

    La Storia è una menzogna, la Religione è una menzogna, ma chi manovra il potere lo sa bene, molto bene...

    Nietzsche dice: 'Chi lotta con i mostri, badi a non diventare un mostro a sua volta. E se scruti a lungo un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te'. Al di là del bene e del male. parte quarta.


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    1. C'è un bel saggio di Barthes sull'uso delle citazioni, passatempo divenuto standard dopo l'avvento di facebook. E poi quello di Adorno, splendido. La citazione di Nietzsche non è completa, così sa di baci perugina, completa avrebbe tutto un altro significato. Comunque sia, la Storia non è una menzogna, io non sono d'accordo. E neanche la Religione è una menzogna, è una gestione politico-burocratico-immaginifica del disagio e delle paure umane per il controllo e salvaguardia del territorio. E' più complesso e ha a che fare con la natura dell'Essere Umano. Per quanto riguarda la tua frase "Quello che avviene adesso è la 'distruzione della politica' e la 'distruzione dello Stato', stanno preparando il terreno 'ai privati' " mi sembra piuttosto in ritardo rispetto ai tempi; la politica in Italia è stata distrutta circa 35 anni fa, lo Stato è stato definitivamente inglobato in una struttura Altra piuttosto complessa legata a circuiti internazionali del crimine organizzato che nel post-comunismo ci ha messi fuori da noi stessi (da cui la polemica sulla trattativa Stato-mafia, la cui giusta definizione sarebbe "trattative Stati-mafie" (cioè plurale) ed è almeno dal 1989 che l'Italia non è più uno Stato sovrano a tutti gli effetti; infine il terreno ai privati lo hanno dato nell'ultimo ventennio, a questo servivano Berlusconi e Veltroni & co. Quindi parli di "prospettive per il futuro" veicolando orribili scenari e purtroppo (per tutti noi) hai torto: ciò di cui tu parli appartiene al passato e si è già verificato da lunghissimo tempo. Finito ormai il lavoro della totale privatizzazione delle risorse economiche e finanziarie italiane, i membri della vecchia guardia adesso possono anche andare in pensione e lo presenteranno come il ricambio che cambvia tutto, ma saranno soltanto i nuovi gestori ragionieri tecnocrati dello status quo. Personalmente sono contrario ai deliri narcisistici, alle mode. Capisco che sei una seguace di Barnard e rispetto ogni scelta di chicchessia, purchè non venga imposta anche a me. Sostenere che "è l'unica persona che ha individuato il marcio" francamente mi sembra un delirio religioso a-critico. Barnard è il classico giornalista italiano, che viene dalla casta dei privilegiati raccomandati ed è entrato in Rai partecipando alla Grande Festa come tutti quelli che hanno spolpato il paese, approfittando delle malleverie politiche di cui ha sempre goduto, messo lì alla greppia, completamente fuori da ogni contatto, legame, rapporto con qualunque realtà antagonista sia in Italia che nel resto del pianeta. Poi, un giorno, ha avuto un suo problema interno, per motivi suoi caratteriali, ed è uscito. Da lì si è dovuto inventare un mercato. Ha scritto un libro per la Rizzoli mainstream (mentre gli oppositori erano sulla lista nera senza aver accesso al mercato)e nel suo libro ha detto cose prese un po' qui un po' lì, stradette da diversi anni da migliaia di persone che lottavano come bestie per cambiare le cose a rischio della propria esistenza, mentre lui ballava il minuetto con gli amici della Berlinguer e il mondo gli sembrava una meraviglia. Se tu pensi che la MMt sia un'arma per debellare il marcio, va benissimo. Sei autorizzata a pensare tutto ciò che vuoi. E sei autorizzata a credere a tutto ciò che vuoi, soprattutto a tutto ciò che ti fa bene e ti dà una speranza. Ma si tratta di una Religione, appunto, cioè una Grande Illusione. In Usa, questi guru profeti che vengono qui a dare la Verità sono considerati dei modestissimi provinciali che hanno vinto un terno al lotto perchè hanno trovato -finalmente e per la prima volta- qualcuno che li paga, e davvero tanto, per vedere la Bella Italia e sciorinare i loro rendiconto da ragionieri.

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    2. (segue)....Come al solito ci siamo coperti di ridicolo nel mondo, dimostrando di essere i soliti provinciali dell'ultimora. Ma queste sono persone che non sanno nulla dell'Italia, dell'Europa, di come stanno le cose e di come vanno le cose. Sono persone davvero prive di cultura. Non far loro mai sapere che tu hai letto Nietzche, li metteresti in imbarazzo. Ci terrei a non essere frainteso e a non essere preso per una persona diversa da quella che sono. Io non boicotto nessuno. Io ho un blog, scrivo libri, ho un mio curriculum vitae lungo 40 anni di cui ti posso dire con orgoglio che è impeccabile (ed è ciò che per me conta) e penso che in buona fede siete diventati seguaci di una setta. Sono l'unico in Italia che ha intervistato ufficialmente Barnard l'anno scorso dandogli credito, aprendogli porte, e battendomi per il suo diritto a esistere, operare, essere ascoltato. Perchè tutto ciò appartiene alla mia idea voltairiana del mondo e dell'esistenza e sono contro ogni forma di censura. I risultati sono stati che Barnard ha messo su una religione, e io -che davvero non c'entravo nulla- sono stato attaccato dalla gente più strana, più incredibile, in diversi ambienti e per Barnard la Verità non ha alcun valore, lui ha solo bisogno di avere un seguito e l'ingratitudine è la spina dorsale della sua caratterialità. Io mi baso sul comportamento delle persone, degli individui; è ciò che per me conta. Comprendo che abbiate bisogno di una fede. La logica del gruppo e del branco è la caratteristica saliente dei momenti di crisi e decadenza. Lo capisco pure. Oggi c'è davvero bisogno di punti di riferimento, di un faro, di un porto. Va benissimo la MMT, ma va bene anche il calcio, l'ipod, il poker, lo shopping, il volo a vela, sono tutti intercambiabili. Tutto ciò che è vissuto in forma acritica e delirante è uguale a tutto ciò che è vissuto in forma acritica e delirante. Io sono consapevole del mio isolamento perchè ciò che a me interessa è fornire un contributo a chiunque per sviluppare dentro di sè anticorpi e immunizzazioni necessari e sufficienti per combattere la sua vita, come piace a lui/lei e come vuole e quando vuole. E non cerco nè seguaci nè tantomeno schiavi (per lo più paganti). Cerco compagni di percorso esistenziale. Tutto qui. Sono contro lo schiavismo. E' per questo che non mi piacciono mode dove vedo schiavi imbambolati al seguito di gente che, toh guarda caso, finisce sempre per essere strapagata profumatamente per spiegare poi ai propri schiavi le virtù della povertà. E' il gioco del mondo che dura da 10.000 anni. A me non piace, tutto qui. Per questo mi piace il prof. Alvin Roth e mi è sempre piaciuto. Si occupa di persone, di esseri umani, per cercare di liberarli, aiutarli, fornire risposte adeguate, non manipolarli per raccattare qualche dollaruzzo. Questo è quanto e ti garantisco, da parte mia, senza la benchè minima ombra di polemica nè tantomeno di dissapore. Ti sto rispondendo con il cuore in mano. La libertà di pensiero, per me, è davvero un valore autentico, ma non mi sognerei mai di imporla a nessuno, altrimenti sarebbe un controsenso. Se tu stai meglio e ti senti più realizzata seguendo la MMT, fallo. Secondo me fai pure bene. Qui, bisogna cominciare a salvarsi la pelle, e ogni soluzione va bene. Purchè -si intende- non pregiudichi gli altri e/o la collettività.
      Basta che siate civili con il resto del mondo.

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    3. "La citazione di Nietzsche non è completa" - E' completa. La parte quarta di 'al di là del bene e del male' è composta da una serie di sentenze, titola infatti 'Sentenze e Intermezzi'. Brevi frasi che devono indurre ad una meditazione sulle stesse. E non mi sembra proprio siano frasi da 'baci perugina', so distinguerle.
      "la Storia non è una menzogna, io non sono d'accordo. E neanche la Religione è una menzogna" - Io credo che Mazzini così come Giulio Cesare, Garibaldi, Napoleone, Leonardo da Vinci, nella loro grandezza, nel loro alto pensiero, nella loro stessa solitudine, abbiano previsto il sacrificio fisico e morale delle persone per il perseguimento delle loro ideologie. La Religione, posa invece le fondamenta sul Concilio di Nicea, che ha di fatto stabilito le norme del messaggio di Cristo, il resto è stato cancellato, ripudiato, perseguitato. Il Dio della Sacra Bibbia non è quello che ci vogliono far credere. Quindi falsa la Storia e falsa la Religione.
      "Capisco che sei una seguace di Barnard...ecc." - E' limitante essere 'seguaci' di qualcuno o di qualcosa, dire che approvo e condivido Barnard in molte sue tesi non significa essere 'seguaci' così come approvo e condivido molti Suoi pensieri e scritti (Suoi di Lei dott. Modigliani), non significa che io sia o possa essere mai Sua 'seguace'. L'essere 'seguaci' impone una schiavitù di pensiero che non mi appartiene, quello che invece faccio è leggere, capire e fare mio il giusto o apprezzabile che trovo, solo questo lavoro può integrare l'intelligenza, la consapevolezza, il comportamento, la correttezza, l'umanità, la morale, la stima che ho nei confronti di me stessa, per prima cosa, e verso gli altri automaticamente di riflesso.
      Lei mi parla col cuore in mano, e Le credo, anzi, lo sento nei Suoi scritti, anch'io sono sincera e limpida e mi spiace che mi abbia annoverato nel branco, la MMT, Barnard o altra appartenenza.
      Il fatto di trovare nella MMT o Barnard, delle teorie che, adottate con criterio e onestà, ci potrebbero portare fuori dalla crisi Economica, non fa sì che io pensi che, risolta la parte finanziaria, il paese sia salvo. La crisi profonda che ci colpisce è Morale e Culturale, e non sarà risolta dalla MMT. Dico però che se si dà alle persone quanto occorre per vivere, possiamo poi credere che anche il pensiero possa avere beneficio. Non per tutti, ovviamente, ci sarà sempre chi preferirà vivere nell'ignoranza e nella banalità, forse anche nella cattiveria e nell'egoismo per non dire peggio, queste persone si perderanno nel nulla.
      Ognuno di noi, singolarmente, può, con il proprio atteggiamento e le proprie scelte, cambiare la realtà che ci circonda e che ci appartiene. Sta a noi la scelta. Non lasciarsi trascinare dagli eventi penso che sia la prima prerogativa dell'essere umano. Con rispetto.

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    4. Condivido la premessa delle sue considerazioni. Non la conclusione. Se è vero (come è vero) che la "crisi profonda che ci colpisce è Morale e Culturale, e non sarà risolta dalla MMT", non è altrettanto vero che "se si dà alle persone quanto occorre per vivere, possiamo poi credere che anche il pensiero possa avere beneficio". Il conseguimento di quanto occorre per vivere non è la via di uscita per la spaventosa crisi sociale e culturale che viviamo, ma solo il pretesto per tornare indietro nel tempo e ripercorrere passivamente un cammino già noto, segnato appunto dalla mancanza di cultura e valide guide morali e riferimenti sociali (i cui frutti si chiamano Batman, piuttosto che il Celeste etc). Il presupposto da cui partire è esclusivamente un vera rivoluzione culturale del singolo, perché solo così ciascuno troverebbe in se stesso la soluzione etero-sostenibile per vivere.

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    5. Infatti ho precisato: adottate con criterio ed onestà.

      E più sotto: Non per tutti, ovviamente, ci sarà sempre chi preferirà vivere nell'ignoranza e nella banalità, forse anche nella cattiveria e nell'egoismo per non dire peggio.

      Quindi credo che siamo ambedue sulla stessa visione, anche se con termini espressi diversamente, c'è l'identica sostanza di pensiero.

      Concordo infatti con Lei che la rivoluzione dovrà essere e sarà interiore e singolare, ma tanti singoli compongono poi la maggioranza, e l'espansione delle coscienze sarà inarrestabile e permeerà l'intera comunità, facendola progredire.

      Io ci spero, anzi lo credo possibile.

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  4. Non conosco Alvin Roth, nemmeno per sentito dire (Roth sembra un cognome ebraico), ma quello che tu dici su di lui fa bene al cuore. Sarebbe il modo giusto di procedere. Avere teorie, istituzioni, lo stato stesso, al servizio delle persone e non persone assoggettate all’ultima teoria di moda nel mondo accademico, ad uno stato rapace e a delle istituzioni autoreferenziali.
    Salvo la buona fede di Barnard, ma la religione nasce dalla sua formazione marxista. La MTT mi sembra la rivisitazione modernizzata ed annacquata delle teorie marxiste di Lenin, o di Rosa Luxemburg, che se non altro avevano il pregio, specialmente in quest’ultima, di essere una costruzione complessa ma coerente, al contrario della MMT la quale sembrerebbe risolvere la complessità del mondo in poche battute, lasciando aperti varchi e lasciando domande senza risposta.
    Ma si sa un Dogma è oggetto di fede.
    Già prima della metà dello scorso secolo la teoria-religione marxista fu oggetto di critiche, più che motivate, da parte degli stessi marxisti di allora, ma della lezione della Scuola di Francoforte, di Adorno, di Marcuse, non vi è più ricordo. Sono stati sostituiti dalle facili suggestioni di teorie incomplete, che hanno il loro più grande difetto nel non considerare la persona una persona e non un’entità produttiva o numerica.
    A mio parere “” la massa” è l’invenzione più becera dei nostri tempi e la massificazione il vero più grande crimine.

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  5. Caro Sergio,
    come al solito riesci a stimolare e far emergere riflessioni che posso dire di condividere.

    La critica a quegli 'individui in cerca di una bussola', è, forse, troppo severa; ghetti e microghetti, divisioni tecniciste, ecc...; Sarebbe molto bello se fossero assorbite dall'unica divisione che ha senso, quella esistenziale che così bene tratteggiavi in quel parallelo keynes-friedman di diversi post fa.
    Invece ho paura che chi non ti legge costantemente possa fare confusione e presumere che tu sia solo uno snob che spara nel mucchio.

    è vero, si parla per slogan e l'esistenza e la cultura collettive e individuali sono degradate; però non so davvero se la migliore tattica comunicativa, per scuotere queste persone, sia la tua severità civica. Forse è proprio così, chissà. l'esperto sei tu ;) Ci pensi mai?

    Diego

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    1. Caro Diego, non ho idea se sia la migliore tattica comunicativa, probabilmente non lo è. Ma penso che sia la strada giusta da dover percorrere: una furiosa severità civica che si accompagna -come conseguenza- a un ammorbidimento sociale welfare; l'austerità civile e il rigore civico sono le migliori armi politiche vincenti che consentono immediatamente e automaticamente di poter essere aperti ed equi e solidali nel sociale collettivo (che è ciò che manca oggi in Italia). Tu pensa che cosa accadrebbe se domani mettessero in galera con le manette vere a pane e acqua sia Formigoni che Penati che Boni e il resto della conmbriccola lombarda. Poi vedi come i dati sugli industriali lombardi che pagano le tasse cambiano di botto, in un baleno, e si trovano così i soldi per gli asili nido a Monza, a Gallarate e a Varese (dove la Lega Nord ha votato per togliere soldi dal sociale e passarlo a una fondazione bancaria da loro gestita). Il resto sono tutte chiacchiere.

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    2. In verità mi sono accorto quanto fosse debole la mia obiezione proprio mentre la buttavo giù.

      D'altra parte il peso della fotografia che scatti rimane. E sono senz'altro d'accordo su come smontare ghetti, mode e cose così: rimettere al centro i rapporti umani e l'Esistenza (intesa come insieme di condizioni materiali, spirituali e culturali degli individui).

      PS prima l'ingegnere di delusi dal bamboo, ora roth. In entrambi i casi mi hai fatto stampare un sorriso beota sulla faccia. Si, sono molto orgoglioso di esserlo anche io, sebbene la cosa in sè, spogliata da tutto il resto, non ha questo gran valore

      Diego

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  6. Fa parte dell'animo umano. Il trovare una formula, una teoria di salvezza personale o politica, ci abbellisce, ci fa sentire piu' sicuri.
    Ci relaziona coi altri. Poi scopriamo che qualcuno non ci crede, che qualcuno e' decisamente contrario se non nemico. Ne sentiamo quasi il dolore. Puo' far crescere isolamento o combattitivita'. L'altro diventa quello perso o peggio il nemico.
    Si parte sempre da una affermazione di principio o da una tautologia che non si discute.
    "lo stato deve essere sovrano quindi avere la sua moneta che userà e emetterà puntando alla massima occupazione della sua popolazione,obiettivo principale.Lo stato tutelerà il popolo dai poteri selvaggi dei mercati finanziari.Le scelte politiche del governo di uno stato sovrano dipendono in gran parte dalla maturità e cultura del popolo e dal grado di corruzione."
    Lo stato deve- Quale stato? Quello neutro, di tutti? Qualcuno conosce uno stato del genere?
    Sovrano? Io conosco stati forti e stati satelliti e comunque la sovranita' inizia e finisce col riconoscimento da parte degli altri stati, lo stesso vale per la sua moneta.
    puntando alla massima occupazione della sua popolazione- perche' no il suo benessere e perche' poi l'occupazione e' un valore?
    Immaginare un mondo dove le macchine producono tutto e la popolazione si da all'ozio non vale piu?
    tutelerà il popolo dai poteri selvaggi dei mercati finanziari.-
    Cioe' da noi stessi, dallo stesso popolo che corre di qui e di la' a investire i suoi risparmi dove offrono di piu'.
    "Le scelte politiche del governo di uno stato sovrano dipendono in gran parte dalla maturità e cultura del popolo e dal grado di corruzione."
    Ma guarda un po'. Io credevo che dipendessero dagli interessi della sua classe dirigente. Ma capisco che questa frase si riferisce
    a un mondo futuro.
    Ieri il mio vicino di casa, fa l'autista per una ditta.
    "Mi hanno detto se rinuncio a 300E al mese. Sa e' per salvaguardarle
    il suo posto di lavoro."
    Io non sapevo cosa rispondergli.
    Sinceramente dirgli- La soluzione e' l'MMT. Parla con loro.
    Dirgli tra te e il tuo padrone c'e' di mezzo lo stato che e' ormai un parassita enorme sapevo che avrebbe risposto- E poi i sevizi chi li eroga? Cosi sono stato zitto. Con due figli e moglie senza lavoro
    sara' andato dal prete a consigliarsi.
    Come avete capito non ho niente da dare. Nemmeno credo a quel che volete darmi da bere.
    Comunque preferisco anch'io Alvin Roth.
    Per un semplice motivo. Chi non vuole dare risposte al quotidiano...

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    1. Lucidissimo. Complimenti. Concordo in pieno. Con l'eccezione che sono sicura che anche tu avrai qualcosa da dare...pensaci bene...

      Alessandra

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    2. Davvero Le piace il dott. Roth?
      Lo chiedo perché in questo caso mi stupisce la risposta, anzi la non-risposta, che ha dato ieri al Suo vicino di casa. Voglio dire, il lieve, forse fin troppo volatile senso di colpa (fantasma di un vago senso di responsabilità -- responsabilità che ricorda così tanto la parola "rispondere") di cui quel silenzio potrebbe essere un valido indizio, mi porterebbe a sperare che la Sua attestazione di stima nei confronti dell'ultimo insignito del premio Nobel per l'economia contenga in sé qualche traccia di sincerità.

      D'altro canto, il fatto che non Le sia venuto neanche per sbaglio in mente di mobilitarsi -- per esempio -- per una colletta tra i Suoi colleghi (dirigenti e quadri statali, suppongo) a favore di quell'autista e della sua famiglia, magari su base stabile, mensile, mi spinge invece a sospettare che la sua dichiarata simpatia per le teorie di Roth sia solo un artificio retorico per esprimere la sua profonda e generica misantropia, che Lei crede più che giustificata dall'eccezionalità del Suo intelletto e dei Suoi personali meriti, assolutamente debordanti in rapporto al grigiore compatto che offusca menti e vite amorfe del popolino bue, "giustamente" afflitto dalla sua stessa propria insipienza e inettitudine.

      Fortuna che c'è ancora uno Stato che eroga acqua potabile, assistenza sanitaria, pulizia delle strade e sussidi di disoccupazione a tutti quelli che ne fanno -- non sempre per loro ponderata scelta -- parte, anche ai poveri polli, stupidi e ignoranti, che ancora ne apprezzano l'esistenza.
      Saluti, Marilù L.

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    3. Lei neanche fa bella figura. Si crede migliore?

      Alessandra

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    4. Ho un'ambizione persino maggiore di questa: quella di non essere affatto peggiore, nonostante il giudizio così categorico di un arbitro dalle straordinarie doti critiche e dirimenti, come quelle che indubbiamente La contraddistinguono, esimia signora.
      Saluti, Marilù L.

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    5. Complimenti! Si vede dai suoi commenti...e dalla brilliante idea della colletta! Come se la gente avesse bisogno della sua elemosina!

      Ricambio i saluti.
      Alessandra

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    6. "La gente" non saprei, quel vicino di casa (se esiste davvero) gradirebbe di sicuro l'ulteriore solidarietà di quel suo silenziosissimo condòmino molto più dei miei e Suoi commenti messi assieme, sarei pronta a scometterci. Ciò che trasformerebbe un'elemosina in una vincita, senza aver mai avuto neppure lontanamente la pretesa di averla prima resa un guadagno. Cosa che in questo caso -- e simili -- è impresa impossibile per qualunque Nobel, foss'anche dell'Economia.
      Ossequi, Marilù L.

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    7. Gia' ha cambiato tono! Si puo' discutere su tante cose - essere d'accordo o meno - con garbo, tolleranza e rispetto.
      Alessandra

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    8. Forse Le sembra che l'abbia cambiato perché cerco -- ma non sempre ci riesco -- di rispondere a tono, quello dell'interlocutore.
      Non era comunque mia intenzione offenderLa o mancarLe di rispetto (né in genere lo è mai; in quei casi, che pure non mancano, preferisco restarmene zitta -- sebbene anche lì non ci riesca sistematicamente ogni singola volta). Se, ciononostante, è stata questa l'imppressione che ne ha ricavato, me ne scuso subito, sperando che la situazione non si ripeta in futuro.
      Rinnovati ossequi, Marilù L.

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    9. Non c'e' nessun problema, Marilu', capisco che e' molto facile sbagliare...purtroppo neanche io sono indenne da questa debolezza. Neanche io volevo offenderla e mi scuso. L'importante e' imparare la lezione e non farlo piu'. Ci vuole intelligenza e umilta', e lei dimostra di avere entrambe. Mi piacerebbe poter dire lo stesso di me con la stessa sicurezza...

      Cordialmente
      Alessandra

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  7. Io credo che sia giunto il momento di diffidare dei falsi "profeti", e questo in ogni campo. Già quasi venti anni fa qualcuno offriva soluzioni miracolistiche, tipo milioni di posti di lavoro, benessere, ricchezza facile e così via. Oggi sappiamo com'è andata a finire e purtroppo ci sono ancora tanti che non vogliono arrendersi all'evidenza. Adesso è il momento di Monti, la cui sobrietà diventa l'unica pietra di paragone. Ci parla di rigore, e dopo tanti anni di lassismo chi è che non vorrebbe un po' di serietà e severità? Ma poi si ferma lì perché non ci sono né la crescita né la giustizia sociale, ed i vari provvedimenti presi per l'Europa e la legge di stabilità lasciano credere che anche stavolta i risultati positivi ci saranno solo per pochi.

    Abbiamo letto tante teorie, abbiamo seguito varie sperimentazioni, in ogni settore, ma l'Uomo oggi è in crisi di identità. Si vede dai risultati,l'albero si giudica dai frutti, che i vari ismi e le religioni non hanno aumentato la consapevolezza dell'Uomo, semmai ne hanno addormentato la coscienza.

    Oggi la salvezza non verrà più da fattori esterni, sempre manovrati da altri, ma dalla propria interiorità, dalla consapevolezza delle proprie capacità, dalla propria sovranità. Non sarà certo la paura a farci cambiare in meglio, a trasformarci in esseri responsabili e liberi. L'unico modo per essere liberi è conoscere la verità, conoscere se stessi, prendere coscienza che non siamo sudditi, ma esseri pensanti che devono scegliere la propria strada, diffidando appunto dai falsi profeti.

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  8. scusa Sergio,
    ma perchè cadi nell'errore di mettere in contrapposizione le banane con l'insalata? perchè è necessario scegliere una unica pietanza quando in realtà potremmo usufruire dei diversi cibi a disposizione?
    La MMT, keynesiani e post-keynesiani parlano di macroeconomia, politica economica e quindi spiegano come certi poteri privati ci stanno distruggendo; quindi ci indicano come dovrebbe comportarsi un policemaker eletto democraticamente; quali sono gli strumenti a disposizione (politica monetaria, politica fiscale etc), quali sono gli obbiettivi (perseguimento del pieno stato sociale, della piena occupazione) e quali sono le priorità (recuperare sovranità monetaria e con essa la capacità dello Stato di spendere a deficit).
    Poi ci sono altre priorità che magari riguardano uno sviluppo ecosostenibile (conversione delle fonti energetiche inquinanti in fonti più pulite per esempio…) che sono bene elencate nel programma del M5S (è chiaro che senza lo strumento della spesa pubblica non possono essere perseguite).
    Poi ci sarà un nuovo modo di concepire la microeconomia e ben vengano le illuminazioni di Alvin Roth che mirano a fornire modelli per la collaborazione/comunicazione tra gli individui che compongono la società.
    Sarà anche il caso di riportare la conoscenza, la ricerca e l’innovazione sotto l’ala pubblica; sai mi fido poco di lasciare la ricerca contro il tumore in mano alle multinazionali che ne vendono la cura… e questo vale per tutti i centri di ricerca che da troppi anni vengono finanziati dalle multinazionali private che decidono cosa rendere noto e cosa tenere nascosto!!! Per fare questo deve essere lo Stato a finanziare la ricerca e non il privato!! E queste sono problematiche che i modelli di Alvin Roth suppongo facciano fatica a risolvere..
    Mi spieghi perchè dobbiamo privarci di una cosa buona per poter usufruire di un'altra cosa buona se queste non sono in contrasto tra loro e possono tornarci entrambe utili?

    (continua)

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  9. Ora Warren Mosler sarà anche uno squalo della finanza ma ha il merito di aver fondato una università dove viene insegnata una teoria economica che a mio modesto giudizio non amplifica i poteri della finanza speculativa o delle banche commerciali.. anzi sembra contrastarli; la mmt sembra capace di spiegare come uno stato possa difendere l'emissione dei propri titoli di debito pubblico dalla speculazione finanziaria!! addirittura spiega come lo stato possa spendere senza utilizzare l'emissione di titoli... conosci un'altra teoria economica che fornisca delle indicazioni così chiare per difenderci dalla speculazione finanziaria?
    La MMT sembra rafforzare quello che si definisce il potere dello Stato riconsegnando agli organi democraticamente eletti il potere di spendere!!!
    Capisci che per me è molto più pericoloso un Oscar Giannino di un Mosler: Giannino non sarà stato uno squalo della finanza ma le sue ricette sono volte a distruggere lo stato e quindi il bene comune e rafforzare i poteri privati….
    Warren Mosler inoltre ha il merito di rendere la scienza (non esatta!!) economica semplice e comprensibile a chi non è fornito di determinati strumenti…
    Ad intuito personale, ma potrei sempre sbagliarmi, tendo a dare fiducia a chi fa sforzi per semplificare argomenti difficili per far capire a più persone possibili e diffido molto di coloro che invece si sforzano di rendere determinati concetti più difficili di quello che realmente sono.
    Se ritieni che Mosler o la MMT siano in malafede dovresti spiegarci come quello che dicono può esserci dannoso… basarsi esclusivamente sul fatto che ha fatto soldi con la finanza mi sembra superficiale…. siamo ancora a dibattere sulla superiorità morale di alcuni rispetto ad altri? Certo se avesse fatto il missionario in Congo saremmo tutti più contenti; ma è vero anche che grazie al lavoro che ha svolto può conoscere meglio di altri come difendersi da certi poteri….Ti ricordo oltretutto che speculare in finanza purtroppo è legale… se ragioniamo così posso permettermi di dire che anche la Guzzanti è una poco di buono (non che mi sia particolarmente simpatica…); per puro spirito di curiosità: te hai mai fatto un investito in borsa?

    Un saluto

    Mario

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    1. rispondo a tre tuoi assunti: a) uno squalo è uno squalo e rimane uno squalo, soprattutto se non ha smesso di fare lo squalo. b) infatti Sabina Guzzanti merita -per quel che mi riguarda- disprezzo civile. E' a cavallo dell'industria dell'indignazione che rende parecchio, si fa pagare per far spettacoli contro la finanza speculativa e poi si dà alla finanza speculativa e lo dichiara pure, dulcis in fundo è una diffamatrice: è stata condannata dieci giorni fa in regolare processo per aver calunniato volontariamente una persona, e va da sè, dieci minuti dopo la sentenza era già schierata con Sallusti contro lo Stato di Diritto (che questa gente difende a condizione che loro possano violare la Legge come e quando vogliono) c)ho investito in borsa tra il 2002 e il 2005 in quello che in California si chiamava "investimento etico mirato" ovverossia soltanto in aziende di cui si sapeva vita morte e miracoli, per lo più attive nel campo dell'agricoltura biologica equo-sostenibile a chilometro zero, era una modalità di finanziarli, erano soprattutto società di messicani emigrati autonomi che si finanziavano in questo modo tirando su aziende agricole a cooperativa comunitaria. Poi basta. Mi sono sempre rifiutato di partecipare al balletto degli squali. Conosco centinaia di persone che oggi fanno i super-rivoluzionari contro l'euro che si sono gettati, anzi, tuffati con la rincorsa, nella grande bolla speculativa tra il 2001 e il 2003 lucrando sulla speculazione e avvantaggiandosi alla grande per il cambio lira/euro. Allora, nessuno protestò, tutti ne approfittarono. Oggi, odiano l'euro. Si sono dimenticati di ciò che hanno fatto dieci anni fa. E' per questo che abbiamo una classe dirigente come quella che abbiano: conoscono i loro polli. Sanno cosa dare e quando dare e come dare. Vanno in crisi soltanto quando uno risponde loro: "no grazie, non mi interessa la sua offerta". Non penserai mica che il diavolo tentatore si presenti mascherato da diavolo. E' sempre seduttivo, e -ciò che più interessa agli italiani- conviene sempre dargli retta, nel senso materiale del termine. Se non c'è un clic spirituale interiore, non accade mai nulla. ma davvero nulla. Mai. Si passa da un'illusione a un'altra, da un delirio collettivo a un altro. E si perde la splendida opportunità di poter dire socialmente "no grazie, io queste cose non le faccio".

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  10. Questa frase che lei mette fra virgolette intendendo che è stata pronunciata da Roth

    "Ai miei studenti insegno modelli economici al fine di aiutarli a comprendere i meccanismi funzionanti della società, sapere come funziona il meccanismo, per poi applicare le nuove nozioni alla propria esistenza etc etc..."

    Lei ha un link che dimostra che è stata detta effettivamente da Roth e non è stata inventata di sana pianta tanto per fare audience con i più sprovveduti?

    Se mi mette il link le faccio le mie scuse altrimenti devo pensare male.

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    1. le ho risposto in privato per evitare reciproci imbarazzi

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    2. Non mi ha risposto in privato. Quali imbarazzi scusi? Se lei mi dimostra che quella frase è stata pronunciata da Roth io non potrò che prenderne atto. Se non lo fa mi autorizza a pensare che non sia autentica, è molto semplice. Ha dei problemi su questo? Io no.

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    3. Ecco la copia del messaggio che le avevo inviato "Guardi le dò la risposta in privato, così ci solleviamo entrambi da un inevitabile imbarazzo, poi lei è autorizzato a fare e dire ciò che ritiene più opportuno per lei: non esiste il link. Lavoravamo insieme nello stesso centro universitario in California molti anni fa dove io tenevo un corso di "ecologia della mente" nel centro diretto da Fritiof Capra e la fonte è diretta. Le mie fonti sono sempre, nella maggior parte dei casi, dirette, anche se lei e gli altri non l'avete capito. Spero che la risposta sia stata per lei esaustiva. Altrimenti, non saprei proprio che cosa dirle in proposito. La ringrazio comunque per l'attenzione.

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    4. Naturalmente lei non mi ha inviato nessun messaggio e lo sa bene.
      Come si dice "ecologia della mente" in inglese? Qual'è il centro diretto da Capra? Ci permetta di informarci, no? Sa, la stranezza è che lei è convinto di avermi scritto in privato mentre ovviamente non è mai successo; magari chissà, alla stessa maniera lei si è convinto di aver sentito certe frasi da qualcuno...
      Comunque per cortesia ci dica qual'è questo centro di Capra e il nome inglese del corso che teneva.

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    6. Per fortuna oggi sono di ottimo umore per motivi personali, quindi mi diverto a risponderle. Fa come Maradona e usa il plurale majestatis? Oppure, visto che usa il plurale, chi siete? Secondo lei, anzi...secondo altri commentatori che magari passano di qua e magari sono in grado di azzardare una risposta, io che cosa dovrei fare? Inviarle per posta il curriculum vitae della mia esistenza? Cominciare a dare le tracce della mia vita professionale a un anonimo piuttosto maleducato? Oppure, non lo so, cominciare a tremare? Ma lei si rende conto di come parla?

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    7. Si', mi saluti tanto il nobel per l'economia quando lo incontra e anche Fritjof Capra. Meno male che lei ha le fonti personali, va...

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    8. Io ho letto il libro FISICA DEL TAO di Fritjoft Capra!
      MG75

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    9. Guy sei un genio! non sai che pista che mi hai dato! certo, le cose sono collegate: l'I Ching (il sistema binario ne e' la base) viene dal taoismo (c'e' chi dice che sia un codice per s/materializzare, ossia per manifestare 'realta'), Capra (di cui non sapevo niente) e Roth...

      Alessandra

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    10. Sorry, Marco, volevo dire.
      Alessandra

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  11. Credo in un solo Dio,
    Padre onnipotente,
    Creatore del cielo e della terra,
    di tutte le cose visibili e invisibili.
    Credo in un solo Signore, Gesù
    Cristo,
    unigenito Figlio di Dio,
    nato dal Padre
    prima di tutti i secoli:
    Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero
    da Dio vero, generato, non creato,
    della stessa sostanza del Padre;
    per mezzo di lui tutte le cose sono
    state create.
    Per noi uomini e per la nostra
    salvezza discese dal cielo,
    e per opera dello Spirito Santo si è
    incarnato nel seno della Vergine
    Maria e si è fatto uomo.
    Fu crocifisso per noi sotto Ponzio
    Pilato, mori e fu sepolto.
    Il terzo giorno è risuscitato,
    secondo le Scritture, è salito al cielo,
    siede alla destra del Padre.
    E di nuovo verrà, nella gloria, per
    giudicare i vivi e i morti, e il suo
    regno non avrà fine.

    Credo nello Spirito Santo,
    che è Signore e dà la vita, e procede
    dal Padre e dal Figlio. Con il Padre
    e il Figlio è adorato e glorificato, e
    ha parlato per mezzo dei profeti.

    Credo la Chiesa, una santa
    cattolica e apostolica.

    Professo un solo Battesimo per il
    perdono dei peccati.
    Aspetto la risurrezione dei morti
    e la vita del mondo che verrà.
    Amen.

    Manca l'altro, perche' il cristianesimo e' l'altro. Se no, non e' niente.
    E' una semplice professione di obbedienza alla Chiesa Cattolica.
    Chi stampa moneta falsa dai tempi dei tempi si chiama falsario.
    Funziona benissimo. Lo sa bene chi la stampa.
    Lo faceva anche il nostro re per pagarsi le sue spese personali.
    Un sovrano, pensate.
    Dire che uno e' un genio perche' dice "potere e' comando"
    non dice nulla. Forse puo' dire di piu' un William Bligh che lo aveva e lo perse. Se ora mi tocca pagare i debiti che mi ha lasciato questo genio e tenere in piedi ancora e per sempre la sua organizzazione, struttura, banda musicale o come preferite chiamarla
    e' un insulto alla mia scarsissima intelligenza, anzi direi imbecillita' e una giusta punizione alla mia completa mancanza di comando. E questo problema non me lo risolve MMT, anzi direi di piu', direi che e' un ottima soluzione per loro. Loro lo stato lo hanno gia' in mano.
    Aspetto la risurrezione dei morti
    e la vita del mondo che verrà.
    Amen.

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    1. Per non essere falsa la moneta come deve essere creata?ce lo spiega?

      Sa i dati delle ruberie della tangentopoli anni novanta,i numeri?
      Per caso sa anche quelli delle perdite derivanti dalle svendite sempre in quegli anni?

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    2. Scusi mi cita la fonte di quel pezzo che termina con AMEN ?
      :D
      Marco Giannini75

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  12. Insomma Modigliani sull'utilizzo delle fonti a quanto pare c'è da migliorare. Lo dico con ironia, senza fare polemica. Riguardo al suo post, credo che, in definitiva, si ritorni sempre sullo stesso argomento, un cane che si morde la coda insomma, cioè il fatto che il nostro popolo manchi di anticorpi morali, culturali, e politici, un corpo collettivo privo di qualsiasi difesa contro gli attacchi dei virus manipolatori(che sono tanti, di ogni genere). Si può dire che noi italiani risultiamo perennemente malati in questo senso. Senza via di scampo? Glielo ripeto se non si riparte dalle basi, cioè dalla scuola, dall'educazione alla cultura ed alla civiltà, resteremo malati per decenni ancora. Il dato di fatto oggi è che la nostra scuola pubblica e laica è allo stremo, moribonda, mentre gli istituti privati e cattolici prosperano in floridezza. Stiamo andando in una direzione precisa, quella di sempre d'altronde. Un popolo senza spina dorsale, senza valori laici e civili, ubriacato di fede e fatalismo, che razza di rivoluzione culturale può mettere in atto?

    P.S.
    Visto che lei mi induce con questi post a sfogare tutto il mio pessimismo su questo paese, voglio sdrammatizzare, cambiare argomento, virare sul cinema. Spulciando nell'archivio (a proposito il taglio iniziale del blog, decisamente più artistico, non mi è dispiaciuto affatto) ho trovato con piacere un post in cui raccontava interessanti aneddoti e tesseva le lodi del film "Lo spaccone", un autentico capolavoro, sono d'accordo con lei nel definirlo tale, volevo che lo sapesse, quindi spero che ritorni a scrivere qualcosa di cinema, sarò lieto di confrontarmi da autentico appassionato.
    Saluti

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  13. Sentir parlare di MMT come fosse la manna mi fa venir il latte alle ginocchia.

    Questi non si rendono conto con chi hanno a che fare.

    Mai sentito parlare di dark pool?

    Le dark pool sono piattaforme finanziarie sulle quali si fa trading in forma anonima. 15 mila miliardi tutti i giorni vanno e vengono, no normative no trasparenza.

    Anonimato totale.

    Dal 2010 Goldman Sachs ha un computer con collegamento diretto al NYSE fà trading su pochi tick con una quantità enorme di contratti. Non ha mai perso un colpo.

    Goldman Sachs stà macinando utili su utili radoppiando gli stipendi.

    Di chi sono le dark pool? Indovinate un po!

    Questi sono dei PezziDaNovanta, squaloni super se vogliono ti schiantano uno stato sovrano nel giro di trenta secondi trenta!

    Altro che Tobin Tax o MMT!

    Guy F.

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  14. Condivido il concetto di avere una economia a servizio dell’uomo e non viceversa. Ero personalmente presente a Rimini a fine febbraio al primo incontro MMT. Al di la della teoria economica spiegata e dei dati mostrati, quell’incontro mi ha lasciato dentro un messaggio, ovvero che con una nuova teoria economica possiamo migliorare la nostra vita, i nostri rapporti sociali, il nostro stato sociale, il nostro modo di consumare e spendere. Sono quindi perfettamente d’accordo quando Lei porta come esempio Alvin Roth. Credo anche che dobbiamo essere onesti verso noi stessi quando ci poniamo una domanda semplice: “come usciamo da questa crisi?”. I valori, le idee, i progetti, gli obiettivi sono primari, l’altra parte però riguarda la liberazione da un debito perpetuo che schiaccia le masse, i popoli, i sogni. Persone libere sono potenzialmente anche persone più coraggiose e più pronte ad aiutare il prossimo. La MMT propone emissione di moneta direttamente dallo Stato sovrano, liberando i popoli da una schiavitù. Questo non mi sembra secondario rispetto a quello che scrive. Ho inoltre letto con estremo interesse i suoi articoli sull’Argentina,
    e L'argentina ha riconquistato le stesse basi imprescindibili per la libertà di un popolo e per le prerogative di uno stato degno di questo nome cioè sovranità monetaria e spesa a deficit funzionale. Le stesse basi che sorreggono la teoria della MMT. Sminuire o annacquare queste conquiste basilari mi sembra poco oggettivo ". Inoltre credo dovremmo cambiare completamente paradigma, ovvero slegarci dal concetto di PIL, di produzione e di consumo. Dobbiamo parlare di benessere, di stato sociale, di prosperità, di comunità, ma dobbiamo anche metterci d’accordo su come liberare 500 milioni di europei dal debito. Con un gruppo di ragazzi in Veneto stiamo divulgando la MMT, ma nella nostra divulgazione oltre ai soliti dati tecnici e qualche legge europea, parliamo di ben altro, parliamo di comunità, di valori, progetti, parliamo di darci da fare, di consapevolezza, di benessere, di capacità personali. Riassumendo, serve cultura diffusa in modo che ogni cittadino possa dare il suo contributo e serve una democrazia diretta e partecipativa che ponga il cittadino/essere umano al centro di tutti gli sforzi, ma questa non è economia, è sociologia. Sono perfettamente d’accordo con lei quando parla di Essenza Umana, ma non possiamo ignorare che l’economia e la moneta hanno un ruolo cruciale nel definire la Libertà Umana. Altrimenti non avrebbero inventato l’euro per impoverirci e non avrebbero firmato il Fiscal Compact per distruggere le economie. I “Padroni del vapore” credo sappiano da diverso tempo che una economia a favore della gente, rende la gente libera e potente. Una economia contro la gente, rendere la gente schiava. Nel nostro piccolo stiamo cercando di fare lo stesso. Le chiedo solo di non generalizzare e di non pensare che siamo sempre tutti uguali

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  15. Salve Signor Sergio,
    leggo con molto piacere i suoi articoli, e mi domando come mai non siano "a pagamento", o per meglio dire in qualche testata importante, magari proprio sotto la dicitura "editoriale".Bon, attanagliato da questo dubbio, le risparmio almeno una mezza tonnellata di domande riguardanti certi riferimenti del suo intervento. Non dispongo di un ampio bagaglio culturale tale da "afferrare" certi riferimenti su sociologia, Adorni vari o premi Nobel. Mi baso solo su questo - come lei lo chiama- "Senso", che io invece chiamo "senso critico". Grazie a questo capisco i suoi interventi politici, e li apprezzo molto.Vivo senza televisione e mi guardo bene dal leggere testate editoriali che Pasolini così ben descriveva ne "la Ballata delle Madri".Mi sento di dirle che in radio, illo tempore, parlarono di almeno uno dei due libri sul Male che lei cita.
    Non riesco bene a capire il suo pensiero politico...ma forse è un bene. Lei non crede che il governo attuale stia cercando di demolire "ad hoc" certe "opposizioni di destra", con un tempismo freddo e impietoso?
    Un ultima cosa: se bisogna cercare di riacquistare il "Senso", non dovremmo diffidare del "Nobel" che di recente premiò Obama per i suoi sforzi di pace? E che dire della "pace" dell'UE? E dei premi letterari sui dissidenti cinesi?

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  16. Solo per fare capire la grandezza di Warren Mosler, riporto uno scritto di Giovanni Zibordi del sito di informazione conomico-finanziaria cobraf.com che sintetizza la relazione economica che Warren Mosler terrà alla Sapienza di Roma la settimana prossima (giorno 26 ottobre) durante il convegno intitolato "PUBLIC DEBT MANAGEMENT". Warren Mosler e Mario Draghi tra i relatori del convegno.

    NOTARE CHE SE SCRIVI A WARREN MOSLER SUL SUO SITO LUI TI RISPONDE SEMPRE. NON SO QUANTI MILIARDARI OLTRE A MOSLER SI PRENDANO LA BRIGA DI RISPONDERE ANCHE AI DUBBI PIU' INSIGNIFICANTI SULLE QUESTIONI ECONOMICHE.

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    http://www.cobraf.com/forum/immagini/R_123491155_1.gif

    BASTA CHE CIRCOLI DENARO!!! (ANCHE BUTTATO DALL'ELICOTTERO, DAL PECULATO, DALL'EVASIONE O A CAUSA DELLA GUERRA)

    Dire che anche gli sprechi non sono dannosi se hai moneta sovrana è una forzatura e come la mette Barnard ci si da la zappa sui piedi. Ma spiegato meglio è simile a quando Keynes diceva che, IN UNA DEPRESSIONE, pur di immettere moneta nell'economia va bene anche seppellire delle bottiglie con dentro banconote e poi pagare della gente per estrarle. Oppure quando Friedman diceva che in situazioni estreme la FED dovrebbe buttare un poco di moneta dagli elicotteri. Oppure i discorsi sulla guerra che in certi casi rilancia l'economia (vedi gli USA nella seconda guerra mondiale).

    E' ovvio che rubare, scavare buche e poi riempirle, gettare soldi dall'elicottero, evadere tutte le tasse e peggio ancora andare in guerra non sono attività morali o socialmente utili. Ma per come funziona l'economia basata sull'accumulazione di capitale, il profitto, l'interesse e il credito ("capitalismo") di fatto a volte sono utili. L'ECONOMIA NON è UN FATTO ETICO E MORALE, E' UNA MACCHINA CHE SI MUOVE MOSSA DAL DENARO. Qualunque cosa faccia circolare il denaro è utile in circostanze estreme come queste. Se però non spieghi bene il contesto crei confusione e ti dai la zappa sui piedi.

    Se vuoi leggere il ragionamento più preciso leggi Warren Mosler che il 26 ottobre a Roma fa questa presentazione ad un convegno a cui è presente anche Draghi. Lo riassumo gratis e ne mando una copia anche a Draghi e a Monti perchè sembra che non lo capiscano o facciano finta di non capirlo.

    Attenzione che quello che spiego nelle prossime righe in modo sintetico è il problema principale dell'economia capitalista, su cui si sono esercitati tutti, da Say, Marx a Ricardo a Keynes a Friedman. Grazie al fatto che leggo queste cose da quando ho 15 anni, le ho studiate in tre università diverse e poi anche per sfizio, sono in grado di riassumerle in modo che persino tu le capisci

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  17. 1) Per come funziona una società "capitalista" se tu produci 100 di reddito, poi una frazione rilevante, diciamo 10 non viene spesa o investita di nuovo e rimessa in circolo, ma viene risparmiata tramite asset finanziari o immobili a fini di accumulazione di ricchezza fine a se stessa. In teoria il risparmio è una bella cosa, ma solo se viene poi riciclato in qualche modo nell'economia. Di conseguenza, se nessuno facesse niente l'anno dopo vengono a mancare 10 di domanda e la produzione crollerebbe a 90. Questo perchè una frazione della popolazione, prevalentemente quella abbiente, avendo molti più soldi di quelli che le occorrono ACCUMULA RICCHEZZA E NON LA REINVESTE, LA ACCUMULA E BASTA.

    2) Di solito questo " buco" o "demand leakage" (perdita di domanda) detto anche "output gap" viene riempito dalla banche che prestano soldi a imprese e anche a famiglie le quali poi spendono o investono in modo produttivo e riportano a 100 la domanda (anche a 105). E dallo stato, che ha un deficit, di solito del 3 o 4% del PIL, che di fatto significa immettere moneta nel settore privato. Di norma quindi ogni anno hai le banche che aumentano il credito di un 5-6% del PIL, lo stato che ha un deficit del 3-4% del PIL e quindi il "buco" di domanda creato da quelli (in genere i più abbienti) che mettono via ricchezza viene riempito

    3) Diciamo che tu hai 100 di produzione, 90 viene speso o investito in qualcosa di produttivo e 10 viene tesaurizzato dai più ricchi che accumulano ricchezza finanziaria e immobiliare. Quindi avresti un "buco", ma dato che le banche aumentano il credito 5 o 6 viene preso a prestito e speso o investito produttivamente. In più un altro 3 o 5 viene pagato dallo stato in eccesso alle tasse che incassa e alla fine tutto è OK: la domanda totale è pari o eccede la produzione e quindi le aziende lavorano, la gente trova lavoro e si fanno investimenti per allargare l'offerta di servizi e beni

    4) nel caso (improbabile) che abbia seguito fino a qui, dovrebbe essere chiaro quello che sta succedendo ora in tutto l'occidente e in particolare in Spagna, Italia o Grecia: di colpo il credito delle banche non solo non cresce, ma si contrae e il deficit dello stato pure si contrae. Di conseguenza il BUCO di DOMANDA fisiologico di un sistema capitalistico non lo riempie nessuno.
    Attenzione: il " buco" o "demand leakage" (perdita di domanda) detto anche "output gap" E' NORMALE E FISIOLOGICO IN UN SISTEMA BASATO SUL CAPITALE PRIVATO E IL CREDITO in un economia industriale. Cioè in un economia pastorale o di sussistenza agricola non esisteva questo problema, esiste in un un sistema "capitalista" in cui si accumula ricchezza molto oltre i bisogni di sussistenza. L'accumulazione di ricchezza ha il difetto di togliere dalla circolazione parte delle risorse che sono state prodotte.

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  18. (Se tu sei nell'America dl 1900 questo problema è minimo perchè chi ha qualche capitale lo reinveste vedendo grandi spazi, praterie, miniere, nuove tecnologie e opportunità di arricchire e perchè c'è ottimismo e una popolazione giovane. Anche nel 1955 in Italia era così. Se tu invece sei nel 2012 in Italia, con una popolazione anziana, la ricchezza in mano ad anziani, alte tasse, burocrazia asfissiante, poche o nulle opportunità di investimento, economia in declino, pessimismo e paura del futuro il problema è drammatico. La gente che ha soldi li tiene stretti, non li reinveste più, il "buco di domanda" si allarga e diventa un cancro che erode l'economia e la società)

    Persino in Inghilterra, dove lo stato in realtà ha mantenuto deficit annuali rilevanti, la contrazione del Debito ha creato un enorme " buco" o "demand leakage" (perdita di domanda) detto anche "output gap" che proprio oggi sul Financial Times discutono animatamente e riportano stime per cui il BUCO è del 13% del PIL, secondo Capital Economics.

    Stai seguendo ? In Inghilterra dove per queste cose almeno sono più seri gli economisti privati (non prof universitari) che offrono analisi per fondi, fondi hedge e banche e quindi essendo pagati per il servizio non se la prendono comoda come i professori, calcolano che c'è un un enorme " buco" o "demand leakage" (perdita di domanda) detto anche "output gap" del 13% del PIL.

    Quindi la produzione di beni e servizi è del 13% sotto quello che potrebbe essere se ci fossero più soldi da spendere, la gente e le società sono pronte a lavorare, ma non girano abbastanza soldi. Se in Inghilterra stimano che manchi un 13% di domanda, in Italia probabilmente è di più, forse 20%. Cioè ci sono le persone, i tecnici, i software, i capannoni, gli uffici, gli alberghi ecc.. ecc.. per lavorare un 20% in più.

    In quel senso Barnard non ha torto, è come quando Keynes diceva di sotterrare e poi estrarre bottiglie piene di banconote o Friedman di gettare denaro dall'elicottero o si dice che la guerra aveva rimesso in moto l'economia depressa. In una situazione estrema, di depressione, in cui la domanda è forse un 20% inferiore all'offerta potenziale, qualunque cosa che immetta un poco di denaro sarebbe utile, anche l'evasione, il peculato, la camorra, la guerra o i lavori inutili. L'economia non è un fatto etico e morale, è una macchina che si muove in base al denaro, per chi non se ne fosse ancora accorto.

    Se uno comprende questo concetto, che è quello di base dell'economia moderna industriale con capitale e debito, allora è evidente che le politiche di Monti di austerità sono demenziali, perchè allargano ancora di più il " buco" o "demand leakage" (perdita di domanda) detto anche "output gap".

    (Nota: se la società fosse molto ugualitaria, il buco di domanda sarebbe minore perchè pochi accumulano ricchezza e pochi si indebitano, se la società è meno ugualitaria il buco di domanda è invece maggiore)


    Giovanni Zibordi
    Fonte: www.cobraf.com
    Link: www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=2966&reply_id=123491155
    04.10.2012

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