giovedì 2 agosto 2012

Il mercato reale smaschera e boccia le falsità di Mario Draghi e Mario Monti.



di Sergio Di Cori Modigliani


Il 2 agosto del 1980, a Bologna, un’azione terrorista provocò una strage di inermi cittadini innocenti, uccidendo 85 persone.

Trentadue anni dopo, ci troviamo ancora nella condizione di dover elemosinare al governo uno straccio di verità, forse, magari, un giorno, se qualcuno vorrà..

Personalmente ritengo che il modo migliore di onorare quei morti consista nel sottrarsi alla facile retorica e alla consueta demagogia museizzante occupandosi invece del presente.

Cioè delle stragi attuali, per fare ciò che si può, al fine di evitarne altre. Prima di tutto l’attuale strage in corso, perenne, perdurante, micidiale, contundente nella sua pervicacia criminale: l’omicidio premeditato dell’intelligenza psico-sociale del popolo italiano.

Paragonando il dibattito politico attualmente in corso in Italia, con ciò che accade in Germania, Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Cekia, (e Usa, Sud America, Australia in zona extra-euro) se ne ricava una immediata notazione etnico-culturale, deprimente quanto ottimista: la riconferma, cent’anni dopo, della grandezza di Luigi Pirandello. Il suo mantra socio-psicologico esistenziale (il “gioco delle parti”) ben inserito all’interno di un contesto ancora più vasto, quello che lui definì “Maschere Nude”, ci illumina ancora oggi, ci riempie di autentico ottimismo e speranza. Avere nel proprio carniere culturale tale precedente così visionario, così profondo, così incisivo nel riuscire a cogliere la pantomima individuale della nostra etnia, identificandola come spina dorsale del paese, è davvero una bellissima notizia: c’era un tempo storico in cui sapevano pensare, sapevano insegnare, sapevano divulgare, sapevano comunicare Senso; c’è stato, lo abbiamo avuto, vuol dire che può essere replicato raccogliendo quell’eredità di intelligenza sublime.

L’aspetto deprimente consiste nel fatto che l’attuale gioco delle parti non venga presentato in Italia per ciò che esso è, per l’appunto “un gioco delle parti” e niente di più, una modalità elementare di fingere una dinamica al fine di non cambiare nulla, per mantenere la pace coniugale in un matrimonio disastroso, per fingere di costruire un’armonia d’amore in una famiglia dove tutti si odiano, per offrire al popolo narcotizzato l’idea di cambiamento di un sistema di potere il cui obiettivo consiste nell’evitare a qualunque costo una qualsivoglia forma di cambiamento ad ogni livello.

E così, nel momento cruciale della Guerra Invisibile, l’Italia ci offre un Vendola che parla come Cirino Pomicino, Alfano che parla come Ferrero e Diliberto, Forza Nuova e Casa Pound organizzano collette “di solidarietà sociale” per i terremotati emiliani (zona rossa) completamente abbandonati al loro destino, e nei centri sociali antagonisti si scopre il vantaggio della pratica delle arti marziali. Il presidente di Confindustria parla di “mattanza sociale” e il suo vice-presidente parla di “rispetto per i lavoratori e necessità di combattere la disoccupazione”; il campione del neo-liberismo industriale italiano, Sergio Marchionne, accusa i concorrenti tedeschi di “far mercato”; l’attuale ministro per lo sviluppo economico dichiara “di primaria importanza la lotta contro l’evasione” ma viene denunciato dalla magistratura come Grande Evasore (si parla di circa 750 milioni di euro quando era presidente di Banca Intesa, mai pagate) e nessuno ne parla mai ritenendola cosa normale; nel settentrione, Formigoni a nome della cultura cattolica vaticanista ricorda di aver fatto voto di umiltà e povertà ma considera “un mio diritto trascorrere vacanze di lusso su una bella barca e riposarmi in un resort a cinque stelle”, e così via dicendo.

La comunicazione che ne deriva è la seguente “in Italia tutto è lecito, non soltanto non esiste il Diritto, ma il Senso è stato abolito” in tal modo il Significato appare occulto.

Se il Senso è stato sottratto, ogni cosa vale. Di conseguenza ogni cosa equivale a ogni altra. Questo (io lo chiamo “egualitarismo del Senso” che provoca la sua cancellazione) consente un appiattimento di significati per cui una dichiarazione di Antonio Ingroia finisce per avere lo stesso peso di quella di Lele Mora. Il cervello non riesce più a operare seguendo coordinate logico razionali, le sinapsi si inceppano e non si può più pensare. Non perché venga vietato, non perché ne venga negata l’autorizzazione, non perché venga censurato, bensì perché viene costruita una impalcatura di inceppamento cerebrale che automaticamente impedisce la manifestazione di pensiero.

In tal modo, Mario Monti e Mario Draghi diventano l’avanguardia rivoluzionaria democratica, perché la dichiarazione del presidente della Bundesbank “non capiamo, non comprendiamo e non vogliamo che il contribuente tedesco debba fornire risorse finanziarie alla BCE che poi li consegna a governi sostenuti da una classe politica che non è in grado di controllare gli sprechi e gli abusi” viene considerata (in Italia) un’argomentazione reazionaria trasformando questa frase in “la Germania non vuole salvare l’Italia perché non vuole lo scudo anti-spread”. Il che non ha alcun Senso. Lo ha se il dott. Ingroia vale quanto Lele Mora.

Tutto ciò per spiegare che le dichiarazioni trionfali della classe politica italiana che ci hanno annunciato come tutto si stia muovendo, che la crisi sta finendo, che l’euro si salverà, e l’economia riprenderà slancio grazie alle dichiarazioni del rivoluzionario Draghi, appartiene a un territorio senza Senso. E’ insensato. Verranno proposti tecnicismi, aliquote, grafici, percentuali, e verrà spiegato che tutto ciò migliorerà la vita del paese perché “i mercati hanno risposto bene”.

La mancanza di Senso è relativa al fatto che “il mercato” viene identificato come “l’ufficio di amministrazione del presidente della Banca Pinca Pallina” e non come il luogo dove si realizza l’incontro tra domanda e offerta tra chi produce merci e chi le vuole consumare. Da qui discende tutto.

In una realtà di non-Senso, tutto è lecito. Si può far credere ai propri elettori che Formigoni pratica l’umiltà, che il PD è un partito progressista, che Casini è un pilastro della democrazia e che Grillo rappresenta l’anti-politica.

Sono abitudini automatiche dovute anche all’uso eccessivo e malsano di facebook, non  a caso gli italiani sono diventati nel 2012 l’etnia con il più alto numero al mondo di iscritti, è una cooptazione dell’internautica elevata al rango di “arbitro dell’informazione” che attribuisce al virtuale un Valore maggiore di quello reale.

Se il virtuale si sostituisce al reale, si fa passare l’idea subliminare che noi –in quanto materiale reale e quindi “tecnicamente” pensante- non possiamo intervenire nella modificazione del Significato perché non possiamo operare sul Senso: lo subiamo.

Così, il cittadino diventa soltanto passivo.

Così, attribuendo a Mario Draghi (un funzionario di banca che nessun europeo ha mai eletto, che non ha mai prodotto nulla, che non rappresenta nessuna esigenza di ceti produttivi industriali, che non rappresenta i lavoratori, che non rappresenta i votanti, che non può né promulgare leggi né abolirle, che non può rilanciare l’economia e non può neppure contrarla) se a un individuo così gli si attribuiscono facoltà di Senso, allora tutto può essere.

Può accadere anche di ascoltare l’opinione di Lele Mora sulla trattativa stato-mafia.

Come se ne esce?

Non è mica difficile.

Basta riconquistare dentro di sé la smagliante arroganza di pretendere, esigere e volere che il Senso sia tale. Al di là della faziosità, delle abitudini, degli schieramenti ideologici.

Vendola e Casini è un’accoppiata senza Senso. Lo capisce pure un bambino.

Mario Monti e Mario Draghi anche, se pensiamo all’economia reale.

Squinzi e la Camusso insieme, sono un’ottima idea di “Senso di autentica alleanza politica reale al fine di migliorare le condizioni economico-sociali di tutti”.

Non a caso, (toh che sorpresa!) è stato l’unico momento in cui Mario Monti è intervenuto immediatamente e pubblicamente per attaccare la Confindustria. Quei due insieme sono davvero pericolosi per chi pratica il virtuale: loro se la vedono con il Reale.

E’ il nuovo paradosso dell’attuale Guerra Invisibile.

La rivoluzione necessaria del Senso Sociale passa attraverso l’abbraccio tra Camusso e Squinzi.

Il nemico è il virtuale, cioè la finanza.

Il Senso sta nel reale, cioè nell’economia che produce merci e offre lavoro e crea ricchezza.

E da lì scende tutto a pioggia.

Se non vi piace più vostra moglie (nella vita reale) e fate finta di niente perché vi sfogate con il sesso in rete (nella vita virtuale), siete finiti nella zona del Senza-Senso. Non avete il diritto di protestare se Draghi decide o non decide del vostro destino. Se invece affrontate con lei il problema, riaccendete la passione oppure decidete di divorziare e andate a cercare di sedurre la vicina di casa, forse la vostra vita sarà senz’altro più faticosa, più complessa, più difficile.

Ma sarà più piena, più rigogliosa.

Perché sarà umana, sarà Vera.

Quando il Senso non esiste più, la vita non ha più Valore.

Nel mio mondo pieno di Senso, Mario Draghi è un video-game. Anche Mario Monti.

Basterebbe spegnerli.

Basterebbe dire (prima di tutto a se stessi) Game Over baby.

Nichi Vendola, invece, è tutto contento del suo nuovo joystick, mi ricorda mio figlio quando aveva dieci anni, a natale, con la sua nuova playstation. Vendola è convinto che gli permetteranno di gestire il percorso: è finito nel virtuale a sua insaputa. Ma non lo sa.

Sono ottimista. Perché vedo in giro per il mondo un certo risveglio dell’economia reale. Penso che in più di un luogo dove il potere conta ci siano importanti industriali veri e potenti ai quali prudono le mani e paternalisticamente vogliono staccare la spina del video-game per mandare i bambini a letto.

Forse i mercati finanziari (il virtuale) promuoveranno Draghi e Monti e Rajoy.

I mercati veri (quelli reali) ci affonderanno prima del tramonto. Non vi è alcun dubbio.

Mi auguro che questa sera Susanna Camusso e Giorgio Squinzi, magari segretamente, trascorrano la serata insieme a cena per affrontare la situazione del paese

Questo sì avrebbe Senso.

Non Mario Draghi.

Let’s stop with the video-game

12 commenti:

  1. Letto ed approvato.

    Buon post Modigliani.
    Non é sempre cosi' ma il contenuto di questo post é condivisibile.

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  2. Mi associo, bel pezzo.
    Le vacanze sono finite, bentornato SergioDICoriModigliani...

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  3. Bel pezzo !
    Marco G. 75

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  4. giusto per mettere i puntini sulle i la forza economica della germania in questo momento non è il mercato ma la sua distorsione su cui specula abbondantemente...non si tratta dell'egoismo di chi fa le cose onestamente e bene e si rifiuta di aiutare gli scansafatiche...la germania sta speculando da ben 10 anni sull'euro accumulando profitti...e la sua ricchezza è costruita sulle spalle degli altri paesi.
    Come? mentre noi abbiamo subito lo svantaggio di una moneta che contrariamente a condizioni reali di mercato si sarebbe svalutata e avrebbe rilanciato le esportazioni e l'economia(la lira si sarebbe svalutata l'euro no) la germania ha benefriciato abbondantemente dell'effetto contrartio...ovvero ha potuto falsare la concorrenza con una moneta che secondo gli economisti vale il 40% in meno di quanto varrebbe il marco tedesco da solo in condizioni di reale mercato...questo è lo sconto dei suoi prodotti sul mercato e questo è l'extraprofitto che abbiamo pagato noi e gli altri stati europei negli anni. Vi spiego terra terra come funziona il mercato(quello vero non quello di cui tutti parlano a sproposito addomesticandolo a ideologie slegate dalla realtà) allora lo stato x produce ottimi prodotti e li piazza sul mercato, produce tanto bene che vende all'estero + di quanto compri...per comprare i suoi prodotti gli stati a cui vende devono comprare la sua moneta che per l'aumento della richiesta sale di valore...in questo modo i suoi prodotti sono meno convenienti e vende meno così il valore della moneta si riaggiusta...allora la germania ha usufruito di un mercato sfalsato dall'euro e ha moltiplicato i suoi profitti vampirizzando gli altri stati che non potendo svalutare sono stati costretti a vendere a prezzi troppo alti che non rispecchiavano la loro realtà economica a causa di un valore dell'euro superiore alla forza delle loro economie locali senza alcuna possibilità di correzioni. La germania non sta usando il mercato onestamente sta speculando sulla sua mancanza usufruendo di un cambio che non è reale e che regala ai suoi prodotti una concorrenzialità che non esisterebbe senza l'euro. Quando tieni bassa la moneta in rapporto alle altre per vendere i tuoi prodotti a prezzi molto inferiori a quelle della concorrenza si chiama dumping(è quello che fa la cina tenendo bassissimo il valore della sua moneta) quello che fa la germania essendo a scapito sopratutto di paesi con cui condivide la valuta non ho idea di come si possa chiamare...certamente non mercato nè concorrenza leale. I guai l'italia li ha e di cazzate ne sono state fatte parecchie(a questo punto viste le conseguenze comincio a pensare che tra le tante cazzate ci sia stato anche entrare nell'euro a queste condizioni)e i bilanci sono quelli che sono così come sprechi e inefficienze...però tutti questi problemi sono stati aumentati dalla struttura dell'euro e la germania non è il vicino onesto che non vuol pagare...sta speculando in modo bieco...anche perchè se esistesse un marco con un valore che rispecchiasse l'economia tedesca e quindi rivalutato di almeno il 40% rispetto all'euro sicuramente dovrebbe assicurare rendimenti molto + elevati sul bund...altrimenti in condizioni di cambio e di mercato reale nessuno comprerebbe titoli in una valuta tanto costosa(considerando le oscillazioni al ribasso che esistono sul mercato per le monete molto valutate) senza un rendimento quanto meno positivo!

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  5. @Anonimo03 agosto 2012 01:16

    Ah ecco ora é chiaro e per prendere l'esempio dell'auto non é che FIAT costruisce vetture che nessuno vuole (chissà mai perchè?) ma é colpa della tedesca Wolkswagen che a detta del Marchionne Marpionne fa dumping.


    Solita doppia morale: se ci guadagno tutto bene, se perdo é colpa tua.

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    1. Eh no egregio luigiza, il lettore anonimo ha pienamente ragione.
      Ha esposto in termini semplici ciò che realmente è accaduto, e accade, a causa di un'improvvida e frettolosa adesione alla moneta unica.
      Il "pregio" fondamentale dell'euro è stato quello di spalmare sui paesi europei il costo della riunificazione tedesca.
      Jean Monnet, uno dei padri dell'attuale europa nonché notoriamente filonazista, ne sarebbe stato soddisfatto.
      Attualmente la moneta unica permette alla Germania di competere con un prodotto industriale di indubbia qualità, ma allo stesso prezzo di altri meno qualitativi, quindi meno competitivi proprio a causa dell'euro.
      Senza contare che i tedeschi stanno finanziando a costo zero il loro debito pubblico dei prossimi lustri: quando Herr Schmidt andrà in pensione, avrà un vitalizio proporzionato allo stipendio altissimo che percepisce ora. I disoccupati ed i pensionati italiani lo ringrazieranno...
      Forse aveva ragione Andreotti quando diceva: "La Germania? L'amo tanto che vorrei ce ne fossero due".

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  6. Dante parlava di un'Italia come nave senza nocchiero, ma oggi pare che di nocchieri ce ne siano tanti e con le idee confuse. Anzi questi nocchieri si comportano da psicopatici, da vere criminal minds, e risultano privi di ogni senso logico e buon senso. A sentirli parlare sembra che vivano in una loro realtà virtuale, senza rendersi conto di come si viva nel paese reale e nel mondo. Si guardano l'ombelico e pensano di essere al centro del sistema.

    In Sicilia è cominciata la corsa alla Regione e i deputati uscenti già si danno da fare per richiedere la loro conferma falsificando la realtà. Lo statuto del PD prevede che dopo tre legislature non ci si può ripresentare, ebbene ci sono due deputati regionali con tre e quattro legislature che già chiedono a Bersani una deroga con la pretesa di considerarsi indispensabili! Visti i risultati elettorali del PD in tutti questi anni e le ruberie che Cuffaro e Lombardo hanno portato avanti, con la tacita connivenza degli altri partiti, ci vuole proprio una logica particolare per sostenere di essere insostituibili!

    Ma loro ci provano e sino a quando gli elettori li votano c'è ben poco da fare. Il numero degli astenuti già supera il 40 per cento, ma basterà il 20-25 per cento per comandare. Non a caso molti politici si preoccupano soprattutto di vincere, il governare non rientra nei loro piani.

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  7. L’ Euro e la corruzione non sono antagonisti, ma complementari. L’uno alimenta e rinforza l’altro.
    Che oggi ci sia un’emergenza e che la soluzione sia l’uscita dall’ Euro non ci sono dubbi, ma la cosa pare praticamente impossibile, non perché non lo sia in se, ma perché le condizioni di corruttela che hanno portato l’Italia ad associarsi all’ Europa sono le stesse che oggi impediscono una eventuale fuoriuscita.
    L’ Euro finirà, non può non finire in tempi brevi, perché si tratta di un sistema non sostenibile. Non è sostenibile nemmeno per la Germania, la cui economia sta apparentemente andando a gonfie vele, ma che nella realtà sta affondando.
    Intanto abbiamo, in Germania, uno sbilanciamento sempre maggiore della bilancia degli scambi con l’estero. È notorio che la maggior parte delle esportazioni tedesche, avviene nella zona Euro, per i motivi riportati dall’anonimo sopra, ma la crisi ha notevolmente rallentato gli acquisti di beni e prodotti tedeschi, mentre per poter vendere al di fuori della zona Euro, non avendo la possibilità di svalutare la moneta, si sta provvedendo a svalutare l’unico elemento svalutabile, cioè il salario dei lavoratori. Il difetto di questa politica, in termini economici, si traduce nel crollo della domanda interna, con conseguenze ancora più dannose, in quanto si generano spinte deflazionistiche.
    Se l’inflazione ci è stata presentata come il peggiore dei mali, in realtà la deflazione è di gran lunga peggiore.
    Il problema non è più se uscire o meno dall’Euro. Nell’Euro non dovevamo nemmeno entrarci, e comunque l’esperienza Euro sta per finire. Rubini, noto economista francese, prevede per il 2013 la tempesta perfetta. Il problema è come ne usciremo e in che modo gestiremo la ricostruzione.
    L’Italia è un paese devastato dalla guerra invisibile. Il suo sistema industriale non esiste più, come non esistono più i risparmi di generazioni delle famiglie.
    Verrà gestito, come al solito, dalle congreghe clerico-fasciste, o c’è qualcosa di altro in prospettiva?
    Ci sarà un nuovo piano Marshall per l’Europa, o ci dovremo arrangiare?
    La guerra è perduta e i citati Camusso, Squinzi, Landini e compagnia, che fanno parte del circo mediatico di propaganda pro-euro, sembrano tanto i gerarchi nazisti che istigavano la popolazione a resistere ad ogni costo sulle mura di Berlino.
    La guerra è perduta, loro (sindacati, confindustria) sono tra i responsabili del disastro, per l’appoggio incondizionato dato ai governi che hanno promosso l’Euro, raccontandoci panzane rispetto alle quali quelle odierne di Monti sono solo la brutta copia, ma ci istigano alla resistenza. Salviamo l’Euro a tutti i costi.
    Dovrebbero essere impiccati per alto tradimento!!!

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  8. Quale sarebbe il mercato reale citato nel titolo del pezzo? Non esiste realtà nei server che in base ad algoritmi comprano e vendono titoli mobiliari. Solo osclillazioni di prezzo che innescano una reazione a catena. Quanti altri scandali occorrono prima che si abbia la consapevolezza che la ricchezza delle nazioni è in mano a ladri della peggior specie. Il gioco è volutamente truccato, il resto è finzione. Qua si bara su tutto (vedi Libor truccato dalle maggiori banche del pianeta).La vera domanda è: siamo pronti alla cura Robespierre o no?

    V.

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  9. 8 settembre
    «Italiani! Per ordine di Sua Maestà il Re Imperatore, assumo oggi il governo militare del paese con pieni poteri. La guerra continua a fianco dell’alleato tedesco. L’Italia, duramente colpita nelle province invase, le città distrutte, mantiene la parola data, gelosa custode della sua tradizione millenaria. Si serrino le file intorno a Sua Maestà il Re Imperatore, immagine vivente della patria ed esempio per tutti. L’ordine che ho ricevuto é chiaro e preciso e sarà eseguito scrupolosamente, e chiunque nutra illusioni di poter alterare i normali sviluppi o di tentare di turbare l’ordine pubblico sarà punito inesorabilmente. Viva l’Italia, viva il Re. Firmato: maresciallo d’Italia Pietro Badoglio».

    Alle ore 19:45, dell'8 settembre 1943, dai microfoni dell'E.I.A.R., il Maresciallo Pietro Badoglio comunicò agli italiani che:
    « Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi danni alla nazione, ha chiesto l'armistizio al generale Eisenhower… La richiesta è stata accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza. »
    In tale clima il sovrano e il maresciallo Badoglio, il 9 settembre, alle ore 5:10, si accinsero a partire clandestinamente per raggiungere il Sud, via Pescara, percorrendo proprio la via Tiburtina, ove stava ripiegando anche un corpo d'armata motorizzato, inizialmente previsto a difesa di Roma.

    I tedeschi e gli angloamericani avevano in comune la convinzione che il re Vittorio Emanuele III e il suo nuovo primo ministro fossero cospiratori consumati e opportunisti, il cui interesse principale non era il bene del popolo italiano bensì la sopravvivenza di Casa Savoia. [...]
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    E' sempre e comunque un problema di sopravvivenza oggi come allora.
    Perche' loro vogliono rimanere.
    Poi trovano pure chi risponde a "non capiamo, non comprendiamo e non vogliamo che il contribuente tedesco debba fornire risorse finanziarie alla BCE che poi li consegna a governi sostenuti da una classe politica che non è in grado di controllare gli sprechi e gli abusi” cosi' :"noi abbiamo subito lo svantaggio di una moneta che contrariamente a condizioni reali di mercato si sarebbe svalutata e avrebbe rilanciato le esportazioni e l'economia(la lira si sarebbe svalutata l'euro no) la germania ha benefriciato abbondantemente dell'effetto contrartio...ovvero ha potuto falsare la concorrenza con una moneta che secondo gli economisti vale il 40% in meno di quanto varrebbe il marco tedesco da solo in condizioni di reale mercato...questo è lo sconto dei suoi prodotti sul mercato e questo è l'extraprofitto che abbiamo pagato noi e gli altri stati europei negli anni."
    ciao ciao

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  10. Prima o poi saranno costretti a riscrivere la storia partendo da Adamo ed Eva, perchè il grande inganno sta per essere svelato. Questa è la cosa che temono maggiormente. La Chiesa ci ha mentito, i Governi mentono. La grande mela sparisce ed è piena di buchi. Gli esseri animici che ci vorrebbero governare hanno sbagliato alleanza...

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  11. HUUMMMMMM ...veramente questa e' Maya dove un pensiero vale l'altro, dove il virtuale ed il reale sono ESATTAMENTE la stessa cosa. infatti attivano le stesse identiche emozioni, queste si' REALI.

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