martedì 17 luglio 2012

I perduranti Falsi di Stato dell’Italietta mitòmane. Ecco che cosa accade, per davvero, nel resto d’Europa e nel mondo.



di Sergio Di Cori Modigliani




Qualche breve accenno alle mestizie dell’attualità spicciola della nostra amata Italietta, piccola, bècera, eppur diletta, passando per un succinto riferimento storico di necessario rinfrescamento della memoria.
Negli anni ’30 e ’40 sogni da grande potenza imperiale “Ho bisogno di un Impero per diventare Grandi” e vai giù con i massacri di popolazione inerme in Abissinia, Etiopia, Eritrea, tanto quelli erano negri, neppure battezzati, quindi razza inferiore. Poi, variante anni’40 “Ho bisogno di qualche decina di migliaia di morti per sedermi alla pari al tavolo della pace” e giù con le coltellate alla schiena della cugina Francia, armate di guerrieri in Russia con gli stivali di cartone a -30 gradi, e il resto lo sappiamo. Tutto cambia (???) nel 1946, fatta fuori l’ala liberal-democratica della nazione, a sinistra “dobbiamo mantenerci armati per pungolare l’America capitalista” (e quindi succhiare danaro a est) e a destra “dobbiamo demonizzare i social-comunisti terrorizzando la popolazione” (e quindi succhiare danaro all’America).  Nel 1951 l’unico momento di autentica serietà della nazione, che non a caso ha prodotto il cosiddetto “miracolo economico all’italiana”. Quattro o cinque leader (gente con le palle vere) che la pensava in maniera opposta –tipo Alcide De Gasperi e Pietro Nenni, tanto per dirne due- ma che in comune avevano una cosa (roba non da poco): “la passione civile nel voler migliorare la nazione per aumentare il bene collettivo rinunciando alle miopie faziose” si siedono intorno a un tavolo (pubblicamente mai esistito) decidono una giocata comune e fanno l’en plein. Da quel momento, l’Italia, da trenino clownesco buono per una Disneyland degli orrori (e degli errori)  cioè il fascismo da poco tempo pensionato, diventa una locomotiva e si apre alla modernità democratica. Dobbiamo dir loro grazie, clamoroso ma vero, con il senno storico del poi. Grazie De Gasperi, e grazie anche a Togliatti, Nenni, Di Vittorio, La Malfa, Pertini, Fanfani e altri ancora (Napolitano proprio no, già da allora ben individuato nella sua caratterialità politica, definito da Togliatti nel 1958 “con un passato troppo ingombrante per poter avere un futuro rispettabile”). Già dieci anni dopo, nel 1961, i primi cenni di mitomania sociale patologica ben sintetizzato da un geniale Dino Risi nel film “Il sorpasso”. Poi, nel 1971 la classe politica italiana produce a destra criminali mascalzoni che organizzano stragi e omicidi di gente innocente finanziati dalla Cia, e a sinistra le Brigate Rosse con vari annessi e il terrorismo sindacale; il tutto tinteggiato dalla mamma democristiana che ci spruzzava sopra la garanzia dell’eterno assistenzialismo per tutti, basta che stessero zitti e non evolvessero pretendendo di essere adulti. Nell’82 ritorna Disneyland, versione porno-soft, “Milano da bere”, sono finiti tutti un po’ in galera, un po’ suicidi, un po’ dentro l’attuale PDL e PD, i più intelligenti a pescare nei mari del sud con il tesoro (vero) -rubato ai cittadini- ben custodito nelle banche locali. Nel ’92, Disneyland versione noir pop, esplode tangentopoli: tutti i protagonisti di quella stagione –esclusi due tra i venti protagonisti e qualche comprimario esagerato- sono i protagonisti dell’attuale classe politica dirigente. Nessuno escluso. Nel 2002 Disneyland si getta nella versione porno-hard, ormai siamo aperti e moderni. Nel 2012 Disneyland offre un’inattesa variante, la deriva horror, questa ci mancava. Perché qui siamo andati a finire.
Così veniamo al punto.

Dovreste farvelo spiegare per bene da Cesar Romero se è ancora vivo o meglio ancora dal nostro Dario Argento, che è pur sempre italiano, utile per comprendere i meccanismi socio-psicologici che si celano dietro questo tipo di sistema di ipnotizzazione di massa clerico-fascista.

In democrazia si intende per “horror” la istituzionalizzazione del concetto di FALSO.
Un esempio: “La dimostrazione che stiamo sulla strada buona e l’Italia può tranquillamente cominciare a dire a se stessa di star uscendo fuori dalla crisi, e quindi essere pronta per lanciarsi verso una equa crescita, sta nelle cifre; abbiamo abbattuto il “mostro” –se mi consentite quest’espressione- dello spread che oggi viaggia a 275 ma che presto sarà ritornato a un più realistico posizionamento al di sotto dei 200 punti e che non vedrete mai più risalire; le banche sono solide, ma soprattutto, grazie ai sacrifici degli italiani che stanno dimostrando senso di grande responsabilità collettiva e di maturità, dei conti della spesa pubblica perché abbiamo il disavanzo sotto controllo”. (Mario Monti 26 febbraio 2012).
Risultato al 16 luglio 2012: spread: 490. Disavanzo pubblico: record storico a 1.966 miliardi di euro con aumento esponenziale costante, da quando Monti si è insediato, perché ha inceppato il meccanismo produttivo nazionale.
Dichiarazione di Bersani il 13 luglio 2012 “Monti sta facendo bene, sta ottenendo dei risultati positivi fino a qualche mese impensabile; siamo ancora in emergenza, ma la strada è quella giusta”.
Per me, questo è un film horror, così com’era un film di pornografia della Politica il film con Berlusconi.
Mario Monti, 16 luglio 2012 ”Siamo pronti a sostenere l’Italia dall’attacco delle speculazione sui titoli di stato”
Sintesi della truppa mediatica asservita in questi giorni “L’Italia si prepara al mese di agosto che, tradizionalmente (ndr. ma nessuno spiega perché) invita la speculazione finanziaria per saggiare la tenuta dello scudo anti-spread ottenuto da Monti nella sua vittoria di Bruxelles”.
E’ tutto FALSO. Non è vero niente. E’ come dire che il movimento studentesco della statale di Milano aveva messo le bombe alla banca nazionale dell’agricoltura il 12 dicembre del 1969, oppure dire che Borsellino è stato assassinato per motivi personali.
E’ un film horror. E’ una finzione ben orchestrata.

Ecco come è andata la settimana precedente in Europa (fino a questo momento) se fosse stata descritta in un film, diciamo così thriller romantico (quindi grande tensione, pathos, ma si sa che va a finire bene) e se al comando della truppa mediatica invece dei servi nostrani ci fossero stati giornalisti professionisti di razza, cioè chi applica il credo di Mark Twain “il giornalista è colui che pubblica notizie che nessuno vuole sapere e nessuno vuole ascoltare; tutto il resto è pubblicità. Il vero giornalista è la persona meno vanitosa ed esibizionista del mondo: detesta gli applausi e odia i complimenti, se non quelli del suo direttore. Adora essere querelato, essere temuto, essere odiato, essere denunciato, non essere mai invitato nei posti giusti. Il suo tesoro consiste nella libertà di raccontare alla gente ciò che fanno quelli che non vogliono che si sappia ciò che stanno facendo”.

Lunedì 9 luglio. Ore 10 del mattino, quindi on line. Titoloni cubitali di immaginari scenari giornalistici di un paese che pratica il libero pensiero non assoggettato alla sbiobba clerico-fascista imposta oggi in Italia:
“Si spacca l’Europa e si apre un inèdito fronte. Hollande rompe con Monti e vola a Londra”. Il fatto è avvenuto, quindi è oggettivo. “Le chiacchiere non mi interessano, all’Ecofin non ci vengo” così è stato e così è avvenuto: era assente la delegazione francese. Venti diversi articoli nello spiegare il perché, come, quando, quanto e per quanto. E invece, in Italia si produce il Falso/Horror: “Vince l’asse Hollande/Monti contro la Merkel” così scriveva il sole 24 ore e tutti gli altri.. Sempre lo stesso giorno alle ore 18. “Hollande snobba Cameron e si rifiuta di incontrare i conservatori: imbarazzo della diplomazia. Sceglie di incontrare la regina Elisabetta insieme al governatore della Bank of England, due ore di fitti colloqui coperti da assoluto riserbo”. Poi, alle ore 20 la mazzata: “Hollande a Londra incontra Cameron, alla conferenza stampa gli volta le spalle e non lo guarda mai in faccia. Lo sbeffeggia davanti alla nazione. Indici di gradimento dei conservatori ai minimi”.  In Italia, invece, la sera, la versione horror propone: “Successo anche all’Ecofin di Monti che conferma di aver predisposto tutte le misure anti spread che aiuteranno ad abbassare lo spread. La Merkel si inchina all’asse Monti/Hollande”.
Martedì 10 luglio. Ore 9 del mattino all’Eliseo. Hollande insieme a squadra economica e sindacati e la loro CONFINDUSTRIA che ricevono il management operativo di Citroen-Peugeot. Partecipano come osservatori anche i verdi, presente Daniel Cohn Bendit  a nome del gruppo Spinelli. Decisione presa: chiudere due fabbriche, 8.500 operai in cassa integrazione da riconvertire al settore agricolo eco-sostensibile per lanciare un piano di sostegno all’export agro-alimentare; aumento di ulteriori tagli alla spesa della classe politica istituzionale e tagli lineari alle grandi opere volute da Sarkozy considerate “troppo dispendiose e inutili” tra cui presentazione di una protesta a Bruxelles dell’accordo sulla Tav Torino-Lione. La sera, in Italia il ministro Corrado Passera dirà “La notizia è una bufala, si tratta di un contratto internazionale che verrà rispettato, tant’è vero che dall’Eliseo è arrivata già la smentita ufficiale”. Non è vero, non è arrivato nulla. La notizia è vera. La smentita dell’Eliseo è FALSA. Dove sta? Chi l’ha redatta? Chi l’ha firmata? Dove è stata pubblicata? Come mai nessun francese è al corrente della smentita che appare magicamente soltanto da Ventimiglia in giù?
Mercoledì 11 luglio. La Germania fa sapere ai partners europei che a lei dispiace tanto, che avrebbe voluto, che non è colpa sua, ma che in patria non le permettono di far varare lo scudo anti-spread per le economie deboli, considerandolo anti-costituzionale; la notizia ufficiale verrà data dai magistrati tedeschi il sabato a mercati chiusi. Titolo (sezione thriller soft fantascienza) “La Merkel rettifica la posizione tedesca e smentisce Mario Monti”. Titoli della sera in Italia, versione horror mediatico “animazione in Europa in preparazione del vertice di Bruxelles di venerdì 20 luglio che formalizzerà l’attivazione dello scudo anti-spread”. Falso totale.
Giovedì 12 luglio. Horror mediatico italiota: “L’Onu fa sapere che in Siria è ormai guerra civile” fine della notizia. Titolo del mio film di fantapolitica thriller romantico soft giornalismo vero “Vittoria della diplomazia francese ai danni dell’Italia che viene definitivamente fatta fuori dal tavolo sulla Siria” e una decina di articoli che spiegano che cosa sta accadendo, e cioè il nuovo asse creato in medio-oriente: La Cina diventa neutrale, in cambio le aprono il mercato interno dell’Iran e chiude a Teheran un accordo commerciale: si prende il loro petrolio a prezzo alto e in cambio paga con derrate alimentari perché l’Iran sta alla fame, inoltre gli dà 6 miliardi di euro per andare a costruire delle carabattole a Isfahan, capitale misto cino-tedesco-americano. La Francia assume il controllo ufficiale della vendita delle armi ai ribelli con placet di tutti e il oh yes di Sua Maestà britannica che fornirà elicotteri d’attacco e aerei leggeri, intanto dà accesso ai ribelli ai satelliti; l’Italia che nel 2010 ha chiuso l’accordo come fornitore responsabile della gestione di tutti i sistemi di controllo di sicurezza, sorveglianza e sistema spionistico ad alta tecnologia al servizio di Assad gestendo i massacri dei civili inermi – su garanzia politica dei russi- (quattro aziende nel bresciano e varesotto tutte in quota Lega Nord e AN, soldi a palate) viene fatta fuori dai giochi. Putin fa sapere a Berlusconi di togliersi di mezzo quelli di AN. La Russia diventa più soft, la Francia spiega che “perché non andare tutti a Teheran a un tavolo internazionale sulla Siria?”. In tutta Europa si parla di questo, in Italia no. Crollano i valori in borsa dell’industria bellica italiana, schizzano alle stelle quelli francesi e britannici: spread francese al ribasso, spread italiano al rialzo. Ci fa le spese il povero Squinzi. In Italia neppure una parola, neppure una spiegazione. Intanto a Londra, la Bank of England vara un piano di investimenti, fortemente voluto (così si dice) dalla regina Elisabetta: miliardi di sterline alle banche inglesi legate alla corona a tassativa condizione che i soldi vengano dati soltanto ed esclusivamente ad aziende nazionali che producono merci: abbattimento delle aliquote fiscali a chi assume manodopera, penalizzazione con aumento dell’aliquota fiscale alle banche che investiranno questa quota di danaro in attività finanziarie extra-produttive. In Italia nessun articolo al riguardo, prosegue l’horror della confusione mediatico. Nel mio film, il titolo è: “Toh, la Regina Elisabetta propone una nuova torta mescolando ingredienti keynesiani e neo-liberisti. Da noi, potrebbe funzionare?”. Le banche inglesi reagiscono bene in borsa. Quelle italiane malissimo. Nessuno spiega il perché.
Venerdì 13 luglio. Attacco di Berlusconi a quelli di AN, soap opera della Minetti, chicca da baraccone degli orrori con la procura di Trani che colpisce quelli di Moody’s perché l’Italia (clamoroso colpo di scena cinematografico, tutti in platea fanno “ooooh!!”) è “in ottima salute, ha dei fondamentali molto migliori perfino degli usa e soprattutto molto meglio di quelli francesi, le banche reggono benissimo e questo downgrade è ingiusto e ingeneroso, è doveroso dirlo” laddove il colpo di scena sta nel fatto che lo fanno dire a Squinzi, divenuto all’improvviso sostenitore di Monti, della sua politica, delle sue visioni. (c’è chi tra il pubblico dà una gomitata al compagno accanto e fa “secondo me questo fa una brutta fine prima della fine del film, così è troppo”). Francesi, inglesi e olandesi danno perentori ordini a tutti i propri polli di disertare la riunione dei finanzieri mega miliardari americani in Idaho (cioè la vera feccia dell’umanità, in questo momento) facendo finta di niente. Mario Monti è l’unica personalità politica istituzionale del pianeta a partecipare accolto con applausi scroscianti e vigorosi apprezzamenti di Mitt Romney. Obama furioso, gli inglesi pure. I miliardari si mettono d’accordo con Monti sul prezzo d’acquisto del patrimonio pubblico italiano da vendere, anzi svendere (è andato lì per quello). In Italia neppure una parola né una spiegazione su tutto ciò. A nessuno è venuto in mente di chiedere (e scrivere) “Come mai Monti è l’unica personalità politica del pianeta ad andare in Idaho?”.
Sabato 14 luglio. Chicca tedesca doppia. La prima: risposta ufficiale alla Francia che ha chiesto “ufficialmente e formalmente” che l’Unione Europea e Ecofin varino un piano di sussidi economici per le grandi opere da realizzare su contratti firmati dati i costi esorbitanti non più sostenibili dovendo applicare il rigore di bilancio (tra cui le TAV). La Germania risponde “prima il rigore, poi il rispetto dei contratti; l’Europa si astiene formalmente dall’essere parte in causa ma rigetta la richiesta; che l’Italia e la Francia se la vedano tra di loro, qualunque decisione prenderanno per l’Europa andrà bene”. Hollande gongola all’idea di un braccio di ferro solitario con Monti che letteralmente detesta. Si legge tutte le sere Hemingway per prepararsi. Seconda chicca clamorosa. Dodici signori in ermellino e buffo berrettone con il pon pon compaiono in diretta televisiva in Germania: sono i responsabili della loro corte costituzionale. Hanno deciso. Così dicono: “La materia è controversa. Sono necessarie ulteriori ricerche e complessi approfondimenti. Di conseguenza rimandiamo il verdetto, che sarà definitivo e inappellabile, alla data del 15 settembre 2012; per quella data informeremo la nazione se il varo del cosiddetto scudo europeo anti-spread sia costituzionalmente accettabile per la giurisprudenza germanica oppure no. Per il momento, quindi, la sua immediata operatività è sospesa”. In Italia neppure danno la notizia. L’horror prosegue alla grande: seguitano a parlare di a) una vittoria a Bruxelles, b) del varo dello scudo anti-spread, c) di iniziative comuni per l’euro per difendersi ad agosto, d) dell’asse Hollande/Monti in funzione anti-Merkel.
Tutto ciò è FALSO.
Non solo.
E’ vero il contrario.
Da cui, il film horror.
In un’ambientazione scenica come questa, il ritorno del sultano di Arcore con annessa soap opera minettiana ci sta d’incanto.
E’ il remake de “la notte dei morti viventi”.
Peccato che, in questo caso, a farne le spese siano gli spettatori. Cioè tutti noi.
Sapete che vi dico?
Cambiate gusti. Cambiate cinema. Cambiate film da voler vedere.
Non lo volete fare? Ok.
Non vi lamentate però.








P-S.


Ecco la forbice di rendimento di bpt tra Italia e Germania e tra Spagna e Francia alle ore 14.20 di oggi.
C'est la guerre.



Dati vs BUND
 Rend.
Spread
BTP 10A 17/7 ore 14:14
6.03
477.45
-0.56


BONOS 10A 17/7 ore 14:15
6.75
549.33
-0.85
OAT 10A 17/7 ore 14:14
2.10
84.16
-6.91
Dati forniti da Tullett Prebon

11 commenti:

  1. Grazie per questa ennesima e chiarificatrice sintesi.
    Solo su un punto non concordo minimamente: per quanto il regime siriano non sia una moderna democrazia (e in Italia l'abbiamo?), tutta la carneficina in corso è opera delle milizie al soldo dei cosiddetti paesi occidentali, nonchè di regimi come quello del Qatar.
    Se lotta al falso deve essere, anche quello che ci raccontano sulla Siria deve essere sbugiardato.

    Paolo

    RispondiElimina
  2. "Cambiate gusti. Cambiate cinema. Cambiate film da voler vedere."

    Giustissimo, ma come caspita si fa a cambiare? Ci vorrebbe la bacchetta magica. Noi poveri cittadini che ancora abbiamo un misero posto di lavoro da salvaguardare, e non sappiamo ancora per quanto visti i tempi di recessione, cosa diamine possiamo fare? Scioperare? Metterci a gridare dal balcone di casa? Scrivere ai quotidiani così sei bannato all'istante? Mi dica Lei...

    RispondiElimina
  3. Un altro bell'articolo. Obiettivamente chi cerca di informarsi e' a conoscenza di tutti i fatti elencati, ma letti in questo modo danno uno specchio molto chiaro della realta' e della mistificazione che ne viene fatta in Italia. Bravo!

    Cambiar film e' possibile ed e' molto piu' facile di quanto uno creda. Bianca, se pensi ancora a salvaguardare il tuo posto di lavoro, credimi che ti troverai un giorno non lontano a far i conti con la realta'...cioe' l'assenza del tuo posto di lavoro, qualunque esso sia.

    RispondiElimina
  4. Possibile che non sia possibile denunciarli per falso..?
    In altri Paesi, chi mente ai cittadini, viene fatto politicamente fuori..

    RispondiElimina
  5. Istruttivo e interessante apprendere come il "progressista" Hollande intenda applicare la solita politica estera francese da potenza coloniale anche sulla crisi siriana.
    Il refrain è lo stesso della "liberazione" libica, solo che lì i nostri interessi commerciali erano più cospicui.
    Andiamoci piano con questa costante incensazione di Hollande. Sarà socialista, sarà laico, sarà etnicamente acattolico...
    Ma sarà anche quello che dimostrerà con i fatti di essere, non quel salvatore della patria e dell'europa che da questi articoli deborda.
    A proposito, citare le fonti, quando non sono evidenti veline da intelligence, è segno di trasparenza e di rispetto per chi legge.

    P.S.
    Propongo di aggiungere, oltre alle tre già presenti, di poter selezionare anche una quarta casella: "IMPROBABILE".

    RispondiElimina
  6. ..cambiare, certo. Con chi, con cosa, come?
    Anche Paolo Barnard ammonisce gli italiani che non sanno cambiare... ma gli italiani che lo leggono, che leggono questo blog in buona parte sono già informati, il falso lo riconoscono e hanno da tempo voglia di cambiare.
    Il problema è che nessuno sa davvero come fare.
    Elezioni?
    Se ci saranno, per eleggere chi?
    Scendere tutti in piazza? Forse, ma tutti-tutti... solo che 3/4 degli italiani crede alla balle che gli raccontano e se incontra uno che gli sbatte in faccia la realtà, nelle migliori ipotesi lo snobba.
    Ok, non tenere al proprio posto di lavoro (per chi ne ha uno) perchè presto non l'avrà più... ok, e nel frattempo fare cosa? Vivere come?
    Bisogna anche capire che gli italiani nonsono mai stati un popolo coeso, colto, ragionevole e razionale... coeso solo durante i mondiali e gli europei di calcio. Che da 60 anni viene costantemente trattato peggio di un bambino un pò stupido. Cosa ne sa l'italiano di come tirarsi fuori da questo film dell'orrore?
    I "guru", i finti leader non sono una soluzione, spesso sono le cause... ma qualcuno deve pur aprire gli occhi e la mente a milioni di persone "ignoranti" (che ignorano), qualcuno deve mettere insieme la massa critica...
    Hollande non sarà di certo il messia, ma qualcosa la sta dimostrando, e credo che la gente lo capisca. Poi si vedrà il risultato, ma un cambiamento di rotta, anche piccolo, è innegabile.
    Nuovi movimenti, leader provenienti dal "basso", dalla gente comune, magari da quella un pò più colta e meno populista... si.. come se la truppa al potere lasciasse spazio.
    Noi abbiamo bersani, casini, alfano, berlusconi, Grillo...

    RispondiElimina
  7. Davvero molto interessante, un unico appunto (un po' pedante): il secondo senato della corte costituzionale tedesca è composto da otto giudici.

    RispondiElimina
  8. che dire, voi occidentali siete anni luce lontani dal conoscere la vita per cui ne sarete sopraffatti.
    tutto parte dalla conoscenza di se stessi ma rifiutate di farlo per cui la responsabilita' di quello che avete e' solo vostra.

    RispondiElimina
  9. Il problema più grande sta nel fatto che la maggior parte degli italiani se ne fregano di quello che succede intorno a loro.Sono PIGRI,INVIDIOSI,EGOCENTRICI e con il senso del PECCATO UNIVERSALE.Paragonabili a una donna tradita che nonostante veda il marito con un altro,ha bisogno che glie lo dica qualcuno che è tradita(e si lascia il beneficio del dubbio).Tutti a parlare di Berlusconi,Monti,Bersani ma nessuno che sappia veramente chi siano,da dove vengano,perchè sono li....Non c'è in tutte le persone che conosco(se non quelle economicamente più dotate) uno che abbia consapevolezza della storia degli utimi 50 anni e che,non conoscendola,se la vada a studiare.Ma dove vogliamo andare?Stiamo ancora aspettando il Messia!Qualcuno che venga,ci salvi,faccia il lavoro al posto nostro e non chieda nemmeno un grazie.Sono così sconfortata!Mi guardo intorno e mi viene una rabbia:3000 anni di storia continua nel nostro territorio e non c'è una persona che abbia imparato qualcosa,che abbia guardato fuori dal proprio orticello,appunto.

    RispondiElimina
  10. NEL 2012 GiÀ SCOMPARSI 400 MILIARDI NELLE BANCHE italiane pari al 20 % del Debito Pubblico
    luigi.crocco@gmail.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E al governo italiano chiedo di rispondermi se dal rapporto 60% del DEBITO PUBBLICO/PIL =1200 miliardi come a Pag. 3 punto 14 possono essere disponibili DAL 2013 , 36 miliardi di eurobond annui per 10anni a finaziare tramite il controllo della Banca d'italia x milioni di medi e alti salari + y milioni di piccole e medie aziende a favore dei primi 8 milioni di salari in difficoltà da 500 a 900 euro mensili per diminuire il costo del lavoro al INPS con 4500 euro annui + 6 miliardi annui x 6 anni a S milioni di studenti sul inflazione reale 72.22% dal 2001 che a piccole rate al interesse 2 %semplice solare annuo restituiranno il capitale 12.000 euro, trovato il lavoro

      Elimina