mercoledì 27 giugno 2012

Ecco la vera faccia dei poteri forti. Sarà lei a portare a tutti la buona novella da Bruxelles.



di Sergio Di Cori Modigliani



E’ l’anima della pubblicità, e nella teoria della comunicazione è considerata la struttura portante nella costruzione di consenso, approvazione, quindi consumo.  Il termine tecnico è teaser, termine americano che tradotto significa una sintesi tra allettante, seducente, sfizioso, ammiccante, con una dose intrinseca di ambiguità, sufficiente e necessaria, per sollecitare la curiosità. Di solito, quando devono gestire una importante campagna pubblicitaria, usano questo sistema linguistico. Il PD, che si avvale di consulenti mass media di mezza tacca, l’ha usato per tutto il 2011, andando incontro a diverse catastrofi, dalla gonnellina del “cambia il vento” a “ti presento i miei”, ecc. Il PDL, invece, che è sempre stato fedele a se stesso, ovverossia mèmore di essere niente di più di un veicolo pubblicitario, ha sempre usato eccellenti professionisti molto dotati, abili conoscitori sia del mercato che dell’uso di sistemi di deformazione, mistificazione e manipolazione del gusto e del pensiero, tutti di derivazione pubblicitaria. E li ha sempre ben usati. Quando Forza Italia nacque e tra le irresponsabili risate dell’intera sinistra si affermò e vinse spopolando, usò questo sistema: l’immagine di un poppante che diceva “Fozza Italia”. Delizioso per vendere una bibita. I gonzi italioti caddero nella trappola e incorporarono il concetto subliminale che sintetizzato suonò dentro la loro testa come “la Politica è una Bibita Fresca da acquistare in una giornata calda d’estate”. In un paese adulto, questa rischiosa campagna pubblicitaria si sarebbe rivelata un boomerang. Gli oppositori, infatti, avrebbero usato argomentazioni razionali e avrebbero detto. “Non mi fiderei a dare il voto a un poppante. Il mio paese ha bisogno di un programma specifico, complesso e articolato: il ciuccio e l’innocenza è un po’ poco, davvero pochino. A noi piacciono gli adulti, siamo contro l’uso della pedofilia in politica”. In Italia, invece, quell’immagine provocò panico nella sinistra analfabeta e da quel momento in poi, quella sinistra (i gestori e il management, oggi, sono le stesse identiche persone che erano al comando, allora)  hanno scelto la deriva più pericolosa e squallida tra tutte quelle potenzialmente percorribili: il pedinamento dell’avversario, faticoso e perdente.  Invece di opporre un’idea della vita, dell’esistenza, della Politica, della Cultura, del mercato, dell’economia, dello scambio sociale totalmente diversa, cercò invece di cooptare quel modello. I risultati stanno sotto gli occhi di tutti. Insieme hanno portato la nazione alla catastrofe.

Questa premessa era necessaria per spiegare i banali trucchi da baraccone del ragionier vanesio, il quale invece di passare alla Storia come l’emulo mediterraneo del grande Keynes, ha scelto e deciso di far concorrenza a Lady Gaga, dimostrando quindi che la vanità è davvero la sua spina dorsale.

Sta gestendo la sua campagna di comunicazione come una rockstar, infatti.

Come fanno le rockstar? Organizzano un disco. Preparano un tour per lanciarlo e prima del tour, attraverso l’abile gestione della truppa mediatica ben oliata, lanciano campagne gossip, provocazioni, scoop di varia natura, confessioni, dinieghi, querele, contro-querele, rivelazioni, drammi. tutto ciò che può avere il fine di creare un’allerta, una curiosità, ma soprattutto montare un gigantesco sistema di attese il cui fine è produrre e provocare ansia e paura garantendo la scarica di adrenalina il giorno X, per portare la gente a pensare che il giorno del tour “finalmente si saprà come stanno le cose” perché Lady Gaga o Madonna o chi per loro hanno promesso e garantito che sul palcoscenico si toglieranno la maschera e riveleranno l’arcano. Lady Gaga dirà che non è eterosessuale, non è neanche lesbica, ma è trisex, una cosa unica (e nuova) che è solo lei al mondo a praticare perché nessuno ha mai osato tanto e nessuno ha il coraggio che ha lei. Applausi, successo garantito e lancio di una moda. I gadget e il merchandising vengono dopo.

Così fa l’industria pubblicitaria dietro le partite di calcio. Accelerano, decuplicano, aumentano, ingigantiscono l’evento attribuendogli valenze drammatiche, per fondare un’epica e far identificare il pubblico nei giocatori cha da miliardari viziati si trasformano in guerrieri nazionali mandati al fronte a salvare la dignità e l’orgoglio della propria etnia magari insultata e avvilita da eventi negativi nel mondo.

Domani sera, venerdì, sabato, domenica, a Bruxelles non accadrà un bel nulla.

Quindi, rilassatevi, non  fatevi prendere dall’ansia, godetevi le semifinali degli europei di calcio per chi le segue, andate in spiaggia o a giocare a burraco con vostra cugina e non preoccupatevi più di tanto. Il ragionier vanesio tornerà in patria sostenendo di aver vinto, di aver ottenuto delle concessioni dalla Merkel che nessuno dal 1243 era stato capace di scucire ai teutonici. Hollande verrà festeggiato per aver finalmente strappato la leadership alla Merkel e restituito l’orgoglio perso alla nazione gallica. La Merkel verrà accolta con applausi scroscianti (e nient’affatto pubblici) per non aver ceduto nulla su nulla ma in pubblico confesserà di essersi arresa davanti alla virilità macho di Monti e Hollande che le hanno messo davvero tanta paura. “la risposta dei mercati” come la definiscono loro sarà buona, si comincerà a discutere del nuovo piano, delle idee venute fuori, dei progetti davvero geniali che risolveranno il nodo economico. Obama dirà, forse, che finalmente l’Europa ha voltato pagina. Ci sarà anche chi si esalterà. Tutto seguiterà ad andare esattamente come prima. Con l’aggravante che le notizie saranno molte di meno, le informazioni verranno più criptate, e anche le orecchie non saranno più tanto disponibili, perché bisogna spendere per andare in vacanze e conviene essere ottimisti. Il solo fatto di aver presentato la segretaria teutonica come una zuccona testarda che si è incaponita a titolo personale perché ha avuto un professore alle medie che l’ha terrorizzata e vuole farla pagare al resto del mondo, la dice tutta sullo squallore di questa campagna pubblicitaria. Molto simile a quella del 1938 in Francia, Inghilterra e Usa.

Voi davvero pensate che Adolf Hitler avrebbe avuto la possibilità di ingoiarsi la Cecsolovacchia in un pomeriggio, e poi la Polonia in 72 ore, ecc., se non avesse saputo di poter contare sull’appoggio di tutta l’industria tedesca, di tutto il sistema economico tedesco, nonché quello di tutte le potenze straniere che apparentemente gli si opponevano? Lui era uno psicotico che lavorava come segretario permanente e ragioniere metodico a nome di un certo numero di persone. Faceva semplicemente il lavoro sporco a nome di tutti. Le stesse persone che hanno assunto la Merkel.

State tranquilli. Non accadrà nulla di brutto. E neppure di bello. Semplicemente, non accadrà nulla di reale.

Sarà tutto virtuale, quindi fittizio, quindi Falso.

Hanno già foraggiato le banche decotte nazionali che poi appoggeranno tutto in parlamento nei prossimi giorni, dal Santander a Caxia Bank in Spagna, da BNPParibas a Societe Generale in Francia, da MPS a Banco popola ee Banca Popolare di Milano in Italia. Tutti soldi nostri, si intende, perché li ha dati lo stato.

Quatti quatti, zitti zitti, mentre tutti tifavano per il ragionier vanesio che ci porterà (magari anche mostrandocelo) il cuore dell’avversario strappato a morsi dopo la battaglia vinta, come nelle migliori epiche indiane, il governo, nel silenzio dell’indifferenza nazionale ha fatto approvare in fretta furia diversi provvedimenti che hanno spostato ingenti risorse nazionali economiche alle banche decotte controllate dal PD dalPDl e dall’UDC. Idem in Spagna, Francia, Olanda e Portogallo.

Quindi, i giochi sono stati già fatti.

Tutto qui.

L’unica sorpresa, ma ha poche probabilità anche se esiste, può venire da qualcuno dei soggetti di questa messinscena da circo che non ha avuto proprio la cifra che desiderava. Perché si gioca tutto sul filo del rasoio. E’ questo che a loro dà gusto, essendo dei psico-socio-borderline. Arrivare sull’orlo del precipizio per poi evitare all’ultimo secondo di finire in fondo al burrone sterzando: una vera libidine.

A volte, questo giochetto può anche finire male.

Non è poi che a loro preoccupi più di tanto, intendiamoci. Dentro la macchina mica ci stanno, loro. La macchina, è un gioco virtuale, per loro.

Siamo noi, i popoli, la gente, le persone, gli Umani che stiamo là dentro tutti pigiati, con la consapevolezza che c’è il pilota automatico innescato e non si può fare niente. E i più ottimisti e sereni a tranquillizzare le proprie compagne e i figli piccoli dicendo loro: stai tranquilla tesoro, vedrai, proprio all’ultimo momento, la macchina sterza e finiamo in pianura.

Quindi, niente paura.

Bevetevi una bibita fresca, magari dando retta a una pubblicità che vi aggrada. Se non altro, chi la produce, è onesto. Produce bibite, le pubblicizza e le vende. E quando la bevete vi accorgete che è davvero una bibita. E’ qualcosa di REALE.

Il ragionier vanesio, invece, non è mica reale. Lui è come Lady Gaga.

5 commenti:

  1. No, il problema è la realtà.
    Quello che ci toccherà dopo l'estate..cioè i provvedimenti veri. L'art. 18, il Fiscal Compact, il MES...Se qualche Paese dichiarerà bancarotta perchè non ci son più soldi..Perchè prima o poi i soldi finiranno..
    Sergio..certe volte non ti capisco..

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  2. Il vero problema è che i poteri dominanti che da secoli, o forse millenni, hanno governato sulle masse con modalità via via diverse, ma sempre all'insegna del divide et impera, anche ora continuano usando lo stesso schema. Non vogliono capire, o forse non hanno altra scelta, che questa volta sono sul Titanic che ha giù urtato l'iceberg. Lo Schettino di turno, si chiami Monti o Merkel o Hollande, s'illude che manipolando la realtà ha il tempo per salvare se stesso e i suoi sodali, fregandosene di tutti gli altri passeggeri. Continuano a bere il loro champagne, a danzare in smocking eleganti, ma la sala macchina è invasa dalle acque. Forse, dopo l'estate qualcuno griderà: si salvi chi può!

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  3. Mi permetto di aggiungere una colonna sonora a questo interessante pezzo.

    http://www.youtube.com/watch?v=N85P4_p880w

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  4. Che articolo!
    Nulla da aggiungere, solo tanti twit e quote!

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  5. Preso in pieno. Complimenti
    M

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