di Sergio Di Cori Modigliani
Ricevo continuamente lettere, commenti e richieste sulla mia personale opinione e posizione sull’accoppiata Grillo-Casaleggio. Per far fronte alla necessità di una risposta ho cercato di documentarmi nel modo più ampio a me possibile, e sull’attuale situazione ne ho ricavato la seguente idea, che condivido con voi:
non vi è dubbio che il movimento sia autentico, composto cioè da gente vera; il che vuol dire brave persone, che si sono stufate di essere ciniche e distaccate, che si sono stancate di perdere il loro voto, che sono disgustate dall’andamento della immonda classe politica, e che conoscono un certo entusiasmo di passione civile nel trovarsi in quello che loro chiamano “tavoli di lavoro” per mettere su delle squadre collettive di cittadini che cercano di organizzarsi con un fine nobile: riportare la politica della gestione del bene comune in seno alla condivisione collettiva dei bisogni ed esigenze della popolazione. E’ un movimento forte che si sta diffondendo in maniera spontanea e aggregante.
non vi è dubbio che ci sia una certa quota di ciò che io definirei “serena follia”, che può anche essere tradotta in “ingenuità”, “idealismo” “utopia” “ignoranza crassa” a seconda della parola che volete usare; proprio perché la maggioranza di queste persone sono individui appena usciti dall’armadio dove hanno vissuto negli ultimi decenni, non si rendono bene conto che di fronte ci si trova un agguerritissimo esercito di super-marpioni disposti a tutto, e quindi, senza una struttura culturale molto forte e una spina dorsale d’acciaio (che non c’è, Casaleggio o non Casaleggio) si può anche prendere il 90% di voti alle prossime elezioni politiche: all’occorrenza, avendone bisogno, impiegano due minuti esatti a dichiarare nulla l’elezione, a provare con foto documentate che Beppe Grillo è la re-incarnazione di Osama Bin Laden e che lui è l’autore della strage di piazza Fontana e dell’assassinio di Paolo Borsellino. Forse, se hanno scrupoli, di minuti ne impiegano tre. Quindi, il movimento ha bisogno della partecipazione di individui solidi dotati di ricchi strumenti forti, davvero molto colti –e in diversi campi poli-funzionanti- in grado di poter fornire una struttura di difesa, organizzazione, ma soprattutto “formazione di cittadini” al fine di prepararsi al peggio che, a mio avviso, sta arrivando per l’Italia. Il che vuol dire che diventa un imperativo categorico per tutti partecipare da subito al movimento per dare un proprio contributo energetico e, diciamo così, professionalmente funzionale. Non c’è nient’altro, per il momento, che possa funzionare. Tutte le altre alternative altro non sono che liste civetta per sostenere i marpioni mascherati oppure rigurgiti di narcisismo irresponsabile (quando va bene) e tentativo cannibalico di approfittare della dabbenaggine degli italioti per piazzare la propria abile cognata da qualche parte.
non vi è dubbio che la voglia d’impegno di tante persone che conosco (nel mondo reale) e che so essere solide, culturalmente dotate, e impeccabili dal punto di vista etico-spirituale, sia totalmente frenata da comprensibili sospetti, per la presenza di un gruppo di manager capitalisti (Casaleggio & associati) i quali gestiscono tecnicamente l’intera baracca della costruzione organizzativa in rete del movimento. Su questo punto dolente, con grande franchezza, non sono in grado di dare una risposta perentoria (del tipo: vi dico io chi è Casaleggio perché ho prove documentate); mi baso sulla somma di tonnellate di informazioni che ho avuto a disposizione nell’ultimo anno il cui risultato ha prodotto la mia consapevolezza di non essere in grado di poter dare informazioni nuove, fornire elementi ignoti, o chiarire aspetti poco chiari. Non ne ho idea. Abituati come siamo tutti a fare della dietrologia o essere sempre sulla difensiva conoscendo i nostri polli, temiamo la truffa ben congegnata. Forse (dico: forse, e apro qui il dibattito invitando ciascuno a fornire, se lo ritiene, la propria idea in proposito) in verità è ciò che sembra. E cioè: Grillo per come lo conosciamo è ciò che noi immaginiamo che sia (di lui, in verità, sappiamo tutto ciò che c’è da sapere) mentre Casaleggio e soci sono niente di più che un gruppo di tecnici molto ben equipaggiati dal punto di vista della competenza specifica, imprenditori abili capitalisti che si sono posizionati nel segmento dell’ e-commerce con dieci anni di anticipo rispetto ad altri, il cui fine consiste nel produrre profitto avendo come loro cliente selezionato Grillo, al fine dichiarato di realizzare un risultato talmente roboante per cui, dopo, avranno clienti come la Squibb o la Mitsubishi o la Volvo, che si butteranno ai loro piedi pregandoli di gestire le loro campagne pubblicitarie in cambio di contratti super miliardari. A quel punto ringrazieranno Grillo e le strade si divideranno. Se così fosse, personalmente non ci vedrei nulla di negativo; meno male che c’è qualcuno che almeno sa come si fanno le cose, con tanti incompetenti in giro, viva la faccia di chi è bravo. O è così, oppure, sono sofisticati impiegati della finanza oligarchica che con abilità straordinaria riescono a gestire l’attuale disorientamento prendendo tutto il bacino d’utenza elettorale a disposizione, raggiungere il 35% dei voti alle elezioni e a quel punto, voilà, escono fuori le vere facce dei veri padroni. E noi saremo tutti fritti e ben cotti.
non vi è dubbio che nell’attuale situazione odierna, non è possibile (e sarebbe un gravissimo errore) applicare il cui prodest (trad.: a chi giova?) perché se lo facessimo ne verrebbe fuori che Beppe Grillo & Casaleggio insieme, in verità, sono due funzionari assoldati da Goldman Sachs e lavorano per Mario Monti. Tant’è vero che da quando i sondaggi attribuiscono il 20%.di voti a Grillo, il premier Monti –purtroppo per noi- ha accelerato il suo piano di controllo autoritario della nazione dando vita a quella fase che nelle sue più ottimistiche previsioni si sarebbe dovuta realizzare nella primavera del 2013 dopo le elezioni. L’hanno fatto adesso, invece. Ha avuto la possibilità di convocare ABC e dir loro (mi sembra proprio di vederlo) “ragazzi, io domani me ne vado a casa, anzi alla Bocconi a insegnare, restituisco la delega a Napolitano, si indicono nuove elezioni, buona fortuna e arrivederci a tutti”. Ve lo immaginate andare a votare per Veltroni e la Santanchè? Insieme prenderebbero forse 80 voti. Loro lo sanno benissimo, quindi si sono buttati per terra chiedendo pietà e il ragionier vanesio ha dettato le sue condizioni. E così è venuta fuori la nomina della Tarantola e del direttore generale, due suoi cloni, funzionari esclusivi dell’opus dei, persone che hanno gestito il controllo della speculazione sui capitali derivati in Italia negli ultimi quattro anni, in maniera talmente sfacciata e illegale, da aver spinto la stessa Banca d’Italia a ordinare una ispezione sul proprio vice-presidente. Di seguito, alla fine del post, trovate il documento ufficiale parlamentare presentato al Senato della Repubblica in data 12 gennaio 2012, nello stesso momento esatto in cui Mario Monti stava a Londra a chiudere l’accordo con l’oligarchia finanziaria nord-atlantica. Lo ripropongo qui per esteso nella sua interezza, per dare la possibilità a chicchessia di comprendere che cosa vuol dire avere una persona del genere al comando della rai con pieni potere di delega. L’interrogazione parlamentare venne presentata a nome della Adusbef (unione dei consumatori) e venne portata in parlamento dal coraggioso senatore italiano dell’Idv Elio Lannutti, il quale, prendendo atto che la Tarantola era indagata per truffa nei confronti dello stato, a nome di un vastissimo gruppo di cittadini italiani, denunciò il vice-presidente della Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola. E’ un documento ufficiale. Costei (adorata dal cardinale Tarcisio Bertone che la porta in palmo di mano) è oggi il presidente della Rai. La sua nomina (ordinata a Londra proprio in quel gennaio) era stata congelata e stava lì nel freezer dei cassetti. Gli avevano spiegato al premier “non è proprio il caso, non si può esagerare”. Grazie a Grillo, Monti può adesso esagerare.
Il che vuol dire che le ipotesi sono due e soltanto due:
A). Grillo & Casaleggio sono due “frontmen” due funzionari di facciata strapagati, uno lo fa come comico l’altro lo fa come tecnico. Loro còmpito: tirare la volata a Monti e all’oligarchia finanziaria speculativa che vede la possibilità di approfittare della crisi (per questo l’hanno voluta) per papparsi l’Italia come vogliono, quando vogliono e per quanto vogliono. Quindi sono due geni del male, davvero diabolici e pericolosi.
B). Grillo non sa neppure chi sia la Tarantola. E non capisce il perché di tutta quest’eccitazione per un ragno che vive in Brasile e non in Italia. Dal canto suo, Casaleggio se ne frega, perché è tutto preso dal successo del suo esperimento e dal meritato trionfo della sua azienda, e senza rendersene conto, entrambi stanno facendo sgretolare come un castello di carte i partiti collusi, stanno radicalizzando la situazione, stanno accelerando l’implosione del sistema partitico classico italiano, i cui funzionari più corrotti fanno la fila per arraffare ciò che possono ora prima della fine, ma così facendo non si rendono conto (sono davvero irresponsabili criminali) che stanno spingendo l’oligarchia verso la presa totale del potere in ogni settore delle istituzioni che contano, trasformando la repubblica italiana in una chiara democritura post-moderna: l’ideale del neo-liberismo.
Qual è quella vera delle due ipotesi? Io non lo so.
Ma in onestà condivido con voi la mia opinione. Tendo a sposare l’ipotesi B.
Il che aggiunge uno scorno e un disprezzo civile nei confronti del PD che non ha e non ha avuto il coraggio di riferire alla nazione, in aula in parlamento, attraverso Franceschini e la Finocchiaro, su tutti i loro giornali, sui loro blog, sui loro siti, sui loro network chi sia in verità Anna Maria Tarantola. Se non altro per informare.
Dobbiamo sbrigarci: o appoggiamo tutti Beppe Grillo e diamo lo scossone definitivo a questo edificio marcio e ammuffito oppure bisogna denunciarne subito le oscure trame. Non esiste una terza via. La decisione va presa molto velocemente.
Osservando Anna Maria Tarantola (e giocando con un mio amico grafico al computer) ci siamo accorti che la presidente della rai è il clone fisico di Mario Monti con la parrucca. L’abbiamo trovato davvero divertente.
Forse un simbolo, un segnale. Chi lo sa. Cominciano ad accadere cose strane.
Fatemi sapere, se vi va, la vostra franca opinione.
Ecco qui di seguito il documento ufficiale pubblicato sulla gazzetta parlamentare.
Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06606
Atto n. 4-06606
Pubblicato il 18 gennaio 2012
Seduta n. 658
LANNUTTI – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e della giustizia. -
Premesso che:
si apprende da notizie di stampa che ci sarebbe una svolta nell’indagine della procura di Trani sui derivati venduti dall’ex banco di Napoli e Monte dei Paschi di Siena; si legge su un articolo dell’agenzia di stampa AGI diffuso il 16 gennaio 2012 che la Procura «ha incriminato l’inerte e contiguo ufficio di Vigilanza di Bankitalia a cominciare dalla vice direttore generale Anna Maria Tarantola ed altri 7 ispettori della Banca d’Italia, tra cui Simonetta Iannotti e il capo Stefano Mieli, coinvolti nell’indagine che ha portato al sequestro dei prodotti finanziari “tossici” messi sul mercato dal Banco di Napoli, oggi Intesa San Paolo, e dal Monte dei Paschi di Siena, per aver appioppato derivati avariati a decine di imprese, tipo “interest rate swap”, tra i più moderni strumenti fraudolenti artefici della crisi sistemica e di fallimenti a catena di piccole e medie imprese e del dissesto finanziario di enti locali»;
si legge ancora che la Banca d’Italia avrebbe affermato di aver svolto gli approfondimenti del caso «fornendone puntuale informativa all’autorità giudiziaria e alla Consob, sull’operatività dei derivati di tipo “swap” oggetto dell’indagine della Procura di Trani commercializzati dalle banche alle imprese, con l’auspicio che la Magistratura accerterà la piena insussistenza degli addebiti ipotizzati a carico di propri esponenti e dipendenti, perché l’azione della vigilanza sarebbe improntata all’esclusivo perseguimento delle finalità istituzionali, nel pieno rispetto della legge, oltre alla signora Tarantola la Procura di Trani (…) deve allargare il suo orizzonte alla Consob, che invece di vigilare sui derivati avariati appioppati a piene mani dalle banche, sanzionava rappresentanti di consumatori, come Adusbef, che denunciava proprio alla magistratura quei comportamenti criminali, configurando un abuso di potere»;
si apprende inoltre che il filone dell’inchiesta vede «61 funzionari indagati a vario titolo per truffa aggravata ed estorsione, con gli ispettori di Bankitalia, i quali nonostante sapessero dei rischi che derivavano dalla commercializzazione dei derivati del tipo “swaps”, avrebbero favorito la loro vendita anche tramite ispezioni relative agli anni 2006 e 2008, con le quali la stessa signora Tarantola, nella sua qualità di direttore centrale per la vigilanza creditizia e finanziaria, scriveva: “Questo istituto non ha ravvisato, per i profili di competenza, aspetti di rilievo sanzionatorio amministrativo”, senza impedire l’aggravarsi dei danni che tale attività ha arrecato alla clientela»;
considerato che:
si apprende inoltre dalla lettura di un articolo di “AndriaLive.it” del 13 gennaio che i militari della tenenza della Guardia di finanza di Molfetta (Bari) «hanno sottoposto a sequestro contratti finanziari derivati di tipo “interest rate swaps” per un valore di oltre 220 milioni di euro e la somma complessiva di circa 10 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro equivalenti all’ingiusto profitto sinora percepito dagli istituti di credito e circa 6 milioni di euro relativi ai prevedibili futuri flussi derivanti dai contratti in itinere. Gli strumenti derivati su tassi d’interesse o interest rate swap (irs) sono contratti in cui due parti si accordano di scambiarsi reciprocamente, a scadenze prestabilite, flussi finanziari, periodici o una tantum, il cui ammontare è determinato di volta in volta, applicando i parametri di riferimento previsti dallo schema contrattuale. Essi possono essere utilizzati a fini di copertura, per fronteggiare la variabilità dei tassi di interesse sulle operazioni finanziarie, o a fini speculativi, per ottenere profitti economici. Generalmente allo “swap” ricorrono le imprese (ma anche gli enti pubblici) per eliminare l’incertezza di un contratto a tassi variabili. L’impresa (o l’ente) si impegna a pagare un tasso fisso e riceve un tasso variabile, la differenza la paga (o l’incassa) l’impresa. Tuttavia, la ventilata copertura dall’eventuale rischio rialzo dei tassi di interesse mediante sottoscrizione di contratti su strumenti derivati, proposta a soggetti indebitati (cd. clientela “corporate”), si rivela spesso un autentico raggiro in cui la società finisce per pagare molto più di quanto non incassi dallo scambio. In particolare le società vengono indotte dalla propria banca a sottoscrivere “contratti derivati” attraverso artifizi consistenti nella mendace rappresentazione di un prodotto finanziario che consentirebbe al debitore di “proteggersi dal rialzo dei tassi”. Questo lo scenario disvelato dalle indagini condotte dalle Fiamme gialle di Molfetta, che hanno interessato oltre 200 imprese operanti nella provincia di Barletta, Andria e Trani, alle quali gli istituti di credito avevano proposto ed in alcuni casi imposto la sottoscrizione di contratti “interest rate swaps”, descrivendoli come innocui prodotti di tipo bancario/assicurativo idonei a proteggere la posizione debitoria dell’azienda dal rischio di rialzo dei tassi di interesse, sottacendo agli ignari sottoscrittori la vera natura speculativa delle operazioni. Il meccanismo truffaldino ordito ha finito per aggravare le condizioni finanziarie delle imprese sottoscrittrici, molte delle quali, giunte sull’orlo del fallimento, hanno denunciato tale sistema fraudolento, innescando l’intervento della Guardia di finanza e della Magistratura. Pertanto, oltre a sequestrare la somma di 4 milioni di euro che rappresenta l’illecito profitto sinora conseguito dalle banche in danno alle diverse aziende, la misura cautelare si è resa necessaria anche per evitare l’ulteriore aggravio di interessi passivi a carico delle imprese per ulteriori 6 milioni di euro, ovvero le rate che sarebbero maturate fino alla scadenza dei contratti ancora in essere. Le condotte illecite perpetrate hanno determinato a carico di direttori e funzionari delle diverse filiali interessate – l’ipotesi di reato della truffa aggravata e, a carico di alcuni di essi anche il reato di estorsione, in quanto la sottoscrizione dei contratti derivati veniva posta quale vincolo per la concessione di mutui o finanziamenti nel frattempo chiesti dall’impresa. Inoltre è stato acclarato che taluni funzionari bancari hanno svolto di fatto l’attività di promotore finanziario pur non essendo iscritti all’albo, in violazione alle specifiche norme previste dal Testo Unico della Finanza. Le indagini proseguono per individuare eventuali ulteriori aspetti sottostanti alla commercializzazione di “strumenti derivati” ed al loro collocamento da parte del Banco di Napoli che ha già avviato una consistente azione transattiva con i clienti danneggiati»;
l’Associazione dei consumatori, Adusbef, si è costituita parte civile contro la signora Anna Maria Tarantola e la Banca d’Italia e chiederà l’incriminazione della Consob;
premesso che a giudizio dell’interrogante:
anche il caso descritto – in cui gli organi ispettivi non avrebbero impedito l’aggravarsi dei danni che tale attività ha arrecato alla clientela lasciando che a riceverne vantaggi, invece, fosse il Banco di Napoli, del gruppo Intesa SanPaolo – è espressione della continua omissione di controllo delle colluse autorità vigilanti;
è inutile, indecente e controproducente, che tali autorità continuino a respingere responsabilità rispetto a truffe subite dai cittadini come evidenzia la sacrosanta azione penale del pubblico ministero Savasta della Procura della Repubblica di Trani e del Procuratore Capo dottor Carlo Maria Capristo,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza di un’incriminazione della Consob per omessa vigilanza, le cui responsabilità sul commercio dei derivati a giudizio dell’interrogante appaiono evidenti;
se risulti che siano state espletate da parte degli organismi preposti alla vigilanza le attività necessarie a garantire la trasparenza, la completezza e la correttezza dell’informazione delle operazioni finanziarie fortemente speculative proposte dalle banche, così permettendo di salvaguardare, nel caso di specie, gli interessi delle aziende truffate, insieme a quelli di molti altri enti locali e società a controllo pubblico fortemente danneggiati dalla gestione spregiudicata dei prodotti derivati;
se non ritenga fraudolenti le clausole capestro imposte dalle banche con i suddetti strumenti di finanziamento delle imprese che offrono ai clienti la possibilità di pagare un tasso fisso, ricevendo in cambio un tasso variabile, pagando o incassando la differenza, mentre la ventilata copertura dell’eventuale rischio del rialzo dei tassi di interesse si rivela un autentico raggiro e il cliente paga molto di più rispetto a quanto non incassato dallo scambio;
quali iniziative urgenti vorrà intraprendere per evitare che aziende e enti locali possano essere frodati da condizioni capestro imposte dagli istituti bancari approfittando della buona fede dei clienti quando queste, come nel caso in premessa, hanno gettato sul lastrico gli imprenditori del nord barese convinti di aver sottoscritto contratti di assicurazioni non speculativi;
se non intenda attivarsi per quanto di competenza presso gli istituti di credito italiani e le autorità indipendenti, come Consob e Banca d’Italia, che peraltro a quanto risulta all’interrogante non hanno attivato alcuna iniziativa per impedire una colossale truffa a danno di centinaia di aziende, affinché si arrivi ad un annullamento di contratti capestro, truffaldini ed illegali, proposti con l’unica finalità di guadagni certi ai manager bancari e di perdite ancor più sicure per i contraenti;
se risulti che le banche italiane, che a giudizio dell’interrogante sembrano godere di inusitati privilegi dalle autorità vigilanti, continuino a collocare sul mercato i contratti sotto accusa, gli “interest rate swap”.
in buona sostanza con la Tarantola alla Rai ora ci scordiamo definitivamente qualsiasi programma, TG, talkshow di critica al mondo della finanza, delle banche e contro Monti... se mai ce ne fossero stati..
RispondiEliminapensano di rimbambirci con questi ragnetti? l'antidoto al loro veleno l'abbiamo scoperto da anni ormai. Un altro motivo per non guardare più talkshow e TG della RAI
Lo sostengo da mesi...Grillo indubbiamente CI sta aiutando, ma il M5S se approdasse (come molto probabile) in parlamento, finirebbe come il "Fronte dell'Uomo Qualunque" nato nel 1946 con Giannini: mangiato, assorbito, corrotto, devastato eppoi disfatto dal sistema. Risultato? Verosimilmente rafforzeremmo il sistema attuale, legittimando la dittatura impostaci.
RispondiEliminaSostengo le idee ed i messaggi di Grillo (quasi tutto), ma trovo il programma del M5S lacunoso da una parte ed eccessivo dall'altra. Populista nella sua accezione negativa, buono per stuzzicare i cittadini, meno buono per governare un paese come l'Italia. In tanti (liberali), prima ammaliati dalla sirena grillina, ci siamo accorti che la mancanza di sostanza del M5S potrebbe portarci tutti alla vera rovina. Una volta eletti, avranno la competenza e la personalita' di rappresentarci? NO. Finita la visibilita' e la forza di Grillo (e Casaleggio...), finito il M5S. Chi ci governerebbe? Pizzarotti???
Insieme ad alcuni, sempre piu', liberali stiamo cercando di delineare il profilo dei candidati che vorremmo ci rappresentassero: indispensabile che abbiano credibilita', esperienza, istruzione adeguate a sostenere l'onere di dar battaglia in parlamento! Bisogna scongiurare il pericolo effettivo di colpi di testa dei cittadini...costruiamo insieme il nostro futuro, perche' non possiamo piu' permetterci di assistere al film recitato da altri dalla comoda poltrona del nostro salotto...dobbiamo ognuno di noi impegnarci per la gestione della cosa pubblica!!!
Complimenti per l'articolo, moderato, ben fatto e ricco di dati!
Mi permetto di mettere l'indirizzo del blog che abbiamo aperto ed entro breve si arricchira' di interviste ed interventi di persone informate, formate, solide e che godono della giusta visibilita'! Se il moderatore lo riterra' fuori luogo potra' togliere il link, continuero' a frequentarvi volentieri!
freetaly.blogspot.com (leggete il programma!)
Che si verifichi l'ipotesi A o quella B credo che nulla cambi, se non in peggio. Grillo dalla sua ha che sono ormai parecchi anni che combatte contro la finanza drogata, i padroni del vapore, la politica corrotta. Se non altro ha un curriculum di coerenza in tutto questo, poi nella vita privata faccia ciò che vuole dei suoi soldi, non pubblici, se rimane nell'ambito delle leggi.
RispondiEliminaIn tutto questo c'è però il "ma"! rappresentato da Parma, dove a distanza di settimane, si discute ancora sulla formazione della giunta comunale perché si attendono gli esami dei curricula mandati alla Casaleggio & Associati. Non basta quindi vincere le elezioni se poi non si è in grado di presentare proposte concrete e persone competenti. C'è a scusante che i grillini parmensi non si aspettavano un risultato così forte e quindi sono stati presi alla sprovvista. Ma è proprio qui che si rivelano le debolezze di questo movimento, che risulta molto improvvisato. O sono in grado di andare oltre lo spontaneismo, preparandosi ad un eventuale governo nazionale con una serie di proposte organiche ed una lista di probabili candidati forti che non siano solo degli sconosciuti o dei riciclati, anche se giovani e ben motivati. Oppure non c'è ciccia per i gatti e il risultato potrebbe favorire la disgregazione totale del nostro paese.
A Parma ora si parla di Loretta Napoleoni, economista di valore che insegna a Londra, come consulente. Ma basterà a risolvere un debito di oltre 600 milioni di euro avendo contro le banche, il governo centrale, gli speculatori locali? Saranno disposti i cittadini a sostenere una nuova gestione lacrime e sangue, quando già a livello nazionale il peso fiscale arriva al 70%?
Il futuro non si presenta incoraggiante, anche per l'assoluta inadeguatezza dei ds e dei suoi pseudoalleati. La situazione mondiale economica è in continua evoluzione e di pari passo va quella politica, nonostante gli ottimismi di facciata elargiti a larghi sorrisi da Monti e i suoi cloni. La Tarantola è nel posto giusto, nomen omen, anche se alla Rai servirà di più un esorcista che la tammuriata nera, visto che molti ne temono il morso velenoso.
A questo punto, secondo me, non bisogna temere il cambiamento ed il crollo di questo sistema. Il peso fiscale è insostenibile; il debito ci impedisce di migliorare la nostra vita; l'Europa, così come funziona, è un cappio che ci strangola. Meglio buttare giù il tavolo e ricominciare il gioco daccapo e con nuove regole, che tengano conto soprattutto dei bisogni umani. Ci vuole coraggio, ma ne vale la pena.
Caro signor Modigliani sono assidua lettrice dei suoi articoli che anche se spesso preoccupanti , contengono sempre una nota di ironia , ma soprattutto di ottimismo.
RispondiEliminaEd anche in questo articolo su Grillo mi sembra che prevalga l' ottimismo rispetto alla sua scelta della ipotesi B. Sono anche io per la ipotesi B e data la situazione in cui ci troviamo, tanto vale rischiare .
Prima di questo articolo andando al voto avrei optato per l' astensione o per il voto a Grillo, non del tutto convinta.
Adesso le sue parole mi fanno sperare. Grillo ha bisogno di aiuto , di persone oneste e competenti , come penso che lei sia e come saranno le persone che hanno partecipato al convegno di Frosinone.
Forse è il caso di contattarlo? O contattare Casaleggio? Offrire il proprio aiuto? L' accetteranno? Quanti intellettuali sarebbero disposti a rischiare con Grillo?
La cosa vista con gli occhi di tutti i tromboni politici e direttori di giornali potrebbe sembrare abbassarsi di livello, ma non con gli occhi della gente che spera di uscire da questo tunnel. Trovo Grillo molto coraggioso, mi è sempre piaciuto come comico ed anche adesso quando lo ascolto, mi faccio delle belle risate , è vergognoso sentire che per screditarlo alludono al fatto che è stato condannato, senza specificare perchè.
Possono gli intellettuali associarsi a Grillo? Possono individui solidi dotati di ricchi strumenti forti davvero molto colti , come lei dice, sostenere il movimento senza cambiarne gli aspetti più genuini? Possono superare i sospetti sulla Casaleggio?
Io credo che le vie d' uscita siano veramente poche e che a questo punto sia giusto tentare il tutto e per tutto , anche a rischio di rompersi il collo. Almeno potremo dire di avere combattuto.
Mi dispiace di non essere un' intellettuale e di non avere le competenze per "formare i cittadini", ma sono stata insegnante e sono ancora pronta ad imparare velocemente. In base alle mie capacità sono pronta a collaborare anche se si trattasse di distribuire i volantini:))
Forse sono un' ingenua o sono spinta da una tardiva passione civile , ma la prego , se può , faccia qualcosa . Non permettiamo che ci distruggano e ci prendano in giro come stanno facendo. Non ce la faccio a pensare che la nostra bella Italia non possa risorgere.
Lei ha tutta la mia stima !
sapesse,signora mia,quanto vorrei anch'io essere un intellettuale per poter combattere con più forza!
EliminaContinui a combattere,mal che vada resterà senza rimpianti per averci almeno provato!
By
"Uno che prova le sue stesse sensazioni e vuole farla sentire meno sola"
Grazie Anonimo per il suo sostegno. E' vero, spesso mi sento sola anche perchè se parlo di questi argomenti mi guardano come una fuori di testa. Anziana e complottista! Ancora!! Ormai i complotti sono svelati ed anche se uno non cerca su Internet , basta guardare che cosa sta succedendo fuori, nella vita reale. Ma per la maggior parte delle persone è meglio far finta di non vedere , fino a che qualcosa non le tocca da vicino. Ma più che la solitudine mi turba la difficoltà di comprendere nell' immenso mare di informazioni dove sta la verità. E questo mi porta a diffidare di tutto e di tutti. Cerco di andare ad intuito, ma non sempre orientarsi è facile. Dopo aver letto l' articolo del signor Modigliani ieri , proprio questa mattina mi sono imbattuta su Facebook in questo articolo http://www.facebook.com/?ref=home#!/notes/gianna-bianca/casaleggio-stratega-e-grillo-giullare-degli-illuminati/182305638564346
EliminaC'è di tutto e di più su Grillo! Pagine in gran parte documentate. Che fa questa ragazza : rema contro? Ha ragione ?
Che cosa c'è dietro a tutto questo? Probabilmente non ho una mente
sufficientemente "politica" per comprendere.
Un cordiale saluto
Infatti, egli deve tutto, compresa la sua nomina a Presidente del Consiglio ben accolta e interiorizzata da Giorgio Napolitano, a poteri massonici (elitari e reazionari) fortissimi che gli hanno anche consentito e agevolato l’appartenenza ad associazioni sovra-nazionali di ispirazione paramassonica, dalla Trilateral Commission in giù.
RispondiEliminaPoteri massonici fortissimi extra-italiani, euro-atlantici e sovra-nazionali che si fanno beffe, insieme al Fratello Monti, del relativo calo di appeal presso il piccolo potere confindustriale italiano (che inizia ad aprire gli occhi sulle vere finalità di questo Attila in grembiulino).
Del resto, Monti è stato inviato proprio per aggravare la crisi italica e destrutturare ulteriormente e gravemente la produzione industriale della penisola, così come tutto il resto dell’economia nazionale.
E, anche grazie all’insipienza di tutti coloro che lo hanno appoggiato acriticamente e continuano a farlo tuttora, questo pernicioso individuo (per di più insignito del titolo di senatore a vita, non si sa bene per quali meriti) sta riuscendo nel suo intento.
L’Italia, come ricordava l’altro giorno un Fratello di ben altro spessore, valore e amore per il bene collettivo (Paolo Savona), sta sprofondando verso un declino pluriennale gravissimo e destinato a peggiorare sempre di più.
Ciò, soprattutto grazie alle politiche italiane ed europee (al rimorchio della Merkel) scientemente dissennate e distruttive del Massone (indegno di questa qualifica) Mario Monti e dei suoi compari al governo.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO
[ Articolo del 7-9 giugno 2012 ]
www.signoraggio.it/tag/beppe-grillo/
RispondiEliminaSignoraggio news 10/04/2011
Ho scritto a Enrico Mentana: una domanda serissima
Salve Enrico, sono Giovanni Sandi titolare del sito www.signoraggio.it/ ho una cosa da chiederle: ricordo un TG del 1992, non ricordo il giorno poteva essere il 2 o il 3 giugno, Lei era al porto di Civitavecchia con la troupe del TG5, (ricordo perfettamente le immagini trasmesse) intervistò per qualche minuto Beppe Grillo che era sbarcato dal tender del panfilo Britannia, Grillo al microfono che lei impugnava disse che a bordo del Britannia erano state discusse cose molto interessanti, si ricorda di quell’evento? La sua risposta è importante, perchè colloca Grillo in una posizione netta rispetto alla politichina che sta tentando di affermare manipolando giovani cervelli, intendiamoci io sono uno dei pochi a ricordare questo fatto, quindi siamo tacciati come pazzoidi visionari, e questo mi infastidisce e mi irrita molto. Quindi la domanda corretta è:
Beppe Grillo era a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno 1992?
Grazie e buona serata
Giovanni Sandi
Grillo fu cacciato dalla Rai,e ora scopriamo che lui è uno dei fautori di questo disastro economico-politico-sociale?E pur di trarre in inganno il popolo demoralizzato e impaurito si mette così tanto a rischio da circondarsi di persone della strada?E se davvero fosse l'arma segreta dell'alta finanza,perchè le TV lo hanno censurato per anni?E perchè i partiti cercano di ostacolarlo con tutte le loro forze?E perchè persino Napolitano si mette di traverso?Ce le hai le prove di quel che affermi?
EliminaAltrimenti è inutile che t'incazzi se ti danno del complottista,del resto il sito che segnali...
E ti faccio anche un esempio,poniamo che Grillo sia animato da autentica passione civile,allora che cosa credere,che sei tu a lavorare per l'alta finanza?Vedi com'è semplice buttare un sospetto da due soldi nella mischia?Ripeto,ci vogliono le prove.
Grillo è molto meglio criticarlo (e dire che di spunti di critica ne offre!) sulle cose certe,le altre non contano sennò posso pure credere che a decidere le sorti del mondo sia il netturbino che passa le mattine sotto casa o mio figlio di quattro anni.
Italia in svendita sul panfilo inglese: sdoganato il Britannia
RispondiEliminaScritto il 16/9/11 • nella Categoria: segnalazioni Condividi222
La prima volta che mi imbattei nella storia del panfilo reale inglese “Britannia”, molti anni fa, era su qualche sito di quelli parecchio deragliati. Si raccontava la vicenda di un misterioso e segretissimo incontro al vertice nel 1993, sul panfilo Britannia appunto, che ancorato al largo del porto di Civitavecchia aveva ospitato Mario Draghi, Azeglio Ciampi e qualche decina di affaristi italiani ed inglesi con lo scopo di spartirsi la torta delle nostre imminenti privatizzazioni e fare bieco commercio delle aziende pubbliche con lo straniero. Tale incredibile storia, affiancata da articoli sui Rettiliani e gli Illuminati, suonava ancora più assurda e quindi la riposi nel dimenticatoio.
Col tempo questa vicenda veniva raccontata sempre più spesso, come accade col passare degli anni a certi intrecci davvero scandalosi. Cominciai Romano Prodia sentire odore di una qualche plausibilità, mentre da più parti si bollava di complottista chi vi prestava credito. A mo’ di esempio, vi invito a leggere l’articolo pubblicato un paio di anni fa da “Giornalettismo”. Titola appunto “Il complotto del Britannia” e, non pago di deridere i creduloni, arriva ad accomunarli addirittura ai nazisti. Era proprio un peccato mortale, divulgare la storia del Britannia.
Ebbene, reggetevi forte: ecco invece l’articolo uscito ieri sul “Sole 24 Ore”. Titolo, “Tremonti vara il piano Britannia 2”. Si racconta nero su bianco tutta la storia del Britannia, di come Mario Draghi al largo di Civitavecchia illustrò ai grandi investitori internazionali il processo di privatizzazioni che sarebbe partito di lì a poco. (…) Bisognava accelerare la vendita di un patrimonio gigantesco, allora racchiuso in Ina, Iri, Eni, Imi, smentendo in pieno le tesi di “Giornalettismo”. Si battezza poi senza giri di parole il nuovo incontro di Draghi e CiampiTremonti con gli investitori stranieri, “Britannia 2”. La stessa cosa fa anche Giannini su “Repubblica”, che definisce l’incontro sul panfilo «il grande saldo di fine stagione». Tutt’altro che un semplice convegno.
Insomma, per quanto incredibile la storia del Britannia era vera, dal principio alla fine. Resta solo da capire come mai, a distanza di venti anni, venga così disinvoltamente sdoganata e se ne parli come di un normalissimo evento di pubblico dominio, al punto da coniare appunto termini come “Britannia 2”. Qualche ipotesi, complottisti?
(Debora Billi, “Il Sole 24 Ore sdogana il Britannia”, dal “Crisis.Blogosfere” del 15 settembre 2011, ripreso da “Megachip”).
La storia del Britannia suona oggi come una delle vicende ormai diventate "normali" alle quali assistiamo quotidianamente...purtroppo la gente non reagisce piu'....il piano e' sostanzialmente riuscito...il popolo italiano e' annichilito, come drogato ed assuefatto al nuovi ordine che sta avanzando. Una delle scarse speranze potevs essere Grillo, ma come scrivevo sopra, purtroppo il M5S non ha struttura e sara' funzionale ad annientare qualsivoglia opposizione perche' una volts nel sistema ne verranno inghiottiti. Ho provato piu' volte a contattare il Movimento offrendo supporto, aiuto, lavoro, in Italia ed anche all'estero....il nulla piu' assoluto. E' una mega operazione di marketing, perfetta nella strategia e nell'aver centrato il proprio target client, destinato questo ad allargarsi sempre piu'.
RispondiEliminaCredo che l'unica via d'uscita sia imboccare la strada in salita, lavorando per unire quei, tanti, potenziali candidati che godono di visibilita' e credibilita'...i tempi stringono.
Andrea
Freetaly.blogspot.com
Bah!
RispondiEliminaMi vien da ridere. Si va strombazzando da tutte le parti di ONESTA', TRASPARENZA e tante altre "FREGNACCE" simili e poi gira e rigira ma nei posti di comando chi ci và?: sempre i soliti della casta che alla fine hanno le mani sporche di marmellata.
Come si dimostra sono tutti personaggi BEN PUNTELLATI E CON COMPITI E PROGRAMMI PRECISI DA SVOLGERE.
Mi chiedo se è credibile l'ipotesi che in Italia ci sono persone "PULITE".
Forse!
E se ci sono, sono quelle che non contano una minghia e che, di conseguenza, non possono avere le dita sporche di marmellata.
Di questo passo non cambierà mai.
E' cosi Lupino...ci sono milioni di persone pulite che fino ieri se ne sono, sinceramente, fregate perche' preoccupate solo del proprio orticello e fiduciosi che i ladri eletti a rappresentarci non fossero poi cosi' ladri...
RispondiEliminaChe sia il caso di metterci in gioco tutti?
Andrea
freetaly.blogspot.com
Sono incondizionatemente per la ipotesi B. Nella impossibilità di aver certezze, credo sia arrivato il momento di affidarsi alla sorte ed al sesto senso. Irrazionale certo, ma siamo immersi in un oceano di non senso, di ignoto. Ci muoviamo seguendo la strada del possibile e del probabile a me pare, solo che esitare ulteriromente rafforza chi si è arrogato il potere di decidere per noi. Il programma evidente ormai di impoverimento della classe medio/bassa dell'Italia sta procedendo al galoppo, e sappiamo bene che non avviene a caso, è una arma vera e propria contro di noi. La guerra contro di noi è cominciata da tempo, ora è uscita alla luce del sole. Guerra economica volta a drenare risorse enormi fuori del nostro Paese perchè altri possano ben figurare nelle prossime lotte anche commerciali. Alla fine , come spesso è accaduto, ne usciremo poveri, al livello dei paesi del nord africa,perchè questo si vuole, così dovremo NOI implorare aiuto e carità, e saremo tacciati di essere il peggio D'Europa.. mentre una furba elite di traditori si arricchirà, storia vecchia, ma basta! Dobbiamo agire al più presto, il tempo sta scadendo
RispondiEliminaChe sia un movimento che sia un partito l'unica maniera per giudicarlo sono i scopi che si prefigge. In sostanza si scarica il loro PDF, si legge il loro programma, cioe' le loro parole e poi si guarda il loro comportamento nella realta'. Quella realta' che poi decide se certi programmi siano possibili e quali sono le strutture adatte a renderli possibili. Banalmente con quali soldi e con i soldi di chi.
RispondiEliminaIl programma del M5 stelle sembra una lista della spesa. La massaia va al mercato e promette di tornare a casa con un bel carrello.
L'unica cosa che sappiamo e' la spesa che vuol fare. Se poi nella lista vi siano cose che ci interessano o meno lo lascio perdere, gia'
nella quantita' mi viene il dubbio, piu' ne metto piu' probabilita' ho di trovare soci d'attesa. Intanto parte con un SUV antidiluviano dai costi enormi, con carte di credito di dubbia affidabilita'.
Sono tanti anni che non voto. Tantissimi. Mi sono detto una volta-
Non posso fare niente, almeno con il mio voto non mangiano.
Ridicolo, vero. Comunque votando o non votando nessuno di noi ha cambiato la realta' delle cose. Perche' Politica con la P maiuscola
e' quel movimento che cambia la realta'. Cambia le mentalita', cambia le strutture, modifica i rapporti all'interno della gente, riscrive regole. Io non vedo niente di questo nel loro programma. Hanno solo un punto in comune con me. Quello di farla finita con questi signori. Se questo vi basta votateli. A me non basta.
Sono finiti a gestire gia' parte dello Stato, sia pure a livello locale. Allora facciano bene il loro film. Hanno scoperto che il buco
non e' di 6 ma di 10, 12, chi lo sa. Invece di un team di esperti di economia prendano un team di avvocati e di contabili, spulcino tutto
quello che hanno fatto le precedenti amministrazioni. Con dati a la mano portino tutti i fascicoli alla magistratura. Spieghino alla gente che e' solo un pro forma, intanto fra 15-20 avremo una sentenza, se mai la avremo. Ristrutturino il loro comune, forse scopriranno di aver bisogno solo della meta' di dipendenti.
Non essendo licensiabili, non potendo di fatto modificare un ficco secco facciano cio' che uno si aspetta da persone oneste. Si dimettano. Tornino sul loro programma dopo questa esperienza e ci ripropongano qualcosa. Se poi uno mi dice- No, il vecchio SUV non si tocca piuttosto stampiamo moneta locale, riconquistiamo sovranita',
mettiamo i panelli solari sul tetto del comune di ecc.
Io continuo nel mio ridicolo.
Aspettando Godot
i miei cari saluti.
l'opzione giusta invece e' la C, come sempre quella che non conoscete.
RispondiEliminama vi pare che in internet venite a conoscenza dei piani dell'elite? quelli vi mangiano a colazione..... come e quando vogliono.
darvi l'illusione di sapere e' tra le cose che gli riesce meglio.
e perche' vi mangiano a colazione?
RispondiEliminaperche' siete ignoranti, tanto piu' quando pensate che a dirigere centinaia di milioni di persone ci siano dei pirla che si lasciano guidare dalla loro avidita'.
no, quelli siete voi, nati stanchi, che vi cibate di cibo spazzatura (quello mentale, non quello che credete essere il "vero" cibo).
siete quindi cresciuti rachitici e avete perso il controllo della nave. non avete una minima idea di quale sapere posseggano invece chi sta' la' in alto a condurvi e per fortuna che vi conduce, se Uno vi lasciasse liberi di decidere e fare quello che vi pare sarebbe il caos, tutti contro tutti perche' a nessuno di voi interessa minimamente la sorte dell'altro.
il "sapere" che pensate di apprendere in internet fa parte del cibo spazzatura, il sapere che da' potere, che concede a chi ce l'ha di disegnare la propria vita e' il sapere dell'uomo, non di quei dettagli "la' fuori". quelli sono manovrabili a piacimento dall'individuo che possiede la conoscenza di SE STESSO, quella che manca a tutta la massa e che la rende impossibilitata a guidare le scelte. per questo non potete scegliere "per gli altriper voi scegliete ogni istante, anche se inconsapevolmente), non che non vi vogliono fare scegliere, e' che non ne siete capaci.
tutto qui.
Ma guarda un po', tutti i piigs sono cattolici come te.
EliminaCredono ancora in padre onnipotente, nella rivelazione, nel mistero.
Nella conoscenza esoterica di qualche chiesa che un giorno li rivelera'
al mondo. Il famoso "noi lo sapevamo". Scritto al cesso su carta igienica del loro famoso profeta. Il potere. Quando l'impero mandava i suoi soldati era "certo" che le perdite per suicidio dei suoi soldati avrebbero superato quelle morte in combattimento. Certo. Il potere dice sempre siete coglioni, avete bisogno di noi, ineguagliabili amministratori, grazie per ricordarcelo. Grazie per ricordarci la nostra misera condizione. Grazie per il disprezzo. Grazie a tutti
quelli che vogliono "salvare" l'uomo disprezzandolo. Io non so che farmene della loro tipo di salvezza ma se qualcuno ha qualcosa da rivelare, ascolto, ma non ho piu' tempo di ascoltare due bugie e stare ne a discutere ne a pensare a quale delle due e' la verita'.
Indopama dixit
Il cristianesimo e' semplicemente "L'altro". E' con l'altro che bisogna parlare e trovare soluzioni, comuni, possibili. La C o la Z.
Ma se l'altro e' per definizione un imbecille va da chi sa.
Indopama dixit
Naturalmente colui che sa non ti rivelera' il mistero della sua conoscenza. Gia', perche' non lo sa nemmeno lui.
toccato un nervo scoperto?
EliminaMi chiedo cosa pensi della questione del microscopio sottratto a Montanari vedi
RispondiEliminahttp://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2294-per-chi-mi-chiede-ancora-di-grillo-e-del-microscopio.html
http://www.stefanomontanari.net/sito/faq.html
RispondiEliminagrazie della segnalazione