"Accendo la televisione solo quando sono in albergo, per sentire un po' di rumore. Vedo un branco di giornalisti internazionali che aspettano un vecchietto condannato per frode fiscale davanti ad un ospizio. Poco dopo vedo lo stesso vecchietto fare la campagna elettorale, promettendo di cambiare l'Italia. Con la dentiera fischiante. Vi giuro: non lo dico a nessuno"
Petra Reski, giornalista tedesca accreditata in Italia
.di Sergio Di Cori Modigliani
E' finita così, ieri mattina, la stagione del compromesso storico: con le manette.
Intendiamoci, niente di male e ben venga l'esercizio del lavoro onesto di magistrati onesti.
Il punto è che si verifica con un ritardo netto di 22 anni, circa mille settimane, pari a quei 8.000 giorni di straziante agonia -con qualche spumeggiante impennata di illusione da mitomani- che hanno segnato il tempo del disfacimento della nazione, del trionfo dei corrotti, e dell'impunità da parte dello Stato, che ha svolto la funzione di garanzia, aprendo la strada al più feroce, inaudito periodo di corruttela governativa mai registrato negli ultimi 60 anni in una nazione dell'Europa occidentale.
Quando Frigerio e Greganti sarebbero dovuti andare sotto processo -per l'appunto 22 anni fa- non si è verificato. E chi ha oggi meno di 50 anni non lo può ricordare. Matteo Renzi, tanto per capirsi, era allora un adolescente minorenne. Di questi qui lui ne è il prodotto non la causa.
La nostra Repubblica scelse in quel momento la via italiana, un'idea tutta nostra della realtà, dove l'ipocrisia e il doppiogioco la fanno da padrone, con l'aggravante (questa volta) che la scelta compiuta in quel momento determinò quel diabolico accordo tra gli organi istituzionali e la criminalità organizzata che hanno impantanato la nazione.
Diciamo le cose come stanno: da allora non ci siamo mai ripresi: la mafia, anzi, le mafie, com'è noto affamano e depauperano il territorio, non creano benessere collettivo.
Si scelse allora di non optare per la soluzione anglo-americana classica, quella che avrebbe imposto di imporre il pensionamento definitivo a tutti i loro ex impiegati, magari elargendo loro un bonus per fine corsa, accompagnato dalla consegna (per iscritto) di svanire nel nulla e non apparire mai più sotto nessuna forma nell'attività pubblica: assolti nel nome della Ragion di Stato, così funziona l'ipocrisia pragmatica dei protestanti-anglicani, ma fuori dal giro per sempre.
Si scelse allora di non optare per la soluzione franco.tedesca classica, quella che avrebbe identificato e individuato i grandi responsabil, i gestori della gigantesca massa di danaro che per 45 anni era piovuta sull'Italia proveniente dalla CIA e dal KGB, sottoponendo i malcapitati alla gogna pubblica, finendo come nella soluzione anglo-americana, ma con la variante che in questo caso era il Parlamento a poter sostenere con vigore: lo Stato siamo noi che rappresentiamo il popolo, da oggi si cambia pagina.
E la cambiavano per davvero.
Si scelse, invece, per la soluzione italiana: eliminare dal mercato chi aveva osato porsi come guastafeste tra la CIA e il KGB (Craxi e i socialisti) con la accorata benedizione del Vaticano e far scegliere l'opzione migliore a George Bush sr. (ex responsabile del desk Italia nella CIA e allora presidente Usa) e Vladimir Putin (ex responsabile del desk Italia nel KGB, già individuato dai colossi della finanza mondiale nel 1992 come il grande rinnovatore della Russia) attendendo da loro una risposta che arrivò puntuale.
Si insabbiava il tutto, facendo pagare qualcuno spendibile, tipo Arnaldo Forlani, Formica, De Michelis. Gava, ecc. Tutti i grandi manovratori della DC e del PCI venivano salvati e il ruolo di coordinatore della Nuova Italia veniva affidato a un imprenditore fallito, un uomo che nel maggio del 1992 aveva ben 23.000 miliardi di lire di debiti (pari a 11,5 miliardi di euro di oggi) con 42 denunce da parte dell'interpol e la bancarotta totale già firmata, Silvio Berlusconi, il quale avrebbe amorevolmente fatto da padre permissivo nel costruire la nuova famigliola del potere, composta dalle stesse persone di prima più qualche new entry. Era perfetto in quel ruolo, perchè era ricattabile da tutti, era infatti indebitato con tutti: americani, comunisti, vaticano, russi. La finanza gli aveva dato un po' di tregua, poi, alla fine, si era presentata a Milano sequestrando i libri contabili.
"Ci penso io a risolvere la questione" disse il nostro eroe.
I risultati di questa bella pensata stanno sotto gli occhi di tutti: è l'Italia odierna.
I cosiddetti "realisti" sostengono che, in quel momento, non fu possibile fare una scelta diversa, perchè non esisteva una classe dirigente politica alternativa a quella esistente. Se avessero dovuto fare piazza pulita per davvero, non ci sarebbe rimasto nessuno. I cosiddetti realisti, in verità, sono dei cinici conservatori travestiti. Dimenticano sempre l'esistenza della cittadinanza, perchè danno per scontato il fatto che l'Italia sia un paese medioevale vaticanense che può essere gestito e governato solo e soltanto da una sparuta oligarchia in rappresentanza degli interessi di S. Pietro, della Regina d'Inghilterra, e dell'inquilino della Casa Bianca.
Non è così.
Comunque sia, "oggi non è più così".
Due dei 7 arrestati ieri (Frigerio e Greganti) erano ragionieri contabili del polmone finanziario della DC e del PCI, direttamente -senza mediatori- al servizio degli interessi di Washington e Mosca.
Dopo il 1992, queste persone, insieme a molte altre, sono state rieducate.
Da gestori di immensi patrimoni provenienti dai fondi neri occulti dei servizi segreti stranieri, filtrati da quelli nostrani, si sono trasformati in agenti di commercio per conto di quello che a noi è stato presentato come "il nuovo modello di partiti politici" (Forza Italia, PDL, DS, PD, AN) ma che in verità era un sistema consociativo di gestione aziendale del sistema Italia. Noi cittadini siamo stati identificati, trattati e scambiati come un loro personale e privato fondo di investimento garantito. Berlusconi ha lanciato i loro BPT originali (acronimo che sta per Bambolotti da Propaganda Televisiva) e si è assunto il compito di andare all'attacco della cultura, del dissenso, del lavoro, della concorrenza, imponendo un monopolio di carattere medioevale anti-capitalista che ha funzionato a meraviglia per tutti loro.
Ma ha affondato il paese.
Basti pensare che oggi, 9 maggio 2014, in Italia, l'88% del potere mediatico si trova concentrato nelle mani di tre famiglie soltanto, e la cosa è finita lì: Agnelli, Berlusconi, De Benedetti. In Usa è concentrato nelle mani di 240 famiglie, in Francia nelle mani di 112 e in Gran Bretagna nelle mani di 92. Sempre oligarchi sono, ma almeno esiste la concorrenza e il mercato, e infatti hanno accesso alla globalizzazione e vendono i loro prodotti. Noi no. Siamo inceppati e bloccati dal monopolio delle baronie medioevali nè più nè meno di quanto non lo fosse nel 1492.
Potremmo dire, a ragion veduta, che l'Italia è una dittatura di tipo medioevale retta dal triumvirato della consorteria De Agnusconi, i nostri veri padroni.
I nostri due concittadini, il Frigerio e il Greganti, prendono atto, quindi, che non è cambiato un bel nulla, se non la modalità di esercizio. Si adeguano, si adattano, si evolvono.
La mentalità rimane la stessa.
Invece che veicolare ideologia come facevano allora, contro i fascisti, contro i comunisti, sono passati alla variante dei piazzisti, spingendo l'intero paese al declino e alla promozione del denaro come primo valore assoluto di riferimento.
Il Frigerio e il Greganti, a nome della Destra Storica e della Sinistra Classica italiana, hanno lanciato il nuovo mantra nazionale "indietro popolo: alla riscossione". E' nel nome di questo principio che Renzi ha cavato fuori dal suo cappello magico gli 80 euro e nei talk show televisivi si parla sempre e soltanto di danaro.
I "realisti" di oggi -esattamente come nel 1992- sostengono che sarebbe meglio gettare acqua sul fuoco perchè non esiste nè ricambio nè alternativa. Dicono sempre così.
Non è vero.
La realtà è un'altra: oggi, 9 maggio 2014, non è come nel 1992 quando lo sbando era totale perchè l'Italia veniva da una guerra civile e il paese era diviso tra "fascisti carogne" e "comunisti bastardi".
Questo giochetto non funziona più.
Oggi, l'alternativa c'è.
Perchè nella società post-moderna globalizzata, la caratteristica principale consiste nell'irruzione sulla scena politica della cittadinanza organizzata. E' così in tutti i paesi evoluti.
E oggi, l'alternativa a Frigerio e Greganti esiste: possiamo costruirla insieme.
Non siamo nel 1992.
Tra le mille anime, diverse, molto spesso in contrasto, che formano il variegato panorama del movimento cinque stelle, ce n'è una sulla quale l'accordo è al 100%: è necessario spostare il baricentro del potere.
Che cosa vuole dire?
Vuol dire spingere il potere a rinunciare alla trattativa Stato-mafia, alla trattativa stadio-mafia, alla trattativa studio-mafia, per aprire l'unica vertenza che può consentire alla nazione di riprendersi, al di là delle differenze, e farlo in maniera armonica.
L'attuale dirigenza al potere deve accettare, come condizione inderogabile, l'immediata apertura della trattativa Stato-cittadinanza, passando dalla democrazia rappresentativa alla democrazia partecipata. Come faranno a sistemare le loro clientele? E' un problema loro.
Non può e non deve essere più un problema collettivo della cittadinanza.
Va trattato come un problema aziendale privato, non pubblico.
Dobbiamo aprire una trattativa vera sui problemi veri e reali del paese
Una trattativa che rispecchi ogni censo, ogni blocco sociale, ogni etnia, ogni regione, ogni segmento di mercato, in cui al cittadino si chiede di partecipare attivamente alla costruzione di un modello evoluto equo di società e in cambio si danno servizi efficaci ed efficienti.
Come avviene nelle nazioni normali.
A questo serve il voto del 25 maggio.
Non vogliono che la gente lo capisca, per questo ci parlano di Berlusconi & co. in maniera ossessiva, come se riguardasse la nazione. Non fa neppure notizia. Il fatto che lui vada a prestare servizio ai vecchietti non è una notizia.
La notizia vera viene dall'OCSE ed è ufficiale: "la ripresa economica non c'è: l'Italia non crescerà, la produzione industriale seguita a diminuire, nel mese di marzo ha segnato -0,5% rispetto a febbraio". La Repubblica Italiana, nel gennaio 2014, ha battuto il più triste record in assoluto tra i 27 paesi dell'Unione Europea: abbiamo toccato il 28% di analfabetismo puro e siamo considerati la nazione più ignorante, meno democratica, meno libera, meno concorrenziale, meno produttiva d'Europa".
Matteo Renzi ha risposto: "smentiremo queste previsioni".
Non dice come, nè quando.
A questo serve la trattativa Stato-cittadinanza.
A pretendere che sul piatto della bilancia vengano poste le esistenze dei cittadini, non i grafici prodotti dai dirigenti con i quali il nostro buon Frigerio e il nostro bravo Greganti erano abituati ad andare a cena, una sera sì e l'altra no.
E' un passaggio facile e indolore.
E' la rivoluzione della vocale:
da Cosa Nostra a Casa Nostra.
Sarebbe anche ora.
Se non lo facciamo noi, la polizia arriverà a prendersi con le manette i corrotti di oggi tra 22 anni. Perchè così va l'Italia.
Cambiamola.
Possiamo farlo.
Come suggeriva George Orwell, che questi tempi infausti li aveva preconizzati, dipende da noi.
Urge però che il M5S si ancori a persone dotate di credibilità ed in grado di formulare un nuovo modello do società. Per ora questo sembra non essere avvenuto. Cosa stanno aspettando ?
RispondiEliminaCi si dà da fare per costruirlo, la strada è lunga
EliminaSinora la politica in Italia ha mancato uno desi suoi obiettivi principali: costruire e programmare il futuro, con alla base un'idea di società. Oggi invece si vive alla giornata, seguendo gli interessi dei vari comitati d'affari e l'umore di anziani signori o di giovani che credono di vivere ancora all'epoca dei Medici.
RispondiEliminaLa nostra funzione non deve solo essere critica, ma costruttiva e partecipativa affinché insieme si possa continuare a sognare una società altra, dove l'interesse di tutti sia il principio informatore.
Il potere forte del paese si regge sul falso bilancio delle banche che permette di sottrarre 1000 {mille} miliardi di euro in nero all'anno alla comunità. Ogni anno...
RispondiEliminaVorrei capire secondo voi qual e' l-a percentuale del voto di opinione e quello strutturato in un partito come M5S?
RispondiEliminaIl problema delle tangenti non e'solo un problema morale.
RispondiEliminaOltre al fatto che si fanno lavori inutili, enti per...ecc.
sono le spese che vengono continuamente gonfiate. Gonfiate a tal punto
da essere considerate un vero e proprio ladrocinio ai danni dei contribuenti. Sarebbe ora che il popolo italiano si presentasse come
parte civile. Non solo, sarebbe ora di grandi inchieste agli ordini di controllo, di riformarli. Senza modificare niente come dopo mani pulite
possiamo stare qui a rivedere lo stesso film per l'eternita'.
Nel '92 eravamo talmente assuefatti dal cattofasciocomunismo che non capimmo che chi si poneva come classe dirigente alternativa faceva parte del sistema, avevamo subito un lavaggio del cervello culturale che non faceva altro che contrapporci cittadino contro cittadino, come i polli di Renzo. Fu facile per la classe politica di allora riciclarsi usando Berlusconi, anzi era tutto studiato da tempo con la regia del più grande sovversivo della storia Repubblicana, Licio Gelli. Un personaggio da studiare a scuola come esempio di antidemocrazia.
RispondiEliminaIl problema odierno è che la struttura sociale, culturale, produttiva e legislativa del paese è ridotta ai minimi termini ed è in mano a vere e proprie bande criminali che gestiscono il potere attraverso uomini piccoli piccoli senza dignità perfettamente intercambiabili, pagati profumatamente.
A differenza di ieri, oggi si sta proponendo un'alternativa, una bella alternativa che rimette in gioco tutto, rovescia il tavolo, cambia gioco. Ma i cittadini non bastano, serve che anche gli industriali, il potere produttivo, chi possiede la possibilità di fare ancora possenti investimenti, passi dalla parte dei cittadini. Devono chiudere con i soldi facili che hanno preso dalle casse dello stato fino ad oggi con la complicità di una classe politica sponsorizzata da loro stessi. Bisogna pensare a produrre onestamente e senza aiuti pubblici, gli unici incentivi possono essere gli sgravi fiscali. La FIAT se n'è andata, con un mare di soldi pubblici in tasca e nessuno gli contesta niente, neanche gli stabilimenti dismessi. Possibile che non ci siano imprenditori che possano far ripartire la produzione di veicoli alternativi? A Treviso, nel nostro possente Veneto, un'impresa realizza retrofit elettrici che ti permettono di togliere il motore alla tua automobile trasformandola in un'auto elettrica. Beh, sapete che succede poi? Succede che devono esportare l'auto in Germania, farsela certificare e reintrodurla in Italia perchè da noi non te la certificano, quindi non potrebbe circolare. Questa è la nostra politica di innovazione ecologica per fare un esempio.
Bisogna interloquire con gli imprenditori, con l'appoggio degli intellettuali, se ne esistono ancora di liberi, senza di loro i cittadini non vanno da nessuna parte. Possono prendere il potere ma non riusciranno mai ad esercitarlo. Il M5S deve trovare subito un nuovo interlocutore oltre alla cittadinanza e alle PMI.
Anche la regola delle due legislature poi a casa lascia il tempo che trova. Ai cittadini parlamentari 5S è servito più di un'anno solo per impratichirsi ed imparare ad esprimersi in politichese. Piuttosto diamo un limite di età oltre il quale non si possono più ricoprire incarichi pubblici, siamo governati da settantenni e ottuagenari, più o meno rincoglioniti. Mi scusino i settantenni e gli ottuagenari freschi e lucidi. Bisogna ringiovanire le istituzioni.
Rasti
Certochessì Rasti, concordo appieno!!!
EliminaMaryta
"Anche la regola delle due legislature poi a casa lascia il tempo che trova. Ai cittadini parlamentari 5S è servito più di un'anno solo per impratichirsi ed imparare ad esprimersi in politichese"
Eliminail politichese purtroppo è legge dello stato, la cambi lei, cambi i commi, gli emendamenti, come li vorrebbe chiamare? le due legislature sono pure troppe, almeno non vedremo gente da 60 anni, sul resto sono quasi d'accordo.
Questa mattina sono andato in un negozio per reclamare in merito ad un prodotto nuovo risultato difettoso all’apertura dell’imballo. La mia sorpresa non è stata il fatto che l’esercente mi abbia contestato che il prodotto non fosse difettoso (in una democrazia ognuno ha diritto di dire come la pensa anche contro l’evidenza dei fatti, anche se quelli non li può smentire nessuno), la mia sorpresa è stata il fatto che la gente intorno a me si è meravigliata del fatto che io intendevo esercitare un mio sacrosanto diritto. Ecco, da lì ho capito che anche se il M5 vince il 25 maggio, la strada sarà dura, perché la gente non ha più cognizione dei suoi diritti e quindi non li reclama nemmeno … e quindi come fai a fargli cambiare idea???? Meglio cambiare paese: sono stufo di vivere da esule in una colonia di imbecilli contenti della loro imbecillità …
RispondiEliminaAuguri
FEDRO
Io provo il tuo stesso disagio almeno tre o quattro volte al giorno: quando vedo un impiegato postale che nonostante la fila ti sbadiglia in faccia e svolge le sue mansioni con la lentezza di un bradipo, quando vedo la commessa al supermercato che non lascia il tempo alla vecchietta di raccogliere gli acquisti nella sua borsa e parte col conteggio del cliente successivo, quando vedo litigare per chi ha visto prima l'unico parcheggio,
Eliminaquando vedo i muri dei palazzi imbrattati di sudicie scritte o sacchetti di spazzatura abbandonati nei sottopassaggi, quando vedo impiegati di banca, impiegati statali, personale medico e paramedico che con la scusa della pausa caffè se ne sta tranquillo a chiacchierare facendo attendere chi ha bisogno di loro....quanto posso continuare con questi esempi??
Spesso mi chiedo: come abbiamo potuto ridurci così, sarà solo colpa di Berlusconi? Io credo di no, lui ha sicuramente contribuito con le sue televisioni ma l'italiano era pronto a ricevere i suoi messaggi a cui si sono allineati anche i canali RAI. Alcuni giorni fa, dalla Gruber, erano ospiti la Picierno , renziana, e la Castelli, M5S. L'indecente e prepotente modo di parlare della Picierno, indipendentemente dai contenuti, mi ha ricordato tantissimo Mara Carfagna, la Biancofiore, la Bernini, la Santanchè: quel modo di parlare bulimico e prevaricante che non si riesce a seguire, senza alcun rispetto per l'interlocutore ed il telespettatore e allora ho pensato: sarebbe questo il cambiamento?
La mancanza delle regole che sono saltate ovunque e il narcisismo di ciascuno, ci ha portati a credere che tutto sia lecito! Ormai tutti parlano e nessuno sa più ascoltare, eppure, quando mi trovo in piazza a sentire
le parole di "Savonarola-Grillo" e mi guardo intorno, vedo tanta gente con sguardo intelligente, faccia pulita e modi educati, è impossibile non notarlo, così torno a casa pensando che c'è ancora speranza per questa povera Italia!
Anni di manipolazione psichica attraverso i media hanno inquinato le menti contagiando gran parte delle persone. La "bonifica" delle coscienze sarà un processo lento che richiederà perseveranza, ma proprio grazie alle persone con sguardo intelligente, faccia pulita e modi educati sarà possibile. Viceversa, la nostra estinzione è assicurata, senza se e senza ma!!!
EliminaMaryta
L'AMMALATA ITALIA ANCORA RESPIRA SI PUO' TENTARE DI SALVARLA
EliminaUn popolo che non denuncia la tortura che viene perpetrata dall'istituzione scolastica a danno dei giovani, merita di essere torturato esso stesso. In molti siamo riusciti a diventare compassionevoli verso gli animali ma non riusciamo ad esserlo con i nostri figli: anche questo male è riuscita a provocarci la scuola.
RispondiEliminastefano
Il grande problema non e' tanto quanto sia stupido questo popolo. Il
RispondiEliminaproblema se mai e' che noi ci apparteniamo.
Diceva uno scrittore che gli uomini appartengono a due categorie.
Quella che ama gli uomini ma non li crede. E quella che crede nei uomini ma no li ama.
Abbiamo dato a un signore la capacita' di avere creato il tutto a sua
immagine e somiglianza, gli abbiamo attribuito un nostro normale desiderio. Ma il mondo e' varieta' e nella varita', l'infinita varieta' dell' esistente che noi viviamo, ci confrontiamo. Dal confronto possiamo uscire perdenti o vincenti, sempre e comunque per poco tempo.
Mentre creiamo valori, mode, gli stessi si trasformano e cambiano.
Pensare a un uomo a nostra immagine e somiglianza che cambiera' il mondo e' dialogare con uno specchio. Il dialogo disgraziatamente per
noi e' comunque con l'altro, con quello che non sa dei suoi diritti,
con l'impiegato che se ne fotte, con quelli che stanno in coda come noi. Cambiare significa dare ordine dove oggi e' tutto disordine. E' convincere e poi dare strutture al nuovo ordine. E' fatica.
Ma si puo' sempre aspettare il messia.
l alternativa cé!eliminiamo tutti i sistemi elettorali,porcellum troiellum,escortellum,e passiamo alla rappresentanza diretta e reale di tutte le categorie di cui è composta la nostra nazione!
RispondiEliminaÉ forse il primo blog a cui sono iscritto dove i commenti suscitano lo stesso interesse dei post (i commenti a questo post sono stati straordinariamente apprezzati).
RispondiEliminaI miei complimenti a Sergio ed ai colleghi lettori di qualsiasi idea essi siano, purché abbiano gli argomenti per supportarla e la voglia di condividere l'esperienza e le sensazioni in modo civile...come spesso vedo fare.
Personalmente, per esperienza, mi reputo facilmente influenzabile da ottimismi e particolarmente simpatizzante per il nuovo e le idee di "cittadinanza attiva", di "glocal", di "consumattore" ed un ritorno alle non nuove idee di "chemiurgia" o di economia sociale o solidale mi stanno coinvolgendo ed appassionando...eppure...non so se siamo alle porte di una nuova era. Lo spero vivamente. Sicuramente siamo vicini ad un cambiamento e l'Italia, ed il popolo italiano, nella consapevolezza istintiva dei propri variegati "difetti", è forse quello più imprevedibile, fantasioso e sorprendente. Speriamo bene. A chi ama l'umanità e crede in essa.
A utti quelli che hanno risposto al mio post: Grazie.
RispondiEliminaper il resto sono ancora quì, in Italia, dopo tante fregature (concorsi truccati in cui sono arrivato 2° e di posti ce n'era uno solo..., ecc.ec..).
nel mio piccolo tra poco vado a fare volontariato inun ufficio aperto al pubblico e mi diverto da matti ad aiutare i più deboli ad esigere i loro diritti anche quando non lo sanno di averne) alle lamentele di una struttura pubblica che mi dice di non fare in qul tal modo, di non dare tali suggerimenti al "Cittadino" per essere tutelato, ecc. eccc. rispondo proprio disobbendendo e chiedendo a mia volta : "ma la legge (o il regolamento) che dice?" E non sanno più cosa ripsondermi. Che soddisfazione!
"Dobbiamo essere come il granello di sabbia nell'ingranaggio: piccolo ma dagli effetti devastanti per il meccanismo infernale di questo paese."
FEDRO