Lettera aperta al Presidente del Consiglio, on. Enrico Letta:
"Eccellenza Illustrissima,
con la presente La voglio ringraziare a nome di tutti i giovani italiani, soprattutto quelli al di sotto di 29 anni, che vivono da soli fuori di casa, che possono dimostrare di non lavorare da dodici mesi e che non sono laureati, i quali, grazie alla illuminante, nonchè prestigiosa, idea vincente della Sua superba mente da ineguagliabile statista, potranno finalmente usufruire della piena occupazione riacquistando la piena dignità operativa.
Consapevole che tutto ciò è stato ottenuto grazie alla poderosa macchina da guerra da Lei sapientemente allestita, con indomita arguzia e coraggio leonino di solida marca italiana, è con lucida commozione che dò il benvenuto al Suo placido rientro sul suolo nazionale, pregandoLa di accogliere questa umile missiva con la Sua consueta virile bonomia. Da lunedì 1 luglio, grazie alla prorompente vittoria conseguita a Bruxelles, i giovani italiani avranno la possibilità di vedere finalmente i propri sogni e le proprie ambizioni divenire solida realtà. E' notizia grata, questa, che la plebe festosa accoglie con l'entusiasmo caratteristico del popolo, muto e chino dinanzi a simile poderosa strategia politica, applicata con sapiente rigore arcano da chi è stato in grado di coniugare autorevolezza e sapienza, lungimiranza e accortezza.
Finalmente l'espressione vincere e vinceremo esce dalla palude della retorica d'archivio per fondersi in un rinnovato tripudio di allegria collettiva, ben coniugata a un ritrovato senso di armonia che ci fa ben sperare nel futuro nostro e della nostra prole.
Da oggi, credere obbedire combattere diventano la nostra seconda pelle, indossata con l'orgoglio di una ritrovata unità nazionale, nel nome del successo da Lei ottenuto a nome dell'intera collettività. Grazie alla mai doma stoffa del condottiero di cui madre natura Vi ha privilegiato, oggi, per i giovani italiani si aprono prospettive occupazionali che non possono non riempire la popolazione di entusiasmo, allegria, ottimismo, ferrea volontà.
Finalmente la crisi economica è superata e l'Italia può comunicare al mondo di aver voltato pagina.
Molto presto, grazie al solerte ingegno delle menti sopraffine di cui la Vostra Illuminata Grazia ha saputo circondarsi, il paese godrà di insospettabili benefici che lanceranno la nazione verso il ruolo di Grande Potenza che le spetta nel mondo.
In questa serenità ritrovata e rinnovata, diventa un imperativo categorico per le menti pensanti degli intellettuali mettersi a disposizione di Vostra Signoria, consapevoli di partecipare a un poderoso impegno vincente che già annuncia straripanti vittorie in ogni campo del sapere, dalla scienza all'innovazione tecnica, dall'istruzione alla sanità, dalla cultura all'accademia.
La prego, quindi, di voler accogliere, nella sua prorompente generosità di autentico patriota, i sensi della più doverosa stima da parte di questo modesto cittadino, che qui si firma
Vostro servo perenne, umilmente a disposizione
Sergio Di Cori Modigliani
Eia eia, alalà! :D
RispondiEliminaGrande Sergio! Mi son venuti i brividi a me, immagino che pelle d'oca susciterai in Sua Eccellenza Illustrissima! che il Signore La abbia in gloria!!...
Memento audere semper!
EliminaGrazie Egr. Sig. Modigliani (signore si, ma non dottore altrimenti non potrebbe usufruire delle incommensurabili occasioni che le ho offerto), nel caso un giorno ci incontrassimo, non dimentichero' di porgerLe le mani affinche'le possa baciare.
RispondiEliminaCordialita'
Gradirei tanto leggere la risposta o in alternativa sapere che sia stata almeno letta da Letta.
RispondiEliminaCosa cavolo c´entrino i disastri dei nostri governanti col fascismo, quel povero complessato del Modigliani dovrá pur spiegarlo ai lettori. Se egli pensa semplicemente di assimilare i pagliacci nostrani attuali a quelli del ventennio, allora mostra serie lacune nella conoscenza della storia di quel periodo.
RispondiEliminaIl Ventennio che tanto piacque all'italica stirpe - che ignorava la barbarie verso la quale quello l'avrebbe condotta - non fa la differenza! Ormai sono note a tutti le considerazioni della Morante su Mussolini: http://www.sconfini.eu/Costume-e-societa/1945-elsa-morante-scrive-queste-parole-a-proposito-di-mussolini.html
EliminaInsomma, come dice De Beers, un pagliaccio è per sempre!
Cave canem!... cave canem!!...
Magnifica, davvero magnifica
RispondiEliminaUn passo oltre l'ironia, ispirandosi alla storia e al poeta
;D
Audaces fortuna iuvat