di Sergio Di Cori Modigliani
i"Ma se i soldi prestati dalla BCE al
governo irlandese vengono creati dal nulla, perché i cittadini dovrebbero
svenarsi e privarsi dei loro risparmi per rimborsare del denaro che una volta
rientrato alla base verrebbe distrutto o bruciato? Che senso ha mettere in
ginocchio un’intera nazione per dei semplici bit elettronici o delle voci
contabili all’interno del bilancio di una banca centrale? Non sarebbe più
giusto che la parte di debito dovuto alla BCE venisse in qualche forma legale abbonata
o decurtata, lasciando intatta solo la quota prestata dal FMI?"
Enda Kenny, primo ministro della Repubblica
d’Irlanda. 20 marzo 2013.
Parliamo
d’Europa e di noi, nella nostra quota parte. Perché è d’Europa che dobbiamo
parlare oggi. E dei nostri soldi. Perché c’è il rischio che i colossi
finanziari e la BCE ci affondino ulteriormente per salvare il loro collo. Sono
in gravissima difficoltà, non vi è alcun dubbio, grazie anche al costante e quotidiano lavoro di smascheramento continuo
operato dal web, dai siti indipendenti e dai bloggers autonomi che hanno
smascherato il re, offrendo alle masse del mondo l’impietosa immagine della
loro nudità: non valgono nulla.
Dell’euro,
delle banche, dei governi e del nostro continente bisogna parlare, soprattutto
della guerra in atto in Europa nella quale siamo tutti infognati fino al collo,
anche se cercano di non dirlo apertamente.
Parliamo
anche del M5s, dell’incontro con Bersani e dell’impatto provocato dalle parole
di Franco Battiato nell’immaginario collettivo della nazione.
Tenendo
presente che in questi giorni, direi in queste ore, gli oligarchi stanno
scegliendo quali decisioni prendere sul nostro destino, sopra le nostre teste,
dentro le nostre tasche, (e le prenderanno a modo loro: che a noi piaccia o non
piaccia) è necessario avere una visione ampia dal punto di vista geo-politico
della posta in gioco e di ciò che sta accadendo.
Partiamo
da noi, per finire in Europa.
Ottima
l’idea di presentare in streaming l’incontro. Una spruzzata di realismo. Nel
senso che offre l’immagine di un paese per ciò che esso è: totale medioevo,
anche infantile.
L’idea
dello streaming è avvilente di per sé, anche se ottima. E’ basata su una presa
d’atto della realtà italiana non più considerata dal punto di vista dei
mitomani ma sulla base di ciò che il paese è diventato in termini pratici: il
100% della gente teme che i tre schieramenti in campo si mettano d’accordo per
fotterci alla grande. L’Italia, quindi, ha trovato una sintesi nazionale
unificante post-ideologica, che ha il sapore di una autenticità etnica
ritrovata: il cinismo e lo scetticismo. Nessuno si fida più di nessun
altro. In seguito al perdurante attacco da parte della cupola mediatica contro
il M5s, il movimento, giustamente, sceglie la strada più elementare e vincente,
per mostrare e “dimostrare” al proprio elettorato che non esiste nessuna
possibilità di sottobanco, di inciucio, di accordo trasversale, di
compra-vendita di voti, e che le chiacchiere infamanti sono, per l’appunto
chiacchiere da bar, orchestrate da agenti prezzolati, i cosiddetti “giornalisti
ben informati”. Il risultato è, per il movimento, tranquillizzante e
pragmatico, perché è basato sulla semplice constatazione che il parlamento
italiano - 23 anni di esperienza lo dimostrano - ha assunto una funzione
eticamente satanica: trasforma le persone in soggetti politici in vendita al
miglior offerente.
Come
l’artista italiano ha spiegato in maniera forse troppo diretta ma efficace e contundente.
L’incontro
in streaming, quindi, è stato un successo della trasparenza, e siamo contenti.
Rimane
l’avvilimento nel constatare che siamo costretti a usare marchingegni
rassicuranti per l’elettorato, essendo stati commissariati da noi stessi. Siamo
il prodotto e la manifestazione di un paese che vive immerso in un totale vuoto
culturale perenne, privo di eticità, di ideali, gravemente malato di narcisismo
auto-referenziale, dedito alla clientela, al ladrocinio, alla corruttela, alla
prostituzione, nel nome di ho da campà o c’ ho famiglia.
In
un paese serio, evoluto, quando i leader politici si incontrano, giustamente,
non ci sono testimoni. Ve l’immaginate la quarta riunione tra Ronald Reagan e
Mickail Gorbacev a Helsinki nel 1987, quando scelsero e decisero di porre fine
alla guerra fredda, aperta a tutti? Se fosse stata trasmessa in streaming, dopo
24 ore sarebbe esplosa la guerra civile in almeno dieci nazioni occidentali
provocando poi una guerra nucleare e il pianeta sarebbe finito lì. I due
esponenti garantivano, ciascuno ai propri, che avrebbero strappato il miglior
prezzo “realisticamente possibile” nel firmare la pace. Così fecero. Lo
dimostra il fatto che 25 anni dopo, entrambi gli imperi, rispetto al resto del
mondo, godono di ottima salute imperiale e belligerante.
Il
M5s ha strappato il “miglior prezzo realisticamente possibile” in queste
condizioni, ottenendo tre risultati: ha ricompattato il rapporto di fiducia con
il proprio elettorato, allo stesso tempo ha offerto con le immagini la pochezza
argomentativa di Bersani e Letta mostrandone la loro pochezza e miseria
politica; infine, ha azzeccato una lampante verità con una frase che nessun
cittadino italiano può osare non fare propria: “negli ultimi venti anni avete
fornito l’esempio di incapacità politica nel fare le riforme necessarie: noi
siamo il risultato di ciò che voi avete prodotto”.
Certo,
se il senatore Vito Crimi avesse detto una certa frase (sarebbe bastata
un’unica frase) la borsa sarebbe crollata almeno dell’8% oppure sarebbe salita
del 10%, lo spread sarebbe salito in due orette almeno a 500 punti base oppure
sarebbe sceso a 220, non è dato saperlo, senz’altro una delle due. Ma una cosa
è certa, avrebbe avuto risonanza nell’intero continente europeo. Io l’ho
sperato. Ma forse non ci sono ancora le condizioni. Arriveranno, basta avere
pazienza, manca poco. La frase che avrebbe potuto rappresentare secondo me, una
rivoluzione propositiva, avrebbe potuto essere la seguente: “Nel nome della
responsabilità collettiva dinanzi alla nazione, tenendo in considerazione la
situazione davvero drammatica che stiamo vivendo e che voi avete prodotto, noi
facciamo la seguente proposta: siamo anche disposti a dare la fiducia e
consentire dunque la formazione di un governo che duri l’intera legislatura,
purchè ci venga garantito formalmente, adesso, qui, davanti a tutti, che non
appena insediato il governo varerà al massimo entro 90 giorni le seguenti
disposizioni: A). Immediato discorso alla nazione in relazione ai depositi bancari
dei correntisti italiani, in cui viene garantita la salvaguardia dei risparmi e
dei depositi fino ad una determinata cifra, di cui il presidente della
repubblica si farà garante, con l’annuncio che le quattro più importanti banche
italiane vengono nazionalizzate subito, la prossima settimana, abolendo in toto
le fondazioni bancarie. Tali banche finiscono per essere gestite da una
commissione mista presieduta dal Tesoro la cui attività viene monitorata e
controllata dal parlamento. Tali banche provvederanno ad assumersi in proprio
il compito di iniziare dal 1 giugno 2013 il pagamento dei 70 miliardi di
crediti che le imprese vantano dalla pubblica amministrazione. I soldi vengono
chiesti al tasso dell’1% alla BCE ma invece di essere trasferiti alle banche
vengono trasferiti direttamente alle imprese creditrici per riannodare subito
il volano dell’economia produttiva. 2). Immediata comunicazione al Consiglio
d’Europa, alla BCE, e alle apposite commissioni di Bruxelles, che l’Italia
chiede formalmente l’apertura immediata, in data non posteriore al 2 aprile 2013,
di un tavolo di rinegoziazione del fiscal compact dichiarando pubblicamente che
la nazione non è in grado di far fronte al rispetto del pareggio di bilancio,
pena l’uscita dall’euro immediata, per salvaguardare la tenuta della spina
dorsale industriale della nazione. 3). Una legge elettorale nuova entro 90
giorni, costruita da PD PDL e M5s insieme. 4). Riunione pubblica in streaming
tra PD PDL e M5s in cui si discute il dispositivo legale che consenta
l’applicazione entro 60 giorni di una legge sul conflitto di interessi per
impedire che cariche istituzionali vengano affidate a personalità attive nel
mercato dei capitali e delle merci. 5). Una legge entro 60 giorni che imponga
la separazione tra banche d’affari di carattere speculativo e banche commerciali
che gestiscono il risparmio della cittadinanza per fornire crediti agevolati
alle imprese. 6). Il riconoscimento pubblico dello “stato d’emergenza sociale”
per cui il neo nato governo si assume l’impegno di aprire immediatamente un
tavolo di concertazione tra tutte le parti sociali esistenti in Italia, con
l’obbligo, entro 30 giorni, di proporre una soluzione immediata per arginare
l’emergenza, rilanciare gli investimenti e aprire il mercato del lavoro a nuovi
soggetti attivi. 7). Proposta formale al governo di Francia di aprire
immediatamente un tavolo pubblico che coinvolga tutti le parti sociali, sia
quelle italiane che quelle francesi, sponsorizzata dal Consiglio d’Europa, per
valutare l’esatto costo della TAV Torino-Lione e verificare sulla base di arbitrati
internazionalmente riconosciuti se quella linea ferroviaria corrisponda alle
reali esigenze del territorio, dell’economia, del trasporto e della
cittadinanza sia francese che italiana”.
Tempo
di lettura: 5 minuti.
Nel
caso, in diretta, Bersani e Letta fossero stati in grado di rispondere “ci
stiamo, ci assumiamo formalmente l’impegno, dinanzi alla nazione, di rispettare
queste clausole” allora poteva nascere un accordo. Si trattava di una mutazione
alchemica, di un passaggio linguistico-epocale dall’inciucio alla mediazione
politica, dalla chiacchiera demagogica al pragmatismo efficiente, dalle fumose
argomentazioni para-ideologiche all’idea che esiste una classe politica
dirigente in grado di voler risolvere i problemi del paese. Nel caso avessero risposto
di no, allora, in quel caso, davanti a tutti, la risposta sarebbe stata
naturale “Lo capite adesso perché non vi daremo mai la fiducia e perché dovete
andare tutti a casa non avendo l’obiettivo di salvare la nazione?”.
Per
il momento accontentiamoci di ciò che abbiamo.
Ma
è bene sapere come stanno le cose in Europa oggi: il comparto bancario italiano
è al collasso, così come quello spagnolo e quello portoghese. Non sono più in
grado di sostenere finanziariamente la copertura delle migliaia di miliardi di
euro che hanno usato per investirli nella roulette della finanza speculativa ad
alto rischio. Li hanno persi. E’ semplice e banale. Hanno puntato sul rosso ma
è uscito il nero, o viceversa. La BCE si appresta a elargire prestiti e aiuti
complessivi per circa 120 miliardi di euro a questi tre paesi che finiranno
nelle banche che seguiteranno a non dare credito alle imprese obbligandole a
chiudere. Da una parte l’Italia prenderà questi soldi all’1%, li darà alle
banche private al tasso del 9% e li metterà nel bilancio sotto la voce
“profitto dell’8%” e quindi presentando un bilancio che è FALSO. Perché in quel
bilancio non verrà conteggiata anche la cifra che il Tesoro italiano deve
devolvere alla BCE, perché –così recitano le disposizioni volute da Mario
Draghi- mentre da una parte prenderà soldi dalla BCE per le banche collassate
italiane allo stesso tempo dovrà versare la propria quota parte dei soldi da
dare anche a spagnoli e portoghesi, e alla fine del giro, per la nostra
nazione, il tutto avrà un costo valutato ieri l’altro dagli economisti
americani –soltanto per l’Italia- di circa 24 miliardi per il 2013 e 30 per il
2014 che obbligheranno giocoforza il neo governo a dover varare delle
suppletive manovre economiche non previste DI
CUI NESSUNO PARLA IN QUESTI GIORNI.
Il
MPS è ormai “tecnicamente” già fallita. Soltanto negli ultimi venti giorni ha
perso il 22% del proprio capitale e il proprio buco si è ulteriormente
allargato raggiungendo la cifra di circa 30 miliardi. Unicredit, Intesa
S.Paolo, Ubi, Banco Popolare, Banco popolare di Milano, Banca Popolare di
Spoleto, Banca Carige, sono tutte banche compromesse che ogni giorno perdono in
borsa depauperandosi. E il conto lo presenteranno ai correntisti.
Serve
un governo che impedisca questo.
Da
cui la citazione, di una nazione pragmatica vicina al collasso (l’immagine è
quella del primo ministro irlandese).
Il primo
ministro irlandese Enda Kenny ha parlato chiaramente, e si sta muovendo in quel
senso. E’ un personaggio curioso. Leader del partito del Fine Gael (vuol dire
“famiglia degli irlandesi”) è un moderato di centro-destra, progressista in
economia e conservatore in politica. Nel 2011 i sondaggi gli attribuivano alle
elezioni politiche un buon 15%. Ne ha ottenuti il 36%. Ha vinto e si è
posizionato in Europa nel partito Popolare. Ha chiamato a raduno i laburisti e
i sindacalisti irlandesi e ha fatto con loro un patto d’acciaio basato su
alcuni punti comuni. Alla fine del 2011 ha fatto un governo d’alleanza con i
laburisti. In Irlanda destra e sinistra governano insieme. Sono riusciti a
sopravvivere fino alla fine del 2012. Da
gennaio di quest’anno, Kenny ha cambiato passo, registro, linguaggio. Da dieci
giorni a questa parte sta andando all’attacco della BCE, ha cominciato a
tuonare contro la Merkel e Draghi appellandosi anche al papa, essendo, da bravo
irlandese, un devoto credente. E noi, intanto, che cosa facciamo? Discutiamo se
i deputati del M5s sanno o non sanno qual è la capitale dell’Azerbaigian e se
conoscono a memoria l’articolo 59 e 27 della costituzione. Intanto (la notizia
è delle ore 14 di oggi) la Guardia di Finanza si presenta nella sede milanese
di Banca Nomura, una delle più importanti società finanziarie del mondo e sequestra
i libri. Come racconta Il Sole 24 ore: militari
del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza stanno eseguendo da
questa mattina una perquisizione a Milano nella sede della banca d'affari Nomura
International, nell'ambito dell'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena. La
perquisizione è stata disposta dalla Procura senese. La perquisizione in corso
riguarda la vicenda della conference call del luglio 2009 tra i vertici delle
banche per la ristrutturazione del derivato Alexandria. Il 'mandate agreement'
venne ritrovato dagli attuali vertici di Mps solo nell'ottobre 2012 nella
cassaforte appartenuta all'ex dg Antonio Vigni. Per questi fatti l'ex
presidente di Mps Giuseppe Mussari e l'ex dg Antonio Vigni sono indagati per
ostacolo all'attività organi vigilanza cioè Bankitalia e Consob.
Ne
sta venendo fuori un quadro che definire allucinante è dir poco. In uno dei
suoi interrogatori, l’ex direttore generale Vigni ha dichiarato che avevano
“perso” dei documenti che però, successivamente, sono stati magicamente
“ritrovati” (quattro anni dopo) nella sua cassaforte. Tutto ciò per
giustificare il fatto che per sei anni non è stata rendicontata tutta
l’attività svolta in sede di intermediazione bancaria con la suddetta società
Nomura che si occupa, a Milano, di “investimenti ad altissimo rischio sui cds”.
I magistrati non se la sono bevuta e hanno aggiunto anche l’accusa di “ostacolo
all’attività degli organi di vigilanza”.
Sono
soldi che dovremmo metterci noi, se la banca non viene nazionalizzata subito.
C’è
bisogno di un governo che dica subito come intende affrontare in questo momento
“l’emergenza banche” di cui nessuno parla.
Anche
Giulio Tremonti sosteneva fino all’agosto del 2011 che i “conti erano in
sicurezza”.
Anche
Grilli e Monti sostengono che le banche italiane non hanno bisogno di liquidità
e sono a posto e che i conti sono al sicuro.
Noi
abbiamo bisogno di qualcuno che ci faccia sapere immediatamente come intende
gestire la questione delle banche.
In
Europa stanno in attesa di ciò che in Italia riusciamo a combinare.
Grazie
all’uscita di Battiato, con la scusa di venire a controllare se si trattava di
una battuta gossip, e quindi appartenente al circo mediatico di berlusconiana
memoria, si sono resi conto di ciò che sta accadendo da noi.
Chi
ci garantisce, oggi, a noi cittadini, sul comportamento e sull’andamento delle
banche italiane, tuttora amministrate, dirette, presiedute da funzionari di
partito scelti negli uffici della direzione di PDL PD Lega Nord Udc Lista
Monti?
Vogliamo
parlare di questo, visto che si tratta del valore reale di questa nazione,
invece che andare appresso alle chiacchiere da bar delle sirene mediatiche a
pagamento?
Franco
Battiato li chiama in un altro modo.
p.s.:
Il senatore Crimi ha dichiarato alle ore 16: “se Napolitano fa un altro nome, allora
è tutta un’altra storia”.
Lo trovo
molto interessante. Apre suggestivi e ipotetici scenari.
Un Analisi impeccabile.
RispondiEliminaIo personalmente aggiungerei anche che le banche europee sono sotto attacco dalle nascenti criptomonete tipo bitcoin una valuta virtuale decentralizzata priva di rischi sistemici che si autoaggiusta in automatico per prevenire l'inflazione ma sopratutto è anonima e ogni transazione costa pochissimo.
Per sparare un dato a caso,2 giorni dopo la chiusura delle banche di cipro, il volume delle transazioni bitcoin è saltato del 30%
zerohedge.com che è un sito molto attivo di finanza reale ha iniziato a parlare delle criptomonete sempre piu spesso.
Il mondo sta cambiando ?
io direi proprio di si.....
Condivido.
RispondiEliminaSE avesse detto che le banche ,continuano ad accumulare oro. e che la Germania non darà una "lira " in più del suo 5€ all' all'europa. E che la moneta unica è alla sua fine corsa . e cioè fuori controllo totale .
RispondiEliminaLo immagina il botto che il PD avrebbe preso.
Sino a quando continueremo a tollerare questa situazione? Da molti decenni si applica la dottrina del privatizzare i profitti e scaricare sul pubblico le perdite, con i risultati che sono sotto i nostri occhi. E' chiaro che i bilanci delle banche e dello Stato sono falsi, risultati di ingegneria finanziaria. La stessa entrata nell'euro la si è ottenuta con bilanci fasulli, e con il benestare della stessa Europa, perché faceva comodo a tutti loro. Altro che la retorica di Prodi, Ciampi e compagni. Oggi a distanza di anni è tutto chiaro, basta solo voler vedere, e però si continua sulla stessa strada dell'inganno.
RispondiEliminaCome può dunque il Movimento 5S allearsi con chi ha causato questo disastro, con chi ha ingannato e continua ad ingannare i cittadini? Votare Bersani e/o Berlusconi vuol dire tradire la fiducia dell'elettorato e rendersi complici di ulteriori crimini perché i vincoli dei trattati europei (approvati da PD e PDL)ci obbligano a ulteriori tagli ed impegni di rigore. Il Movimento rischierebbe infatti di fare la fine di Monti, abilmente sfruttato come capro espiatorio. A lui danno tutti la responsabilità del danno finale come se i vari trattati non fossero stati discussi da Tremonti prima e approvati poi anche da Bersani, e così l'Imu, l'aumento dell'Iva e delle tasse in genere. Ora vorrebbero governare qualche anno con la complicità di tutti, con la scusa dell'emergenza, per poi presentarsi agli elettori pronti ad una nuova recita.
E' meglio quindi scombinare i loro giochi, denunciandone gli imbrogli. Alla fine gli elettori sapranno distinguere. Non c'è alcuna soluzione per i nostri problemi, tanto vale quindi lottare perché il nostro debito sia pagato dai veri responsabili e non dai cittadini più poveri ed indifesi. Le idee alternative ci sono, sta a noi non cadere nella trappola mediatica e politica di chi dice che stiamo seguendo il "tanto peggio tanto meglio". Non è affatto così. Sono i professionisti della politica, le troie citate da Battiato (e senza distinzione di genere), i mercenari, gli utili idioti a peggiorare la situazione dell'Italia per voler difendere i propri privilegi ed il proprio potere di corrotti e corruttori.
Grazie Modigliani, per la risposta straordinariamente articolata e da politica di vera e auspicabile "mediazione pragmatica", senza con ciò scadere al solito 'mercato delle vacche' (a proposito, qualcuno ricorda chi l'ha coniata, questa espressione?), che hai messo in bocca a un ipotetico senatore Crimi, o a colui che potremmo forse definire il "Crimi che verrà".
RispondiEliminaGrazie anche della risposta che, con la citazione dello stralcio del Sole 24ore, hai fornito al quesito che formulavo qui sul tuo blog un paio di mesi fa, al momento dello scoppio dello scandalo MPS, perplessa com'ero per il fatto che i magistrati si fossero svegliati così tardi, curiosamente proprio a ridosso delle elezioni, riguardo le irregolarità e nebulosità nella gestione di quella banca: i fin troppo consueti, in ambito italiano, "non ricordo" di Vigni avevano impedito fino allo scorso gennaio il reperimento delle prove cruciali per dare uno sbocco risolutivo alle indagini.
Con rinnovata stima, marilù l.
curioso: anche in tedesco esiste la locuzione 'Kuhhandel' per 'mercato delle vacche', deve essere una prassi frequente anche Oltr'Alpe... chissà se c'entri col francese 'vachement'?... ;-)Un caro saluto a tutti i vegetariani, Walter
EliminaIn Italia, caro Sergio, dovresti essere l'argomento del giorno con i tuoi post. Complimenti come sempre. Questo post rappresenta il nodo centrale della discussione che un paese nelle nostre condizioni dovrebbe affrontare.
RispondiEliminaDavide
D'accordissimo!! bisognerebbe davvero trovare il modo per divulgare questi post di Sergio ad un pubblico più ampio, con una newsletter, tipo un pop-up istituzionale che improvvisamente si apre e sei "costretto" a leggere! ;-) Io ormai ho una sindrome da dipendenza compulsiva di lettura e continuo ad aspettare con ansia e suspense i post di Sergio! Walter
EliminaAnche io!!! :)
EliminaAccidenti,Sergio,ma questa intelligentissima strategia e proposta,non era il caso di passarla prima a chi di dovere??
RispondiEliminaE poi,ancora oggi potrebbe NON essere fuori tempo massimo,passarla al vaglio dei rappresentanti del Movimento,di Beppe e Gianroberto,chiedere la colaborazione di Lidia Undiemi ,tu ovviamente ,ed in modo """irrituale""" farne una Lettera aperta di proposta .....UNA BOMBA ATOMICA ,intrinsecamente e mediaticamente,che non guasta?
Se no,temo che buona parte degli italiani capiranno fischi per fiaschi....ben pilotati dai soliti fuochisti.
.....sto delirando ???
Ma se non tentiamo di realizzare un sogno realizzabile,oggi,proprio oggi che il trono di necessità rende accettabili proposte che fino a poco fà sarebbe stato utopistico e folle solo immaginare, rischiamo di perdere una occasione forse unica.
Il fabbro batteva il ferro quando era caldo...e gli utensili che forgiava in quel modo erano i migliori.
E' inaccettabile restare passivi.Parlo a ruota libera...ma sarebbe poi una idea così imprudente,poco saggia???
Non se l'aspetterebbero,non avrebbero da obiettare con la solita solfa """da dove li prendiamo i fondi"",sarebbero:
S P I A Z Z A T I.
Beh,Buona Pasqua a tutti....ma immaginate un bel'Uovo
con dentro una ""sorpresa """così???!!!
Ciao,A.Raffaele
Buongiorno,
RispondiEliminaegregio sig, Mogigliani ha tutta la mia stima per il pensiero e le idee che emergono dai suoi articoli e penso che dovrebbe dare dei consigli al M5S. Credo che sia giunta l'ora, che in qualche conferenza stampa il M5S dia quelle risposte forti e comprensibili a tutti i cittadini, che anche lei sperava venissero dette, mi riferisco al colloquio PD/M5S.
Il Movimento, di cui io sono un sostenitore deve uscire allo scoperto, non aspettare ancora, deve evitare di dare quell'immagine di attesa per vedere cosa succede, dobbiamo avere più coraggio, non è più sufficiente dire di no a Bersani.
Sergio, per favore, informami il link originale del detto di Kenny, che mensioni al inizio del tuo articolo.
RispondiEliminaTi ringrazio
Caro Sergio
RispondiEliminaLe sono grata per l'impegno divulgativo che si è assunto e per la passione civica che la contraddistingue. Condivido tutto il testo dell'articolo e spero che il M5S possa beneficiare del suo valido apporto di onesto intellettuale