di Sergio Di Cori Modigliani
L’ho saputo davvero per
caso. Il che la dice tutta.
Me ne stavo amenamente
trastullando con un amico di lunga data, un giornalista neo-zelandese, con il
quale ci incontriamo in un sito, chesscube.com, dove ci sfidiamo in un nostro
personale duello a scacchi mentre chattiamo scambiandoci informazioni
sull’Europa e su quello che accade nel continente australe e nel sud-est
asiatico, di cui lui è un attendibile esperto.
A un certo punto, mi fa:
“E che ha detto Bruxelles
della bomba di Amnesty International?”
“Quale?”
“Quella di tre giorni fa
che gli ha ammollato il filosofo francese in piena riunione sul budget
dell’Unione Europea”.
(sconcertato dalla mia
ignoranza dei fatti, nonché fortemente
incuriosito, chiedo ragguagli in merito)
“Ma sì, quella dei
rapinatori delle banche”
“Quali banche? Dove?”
“Nel nord della Grecia”
“Chi?”
“Gli anarchici, i ragazzi
arrestati e poi torturati dalla polizia”.
A questo punto mi arrendo e
confesso di non sapere di che cosa stia parlando.
E così, vengo a sapere da
un neo-zelandese che abita in quel di Auckland, a 22.500 chilometri di
distanza, 12 ore di fuso orario prima di noi, dall’altra parte del mondo, nel
continente più lontano (in tutti i sensi) dalla nostra vecchia e cara Europa,
che cosa sta accadendo a 1.000 chilometri da Roma, nel territorio che è stata
la culla originaria della nostra civiltà.
E tutto grazie ad Amnesty
International.
Faccio delle telefonate e
mi butto in rete a caccia di notizie. In Italia, nulla. In giro per l’Europa,
anche.
Notizie strabilianti in
Sudamerica, in Canada, in California e sembra dovunque tra i bloggers
scandinavi e nord settentrionali che scrivono nelle loro lingue.
Descrivono e raccontano
qualcosa che sta accadendo in questi giorni di cui a nessuno è stata detta
neppure una parola, né a Roma, né a Berlino, né a Parigi né a Londra. Tantomeno
a Madrid.
Parlano della Grecia.
Ma in termini nuovi.
Nel senso che riferiscono
di una società ormai collassata, al limite della guerra civile, ormai
precipitata nel baratro, sulla cui attuale realtà è stato steso un osceno velo
di totale censura per impedire che le notizie vengano usate in campagna
elettorale in Italia e diffuse in Spagna dove sta esplodendo la tangentopoli
iberica delle banche corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a
Madrid si corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo.
La Grecia è crollata,
definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.
Stanno assaltando i
supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita
e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi
che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. Si
tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si
sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per
calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta,
l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il
megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di
caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della
multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende
indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato
bancario,quelli hanno preso i loro
prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made
in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion
e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale
della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a
distribuire davanti alle scuole e agli ospedali
Si tratta anche di due
movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di
fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque
settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa. Rubano ciò
che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è
riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno
massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo
si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto
alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro
arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.
E così, è piombata la
sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi,
olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto
documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero
degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia
dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera
comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione
peggiori.
Siamo venuti così a sapere
che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn,
(consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti,
avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema
bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of
Sctoland, , la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia
al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale
della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia
deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del
20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto
di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi
cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.
Silenzio assoluto.
Nessuna risposta.
Censura totale.
Nessun candidato alle
elezioni in Italia ha fatto menzione della situazione greca attuale.
Ecco qualcosina che ho
trovato in rete.
Grecia: anarchici torturati,
Amnesty chiede un’inchiesta.
.
Emergono particolari scioccanti sul caso dei quattro giovani
arrestati sabato e torturati dalla polizia ellenica. Lo scandalo supera i
confini nazionali e Amnesty International punta il dito contro Atene.
Anche Amnesty
International, in una nota diffusa ieri, ha chiesto l’apertura di una inchiesta
sulle torture inflitte dalla polizia ellenica a quattro giovani arrestati lo
scorso 1° febbraio 2013, perché sospettati di aver partecipato alla rapina di
una banca di Kozani, nel nord della Grecia. Due dei quattro detenuti sono
accusati di far parte del gruppo armato di ispirazione anarchica “Cospirazione
delle cellule di fuoco”.
“Le autorità greche
non possono pensare di risolvere i loro problemi con Photoshop. Questa cultura
dell’impunità dev’essere fermata. Su questa vicenda occorre indagare in modo
efficace, imparziale e approfondito, in modo che i responsabili siano
identificati e portati rapidamente di fronte alla giustizia” ha dichiarato
Amnesty International. Le foto dei quattro giovani con i volti tumefatti per le
botte e le torture ricevute hanno fatto nei giorni scorsi il giro del mondo,
dopo la pubblicazione delle immagini su alcuni siti istituzionali da parte
delle autorità elleniche che hanno in questo modo voluto rivendicare gli
arresti. Non prima di aver tentato di ritoccare e ripulire le istantanee a
colpi di Photoshop, per cercare di cancellare parte delle prove dei pestaggi
che comunque sono apparsi evidenti. Il “lavoro” di ripulitura delle foto
infatti è stato fatto così male e di fretta che l’operazione è diventata un
vero e proprio boomerang per il governo Samaras e in particolare per il
ministero degli interni di Atene. Nel tentativo maldestro di cancellare le ferite
più gravi gli improvvisati tecnici della polizia hanno completamente stravolto
il viso di uno dei quattro giovani, mentre ad un altro hanno schiarito i
capelli biondi così tanto da farli diventare quasi bianchi. E non è quindi
bastato impedire ai quattro arrestati di contattare famigliari e avvocati per
24 ore, aspettando che le ferite provocate si rimarginassero almeno un po’.
Nel tentativo di
salvare il salvabile la polizia ha affermato poi che i quattro sarebbero stati
feriti nel corso dell’arresto e il ricorso alla forza si sarebbe limitato al
necessario. Una versione poco credibile e smentita immediatamente. Medici e i
familiari, infatti, hanno da subito denunciato che il brutale pestaggio è
avvenuto proprio durante e subito dopo la detenzione, quando gli agenti hanno
voluto punire gli arrestati per la matrice politica antisistema dei loro
presunti crimini.
Uno degli
arrestati, il ventenne Nikos Romanós, ha dichiarato: «I miei motivi erano
politici. Considero me stesso prigioniero di guerra. Non mi considero una
vittima. Non voglio querelare i poliziotti che mi hanno picchiato. Desidero che
il mio maltrattamento sensibilizzi le coscienze dei cittadini».
Non è la prima
volta che alcuni giovani vengono torturati dalla polizia. Nell’ottobre 2012, 15
manifestanti antifascisti avevano denunciato di essere stati torturati
all’interno degli uffici del quartier generale della Polizia di Atene, il GADA,
dopo il loro fermo durante una manifestazione antifascista nelle vie della
capitale.
Ecco
l’inizio di un breve articolo che Barbara Spinelli ha pubblicato tre giorni fa,
facendo capire qualcosa (ma senza spiegare un bel nulla, il consueto minuetto
della sinistra nobile e miope): “I
prìncipi che ci governano, il Fondo Monetario, i capi europei che domani si
riuniranno per discutere le future spese comuni dell’Unione, dovrebbero
fermarsi qualche minuto davanti alla scritta apparsa giorni fa sui muri di
Atene: “Non salvateci più!”, e meditare sul terribile monito, che suggella un
rigetto diffuso e al tempo stesso uno scacco dell’Europa intera. Si fa presto a
bollare come populista la rabbia di parte della sinistra, oltre che di certe
destre, e a non vedere in essa che arcaismo anti-moderno”.
Barbara Spinelli, “Se
anche Keynes è un estremista”, La Repubblica,
6 febbraio 2013
Ecco come il sito di Le Monde, il più autorevole quotidiano
francese comunicava la notizia con un pezzullo che, se non altro, avrebbe
potuto incuriosire qualcuno:
La Grecia e il Portogallo devono uscire
dall’Euro: la teoria di Hans-Werner Sinn
Non ce la
fanno più, in Grecia. Non ci riescono e non riusciranno mai a riprendersi. Per
questo, l’economista tedesco Hans-Werner Sinn, da
sempre contrario agli aiuti, è sempre più convinto che la Grecia e il
Portogallo debbano temporaneamente uscire dall’euro, svalutare le proprie
monete del 30-40% e diventare così più competitive, ridando ossigeno alle loro
economie e all’occupazione. Secondo Sinn, infatti, le politiche di austerità
imposte dall’Europa non miglioreranno la situazione in questi Paesi, con il
rischio che prima che arrivi la ripresa scoppino guerre civili. Solo se
l’Eurozona accettasse l’uscita temporanea di uno stato membro, allora si
potrebbe evitare il peggio.
Un’altra
risposta alla crisi greca arriva dal capo divisione “business treasury, global
banking & markets” del Royal Bank of Scotland, Moorald Choudhry, che
ritiene necessaria la totale cancellazione del debito ellenico.
In Usa sono venuti a saperlo leggendo il Huffington Post on
line, ripreso anche dal Wall Street Journal e dal canale televisivo Bloomberg
che ha fatto un servizio sulla situazione greca. Da noi niente.
Ecco l’articolo apparso sul media statunitense, tradotto in
italiano:
Grecia:
Quanto tempo ancora per la Giunta?
una piccola panoramica di cosa succede in Grecia, solo
temporanemanete fuori dai riflettori...
di Bill
Frezza, HUFF POST – Si dice spesso che per avere un assaggio del nostro
futuro dovremmo studiare le lezioni del passato. Oppure possiamo osservare il
destino di coloro che camminano a pochi passi davanti a noi, nella strada che
sembriamo destinati a compiere. Prendete la Grecia…
Gli sfortunati Greci sono riusciti a tenersi
fuori dalle prime pagine dei giornali per un paio di mesi, ma la pentola in
ebollizione della politica greco non ha smesso di bollire. Miseria
diffusa e disperazione alimentano l’illegalità e la violenza. La sensazione che il paese sta cadendo a
pezzi sta portando i partiti politici estremisti, sia di sinistra che di
destra, a vomitare una retorica apocalittica e a riempire inesorabilmente il
vuoto lasciato dal centro, screditato e al collasso.
Leggete le storie di tutti i giorni che
compaiono sulla stampa greca (che si potrebbero trovare solo sepolte
nelle ultime pagine dei giornali americani) e senza dubbio vi chiederete: “Fino a quando questa gente fiera
sopporterà un tale degrado?”
CRISI DELLA GRECIA – Per combattere il
contrabbando e l’esplosione dell’evasione
fiscale, il governo greco ha aumentato le tasse sul
gasolio per il riscaldamento domestico del 50
per cento. Con sorpresa di nessuno (tranne quelli che credono che le tasse non
influenzano il comportamento), le vendite di gasolio per riscaldamento sono
crollate del 75 per cento: otto greci su 10 sono passati alle stufe a legna.
Questo ha fatto esplodere un buco di 400 milioni di euro sulle previsioni del
gettito dell’imposta.
E da dove stanno prendendo tutto questo legno
i Greci? Stanno tagliando le foreste. Gli ambientalisti sono furiosi,
mentre intere colline vengono spogliate. E’ stato anche riferito di un antico e
venerato albero d’ulivo, sotto le cui fronde Platone insegnava ai suoi
studenti, scomparso una notte per essere bruciato in qualche camino greco.
E dove è che va tutto quel fumo? Nell’aria
vicino a Atene, che è diventata così carica di fuliggine e di smog che le
autorità sono in allarme per il rischio di una crisi di sanità pubblica.
La soluzione proposta? Il governo sta promuovendo l’uso di moderne, ecocompatibili stufe
a legna!
Gli scioperi sono all’ordine del giorno,
cosa che non dovrebbe essere sorprendente, dato che molti scioperanti non
vengono pagati nemmeno quando si presentano al lavoro. La
disoccupazione ha superato il 26 per cento, mentre la Grecia fa a gara con
la Spagna per l’onore di essere al top del disastro economico europeo. La
disoccupazione giovanile ha superato un incredibile 55 per cento. I
capifamiglia anziani e di mezza età non vedono speranza per il futuro, e
i suicidi sono schizzati alle stelle. Il club del baratto sta
sostituendo la moneta, come i Greci riscoprono il vero significato del
denaro. E mentre il mercato nero sta facendo un lavoro ammirevole per prevenire
la fame, le conseguenze sulle entrate fiscali sono così disastrose che il
governo sta considerando di vietare le operazioni in
contanti superiori a 500 euro, per costringere i cittadini a utilizzare
carte di credito o altri metodi di pagamento tracciabili.
Una serie di piccoli attentati e
attacchi incendiari hanno scosso Atene. Bande di teppisti armati di bastone
hanno preso di mira gli immigrati e le minoranze con pestaggi in
corsa. Hanno sparato attraverso le finestre dei politici caduti in
disgrazia. Un gruppo di guerriglia urbana il cui nome si può tradurre come
“Circolo dei Fuorilegge/ Nucleo della minoranza militante fuorilegge”,
rivendica attentati contro giornalisti colpevoli di difendere la politica del
governo. Raramente ci sono degli arresti per questi reati.
Quanto tempo passerà prima che a qualcuno
venga l’idea intelligente di mettere in scena un incendio del Reichstag?
Studiate il carattere greco e vi troverete un
intreccio inesplicabile di contrasti. Da un lato, si rappresenta la caricatura
di gente pigra, scansafatiche, evasori fiscali che sorseggiano ouzo con gli
amici nella taverna, pagati per un lavoro del governo trovato
dallo zio. D’altra parte, il greco ha uno spirito combattivo così
feroce che anche Hitler lodò l’abilità marziale dei Greci: “Per amore della
verità storica devo testimoniare che i greci, tra tutti gli avversari che ci
hanno affrontato, hanno combattuto con grande audacia e disprezzo della morte.
”
Chiunque ritiene che la situazione ormai
fuori controllo della Grecia si concluderà in pace sta sognando. Non vi è alcun
piano credibile per una ripresa economica. Il PIL greco sta implodendo.Le multinazionali stanno levando
le tende, a volte vendendo le loro operazioni greche a un euro
solo per uscirne. Nessun investitore straniero sano di mente metterebbe i soldi
in un nuovo business lì, e gli imprenditori locali che cercano di farlo,
disolito restano strangolati in un groviglio di burocrazia che nessuna
mazzettapuò districare. L’industria del turismo è ancora appeso a un
filo, ma quando scioperi e violenze oltrepasseranno la soglia di fastidio e le
prime notizie di vittime straniere arriveranno ai titoli dei giornali, i
turisti internazionali rapidamente andranno altrove.
E così la pentola a pressione bolle e
l’orologio fa tic tac.
Articolo originale: Greece: How Long Until Junta?
Articolo originale: Greece: How Long Until Junta?
Ecco un articolo apparso in Italia, in rete, che
non ha avuto alcuna eco né diffusione.
Allarme bilancio per la Grecia in recessione
|
È
sempre critica la situazione economica della Grecia per l’aggravarsi dei conti pubblici,
mentre proseguono le manifestazioni di tutte le categorie per opporsi alle
manovre lacrime e sangue decise dal governo ellenico e imposte dalla troika
dell’usura internazionale (Ue-Bce-Fmi).
L’allarme sui conti del Paese è partito direttamente dal ministero delle Finanze greco che ha rivelato una decisa diminuzione degli introiti nel mese di gennaio. Secondo informazioni infatti dello stesso dicastero, le entrate si sono ridotte del 7% rispetto all’obiettivo fissato e del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’ammanco, secondo le fonti, ha raggiunto quota 305 milioni di euro ed è dovuto soprattutto alla diminuzione delle entrate dell’Iva, ridottesi del 15% per effetto del calo del giro degli affari e del consumo del gasolio da riscaldamento. Un segnale molto chiaro del livello raggiunto dalla crisi economica frutto dell’austerità e della conseguente recessione che strozza famiglie e imprese elleniche. A questo si aggiunge la difficile situazione sociale che rappresenta una vera e propria polveriera a causa della disoccupazione record in aumento crescente, pari al 26,8%, mentre quella giovanile tocca addirittura il 56,6%.
Nel Paese intanto proseguono senza sosta le proteste di moltissime categorie, fra cui quelle degli agricoltori e dei portuali. Tensioni e parapiglia alle manifestazioni degli agricoltori. Migliaia di persone si sono messe in coda, davanti a una sede ministeriale ad Atene, per approfittare della distribuzione gratuita di cibo voluta dagli stessi agricoltori decisi a protestare contro gli alti costi di produzione. A questo scopo i coltivatori hanno chiamato a raccolta pensionati, indigenti e disoccupati per riempire i loro sacchetti di frutta e verdura, e in questo modo condannando la politica di austerità e recessione voluta dal governo del primo ministro conservatore Antonis Samaras. E se gli agricoltori non intendono cedere anche i portuali sono sul piede di guerra, pronti a tutto. Dopo giorni di sciopero, per tutta risposta però il governo ha inviato le forze del’ordine in tenuta antisommossa sui moli del porto del Pireo. I contadini delle isole dal canto loro hanno dato l’assalto ai traghetti per obbligarli a levare le ancore e non far marcire i prodotti raccolti dalle loro terre. Nel frattempo mentre gli agricoltori protestavano anche i marittimi facevano sentire la loro voce, con uno sciopero generale attraverso il quale chiedevano gli arretrati e si opponevano con decisione alla riforma del settore, che li potrebbe danneggiare irrimediabilmente. A impugnare la bandiera della protesta nei porti del Pireo sono ormai da alcuni giorni con una serrata senza sosta proprio i marittimi ellenici. Le loro richieste si fondano sul pagamento immediato degli stipendi arretrati, visto che molti armatori approfittano della crisi che attanaglia il Paese per rallentare il pagamento del loro compenso mensile, e, soprattutto, per la decisa opposizione alla riforma avviata dal governo che prevede la liberalizzazione del settore, tanto più che la flotta della capitale ellenica rappresenta la prima industria del Paese in grado di generare ben il 16% del Prodotto interno lordo.
Ma le misure di austerità e di stampo iperliberista rischiano di far chiudere molti istituti come il Pammakaristos, che ospita ben 130 tra bambini e adulti affetti da disabilità mentale. Il taglio del 62% dei fondi pone un grande punto interrogativo sul loro futuro e su quello delle loro famiglie che non sono in grado di accudirli a tempo pieno, 24 ore su 24. a questa già difficile situazione si aggiunge il mancato pagamento degli stipendi e una riduzione degli stessi per i 50 impiegati che si prendono cura dei piccini, molti dei quali soffrono di una grave sindrome, l’autismo, che provoca alterazioni nella comunicazione e nei rapporti sociali. Difficile risulta essere anche la situazione economica di questi lavoratori che non ricevono uno stipendio da cinque mesi. In più la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare a causa dell’offerta da parte delle istituzioni di 11 euro al giorno a disposizione dell’Istituto per ogni assistito. Cifra questa assolutamente bassa per coprire le spese di pasti, personale medico e scolastico. Per quanto sta accadendo in Grecia e altrove nell’Eurozona bisogna come sempre ringraziare i tecnocrati di Bruxelles e i banksters dell’usura internazionale che stanno facendo di tutto per arricchirsi a piene mani dalla crisi da loro innescata.
L’allarme sui conti del Paese è partito direttamente dal ministero delle Finanze greco che ha rivelato una decisa diminuzione degli introiti nel mese di gennaio. Secondo informazioni infatti dello stesso dicastero, le entrate si sono ridotte del 7% rispetto all’obiettivo fissato e del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’ammanco, secondo le fonti, ha raggiunto quota 305 milioni di euro ed è dovuto soprattutto alla diminuzione delle entrate dell’Iva, ridottesi del 15% per effetto del calo del giro degli affari e del consumo del gasolio da riscaldamento. Un segnale molto chiaro del livello raggiunto dalla crisi economica frutto dell’austerità e della conseguente recessione che strozza famiglie e imprese elleniche. A questo si aggiunge la difficile situazione sociale che rappresenta una vera e propria polveriera a causa della disoccupazione record in aumento crescente, pari al 26,8%, mentre quella giovanile tocca addirittura il 56,6%.
Nel Paese intanto proseguono senza sosta le proteste di moltissime categorie, fra cui quelle degli agricoltori e dei portuali. Tensioni e parapiglia alle manifestazioni degli agricoltori. Migliaia di persone si sono messe in coda, davanti a una sede ministeriale ad Atene, per approfittare della distribuzione gratuita di cibo voluta dagli stessi agricoltori decisi a protestare contro gli alti costi di produzione. A questo scopo i coltivatori hanno chiamato a raccolta pensionati, indigenti e disoccupati per riempire i loro sacchetti di frutta e verdura, e in questo modo condannando la politica di austerità e recessione voluta dal governo del primo ministro conservatore Antonis Samaras. E se gli agricoltori non intendono cedere anche i portuali sono sul piede di guerra, pronti a tutto. Dopo giorni di sciopero, per tutta risposta però il governo ha inviato le forze del’ordine in tenuta antisommossa sui moli del porto del Pireo. I contadini delle isole dal canto loro hanno dato l’assalto ai traghetti per obbligarli a levare le ancore e non far marcire i prodotti raccolti dalle loro terre. Nel frattempo mentre gli agricoltori protestavano anche i marittimi facevano sentire la loro voce, con uno sciopero generale attraverso il quale chiedevano gli arretrati e si opponevano con decisione alla riforma del settore, che li potrebbe danneggiare irrimediabilmente. A impugnare la bandiera della protesta nei porti del Pireo sono ormai da alcuni giorni con una serrata senza sosta proprio i marittimi ellenici. Le loro richieste si fondano sul pagamento immediato degli stipendi arretrati, visto che molti armatori approfittano della crisi che attanaglia il Paese per rallentare il pagamento del loro compenso mensile, e, soprattutto, per la decisa opposizione alla riforma avviata dal governo che prevede la liberalizzazione del settore, tanto più che la flotta della capitale ellenica rappresenta la prima industria del Paese in grado di generare ben il 16% del Prodotto interno lordo.
Ma le misure di austerità e di stampo iperliberista rischiano di far chiudere molti istituti come il Pammakaristos, che ospita ben 130 tra bambini e adulti affetti da disabilità mentale. Il taglio del 62% dei fondi pone un grande punto interrogativo sul loro futuro e su quello delle loro famiglie che non sono in grado di accudirli a tempo pieno, 24 ore su 24. a questa già difficile situazione si aggiunge il mancato pagamento degli stipendi e una riduzione degli stessi per i 50 impiegati che si prendono cura dei piccini, molti dei quali soffrono di una grave sindrome, l’autismo, che provoca alterazioni nella comunicazione e nei rapporti sociali. Difficile risulta essere anche la situazione economica di questi lavoratori che non ricevono uno stipendio da cinque mesi. In più la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare a causa dell’offerta da parte delle istituzioni di 11 euro al giorno a disposizione dell’Istituto per ogni assistito. Cifra questa assolutamente bassa per coprire le spese di pasti, personale medico e scolastico. Per quanto sta accadendo in Grecia e altrove nell’Eurozona bisogna come sempre ringraziare i tecnocrati di Bruxelles e i banksters dell’usura internazionale che stanno facendo di tutto per arricchirsi a piene mani dalla crisi da loro innescata.
Consiglio a tutti di leggere un lunghissimo, esaustivo
articolo del Prof. Eric Toussaint, docente di Scienze Politiche all’Università
di Liegi e ordinario di Storia moderna e contemporanea presso l’università di
Sorbona a Parigi, nonché Presidente del Comitato per l’Annullamento del Debito
del Terzo Mondo e membro del CAIC (Commissione presidenziale di
controllo integrale del credito pubblico) in Francia.
(lo trovate qui: Link: http://www.investireoggi.it/economia/la-grecia-verso-il-default-uscire-dalleuro-per-non-morire/#ixzz2KJqp1U6c “Grecia-Germania: chi deve a chi? Creditori protetti, popolo greco sacrificato” di Eric Toussaint).
(lo trovate qui: Link: http://www.investireoggi.it/economia/la-grecia-verso-il-default-uscire-dalleuro-per-non-morire/#ixzz2KJqp1U6c “Grecia-Germania: chi deve a chi? Creditori protetti, popolo greco sacrificato” di Eric Toussaint).
.
E’ un intervento molto lungo e tecnico ma ritengo che sia
utile per chiunque abbia la curiosità, la pazienza, il tempo, l’energia e la passione
civica europea di voler capire che cosa è accaduto in Grecia e che cosa sta
accadendo. Questo intervento, il professore lo ha pubblicato sul suo sito in
data 16 novembre 2012, alla vigilia del default greco, inviandolo anche alla
BCE e al Consiglio d’Europa.. Ma all’ultimo momento (naturalmente senza che
nessuno di noi sapesse nulla) hanno deciso di “salvare” la Grecia, lo scorso
dicembre, ovverossia hanno dato altri 16 miliardi di euro d’aiuto che hanno
portato il totale debito a 350 miliardi di euro, superiore del 152% al pil
greco, il che vuol dire che “tecnicamente” non potranno mai pagare nulla. Di
quei 16 miliardi avuti, 15 sono stati versati immediatamente per pagare gli
interessi consolidati sul debito pregresso, consentendo in tal modo alle banche
tedesche, francesi e italiane di poter presentare dei bilanci in attivo.
Ecco che
cosa si sono inventati, detto in massima sintesi:
le banche europee sono al collasso, tutte; la Grecia e il
Portogallo sono diventate fondamentali per organizzare un giro di fatture
contabili da accreditare al sistema bancario europeo; si comportano nel
seguente modo: la BCE presta 10-20 miliardi alla Grecia all’interesse ufficiale
dell’1%, sostenendo che così si riprende; il governo si prende la sua bella
tangente e ringrazia; il giorno dopo fa un bonifico e usa quei soldi per pagare
gli interessi alle banche private europee che è calcolato in un originale 9% al
quale va aggiunto il successivo 12% per il ritardo e poi aumentato di altri
interessi per via di un meccanismo matematico-finanziario che si chiama
“anatocismo” che significa il calcolo del debito di interesse sull’interesse
non pagato in modo tale da raggiungere una cifra vertiginosa perché gli
interessi si sommano in progressione geometrica. In tal modo, le banche europee
possono mostrare bilanci in profitto relativi a soldi che NON hanno avuto dalla
BCE e che vengono iscritte in bilancio come se fossero guadagni di esercizio.
La BCE applaude e dice: “ma voi banche siete solidissime, allora vi presto dei
soldi perché avete i conti a posto”. Se la Grecia e il Portogallo dichiarano di
non pagare più, le banche europee di ogni singolo paese sono costrette a
vedersela con i propri debiti VERI, quelli non immessi in bilancio. Quindi loro
(compresi noi italiani) devono a tutti i costi mantenere in vita il sistema
bancario greco-portoghese, per evitare che falliscano MPS, Unicredit, Societè
General, Dredsner Bank, Santander, ecc.
E la Grecia e il Portogallo affondano senza nessuna speranza
MAI di potersi riprendere. Le persone, le esistenze degli esseri umani
coinvolti in questo giochetto non contano, non vengono prese in considerazione.
Noi italiani le abbiamo sulla nostra coscienza, è inutile
girarci intorno.
Noi italiani, come nazione e come stato, stiamo affamando,
affondando e distruggendo due paesi, la loro popolazione, con l’unico obiettivo
di nascondere i nostri debiti, pensando di poterla far franca, senza capire che
si tratta soltanto di questione di tempo.
Il che, oltre a essere stupido e criminale, è infantile e
perdente.
E’ come pagare uno strozzino indebitandosi con un altro
strozzino.
Io non voglio avere sulla coscienza le vite di milioni di greci
e portoghesi per consentire ai miei concittadini di guardare il festival di
Sanremo così ricco e pieno di allegri e costosissimi cotillons..
Trovo, tra l’altro, ignobile l’attività di censura imposta
dall’Unione Europea su ciò che sta accadendo in Grecia, perché a Burxelles sono
terrorizzati all’idea che possa scattare un fenomeno di emulazione.
Così come trovo davvero surreale che si parli di budget
dell’Europa senza far menzione del fatto che un paese membro dell’euro è
collassato e sono alla vigilia di una esplosione di violenza sociale che non
sono più in grado di poter contenere.
Neppure il minimo accenno.
Che cosa c’è da fare, dunque?
Sapere e avere il coraggio di informarsi.
Capire che i partiti attualmente candidati (PD PDL Udc Lega
Nord Monti lista civica) sono
intercambiabili e complici di questo meccanismo. Lo hanno fatto in Grecia, lo
stanno facendo in Portogallo, lo faranno anche da noi e in Spagna.
Votare per loro, vuol dire contribuire ad aumentare le
possibilità che si realizzi il loro piano.
L’immagine che vedete in bacheca è relativa a una pietra
miliare della nostra civiltà: è un antico teatro greco dove è nata e si è
sviluppata la tragedia greca.
Ci dormono oggi i senzatetto il cui numero è in gigantesco
aumento.
I turisti non ci vanno più perché il ministero lo ha chiuso
al pubblico trasformandolo in un dormitorio pubblico del disagio collettivo.
La trovo una immagine agghiacciante.
Questa è l’immagine che l’Europa esporta nel mondo.
Non si può rimanere indifferenti dinanzi a tutto ciò.
E a chi chiede: “ma io che cosa posso fare?” non posso che
rispondere: “puoi molto, puoi moltissimo: puoi non votarli più”.
Perché se i loro suffragi crollano e il sostegno elettorale
del popolo italiano verrà loro meno, allora, saranno inevitabilmente costretti
a rifare i conti, rivedere le loro posizioni, cambiare rotta.
E così, nel nostro piccolo, avremmo dato un contributo anche
ai greci e ai portoghesi.
Si tratta di coniugare intelligenza a solidarietà attiva.
Questo vuol dire essere davvero europei.
A questo serve la Cultura: a ricordarci come si fa sentirsi semplicemente Umani.
Le ripeto la domanda che le ho postato ieri.
RispondiEliminaLa rabbia è tanta,e continua a montare sempre più.A parte il voto,che non è scontato che ci liberi di questi maledetti marpioni incrostati(sono troppi e troppo radicati),cosa altro si potrebbe fare se non cominciare a scendere nelle piazze inferociti?(come i greci) Caro Sergio,lo dica sinceramente:lei,in cuor suo, cosa pensa che al punto in cui siamo bisognerebbe davvero fare?(con la speranza di poter prevenire qualcosa di tremendo).
Non sono Sergio, ma un imbucato :-) La rabbia é una condizione, da sola può essere usata a proprio vantaggio da tutti soprattutto da chi detiene il potere. Secondo me occorrerebbe l'intellettuale collettivo ...con organizzazione trasparente, analisi, strategia ecc ecc
EliminaQuesto sito: http://www.greekcurrent.com aggrega in lingua inglese notizie giornaliere sulla Grecia da varie fonti: eg, The Guardian, NYTimes, Bloomberg, WSJ, Financial Times, altre fonti sia greche che europei ed estere. Basta capire chi ha pubblicato l'articolo e leggere il profilo dell'autore e l'articolo e capisci se sono di destra o sinistra. Quindi questo sito non dà notizie alternative come può fare un blog, ma copre tutto lo spettro di opinioni e permette di aggiornarsi sulla situazione greca e vedere più di quanto è disposta ad offrire la media italiana.
RispondiEliminaGrazie, Sergio.
RispondiElimina(Come sempre GRAZIE sig. Sergio!!!) --Ale Manetta-
RispondiEliminaSe l'Italia uscisse dall'euro domani dovrebbe svalutare tra il 25 e 30% ovvero tanto quanto abbiamo perso in export contro la Germania, il nostro maggior competitor.
RispondiEliminaPer la Grecia, se uscisse, sarà almeno il doppio.
La Grecia, come l'Italia, per vivere non ha scelta. Deve tornare alla propria moneta sovrana.
Guy F.
:)
EliminaPer leggere di più sulla Grecia in inglese suggerisco i blog seguenti:
RispondiEliminahttp://yanisvaroufakis.eu/ Economista greco, professore all'università di Atene
http://greekleftreview.wordpress.com/ Blog che spesso ri-posta il blog di Prof Varoufakis ed molto altro
è una vergogna la censura, è una vergogna quello che stanno facendo ai popoli .... Marco Giannini
RispondiEliminaSu il sito di amnesty international, sezione grecia, non c'è nulla su questa notizia
RispondiEliminaPerdonata la cantonata su Hollade a uomo "de sinistra".
RispondiEliminaIl
potete linkare al sito di Amnesty, perche non c'e' assolutamente niente a riguardo (se non un articolo che indica come la polizia ha cercato di photoshoppare alcune immagini per minimizzare le ferite fatte a dei manifestanti, da qui a chiamarlo "torture" ce ne passa un po eh). Inoltre, e' possibile avere il nome della fonte neozelandese e i link ai blog dove si citano questi avvenimenti.
RispondiEliminahttp://www.athensnews.gr/portal/1/58717
Eliminahttp://www.guardian.co.uk/world/2012/oct/09/greek-antifascist-protesters-torture-police
Basta scrivere sul browser
EliminaGreece news
Italy news
Spain news
ecc ecc ecc
Usando l'inglese si hanno molte piu' notizie.
Chi non ha ancora capito di vivere in un regime fazioso basta che guardi i titoli dei giornali PD e PDL sempre in grassetto, M5* possibilmente non nel titolo e in piccolo.
Con Google translate non c'e' bisogno di essere poliglotti.
Ieri vi era anche un filmato sul New York Times dove si vede gente che va ai giardinetti per prendere rami, addirittura tagliare alberi per scaldarsi.
Ma vi sono anche altre informazioni tipo che in Grecia nei ultimi anni l'impiego pubblico e' aumentato del 45% mentre quello privato continua a contrarsi. Quasi 40.000 posti solo il mese d'Agosto.
Il potere in Grecia vuole garantirsi le sue clientele, non cede sulla ristrutturazione dello stato. Assomiglia a qualcuno che conosciamo?
Non vogliono reddito garantito e pulizia dello stato. Non vogliono
niente che puo' modificare la loro situazione di potere.
Per loro vivere da nababbi con una moneta o un'altra non fa differenza.
E chi ha stabilito poi che uscendo dall'Euro si svaluta del 30%?
L'ultima volta si passo' da 750 Lit. a 1250.
Domani? Nessuno lo sa. Di certo e' un bel regalo per gli stranieri.
Saranno loro a recitarci le nostre poesie ...
"Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui."
Io per la cronaca vivo in Australia per cui l'inglese un po lo mastico dai. Con le elezioni italiane mi pare normale che si dia meno spazio alle notizie dall'estero. Detto cio prego ancora una volta di linkare al sito di Amnesty e non a notizie del Guardian di 3 mesi fa (articolo linkato e' del Novembre 2012). E, ancora una volta, vorrei avere i link dei blog citati nell'articolo. Chi ha scritto l'articolo ha indicato precisamente che sia stata Amnesty a denunciare (non vi e' nessuna notizia relativa a questo sul sito di Amnesty). Io leggo sia il The Australian e il Sydney Morning Herald ogni giorno e non vi e' notizia alcuna (e vi garantisco che ci sono almeno 2 articoli al giorno riguardanti la situation europea).
Eliminasi vede che lei non ha letto il mio articolo; era spiegato con precisione che il link segnalato era datato 16 novembre 2012 e non ha nulla a che vedere con il Guardian che io non ho neppure citato. Lei cita due quotidiani mainstream australiani che non sono attendibili per nessuna questione relativa all'Europa finanziaria, tanto meno la Grecia.
EliminaQuindi lei dice che l'SMH e l'Australian non sono attendibili. Vabbeh un saluto e buon lavoro.
Eliminahttp://www.amnesty.it/grecia-il-nuovo-governo-deve-affrontare-la-violenza-da-parte-delle-forze-di-polizia
EliminaMi permetto di pubblicare il link a un articoletto scritto da me su cosa succederebbe se uscissimo dall'Euro. Cosa aspettiamo ? Dovremmo uscire domani mattina.
RispondiEliminaBuona lettura a tutti.
http://olindocervi.blogspot.it/2012/11/se-usciamo-dalleuro.html
Grazie Sergio come sempre giornalismo professionale.
RispondiEliminafaceva bene ai tempi . turiddu giulianu :D
RispondiElimina24 anni fa vivevo ad Atene e già allora c'erano tutti i presupposti di questa crisi: bastava solo volerli vedere. Ricordo che le prime pagine dei giornali pubblicavano le foto di una prosperosa hostess con le tette al vento, per la quale il vecchio premier socialista Papandreu aveva perso la bussola. Era diventato lo zimbello del gossip greco (mi ricorda qualcuno)e la ragazza di fatto governava al posto suo. La corruzione era diffusa, il caos totale, la città sporca, metà della popolazione greca era concentrata nella capitale, dove i fasti del passato sembravano solo un ricordo. Altro che la patria della nostra civiltà, sembrava un paesone mediorientale. Quell'anno anche le splendide spiagge dell'Egeo erano deserte per l'assenza dei turisti. Le nuove generazioni, mi facevano notare gli amici greci, stavano mangiandosi le ricchezze accumulate dai loro padri, le campagne erano abbandonate. I giovani di sinistra che avevano studiato in Italia per sottrarsi alla dittatura dei colonnelli non riuscivano a trovare lavoro, nonostante la loro preparazione, perché la destra al governo privilegiava amici e cortigiani.
RispondiEliminaUna situazione molto simile all'Italia degli anni berlusconiani. Solo che allora nessuno se ne preoccupò, l'Europa pensava agli affari e continua ancora oggi a fare affari sulle disgrazie altrui. Con queste premesse c'è da dubitare che qualcuno si preoccupi delle difficoltà della gente. Sta a noi darci da fare per evitare che fra qualche anno la situazione diventi irrecuperabile.
La mancanza di libertà si nota quando non c'è più tempo per rimediare.
Scusate ma io sul sito di Amnesty non ho trovato nulla...
RispondiEliminaMi dareste un link ?
L'unico link che ho trovato e` relativo solo alla manipolazione con photoshop:
Eliminahttp://www.amnesty.it/news/grecia-polizia-ritocca-foto-per-nascondere-torture
Il mio blog: http://inglobati.blogspot.com/
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesti non hanno messo la fonte
RispondiEliminahttp://www.articolotre.com/2013/02/la-grecia-e-crollata-nel-silenzio-assoluto-i-cittadini-assaltano-i-supermercati/140141#comment-26613
grazie. davvero.
RispondiEliminachiara.
Grazie, cercavo notizie e per chi non legge inglese non e' facile districarsi. Il lavoro di blogger come lei e' essenziale in una democrazia. Chiaraped
RispondiEliminaIl problema non e´ la crisi economica ma quella culturale. Quello che vediamo e´ il fallimento di una bugia, quella che i beni materiali possano essere il motore della nostra felicita´. Accadra´ non fra troppo tempo anche alla Germania, ed hai paesi piu´ "stabili". Quello che succede in campo economico e´ un riflesso dell´evoluzione della nostra Cultura o Coscienza collettiva, come Berlusconi e´ una creazione scaturita da una vasta generazione di Italiani ed allo stesso tempo rappresenta e agisce da malattia e cura. Il mondo e´ un idea, e questa idea come tutte le idee risiede nella nostra mente. Per cambiare il modo in cui la nostra societa´ funziona dobbiamo cambiare il nostro personale modo di vederla.
RispondiEliminaNon dobbiamo temere le rivoluzioni e le crisi, dobbiamo attenderle vegli e profondamente interrogarci. Temiamo la poverta´, quando dovremmo temere la ricchezza. Perche essa ci acceca e rende schiavi. Facendoci dimenticare cosa vuol dire veramente essere uomini. La felicita´ che rincorriamo non la troveremo nella stabilita´ economica.
http://www.valigiablu.it/ci-dispiace-internet-la-grecia-non-e-crollata-definitivamente/
RispondiEliminasarei curioso di vedere una risposta a questo articolo per chiudere definitivamente la vicenda
Non la vedrai, il Modigliani di fronte a queste cose prematura a cofangina, ma soltanto in tre, come se fosse Antani.
Elimina:)
ho già risposto a quelle persone, è un sito attivo nella campagna elettorale con il proposito di delegittimare chiunque sia su posizioni politiche diverse dalla loro e vanno all'attacco personale....che cosa è la "cofangina"? E Chi è Antani?
EliminaOh sì, ora finge anche di non conoscere Amici Miei, ma che tenero.. :)
Eliminanon so se sia controinformazione o oscurantismo, ma anche io son curioso di sapere come mai girano articoli in cui si attesta che quanto stia succedendo in grecia effettivamente non stia in realtà succedendo. Mi par impossibile che si sia arrivati al punto di non riuscire più a fidarsi di nessuno. Per far chiarezza devo andare personalmente in grecia o, porca eva, esiste la possibilità che internet sia ancora una fonte attendibile? Apprezzo e ho sempre apprezzato il da fare che ti dai per tenerci informati, quindi puoi far chiarezza su questo punto? Come possiamo promuovere l informazione quando altri siti apparentemente attendibili negano tutto?
RispondiEliminaIn giro sul web iniziano ad apparire link che dicono "è tutto falso, la grecia non è collassata, non condivdete queste notizie perchè è tutto falso...". Possibile che non ci sia nemmeno un tweet a riguardo?
RispondiEliminaanche io! cosa ci risponde l'autore dell'articolo?
RispondiEliminarispondo che stiamo in campagna elettorale e che insieme ad altri giornalisti tre giorni fa abbiamo tempestato di proteste, informazioni e contumelie l'Ansa che, alla fine, ha pubblicato un articolo diffuso in tutto il mondo che io ho condiviso sulla mia pagina di facebook dove descrive l'attuale situazione della Grecia al collasso; siamo in campagna elettorale e quindi la Grecia non deve essere neppure nominata, altrimenti l'elettore si allarma
EliminaE a questo articolo dell'Ansa il link ce lo può dare, o fa parte anch'esso delle fonti riservate?
Elimina(Tra l'altro, sulla sua pagina FB non c'è proprio nulla)
se lo vada a cercare
EliminaL'ho già fatto, e guardi un po', NON ESISTE.
EliminaSempre più patetico, mi fa quasi tenerezza :)
Guardi che sta sulla mia bacheca di facebook, sta girando in rete ed è stato ripreso anche da CNN e sta girando per tutta l'Europa....certo che voi troll di Mario Monti siete proprio de ciocco, eh?
EliminaSì, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata.
Elimina(Al di là del fatto che Monti mi sta sulle palle almeno quanto a lei, o forse si riferiva a sé stesso parlando di troll?)
L'ennesimo mistificatore in cerca di fama...
RispondiEliminaE' gente come lei che condanna la libera informazione, gettando discredito su giornalisti veri, inventadosi ed esagerando notizie, chissà poi per quale oscuro tornaconto personale. Si vergogni.
http://selacapo.net/new/la-voce/2013/02/13/ci-dispiace-internet-la-grecia-non-e-crollata-definitivamente/
si vergogni lei a partecipare in questo modo fazioso e infantile alla campagna elettorale
EliminaSuvvia Sergio, faccia il bravo non si renda ridicolo più del dovuto su..
Eliminacaso mai ridicolo è lei, costretto non so da che (e non so da chi) a nascondere dietro il suo anonimato l'attiva partecipazione alla censura europea sul reale stato esistenziale dei cittadini greci, con i maestri e professori disperati perchè a scuola arrivano bambini denutriti e gli insegnanti non riescono nè a reggere nè a sopportare più una situazione del genere. Vergognatevi del vostro squallido cinismo da campagna elettorale.
EliminaGombloddooooooooohhhh
EliminaTU SEI SOLO UN FINTO GIORNALISTA MORTO DI FAME!! SERGIO MODIGLIANI DI STO CAZZO!!! SAPPI CHE STO SMUOVENDO MARI E MONTI PER FARTI CHIUDERE STA PORCATA DI BLOG!!!
RispondiEliminaNESSUNA TV IN TUTTO IL MONDO HA PARLATO DI STE CAZZATE CHE HAI SCRITTO E NON SI CAPISCE COME TU FACCIA A SAPERLE...TU CHE SEI UN GRANDISSIMO IGNORANTE!! CHI HA SMENTITO SPARANDOTI MERDA ADDOSSO L'HA FATTO PERCHè CONOSCE LA VERITA'...DICI CHE NON HAI TROVATO NESSUNA FONTE UTILE A RAFFORZARE LE CAZZATE CHE HAI SCRITTO E SAI PERCHE'??? PERCHE' NULLA DI QUELLO CHE HAI SCRITTO E' NEANCHE LONTANAMENTE VERO!!
VERGOGNATI...NE DOVRAI RISPONDERE PRIMA O POI DELLE PORCATE CHE SCRIVI!!
FAI SCHIFO COME UOMO E COME GIORNALISTA!!!
e come se non bastasse lei afferma: "siamo in campagna elettorale e quindi la Grecia non deve essere neppure nominata, altrimenti l'elettore si allarma".............MA PERCHE' L'ELETTORE DOVREBBE ALLARMARSI NON LO SPIEGHI???
EliminaE mi scuso se ho esagerato coi toni.....ma sono molto molto arrabiato con lei!!
scusatemi io non sono una giornalista , ma ho trovato diversi articoli che ne parlano e non sono rose e fiori uno è questo ad esempio:
RispondiEliminahttp://www.athensnews.gr/portal/1/58734
L'articolo da Lei riportato parla di 1 persona su 4 disoccupata...pensa che in italia la situazione sia tanto migliore? Sappia che da noi la percentuale è più alta...
Eliminahttp://www.valigiablu.it/ci-dispiace-internet-la-grecia-non-e-crollata-definitivamente/
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto mi sembra possa bastare ad azzittire i troll pagati dal PUDE:
RispondiEliminahttp://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/feb/11/greece-humanitarian-crisis-eu
Non mi sembra qualcuno abbia negato l'esistenza della crisi in Grecia, che è cosa seria e a maggior ragione richiederebbe un po' di decenza, invece di bufale gratuite..
EliminaLa crisi in Grecia richiede che se ne parli, visto che è peggiore di quanto dice lo stesso Di Cori Modigliani. E questa è l'ultima volta cha parlo con un troll anonimo.
EliminaMa perché scusa il fatto di essere anonimi sottintende che si sia troll? Contenti voi..
Eliminaciao, volevo pubblicare il tuo articolo ma poi ho trovato questo:
RispondiEliminahttp://www.valigiablu.it/ci-dispiace-internet-la-grecia-non-e-crollata-definitivamente/
allora, che succede qui???
Leggi sopra tra i commenti ;)
EliminaNon è vero che nessun candidato parla della Grecia, è da tempo che io cerco di parlare di quello che succede e di una situazione che conosco bene, così come altri candidati del mio movimento della mia regione hanno fatto sulle loro pagine di FB, chi vuole leggere, legga.
RispondiEliminaMaria Mussini - Movimento 5 Stelle Emilia Romagna
http://www.amnesty.org/en/news/greek-police-photoshop-away-signs-brutality-mugshots-2013-02-04 - questa è Amnesty.
RispondiEliminaleggete qui per favore!!! è una bufala!
RispondiEliminahttp://www.polisblog.it/post/53711/la-grecia-e-crollata-definitivamente-scopriamo-se-e-vero
Ma proprio cosi! UNA BUFALA!
EliminaLo scopo: oscuro. per lo meno....
"Insomma, la situazione nel paese ellenico è drammatica, non del tutto sotto il controllo del governo, ma il paese non è “definitivamente crollato”. E inondare Internet di allarmismi eccessivi basati sul sentito dire difficilmente aiuta a migliorare la situazione. "
LEGGETE MOLTO ATTENTAMENTE PER FAVORE!! RIPORTO UN PASSAGGIO DELL'ARTICOLO PRECEDENTE
RispondiElimina[...]
"Gli indizi in effetti c’erano tutti: un comunicato diffuso tra varie testate e sempre identico (questi sono solo tre esempi, ma basta fare una rapida ricerca per trovarne a decine), senza nessuna fonte. Il sito Valigia Blu ha cercato di andare alle origini di questa “bufala virale” identificando il responsabile nel blogger Sergio Di Cori Modigliani, che ha raccontato questo scenario agghiacciante basato solo, per sua stessa ammissione, sul sentito dire: un amico neozelandese, qualche blogger scandinavo. Ma qual è la vera situazione in Grecia?
Sicuramente il paese non vive un momento facile, e la notizia bufala mescola abilmente esagerazioni, falsità e qualche fondo di verità. Le verità sono queste: da quando l’Eurogruppo ha concesso l’ultima tranche di aiuti alla Grecia le notizie sul paese ellenico sono pressoché sparite dai media e passate in cavalleria. Il “comunicato virale” parla di poveri in aumento vertiginoso: questo è vero. Amnesty International ha lanciato un allarme parlando di “emergenza umanitaria” per la povertà in Grecia. La notizia è stata data con ampio risalto in tutta Europa, ad esempio sul Guardian. Ed è vero anche ci sono 40.000 senzatetto. Su questi dati reali, vengono montate le esagerazioni.
Modigliani parla di una “rivolta” degli agricoltori scesi in piazza: è falso, gli agricoltori sono andati a regalare frutta e verdura come forma di protesta contro gli alti costi di produzione. Ne hanno parlato anche i media italiani, ed è stata tutto tranne che una rivolta."
[...]
Modigliaaaaaaani che dici?
Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall’Unione Europea che intendeva mantenere i prezzi ai livelli concordati. Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.
EliminaMA SECONDO VOI è NORMALE DISTRUGGERE DEL CIBO MENTRE LA POPOLAZIONE è IN DIFFICOLTà???
Credo che dietro tutta questa campagna di discredito, anche volgare, operata da troll, ci siano persone che detestano Modigliani, in quanto, pur essendo ebreo come loro, attacca la politica del PD del PDL nonche` quella di Monti. Da quanto posso vedere almeno su FB, ci sono ebrei molto allineati che non sopportano certe defezioni Per cui i troll sono inviati da costoro, o sono loro stessi, che finalmente possono sfogarsi anche a parolacce e non solo con una certa pseudoironia del cavolo
RispondiEliminaGombloddooooooooohhhhh
EliminaNessuno che faccia notare come almeno "sospetto" il fatto che, mentre circolava il caso su questa notizia, lo stesso Monti, senza nessun motivo apparente, abbia attizzato il fuoco invitando Grillo ad andare "a vedere la situazione nelle piazze greche", affermando che "lì si che stanno male" e che "Grillo ci ridurrà in quello stesso modo"?
RispondiEliminaOra, a parte i toni di Monti sempre più mafiosi (le sue sono "proposte che non si possono rifiutare", si direbbe), mi viene da credere che sapesse benissimo che sarebbero scoppiate le trollate di smentita di questa notizia, e le abbia alimentate col suo intervento.
Oppure dovrei credere che anche l'algido Monti, massone e complottista, si faccia fregare dalle bufale di Internet?
guardatevi questo articolo scritto dal guardian
RispondiEliminahttp://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/feb/11/greece-humanitarian-crisis-eu?CMP=twt_gu
http://www.amnesty.org/en/news/don-t-beat-protesters-eu-countries-warned-2012-10-25
RispondiEliminahttp://rt.com/news/greece-scuffle-free-food-581/
http://coscienzeinrete.net/politica/item/1106-la-grecia-e-a-pezzi-ma-secondo-molti-che-ci-vivono-le-notizie-che-circolano-in-rete-sono-stranamente-esagerate
guarda un pò che sul sito della valigia blu li stanno cappottando coi commenti. Grande Sergio grazie sempre
RispondiEliminaVivo a Montreal da 23 anni, leggo ed ascolto i notiziari in inglese e francese. Ho fatto anche una ricerca d'archivio sulle maggiori testate di quotidiani locali e non c'e' traccia di notizie del genere. Si accenna al livello altissimo della disoccupazione in Grecia (27%), scioperi e manifestazioni. Tutte cose che ho anche gia' constatato di persona durante le mie vacanze in Grecia lo scorso settembre (il mio Hotel era a 100m da piazza Sintagma in Atene, proprio in fronte al Parlamento). Ho parlato con la gente, seduto ai giardinetti mentre i manifestanti protestavano quotidianamente sorvegliati dai numerosi gruppi di Polizia di servizio ad ogni angolo di strada. Ci sono anche molte cose che non vengono dette e sulle quali preferirei non inoltrarmi.
RispondiEliminaaggiungo:
Eliminahttp://www.montrealgazette.com/search/search.html?q=greece&p=1&sort=date
Η ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΑΣΤΥΝΟΜΙΑ ΑΦΑΙΡΕΙ ΜΕ PHOTOSHOP ΤΑ ΣΗΜΑΔΙΑ ΤΗΣ ΒΑΝΑΥΣΟΤΗΤΑΣ
RispondiElimina5 Φεβρουαρίου 2013, 11:29 | Δελτία Τύπου, Νέα
ΑΝΑΚΟΙΝΩΣΗ
5 Φεβρουαρίου 2013
Η ελληνική αστυνομία αφαιρεί με Photoshop τα σημάδια της βαναυσότητας
Οι ελληνικές αρχές πρέπει να διερευνήσουν κατηγορίες βασανισμών, καθώς φωτογραφίες τεσσάρων υπόπτων για ληστεία τράπεζας παραποιήθηκαν, προκειμένου να αφαιρεθούν σημάδια κακώσεων, δήλωσε σήμερα η Διεθνής Αμνηστία.
Την Παρασκευή, 1 Φεβρουαρίου, οι ύποπτοι συνελήφθησαν από την αστυνομία σε σχέση με ισχυρισμούς για συμμετοχή τους σε ληστεία τράπεζας στην Κοζάνη, βόρεια της χώρας.
Η αστυνομία δήλωσε ότι οι τέσσερις τραυματίστηκαν κατά τη σύλληψή τους και ότι χρησιμοποιήθηκε μόνο η απαραίτητη βία, ωστόσο, μέλη οικογενειών και δικηγόροι ισχυρίζονται ότι δεν υπήρξε σύγκρουση, και ότι οι νεαροί άνδρες χτυπήθηκαν σοβαρά κατά την κράτηση.
«Είμαστε βαθιά ανήσυχοι σχετικά με τους επανειλημμένους ισχυρισμούς για βασανιστήρια και κακομεταχείριση από την ελληνική αστυνομία», δήλωσε ο Marek Marczyński, Υποδιευθυντής για το Πρόγραμμα της Ευρώπης και της Κεντρικής Ασίας στη Διεθνή Αμνηστία.
Βίντεο και μη επεξεργασμένες φωτογραφίες που έχουν δημοσιευθεί στα ΜΜΕ δείχνουν εκτεταμένους μώλωπες. Ωστόσο, η αστυνομία δημοσίευσε φωτογραφίες άτεχνα επεξεργασμένες, ώστε να ελαφρύνουν ή να διαγραφούν μώλωπες και εκδορές.
Σε μία περίπτωση, το πρόσωπο του υπόπτου στη φωτογραφία εμφανιζόταν αφύσικα επίπεδο, προκειμένου να διαγραφούν οι μώλωπες. Σε άλλη περίπτωση, η φωτογραφία είχε φωτισθεί τόσο πολύ, ώστε τα μαλλιά του υπόπτου φαίνονταν, από καστανά, ξανθά.
Παρόλα αυτά, ο Υπουργός Δημόσιας Τάξης δήλωσε ότι η επεξεργασία ήταν απαραίτητη, ώστε να είναι δυνατή η αναγνώριση των υπόπτων.
«Οι ελληνικές αρχές δεν μπορούν να εξαλείψουν τα προβλήματά τους με Photoshop. Χρειάζεται να τερματιστεί η κουλτούρα της ατιμωρησίας», δήλωσε ο Marczyński.
«Χρειάζεται να υπάρξει μια αποτελεσματική, ενδελεχής και αμερόληπτη έρευνα των ισχυρισμών για βασανιστήρια εκ μέρους της αστυνομίας.» Η έρευνα πρέπει να αναγνωρίσει τους υπευθύνους και εκείνοι πρέπει να οδηγηθούν έγκαιρα ενώπιον της δικαιοσύνης.»
«Δύο από τους τέσσερις κρατούμενους κατηγορούνται ως μέλη της ένοπλης ομάδας «Συνομωσία Πυρήνων της Φωτιάς.»
Τον Οκτώβριο του περασμένου έτους 15 αντι-φασίστες διαδηλωτές, σύμφωνα με ισχυρισμούς, βασανίστηκαν από την αστυνομία μετά από διαδήλωση.
Γραφείο Τύπου και Προβολής
La notizia del pestaggio è assolutamente vera come si evince dalla stampa greca.
RispondiEliminaSiete pregati di contattare dei blog hellenici anti-mnemoniani in ordine di carire i "giocchi" di tutti i colori che sucedono qui (in Grecia - Atene).
RispondiEliminaConsiglio quelo do "Olympia" http://olympia.gr/
Trovo importante di poter scambiare opinioni e attualita'.
...
A proposito del ultimo argomento dei "terroristi greci" vorei invitare la vostra curiosita' per ulteriore indagine :
1) E la primissima volta che foto di arrestati vegono publicate. Non e successo nemmeno per arrestati tr i cladestini presenti in paese.
2) Due ministri subito publicano il loro commento :
a) Min. di Giustizia Sig. Roupakiotis : "Ho sentito brividi alla loro visione" (!!!)
b) Min. Pub. Sicurezza Sig. Dendias: "...hanno applicato il Photoshop per MIGLIORARE il loro aspetto, per diventare riconoscibili (!!!) dal publico..." (sperando ti attirare rufiani tra i citadini). Si osserva che lo stesso Ministro aggrava la posizione della polizia !
http://www.naftemporiki.gr/story/602249 (un giornale economico-politico non sinistro)
3) Almeno uno dei arrestati e figlio di famiglia "altamente stante". Per gli altri non sono stato interessato di sapere. I problemi in Grecia, di qui sono interessato, sono di gran lunga maggiori ed piu' alti della "genealogia"di questi giovani, oppure della loro "ideologia".
I giovani (terroristi) sono stati arrestati armati (con kalasnikof) indossando inoltre dei giache para-proietile (!!).
Capite che nascono parecchie questioni in ambito.
Quanto riguarda la "Amnesty International" sento che abbia "sensibilita' selettiva". La "crisi humanitaria" qui e' in evoluzione verticale !!
Malgrado tutto pero', da attualita' piu bruciante e quela dei magistrati economici Peponis e Muzakitis che indagono -tra l' altro- indizzi di tradimento verso la natione Greca del ex PM G. Papandreou (GAP) e del suo (ex-) Min di Finanzia G. Papakonstantinou, ambi in potere quando Grecia e sottoposta nella "politica mnemoniana", manipolando i Dati Statistici nationali per incrementare in deficit totale oltre 15% nel 2009 !!.
Sotto questo aspetto, i "giovann terristi" possano "servire" come falso rumore.
Grazie per la ospitalita', sono disponibile, per il vostro sito per qualsiasi chiarimento oppure ulteriori informazioni.
Quello che non capisco é perché poi nel site di Amnesty International non si parla per niente di tutto questo che state denunciando.
RispondiEliminaPetergast...
EliminaAmnesty International e'una NGO di "activisti" sui "Diritti Umani", orientati ad abbastanza precise categorie, p.es. (copio dal loro sito)
"Together we campaign to:
- defend freedom of expression
- protect women’s rights
- abolish the death penalty
- demand justice for crimes against humanity
- demand corporate accountability where companies have - abused people’s rights
Campaigning can change lives – of the survivors of human rights abuses, of the human rights activists, even of the abusers."
http://www.amnesty.org/en/who-we-are/about-amnesty-international
Genocidi militari oppure ECONOMICI non appaiono del loro interesse. Ma anche, tra queli "dichiarati" selezionano queli casi cha fanno comodo a chi gli finanzia.
Sara' utile che una cerchi a sapere chi sono. La persona piu emminente del "campo" e'Soros cone le sue "Societa' aperte", che in un senso puo essere nominato "societa' a gambe aperte" (nello sforzo globalizzante).
Spero di essere abbastanza chiaro.
Im conclusione, non aspettare di sentire / verificare "questo che sto denunciando" dalle NGO (Amnesty, Helsinski etc). Dovete contattare la societa' invece... il ditto sulla ferita... per credere !
Ti / Vi rimando alla "Aligoria della cave" dell "Politeia" Platonica.
Salve a tutti
La cosa che mi colpisce maggiormente è che ci sia solo un TG che ne parli in Italia, ed è quello di Mentana che ogni sera, ripeto, ogni sera da 4/5 gg a questa parte, dedica un servizio dove un suo inviato intervista cittadini, farmacisti, commessi, etc. e l'espressioni che fa lo stesso Mentana a fine servizio fanno ben capire della gravità della cosa. Non credo ai complotti, ma credo che questa bomba greca stia davvero per esplodere.
RispondiEliminaQuesta bomba non é solamente una tale "economica". Ha aspetti sociali di rivalitá, aspetti di "immigranti islamici" (oltre 1,5 mil), aspetti di crisi di "politica estera" (Turchia, FYROM, Albania).
RispondiEliminaCypro entra nello stesso "senario Hellenico" con un "parametro premmente" in piú :
IL PLANO ONU-ANAN !! Un accordo politico di unificazione Cypriota quale spinge i cyprioti allo chaos-governativo (per chi non vuole leggerlo)!
Non credi ai complotti?
Bene.
Leggi il principio: "Banche Centrali Privatizzate".
Questione di posizione. Piú in alto cosi allarga la visione e cosi piú completta l' imagine del"esistere".
Buona sera
Cosa pensate di questo articolo :
EliminaGreek tragedy? Papandreou to lecture Ivy Leaguers on leading in crisis
Read more: http://www.foxnews.com/us/2013/02/20/critics-question-former-prime-minister-greece-teaching-post-at-columbia/#ixzz2LYmrEoQs
Ho appena saputo :
RispondiEliminaEuropean Parliament President Martin Schulz Urges Italians not to Vote for Silvio Berlusconi [VIDEO]
http://www.ibtimes.co.uk/articles/437745/20130221/berlusconi-schulz-italians-vote-nazi-kapo.htm
Vi informo che, OGNI GIORNO durante le campagne ellettorali
recent Greche OGNI ALTOSTANTE nella ierarchia Europea (Merkel, Shaúble, Resler, Baroso, Ren... etc) avvertivano il popolo greco delle "conseguenze" del loro "VOTO SBAGLIATO".
Il terrore informativo / massmedi(ev)ale gigantesco !!!
Un greco economista/sociologo ha detto :
"I cari armati delle dittature sono, in democrazie, sostituiti dai massmedia".
Amici Italiani, siete in "ritardo" di quasi 2 anni da noi. Questo vi dá un PRECIOSISSIMO VANTAGGIO !
Non fare i nostri sbagli. Non aver paura !! Votate per la vostra dignita, libertá e integritá sociale e nazionale.
"Chi aceta di cedere parte della propria libertá per migliorare la sua sicurezza, perde ambi" !!
Vi confermo la validitá !!
Molte grazie, Sergio, per fornire informazioni. Qui in Spagna nessuno dei due non dire niente "i media".
RispondiEliminaGracias Sergio!!
RispondiEliminaIn Spagna siamo censurati, tutti gli media sonno controlati; la Grecia é il nostro specchio...
Siamo una gran Azienda Agricola dei Uomini
dei governanti che non conosciamo, Berlino-Brusel ??
(scusa il mio italiano parlo meglio che scrivo)
Una indignada
Robin Hood dove e? il suo indirizzo?
CHI AMA DEVE BRUCIARE TUTTO !
RispondiEliminaVivo in Grecia da 13 anni. Sono un medico e lavoro in ospedale. La situazione e' tragica. Funziona solo se hai una raccomandazione politica. Il sistema sanitario e' distrutto
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