di Sergio Di Cori Modigliani
Sulla realtà delle nostre banche.
Quella che i candidati non raccontano
alla gente.
Minipost dedicato
soprattutto a tutti i nostri concittadini che vivono, lavorano e operano nella
Regione Umbria.
Una regione che, al di là
della sua bellezza naturale e artistica, si è da sempre contraddistinta in
Italia per la capacità imprenditoriale dei suoi abitanti e per la miriade di
piccole e medie imprese, dalle industrie cartarie ai calzaturifici, dalla moda
all’arredamento, dall’artigianato d’arte al turismo organizzato, e che ha
sempre visto nel proprio solido sistema bancario un punto di riferimento e
sostegno per poter essere vivi e competitivi nel mercato.
Proprio in Umbria ha sede
una delle più antiche banche italiane operanti nel territorio, la Banca
Popolare di Spoleto, per tradizione, da sempre, associata e partner di MPS.
In questa banca, qualche
mese fa, c’è stato un rimescolamento del management e alla fine è stato eletto ufficialmente,
in data 16 gennaio 2013, il nuovo presidente, il prof. Alberto Brandani, una
vecchia volpe andreottiana dell’ala più retriva della vecchia DC, attualmente braccio
destro di Pierferdinando Casini, e membro eccellente dell’Udc, uomo di finanza
che fino al 2010 ricopriva l’incarico di deputato nel consiglio di
amministrazione del Monte dei Paschi di Siena occupandosi di micro-credito alle
imprese. Non appena eletto ha immesso subito all’interno del consiglio di
amministrazione Donatella Tesei, esponente di punta del PDL umbro, fortemente
sponsorizzata da Renato Brunetta.
Così, il 17 gennaio scorso
il più importante sito on line (Spoletoonline) dava la notizia.
BANCA POPOLARE DI
SPOLETO, ALBERTO BRANDANI ELETTO NUOVO PRESIDENTE
Il professore prende
il posto del dimissionario D'Atanasio. Entra in consiglio anche il sindaco di Montefalco
Tesei
articolo di Daniele Ubaldi
Il professor Alberto Brandani è il nuovo presidente della Banca Popolare di Spoleto. Colpo di scena, anche se parzialmente annunciato ieri da Spoletonline, all'interno dell'istituto di credito spoletino. Pochi minuti fa, nel corso del consiglio d'amministrazione straordinario convocato per le 10, gli amministratori della banca hanno accettato le dimissioni presentate dal presidente uscente Nazzareno D'Atanasio ed hanno eletto al suo posto il professore. Già presidente di assicurazioni, banche e società quotate in borsa, Brandani è stato per anni ai vertici del Monte dei Paschi di Siena, oltre che nel cda di Ferrovie dello Stato nonché presidente di Federtrasporto, sigla di riferimento per undici associazioni di operatori e gestori di infrastrutture aderenti a Confindustria. Il cambio al vertice dell'istituto di credito, nell'aria da tempo ma scongiurato, neanche un mese fa, dall'allora presidente Nazzareno D'Atanasio, si è consumato questa mattina nel giro di poco più di due ore. Oltre al nuovo presidente, entra a far parte del consiglio della Banca Popolare di Spoleto anche il sindaco di Montefalco Donatella Tesei, che prende il posto lasciato vacante dall'ex consigliere Gabriele Chiocci, dimessosi lo scorso settembre e non ancora sostituito, almeno fino a questa mattina. Sulla scelta di Brandani si apriranno ora, inutile nasconderlo, varie correnti di pensiero. Di sicuro c'è che un personaggio di peso come il neopresidente non arriva con l'intento di fare da "traghettatore" della Banca Popolare fino alla prossima assemblea, prevista ad aprile.
Il bello è che
in conseguenza dell’affaire MPS, su specifiche indicazioni degli ispettori
della BCE e su richiesta della commissione banche e finanza dell’Unione
Europea, Bankitalia ha inviato i suoi ispettori presso tutte le più importanti
banche affiliate a MPS, di cui la Banca Popolare di Spoleto risulta essere la
più importante nel centro industriale d’Italia. Questa è una banca che nasce
come cooperativa popolare avvalendosi di un azionariato di base composto da
18.000 persone, nella stragrande maggioranza piccoli imprenditori, dotato di un
capitale molto solido.
Il risultato
dell’ispezione è stato consegnato al governatore della Banca d’Italia in data 3
febbraio 2013.
Come ci è
stato confermato direttamente dall’ufficio stampa di Bankit, lo scorso venerdì
8 febbraio 2013, alle ore 16, il governatore della Banca d’Italia ha dato
disposizioni per commissariare l’istituto sequestrando tutti i libri contabili immediatamente.
Oggi, martedì
12 febbraio è stata sospesa la quotazione in borsa per eccesso al ribasso e le
azioni sono state messe all’asta.
Si tratta del
più importante istituto di credito dell’Italia centrale.
La situazione
finanziaria che gli ispettori hanno trovato è tale da averli messi nella
condizione di ordinare “immediatamente lo scioglimento dell’attuale consiglio
di amministrazione e l’intero consiglio direttivo della banca umbra. Da oggi
pomeriggio, 12 febbraio 2013, tre commissari straordinari nominati da Via
Nazionale ( Boccolini, Brancadoro e Stabile) si sono insediati a Spoleto”. I
l presidente
commissariato ha dichiarato ufficialmente che “i commissari operano sotto la supervisione
della Banca d'Italia e adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la
regolarizzazione dell'attivita' aziendale nonche' la piena tutela dei diritti
dei depositanti e dei creditori sociali. La clientela potra' quindi continuare
a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria
attivita'".
Cari concittadini umbri, non è sufficiente
questo?
Che cosa faranno adesso i 18.000 azionisti
della banca cooperativa? Quelli a cui MPS e il neo-presidente avevano
“garantito” quaranta giorni fa che avrebbero rimesso a posto la situazione sostenendo
che la “banca gode di ottima salute ed è in piena liquidità operativa”? Dove
sono andati a finire i soldi?
Svegliatevi imprenditori umbri e
piantatela di ballare il minuetto.
Vi hanno fatto colare a picco la più importante banca
locale operante nel territorio.
Che cosa aspettate per chiedere, pretendere, ed
esigere –come la Legge consente e prescrive- di essere immediatamente informati
su ciò che è accaduto nella vostra banca?
Tutto qui.
Ah, dimenticavo: non è stata data notizia dai media
mainstream, se non la pubblicazione del laconico lancio d’agenzia, privo di
alcun commento. I grandi giornalisti della cupola mediatica, i padreterni esperti
di finanza, hanno scelto di comune accordo di rimandare la divulgazione delle
informazioni a dopo le elezioni.
Questo blog, invece, lo fa prima.
Per capriccio
civico.
Bisogna vigilare, informarsi, e diffondere
collettivamente le notizie ufficiali per dare ai cittadini la possibilità di poter
provvedere alla salvaguardia dei propri risparmi.
Bankitalia ha fatto il proprio egregio lavoro
applicando i dispositivi legali.
Per quanto riguarda il resto, ci vuole una sveglia
collettiva e una reazione della cittadinanza umbra che mi auguro si manifesti
quanto prima, nel loro interesse.
Dopotutto si tratta dei loro soldi, delle loro
imprese, dei loro risparmi!
Oppure gli italiani sono già passati dal masochismo al
martirio, per cui la gente si fa talmente abbindolare da accettare “come norma” l'idea di riparlarne dopo le elezioni? Come se non sapessimo tutti che a urne aperte -e governo fatto- ci metteranno una pietra sopra, e
nessuno indagherà più sulla scomparsa di svariate decine di milioni di euro.
Di che cosa bisogna parlare?
Più di così?
Se è per questo i media non hanno riferito la notizia relativa all'esposto dell'avvocato Luigi Alfonso Marra presso la Procura di Roma perché indaghi sulle responsabilità del premier Mario Monti e del gruppo Bildberg sulla grave crisi italiana. Che questa richiesta sia fondata o meno bisognerebbe parlarne, anche solo per smontarla, proprio prima delle elezioni. Come cittadino preferisco essere informato prima del voto e non dopo, quando i responsabili di tante illegalità avranno l'immunità di fatto.
RispondiEliminaVi segnalo questo link:http://lightworkersxm.wordpress.com/2013/02/12/itccs-why-the-pope-retired-for-real-kevin-annett-european-governance-issued-an-arrest-warrant-and-closure-and-seizure-of-vatican-assetts-here-are-all-the-notices-and-dates/
RispondiEliminaSe è veo ciò che vi si dice le dimissioni del Papa andrebbero lette in una prospettiva completamente diversa e devastante.
Per saperne di più sull'itccs basta andare nel loro sito www.itccs.org, dove viene spiegato chi sono e cosa fanno. E' in inglese. Esiste anche una chiara ed esauriente spiegazione in italiano nel sito:
Eliminahttp://hearthaware.wordpress.com/2012/09/15/il-vaticano-dovra-rispondere-di-crimini-contro-lumanita/.
Quale valore giuridico abbia questo tribunale internazionale però non l'ho ancora capito. Se qualcuno esperto può illuminarci, grazie.
Ok, ben venga il commissariamento se così doveva essere. adesso speriamo che i verici cambino secondo le regole del mercato e della gestione delle spa e non secondo logiche politiche... ma è la solita pia illusione.
RispondiEliminacome se il mercato sia sinonimo di affidabilità...
Eliminann sapete come stanno le cose e i perche' dei veri o presunti commisariamenti. nn siete dentro ai giochi. e' bene parlare con cautela
RispondiEliminaBene, se lei caro anonimo sta dentro i giochi, allora ce lo spieghi lei, e lo spieghi ai miei lettori, soprattutto agli umbri; questo è un blog che sta fuori dei giochi e cerca di dare un proprio contributo per spiegare alla gente quali siano i giochi, come funzionano e chi vi partecipa....è mio ospite gradito....le garantisco che lo/la ascoltiamo con entusiasmo e piacere
Elimina"Se lo vada a cercare!"
Elimina[cit. Sergio Di Cori Modigliani, a chiunque chieda chiarimenti sulle fonti]
Cautela??? ma di che parli?? Del mito dei segreti incoffessabili??
EliminaSon solo uomini, malati di delirio di onnipotenza, se sai e non sei un vigliacco comincia a tirarli giù Tu dal piedistallo raccontando cosa sai altrimenti passi per un povero mitomane.
la banca d'italia non è nuova nell'esser forte con i deboli e debole con i forti il caso BER insegna :^)
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