mercoledì 15 gennaio 2014

"Houston, we have a problem". E chissenefrega! Ecco che cosa è accaduto oggi sulla pelle dell'intera nazione.





di Sergio Di Cori Modigliani

Il tempo è scaduto.

Questa mattina, alla Camera dei Deputati, i rappresentanti politici dei partiti che sono stati eletti dai cittadini lo scorso 25 febbraio, hanno avuto la possibilità di dare avvio a un cambio di passo, inoltrandosi su una strada europea diversa da quella consueta, ovvero: non più servi compiacenti, non più esecutori passivi, ma negoziatori alla pari con il resto delle 26 nazioni che compongono l'Unione Europea.
Era, soprattutto, un banco di prova per avere una prova "oggettiva" del doppiopesismo del PD, dell'ipocrisia di ruolo interpretata dai loro esponenti, e avere una inoppugnabile documentazione -basata su atti parlamentari legali- che consentisse di uscire fuori dalla griglia delle interpretazioni soggettive, delle manipolazioni, delle mistificazioni, e avere finalmente un quadro chiaro del progetto strategico di politica economica del PD.
E così capire dove vogliono portare il paese.

Alle ore undici del 15 Gennaio 2014, è arrivata la prova decisiva.
Era l'ultima possibilità per l'Italia.

Gli eletti del M5s, infatti, presentavano una mozione al governo sulla quale hanno preteso un voto dell'aula. La richiesta dei parlamentari pentastellati non aveva niente di pretestuoso, nè -in verità- nulla di rivoluzionario, nè tantomeno poteva rappresentare un ostacolo per la stabilità dell'attuale governo in carica, e men che meno rappresentare un pericolo per la nazione.
Anzi.
Ciò che i deputati di M5s hanno chiesto al governo è stato di "rimodulare la propria posizione nazionale come Stato sovrano e avviare una immediata consultazione per rinegoziare le condizioni imposte dal Fiscal Compact e dal Mes": tutto qui.

E' bene che sia molto chiaro a ogni cittadino ciò che si è verificato, perchè il futuro dei 60 milioni di italiani dipende da questo voto odierno.
Non si trattava di prendere alcuna decisione unilaterale, non si trattava di protestare alcun Trattato in vigore, non si trattava di venir meno a nessun tipo di accordo inter-governativo e inter-statale firmato da questo governo e da quelli precedenti.
Si trattava soltanto di approvare la "pretesa da parte della cittadinanza italiana di andare a rinegoziare i meccanismi del Fiscal Compact", tradotto in parole semplici e povere: far passare alla Camera un provvedimento che consentisse ai nostri governanti di poter telefonare alle specifiche commissioni europee e al Presidente della Banca Centrale Europea e dir loro: "salve signori, dobbiamo vederci subito perchè il Parlamento e la Legge della Repubblica Italiana ce lo impongono: dobbiamo aprire una trattativa per fuoriuscire dal limite imposto del 3%, dobbiamo rivedere il nostro ruolo e negoziarne i tempi di applicazione perchè non siamo più in grado di sostenere economicamente i punti sottoscritti, pena il varo -al massimo entro due mesi- di suppletive manovre finanziarie di ulteriore grave tassazione e pesanti tagli ai servizi sociali nazionali che la cittadinanza italiana non è in grado a nessun livello di poter più sopportare, pena il crollo definitivo della nazione".

Si trattava, detto in parole ancora più semplici, di offrire su un piatto d'argento ai nostri governanti l'opportunità di rendere reale la loro ambizione: sostenere la stabilità del paese.

Si trattava di consentire "l'apertura di un negoziato". Soltanto di questo.

La votazione alla mozione di M5s ha dato i seguenti risultati: il 72% dei deputati l'ha rigettata votando contro (Forza Italia, Nuovo Centro Destra, PD, Lista Civica Monti, Udc, tutti compatti).

Il che vuol dire che la cosiddetta sinistra italiana -ovvero il PD- non vuole "ufficialmente" andare a negoziare a Bruxelles, a Francoforte, a Strasburgo.

Lo ripeto a scanso di equivoci perchè non esistano ambiguità di sorta: neppure una trattativa.

Questa posizione passiva di totale svendita della nazione ha chiarito -al di là di ogni ragionevole dubbio- la politica economica del PD: "non c'è niente su cui trattare, noi eseguiamo gli ordini della Troika in maniera piatta e passiva e basta".

Da oggi, 15 Gennaio 2014, il PD è diventato ufficialmente il curatore fallimentare dell'Italia.
La possibilità e l'opportunità di poter dimostrare che non è così l'hanno avuta.

Questa, per come appare, è la loro piattaforma elettorale per l'Europa: evitare ogni negoziato, evitare ogni discussione in merito ai trattati, evitare che il Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana possa dire alla cittadinanza: "ecco qui i 100 miliardi di euro di cui siamo debitori nei confronti della piccola e media impresa, ce li abbiamo in cassa perchè abbiamo rimandato la data di scadenza del pagamento degli interessi, grazie alla trattativa vincente con l'Europa".

Il PD, oggi, in parlamento, scientemente, ha suicidato la nazione.

E' un atto parlamentare.
E' un dato oggettivo.
E' una votazione valida.
E' una indicazione politica.
E' la parola d'ordine da eseguire.

Non c'è niente da interpretare, non esistono punti di vista diversi.
Si può soltanto commentare e sostenere: "mi piace/non mi piace".

Dobbiamo cominciare ad abituarci a parlare su dati oggettivi, inoppugnabili.
E' l'unica -e ultima- possibilità di poter riagguantare il Senso: far decidere ai fatti e ai documenti.

Tutto il resto è fuffa che serve ad alimentare inutili chiacchiere fuorvianti della cupola mediatica, per portare acqua al mulino di chi ha scelto di mettersi al servizio di coloro che considerano l'Italia una nazione di livello talmente basso ma talmente basso, da non poter avere neppure l'ardire (e l'ardore) di aspirare a sedersi a un tavolo di trattative internazionali.
Non dico vincere, ma almeno discuterne.

E poi ci stupiamo se il governo dell'India o del Kazakistan ci prendono a schiaffi in faccia?




12 commenti:

  1. Non mi pare un voto che dimostra qualcosa di inoppugnabile per l'elettore medio del PD. Egli sfoderera' la seguente argomentazione ben testata (e che ho sentito ripetere identica dai tre elettori del PD a cui ho chiesto lumi negli ultimi mesi). "Se avessimo votato per discutere di questi trattati, il sol pensiero di una possibile dialettica da parte dell'Italia avrebbe fatto andar su lo spread (argomentazione che giustifica l'introduzione del pareggio di bilancio in costituzione, nota mia), distruggendo il paese a causa del debito alto creato dai governi Berlusconi. Inoltre tutto cio' e' comunque colpa dei grillini, perche' avrebbero dovuto sostenere Bersani che avrebbe fatto un ottimo governo, colpendo gli evasori fiscali (ma non le slot machine, nota mia) e tagliando le tasse a tutti".
    Caro Sergio, molti elettori del PD hanno capito bene come stanno le cose e fanno solo finta di essere tonti. Sanno bene cosa sta accadendo in Italia e si sono fatti i conti in tasca. Meglio vivacchiare con uno stipendio garantito; tanto sono i giovani, i piccoli imprenditori ed i disoccupati a perderci. Poi se arriva qualcuno a dirci che il PD fa cose oscene in Parlamento, avremo sempre il modo di dire che e' colpa a) dello spread, b) di Berlusconi, c) di Grillo. Ma in realta' sanno (almeno inconsciamente) che e' colpa loro e del loro egoismo.

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  2. PD = cancro dell'Italia

    Lo volete capire si o no che questa europa non è ne modificabile perchè:
    1) Alla Germania va bene cosi
    2) I nostri governanti sono complici di questo crimine

    Ergo...si continuerà cosi fino all'epilogo finale che sarà l'implosione dell'eurozona (dio lo voglia) e dell'euro........
    Non è escluso ovviamente (anzi io ho il terrore che accada) che il continuare su questa strada ci porti ad una nuova guerra.....altro che "l'euro ci ha salvato dalle guerre"......l'euro sarà la causa delle prossime guerre europee

    Se lo volete capire bene altrimenti come si dice....il merlo disse al tordo..sentirai la botta se non sei sordo

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    1. Temo proprio che tu abbia ragione purtroppo.
      Maryta

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  3. Buona sera Sig. Sergio, e si pensi che un paio di ore dopo mi sono sforzato per vedere un paio di TG tra i - squallidi ( attenzione , comunque squallidi.. ) quali la7 e rai news e non ho sentito nemmeno un accenno riguardo a tutto ciò...mio Dio dove finiremo avanti di questo passo.. Leggerla è sempre un piacere illuminante. La ringrazio Un saluto Guido Allievi

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  4. MI PIACE questo articolo / NON MI PIACE questo schifo di politica economica contro gli interessi degli italiani.
    Viva la sovranità monetaria e democratica!

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  5. Non si trova uno straccio di articolo sulla stampa che riporti quanto sopra.
    Persino il Fatto Quotidiano la ha ignorata.

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  6. CITO : IL SISTEMA NON SI COMBATTE , SI ABBANDONA !!!.............R. Bruno
    il progetto " zion " e' una buona alternativa....

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    1. Sono d'accordo e invito tutti a seguire almeno uno degli ultimi seminari di Rocco Bruno su youtube.
      -Mario

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  7. e quando poi si arrivera' al redde rationem (lo scioglimento della catena dell'euro) dobbiamo sperare che si esca da sinistra... e non con liberismo sfrenato. In quel caso i benefici di una valuta nazionale sarebbero poca cosa per noi popolo

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    1. Sono d'accordo. L'unico economista italiano a ricordare sempre che esistono due modi di uscire dall'euro "da destra o da sinistra" è il prof. Brancaccio. L'estrema destra spinge per uscirne subito avviando una politica iper-liberista che affonderebbe il paese in pochi mesi, mentre la sinistra vuole uscirne per rilanciare invece un massiccio piano di investimenti pubblici a debito, ecco perchè è rischioso uscire. Chi ci porta fuori? Chi gestirà il potere una volta che siamo fuori? Sono quesiti legittimi.

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  8. Sergio, volevo donare per il tuo blog ma... non gradisco tanto le banche, né i loro strumenti.
    Che ne pensi di iniziare ad accettare Bitcoin ?
    Ciao, buon lavoro

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  9. Non ci ho capito molto. C'era una mozione per ridiscutere un trattato che abbiamo firmato pochi mesi fa? Per quale motivo la controparte dell'Italia dovrebbe accettare di discutere questo accordo che va bene a tutti gli altri paesi? Abbiamo un potere contrattuale maggiore rispetto a pochi mesi fa? Cosa offriamo in cambio della rimodulazione.E' come se io mi stancassi di pagare il mutuo e vado in banca a ricontrattare il tasso o i tempi. Per quanto riguarda i media non ho visto parlare di questo neppure nel sito di beppegrillo.it

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