giovedì 30 gennaio 2014

Chi è violento e perchè? Una riflessione sullo stato civile della nostra nazione.




di Sergio Di Cori Modigliani

Il Gran Regno d'Ipocritania si sveglia questa mattina e scopre l'acqua calda.
Leggendo la stampa e ascoltando le televisioni e la radio ci si accorge che gli italiani, con una trentina di anni di ritardo, si rendono conto che viviamo in un paese violento, feroce, disuguale, malvagio, dove lo Stato di Diritto è stato cancellato e il Parlamento è diventato una cosa diversa da quella che dovrebbe essere: invece di rappresentare il luogo di sintesi delle esigenze della cittadinanza, e quindi inappuntabile arbitro delle logiche di mercato, si è trasformato nel teatro principale del mercato, dove le leggi e le regole vengono stabilite e definite seguendo la logica del puro business e dell'interesse privato, trasformando gli eletti in Parlamento da legiferatori per il bene comune in semplici impiegati di concetto.

Scoprono tutti, all'improvviso, che la sopraffazione è standard, di conseguenza la volgarità (e una inaudita forma di violenza) si sono abbattute sulle istituzioni e quindi strillano protestando per riportare il dibattito su un piano civilmente accettabile.

E' la consueta ipocrisia nazionale che esplode, improvvisa, in forme virulente, e offre al mondo intero lo spaccato autentico di ciò che siamo diventati: un paese in cui la menzogna, il doppiogioco, il doppiopesismo, la totale mancanza di notizie reali e informazioni attendibili hanno finito per prendere il sopravvento, determinando la logica del tutto è lecito a chiunque e comunque

Le immagini che vedete riprodotte in bacheca, a mio avviso, sono utili per cercare di comprendere ciò che sta accadendo in questi giorni, non a caso proprio adesso, alla vigilia di una furibonda tempesta finanziaria all'orizzonte che ci vedrà -volenti o nolenti- attori partecipi nell'occhio dell'uragano.

Quelle due fotografie sono molto diverse tra di loro ma fanno riferimento allo stesso concetto. Entrambe sono state usate lo scorso novembre per celebrare la giornata internazionale di protesta contro la violenza sulle donne. Una -quella in cui si vede una donna torturata con il volto tumefatto- ha avuto una virale diffusione in Italia, perchè è una immagine che colpisce gli occhi; l'altra, invece, non è stata neppure pubblicata. 
Una immagine facile, quella italiana, che finisce per ottenere l'effetto opposto a quello desiderato: è un'ottima scusa per la maggior parte dei maschi violenti misogini -i signori padroni- per poter dire a se stessi "ma io non ho mai trattato una donna così" e quindi auto-assolversi. E' una immagine che colpisce lo stomaco e procura immediata indignazione ma non consente alcuna elaborazione, nessun pensiero critico, non consente di porsi domande, colpisce direttamente alla pancia e annuncia una argomentazione tautologica e banale "la violenza è brutalità".
In Italia, questa immagine, è diventata il simbolo della sacrosanta protesta femminile.
L'altra fotografia, invece, diffusa dal comitato femminista delle donne canadesi a Montreal, offre una immagine totalmente diversa che giocoforza impone una riflessione, spinge a porsi delle domande, fa riflettere chiunque la osservi e non consente nessuna forma di giustificazionismo di sorta. Si vede il volto sereno di una donna normale di un qualunque paese d'occidente con la scritta "la violenza non è sempre visibile". 

E' la differenza tra il dibattito tra un paese civile ed evoluto -come il Canada- e un paese regredito e incivile come l'Italia.

La violenza è brutale quando si manifesta in maniera primitiva e infantile, ma quando assurge al rango della perversione adulta, diventa subdola, sofisticata, perchè si insinua e si afferma secondo modalità non visibili, non immediatamente riscontrabili, obbligando la vittima a fare i salti mortali per riuscire a dimostrare di essere oggetto di brutalità. Siccome non si vede nulla, si dà per scontato che non esista nulla, ma non è così.

La zuffa parlamentare di ieri ha mostrato al mondo intero che nel nostro paese il dibattito politico ha un volto brutale e violento. Quindi è primitivo. Ma non è così. O non solo così.
L'Italia è una nazione maestra nell'esercizio della violenza ipocrita, quella adulta.
In realtà, l'attuale miserevole stato di declino è il frutto di una violenza sotterranea, continua, costante, quotidiana, che le istituzioni manifestano nei confronti della cittadinanza -vittima di soprusi, ruberie, espoliazioni, angherie- seguendo un iter ipocrita e subdolo. 
E' una violenza perenne e sotterranea.
Non è stato forse violentissimo il modo in cui la cupola mediatica, in Italia, ha preso atto il 27 febbraio 2013 che il M5s aveva vinto le elezioni? Esordì L'Espresso con un numero speciale dedicato a Grillo che veniva identificato non come il leader vincitore, bensì come un bieco speculatore d'azzardo che aveva ingannato l'elettorato lucrando sulla sua buona fede, perchè il suo principale interesse consisteva nell'aprirsi un gigantesco resort di lusso in Costa Rica. L'operazione fallì miseramente, ma diede il via alla violenza.
Nessuno tra i giornalisti (con l'unica eccezione dei professionisti de Il Fatto Quotidiano) osò attaccare il gruppo editoriale L'Espresso, anzi. Cavalcarono il delirio moltiplicandone l'effetto che dilagò sui social networks e contribuì a lanciare un linguaggio divenuto ormai standard: l'attacco personale, l'insulto e l'aggressione immotivata, la diffamazione, la diffusione di falsità ovvie.
Non è forse violentissima, la Legge, in Italia, laddove ci fa sapere che Fiorito merita un vitalizio e glielo accredita?
Non è dannatamente violenta la pretesa da parte dello Stato di essere saldati subito quando è in credito, arrogandosi l'opzione di procrastinare il saldo a data da definire quando, invece, è in debito?
Non è stato, forse, un atto di violenza istituzionale quello attuato dal Presidente Napolitano quando -in presenza dell'ennesimo momento di furioso stallo- dovendo fare il punto della situazione convocò al Quirinale la delegazione del PD e quella del PDL escludendo quella del M5s che era l'unico partito ad aver vinto le elezioni, e rappresentava le istanze del 25% dei votanti?
Non è stato un atto violento quello di Matteo Renzi nell'aver selezionato e identificato la persona di Silvio Berlusconi come l'interlocutore unico e privilegiato con il quale redigere una legge elettorale che deve stabilire chi e come andrà in Parlamento? Non è forse violentissimo insegnare agli italiani che la Legge non ha nessun valore quando un senatore decaduto perchè condannato in via definitiva ed espulso dal Parlamento -in maniera ufficiale e legale- si trasforma in colui che detta le disposizioni legali in materia di elezioni?
La lista è lunga, ahimè lunghissima.
Cito l'ultimo atto di straordinaria violenza (corrispondente in termini civili all'immagine in bacheca della donna serena senza alcun segno di violenza sul suo volto) quello relativo alla discussione in aula per votare il decreto di svendita della Banca d'Italia agli squali della speculazione internazionale. Non soltanto è stato legato alla tassazione dell'Imu nonostante non ci fosse nessun rapporto nè vincolo, ma non è stato neppure proposto un dibattito in aula tra tutte le forze politiche per far ascoltare alla nazione i diversi punti di vista, far ascoltare alla nazione la voce del Presidente del Consiglio e soprattutto del Ministro del Tesoro che spiegavano perchè intendessero farlo, quali erano le condizioni, come e dove e quando e quanto e per quanto lo Stato ci avrebbe guadagnato, aprendo un dibattito sul tema, in modo tale da poter ascoltare i diversi punti di vista. 
Non è stato un atto di strabordante violenza della cupola mediatica non aver lanciato nei loro organi di stampa un sereno confronto su questo tema così importante? 
Perchè Bruno Vespa, Giovanni Floris, Michele Santoro, Corrado Formigli e tutti gli altri al seguito non gli hanno dedicato una puntata speciale per spiegare alla nazione di che cosa si trattava?
Questo silenzio è violenza, perchè la violenza vera, in un paese ipocrita e feroce come questo, è sempre invisibile.

Così secondo me stanno le cose, per chi le vuol vedere e sa leggere dietro le apparenze.




17 commenti:

  1. Sig. Sergio, lo dica che ci stiamo avviando verso un presidenzialismo monocamerale. Non solo, con una camera sola ma di nominati. Stiamo andando verso un futuro che ci vedrà eleggere un Re d'Italia pro tempore in nome della governabilità, dell'efficienza e forse, penso io, della mafia.

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  2. "L'Italia è una nazione maestra nell'esercizio della violenza ipocrita, quella adulta".

    Non poteva essere definito meglio l'esercizio distorto e deformante dell'intelligenza e della cultura che va per la maggiore tra gli esponenti della nostra classe intellettuale e dirigenziale. La sopraffazione proditoria di politici e amministratori ne è in parte espressione e in parte -- solo in parte -- causa, più spesso flebile giustificazione per scelte che rafforzano atteggiamenti interiori preesistenti a eventuali soprusi e ingiustizie subite. E' forse il lascito di una mentalità medioevale fortemente gerarchizzata, chiusa, campanilista e intollerante che qui da noi fatica più che altrove a cedere il passo a convinzioni profonde su valori come "bene comune", "eguaglianza", "solidarietà" reale, che non sia vanesia degnazione, ossia ancora una volta una manovra pubblicitaria mirata di nuovo e solo a tornaconti personali o di casta.
    Vorrei tanto credere che una buona 'dialisi' elettorale basti a garantire, una volta per tutte, la liberazione da questa intossicazione collettiva.
    Grazie di nuovo per le Sue riflessioni e per la pubblica condivisione che ne fa.
    marilù l.

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  3. Mi spiace, avendo perso notiziari e tg sia ieri che oggi, non mi ero resa conto che il famigerato decreto IMU/Bankitalia era già stato approvato in fretta e furia -- soprattutto furia -- ieri sera alla Camera. Mi spiace in particolare per il trattamento a dir poco indecente subito dalla deputata Loredana Lupo.
    C'è però qualcosa che non mi è chiaro: su un articolo del Fatto quotidiano pubblicato in rete poco più di un'ora fa si legge che il decreto è passato con 236 sì e solo 29 no. Ma il numero legale per procedere alla votazione non era di almeno 316 deputati? Spero si tratti di un refuso. Anche perché i grillini eletti alla Camera dovrebbero essere molti di più di 29; 109, per l'esattezza.
    marilù l.

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  4. Io invece il pomeriggio di ieri l'ho passato cercando di capire cosa stava succedendo, quasi aspettandomi il peggio, come infatti e' stato! Quello che mi ha sorpreso - e neanche poi tanto! - e' come mai non c'erano davanti al parlamento i Cittadini - si', con la 'c' maiuscola! - sarebbe bastato qualche centinaio... come a dire "dovete fare I conti con noi". Ero allibita. I parlamentari 5S, che stanno facendo davvero una fatica enorme, sono stati lasciati soli!!! In una citta' come Roma, 3 milioni di persone, possibile che non e' venuto in mente a nessuno fare un tam tam di messaggi per convocare i Cittadini, sarebbe bastato lo 0,0005 della popolazione a far la differenza! Non lo capisco...
    Seconda considerazione: non sara' che le istituzioni, compresa quella cretina della Boldrini, con la sua faccia idiota da signorina perbene malfollada, senza neanche rendersene conto, stanno cercando di portare la situazione al limite - vedi Forconi - per mettere a tacere le opposizioni con le armi?

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  5. sergio ha detto proprio bene.....ossia ha fatto un elenco di tutte le cose assurde che gli italiani stanno ingoiando e le ha chiamate con il loro nome, ossia violenza...

    a mio modo di vedere non esiste la violenza buona, fattibile e la violenza cattiva...esiste "la violenza" e alla violenza si risponde con la "violenza"...ognuno poi usa la violenza che gli è piu simpatica..

    in sintesi.....questa classe politica ci sta portando diritti ad una rivolta violenta che finirà male come è sempre successo nella storia passata....

    quello che pero mi crea preoccupazione è che quando scoppierà questa rivolta (perchè scoppierà) ci faremo la guerra tra noi popolo...quelli che danno ragione alla classe dirigente contro quelli che si oppongono.....il risultato sarà che la classe dirigente si farà tante di quelle risate da fargli male la pancia e alla fine si rigenererà sempre uguale e piu forte di prima.

    la cosa giusta invece è che bisognerà reagire con "violenza" solo ed esclusivamente contro la classe dirigete a tutti i livelli degli ultimi 50 anni, responsabili dello sfracello attuale...

    Una parte di colpa cmq ce l'hanno anche gli italiani che li hanno votati e continuano a votarli credendo alle favole...

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  6. Non sempre ciò che è illegale è, al contempo, illegittimo. Non è forse legittimo usare la forza per difenderti da chi vuole, a sua volta, farti del male? Non era forse legittima la guerriglia che i partigiani hanno combattuto contro un regime che aveva portato l'Italia alla catastrofe? E' non è quindi legittimo oggi, organizzare una rivolta, che preveda l'uso delle armi? Io dico di si! Il giorno in cui hanno rieletto Napolitano e, prima ancora, l'aver anticipato di così tanto tempo le elezioni per evitare che il M5S arrivasse al 35%, è stato chiaro a tutti che il Potere non intendeva rispettare neanche i più banali principi democratici. L'aver tradito la costituzione in modo così palese, aver, di fatto, ammesso che la sovranità è stata quasi del tutto ceduta alle lobby, non è forse una demolizione violenta dello Stato? Quello che la gente comune sta subendo giorno per giorno, non è forse violenza? E a queste infamie, come bisognerebbe rispondere se non con la Violenza? Peccato che, al momento non esista un movimento o un semplice gruppo di persone che possa mettere in piedi (e non è affatto facile) tutto questo.

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    1. Oh sì che esistono, invece. Pensi solo ad Al Qaeda o alle organizzazioni masso-occulte che hanno generato esaltati sanguinari neo-crociati come Breivik, in Norvegia; pensi ad Alba Dorata in Grecia,e a tutto il fermento neo-nazista che sta ripercorrendo come un brivido l'Europa e che non avrà difficoltà alcuna a riallacciarsi, in un abbraccio mortale, alla 'fratellanza' oltreoceanica del Ku-Klux-Klan, già da anni scalpitante per via dell'odiata raddoppiata elezione alla massima carica dello Stato di uno "sporco negro". Poi, se le è rimasto ancora tempo, dia anche un'occhiata all'Egitto e una, più prolungata e meditabonda, alla Siria, con qualche sosta particolarmente attenta sui resoconti di prigionia del giornalista Domenico Quirico de "La Stampa". Infine, le consiglio una rapida retromarcia verso i racconti del sequestro in Afghanistan del giornalista Daniele Mastrogiacomo, che aveva per compagni di cella numerosi e grossi sacchi di haschish in attesa di essere espatriati e smerciati, più o meno come lui. Un ultimo pensiero al Messico e alla sua infernale "Ciudad Juarez" potrebbe regalarle la classica ciliegina sulla torta delle nefandezze che agguerrite ed efficientissime consorterie criminali sparse per il globo tramano e realizzano sempre meno contrastate ovunque convenga loro. A me pare che la cosa più saggia da fare sia evitare di rendere loro la nostra penisola ancora più appetibile di quanto già non sia. Resistere, resistere, resistere -- per noi italiani e in questo contesto storico -- significa unicamente questo secondo me: salvare lo Stato di Diritto con l'amore per la pace e la convivenza solidale che sono la sola ragione valida per conferire a burocrati e amministratori potere di limitare -- ragionevolmente -- la libertà individuale di ciascun cittadino.

      Saluti, marilù l.

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    2. la mia "speranza", che coincide con quella di molti, non è una lotta armata che instauri un regime fantoccio, come vorrebbero i signori di alba dorata, i cui capi sono appoggiati e finanziati da potenze straniere. Quello che intendo io è una rivolta di liberazione, senza creare un nuovo Stato e ripristinare la validità e il potere della Costituzione (che andrebbe logicamente aggiornata), ma lasciando intatti i principi su cui si basano le istituzioni, che sono state demolite pezzo dopo pezzo. Insomma una restaurazione e non una rivoluzione. purtroppo in Italia, attualmente, non esistono gruppi o loggie o parto dei servizi che abbiano un progetto simile (le rivolte non sono mai "popolari", il popolo è una massa senza forma e senza testa che si adegua a tutto. i cambiamenti radicali avvengono per volere di gruppi relativamente piccoli, che cercano l'appoggio delle forze armate e delle forze di polizia, cercando di garantire alle potenze alleate il rispetto di trattati stipulati e soprattutto una politica che non metta in pericolo le stesse alleanze).

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    3. Purtroppo, almeno a sentire Massimo Ciancimino o anche il pentito di mafia fittizio, perché "forzato" a suon di botte e di torture nel carcere di massima sicurezza di Pianosa, Vincenzo Scarantino, sembrerebbe che qui in Italia settori "deviati" della polizia e dei servizi abbiano preferito depistare le indagini a vantaggio, per esempio, dei veri esecutori della strage di via d'Amelio per accordarsi così con la mafia, confondendo la difesa dello Stato e delle Leggi con quella dello status quo e dei privilegi di gruppi, caste, partiti. Queste eminenze grigie che dietro le quinte dovrebbero manovrare la rivolta popolare di pacifica "restaurazione", come Lei l'ha definita, mi sembra che manchino -- come dire -- del 'physique du role", qui alle nostre latitudini.
      Grazie comunque della Sua risposta.
      marilù l.

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  7. Già il Presidente partigiano Pertini sosteneva che "a brigante un brigante e mezzo", per significare che quando hai a che fare con i farabutti non devi essere una mammoletta. Come dire: alla violenza del sistema bisogna reagire e non subire passivamente.

    Noi viviamo in un sistema falsamento democratico che usa la violenza morale e non sui cittadini con una burocrazia da paranoia, con la corruzione, con la criminalità organizzata,, con uno stato di polizia, con un partito democratico (mai nome più bugiardo) di stampo stalinista... Insomma è già tanto se i cittadini ancora non scendono in piazza come a Kiev o in Egitto per chiedere la sostituzione dei presidenti.

    I 5 Stelle hanno il merito di denunciare davanti a tutti l'ipocrisia e le complicità criminali di questo sistema, il re è nudo, e per questo vengono attaccati da ogni parte. Giustamente, sono la minaccia alla stabilità ed alla sopravvivenza di questo sistema pseudodemocratico. Ecco perché non bisogna lasciarli soli e dobbiamo fare in modo che il sostegno dei loro milioni di elettori diventi una forza d'urto visibile e tangibile, pur rimanendo nell'alveo della legalità (ma quale?).

    E' ovvio che allo stato di polizia è da preferire la pulizia dello Stato. Sempre che siamo in grado di lottare per raggiungere questo fine.

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  8. Sì caro Sergio, condivido, esistono tante forme diverse di violenza, e non sempre sono visibili e percettibili. Viviamo in una realtà violenta. A volte ci vuole consapevolezza per rendersene conto della violenza che ci circonda. Anche violenza verbale, naturalmente...
    Dove c'è un carnefice ci deve essere necessariamente anche una vittima che in qualche modo rende possibile questo gioco dell'inconsapevolezza.
    Non è forse violenza seminare paura? dover avere paura di perdere il posto di lavoro? paura di dover emigrare? di essere schiavizzati? di essere ricattabili o ricattati dalle banche? La paura di non riuscire a rimanere onesti per poter sopravvivere?
    Non è forse violenza quando dobbiamo essere preoccupati di non arrivare alla fine del mese?
    Non è forse violenza quando non riusciamo a trovare un lavoro, nonostante i nostri sforzi, le nostre capacità, le nostre lauree, la nostra buona volontà?
    Non è violenza quando doversi accontentare di uno stipendio misero quando c'è gente che guadagna milioni? sarà tutto merito? Non credo proprio.
    Non è forse violenza quando rinunciamo a rivendicare i nostri diritti perché siamo sfiduciati, rassegnati, disillusi pensando che tanto giustizia non sarà fatta perché non ci sono tribunali che funzionano, non c'è nessuna certezza del diritto, nessuna certezza della pena?
    Non è forse violenza quando veniamo zittiti perché non abbiamo diritto di parlare, non abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce, di essere ascoltati? e invece siamo costretti ad ascoltare in televisione, alla radio la voce di chi ci racconta stupidaggini, idiozie, menzogne, mezze verità? quando dobbiamo subire la voce di chi è più potente, più prepotente, molto ma molto più ricco di noi, più manipolativo di noi?
    Non è forse violenza quando non ci dicono la verità, quando ci vengono occultate le informazioni vere, quando ci viene negato di sapere come stanno le cose?
    Le aristocrazie finanziarie internazionali, le banche, le multinazionali e le loro lobby hanno gioco facile a comprarsi i politici (di qualsiasi colore) per fare i loro interessi. Per contrastare tali poteri sarebbe necessaria una classe politica che non si faccia corrompere, illuminata, una classe politica saggia, colta e astuta, una classe politica virtuosa con dei valori alti di umanità, generosità, amorevolezza, equilibrio, giustizia, buon senso, non violenta. Ma secondo me questa classe politica in Italia non esiste proprio perché il tipico politico è semplicemente un mendicante che ha bisogno di voti per essere eletto e quindi fa necessariamente tante promesse che mai manterrà quando avrà ottenuto la sua poltrona. Si vende al miglior offerente. L'umanità è ancora poco evoluta, l'età dell'uomo delle caverne non è tanto lontana... Siamo ancora alla "legge della giungla". Siamo al "pesce grande che mangia il pesce piccolo"... siamo al "Si salvi chi può"... Che tristezza! Anzi: che gioia! godiamoci lo spettacolo non dimenticando che esistono anche la gioia, l'allegria, la giocosità, la celebrazione! Walter

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  9. Seguo da un paio di anni il tuo blog e devo dire che ti stimo molto non solo per la tua capacità netta, chiara di raccontare i fatti dal punto di vista che i media cercano di non farti mai scoprire, ma anche perchè nei tuoi post ci sono sempre i riferimenti oggettivi sulla provenienza della notizia che il lettore può andare a verificare. E' mai successo che un tg comunichi la fonte da cui proviene la sua notizi? no. Eppure tutti continuano a credere che siccome "l'ha detto la televisione" allora è la verità.
    con stima Ermanno

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  10. Un ringraziamento particolare a mio avviso va fatto a tutti quei vecchi che ci trasciniamo ancora attorno che sono bravi nonni ma esperti ladri e saccheggiatori.
    Quelli che per una vita hanno parassitato e si ritrovano con tre pensioni.
    Quelli che hanno visto l'ambiente decadere fino a ridursi ad una pattumiera e hanno sapientemente preso fino all'ultimo come se fosse roba d'altri.
    Quelli che se ci sono prepotenze ingiustizie sul lavoro bisogna resistere e sopportare (perchè??).
    Quelli che fate pure quello che volete basta che sia ad una spanna dal mio culo.
    Quelli che sono brava gente perchè del partito e poi ti strangolano con l'affitto o ti fregano con la compravendita.
    Quelli che a seconda se torna comodo, ingiusto e legale va bene e viceversa.
    Quelli che il giovane è un drogato mentre il vecchio è saggio e va rispettato anche se è un verme marcio.
    Quelli che dell'ignoranza ne hanno fatto uno stile di vita con una discendenza spregevole.
    Tutte queste belle persone tra non molto saranno fredde fortunatamente, un pò mi consola.
    Con le leggi vigenti fatte da Al Tappone, sarà impossibile fare una rivoluzione e vincerla, a mio avviso, purtroppo, bisogna ulteriormente sopportare e seguire il modello Islandese che non è proprio omologo a quello italiano ma è l'unico che permette il non ripetersi della stessa storia.
    Sono solo opinioni e punti di vista e un pò di sfogo.
    Grazie Sergio per il bell'articolo, ho deciso che d'ora in poi ti dò del tu, non per mancanza di rispetto ma per praticità, sono sicuro che tu non ci trovi nulla di male.
    A volte quando leggo i tuoi articoli mi sembra di leggere alcuni vecchi scritti di Kundera che trovo un grandissimo narratore, tra i miei preferiti.

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  11. l'articolo mi e' piaciuto,analisi lucida e semplice dello stato attuale delle istituzioni,appartenevo anch'io alla categoria "belli addormentati nel bosco",ingenuo votante a sinistra,e svegliarmi e' stato doloroso....non coltivo culti del capo ne' partigianerie "a prescindere".......simpatizzo per i grillini ma riusciranno a farli fuori,l'ultima carta da giocare sara' attaccare Grillo sul piano personale.....tasse evase? resort di lusso?traditore di moglie? stiamo a vedere,ma i giochi sono gia' stati decisi

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  12. Non so se me lo contiene tutto,ma ci provo.E' un manifesto bellissimo del sig.Perri. Tutti in piedi:ONORI AL SIG.BENIAMINO PERRI.
    LETTERA APERTA A CORRADO AUGIAS
    Buona sera, io sono un pensionato che per ben 40 anni ho votato sinistra, mi creda, ho creduto per tutta la mia vita alla favoletta di un'Italia migliore, un' Italia più giusta, un'Italia con una spartizione più equa della ricchezza, SI, ho constatato che tutto ciò si è realizzato, ma non per il popolo. La vicenda Fiorito mi ha aperto gli occhi sui fiumi di soldi che circolavano e circolano attorno alla politica e, la domanda che mi sono posto è: ma i nostri, quelli a cui io ho dato la fiducia,quei fiumi di soldi dove li hanno messi??? Le dò la mia risposta : si sono fatti " i cazzettini loro" , si sono dati stipendi, rimborsi, vitalizi e liquidazioni da onnipotenti e noi ? Noi siamo rimasti sulla montagnetta con la bandiera rossa, ma lei dott. Corrado Augias non se ne è accorto, forse perchè una fettina è toccata anche a lei da parlamentare europeo. Si sono creati società pubbliche e private , inventati, posti di lavoro di rilievo a salari dirigenziali per i figli, mogli , nipoti, amanti, amici e amici degli amici e, Noi ?,io , che ho fatto laureare i miei 2 figli mangiando pane e mortadella me li sono visti partire tutti e due all'estero, ma lei dott. Corrado Augias non se ne è accorto, forse perchè i suoi di figli hanno trovato non strade , ma autostrade per sistemarsi. Non ho mai pensato che lei fosse un pennivendolo, nemmeno ieri sera alle invasioni barbariche, ho però notato un certo imbarazzo tra le sue parole, ma ero convinto che le infamie dette erano dovute a una arrabbiatura verso giovani che avevano esagerato nel chiamare BOIA Napolitano e, ciò è comprensibile, Ma poi stamattina mi dicono che c'è un articolo sulla repubblica a sua firma confermando quanto affermato ieri sera. Allora no, mi dispiace nessuna giustificazione. Quello che ha detto offende me e tutte le oneste persone che hanno lavorato per tenere in piedi questo paese. Lei non può chiamare fascisti dei ragazzi che credono in quello che fanno e , danno una speranza a gente come me o i miei figli, Ma sopratutto lei che ha PRESO da quel fiume di soldi, si ha PRESO, NON SI PUò PERMETTERE DI GIUDICARE QUESTI RAGAZZI CHE RINUNCIANO A META' DELLE LORO COMPETENZE, ma lei è in grado di concepire una cosa del genere? RINUNCIARE A SOLDI COSA SARA' MAI, LEI COME PUO' CAPIRE UN ATTO RIVOLUZIONARIO COME QUELLO DI RINUNCIARE ALLA SISTEMAZIONE A VITA NEL MOMENTO IN CUI LI DEFINISCE FASCISTI, lei mi ha fatto pena, SI MI HA FATTO PENA UN VECCHIO INTELLETTUALE CON SLOGAN CHE NON AZZECCANO PIù DA NESSUNA PARTE. Eppure lei , dall'alto della sua cultura, dovrebbe sapere che cos'è un IDEALE , dovrebbe sapere quanto è forte un popolo CHE è mosso da un IDEA. Lei intervenendo a gamba tesa ha dimostrato che deve dire grazie a qualcuno, lei ha qualcosa da perdere con noi "fascisti" . Si dott. Corrado Augias se i Grillini avranno la maggioranza, quella sua super pensione e il vitalizio da parlamentare europeo si potrebbe ridurre , perchè vede, siamo tutti Italiani e, abbiamo il diritto di mangiare tutti e, lei dovrebbe saperlo che cos'è la fame. Vede dott. Corrado Augias sarete costretti a lasciare qualche posto di lavoro dignitoso anche ai nostri figli che al 99% forse lo meritano di più dei vostri. Vede dott. Corrado Augias forse quei giornalai , dove ancora oggi lei si è permesso di offendere, a pagamento, che predicano il liberismo con i soldi dello stato , quando gli mancheranno i nostri soldi forse faranno giornalismo serio se vogliono guadagnarsi il pane .(segue)

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  13. /segue. Vede dott. Corrado Augias dicendo che sono tutti manovrati da quei furbi di Grillo e Casaleggio o, la infamia di fascisti o , incutere paura sulla possibile deriva antidemocratica, lei oltre a, offendere l'intelligenza mia e quella di 9 milioni di persone ONESTE, offendendo quei ragazzi ha offeso personalmente gente come me, gente che ha lavorato una vita, che ha pagato le tasse sempre e comunque, che ha pagato e continua a pagare l'abbonamento RAI e, grazie a gente come me che lei vive una vita agiata, a gente come me che abbiamo creduto, per 40 anni io, che ci avreste dato un mondo migliore, SI , dott. Corrado Augias, il mondo migliore per lei e tutti gli altri come lei, PER NOI POPOLO LA FAME. Per questo lei deve chiedermi scusa SE NON LO FA' ALLORA IL FASCISTA E' LEI, SI DOTT. CORRADO AUGIAS, IL FASCISTA VERO E' LEI. Cordialmente Beniamino Perri tel 3398829922

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  14. Da quando è successa la bagarre alla Camera, nei giorni successivi tutte le televisioni e radio hanno dato la notizia degli insulti alla Boldrini e hanno dato primario risalto alla notizia con un bombardamento continuo, e alla deputata del 5 stelle che ha ricevuto lo schiaffo quasi nulla e quel nulla messo come non grave e per di più in secondo piano.Se non è violenza questa.

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