di Sergio Di Cori Modigliani
Visto che la realtà attuale (e soprattutto mediatica) ci impone di parlare della discussione in atto sulla legge elettorale, ne prendo atto e condivido con i miei lettori la mia opinione.
Dal punto di vista della comunicazione si tratta di una ben orchestrata truffa subliminale.
Non tanto per i contenuti quanto per la costruzione del contenente.
Viviamo nell'era post-moderna della complessità e, dall'alto della sua poderosa geniale intuizione, ci illuminano dall'aldilà le visionarie profezie del grande Marshall MacLuhan, il quale già nel 1962 ci spiegava come si stavano mettendo le cose. Spiegava, allora, come la caratteristica principale dell'homo electronicus nel villaggio tribale connesso della rete, sarebbe stata quella di vivere immerso "nella trappola della visibilità costante", variante narcisista che confermava, in termini sociologici, l'ipotesi del Grande Fratello di Orwell. I contenuti, ovvero il valore intrinseco dell'essenza delle cose e delle persone, non sarebbero stati neppure presi in considerazione "perchè sarà il contenente a definire il contenuto e la massa composta del cittadino elettronico vedrà, ascolterà, dibatterà sulla confezione del pacchetto senza neppure avere la possibilità di poter avere accesso all'interno della scatola". Nei decenni successivi, la sintesi del suo pensiero (il mezzo è il messaggio) sarebbe stato elaborato dai più creativi e intelligenti pensatori che avrebbero identificato nel concetto di packaging -macabra invenzione geniale delle agenzie pubblicitarie statunitensi- l'autentico Senso del dibattito politico inventato dagli oligarchi, per imbonire, ingannare, depistare e truffare la popolazione: il trasferimento di un concetto marketing alla vita politica.
Noi viviamo immersi quotidianamente nel packaging, basato sul principio per cui non conta ciò che devi vendere e che cosa ci sia dentro la scatola, ma ciò che davvero conta è la qualità della confezione e la modalità con la quale viene offerta all'acquirente Da cui il trionfo della realtà virtuale basata sul concetto di apparenza e del rivestimento d'immagine che nasconde, ottunde e cela il valore autentico del contenuto reale.
Fine della necessaria e prolissa (sorry) premessa.
La questione della legge elettorale è una ben congegnata truffa subliminale perchè induce a pensare che si sta vivendo in un mondo -parlo qui dell'Italia- precedente al trionfo elettorale del Movimento cinque stelle, spingendo inevitabilmente -subliminalmente e surrettiziamente- il fruitore di tale comunicazione a pensare se stesso (in quanto cittadino italiano) come se fosse immerso nella realtà politica del dicembre 2012.
La realtà (cioè la sostanza che sta dentro al pacchetto dell'idea di cives, il servizio pubblico) ci conferma, invece, che un nuovo trend è emerso in tutto il mondo, non soltanto in occidente. Si sta affermando in maniera dirompente, sempre di più nelle nazioni occidentali, ed è dalla parte diametralmente opposta a quella che ci si impone di dibattere, discutere e argomentare: si tratta della genesi del tripolarismo. Negarne l'esistenza vuol dire far credere che l'affermazione elettorale del Movimento cinque stelle sia stato un incidente di percorso che il sistema può facilmente assorbire perchè la linea politica di gestione della cosa pubblica verrà comunque avviata sul binario del bi-polarismo.
Non è così, per nostra fortuna.
Il solo fatto di affrontare la questione parlando del bi-polarismo vuol dire spingere la nazione verso la regressione per annullare l'irruzione nell'agone politico del terzo e potente pilone di cemento armato che compone il quadro politico: la cittadinanza post-ideologica.
Quella che si sottrae al gioco delle nomine, che si rifiuta perfino di accomodarsi al tavolo di una trattativa che rappresenta la trasposizione di una fantasia progettuale di tipo massonico (vediamocela tra noi facendo gestire il tutto alle nostre logge: quelle conservatrici da una parte e quelle progressiste dall'altra, se ci sono problemi li risolveremo nella loggia di sintesi).
Quella che contempla un'idea di gioco diverso perchè sa perfettamente e onestamente e in buona fede e consapevolmente che giocare al bipolarismo è giocare con le carte truccate.
Quindi è inutile giocare.
E' un dibattito che non parla della realtà di oggi ma di quella di ieri.
E' un dibattito che non contempla la rappresentanza partecipativa della cittadinanza e dà
per scontato che "il problema da affrontare" sia l'alternanza tra poli contrari. E invece "il problema da affrontare" consiste nel diritto, da parte della cittadinanza, di avere accesso alla gestione della cosa pubblica, che presuppone l'esercizio dell'attività politica finalizzata solo ed esclusivamente al conseguimento di un bene comune, abbattendo l'interesse privato in atti pubblici.
Ben altra cosa.
Anzi, la cosa opposta.
L'approccio tripolare postula il concetto di complessità e parla della realtà attuale.
E le urne sono state molto chiare in proposito.
C'è la vecchia oligarchia aristocratica tradizionale reazionaria che rappresenta il mondo dei furbi garantiti: ed è un polo.
C'è la nuova oligarchia aristocratica piccolo-borghese che rappresenta il mondo dei mitomani ipocriti, personaggi inquietanti che parlano di progresso e alimentano clientes seguendo gli stessi identici parametri dei loro oppositori: ed è un altro polo.
Dal 26 Febbraio 2013 esiste un terzo polo, quasi nove milioni di persone. All'inizio un po' armata Brancaleone, ingenua, sorpresa, priva di esperienza, che poco a poco, con la caratteristica innocenza e l'entusiasmo dei neofiti, è stata in grado di comprendere i meccanismi attraverso i quali denunciare e smascherare quello che oggi ci appare essere stato un gioco truccato. Rappresentano le istanze della cittadinanza che vuole partecipare direttamente alla gestione collettiva del bene pubblico: un ritrovato senso del fare politica.
E' il tripolarismo il trend emergente, almeno in questo momento. Forse come inevitabile passaggio intermedio tra il vecchio e il nuovo.
In tutta Europa si sta affermando.
Possiamo identificare anche il giorno e la data esatta della sua nascita.
E' stato in Belgio, nel giugno del 2012.
E' stata quella signora la cui immagine vedete in bacheca.
Si chiama Zakia el-Khittabi, figlia di emigrati marocchini. Lei è nata in Belgio dove ha studiato agraria e ha cominciato ad occuparsi di ecologia e di salvaguardia dell'ambiente denunciando l'ingerenza delle lobby dei colossi della finanza, delle sementi e dell'energia negli affari interni del Belgio. Costei, il 12 Giugno del 2012, è diventata Presidente del gruppo "Ecolo" al senato belga (il partito degli ecologisti e ambientalisti verdi) in un paese che era stato quasi due anni senza governo perchè -per l'appunto, nel nome del bi-polarismo- due fazioni diverse contrapposte (anche linguistiche) avevano prodotto una situazione di stallo perpetuo. Non appena eletta ha fatto un discorso in cui ha annunciato la genesi e la nascita in Europa di una nuova consapevolezza collettiva basata sugli interessi della cittadinanza che lei ha declinato come "l'irruzione sulla scena politica del tripolarismo senza il quale non potrete mai più evitare di fare i conti". Così, allora, l'agenzia di stampa nazionale a Bruxelles diede l'annuncio: "La belga di origini marocchine, Zakia el-Khittabi, ha assunto l’incarico di presidente del gruppo Ecolo al senato belga ed è la prima marocchina a ricoprire una posizione di questo livello. In un intervista al giornale “Le Soir”, El-Kitthabi dichiara “sono nata qui e non ho la stessa cultura dei miei genitori ma considero la mia appartenenza culturale duplice”. Ha affermato, inoltre, di abbracciare la religione musulmana ma, "al tempo stesso ho scelto di rifiutare l’uso del velo da parte delle donne perchè lo ritengo un'offesa del diritto naturale delle donne a essere considerate prima di tutto persone e quindi dotate di autonomia, indipendenza di giudizio, e libertà di scelta. La nomina di Zakia el-Khittabi alla presidenza del gruppo è avvenuta alla fine della scorsa settimana per sostituire Jacky Morael, secondo la politica di duplice alternanza tra uomini e donne e tra la regione di Bruxelles e la Vallonia".
Ho scelto lei perchè la senatrice è diventata il simbolo, in Europa, del nostro continente che cambia, che si avvia verso un futuro intriso di battaglie per combattere e abbattere il bipolarismo, con la prospettiva entusiasmante di arrivare, un giorno, al 100% dei voti del terzo polo, che è l'obiettivo dichiarato da Zakia el-Khittabi "perchè il mondo lo cambieremo non se i verdi saranno considerati un partito ai quali offrire un contentino, bensì se l'intera popolazione al 100% -.nessuno escluso- sarà diventato verde perchè l'ecologia, il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente, della salute pubblica, e delle esigenze della cittadinanza, interessa l'intera popolazione e non soltanto gli interessi privati di pochi".
Come Beppe Grillo spiegò il giorno dopo del trionfo elettorale, quando scrisse un post nel quale annunciava che l'obiettivo era quello di raggiungere il 100% dei voti e poi il movimento si sarebbe sciolto. Con diabolica abilità, l'intera cupola mediatica fece in modo di non affrontare l'argomento, di non elaborare questo concetto, svillaneggiandolo come un'idea nazista di predominio dittatoriale.
Ecco perchè non mi interessa affatto il risultato dell'incontro Renzi-Berlusconi, che considero una truffa mediatica: la vera posta in gioco è far passare come scontata e ovvia l'idea che viviamo in regime bi-polare, che abbiamo bisogno del bi-polarismo e che la governabilità dipende dal sistema bipolare.
Personalmente ritengo che la scelta strategica da parte del Movimento Cinque Stelle di non partecipare ai "colloqui privati" sia corretta, giusta e rispettosa dell'idea dei suoi votanti: chi ha votato M5s ha votato per il Terzo Polo.
Il resto è fuffa.
Anzi: il resto è truffa bella e buona!
Il terzo polo si affermerà, ne sono certa!
RispondiEliminaAncora un anno di questa politica stracciona e di aziende che chiudono poi, chi pagherà le pensioni e gli stipendi dei troppi statali se i giovani continuano a non trovar lavoro e quelli che l'hanno lo perdono?
Gli indecisi e i non votanti dovranno prendere una decisione e, non credo proprio che voteranno chi ci ha condotto a questo punto anche se i TG e i vari Fazio continuano a schierarsi dalla loro parte. A proposito di Fazio, sabato, nella sua trasmissione ha dato prova di pochezza, servilismo e di totale inutilità intervistando,
senza nemmeno lasciar completare le risposte, Di Maio il quale a soli 27 anni, a suo confronto, sembrava un gigante per serietà, lucidità e compostezza nel rispondere alle sue incalzanti e fuorvianti domande.
Boicottiamo Fazio. facciamogli scendere lo share cambiando canale.... ma che giornalista è uno che non accetta le critiche ma che pretende di farle a coloro che non sono schierati col PD e che si guarda bene dal far domande scomode a rappresentanti del suo partito.... ormai se ne accorge anche un cieco che pende tutto a sinistra!
Sono completamente d'accordo con lei. Speriamo che siano in molti a seguire questo consiglio.
EliminaIl Movimento Cinque Stelle è l'unico a meritare attenzione e rispetto per la sua coerenza. Nonostante gli errori commessi in questi mesi per inesperienza, soprattutto, i 5 Stelle hanno evitato di compromettersi con i partiti che reggono questo sistema. Il loro assunto principale era ed è dimostrare che questi partiti sono diversi solo in apparenza e che tutti devono andare a casa perché inadatti a governare questo Paese.
RispondiEliminaSinora è stata l'azione del Movimento che ha spinto il Pd e il Pdl prima e Ncd dopo alle grandi intese, disvelando la loro malafede. Se non fosse per la presenza dei parlamentari a 5 Stelle Berlusconi sarebbe ancora al Senato e se Renzi ha voluto incontrare e trattare con un pregiudicato questo è sotto gli occhi di tutti, con grave perdita di dignità agli occhi dei Paesi dove i parlamentari pregiudicati non godono di alcun rispetto e vengono cacciati via dai loro stessi colleghi di casacca.
Sono i 5 Stelle a denunciare le corruzioni e le contraddizioni di questo sistema, non è per caso quindi che il vecchio e marcio sistema di potere si è coalizzato contro Grillo e Casaleggio studiando una legge elettorale che li penalizzi e diffondendo a piene mani falsa e cattiva informazione. Fazio non è un caso isolato di utili idioti in servizio effettivo permanente per non perdere i loro privilegi e i lauti guadagni che ne derivano.
Se il Movimento riesce a giocarsi le sue carte, facendo tesoro degli errori passati e sfruttando i vari assist di questi politici che ogni giorno perdono dignità e credibilità con le loro azioni squallide, il sostegno degli elettori non dovrebbe mancare. Il pasticcio sulle tasse, la mini imu, De Girolamo, Cancellieri, Lupi, Alfano, Saccomanni, Vendola, Casini, lo stesso Renzi sono degli ottimi supporters per chi sa fare il confronto tra la realtà virtuale e la situazione vera di degrado morale ed economico nella quale ci troviamo. Oggi è più facile convincere gli elettori che non è più la confezione che conta, ma la qualità e la concretezza del messaggio.
Soprattutto quando ti trovi davanti un piatto vuoto e il viso triste dei tuoi figli che hanno fame.
Umani di buona volontà, protendete l'apparato uditivo a questo venticello di tramontana che imperversa nella mente di quanti hanno ancora capacità di analisi critica della situazione che, giorno dopo giorno, ci vuole e/o costringe a diventare, nostro malgrado, schiavi. Si!. Le alternative oggi possibili e praticabili sono due: suicidarsi o iniziare a riappropriarsi di ciò che è stato sempre nostro ma che un pugno di KRIMINALI si continua a strafogare. Riuscite a spiegarvelo perché Pdl, Pd meno elle e gramigna asfissiante continuano (e continueranno) a conservare i milioni di voti che gli affossatori della pienezza alla vita di milioni di loro simili (la maggioranza) gli riservano?. UN MILIONE di politicanti, alti burocrati e gentaglia simile infetta e infesta questa landa di terra del nostro bel pianeta blu; un milione + altri tre milioni di loro family fanno quattro milioni. Questi lottano, lotteranno e vogliono che permanga l'odierno status quo che li vede e vuole dei PRIVILEGIATI!. Parenti (serpenti), ruffiani, lacchè, servi, dipendenti, "bisognosi", "speranzosi", illusi, coglioni e via di questa moltitudine senza più l'alcuna capacità di pensarsi Esseri veramente Umani ed Unici fanno lievitare la somma a non meno di venti milioni di diretti interessati a che le cose restino così come sono. Venti milioni d'italiani hanno le mani in pasta nella torta che dovrebbe esser servita a sessanta milioni; venti milioni d'italiani continueranno, interessati, illusi e/o "costretti" dagli accadimenti, a recarsi belanti alle urne. Corpo elettorale 44milioni; 44 meno 20 uguale 24. Quanti di questi rimanenti 24 milioni, ammesso ma non concesso si siano tutti immunizzati da intossicazione-avvelenamento mediatico/culturale da pensiero unico, si recheranno ad esprimere la loro rabbia nel chiuso di una cabina elettorale?. E' questo il numero da prendere in considerazione. Piuttosto, io penso e credo, di pensare di catturare consensi tra questi interessati, egoisti e cannibali soggetti, sarebbe cosa assai più logica ed intelligente, menarsi una martellata sui denti. Tutto ciò nonostante la rivoluzione avanza ma per far sì che gli Spartacus del terzo millennio non abbiano più a subire la triste fine che tutti noi conosciamo occorre confluire nel solo Partito che ha veramente a cuore la felicità e il benessere di tutti gli Umani. Possa la FALCE affettare il mio corpo e il MARTELLO pestare la mia carne se quanto penso , ma che già c'è, si discosta dall'INTERESSE di TUTTE le donne e di TUTTI gli uomini di buona VOLONTA'. Lillo, cittadino dell'Universo.
RispondiElimina"AVETE LASCIATO AI CITTADINI DUE SOLE ALTERNATIVE: IL SUICIDIO O LA RIVOLUZIONE. IO SONO PER LA RIVOLUZIONE." recita la frase attribuita a quella bella signora belga. Ahimé però, anche qui, non è stato considerato il terzo polo o terza opzione o terza alternativa e cioè quella di lasciarsi morire di indolenza. Purtroppo, al momento, è questo il vero terzo polo trasversale a tutto il corpo elettorale, almeno in italia.
RispondiEliminastefano